, ii-212: quando sul capo tuo ridon le stelle, / e tu coi dominanti
/ valle e l'arida piaggia e ridon tonde. panzini, ii-101: quella gran
. cicognani, 3-51: te riderai: ridon tutti quand'io comincio a fare di
», diss'elli « più ridon le carte / che pennelleggia franco
frondi / sotto l'ombra conserta / ridon le rose ed i giacinti biondi.
che su i deschi gli stan, ridon di lui. giusti, 2-129: e
e fai dimoro, / per che ti ridon le medolle e tossa. abate isaac
prati, ii-212: quando sul capo tuo ridon le stelle, / e tu coi
, irchi con l'effe; / ridon gli spirti e se ne fanno beffe.
minuta erbetta. petrarca, 239-31: ridon or per le piagge erbette e fiori.
festa di luce e di canti / ridon le donne belle e i vaghi fiori.
festa di luce e di canti / ridon le donne belle e i vaghi fiori.
/ confi- dansi all'orecchio; e ridon forte. jovine, 450: sorrise non
aulenti fiondi / sotto l'ombra conserta / ridon le rose ed i giacinti biondi.
cosperse / di grazia e di lepor ridon le cose / di dentro, avendo in
esse con folle ed impudente volto / ridon del grido mio. foscolo, iv-321:
i fioretti fra le foglie tènere / ridon e spandon tut'en color varie, /
. d. bartoli, 4-1-306: si ridon di noi, che spendiamo un patrimonio
estrinsecamente tali segnali: una parte non ridon mai, stanno in maestà, vanno
bevon del migliore, / e si ridon del vostro e mio dolore. nievo,
, per te, / ma si ridon ben si di te e di me.
, la polvere, gli sputi / ridon sul muro per dieci minuti. govoni,
», diss'elli, « più ridon le carte / che pennelleggia franco bolognese
11-84: frate... più ridon le carte / che pennelleggia franco bolognese
« frate », diss'elli « più ridon le carte / che pennelleggia franco bolognese
del cui pennelleggiare, dice il poeta, ridon le carte. giuliani, i-3:
/ il peperon del naso, / gli ridon gli occhi. -pianta dioica
sol di sospiri e pianti; / ridon tal volta e godono / i prigionieri amanti
finestre medievali e oscure / non più ridon le dame ai bei vassalli, / ma
esperie donzelle / qui coronate d'or ridon le piante; / e con esilio
dove i grandi alberi al cielo / ridon lieti di sol, bianchi di gelo.
: i fioretti tra le foglie tenere / ridon e spandon tutt'en color varie.
en color varie. petrarca, 239-31: ridon or per le piagge erbette e fiori
b. strozzi il vecchio, 2-40: ridon l'erbe e i fior, ridon le
: ridon l'erbe e i fior, ridon le fronde / là in quel dolce
, 11-82: frate, disselli, più ridon le carte / che pennelleggia franco bolognese
rispondo, d'un gentil sereno / ridon tue forme. papi, i-109: in
, donne mie belle, / poiché mi ridon gli anni giovanili, / come nacquero
il rombo de la morte, / ridon ebn di gioia e di dolore.
finestre medievali e oscure / non più ridon le dame ai bei vassalli, /
. d. bartoli, 4-1-306: si ridon di noi che speniamo un patrimonio in
hanno estrinsecamente tali segnali: una parte non ridon mai, stanno in maestà, vanno
/ sol di sospiri e pianti; / ridon tal volta e godono / i prigionieri
antispasmodiche. pascoli, 1266: ridon siringhe del color di lilla / sopra
sere in veglie di turpiloqui meretrici, si ridon de'predicatori spaventapopoli. = comp
non solesse. d'annunzio, i-976: ridon le grandi spere affascinate / da la
trosulo, immisericordiosa. idem, i-918: ridon le iddie, ciancian co'trosuli /