altrui a sedersi. questo modo diventa ridicolo se usasi, come fanno molti, per
queste immagini, di queste fonti di ridicolo. d'annunzio, iii-2- 296
leopardi, i-63: ma quel [il ridicolo] de'greci e latini è solido
re costituzionale, egli dice, è ridicolo, come gli dei di epicuro, che
e permalose... sono di portamento ridicolo e di carattere cattivo. quasimodo,
tutto è falso, che tutto è ridicolo; e vorrei cominciare dal buttare il
, e da molti altri per lo ridicolo, ma non sono equivochi, né
efficace, di aspetto poco temibile, ridicolo. pananti, i-71: dir
più in uggia e cominciava a rendermi ridicolo a me stesso. 3.
e vive zazzeruto e decorativo; nuota nel ridicolo come un pesce nell'acqua. è
amassi. moravia, vili-124: mi sentivo ridicolo, ma in una maniera angosciosa,
b. davanzati, ii-510: annestamelo ridicolo, da saperlo, e non altro,
alla satira, ed all'appiccicare il ridicolo sì alle cose che alle persone.
b. fioretti, 1-3-65: forma il ridicolo, porgendo una cosa per mirabile,
fatto il viso arcigno avrebbe veduto il ridicolo apparire su quei dolci visetti.
, lasciando a parte il pungolo del ridicolo, che richiederebbe mente più lieta. leopardi
argutezze, oh quanto ne diviene egli ridicolo! idem, 39-v-196: il ridere ne'
di arlecchino; degno di arlecchino: ridicolo, buffonesco. tommaseo [
armeno, con barba, ed era personaggio ridicolo, noto a tutti in questa nostra
: è tremendo al di sopra, ridicolo impaurito. menzini, 6-15: io
momenti gli sembrava di essere grottesco e ridicolo, a momenti assottigliato e abbellito da
motti s'è renduto spirituale anche il ridicolo, assottigliato tanto che ornai non è più
di michelangelo? se questo fosse, ridicolo riuscirebbe il vostro assunto di voler incoraggire
carducci, ii-10-274: quanto è triste e ridicolo anche tenere in mano questa asticciuòla con
, 4-141: gli fece ripetere il ridicolo numero trentatré, gli esaminò i riflessi
che passava per essere avaro fino al ridicolo, fino al grottesco, fino all'inverosimile
egli era interdetto, quindi si sentì ridicolo, avvampò e subito lo assalì l'
), poi anche il 'vecchio ridicolo '; della stessa formazione a cui
il falso, la bacatura, il ridicolo; e non posso dissimulare di aver
che baffini. baffetti ha più del ridicolo; onde baffétto, persona che ha baffi
e per ciò ella ha un corpo ridicolo, e mirabilmente adatto a prendere quegli
capelli, gli abiti (e dà nel ridicolo). nievo, 455: l'
in folla. che collezione straordinaria! un ridicolo rincrescimento si legge in faccia agli illusi
sua piccolezza e rigidezza qualche cosa di ridicolo e d'ostinato...,
addossati le truffe, le barerie e il ridicolo a'suoi personaggi nobili.
superlativo del bizzarro, l'eccesso del ridicolo - il boiromini diede in deliri, ma
dal lusso e dall'ignavia, e ridicolo ai popolani. de sanctis, iii-270:
con l'ironia, col sarcasmo, col ridicolo; poi toccò a'borghesi, personificati
sottintende idee o di male o di ridicolo; il secondo è generico affatto.
della pergola: era un bebé macabro e ridicolo. = dal fr. bébé (
rime, un pensiere che non sia affatto ridicolo bastano per far sì che ogni monaca
felice, per un gesto sconveniente o ridicolo, ecc.) facendo chiasso, ridacchiando
manca nel femminile; documento filologico che il ridicolo colpisce soltanto l'uomo nel sistema matrimoniale
. figur. essere deforme, ripugnante e ridicolo al tempo stesso. -in particolare:
una perdita, anche lo scherno o il ridicolo. dante, inf., 23-14
; schernire, deridere; mettere in ridicolo, gabbare. francesco da barberino,
viziaccio, nelle cose di questo mondo ridicolo e nelle mie proprie che sono più
sanctis, i-227: sotto l'aspetto ridicolo ci era però qualche cosa di ben
qualche cosa di ben serio: il ridicolo è ito via, il serio è rimasto
, che in commedia rappresenta un servo ridicolo di quella città. = dall'
uno in berlina o alla berlina (renderlo ridicolo, beffarlo crudelmente, alla presenza di
-parere una bertuccia in zoccoli: essere ridicolo, buono a nulla. pulci
5-169: scambiò alla stazione, è ridicolo, una bilancia parlante per un distributore
subito la pazienza, forse per paura del ridicolo, e lo bistrattava fino a cavarselo
così inetto, così spregevole, così ridicolo, così coglione come quello che l'italia
sostenuto dal denaro, diviene oggetto di ridicolo da figurare nel retrobottega di un rigattiere
nota negativa, di biasimo o di ridicolo; condannare severamente; additare al disprezzo
con una nota di condanna o di ridicolo; additato al pubblico disprezzo.
qui, con un pretesto uno più ridicolo dell'altro, tanto per poter ficcare
ironia, col sarcasmo, col ridicolo; poi toccò a'borghesi, personificati ne'
c'è di mezzo un abisso di ridicolo. pirandello, 6-260: ah,
il bravaccióne: e può essere più ridicolo che odioso. giusti, 2-40: facea
il loro valore e sparge spesso il ridicolo su chi li dà e su chi li
c'è di mezzo un abisso di ridicolo. dossi, 624: e:
): manifestare in modo esagerato e ridicolo la propria soddisfazione, sdilinquirsi in complimenti
buaggine che mi fa sottostare a questo ridicolo, pur di non dargli un dispiacere
buffaménte, avv. in modo buffo, ridicolo. gramsci, 86: sai
; strano, bizzarro, stravagante, ridicolo. cattaneo, i-1-117: v'
) che suscita il riso; il ridicolo. nievo, 636: e quella
; e per ciò ella ha un corpo ridicolo, e mirabilmente adatto a prendere quegli
tipico di un buffone; buffonesco, ridicolo. ottimo, iii-656: hanno li
, ridere alle spalle, mettere in ridicolo. c. gozzi, 4-113:
, avv. in modo buffonesco, ridicolo. libro delle segrete cose delle donne
e dignità; degno di riso, ridicolo; che suscita il riso, comico.
mie burlesche ho trapassati i termini del ridicolo e della piacevolezza. redi, 16-i-193
poema burlesco, non saprei se più ridicolo o pericoloso « ¦ -sm.
scherzare; mettere in burletta: mettere in ridicolo, senso di balletto burlevole.
« figura del callotta. dicesi ad uomo ridicolo o per ragion fisica, o per
. persona goffa, imbacuccata in modo ridicolo, e anche grossolana, poco educata.
proprie tradizioni e un orgoglio, spesso ridicolo, per modestissime glorie locali, che
: odi un duello di villanie nel ridicolo steccato di una scena, fra due
imbriani, 3-167: altrove la tema del ridicolo è spesso il solo freno morale,
-tenere canzoni: chiacchierare mettendo in ridicolo; canzonare. bandello, 1-4 (
come una serie di avemarie, è il ridicolo in cui capitano sovente gli sciocchi e
l'ha vestito in quel modo così pietosamente ridicolo? se la miseria non gridasse:
sé, ed erano capolavori di supremo ridicolo. gramsci, 35: io credevo
albero è verde? o se pare ridicolo trovare un pensiero in simile banalità, dove
trovati, facendoli spiccare dalla parte del ridicolo, ma con nobilità e grazia. parini
bambino in stato d'irresponsabilità, è ridicolo parlare di libero arbitrio anche nell'adulto
le forme; diedero seriosa- mente nel ridicolo della caricatura. g. gozzi, 1-297
d'immaginazione è sempre all'orlo del ridicolo e della caricatura; un grado che
la mediocrità della vita reale produceva il ridicolo, e molti si spassavano alle spese
all'esame del parlamento, terminò nel ridicolo. = dall'ingl. chartism,
persone la cui ostentata pudicizia sfiora il ridicolo o appare insincera. imbriani,
. balordaggine, stupidità estrema; discorso ridicolo, pieno di sciocchezze, comportamento goffo
'e * tirabussone', goffo e ridicolo francesismo, in luogo di 'cavaturacci '
, ossia dal falso sublime, al ridicolo altro che un passo, quelle forme si
, ossia dal falso sublime, al ridicolo altro che un passo, quelle forme
ciambèllo: prendere in giro, mettere in ridicolo. g. c. croce
ebbi il coraggio. forse mi rendevo ridicolo raccontando che alla mia età m'ero
ornamento vano, frivolo, un po'ridicolo). lippi, 2-69: si
, 3-167: altrove la tema del ridicolo è spesso il solo freno morale,
fare il vagheggino; uomo sciocco e ridicolo. -al femm.: donna, spesso
bresciani] sparge a man piene il ridicolo sui civici romani, giovinotti scapati,
era inutile, era noioso, era ridicolo, era pazzesco, era clericale. pascoli
, né si può dare: adunque ridicolo il trovato della coacervazione de'raggi visivi
per colmo della sua miseria e del suo ridicolo, gli restano tuttavia in mente e
nuocere, irritare, offendere; rendere ridicolo, screditare (per opera di atti,
della satira fine e del sale e del ridicolo attico veramente e plautino e lucianesco,
2. in modo buffo, ridicolo, tale da suscitare l'ilarità.
vuole muovere il riso, buffo, ridicolo, singolare (un detto, una
: la novità era cosa ordinarissima nel ridicolo degli antichi comici secondo la forza comica
fatto che suscita il riso o ha del ridicolo o addirittura dello scandaloso; finzione,
, stravagante, che si presta al ridicolo. 6. locuz. -aver parte
-finire in commedia: terminare nel ridicolo (un fatto serio).
-mettere qualcuno in commedia: metterlo in ridicolo, esporlo alle beffe. b.
tutto in burla, mettere tutto in ridicolo, anche ciò che è serio.
mirava a un fine di mettere in ridicolo qualche vizio, o cosa simile.
dal lusso e dall'ignavia, e ridicolo ai popolani. de roberto, 632:
algarotti, 1-275: troppo avrebbe del ridicolo che altri facesse un teatro così grande
comune d'italia si è giunti con ridicolo a mutare il nome della piazza maggiore
comprandosi così a contanti inimicizie, invidie e ridicolo. pavese, 5-102: gli sarebbe
-iron. generale poco capace e alquanto ridicolo. guerrazzi, ii-43: l'esperienza
in tale modestia una tacita confessione di ridicolo per quel matrimonio di un vecchio filosofo
la stessa congiunzione di serio e di ridicolo, che... si trova
e non altro: ché troppo avrebbe del ridicolo che altri facesse un teatro così grande
manzoni, 183: quello [il ridicolo] di cui si tratta qui,
cerimonia, col contesto / di quel ridicolo abito che porta. tasso, 1-3-4
sua. s. maffei, 5-1-38: ridicolo in verità è però quel distico per
per metterla in caricatura, per suscitare il ridicolo, anche per trarre in inganno,
d'una persona (per suscitare il ridicolo). -per estens.: anche
. 3. imitatore maldestro e ridicolo. f. f. frugoni,
ricerchi di ben maneggiare la sferza del ridicolo... fra cento che aspirano
ed alimento, ai quali convengono il ridicolo e l'infamia. alfieri, i-70:
ricerchi di ben maneggiare la sferza del ridicolo... fra cento che aspirano
montale, 3-1 io: il senso del ridicolo potè più di ogni convinzione politica.
il suo riso copriva di un aspetto ridicolo la persona che lo aveva provocato.
canzonare; farsi beffe, mettere in ridicolo. i. nelli, 18-3-1
; stupidaggine, sciocchezza; grave e ridicolo sproposito. -anche: atto compiuto per
. privo di dignità, rustico e ridicolo. tommaseo [s. v.]
