ragione vola d'ipotesi in ipotesi, ride de'suoi sogni, ricade nelle tenebre
crudeli, 1-73: gioia candida che ride / all'altrui grazia e beltà, /
il ricco, il diavol se ne ride? monosini, 144: tanto mangia 'l
. monti, vt-201: in voi ride ancora la gioventù e in me piange l'
/ sotto un cespuglio di parietaria, / ride due rilucenti hyllo stateri / d'oro
boiardo, canz., 52: ride nel mio pensier la bella luce /
e tranquilla, la vedo che mi ride con quel riso soave. verga, 4-31
lo sostengono. 3. che ride mostrando tutta la dentatura, tanto da
l'acque. carducci, iii-3-245: ride al sol da l'infinito / rincrespamento
gastrimargia. forteguerri, 17-58: ferraù ride e sprona il suo ronzino; / e
la sua idealità. dante non ride, ma ringhia. zola non ringhia neppure
73: il desiderio sminuetta addosso, / ride, saltella, guizza e non addenta
n'andò. boiardo, 1-17-61: ride ranaldo di quelle parole, / e del
que'nuovi quesiti, l'uno ne ride, l'altro gli ascrive alla compiacenza
del cavalcatore. pirandello, 8-768: ride, ansando, dall'alto del cavallo,
/ ecco di verdi erbe carca la terra ride. por cacchi, i-134: altri
mangiano tutta la notte? » e ride e schiocca la frusta e riride.
gargiolli, 260: 'risacchióne': chi ride spesso, chi è inclinato a ridere
ciano, cioè riditore, che ride bene spesso e volentieri. =
riso, incline al riso; che ride spesso e volentieri (per buonumore,
sancione e risanciona': dicesi di chi ride facilissimamente e saporitamente di ogni piccola cosa
l'altro ogni mortai, / ma ride ben chi ride / fa risata final.
mortai, / ma ride ben chi ride / fa risata final. -risata omerica
grottesca continua la sua risatina e ora vi ride alle spalle. = dimin.
giuio. barilli, 7-40: si ride, si ride di cuore, e ridendo
barilli, 7-40: si ride, si ride di cuore, e ridendo si venta
mentre canta l'acqua / spumosa, ride nausica bionda. -con allusione oscena
ecco di rimeno / lo 'mbasciador che ride a piu non posso: / e'par
, i-38: lidia gentil, se ride o se sorride, / non ha pari
pianga con la medesima facilità con che ride. leopardi, 961: pensarono alcuni
o chiarisce la disposizione psicologica di chi ride. cellini, 2-104 (485
li è triste e nevrotico; quando ride ha un risino sardonico, acido,
animo o la disposizione psicologica di chi ride. fiori di filosafi, 182:
casi si dice: 'sie, e'ride, ma è riso del tassinari'(che
hai buon viso: di rado chi ride continuamente è stimato dagli altri. proverbi
, iii-3-274: egli [il sole] ride al vomero che splende / in tra
o chiarisce la disposizione psicologica di chi ride. ù. gozzi, 1-190:
, 1-73: meo ha riso e ride ancora < fun cotal risolino verde che
pria turbava, sì che 'l ciel ne ride / con le bellezze d'ogne sua
9: quando lo re duca gli ride così allegri e del volto risprendienti, cominciò
il ritmo sereno d'albio tibullo, ove ride / l'immensa pace de la campagna
carità, che uscita di essi- glio ride a la patria roma. bruno, 3-155
. lucini, 5-314: restif che ride come un buon villano e che fescenna
pria turbava, sì che 'l ciel ne ride / con le bellezze d'ogne sua
di costanzo, 32: grecia infelice or ride e spera / romper il giogo e
f. f. frugoni, 2-413: ride il maggio vezzoso, / co'la
pino / rosea sotto nuvole fuggenti / ride isabinda a te da'bianchi denti / coronata
, aove tutt'altintomo la rosseggiante famiglia ride agli scherzi ed alle burle sempremai pronte
piccioli rotondetti bucolini, quantunque volte madonna ride. c. i. frugoni
morsa per lui dei suoi ginocchi. / ride il vinto, trattato a sculaccioni.
quello che ci ha rilevati. uno ride: 70: non rubare.
che vidde il carro, e poi che ride il corpo dell'amico suo hector.
