1 miei antenati, a un villan rifatto pari suo..., gli avrebbero
non t'acchiappa / ogni cortigian magherò rifatto, / che per farsi inchinar s'inchina
lat. acror -óris (fulgenzio), rifatto su acrus (acer * agro
io mi sono adattato senza sforzo, rifatto a nuovi costumi. moretti, i-476
, consegnatomi da mia madre, l'ho rifatto ogni giorno anche io...
. pass, affractus, per analogia rifatto secondo la forma dell'infinito affrangère,
pensando d'avere a essere più presto rifatto all'agguaglio degli altri,..
. = lat. ambo duo, rifatto in ambi dui, e anche ambae duae
appertinére (deriv. da pertinère), rifatto su pars partis.
asclepiadea. idem, ii-8-359: ho rifatto puramente, purissimamente, l'ode asclepiadea (
= voce dotta, lat. ossequi, rifatto su seguire (v.).
1-199: il vecchio, che s'era rifatto assente come se parlassi della luna,
iii-20: ora non ti dirò d'essermi rifatto atleta, ma mi sono rimpannucciato,
= deriv. dal lat. attorquère, rifatto su torcere. attorcigliaménto, sm
deriv. da aculeus o aquileus (rifatto su aulente) -, cfr. fr
advolvère (comp. di volvère), rifatto su volgere. avvolgìbile, agg
baccalà. pratolini, 2-223: hanno rifatto anche l'insegna e tolta la vasca
(v. baccalare1), rifatto su bacca e laureo (d'alloro)
di san dionigi tederigo monaco, e rifatto re, e regnò poi dodici anni
= deriv. da barbozza, e rifatto su barba * mento '.
. mediev. barda navicula ', forse rifatto sul barciòtto, sm. marin
panzini, ii-384: ed egli aveva rifatto quegli scalini, scendendo con la testa
... in questo tempo s'era rifatto di parecchi quattrini perduti alla bassétta,
baco da seta ', col singol. rifatto sul plur. beci (cfr. pis
acciucchito, antico bevone in cui s'era rifatto al rovescio il prodigio delle nozze di
berretta coi fiocchi ròsa, nel letto matrimoniale rifatto per la circostanza. -berretta
da bibère * bere ', rifatto su bevere. bevacità, sf.
. volg. oblaecus per obliquus, rifatto su aequus « equale ». biedóne
secchia di rame. gozzano, 158: rifatto agile e sano / aduna i versi
trincianti'(da bis-e secare), rifatto su segolo (v.);
lat. biformis (da fórma), rifatto su bis 4 due, doppio '
, e questa è quella che chiamano borrace rifatto. pasta, 14: la borrace
= ant. alto ted. brittil, rifatto su redine. brèttio, agg
stringono le olive, poi la sanza (rifatto), poi il sanzino, e
= voce lucchese, forse da beffardo rifatto su buffone. buffare, intr
callo della marra: essere un villano rifatto. monti, x-2-13: tal s'
camarista; fr. camariste, poi rifatto sull'ital. in camériste (nel 1752
: come egli [il cavallo] sia rifatto ed in carne, farò procacciar che
due righe di petizione, e verrete rifatto di tutto il danno sofferto. verga
, di un verbo catalizzare (rifatto su catartico), non altrimenti documentato.
. tardo citràgo -inis (palladio), rifatto su cedrangolo, cetrangolo. cedràngolo
tempio che, più volte arso e rifatto, / si noma ancor, dal fondator
pensiero / di lei cercare. = rifatto sul femm. cerbia, dal lat.
de l'omicida lucido d'achille / rifatto il giorno mille / e cinquecento tredeci
insicium, insicia * salsiccia ', rifatto nella lingua infantile. nei dialetti della campania
cicognani, 1-58: nel letto matrimoniale rifatto per la circostanza coi lenzuoli e le
sicil. c [u] òcciu, rifatto sul plur. c [u]
. = deriv. da collo1, rifatto su colle 'collina '. collèga
e vedere che c'è un letto rifatto già, con la coltre rossa
, per il class. condemnàre, rifatto sul semplice damnare (da damnum '
al posto della forma classica conferre (rifatto sul presente confèro): comp.
gran cassa, e nient'altro, del rifatto secento. orioni, x-21-41: le
dal lat. contèrère 'stritolare ', rifatto sul part. pass. contritus,
berretta coi fiocchi ròsa, nel letto matrimoniale rifatto per la circostanza. =
spargere per co [n] spergere, rifatto sul semplice spargere (v.)
deriv. da cofaccio (focaccia), rifatto su covare. covàccio (covàcciolo
cuccoveggia. = da coccoveggiare, rifatto su cucco 'cuculo '.