, 8-226: certe volte la paura del ridicolo mi ha fermato a metà strada quando
ed alimento, ai quali convengono il ridicolo e l'infamia. manzoni, 102:
comune d'italia si è giunti con ridicolo a mutare il nome della piazza maggiore:
è perfettibile ma corrottibile... è ridicolo, ma contuttociò è naturale, che
ed ogni volta balzo su con un ridicolo crepacuore che aumenta nel breve tragitto dei
anzi gridatogli la croce addosso, come se ridicolo, e degno di scherno fosse.
una serie di avemarie, è il ridicolo in cui càpitano sovente gli sciocchi e
il suo primo significato; e sarebbe ridicolo complimento il dire a taluno: 4
oltre alla perdita, lo scherno e il ridicolo. boccaccio, dee., 2-1
, non sarebbe spettacolo al mondo più ridicolo né più insipido delle danze. fontanella
davvero. il duello per cerimonia è ridicolo. onde sotto i due aspetti è un
non è continuamente rallegrata e rinforzata dal ridicolo, [l'azione comica] resta
116: 'decesso'per 'morte'è latinismo ridicolo, solo atto allo stile pedantesco.
idioma italiano fosse il più infelice e ridicolo di tutti gli altri? biffi, xviii-3-401
mi parrebbe irrispettoso, se non fosse ridicolo, com'è mutile. b. croce
lettera dedicatoria, e mi metteranno in ridicolo. baretti, 1-103: quel letterato
, bizzarro; scorretto, sgraziato, ridicolo; insensato, assurdo. boccaccio,
e deformità. -racconto assurdo, ridicolo. g. gozzi, 1-119:
chiunque ricerchi di ben maneggiare la sferza del ridicolo... fra cento che aspirano
ricerchi di ben maneggiare la sferza del ridicolo, poiché si tratta di solleticar destramente
commedia, per poter interamente schivare il ridicolo. foscolo, xiv- 101:
più corrottibile degli altri animali. è ridicolo, ma contuttociò è naturale, che
: circa i beni di fortuna: più ridicolo è l'avaro, che il prodigo
de le cose per entro che tengono del ridicolo,
, scientifiche, artistiche) mettendo in ridicolo; non dare importanza, trascurare, disprezzare
. ant. degno di derisione; ridicolo. leonardo, 2-79: derisibile
, preso in giro, messo in ridicolo. cavalca, ii-164: massimamente questi
che il riso, onde deriva « ridicolo », nasce da una diformità sì,
alle commedie del sacchi erano poste in ridicolo co'titoli di stupidi. monti,
di purgare colle tre pitture in iscorcio ridicolo o schiffo ma sempre naturali e vere
sporcati e deturpati nella riputazione, furono ridicolo spettacolo a tutto il popolo. =
raccomandata. algarotti, 1-275: sarebbe ridicolo che così grandi si facessero le opere
verri, i-183: il flagello del ridicolo è una delle più possenti correzioni che si
essendo che il riso, onde deriva « ridicolo » nasce da una diformità sì,
e austera, ovunque lo coprirebbero di ridicolo. piovene, 5-417: in un
screditare la falsa divozione vi si mette in ridicolo ancor la vera. botta, 4-92
più in uggia e cominciava a rendermi ridicolo a me stesso; sicché..
indispensabile incolpabilità presentare il fianco disarmato al ridicolo. 4. privo o privato dei
antimonia. egli sarebbe restato disarmonico, ridicolo, una stonatura da far rabbrividire sé
onesta persona si sdegna tosto che il ridicolo diventa maldicenza assoluta ovvero discende in bassezze
i-179: il talento di rendere un oggetto ridicolo è propriamente l'arte d'interessare quella
errori rilevati, e più ancora il ridicolo sparso sull'avversario gli suscitò contro tutto
6-400: è tanto evidente che mi pare ridicolo un uomo che vada proclamando il suo
che morì, oh! quanto mi parve ridicolo, dispogliato di quello sfarzo!
io dispongo; e le armi del ridicolo ne'dialoghi e novelle lucianee ch'io
non altro che la tirannide d'un ridicolo pregiudizio può togliere agli scrittori moderni la
arroganti. rosmini, xxii-119: il ridicolo superbo e disprezzativo delle persone è sempre
e lo ripetè al dibattimento, coprendo di ridicolo giuseppe rossi, imbambolato a sentir gli
la baia, motteggiare, porre in ridicolo lanciando frizzi. -darsi la disturna:
non altro che la tirannide d'un ridicolo pregiudizio può togliere agli scrittori moderni la
. goldoni, viii-734: -cosa trovate di ridicolo nella signora geltruda? -troppa dottrina,
sì deforme, che non puossi renderlo ridicolo, dovecché l'entusiasmo delta virtù gli è
dimora campestre dove aveva assistito all'ultimo e ridicolo atto del gran dramma feudale. d'
nel tronfio, nello sforzato, nel ridicolo come si vede nei drammaturgi e negli
, ed uno degli ultimi per l'uso ridicolo che ne ha fatto. de sanctis
l'oggetto che si sceglie per rendere ridicolo, sia soltanto capace di eccitare in
oggidì, si sentono con uno sdegno ridicolo rifiutar da molti le voci di emuntorii
ha molto serio, unito a molto ridicolo... tutti i personaggi episodici
prosa, di grottesco, e persino di ridicolo. = voce dotta, lat
o 4 degli animali ', pleonasmo ridicolo giacché 4 epizootìa 'significa appunto 4
nobile, all'eroico, ma cade nel ridicolo. -poema eroicomico: che si serve
, salvoché, fuorché ', è molto ridicolo. -dare vesclusione: escludere,
esente. beccaria, i-157: il ridicolo dipende da un certo raffinamento della umana
(esibito). ant. mettere in ridicolo, prendere in giro.
esilara; che provoca eccitazione, ilarità; ridicolo, spassoso. tommaseo [
più non esiste è titolo vano e ridicolo. de sanctis, ii-15-55: noi non
fine de'ludi entrava, perciocché era ridicolo... essodiàrio chiama il poeta
bene esoso / o per lo men ridicolo si rende. foscolo, 1-459: brancolando
espediente / che per certo ha del ridicolo. p. verri, i-315: i
, 5-437: ester temeva che diventasse ridicolo e non gli permetteva, quando c'
, qualche contrasto, qualche sembianza di ridicolo. nievo, 1-364: tanto può
convenzione, ogni preoccupazione estralirica, ogni ridicolo preconcetto didattico. = voce dotta
poi domandasse di che qualità sia il ridicolo e faceto nella forma del tassoni
-dare nel fagiuolo: cadere nel ridicolo. saccenti, 1-1-254: credimi dottor
alla satira, ed all'appiccicare il ridicolo sì alle cose che alle persone. ma
falsa divozione, vi si mette in ridicolo ancor la vera. parini, 351:
. monti, iii-80: e un ridicolo, impudente fanfarone di questa fatta in
irritarvi contro, che vi rendete insieme ridicolo, e insopportabile quando giocate? colletta,
, 2-i-398: non sapete in qual altro ridicolo e fantastico stato si ridusse poi in
, dal portamento rigido, meccanico, ridicolo. buonarroti il giovane, 9-480:
non te n'accorgi che ti fai più ridicolo di quel che non sei stato?
pericolo di vedere ogni sublimità cambiarsi in ridicolo, ogni fierezza in buffoneria, ogni
. - al figur.: buffo, ridicolo. negri, 2-1016: ultimi vengono
subito: fatuità o timore, uno era ridicolo al par dell'altra. gobetti,
e l'altro. dotti, iii-259: ridicolo pensier d'ingegni oscuri, / sciocca
non prenderla sul serio, metterla in ridicolo, volgerla in burla. diodati
favola, nelle favole: mettere in ridicolo, far diventare argomento di pettegolezzo,
8. beffeggiare, mettere in ridicolo. tommaseo, i-344: troppi pensieri
leopardi, i-63: di queste fonti di ridicolo e ne trovavano delle così recondite,
primavera. boccalini, ii-171: molto ridicolo alle genti era quel medico che si
il proverbiarle, e il metterle in ridicolo ne'suoi fetenti versi. manzoni,
indispensabile incolpabilità presentare il fianco disarmato al ridicolo. de sanctis, lett. it.
dicendo che io avevo voluto mettere in ridicolo lui. -serbare la pelle,
al- l'infinitamente piccolo, al comunemente ridicolo, se l'odiosità a poco per
fruizione. carducci, iii-6-228: il ridicolo di sua natura esclude ogni finalità reale
vero dal falso, il sodo dal ridicolo, il bello verace dal finto.
una fenestruzza. milizia, ii-339: sarebbe ridicolo un gran palazzo distribuito in celle,
per base il soprannaturale, il quale è ridicolo in tempi scettici come i nostri.
vero dal falso, il sodo dal ridicolo, il bello verace dal finto, argomentando
, mi imagino che il * ridicolo 'sia un mare; nel mezzo del
la si immerga nell'acqua salata del ridicolo. d'annunzio, iv-2-738: egli un
comico, egli ha subito odorato il ridicolo ch'era in essa, l'imitazione de'
aveva di formale e di disciplinare: il ridicolo, la parodia, il grottesco,
di ridicolo, di forsennato e d'infame. foscolo
non suo, vestirlo in un modo ridicolo...? -eliminare,
), ne può risultare un ridicolo per me, e per te.
più riserbarsi al solo stil piacevole e ridicolo cotali frascherie, non avendo esse altra virtù
con quell'ostinato impostore si sarebbe coperto di ridicolo. -venuto meno, attenuato
non da loro: con un senso di ridicolo penoso. idem, 82: allora
giorgio di trabisonda di metter platone in ridicolo, si stimarono obbligati tanti grandissimi,
: persecuzione a cui non mancò il ridicolo, che spesso alla ferocia accompagnasi,
[luciano], iii-3-99: allora più ridicolo parve il dorato evàngelo, piangente,
fuggire l'universal taccia d'inetto, di ridicolo, di forsennato e d'infame.
verga, 2-24: si sentì maledettamente ridicolo per non sapere metter fuori il più
i miei assegnamenti. dotti, iii-259: ridicolo pensier d'ingegni oscuri, /
ed oscuro gergo scolastico, non meno ridicolo alle persone non prevenute di quella galanteria
tetto. bocchelli, 3-45: il ridicolo,... aveva prodotto una rivulsione
, 5-156: rubano in un modo tanto ridicolo e tanto impudente, che s'io
rappresentativa del dramma, il serio al ridicolo, e studiandosi di dare un ritratto
che, a meglio essere poema interamente ridicolo, difetta anche d'imo scopo finale
, i-183: il medesimo flagello [del ridicolo] può essere il più crudele supplicio
come tu sai, sotto il ghiribizzoso e ridicolo nome d'« arcadia ». pellico
guglielmotti, 1418: sarebbe poi inutile e ridicolo costume allargare la bocca cogli idioti per
= variante di zannata (da zanni personaggio ridicolo della commedia bergamasca), per sonorizzazione
: i giochetti di parole sono un ridicolo sforzo d'ingegno che gli uomini sciocchi
3. degno di derisione, ridicolo, strampalato, stravagante. guido
agg. ant. scherzoso, ridicolo. s. agostino volgar.
