[ediz. 1827 (379): rifuggì mai sempre dall'impicciarsi nelle faccende altrui
oscura / caligine de'secoli ondeggiante / rifuggì tra le antiche ombre famose, /
da'suoi cittadini, in persia si rifuggì, e per sua sicurtà e salvezza a
gli svizzeri, alle cui armi dassézzo si rifuggì, predato ch'ebbero lo stato di
il petrarca dalle perturbazioni del secolo trasformantesi rifuggì in se stesso, e con gli
con la corazza bianca in dosso rifuggì alla casa del chislar-agà. moniglia, i-iii-i-
intenta a trarsi in salvo, / rifuggì alla mia città. 6.
insieme e l'amore, e rifuggì nel sacrario non tanto del suo convento,
prolissi. stuparich, 4-284: non rifuggì, lui così poco parlatore, dal portare
pensando esser tradito, com'uccello / si rifuggì nella città del giglio. cieco,
botto, / lo 'mperador si rifuggì in chermona. boccaccio, dee.,
idem, 3-40: messer attaviano si rifuggì in uno spedale, a fidanza de'
, io (180): l'infelice rifuggì spaventata da questa idea; cercò in
impers. tenca, 1-91: si rifuggì dai libri italiani come dall'ultima feccia
la sfuriata di nerina, federico non rifuggì dal pensiero che gioiazza avrebbe pesata la
ii-257: finalmente poi che l'imperio rifuggì a noi e che ogniuno di quello si
la spada insieme e l'amore e rifuggì nel sacrario non tanto del suo convento,
morta e sbarattata, ed egli si rifuggì nel castello di villanuova. ottimo, i-480
quantunque spretato da un pezzo, non rifuggì dallo ingannar sacrilegamente lo infermo, presentandosi