= la forma cuoprire (l'infinito rifatto sulle forme rizotoniche: cuopre, cuopri
concorso » del trombone che s'era rifatto vivo -don antonio l'avea data in
l'infinito del lat. volg. rifatto sulle forme del presente defero), comp
questo in un'avversione raddoppiata contro il villan rifatto. piovene, 5-346: il dopoguerra
gloria di aver posto i fondamenti. ha rifatto l'uomo, ha restaurata la coscienza
bravi e di foderi medievali, avrebbe rifatto capolino dalle loro balestriere e dai loro
con me, finché il prezzo non ha rifatto tutto il cammino in salita, come
lat. dirèctió -ónis 'direzione ', rifatto su dirizzare, con cambio di genere
1-iii-546: il suo desiderio di vedere rifatto il san michele innanzi di morire,
e quando non è ancor fatto e rifatto, e quando o le materasse o anco
175: dio ti guardi da villan rifatto e da cittadin disfatto. ibidem, 178
come si è detto, debba essere rifatto de'pregi, pigione, entrature,
con me, finché il prezzo non ha rifatto tutto il cammino in salita come vogliamo
ritornai da la san- tissim'onda / rifatto sì come piante novelle / rinovellate di
faceva figurare, novellamente, sovra un cappello rifatto, arricciandola col dorso delle forbici,
per mostra; l'indomani madame l'avrebbe rifatto. -intr. con la particella
danteschi il nostro stesso mondo emendato e rifatto secondo la coscienza. -raffinato (
di montecatini, ove mi sono sempre rifatto, ed ove andrò nella settimana entrante
entro e bordo (v.): rifatto su fuoribordo (v.).
trad. del ted. hinterland (rifatto su retroterra). entrovalle,
a forza, storcere ', rifatto su torcere. estorcitóre, agg
. = comp. da etto- (rifatto sul pref. fr. hecto-, deriv
= comp. da etto- (prefisso rifatto sul fr. hecto-, contratto dal
= comp. da etto- (rifatto sul fr. hecto-, contratto dal
tale che l'uomo n'esce « rifatto », come per quella 4 santissima
: a'prieghi dunque di ruggier, rifatto / fu 'l paladin ne la sua prima
bramosa, nella solitaria ruminazione del mondo rifatto attraverso l'io. -perdersi in
poliglotto (v. poliglotta), rifatto su fare e lingua. farlòtto,
: sembrava un discorso già fatto e rifatto, perché nessuno dei due stava a
esso; e se fa esso, rifatto. macinghi strozzi, 1-384: piero desidera
, sotto il convento diroccato, / rifatto. 4. letter. idioma
mondo sterile e deforme che vuole essere rifatto e fertilizzato. 2. figur.
gesto appariva a me stesso fittizio o rifatto. -falsificato, contraffatto.
deriv. dall'ingl. flannel, rifatto sul gallese gwlanen (nome d'una stoffa
non t'acchiappa / ogni cortigian magherò rifatto, / che per farsi inchinar s'inchina
, frustato a sangue dal terribile frate, rifatto laico. landolfi. 7-43: il
qual si vede sfamato, rivestito e rifatto a suo modo, chiama i compagni
ciò che si compie senza avere prima rifatto... l'ambiente morale, sociale
e foggia goffa e temeraria di villan rifatto. 6. modo come una cosa
senso di * condurre, amministrare ': rifatto su gestione. gestito1 (part.
mentalmente. con quella giaculatoria si sentì rifatto brigadiere. = voce dotta,
= dal lat. tardo liliacèus, rifatto secondo giglio. gigliante, agg.
= dal lat. scient. liliiflorae, rifatto secondo giglio. giglio1 (ant
. da ghirigoro (v.), rifatto su giro. girimèo, sm.
: un creditore del padre s'era rifatto del suo avere ottenendo in giudizio che
crepaccio gli avea viso d'un villan rifatto, che sdegni riconoscere i cenci d'
fondo di un pezzo. = infinito rifatto su graffito (v.), secondo
, gravis * grave, pesante ', rifatto sul termine di significato opposto livis *
disperazion fino fanfulla / mi s'è rifatto frate. d'annunzio, v-1-916: un
, gridò mea, che ci ho rifatto il guscio. giusti, ii-152: il
imbrogliarsi. mosesto: un decimosesto un po'rifatto, imbronciato. marinetti, 2-iii-33:
di travi. carducci, iii-21-38: ha rifatto quasi tutta la storia delle costruzioni di
, o gli rompa la chiusa, / rifatto il danno se n'impetri scusa.
sopra 'e ponère * porre ', rifatto secondo porre (v.).
di cinto2 (v.), probabilmente rifatto su incingere. incinturato,
se prima non era sicuro di dovere essere rifatto di tutto 'l danno che di ciò
= comp. di infallante, rifatto sul lat. mediev. infallanter,
di tempo è stato ad ogni istante rifatto per l'appunto l'istesso.
fosse inselvaggito [il lupo] e rifatto feroce, lo dimostravano le carni del barzola
grande, l'umanità, instancabile, ha rifatto sempre il pellegrinaggio di terrasanta.
fu tratto della badia... e rifatto re, e regnò poi dodici anni
9-184: non aveva... deliberatamente rifatto i preparativi di quel viaggio, di
= adattamento del lat. latrunculàri, rifatto su ladroncello (v.).