= voce semidotta, lat. jócùldrius 'ridicolo '. giocolarità (giuocolarità),
colle! -strano, buffo, ridicolo. panciatichi, 100: come non
d'invettiva, introducendo alcuno uomo o ridicolo o maledico, o l'uno
giulleria: metterla in burla, in ridicolo; avvilirla, abbassarla di pregio.
movimenti, nel portamento); effetto ridicolo suscitato da atti, atteggiamenti o gesti
aspetto o nei modi; impacciato, ridicolo nei movimenti o negli atteggiamenti. pulci
idea, un sentimento); che riesce ridicolo o sguaiato; che rende oggetto di
sgradito all'orecchio, poco armonioso, ridicolo (un idioma, uno stile,
, però, sempre tengano un po'del ridicolo e dello sguaiato. 2
: quanto alla commenda, rifiutarla sarebbe ridicolo, dopo che non rifiutai il grado di
senza essere italiano (e sarebbe proprio ridicolo, anche in grammatica, il metterlo
campestre dove aveva assistito all'ultimo e ridicolo atto del gran dramma feudale. sbarbaro
modi adunque il grazioso è differente dal ridicolo: ne la materia e ne l'elocuzione
dall'anima; gli sconcerti e il ridicolo, dalla fantasia. parini, 210
, e come termine teatrale 'vecchio ridicolo '(a sua volta dal frane
senza rispetto. -ingenuo, sciocco, ridicolo. metastasio, ii-181: è la
valore aggettivale: fantasioso, bizzarro, ridicolo. allegri, 5-28: le fogge
paradossale e innaturale fino a raggiungere il ridicolo (e vi è spesso connessa una
sia. -in grottesca: in modo ridicolo. boccalini, iii-371: portava
come l'acquavite, coraggioso sino al ridicolo, insolente sino al genio.
il costume dell'idiotizzare e genera il ridicolo dalle allusioni de'vocaboli. =
converte le cose tragiche, alterate, in ridicolo... la parodia che della
che vendersi in galera ed essere il ridicolo della città. zena, 115: il
a fuoco lento. zeffe mesce scrittor ridicolo. / che gli sieno imburchiati
metterla in caricatura, per suscitare il ridicolo, ecc.). ariosto,
cedimenti musicali). sentare il ridicolo nascosto un po'in fondo a tutte le
impediranno di imparare il soldato per serbarlo ridicolo. -assol. cellini,
usurpata fama, se non copra di ridicolo l'insolente tribuneggiatore, ne giudicheranno gl'
al tempo è destinata a cadere nel ridicolo. 2. eccitare gli organi
. borgese, 1-65: era ridicolo sposare la figlia di quella madre
iii-25-386: non parrei anche a lei ridicolo, alla mia età, co 'l
6-186: chi più lo teme [il ridicolo] più c'incappa dentro e,
l'audacia. carducci, iii-2-8: trason ridicolo che incarna e avanza / l'idea
morta, le sue scienze incespicavano nel ridicolo. pascoli, 1460: non basta
ant. acconciare i capelli in modo ridicolo e complicato. f.
cattaneo, i-1-29: in italia diremmo ridicolo chi si proponesse di star duro e
del resto, della quale sarebbe stato ridicolo far colpa a un uomo di legge.
, 4-240: avendo certo avvocato, ridicolo indagatore di parole disusate e di modi
laerte... si presta alquanto al ridicolo degl'indevoti. = voce dotta
palla in mano, di mettere in ridicolo la dilucidata ineffabilità di tanti misteri della
inef ficiente diventa motivo di ridicolo sprezzo. = comp. da
persona; vestito in modo goffo, ridicolo, inelegante, malvestito. ferd.
gran qualità, in tal caso avrà del ridicolo il dire che sia degnamente maritata ad
come una serie di avemarie, è il ridicolo in cui capitano sovente gli sciocchi e
poesia provenzale] si a cader nel ridicolo e nel freddo, e per le ciancie
gratitudine. idem, 2-35: sarebbe ridicolo il credere che i secolari per incristianire
indirettamente, i° o a porre in ridicolo la persona di qualcuno, 20 o
lumeggiare l'oggetto là dove è il ridicolo. d'annunzio, iv-1-87: un silenzio
argutezze: oh quanto ne divien egli ridicolo! -includere. pacichelli,
così a contanti inimicizie, invidie e ridicolo. d'annunzio, iv-1-540: il
de roberto, 6-186: la tema del ridicolo impigrisce l'esercizio delle attività individuali e
all'argomento e inserì al verso il ridicolo. l. pascoli, ii-9: inestando
animo. milizia, i-39: il vero ridicolo... deve essere sempre aggradevole
all'argomento e inserì al verso il ridicolo. salvini, 39-i-69: temperò [la
. francesco torti, xix-4-919: il ridicolo ha sempre bisogno di una certa artificiosa
... sì, diciamolo, anche ridicolo, qualche volta. -e..
.]: insuperabilmente ciarlatano. insuperabilmente ridicolo. = comp. di insuperabile.
ben riuscito di gettare su me del ridicolo. e. cecchi, 5-217: tutto
giorgio di trabisonda di metter platone in ridicolo, si stimarono obbligati tanti grandissimi e
forza e gli affetti non sarebbono offesi dal ridicolo. = voce dotta, lat
la forza d'avventar strali intinti nel ridicolo, ciò sarebbe indizio certo di morte inevitabile
, ed il maraviglioso è intramesso col ridicolo. carducci, iii-27-107: ai trecentisti e
cose inanimate. leopardi, i-64: il ridicolo nelle antiche commedie nasceva anche molto dalle
la intuizione popolare, del difforme del ridicolo sociale. nencioni, 2-147: novalis
fa vitellina! s'invernicia. che animale ridicolo! 3. figur. nascondere
chi, che cosa ci difenderebbe dal ridicolo, dal disprezzo? -trasformare,
rovesciare una situazione, dal tragico al ridicolo, è come ristamparla a luci invertite
, vien soltanto in mente ch'è ridicolo inzupparsi per una faccenda che poteva essere
gli ho risposto con l'ironico e il ridicolo. -che ha sapore di beffa
. -anche: deridere, mettere in ridicolo. b. croce, iii-22-243:
bellezza. -che suscita ilarità, ridicolo. landolfi, 9-125: la minor
beffardo, con acrimonia; mettere in ridicolo, prendere in giro, farsi gioco
essere deriso, schernito, dileggiato; ridicolo. scroffa, 22: con
= voce dotta, lat. irrisibilis 4 ridicolo '. irrisibilità, sf.
non all'irisione, ed ebbe paura del ridicolo. fenoglio in: fece con le
mi parrebbe irrispettoso, se non fosse ridicolo, com'è inutile. buzzati, 1-20
lirico, fanno il massimo spreco di ridicolo, con pennacchi, ro- boni,
in suo aiuto il farmaco onnipotente del ridicolo. -sostant. bencivenni [
, una cosa, perdonatemi, tra il ridicolo e il lacrimevole. -calamitoso
1-5-380: chi vide mai il più ridicolo pazzo di costui, brutto, laido,
crocesignava scorgendo una bella ragazza, era ridicolo; ma latitava pur sempre uno strazio
iv-1-559: il libraio aveva qualche lato ridicolo che mi divertiva, così bianchiccio com'
dopo le funzioni di rito è supremamente ridicolo: evitare, 11 « lauto rinfresco
, ii-154: che era mò quel ridicolo re lazzarone di ferdinando? carducci, iii-15-231
non mettan fuor la punta ', sia ridicolo, poeta giosuè. pascoli, 99
del resto, della quale sarebbe stato ridicolo far colpa a un uomo di legge.
gesto, ecc., spesso in quanto ridicolo). muratori, 8-ii-128: di
pericolo / di comparir più del mio stil ridicolo. -distinguere, riconoscere poro dal
e l'uomo grave e forte riesce ridicolo o insopportabile a chi si pasce di
a maestro (per lo più con ridicolo sussiego). papini, iv-194
ruskin, che io vorrei coprire di ridicolo, ai vostri occhi, in modo definitivo
ecco il linguaio degenerato, uggioso e ridicolo, che sempre e da per tutto
e l'improprio, il conveniente e il ridicolo. 3. poliglotta. tramater
di motti s'è renduto spirituale anche il ridicolo, assottigliato tanto che ornai non è
non lontani, hanno una punta di ridicolo. questa « folle della propria anima »
, come comico e satirico nel mediocre e ridicolo, e nella lode il lirico.
vinciguerra] molto più del grave che del ridicolo; ma son torbide alquanto e lotose
finisce d'attraversare la strada, correndo ridicolo ad ali aperte. 2
de'lumi e sotto i colpi del ridicolo, gli animi si volsero desiderosi,
lumeggiare l'oggetto là dove è il ridicolo. c. arrighi, 1-212: queste
lunarie 'le erbe adoprate in questo ridicolo tentativo. = voce dotta,
vero che tutto quaggiù ribocchi di un ridicolo lurido;... v'è ancora
. -per estens. grottesco, ridicolo. -anche: di cattivo gusto.
parodia maccheronica. — goffo, ridicolo, privo di grazia (la voce)
abbia qualche mania bizzarra o un vizio ridicolo o che sia * implicato in situazioni
, è qualcosa di grottesco, di ridicolo. betteioni, iii-438: tutta la
aiuto, in tanta macchina di guerra ridicolo, quando bene gli fusse riuscito.
agghindato con eccessiva cura, in modo ridicolo e lezioso (una persona).
così a contanti inimicizie, invidie e ridicolo. leopardi, iii-398: tu comprendi
2. strano, bizzarro, ridicolo, sgraziato. linati, 30-36:
maledicenza e per lo più dell'argomento ridicolo. muratori, 7-iv-78: da che i
le donne, che approfittano del ridicolo per imbarazzare un uomo.