, 421: ciascuna di lor subito ride / in mirar l'aspre membra e 'l
da rugoline, sorride con amarezza e ride anche spesso, molto forte. -acer
tutte le sere da una folla che ride, piange, grida, ruggisce,
l'augel pia / e giuba / ride l'alba a la collina, / ei
cozzarsi acerbamente insieme. mattioli [diosco- ride], 148: la galla è frutto
1-93: dorme sileno. / russando ride, e voci incerte e rotte 7
carboni d'un picciol fuoco, si ride dei fagiani, dei pavoni e dei polli
s'alza, s'abbassa e canta. ride rutilante, rossa. soldati, 2-150
che piove. ibidem, 314: chi ride in sabato piange la domenica. ibidem
. petrarca, 243-14: ella sei ride, e non è pari il gioco:
saette. fantoni, i-118: venere ride, e alle deluse genti / amore
; / s'i'piango, ed ella ride. /... / se a
rodin il cor a chi di lor si ride; / e a chi noi vorrìa,
luce il saldo / diamante e lieto ride il bel smeraldo. buonarroti il giovane,
d'una barba. mattioli [diosco- ride], 30: non fa differenza veruna
e scalza, /... / ride e saltella per ogni balza. / così
a voi altri signori... si ride esso intanto di sì spallate ciarle;
9-31: a me [saffo] non ride / l'aprico margo, e dall'
iii-3-212: là su alto il sole / ride e saluta al mese de l'amor
ponti. giuglaris, 1-497: si ride il piemonte e la fiandra de'suoi
il suo in sangue, la sera ride e la mattina piagne. ibidem, 143
liquiefanno al fuoco. mattioli [diosco- ride], 692: sangue di drago.
oggi del fanatismo erudito del quattrocento si ride in italia con ingiustizia e con ingratitudine
ne godono i frutti: se ne ride più saporitamente dai più ignoranti. paolieri,
ci fa morire a modo di chi ride. papini, 27-407: nelle anime nostre
. tassoni, xvi-585: quando si ride d'allegrezza... overo forzatamente
sbarbaro, 1-114: mentr'altri sardonico ride, con sottili ragionari di nulla aver
un satirello. d'annunzio, i-405: ride, curvo in ascolto, / il
dispregiare la fortuna, che egli si ride de le cose adverse come de le prospere
: chi non dorme o sbadiglia, ride, burla o negozia. muratori, 6-76
gatto se fai sbaglio: / sin ne ride il padre apollo, / che attaccarti
quello sforzato e meccanico. non si ride, si è sforzati a ridere; perciò
è sforzati a ridere; perciò non si ride davvero, per un difetto di consenso
. v.]: il muratori si ride delle scale etimologiche fabbricate dal povero e
/ che scalda il cuore / ti ride negli occhi gaio. -rifl.
carducci, m-1-31: per essa il nauta ride i furori / d'euro che gl'
dove di speranza un tenue / raggio non ride più, / cantiam pietosi che s'
/ la fronte, ove beltade e grazia ride. algarotti, 1-iii-190: non basta
, / perché serva al tuo piè ride fortuna / e ti teme l'italia assiso
. galileo, 5-311: ulivetta sola si ride dei bei casi della fortuna, essendo
da uno di questi capanni che lei ride uscire un giovane bellissimo, di grande lena
ama suo volere: / ché tal ne ride e di lui è schernente / che
fioretti, 2-5-274: il tassoni anche egli ride schernevolmente dell'indiscreto giudizio di costui.