/ del mutamento, da lemure ormai rifatto celeste, / il fanciulletto anacleto ricarica
trovarti nel bosco / ancora d'ombra rifatto e lieve. piovene, 196: l'
, limiamo. gozzano, i-178: rifatto agile e sano / aduna i versi,
di marsala 'divino '. mi sono rifatto delle tue limonate. c. e
= forma ven. di lupino, rifatto su lovo, per un acco
quello medesimo, ma molto megliorato e rifatto; ma il corpo nostro sta ora
all'uova; e tuffandole nel salnitro rifatto, mescolato con guscia d'uova arse
che fu maltrattato dai russi ed ora rifatto dai turchi. betti, i-164: se
bruna, / e quando avrai divino / rifatto il 'manichino / coll'irto stil
il proprio immenso disgusto per un villan rifatto venutoci da perugia col badile sulla spalla
uomini superiori, distrutta la religione, rifatto a vostro profitto l'ordine sociale,
. marquis (sec. xvi; rifatto nell'italiano). marchése2,
quante volte in questa lettera io mi sia rifatto a chiamare ogni comparante che mi fosse
. fiori, 3-153: lucida con rifatto aveo congiunto, / che talor senza dote
una prima botta, questa da mercantuccio rifatto, la quale dava a vedere come fosse
restaurata, le merlature false, il medioevo rifatto dal villan rifatto. bacchelli, 13-139
false, il medioevo rifatto dal villan rifatto. bacchelli, 13-139: le case che
, venne desio di novità: d'essere rifatto legato e mescolarsi in guerra civile,
si vedono tali stravaganze che 'l rustico rifatto pretende arrogantello di esser inrolato nella gerarchia
l'omicida lucido d'achille / rifatto il giorno mille / e cinquecento tredeci fiate
= dall'ingl. méliorism, rifatto su migliore. migliorménte { meglior
fiori, 3-25: oggi, rifatto, migna alle figliole / nel
(cioè 'rendere misterioso '), rifatto sul modello di identificare, significare
che si sfascia mi son ritrovato / rifatto il corpo del camminatore. -in
, 8-79: arrivo subito all'albergo, rifatto conservando uno stile vecchiotto, da buon
. casotti, 1-8-35: il letto fu rifatto e spiumacciato / a tutto garbo e
si rifaccia, ma basta che sia rifatto al termine delle medesime ore ventiquattro,
monitor -òris * ammonitore '), rifatto sul ted. warnen 'ammonire '
= deriv. da monorchide, rifatto sul gr. póvopxu;.
magrezza, sia forte da dubitare quando fia rifatto e rimesso ne le pristine carni.
xooxéxatov 'olio profumato di muschio'e rifatto sull'agg. lat. oleàtus '
/ del mutamento, da lemure ormai rifatto celeste, / il fanciul- letto anacleto
di san pietro, ma quasi completamente rifatto rispetto all'originale. l.
non e curare (v.), rifatto su noncurante. noncurato (part.
ibidem, 196: tempo rimesso (o rifatto) di notte, non vai tre
, per il class, nonaginta, rifatto su nòvem 'nove '; cfr.
, sovra un cap pello rifatto, arricciandola col dorso delle forbici, cu
giovanni suo fratello. settembrini, vii-170: rifatto il governo di novelli uomini si diede
io ritornai da la santissima onda / rifatto sì come piante novelle / rinovellate di
crepaccio gli avea viso d'un villan rifatto. -polito, levigato.
aggettivale): rinnovato, rigenerato, rifatto. stefano protonotaro o pier della vigna
, ignominia, vergogna '), rifatto su obbrobrio. óbbrobriato (part
. obtinére (v. ottenere), rifatto sull'ant. tegnire (cfr.
= dimin. di olmo1, rifatto sul modello di olivastro ». olmata
io ritornai da la santissima onda / rifatto sì come piante novelle / rinovellate di novella
faceva l'importante, umiliare cotesto villan rifatto, sgonfiare cotesto bue d'oro, era
patrònus (v. patrono), rifatto sul modello dei sost. della 3
'), accostato a colombo e rifatto su palombor; secondo altri, dal lat
a paludarsi di problemi. = rifatto su paludato. paludare2, intr.
mediev. pancale (nel 990) rifatto su bancale (v. bancale1).