, ii-17: questo sì ch'era davvero ridicolo di veder un uomo, un
agraria, così malmenata in quel discorso ridicolo. 9. ant. condotto
. sarpi, i-2-11: non è ridicolo che il popolo parli così liberamente éd
calcolo. padula, 215: non è ridicolo chi voglia insegnare la danza ad un
amore a modo mio nell'affascinante e ridicolo linguaggio degli amanti, che maneggiano la
faceto, hanno l'arma di un ridicolo tanto marcato, preciso, materiale ed efficace
avvii davvero alla perdita del senso di ridicolo. = deriv. da margite
recitavan la parte di servo balordo e ridicolo. passeroni, 3-73: una maschera
, in modo goffo, grottesco, ridicolo. roberti, iv-13: le donne
4. abbigliato, acconciato in modo ridicolo, grottesco e pomposo, pretenzioso.
moravia, 18-68: penso che sono ridicolo di disperarmi in questo modo per essermi
una materia / che fa tuoni talor ridicolo; / s'ella è brutta, è
burlare, beffare, mettere in ridicolo; gettare il ridicolo, dare adito a
mettere in ridicolo; gettare il ridicolo, dare adito a ilarità.
concitatamente. -anche: in modo goffo, ridicolo. boccaccio, iii-10-83: piangendo con
mostaccio il nobil modo / tra 'l ridicolo e tra 'l sodo; / un mostaccio
baretti, 2-210: mettere in ridicolo la cura che si dànno le donne
ricerca della medaglietta, erano sgominati dal ridicolo e dall'ironia. = dimin
208: 'medicale ': nuovo vezzo ridicolo di moderni fabbricatori di parole: 4
, 341: 4 medicale'. nuovo e ridicolo vocabolo de'moderni fabbricatori di parole:
di un ordine così elevato che sarebbe ridicolo, anzi offensivo per lei, di usarle
: prenderlo in giro, coprirlo di ridicolo, schernirlo. guidotto da bologna,
lettura fanciullesca sarà l'ultimo e più ridicolo portato della imbecille servilità e della menna
e dalle nozioni umane, o riesce ridicolo come le poesie e i romanzi del
tripudiare nei templi e mercar dame, / ridicolo vestir, mangiar bestiale, / mori
galletto 'dicesi per ischerzo di un ridicolo indovino o di chi vuol professare di
dinanzi,... io mi sentii ridicolo e meritamente. baldini, 9-254:
in ogni tempo di mescere il sublime al ridicolo, quasi ad additarci che nulla merita
giorni, con le sue esuberanze pare anche ridicolo. soffici, v-1-259: basta pensare
2-24: 11 cugino si sentì maledettamente ridicolo per non sapere metter fuori il più
forza e gli affetti non sarebbono offesi dal ridicolo e gli uditori non sarebbero tediati dalla
oggidi far il messia, quando non è ridicolo, diventa pericoloso. =
l'altro rimando, accrescono leggiadramente il ridicolo loro. algarotti, 1-x-95: il metaforeggiare
di queste parole: ridevo (rido) ridicolo (rìdo), risibile (rìso
per poi seguire con iscrupolo spinto al ridicolo gli oracoli della ciarlataneria. massaia, ix-175
non si può continuare senza esporci al ridicolo del mondo. 24. comportamento
, non aveva voglia di metterli in ridicolo. -rifl. g. giustiniani
qualcosa: volgerlo in burla, in ridicolo. s. maffei, 10-ii-179
mezze tinte e tatto squisito: il ridicolo non giunge improvviso. pavese, 10-201
buffetto. dossi, 1-ii-583: il ridicolo cominciava quand'ella [l'anziana signora
spruzza loro il viso coll'aspersorio del ridicolo. fucini, 423: una comitiva numerosa
, 70: conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a
ma lei vuol dunque proprio coprirsi di ridicolo? ». moravia, xi-70: finiva
ama la società, di mostrarne il ridicolo, d'indicarne il danno? mazzini
minchionatore, che è tutto giullaresco e ridicolo. = nome d'agente da
, commedia nella quale era messa in ridicolo l'ulissea d'omero, questi facendo
è qualche cosa al mondo di più ridicolo, di più scempio, di più minchione
, 1-351: povero mingherlino smanceroso e ridicolo; e tale proprio da pretendere che
di miracolo? -strambo, bizzarro, ridicolo. nomi, 2-22: quando poi
mischiò. santo pastore, / 11 ridicolo al serio il canto mio. muratori,
sì perché realmente mette la religione in ridicolo nel 'morgarite'. nievo, 305
materia / che fa l'uom talor ridicolo: / s'ella è brutta, è
fanfani, i-118: 'misirizzi': uomo ridicolo. 'e pare un misirizzi '.
b. croce, ii-7-344: gettare il ridicolo sull'avversario... non differisce
poeti tentarono contro a me un insidioso ridicolo a lor modo nelle loro poetiche composizioni
. f. frugoni, vii-294: è ridicolo... più l'uomo storpio
affetto monco, artificiale, violento, spesso ridicolo, perché non conduce che ad un
fesso '. e ben sarebbe più ridicolo il volerlo raddrizzare, che il contentarsi
nei templi e mercar dame, / ridicolo vestir, mangiar bestiale, / mori infiniti
simil., a indicare un atteggiamento ridicolo, o anche la bruttezza o l'agilità
dei monnini, due monnini: mettere in ridicolo, beffare con motti pungenti.
agitato di monologare, doveva accorgersi del ridicolo che c'era nella sua ira.
medesimo di libertà ha fatto conoscere il ridicolo insieme e il cattivo delle leggi del
dizione e di portamento da un gigione ridicolo e utile; l'agghiacciante soufflé franato
ma non t'accorgi, che sei ridicolo a montarti cosi? per chi lo fai
monticèllo, / in vetta a cui ridicolo apparìa / per lunghissime orecchie un asinelio.
ch'egli abbia ad essere piuttosto quel ridicolo che nasce dalla struttura delle cose degne
, schernire, satireggiare, mettere in ridicolo; ingiuriare, insultare con un tono
testa puntuta, lunghe orecchie e di ridicolo aspetto, i quali in- troducevansi ne'
dell'armatura, sconciamente e con un ridicolo rumore di ferraglia sul codrione dei cavalcatori
ama la società, di mostrarne il ridicolo, d'indicame il danno? mamiani
, e cussi lo estimaro e essere uno ridicolo e uno iocolaro, non pensando che
. -in modo grottesco e ridicolo. cassola, 5-158: lui insistette
il mostruoso e tal volta anche il ridicolo: e disgraziatamente nelle arti del dire
me dispiace assai. -stravagante, ridicolo. leopardi, i-725: applicate a
era di partenza. il motorino, quasi ridicolo in quel corpo così largo e pesante
in un presepio, divenuto anch'egli perciò ridicolo soggetto de'curiali motteggiamenti. brusoni,
; deridere, dileggiare, mettere in ridicolo. -anche: insultare, ingiuriare,
, 1-iii-288: risponde il verato che il ridicolo comico non ha che far col motteggio
la ragion si è questa, che il ridicolo vien sempre dal difetto e il motteggiar
scopo, obiettivo assurdo, vano o ridicolo; in partic. nelle locuz.
da alcuno e forse forse messe in ridicolo, se si vogliono produrre. muscadino
propria comunità eccessivo e, talvolta, ridicolo, proprio dei napoletani. settembrini,
iv-1-559: il libraio aveva qualche lato ridicolo che mi divertiva, così bianchiccio com'era
letter. caratterizzato da un esasperato e ridicolo dondolio del sedere (un modo di
sporgere le natiche in modo grottesco e ridicolo. c. e. gadda
anima nata. leopardi, 982: ridicolo questo continuo presupporre che si fa scrivendo
po'più correttamente, se il suo ridicolo fosse alle volte piu delicato, se le
porta ora palazzeschi quasi sull'orlo del ridicolo, alla vanificazione dell'eloquio pseudo-ingenuo,
ai miei occhi non han nulla di ridicolo. l'unica gioia utilitaria è quella dell'
. il suo nome di poetessa era ridicolo: irminda partènide. -nome d'
sapeva (e l'aveva battezzato con un ridicolo nomignolo affettuoso). -per
barbagianni sulla nona: risultare goffo, ridicolo, sciocco, pedante. lorenzo de'
, l'assurdo più mostruoso e più ridicolo di cui la scienza si sia resa
quale si mostra non meno maligno che ridicolo. groto, 7-5: se l'opera
affetto monco, artificiale, violento, spesso ridicolo perché non conduce che ad un amore
i-283: il mio terrore non ebbe tal ridicolo oggetto: si fermò nullostante in un
. la nudità di quei piaceri, il ridicolo di quelle aspirazioni, la sorgente crudele
di danaro. goldoni, ii-523: il ridicolo... nelle scritture in gran
e gli affetti non sarebbero offesi dal ridicolo. gemelli careri, 1-i-29: inegualità di
. c. arrighi, 61: il ridicolo, l'ironia, il sarcasmo,
il suo forte, e quindi il suo ridicolo, consiste nelle dosi imponderabili delle sustanze
della gran macchina mondiale; ma parmi ridicolo ch'egli, immenso, ponga pensiero a
loro il viso coll'a- spensorio del ridicolo. papini, x-1-514: ora che tutto
semibastioni? algarotti, 1-ii-316: sarebbe ridicolo che così grandi si facessero le opere
la sua bontà ed ora di mago ridicolo e d'impostore. carducci, iii-n-45:
festeggiamento. leopardi, i-64: il ridicolo nelle antiche commedie nasceva anche molto dalle
si studia a forza di spargere il ridicolo su tutto l'ordine dello stato.
(anche solo accidentalmente) goffo e ridicolo. luna [s. v.
monaci del mille, caddero nel ridicolo. -dedito con pervicacia e con
in disparte. thovez, 1-29: sarebbe ridicolo in tempi normali fare del nazionalismo in
noi non abbiamo altro motivo di trovarlo ridicolo che quello di non esser nati ostriche anche
farsesca, indecorosa, che mette in ridicolo chi vi partecipa; farsa (e ha
gesto, atteggiamento sciocco, insulso, ridicolo; buffonata, sciocchezza. pratesi,
, istrionici, in modo da rendersi ridicolo perdendo ogni forma di decoro e di
intorno alla mia impazienza palliata con questo ridicolo trattenimento. tommaseo, 15-394: certa
avversari politici, con le armi del ridicolo e della calunnia; libello.
tu ti facessi un favoloso pantomimo e ridicolo scurra overo un lascivo comico, troveresti
e si muovono in modo sciocco, ridicolo e goffo. c. e
: 'paracuregge ': modo basso e ridicolo: soprabito, pagnacché, spolverina,
avanzata (per lo più in modo ridicolo o penoso). -anche: atteggiarsi
: da trent'anni la parodia copre di ridicolo le sue opere, eppure le platee
che ne ricorda in modo grottesco e ridicolo (o comunque meno serio e meno
culturali o politici, che risulta grottesco, ridicolo, comico. cesarotti, 1-i-84
g. ferrari, ii-72: il ridicolo è agevole, il parodiare equivale al
-in senso generico: ridicolo, grottesco. e. cecchi,
1290, è puramente in proporzioni colossali ridicolo. 21. semant. parola
insieme imbecille e cattivo, crudele e ridicolo, abietto e tracotante! quanto mi
muoversi da sé. più di tutti ridicolo io che credo far parte da me stesso
quel che aveva detto è d'un ridicolo così ingenuo che, diremmo noi toscani
ch'è il parteggiare più inutile e più ridicolo al mondo. alvaro, 20-29:
, ilf-78: breve intervallo parte il ridicolo dal sublime. -distinguere dal caos
più furono le faceciette di crasso seriamente ridicolo, imitato
baleno, / quel brevissimo istante che farebbe ridicolo / tutto il resto.
