occhi, ed ella prima mi ridice l'addio. arila, 12: gl'
, e poi, / s'ei ridice più nulla, apponlo a noi.
la bibbia, e se non lo ridice allotta allotta, non vagli. gioberti,
ariosto, / ma s'ei non si ridice innanzi agosto, / lo potrebbe guarire
a clori, a fille, / lo ridice ad altre mille, / solo intento
guidotto da bologna, 1-56: si ridice una medesima parola in un detto molte
ma perché nella parola, che si ridice, vi ha uno ornamento dilettevole,
/ che la mia fantasia noi mi ridice. buti, 3-652: 'un canto
concetto, e con lei quella di chi ridice, nell'eco- lalia d'un ebefrenico
: quante e quai sian le squadre ella ridice, / narra il nome e 'l
, e rende le voci, e ridice quello che ode. boccaccio, v-
concetto, e con lei quella di chi ridice, nel- l'ecolalia d'un ebefrenico
. tartara, 231: questo uccello ridice l'imparate voci degli altri uccelli.
, ella ha l'indovinello che le ridice le cose? -perché parli così?
passare, perché sì come questo uccello ridice l'imparate voci degli altri uccelli,
/ però mi accorgo, e mel ridice amore, / che mal ponno sfogar rade
. / però mi accorgo, e mel ridice amore, / che mal ponno sfogar
questa parola, che tante volte la ridice. aretino, 20-181: 10 per
... ma pur troppo lo ridice sempre a me in tante guise che
che è già detto di sopra brievemente si ridice e quello che seguita più brievemente si
è già detto di sopra brievemente si ridice e quello che seguita più brievemente si
fatte gli avea, / sì gli '1 ridice con allegre note / che parola neuna
a rapportar per vero quanto altri sospettando ridice. magalotti, 9-1-60: avvegna che sieno
è già detta un'altra volta si ridice. -con riferimento a una nota
, / che la mia fantasia noi mi ridice. / però salta la penna e
/ che la mia fantasia noi mi ridice. / però salta la penna e non
: però mi accorgo, e mel ridice amore, / che mal ponno sfogar rade
che gli dice, e quello a cui ridice la cosa da tacersi. ma ci
ora s'odono, dei gelosi amanti il ridice: pur troppo teme ciascuno che quello
e taluno è che tra noi lo ridice. carducci, iii-27-121: si lascia far
il radoppiamento... reitera e ridice la medesima clausula, ma a rovescio,
la ingiustizia de'suoi amici, da capo ridice le lodi del beato giob e la
quando una medesima parola molte volte si ridice; e puossi fare in tre modi
primo, ponendo la parola, che si ridice, dinanzi; il secondo, ponendola
in sua furia incomposta, / e questo ridice il filo della bonaccia.
poetica, quegli che l'ha formata la ridice mentalmente a se stesso o la rilegge
discreto / parole ascolta e poscia le ridice, / quando son porte per amor
se 'l vero a noi la spia ridice. goldoni, iii-13: -io sono una
vedela tal che, quando 'l mi ridice, / io nolo intendo, sì parla
109): sì come la mente mi ridice, / amor mi disse: «
/ che la mia fantasia noi mi ridice. de roberto, 16-60: quelle
starà cheto, ma la coscienza il ridice. -comunicare, trasmettere.
mai, se vero al cor l'occhio ridice, / dolce del mio penser ora
, quegli che l'ha formata la ridice mentalmente a se stesso o la rilegge
i-97: però mi accorgo, e mel ridice amore, / che mal ponno sfogar
. tecchi, n-19: dice, ridice, rimangia quel che ha detto e poi
sua furia incomposta, / e questo ridice il filo della bonaccia.
le risposte d'un altro, le ridice con altre parole, senza variare l'essenza
odrisio orgoglio, / di lepanto il ridice ancor lo scoglio / e il dì
già detta, un'altra volta si ridice. daniello, 1-104: vi scoprirei mol-
iniettati di bino che rifà o ridice tutto quello che vede fare. svevo,
, i-97: mi accorgo, e mel ridice amore, / che mal ponno sfogar
guglielmini, 2-241: dovendo slargarsi considerabilmente ridice, resterebbero demoliti i borghi delta mezzotara
/ vedela tal che quando 'l mi ridice, / io no lo intendo, sì
che i lor dolci diletti / susurrando ridice. f. f. frugoni, 1-61
chi o che svescia, ciarliero, che ridice le cose. 2. che
l'odrisio orgoglio, / di lepanto il ridice ancor lo scoglio, / e il
, 13-ii-293: quanto si racconta o si ridice / o di perso o di greco
'vesciona'e 'vesciaia', una donna che ridice tutto quello che sente discorrere. =