. pertinère (v. pertenere), rifatto su parte e appartenere (v.
pascha (v. pasqua), rifatto su pasqua; per il n. 5
par lato * pausare, rifatto sul gr. rcocgaat, imp. aor
da peregrìnus (v. peregrino), rifatto su pellegrino. pellegrinàrio, v
da peregrinare (v. pellegrinare), rifatto su pellegrino. pellegrinière (pelegrinière)
peregrìnus (v. peregrino), rifatto su pellegrino. pellegrino (ant.
algarotti, 1-v-193: la fanteria, rifatto testa tra certe macchie che vestivano qua
quasi 'e insùla 'isola ', rifatto su isola. penisolano, agg
ibidem, 196: tempo rimesso (o rifatto) di notte, non vai tre
un avvocato permanente, da un democratico rifatto, da un conte fallito, da un
e mittére 'mandare, lasciar andare', rifatto su mettere (v.);
= nome d'agente da permuovere, rifatto su motore (v.).
-icis: v. perdice), rifatto su pernice. pemicone2, sm
da appertinère e appartenére (quest'ultimo rifatto su pars partis 'parte').
, ii-140: arse di nuovo e fu rifatto sopra la medesima pianta. baldinucci,
di stare a tavola. -piatto rifatto: pietanza che costituisce rielaborazione e recupero
.. ed in suo luogo fu rifatto un altro nunzio, monsignor oddi, d'
picus (v. pico), rifatto secondo picchiare1. pìcchio3, sm.
delle nozze di cana. -pidocchio rifatto, rilevato, rivestito, riunto,
, 6-xii-30: cred'egli forse quel pidocchio rifatto di vincenzo d'aver sol egli de'
. = lat. pictor -óris, rifatto su pingere1. pintòrio, agg.
. = lat. tardo pictorius, rifatto su pingere1-, v. pintore.
. = lat. pietùra, rifatto su pingere1. pinturicchiare (pinturecchiare
soccorso. algarotti, 1-v-215: intanto, rifatto il ponte, valica il fiume il
. piùres 'i più', comparat. rifatto su plus (v. più);
[il pubblico] il palco scenico rifatto a circo, màrtiri nudi sotto forma
. xiv, a modena), rifatto sul class, malum granatum (v.
= iter, di pompeggiare, rifatto su una forma accr. di pompa2
di taranto, costruito nel 1886 e rifatto nel 1958, che, azionato da
un lat. volg. ^ potére, rifatto sulle forme in pot-del class, posse
che il popol suo d'onor fosse rifatto, / dal qual va lunge un ch'
maestra un prepo- tentaccio, un villan rifatto. 11. prov.
= denom. da presenza, rifatto sul lat. praesentia-, cfr.
e continua? = da prevedente, rifatto su veggente (v.).
mazzini, 20-123: il tempo s'è rifatto bello, quindi il pericolo del reuma
e fastidito. lupis, 3-60: essendoli rifatto che un giorno era uscita fuori di
dal lat. volpar. * primavéra, rifatto con desinenza femm. (forse per
del priore, la canonica. ha rifatto tutta la prioria e ci ha speso molto
un avvocato permanente, da un democratico rifatto, da un conte fallito, da
che poteva essere o doppiato o interamente rifatto in italiano con nostri attori. piovene
venti giorni il mio macerato corpo si era rifatto. -assol. settembrini [
l'anno 1347 per un terremoto, fu rifatto come si vede. casoni, 124
, dopo la rotta ne'treviri, rifatto in germania esercito, si fermo a
voce dotta, lat. tardo prostrare, rifatto su prostrdtus, pari. pass,
, 8-79: arrivo subito all'albergo, rifatto conservando uno stile vecchiotto, da buon
prova. moravia, xiv-186: si è rifatto buio e ho assistito prima di tutto
apportare vita. carducci, ii-8-359: ho rifatto puramente, purissimamente, l'ode '
: io ritornai da la santissima onda / rifatto sì come piante novelle / rinovellate di
= deriv. da quadernale, rifatto su quinale, senale e ternate-,
fr. quartier [de terre], rifatto sull'agg. lat. quartanus (
un luogo così ameno, si sarebbe rifatto della spesa e costituito una bella rendita.
piazza sarà a quartinata di terreno, rifatto tutto di pianta dalla comunità.