, di ferocia, di pasticcioneria, di ridicolo? = deriv. da
ma si sdegni di consentire che il ridicolo sia materia più degna della scena che
: sopraggiunge sacripante. trasformato sviluppando il ridicolo non avvertito dal boiardo, che gli faceva
: un pauroso tentennamento lo avrebbe reso ridicolo e spregiato presso quanti cavalieri e dame
torino. -assurdo, insensato, ridicolo (una teoria, le conseguenze che
.. ha reso esoso, spregevole e ridicolo insieme il nome di pedante (ormai
. riprendere, stigmatizzare o mettere in ridicolo in maniera particolarmente incisiva ed efficace.
o di società, atto imbarazzante e ridicolo o prova di abilità imposta da chi
. figur. ornamento vano, lezioso, ridicolo. carducci, iii-28-318: crede proprio
. figur. ornamento vano, lezioso, ridicolo. carducci, iii-24-259: a sentir
. figur. particolare inutile, disdicevole, ridicolo; ornamento vano, superfluo, pretenzioso
vivamente in poche pendiate far conoscere il ridicolo e sconvenevole della scuola scettica. bettinelli
in un medesimo tempo l'ardimento loro ridicolo e lacrimabile. menzini, 5-13: oh
del torio perentorio gli era sembrato anche ridicolo. moretti, ii-615: il mio
verità. leopardi, i-562: e ridicolo che si pretenda la perfettibilità dell'uomo.
metallo diverso. l'invenzione di questo metodo ridicolo si deve a perkins, medico americano
. s. maffei, 10-iii-18: ridicolo è però il timore che ha la gente
, 1-ii-87: che cosa ci trovate di ridicolo [nel campanile]? / che
tende ad altro che a mettere in ridicolo la cura che si dànno le donne di
perseguitamento et incalciamento d'ettore, facilmente ridicolo apparirebbe in veder quivi gli altri, senza
tomo seccatissimo a casa, seccato e ridicolo a me stesso di far ancora esami,
riflettere sul suo fondamento scientifico, trovo ridicolo il panico di certuni verso i cosiddetti
dell'arte sino all'assurdo e al ridicolo. a scaricar omero dal peso di
e motteggiando. carducci, iii-6-235: il ridicolo e faceto nella forma del tassoni.
piani, i loro caratteri, il loro ridicolo differiscono essenzialmente. foscolo, xi-1-256:
piantò e lo tramandò in una lettera ridicolo alla posterità. verga, iv-246: o
'pare il fante di picche': uomo ridicolo che pare si tenga da qualcosa. premoli
ha vestito in quel modo così pietosamente ridicolo? carducci, iii-5-344: bastino pe'i
6-198: si farebbe un libro più ridicolo della vita del piovano arlotto chi volesse
avvedi che tu qui sei un piovanello ridicolo, un pretazzuolo meschino? fa a
doveva offrir l'acqua a questo pilato ridicolo per lavarsi le mani -dichiararono: comitato sì
di germont padre, si frana nel ridicolo di imbastire un dieci minuti d'opera
434: è enorme il ridicolo di questo gran corpo troppo grasso,
con valore aggett.): profondamente ridicolo. bocchelli, 1-iii-195: -ma
cosa più grave condita del più grazioso ridicolo. foscolo, vi-357: " il
impiegatuccio di provincia, timido sino al ridicolo, vergine di mente e di corpo,
e. gadda, 18-240: così è ridicolo, grossamente ridicolo, puerile, pleistocenico
18-240: così è ridicolo, grossamente ridicolo, puerile, pleistocenico il pensare un sistema
moretti, iii-708: stupì a riconoscere quel ridicolo baldacchino di velluto azzurro che cadeva in
comportarsi in modo goffo, sciocco, ridicolo. e. cecchi, 3-39:
i nuovi polloni siano ridicoli e al ridicolo si prestino. -in partic.
6-198: si farebbe un libro più ridicolo della vita del piovano arlotto chi volesse
: / la tragedia non esclude il ridicolo. = deriv. da pornografia-
che nel nostro mezzodì si pone in ridicolo come poesia, sogni, esaltazione.
nella mia figura di turpe o di ridicolo, perché le migliori donne sieno irresistibilmente
era allora il solo modo per non far ridicolo un forese e di bassa portata che
dal vestibolo sia subito veduta: sarebbe ridicolo l'andarne in traccia. ma non
di molto portoghesemente spiritoso per mettere in ridicolo i francesi poiché per francesi ne scambiarono.
il nome di 'potentato', che sarebbe ridicolo di appropriare a s. marino
dove i proverbi inventati per mettere in ridicolo il vizio sono diventati altrettante regole di
-da potenze: che agisce in modo ridicolo o inverosimile, da burla.
un chiavistello / con un tuo magistrato assai ridicolo, / tu fai che l'onestà
una professione), inetto (perciò ridicolo o screditato). manzoni, pr
quest'amore, annegato in una pozzanghera di ridicolo e di nausea! marinetti, 52
una condizione di miseria; gettato nel ridicolo. rajberti, 4-64: tanti belli
precipitati in queltabisso di confutazioni e di ridicolo che io scavava loro sotto ai
monte inalzata è una grand'ara / a ridicolo nume e stravagante, / che la
b. croce, iv-12-48: è affatto ridicolo di asserire che la classe capitalistica.
vivacità dei personaggi ottenuta col mezzo del ridicolo. tommaseo, 15-344: certo gl'
ad ogni uomo di buon senso apparisce ridicolo che i moderni israeliti facciano sacrifizio del prepuzio
progresso de'lumi e sotto i colpi del ridicolo, gli animi si volsero desiderosi,
. moravia, iv-68: ti sembrerà ridicolo., ma ho come un presentimento
una ventina di pagine a descrivere il ridicolo abbigliamento e la strana giacitura del mal
avvedi che tu qui sei un piovanello ridicolo, un pretazzuolo meschino? manzoni,
per salvare l'amico da ogni ombra di ridicolo. -compiuto con l'intento dichiarato
politico. milizia, i-317: ridicolo per una specie di pasquinata fattagli da'
sulla processione dello spirito santo, sarebbe ridicolo cercare nella struttura dell'oriente europeo l'
bisanzio sulla processione dello spirito santo sarebbe ridicolo cercare nella struttura dell'oriente europeo l'
più da alcuno e forse forse messe in ridicolo, se si voglion produrre. bragadin
anni qui ». -riduzione al ridicolo, umiliazione. e. cecchi,
. radula, 215: non è ridicolo chi voglia insegnare la danza ad un
1094: dietro quel che può esserci di ridicolo e rettorico in questa attitudine prometeica e
riflettore solo ciò che nell'arcaismo è ridicolo o assurdo e lasciare il resto nel buio
negli scozzesi un entusiasmo spinto sino al ridicolo per una chimera riconosciuta per tale da
. torricelli, ii-3-298: sarei giudicato ridicolo, quando mi mettessi a proporre un acquisto
1290, e puramente in proporzioni colossali ridicolo. d'annunzio, iv-1-60: la notizia
5-i-345: 11 poeta caderebbe sconciamente nel ridicolo ed awerreb- begli la disavventura ordinaria de'
io intendo non solo di quel poetar ridicolo che 'l manno chiamava 'stile metaforato
secolo xvni era un lusso di pedanteria ridicolo. -mettere qualcosa in prospetto: rivelarla
saccente e saputa, talora in modo ridicolo. f. f. frugoni
scandaloso, bestiale, assurdo e persino ridicolo come quello che da così lungo tempo faceva
ora palazzeschi quasi sull'orlo del ridicolo, alla vanificazione dell'eloquio pseudo-ingenuo,
semplicetti avelli nostri / portar osa in ridicolo trionfo / la rimbambita fé, la
'stintignare ': la paura del ridicolo che ci fa codardi nell'uso della
che tutti sanno e che è ormai ridicolo tenere occulta. la loquacità e la melensaggine
pulcinellata, sf. atto stolto e ridicolo, sciocchezza; gesto, comportamento spettacolare
, degno di pulcinella; grottesco, ridicolo. monti, i-458: l'affare
s. 111. ma quel mio ridicolo epigramma che già mandai. -penetrante e
sì opportunamente impiegare la pungente spada del ridicolo contro i pregiudizi, l'ignoranza, le
il coscritto] passa per le prove del ridicolo, dell'isolamento, delle persecuzioni.
non lontani, hanno una punta ai ridicolo. 20. intensità, per
lor paragrafi, gli vedete subito messi in ridicolo. manzoni, pr. sp.
. beccaria, 1-224: un altro ridicolo motivo della tortura è la purgazione dell'
della lirica, egli non temeva il ridicolo e gli aleggiava intorno all'arruffio dei
d'ira e, per più di ridicolo, stivalato sotto il lembo della vesta notturna
. fu promosso a giardino di delizie ridicolo e vigilato da una guardia comunale che
qualità, in tal caso avrà del ridicolo il dire che sia degnamente maritata ad un
più bel ragionamento di questo per renderlo ridicolo dinanzi a tutta la posterità? dizionario
tozzetti, 12-5- 342: quel ridicolo scalpellino fece il disegno di questo convito
lo fesso '. ében sarebbe più ridicolo il volerlo raddrizzare che il contentarsi di
verun vantaggio ne compensi la noia sia un ridicolo raffinamento dell'insipido genio de'pedanti.
la divisione. algarotti, 1-iii-316: sarebbe ridicolo che così grandi si facessero le opere
chi su quella ospite mia / un ridicolo ragguaglio / t'empié tutto di bugia
così a contanti inimicizie, invidie e ridicolo. giuliani, ii-193: io son
per pretendere di rappresentare senza timore del ridicolo la parte dell'amante. de roberto
con tutta l'efficacia dell'ironia e del ridicolo ravvedere, era dissoluta ed abiettissima fra
. pea, 8-27: uno spettacolo ridicolo e schifoso: un birol- done ubriaco
considerarlo, se più vergognoso o più ridicolo. regio decreto legge s settembre 1938
il coscritto] per le prove del ridicolo, dell'isolamento, delle persecuzioni..
religione s'estende ad ogni culto per ridicolo, per assurdo e matto che possa
mal usurpate, rendono chi le dice ridicolo. chiari, 1-iii-8: a guisa
è giustamente ripreso come modo improprio e ridicolo giacché il 'rendersi defunto 'suppone
1322: il letto requisito mi sembra ridicolo, col suo doppio guanciale, con
spendono 174. 000 lire! è ridicolo. propongo al colonnello di sopprimere la
uomo di pubblicar le sue lettere per farsi ridicolo. manzoni, pr. sp.
