présen- tement, et qui n'a rien de condamnable en soi, puisque baser
, ch'era un martedì, egli scrisse rien...: un caratterino piegato
l'oro si tinge, / e rien timor a dominar la reggia; / e
alloro, / e meglio vi sta- rien biete e lattuche. [sostituito da]
costituisce l'artista, ma 'ne fait rien à l'affaire ', come diceva
si abbatte sulla spalliera: 'plus rien... plus rien '..
: 'plus rien... plus rien '... -negando con la
pasti, anzi senz'esse / sa- rien le nozze un santus senza osanna.
così pronto e così facile che, se rien destato per qualche importante occorrenza, toma
è la mina dell'uomo, anche rien ad esser il precipizio di se medesima
deforma i volti umani, anch'ella rien al fine, dal tocco di se
cecchi, i-46: io piglio ciò che rien da dio, pe'miei / peccati
noi in piena terra. il suo stelo rien alto fino a 2 metri. questa
gran sembiante e d'abito straniero / rien dal mare a sua corte. tasso
, porta- corna / e fruttifero bacco rien con faccia / risplendente di gioia.
rosa. leopardi, 25-4: la donzelletta rien dalla campagna, / in sul calar
del canestrini ci interessa più da vicino e rien tra più strettamente nel nostro
osteria. un po'di woodoo e rien ne va plus, vero? ti piacerebbe
. di riempire e bottiglia. rien ne va plus [rjèn né va pili
cambiamenti (anche nell'espressione abbrev. rien va). panzini [1905
. landolfi, g-tit.: rien va. arpino, 9-129: anche le
puntate, o ripeteva uno stanco 'rien ne va plus', mi relegavano senza scampo
. pres. di valoir 'valere'e rien 'niente'. v-brake / vu'brek /