il foglio 12 deve per necessità essere rifatto. forse non sarebbe impossibile trovare altra
piovene, 14-184: il letto fu rifatto quotidianamente, cambiando le coperte secondo stagione
agg. tose. fatto daccapo, rifatto. -vino raccappellato: quello che si
o racconce. -restaurato, parzialmente rifatto (un edificio). cavalca,
que'miei versi racconci. -adattato, rifatto (un componimento, una frase)
a dovere. verga, 8-323: rifatto il letto, rassettata la casa,
scriverlo, così l'ave- rebbe tutto rifatto e rassettato. caro, 12-iii-157: ho
io glie ne rendo, risvegliato e rifatto attento, senza risparmio e senza riguardi
che si trovava ivi viceré, e rifatto in suo luogo il marchese rubi. metastasio
all'uova; e tuffandole nel salnitro rifatto, mescolato con guscia d'uova arse
2. per estens. rifatto dopo che la lana è stata battuta
/ del mutamento, da lemure ormai rifatto celeste, / il fanciul- letto anacleto
398: 'dio ti guardi da villan, rifatto e da cittadin disfatto'. davvero in
fatto, / ch'io bramo esser rifatto / nel tuo cospetto nuova creatura, /
grande, l'umanità, instancabile, ha rifatto sempre il pellegrinaggio di terrasanta. moravia
iii-4-114: pareva [carlo alberto] aver rifatto la sua fama e quasi la persona
partic.: rigenerato. 2. rifatto; impiantato a nuovo. einaudi,
artista e ne presenta il mondo poetico rifatto e illuminato dai giudizio estetico (un
. 5. riedificato; rifatto splendido (una città). cicerone
no promesso che per paragone lo rimanderete o rifatto o riemendato. riemergènte (
esso; e se esso fa, rifatto. tavola ritonda, 1-375: venendo lo
: non aveva... deliberatamente rifatto i preparativi di quel viaggio, di
. parini, 745: fu parimenti rifatto il sipario e rappresentatovi un nuovo soggetto
mamma non la lascerebbe prima di averle rifatto le trecce, ed io, intanto
, era il primogenito, in cui avevan rifatto il nonno, un ragazzo d'oro
che si trovava ivi viceré, e rifatto in suo luogo il marchese rubi.
, venne desio di novità: d'essere rifatto legato e mescolarsi in guerra civile.
. b. davanzati, ii-406: fu rifatto pontefice giovammaria cardinal di monte, detto
iii. tommaseo [s. v. rifatto]: fu rifatto deputato, ancorché
s. v. rifatto]: fu rifatto deputato, ancorché disfatto e disfacitore.
che questo fortunato giorno / in cui foste rifatto il nostro vate, / e tra
a'prieghi... di ruggier, rifatto / fu 'l paladin ne la sua
che tanto è grave, e m'aveva rifatto fanciullo sonnolento. guglielminetti, 2-52:
razion fino fanfulla / mi s'è rifatto frate. comisso, 7-147: più
c'era, chiesi a doro se avevano rifatto la pace. -restaurare una situazione economica
p p dubitare quando fia rifatto e rimesso ne le pristine carni.
giuliani, i-482: benedetto chi m'ha rifatto questa figliuola!... dio
ciò che spendete per kossuth può esservi rifatto da lui, perché so ch'ei
. bembo, io-ix-142: debbo esser rifatto di ducati dieci che ho pagato di
mille, / e mille volte anco rifatto. -ricomporsi nella propria forma.
sulla mia persona, mi avrebbero sicuramente rifatto d'una specie di trascuranza in cui mi
io invece avevo fame! mi sono rifatto a biscotti. -ottenere soddisfazione per
per l'appunto il tempo si era rifatto, era una bellissima giornata.
uso delle membra. ora s'è molto rifatto. alfieri, 7-37: vero ch'
da uomo di spirito, s'era rifatto da tanto scempio, la moglie seguitava a
rifarò un po'di letto; vi ho rifatto un po'di letto'. anco ironicamente
. verb. da rifare. rifatto (pari. pass, di rifare)
io ritornai da la santissima onda / rifatto sì come piante novelle / rinovellate di
dalle soavi parole di federigo e come rifatto e ringiovanito nella nuova vita, s'
tommaseo [s. v.]: rifatto...: di coraggio. nievo
, / che svegliasi il mattino / rifatto di speranza e fuor col sole / esce
io glie ne rendo, risvegliato e rifatto attento. -che ha ricuperato sanità
tommaseo [s. v.]: rifatto di vigor giovanile. de sanctis,
de sanctis, ii-13-510: egli è rifatto di salute, fa le sue passeggiate
altro, schietto e sprillante, mi sentivo rifatto lo stomaco. gozzano, i-1348:
di vita vegetativa perché mi troviate veramente rifatto. boine, caxiiii- iooi: mi
iooi: mi venne incontro roseo e rifatto. -di animali. algarotti
deserto, dove lo trovan poi bello e rifatto. -robusto (ed è calco
fernando cortés era di buonissima statura, rifatto e di grandissimo petto. -ricostituito
tommaseo [s. v.]: rifatto...: di forze militari,
. guerrazzi, 1-249: pelagio ii, rifatto di forze, toma ad insistere nel
fatta zimbello dei traci e mirò l'olimpo rifatto a nuovo e tappezzato 'con tresent vintun
piuma], novellamente, sovra un cappello rifatto, arricciandola col dorso delle forbici,
il fagiano o altro, acconciato e rifatto, e ponilo in una pignata. romoli
con alcuni condimenti. per esempio: 'lesso rifatto col- l'uova', 'fagiuoli rifatti in
all'uova; e tuffandole nel salnitro rifatto, mescolato con guscia d'uova arse
pronta per il suo ritorno; il letto rifatto, con la coperta un po'rimboccata
(in partic. nell'espressione villano rifatto). - anche come ingiuria.