medesimo di libertà ha fatto conoscere il ridicolo insieme e il cattivo delle leggi del
realmente. pasolini, 10-165: è ridicolo dunque che fortini retrodati la distinzione tra
insieme imbecille e cattivo, crudele e ridicolo, abietto e tracotante! quanto mi disprezzo
tasso ', un personaggio che vuol rendere ridicolo, facendogli lardellare il discorso di riboboli
. per estens. deridere, mettere in ridicolo, canzonare; considerare con ironia,
quanto assurdo o strampalato o buffo; ridicolo, ridevole. boccaccio, 9-72:
agg. letter. che suscita ilarità, ridicolo. faldella, 13-118: una terza
; che provoca scherno e derisione; ridicolo, risibile. varchi, 8-2-346:
1 diminutivi portati per mettere in ridicolo la nostra lingua fanno per così dire
già mandai. = deriv. da ridicolo. ridicitóre (redicitóre),
buffo e divertente. -anche: lato ridicolo, comicità di una situazione. maironi
qualche ridicolaggine. = deriv. da ridicolo. ricolaménte, v. ridicolménte
tr. (ridicoléggió). mettere in ridicolo. de sanctis, 9-30: se
giuseppe mazzini. = denom. da ridicolo, con il suff. dei verbi frequent
ridicoleggiare), agg. messo in ridicolo. papini, ii-798: ridicoleggiato [
sf. affermazione, azione, comportamento ridicolo, sciocco, insulso; stupidaggine,
di ridicoleria. = deriv. da ridicolo. ridicolézza, sf. l'
ridicolézza, sf. l'essere ridicolo perché sciocco o insensato; scempiaggine,
pensiero insulso, futile, insensato, ridicolo; gretta piccineria; istituzione vuotamente pretenziosa
giostre. = deriv. da ridicolo. ridicolizzàbile, agg. che
agg. che può essere messo in ridicolo. soffici, v-5-33: assai
, tr. mettere in burla, rendere ridicolo. pellico, 2-154: il gran
di persuasione. = denom. da ridicolo, con il suff. dei verbi frequent
ridicolizzare), agg. posto in ridicolo, deriso. gazzetta di venezia [
città. = comp. di ridicolo. ridìcolo (ant. redìcolo
i gastighi quel della morte sia sconveniente e ridicolo. manzoni, pr. sp.
considerarlo, se più vergognoso o più ridicolo. -sostant. muratori,
, tanto più vi si scuopre del ridicolo, della vanità, degli errori, delle
la chiesa di roma per la via del ridicolo a termini peggiori che non s'è
una cosa, perdonatemi, tra il ridicolo e il lacrimevole. -con riferimento
.. si mostra non meno maligno che ridicolo,... volendo tassare iniquamente
tutti e traditori. stigliani, 166: ridicolo fuor di modo è stato oggidì in
algarotti, i-viu-17: non saria egli ridicolo quel pittore che, avendo a rappresentare
! ma non t'accorgi che sei ridicolo a montarti così? per chi lo fai
neutro. marchetti, 5-122: assai ridicolo mi sembra / il dir che siano
l'alme. leopardi, i-562: è ridicolo che si pretenda la perfettibilità dell'uomo
, 6-99: era pazzesco, era ridicolo, peggio ancora, era indegno per un
strampalata e sciocca / che il consesso ridicolo divenne / e per decoro scioglierlo convenne
sanza orecchie e sanza naso e così ridicolo, non mai poscia mi diede il
peligno, d'animo vile, corpo ridicolo, egualmente dispregevole. crudeli, 1-90:
iv-1-559: il libraio aveva qualche lato ridicolo, che mi divertiva così bianchiccio com'
fra 'suoi riti, / più ridicolo appare in fra que'molti / don liberal
2-41: il buon rousseau, timido e ridicolo nel cospetto delle donne, dovea preferire
povero ragazzo! io mi sentivo goffo e ridicolo. un bambino di sei anni può
monticello, / in vetta a cui ridicolo apparta / per lunghissime orecchie un asinelio
muro, faceano uno fora di modo ridicolo e poco onesto spettacolo. pirandello,
., scusate »; fece un inchino ridicolo e rigido, girò su se stesso
il mostruoso e tal volta anche il ridicolo. tommaseo, 15-51: che dirò
ch'è l'ideale del turpe e del ridicolo? -con riferimento a un capo
/ son fatti in certo modo assai ridicolo: / e le contrade paion tanti
chi su quella ospite mia / un ridicolo ragguaglio / t'empié tutto di bugia.
, ii-648: la cede a un prezzo ridicolo. borsi, 128: la tua
a don gregorio, rendendo mutile e ridicolo il riparo dell'ombrello. -con
queste cose che abbiam detto, diventò ridicolo a tutti, mi maravigliai molto della
, vuote o appena occupate da qualche ridicolo prosatore. imbriani, 2-140: egli
26: non voglio omettere un festivo e ridicolo atto che fece rollone. castiglione,
, 143: 'caricatura': ritratto ridicolo in cui siano grandemente accresciuti i difetti
una certa spezie o ver parte di ridicolo, conciosiaché la cosa ridicolosa non sia altro
... necessario, per causare il ridicolo, che quel che si dice o
non è titolo. prima vi manca il ridicolo, ch'è delle sustanziali qualità di
: se si possa perfettamente diffinire il ridicolo, poiché molti ridono di cose molto noiose
da festa teatrale; / ma portano al ridicolo e al satirico / bench'io non
per la stessa cagione. v'è il ridicolo nobile, che ha origine dal vezzo
. milizia, i-35: col suo ridicolo la commedia tende a polire i costumi ed
dopo aristofane, ricavò tanto amaramente il ridicolo dalla sfacciataggine dei predicatori ignoranti e dalla
: soltanto nelle opere dell'arte il ridicolo può divenire bellezza, perché ivi
colla sua presente declinazione, ricorrono al ridicolo, la cui essenza consiste appunto nel
venisse in suo aiuto il farmaco onnipotente del ridicolo. piovene, 7-34: vi è
secoli, prevalga l'eroico o il ridicolo. -con signif. concreto, per
: se qui vi pagassi con un ridicolo, non sarebbe ella moneta degna della vostra
due poeti tentarono contro a me un insidioso ridicolo a lor modo nelle loro poetiche composizioni
impertinenze che fanno, vengono a cader nel ridicolo e nel freddo. orsi, cxiv-32-80
pattati, la cosa si porrebbe in ridicolo. f. m. zanotti, 1-6-
: è proprio della commedia il volgere in ridicolo i difetti non solo de'vari ordini
comuni dell'umana figura, diede nel ridicolo. cornoldi caminer, 8: osservando
ogni apparenza di gelosia faceva mettere in ridicolo gli stessi mariti, questi acconsentirono che
, iii-23-318: voleva egli volgere in ridicolo tutte in generale le manifestazioni dell'entusiasmo
altro forse non direbbe per paura del ridicolo. comisso, v-159: salvatore stava
fino a sgridarlo o a prenderlo in ridicolo. -ironia beffarda e irridente, umorismo
sì opportunamente impiegare la pungente spada del ridicolo contro i pregiudizi, l'ignoranza,
niuna è così affilata e pungente quanto il ridicolo. c. arrighi, 61:
che si chiama 'il ridicolo'. il ridicolo, l'ironia, il sarcasmo, merce
chi, che cosa ci difenderebbe dal ridicolo, dal disprezzo? bechi, 2-166:
quelli che sanno di dar presa al ridicolo, che il generale lo sbirciasse con una
solamente per divertirsi e per vedere il ridicolo ed il danno di certe usanze. pindemonte
... mostra... il ridicolo di quelle carte. botta, 5-417
avere agli occhi loro qualche parte di ridicolo, cosa di somma importanza in francia
in francia. carducci, iii-23-255: il ridicolo dei contrasti e delle contraddizioni tra la
verri, 2-i-1-148: l'inglese ha un ridicolo più marcato e profondo che non il
cussi lo esti- maro e essere uno ridicolo e uno iocolaro. 11.
che vendersi in galera ed essere il ridicolo della città. bontempelli, ii-359:
voi, signora, che non diventi il ridicolo di tutto il paese. 13
. 13. locuz. -dare un ridicolo a qualcuno; metterlo in burla,
e basta quasi da sé a dare un ridicolo agli etimologisti che si fanno lecito qualunque
le cose. -tirarsi addosso un ridicolo; attirarsi beffe e irrisione. marchesa
a nozze. si tirò addosso un ridicolo da cui non potè più liberarsi.
uon senso; sciocco, insensato; ridicolo (una situa zione,
la scienza? -che tocca il ridicolo in quanto troppo ricercato, manierato,
. da ridicùlus (v. ridicolo). ridìculo e deriv.,
ridìculo e deriv., v. ridicolo e deriv. ridifèndere, tr.
magalotti, 9-2-199: mi renderei meritamente ridicolo, quasi pretendessi su quest'ora di
, 9-132: mentre vuol uscire dal ridicolo, un'avventura ve lo nficca.
con riflettore solo ciò che nell'arcaismo è ridicolo o assurdo e lasciare il resto nel
o vestendosi con abiti giovanili nel tentativo ridicolo di celare i segni dell'età.
ben con modestia; il riironzire il ridicolo, con parole, è come lisciar la
lo sfilai subito con stizza. ero ridicolo con quel pigiama d'alcova in quella
maschera. ma questo è un sommo ridicolo del paese e ti assicuro che sono rigoristi
la commedia lo riguarda in quanto è ridicolo. d'este, 61: allorché un
della mia quiete. forteguerri, iv-239: ridicolo riguardo egli è cotesto, / quasi
semplicetti avoli nostri / portar osa in ridicolo trionfo / la rimbambita fé, la
iv-2-1322: il letto requisito mi sembra ridicolo, col suo doppio guanciale, con
si dipinge il vizio, per renderlo ridicolo e disprezzabile, si chiama 'commedia di carattere'
la massoneria anche in padova. che ridicolo anacronismo! il popolo li chiama:
ben con modestia: il rinfronzire il ridicolo con parole è come lisciar la bertuccia
, continuata poi con tanta potenza di ridicolo dal porta, rinnovossi ancor una volta dal
, 73: rinunziamo ad un orgoglio ridicolo e tenghiamo quella gente che basta,
: sì, tu eri un abbietto, ridicolo, ripugnante guardone ed io ero il
piantò e lo tramandò in una lettera ridicolo alla posterità. castelnuovo, 184: mirava
. privo di dignità, rustico e ridicolo, nel quale vergognosamente agitavano i lombi
ant. che eccita il riso; ridicolo. l. bellini, i-58
(o sorridere) a suo malgrado; ridicolo, che suscita scherno e derisione.
poco risivo naturalmente. 2. ridicolo. bacchelli, 2-xix-336: non potendo
soverchia. gioberti, 4-1-552: il ridicolo desta il riso, convulsione di corpo
non può essere preso sul serio, ridicolo. c. gozzi, 4-135:
a quell'età. -comico, ridicolo. piccolomini, 10-91: l'uso
minacciosa, finché il sentimento del positivo ridicolo di quella posizione, ma specialmente i
principio (e non tanto per metterli in ridicolo rispetto alle istanze e alle necessità moderne
apertamente altre organizzazioni propugnano. questo è ridicolo persistere di una mentalità settaria e quarantottesca
248: sarebbe, dic'egli, sovranamente ridicolo di fare un tal pezzo con degli
coscritto] passa per le prove del ridicolo, deirisolamento, delle persecuzioni...