275: dio mi guardi da villan rifatto / e da cittadin disfatto. f.
: si vedono tali stravaganze che 'l rustico rifatto pretende arrogantello di esser inrolato nella gerarchia
e lucia, 99: « villan rifatto! » proseguì don rodrigo: « così
per un'ostentazione di magnificenza da villano rifatto. pirandello, 8-209: era una
una prima botta, questa, da mercantuccio rifatto, la quale dava a vedere come
mercati, 1-7: parrete un gentil uomo rifatto, che ha un bel saio e
t'acchiappa / ogni cor- tigian magherò rifatto, / che per farsi inchinar s'inchina
un avvocato permanente, da un democratico rifatto, da un conte fallito, da un
9-266: gli puzza di sottoprefetto napoleonico rifatto giacobino. -che regola la propria condotta
... si trova cotal nome rifatto nel libro delle stime de'danni date da'
eoni, 513: abbiamo qui un municipio rifatto e demo cratizzato, cosa
. proverbi toscani, 196: tempo rifatto di notte non vai tre pere cotte
1-33: sembrava un discorso già fatto e rifatto, perché nessuno dei due stava a
movimento contrario, e da fugére, rifatto su fuggire (v.).
rifusi. 2. rimaneggiato, rifatto per lo più in modo sostanziale e
refondu'e, come noi diremmo, rifatto e rigettato di nuovo. 22
. relaxdre (v. rilassare), rifatto su lasciare (v.).
, ii-217: 'i colloqui'... rifatto agile e sano / aduna i versi
per estens.: sistemato con cura, rifatto per bene. r r
per il suo ritorno; il letto rifatto, con la coperta un po'rimboccata.
fermo e lucia, 99: « villan rifatto! » proseguì don rodrigo: «
è risorto! bocchelli, 2-xix-591: mercante rifatto in corte di napoli fra mondane velleità
ai galantuomini. 3. rifatto come l'originale ma in piccolo. -anche
sastago che si trovava ivi viceré e rifatto in suo luogo il marchese rubi. p
che prima di perderli. 5. rifatto vivo, rinnovato (un sentimento).
, 5-359: accorsi i compagni e rifatto, siccome quelli che erano esperti ed usi
9. rinnovato interiormente, purificato, rifatto vergine. pirandello, 8-462:
parole < n federigo, e come rifatto e ringiovanito nella nuova vita, s'elevava
renovàre (v. renovare), rifatto su innovare (v.).
io ritornai da la santissima onda / rifatto sì come piante novelle / rinovellate di novella
pass, di rinvangare), agg. rifatto presente, riportato alla memoria (un
che può essere restaurato, ricostruito, rifatto (un manufatto, una città)
e inurbato. -villano risalito: villano rifatto. -anche sostant. e come epiteto
intr. letter. ritornare nuovo e rifatto come era all'origine (un ricordo)
ed io gliene rendo, risvegliato e rifatto attento, senza risparmio e senza riguardi.