, xiv-2-127: non mi si affibbi il ridicolo d'essermi andato a far ritrattare per
, un conato sempre impotente, talvolta ridicolo? montale, 12-7: lentamente la poesia
temerarie. montale, 12-460: sarebbe ridicolo affermare che browning meriti una rivendicazione perché
nome e mettere la persona mia in ridicolo con imposture, menzogne, romanzi,
comparso ora a cavallo poco avante / ridicolo d'aspetto e portamento / sopra un magro
, iv-1-559: il libraio aveva qualche lato ridicolo, che mi divertiva, così bianchiccio
principale sbuffando e rotolando in quel modo ridicolo che era stata una delle ragioni del
, respinta come una leziosaggine, un ridicolo. -trivialità di un testo.
e sotto il falso incanto / d'un ridicolo sogno, andar tentando / la sciocca
ciò che l'austero parini bollava di ridicolo. u. buzzolan [« la
. v.]: 'rogantino': personaggio ridicolo del teatro romanesco che pretende e si
sibili, / incominciarono / dietro al ridicolo / prete da mitera / a sonar sufoli
cotesti spiriti illuminati di torcere empiamente in ridicolo le altrui divote e religiose dimostrazioni.
la quale, pronta a cogliere il ridicolo d'ogni cosa, non era men rapida
dissimulando accenna. leopardi, i-64: il ridicolo nelle antiche commedie nasceva anche molto dalle
è in lui [cicerone] che il ridicolo e il salso senza ombra alcuna mai
sambuco: essere goffo, sciocco, ridicolo. goldoni, v-471: veder una
tato il granguignolesco e il ridicolo. = deriv. dalla locuz
di quelle virtù proverbiali che sarebbe quasi ridicolo il mettere in contestazione. 6
ad un terribile genere di offesa, il ridicolo: sentimento che quelle spavalducce applicavano più
che sono valenti nel colpire il lato ridicolo delle cose, e riescirà indegno degli
dell'autore); scritto che mette in ridicolo, con intenti moralistici o polemici,
quanto alla satira ed all'appicciccare il ridicolo sì alle cose che alle persone.
satira qualcuno; schernire, mettere in ridicolo. salvini, 6-60: palco avete
mite edmondo. -volgere in ridicolo con intento moralistico o didattico i vizi
linguaggio pungente e mordace per mettere in ridicolo, schernire o biasimare (anche in
come protagonisti divinità minori, messe in ridicolo. gramsci, 6-283: 'liolà'è
festa teatrale, / ma portano al ridicolo e al satirico / bench'io non abbia
, atto con cui si mette in ridicolo qualcuno o qualcosa per lo più con
scherno, dileggio diretto a mettere in ridicolo o a rimproverare qualcuno. -anche
crudelmente e con accanimento qualcuno mettendone in ridicolo i difetti e rilevandone le debolezze;
. dileggiato, schernito, messo in ridicolo, alla berlina, senza alcuna considerazione
. { sbuffonéggió). mettere in ridicolo, schernire, prendere in giro.
: timida per natura, sfidava il ridicolo e la vergogna snocciolando le sue menzogne in
non trovo nulla di scadente o di ridicolo nell'andare a fare io il commissario governativo
sì perché realmente mette la religione in ridicolo nel 'morgante'. faldella, i-5-182: non
o nello scioglimento felice d'un nodo ridicolo, aggroppato dal caso o dalle lingue
estens. gesto, movimento buffonesco e ridicolo. garzoni, 7-413: diventano [
sforzo... per rendersi universalmente ridicolo, questi fu senza dubbio il signor
sciarpellatissimo babbuasso. 3. meschino, ridicolo (una maldicenza). f.
, la quale pronta a cogliere il ridicolo d'ogni cosa, non era men rapida
alla schemia. 3. fatto ridicolo, assurdo, insensato. fra giordano
4. degno di scherno, ridicolo. esopo volgar., 7-143:
ei la schema. -coprire di ridicolo, umiliare pubblicamente. leggenda di s
mani già mia. -fatto irrilevante e ridicolo. bartolomeo da s. c.
negli scozzesi un entusiasmo spinto sino al ridicolo per una chimera riconosciuta per tale da
, pure racconta d'aver veduto (ridicolo spettacolo e compassionevole) una certa per
e tanto forte / da parer quasi ridicolo! frateili, 5-240: non sapevo che
senza condur meco, per rinforzare il ridicolo, un bartolomeo zuffolone... se
, viii-1015: gli adulatori ti renderanno ridicolo; lo scialacquo ti farà povero e
6-198: si farebbe un libro più ridicolo della vita del piovano arlotto chi volesse scrivere
della natura umana, così apparisce innocentemente ridicolo quell'uomo che vuol scimmieggiare imitando una
). imitare, riprodurre in modo ridicolo, goffo, pedestre e
irridere, schernire qualcuno imitandone in modo ridicolo e con intento caricaturale i modi, i
ripetuto in modo goffo, maldestro o ridicolo. faldella, 4-88: la
). imitare in modo maldestro e ridicolo; scimmiottare. carducci, ii-6-204
altri uomini, potendolo di rozzo, ridicolo, affettato e inetto ch'egli è,
se la cinguettano insieme in quel loro ridicolo parra- sio, oppure leggiamoci le prose
che il primo ne appaia riprensibile sia perché ridicolo sia perché, 'quod absit', scissuroso
». -figur. mettere in ridicolo una persona presuntuosa e vanesia.
noi non abbiamo altro motivo di trovarlo ridicolo che quello di non essere nati ostriche
collera di essa dà luogo a porla in ridicolo. monti, iii-414: sapere ch'
ma lei vuole dunque proprio coprirsi di ridicolo? ». stuparich, 5-107: m'
che egli abbia ad essere piuttosto quel ridicolo che nasce dalla struttura delle cose degne di
scornacchi). svergognare; mettere in ridicolo, schernire. -anche assol.
tale da risultare destituito di valore e ridicolo. g. g. belli,
. svergognato, umiliato; messo in ridicolo, sbeffeggiato. scornato o
e in assenza burla e mette in ridicolo colui che ha lodato. voce dell'
non ti par ancora d'esser assai ridicolo da te medesimo, senon aggiungi nuovo suggetto
tu ti facessi un favoloso pantomimo e ridicolo scurra overo un lascivo comico, troveresti
rettorica. borsi, 2-130: mi sento ridicolo come un esploratore che pretendesse di attraversare
: talvolta... provava quelsenso di ridicolo verso se stesso che risulta dallo sdoppiamento
infiammato; il suggetto più sostenuto o ridicolo; l'uditore più stolido o perspicace.
scherza, giubbila, ride, mette in ridicolo la mia passione. -essere
teneva fronte a tutti, voltava in ridicolo le loro dichiarazioni,
raccontato nell'iliade, ma che sarebbe ridicolo rappresentato in una tragedia il vedere achille
386: non parrei anche a lei ridicolo... affaccendato a vergar tuttavia
. -ci). che rasenta il ridicolo (un comportamento). de amicis
sul braciere, o protetto di un ridicolo paracqua raggiungeva l'osteria, semideserta nel
de'semplicetti avoli nostri / portar osa in ridicolo trionfo / la rimbambita fé, la
. marchetti, 5-122: assai ridicolo mi sembra / il dir che siano
come generalmente si crede, il senso del ridicolo. buzzati, 6-214: era innamorato
mogli, e sentenzia quell'uso come ridicolo. g. chiarini, 51:
, un pensiero che non sia affatto ridicolo bastano per far sì che ogni monaca che
. -coprire di scherno e di ridicolo un regime politico o uno scritto.
nel silenzio l'incidente, sfuggendo il ridicolo. -mettere da parte, sospendere
-ser cotale: persona che ostenta in modo ridicolo importanza e autorità. panni,
ha molto serio, unito a molto ridicolo. tommaseo, 15-393: se la mescolanza
. = comp. da serio e ridicolo (v.). seriorità,
lettura fanciullesca sarà l'ultimo e più ridicolo portato della imbecille servilità e della menna
: io mi ero semplicemente coperto di ridicolo facendo una corte sfacciata ad una sconosciuta
sfarzosamente una certa superiorità con mettere in ridicolo... i suoi pronostici.
là, senza temer pericolo / allasfatata zaccheran ridicolo. = comp. dal pref
gran qualità, in tal caso avrà del ridicolo il dire che sia degnamente maritata ad
schernire, canzonare qualcuno; metterlo in ridicolo, deriderlo. ojetti, iii-44:
sfottendola. 2. mettere in ridicolo una teoria, un'opinione o una
mento, sfruttato nella rivista con particolari di ridicolo più notevole: del quale alcuni vorrebbero dar
, qualche contrasto, qualche sembianza di ridicolo, poneva sullo stesso sgabello girella e
basta quasi da sé a dare un ridicolo agli etimologisti, che si fanno lecito qualunque
gretto e un po'vile e un po'ridicolo al salvagente sgonfiato della famiglia.
soffici, v-2-434: è enorme il ridicolo di questo gran corpo, troppo grasso
arata, tolare, o col ridicolo o coll'invettiva, codesta artefatta cri
, smodato, esasperato fino a diventare ridicolo e disgustoso. rosmini, 1-182:
, 2-114: il poeta malerba metteva in ridicolo la frase di 'nobili gentiluomini4, perché
, 1-351: povero mingherlino smanceroso e ridicolo! de amicis, xiii-414: fino a
p. segni, 1-72: il ridicolo si smarrisce fra gli ornamenti del favellare
3. figur. mettere in ridicolo o criticare ferocemente un ideale, una
umiliato pubblicamente e clamorosamente; messo in ridicolo; svergognato. 1. tavolato [
, smerdato nello scherno, infilzato dal ridicolo. g. brera [« la repubblica-olimpiadi
. m. -chi). region. ridicolo, comi proprietà immobiliari,
, 1-351: povero mingherlino smanceroso e ridicolo; e 4. dimin. smorfiosétto.
concetti e, mischiato talvolta il sodo col ridicolo, difficilmente s'astiene dal ridere.
d'orazio non sono di così solido ridicolo come l'antico comico greco e latino.
che suscita ilarità; buffo, bizzarro, ridicolo. donato degli albanzani, 280:
, 418: ciascun vede che nel ridicolo rappresentato dalle arti elemento del diletto no
avesse sollecitato, la paura di rendermi ridicolo... doveva necessariamente animarmi a
risa. -attitudine a trovare il ridicolo nelle cose. c. gozzi,
. cecchi, 13-357: c'è un ridicolo nella sottoproduzione. ma c'è un
nella sottoproduzione. ma c'è un ridicolo, anche più forte, nella sopraproduzione.
più forte, nella sopraproduzione. è ridicolo l'uomo che si dimagra e ristringe.
e ristringe. ma è anche più ridicolo l'uomo che cerca di gonfiarsi e di
traslato diventi poscia la durlindana di qualche ridicolo paladino, di qualche lappon- cello spaccamontagne
sì opportunamente impiegare la pungente spada del ridicolo contro i pregiudizi, l'ignoranza,
nel burro, così facile da diventare ridicolo », pensò tannini, « assolutamente ridicolo
ridicolo », pensò tannini, « assolutamente ridicolo ». -venire al tiro della
: ieri sera devo esservi sembrato supremamente ridicolo. ho fatto l'hidalgo don chisciotte della
il primo che tratto abbia il ridicolo dai marchesi, dai cortigia
-diffondersi a dismisura e in modo ridicolo (una moda o un movimento culturale
su costoro con piene le spanne il ridicolo delle plebi. -con tre spanne
... tenea del deforme e del ridicolo insieme. pascoli, 413:
la meritata lode. -coprire di ridicolo. cesarotti, 1-vi-252: gl'interlocutori
difende gli antichi e li sparge del suo ridicolo, un abate ragionatore suo antagonista e
prendersi spasso di qualcosa: metterlo in ridicolo, farsene beffe, disprezzarlo. filenio
un presepio, divenuto anch'egli perciò ridicolo soggetto de'curiali motteggiamenti. cesarotti,
un terribile genere di offesa, il ridicolo; sentimento cne quelle spa- valducce applicavano
era oramai impossibile, era uno spaventacchio ridicolo con cui le classi borghesi tentavano di
. deridere, soeffeggiare; mettere in ridicolo. calvino [queneau], 17
de'semplicetti avoli nostri / portar osa in ridicolo trionfo / la rimbambita fé, la
, non di rado, rasentava il ridicolo. 3. seguace ossequioso.
a don gregorio, rendendo inutile e ridicolo il riparo deltombrello. -per estens
, 1-5-380: chi vide mai il più ridicolo pazzo di costui, brutto, laido
sa cogliere per una rapida intuizione il lato ridicolo di un argomento in apparenza serio,
arbasino, 8-12: il regista vanesio e ridicolo si comporta normalmente con shakespeare come un
scappata dalla tragedia e spostamento in ridicolo, questa poesia si separi. arbasino,
lirico, fanno il massimo spreco di ridicolo, con pennacchi, roboni, parrucche,
una parola data, perch'io mi renda ridicolo e spregievole agli occhi di tutto il
con un turgorechioccio di voce, spregiativo e ridicolo. 2. dispregiativo, peggiorativo
è in lui [cicerone] che il ridicolo e il salso senza ombra alcuna mai
siffatta un marito inefficiente diventa motivo di ridicolo sprezzo. -di sprezzo (con valore
sprizzato alcuna volta di qualche stiletta di ridicolo. 3. che ha la
l'arrivo di quei deputati fu un po'ridicolo, essi stessi si sentivano fuori posto
più ignorante d'un cerebo, più ridicolo d'un tereite, più difforme d'un
se si era limitata a metterle, in ridicolo, spasimanti fastidiose e spropositate!
in cui il depositore si mette in abito ridicolo alla presenza degli scolari in una sala
stella è una star. allora non pareva ridicolo che un autore fosse una stella solo
c. carrà, 266: è ridicolo di parlare d'inabilità tecnica dise- gnativa
come stenterello, in modo sciocco, ridicolo. carducci, iii-5-256: a
, sprizzato alcuna volta di qualche stiletta di ridicolo e questa ancora amarognola. -piovigginoso (
ha evidente sospetto di frode. e ridicolo, è stomachevole. alfieri, 5-45:
un'oscenità stomachevole. moravia, 18-82: ridicolo! stomachevole! proprio la frase che
particolarmente quelle il cui uso non solo è ridicolo, ma stomachevole. imbriani, 4-329
, solecismo. stigliani, 166: ridicolo fuor di modo è stato oggidì in questi
, 8-47: strambo e un po'ridicolo era anche nella figura e nel portamento
straridìcolo, agg. letter. molto ridicolo. palazzeschi, 1-525: non
extra (v. extra) e da ridicolo (v.). straripaménto
uomini. arpino, i-382: il ridicolo ha stravinto. 3. tr
guancia, strisciarono sull'orecchio in modo ridicolo. -spostarsi sopra un divano o
stroppiato nome e cognome in un modo ridicolo: 'manubrino manubrone'. -parlare una lingua
si lascia più vedere, si fa ridicolo. è un uomo di stucco. manzoni
venga sussunta -in tutto il suo squallido e ridicolo realismo -al livello del libro primo,
che nel detto libro si metteva in ridicolo la s. scrittura, la quale in
; se gl'è vantatore; se ridicolo; se troppo ardito; se svillaneggiatóre.
così deforme, così svisato, così ridicolo, che non v'ha beffana di lui
vero v'ebbe al mondo di più ridicolo di que'fanatici che volevano vedere la luce
minchionatore, che è tutto giullaresco e ridicolo. 3. sm. oggetto
nella lista, spero risponderai che mi pareva ridicolo, dacché tutti sanno cne se movono
rattrappito sui tasti, venerabile e insieme ridicolo. -negli strumenti a pizzico o
mezze tinte e tatto squisito: il ridicolo non giunge improvviso. gozzano, i-1318
virtuosismo dei cantanti e per mettere in ridicolo il mondo del teatro settecentesco.
un'irresistibile ilarità, essere estrema- mente ridicolo. tommaseo [s. v.
sotto il falso incanto / d'un ridicolo sogno, andar tentando / la sciocca
solite tentazioni, ed evitato di rendermi ridicolo per comparire onesto. carducci, ii-9-12:
chiesa di roma per la via del ridicolo a termini peggiori che non s'è mai
baffi gli era spuntato un lungo e ridicolo porro, simile a una minuscola proboscide
, ii-7-49: il racconto può essere ridicolo intrinsecamente anche con una seria tessitura.
: il buon rousseau, timido e ridicolo nel cospetto delle donne, dovea preferire i
...: « e proprio ridicolo... che a noi deve mancare
insegnataci dagli autori, peschisi per noi il ridicolo. -che attiene alla sfera concettuale
satire molti più del grave che del ridicolo; ma son torbide alquanto e lotose nel
naso davanti al fatto indecente, vergognoso e ridicolo. -torcere il naso a
abecedario morale e religioso, titolo veramente ridicolo. intorcetta, 75: chi però desidera
, inutili, strazianti e di un ridicolo irresistibile: ebbene, lì la macchina
imbecille e cattivo, crudele e ridicolo, abietto e tracotante! pea,
da cadere nel tragico; che sarebbe ridicolo se non fosse tragico. casti,
: e quantunque ciò, per trarre il ridicolo, con poetica finzione da lui fosse
: voleva egli [cervantes] volgere in ridicolo tutte in generale le manifestazioni dell'entusiasmo
spargere con un tratto di penna il ridicolo su quello, che un giovane lungamente
male travolgeva le loro menti in modo ridicolo, tutti davan di volta per la
all'apparato, incenso, menzogne e ridicolo. = denom. da turiferario
io nella mia figura di turpe o di ridicolo, perché le migliori donne sieno irresistibilmente
potenza. con tutta la vostra scienza siete ridicolo. vittorini, 9-118: non ho
comportamento, nelle azioni; coprire di ridicolo con espressioni o critiche derisorie e denigratorie
2. schernito, sbeffeggiato, messo in ridicolo. a. pucci, 4-295:
personale di fiducia, si copre di ridicolo. = comp. dal lat
essa distruzione. carducci, iii-23-255: il ridicolo dei contrasti e delle contraddizioni tra la
. umoristicaménte, avv. in modo ridicolo e spiritoso, con umorismo.
utile in passato e scusabile, è ridicolo in chi non porta nulla di nuovo.
, fatta chissà da quanti anni, ridicolo, e quel treno, e quell'uovo
da persone, nelle quali ha veramente del ridicolo, atteso che ne anche loro conviene
l'accoppiamento di questi due esempi è ridicolo. che significhi 'tenere mal coperta una
è ormai troppo vecchio per non rendersi ridicolo facendola; ciò che non si addice
ciato e verdegiallo, miope fino al ridicolo. 2. sm. colore
. privo di dignità, rustico e ridicolo, nel quale vergognosamente agitavano i lombi
pergola: era un bebé macabro e ridicolo. = deriv. da vestiario1
discopre i deliri di leibnitz, il ridicolo della bibbia penetra nella teodicea, e schianta
, dannando i loro zoiletti all'eterno ridicolo. papini, iv-654: nessuno di
: non basta che abbiamo scimmiottato il ridicolo 700; in un pezzo duro recente
invece poche perplessità: è un accrocchio ridicolo. la dose giornaliera di hascisc è di
regia inesistente, dove gli unici barlumi di ridicolo sono quelli involontari dell'interpretazione di mastroianni
rende celebre canzonando i clienti, mettendoli in ridicolo, negando la castità delle spose e
dei clown. - per estens.: ridicolo, sfacciato, buffonesco. cameroni,
a luciano l'arma del ridicolo contro i pseudofilosofi, esponendoli all'incanto
bella macchina nera, poi con quel ridicolo impianto a gasogeno? = voce
non essere così smorto e con quel ridicolo cerotto da pugile ormai groggy.
convenzionale del moralismo vittoriano trasformato in cliché ridicolo. = voce dotta, comp
-per estens.: comportarsi in modo ridicolo, perdendo ogni forma di decoro o
parnassiano. parodizzare, tr. rendere ridicolo. p. citati,
gusti e nella lingua, fino al ridicolo. piccola enciclopedia hoepli, 1-iii-3623
155: a combattere e a porre in ridicolo la stampa nazionalista e antidreyfusista.
biricchineschi, o sbirreschi, produce il ridicolo ed il disprezzo. p. valera,
parallelo e non saprei forse se ancora più ridicolo e vile, del borghesismo socialista.
di tutto punto con regolamentare e francamente ridicolo linguaggio burocratichese (« trattasi di persone
alla propria cultura e un orgoglio spesso ridicolo per glorie locali alquanto modeste.
[melville], 98: potrà parere ridicolo, ma a me [la sua testa
crocesignava scorgendo una bella ragazza, era ridicolo. na crocesegnato (part.
già si fa largo un destrese altrettanto ridicolo. = deriv. da destra
[24-x-1997], 10: saremmo al ridicolo, se il professor pennacchietti non operasse
quindi altamente sentimentalistico, cioè melodrammatico e ridicolo malgré lui. diario [30-iii-2007],
un mostro peloso che parla in modo ridicolo, i cattivi hanno la faccia da cattivi
comportamenti giovanilistici, talvolta fino ad apparire ridicolo, patetico. r. d'