monete ritagliate. 8. figur. rifatto su uno stesso modello. pratesi,
io ritornai da la santissima onda / rifatto sì come piante novelle / rinovellate di novella
2. figur. che si è rifatto un'identità politica. ferd. martini
don chisciotte (da rocin 'ronzino', rifatto sull'ital. ronzino. ronzinésco,
il piantone alto in quattro anni ha rifatto con le sue messe la rosta, ed
vento di borea', con metatesi reciproca, rifatto su rovo, in quanto vento gelido
deriv. dal lat. ruminàlis 'ruminante', rifatto su rugumare. rugumaménto,
. casotti, 1-8-35: il letto fu rifatto e spiumacciato / a tutto garbo e
di umili origini; plebeo. -rustico rifatto: persona di bassa estrazione che si è
si vedono tali stravaganze che 'l rustico rifatto pretende arrogantello di esser inrolato nella gerarchia
chi sa da quanti giorni non era stato rifatto. -copertura imbottita di una sella
. sagittarius (v. sagittario), rifatto su saetta. saettìfero, agg
= femm. di sago2, rifatto sul plur. del lat. sagum
: io ritornai da la santissima onda / rifatto sì come piante novelle / rinovellate di
ecco che il silenzio s'era appena rifatto, e di nuovo la voce -inumana in
da sauf 'salvo'e conduit 'condotto', rifatto sul modello dei composti imper. con
670: stizzito e sbaldanzito, s'era rifatto con l'impacciato favarone. -di
che si sfascia mi son ritrovato / rifatto il corpo del camminatore. = nome
scalampia gli occhi, i'tei dico, rifatto, / tu te ne pentirai per
scapa, / seppi che a roma avean rifatto il papa. giusti, -i-i io
.]: moglie di liberale volgare, rifatto, che scenicamente recita da matrona e
ha fatto l'alessandrino. lo ha rifatto, scimiottando con meschina retorica, in un
adattamento del fr. choquer, che è rifatto sull'ingl. shock
. da coda (v.), rifatto su scodinzolare. scodata, sf
. fiori, 3-145: orsù, rifatto, puoi far testamento: / comincia
compensare (v. compensare), rifatto su pensare (v.).
un lat. volg. * excunedre (rifatto sulclass, excuneàtus), comp. dal
di vienna. giusti, 4-i-50: rifatto allora sulle vecchie forme / e riportato
quel che vuol lustri e decenni ad essere rifatto: l'antico boscoso appennino divenne tutto
- incivilito. -villano scozzonato: villano rifatto. de marchi, iii-1-404: la
bandiera abbia emendato, o sia rifatto, l'esordio della prima predica segneriana,
/ de l'omicida lucido d'achille / rifatto il giorno mille / e cinquecento tredeci
, schietto e sprillante, mi sentivo rifatto lo stomaco. -in relazione con
a stresa per ch'io sia rifatto di quello che per lo sudetto accidente io
. da fioretto2 (v.), rifatto su sfiorare. sfiorettatura,
= frequent. di sgrovigliare, rifatto su grovigliolo (v.).
impedendogli di gustare, sibarita del letto rifatto a regola d'arte dalle maestre mani di
nei tratti in cui il tessuto sfilato viene rifatto. 3. geogr. stretto siciliano
cesari, iii-573: dante si sente rifatto un altro, con vista così ferma e
. parini, 745: fu parimenti rifatto il sipario e rappresentatovi un nuovo soggetto
da modo (v.), probabilmente rifatto su smodato. smodataménte, aw
in sala, di macigno, smurato e rifatto tutto di tutto ponto come si vede
questo fortunato giorno, / in cui foste rifatto il no paradoxus) e
tanto è grave, e m'aveva rifatto fanciullo sonnolento. gozzano, i-76: già
. = deriv. da sorgere1, rifatto su sortivo. sorgnóne1, v
.); il n. 3 è rifatto su oltremare (v.).
e notare1 (v.), probabilmente rifatto sul pari. pass. sottonotàrio
. da paese (v.), rifatto su spaesato. spaesato, agg
. da pensiero1 (v.), rifatto su spensierato. spensieratàggine, sf.
gliati in un luogo così ameno si sarebbe rifatto della spesa e costituito una bella rendita
mariano espinosa... avreb- ero rifatto massaro gregorio come un ragazzo di venti anni
soldati, 29: il letto era rifatto e in ordine, senza spiegazzature. moravia
... ed in suo luogo fu rifatto un altro nunzio, monsignor oddi,
= nome d'agente da spingere, rifatto sul tema del pari. pass.
figurare, novellamente, sovra un cappello rifatto, arricciandola col dorso delle forbici,
un lat. volg. * expremère, rifatto sul class, exprimére (v.
, schietto e sprillante, mi sentivo rifatto lo stomaco. 2. brillante
due grandi salotti da ballo, tutto rifatto da cima a fondo. pirandello,
33-145: io ritornai dalla santissima onda / rifatto sì come piante novelle / rinovellate di
dal tema del lat facère 'fare', rifatto probabilmente sul lat tardo stellifìcus.
eramantiene uguale; che è ripetuto o rifatto identico. vamo tutti gli stessi
assimilato nel più corrente stidda, (rifatto su stiddaro) con riferimento spreg. alla
= probabile alter, di stipaiuola, rifatto su stoppa. stopparcelo, sm
charles dickens, reo di non aver rifatto all'infinito pick- wick e di aver
romolo, che fu nel medesimo luogo rifatto, ma capovolto e stremato. c
. casotti, 1-8-35: il letto fu rifatto e spiumacciato / a tutto garbo e
a guardarlo. bernari, 4-125: rifatto il letto alla meglio, cancellate quelle
= frequent. di sturare, probabilmente rifatto su turacciolo). sturacèsso, sm
. = deverb. da sventolare, rifatto su ventola (v.).
1-688: il noto foglio di procura va rifatto e tabelli- nato. = denom
la 'folie de saint james', fu rifatto con questo criterio dal signore più fastoso
pea, 7-455: « quando fu rifatto il camino dopo l'incendio...
. ling. tematizzare. = rifatto su topicalizzazione. topicalizzazione, sf
= rari. pass, di torcere, rifatto sul tema dell'inf. torciverzèlla
, fondere (v. tondere) rifatto sulla forma del pari. pass, tonsus
. = deverb. da tragittore, rifatto sulle forme non accentuate di tragettare (
, da cui il sing. definitivo rifatto tralcio. tralcióso, agg.
. tramway (v. tranvai), rifatto su via. tranviante,
. villani, iv- 7-31: fue rifatto il borgo a san giniegio a piè di
di reichenau, vili sec.), rifatto sul class, transire. trasandataggine
* (v.), probabilmente rifatto su strafare, con cambio di pref.
.. traspropriante del linguaggio. = rifatto su traspropria [zione].
lat transtiberinus (v. transtiberino), rifatto su tevere. trasto,
la tenzon lasciva / gli pelagio ii rifatto di forze toma ad insistere nel concetto ai
, x-451: conosco / del villano rifatto / la superbia, la boria ed il
venete. = allotropo di tremulo, rifatto su tremolare. tremolósa, sf.
, secc. xiv-xv), probabilmente rifatto sul nome di un composto farmaceutico comp.
da corporeo (v.), rifatto sul lat. tricorpor -óris (v.
all'uova; e tuffandole nel salnitro rifatto, mescolato con guscia d'uova arse
= deriv. da turpe, rifatto su turpidine. tùrpido1, agg
ant. obéissance (nel 1270), rifatto sul tema di ubbidire. ubbiditóre
. = deriv. da umano, rifatto su umanista1. umanificazióne, sf.
= comp. da vano e pingere1, rifatto su variopinto. variopinto, agg
un simile, non già che abbia rifatto il medesimo vaso. solaro della margarita,
velocipedistiche. buzzati, ii-18: hanno rifatto [gli organizzatori del giro d'italia
dieci anni, era come si fosse rifatto una verginità, e chi gioca per la
tardo episcofàtus (v. episcopato), rifatto su vescovo. vescovale,
tardo episcopàlis (v. episcopale), rifatto su vescovo. vescovare,
algarotti, 1-v-193: la fanteria, rifatto testa tra certe macchie, che vestivano qua
, viandando, altre memorie. = rifatto su viandante-, cfr. spagn. ant
= nome d'azione da vilipendere, rifatto sul sup. lat. vilipensum di
specchio di prudenza. -villano rifatto: v. rifatto, n. 7
. -villano rifatto: v. rifatto, n. 7. 2.
amico. dio mi guardi da villan rifatto / e da cittadin disfatto. idem,
mio isegno. carducci, iii-9-356: rifatto cittadino, ei [il madrigale]
crepaccio gli avea viso d'un villan rifatto. gadda conti, 2-131: alla cantoniera
mi vedessi!... mi sono rifatto un orso. aveva ragione rousseau quando
= agg. verb. da volere, rifatto su voglia. vogliolosaménte, avv.
ant. volentiers (mod. volontiers, rifatto su volonté 'volontà'), che
di origine in- deur.), rifatto sulle forme dell'indic. presente volo 'io
volgere e di serrere il nuovo ponte rifatto sopra l'amo ove anticamente era stato
(v. vol go), rifatto su vulgato. vulgata { volgata
né amico. dio mi guardi da villan rifatto, / e da cittadin disfatto.
. = denom. da carrello, rifatto su carrellata. carrellato (part
= nome d'agente da diminuire, rifatto sul pari. peri, del lat.
= agg. verb. da eludere, rifatto sul tema del pari. pass.
il futuro (ed è termine scherz. rifatto in contrapposizione a futurista).
materialista feuerbacchiano, marxista, cioè ha rifatto l'unità distrutta in una nuova costruzione filosofica
. = dimin. di foulard, rifatto graficamente sulla pronuncia. foulé [fulé
ma oltre la trentina, con il naso rifatto e forse persino già liftata.
23-viii-2001]: il campo è stato completamente rifatto, è stato come si dice tecnicamente
. d.. 'simile a', rifatto sul modello androide1. giòbba
badessa o dama stregata. = rifatto su indaffarato. r indagato (
sdraiati con le spalle a terra (rifatto sull'ingl. leg press).
, agg. che può essere ricreato, rifatto o anche, per estens.,
salute del paziente. na rifatto (part. pass. di rifare)
13-71: il seno pompato, il naso rifatto, le rughe stirate, il passato