spesso de'fatti nostri la crudele si ride e si prende giuoco! domenichi,
coteste putte dagli aguati / schernirsi: e ride sotto le basette / di quelli che
tutta di vitreo gel biancofiorita, / ride l'augurio della primavera / ai campi che
fosca sia chiamata bruna; s'ella ride molto, dirai ch'ella sia amorosa,
petto, / e lei rimira, che ride dei tratto, e tuttavia pur
sappiam che al suo paese / si ride d'un marito troppo onesto, / e
infelice che l'ascolta: s'ei ride, ride; s ^ ei piange,
l'ascolta: s'ei ride, ride; s ^ ei piange, piange;
vede scimmiottare, son sicuro che ne ride di cuore. d'annunzio, v-1-617
siate certi che se l'una sbadiglia, ride o piange, e le altre pure
iii-4-231: la giovineostessa a la soglia / ride, saluta e mesce lo scintillante vino
ha raccolto / del tepido zaffir, ride fiorito / del fior ch'egli ha da
leggiadro e soave economista / a lei che ride con la roseabocca / sentenze e baci dissertando
buffone. dottori, 1-334: e ride e scoccoveggia e intorno guata / emuove a
-fossetta sulla guancia di una persona quando ride. salvini, v-5-5-6: è bellezza
rovesciano. mentre il mereiaio sorride e ride, in mezzo al suo cerchio,
scolastica e che sdegna o si ride de'scolastici, state sopra di voi.
. valeri, 3-134: bella! ti ride su 10 scollo ambrato / la collanetta
/ e in compagnia di zeffiro / ride un aprile eterno. bianconi, xxiii-203:
sconveniente. moretti, 15-67: il pubblico ride, ridono le dame. la donna
, gli alberi e le ville, / ride il mattin dai cieli. d'annunzio
mi sono scoperta troppo con chi forse si ride dellamia debolezza. f. f. frugoni
dello atto del servo, come si ride quando si scorna uno di quelli che con
ch'ogne suo vicino / se ne ride d'intorno / e mettelo in iscomo.
88-170: l'accidia che unqua mai non ride, / iustizia sì l'ha troppo
: ognuno mangia e beve e chiacchera e ride e motteggia, ogni cosa con garbo
spagna, 725: e1 turco se ride e comenzò a scorlare la testa. g
un veicolo. moretti, ii-807: ride il conducente..., ma ha
cui il pubblico che cammina col secolo si ride; ora vuoisi veder chiaro e sino
si siede / cheseco stessa dolce parla e ride. preti, 41: amo in voi
trotto. panni, 419: ben ride [la satira] dello sparmio lungo e
ogni cosa. scherza, giubbila, ride, mette in ridicolo la mia passione
dottrine seguitano ». mattioli [diosco- ride], 456: non è gran tempo
: lungi, dietro a lui, ride bologna, dal sole illuminata di rosso
aggio udito dir dell'uom salvaggio / che ride e mena gio'de lo turbato / tempo
dispetto, / sì fa lor bocchi e ride sempre sempre. -nella forma
e del'estrema arsura, 7 lieto vi ride né mai varia stile / un sempreverde
: qual ne'pleniluni sereni / trivia ride tra le ninfe etterne / che dipingon lo
: egli, scontento, mai non ride, mai non favella, stassene separato
di queste cose, si burla e ride. delfico, i-276: gli animi già
in questa miseria? jahier, 137: ride come un angelo elacrima a raccontarmi la moglie
23-25: quale ne'plenilunii sereni / trivia ride tra le ninfe etteme. boiardo,
b. strozzi il vecchio, 2-29: ride l'arno tranquil, l'arno sereno
che la faccia dell'uomo è serena quando ride; così diciamo che el cielo ride
ride; così diciamo che el cielo ride quando è sereno. boiardo, 1-1-31
riunione: « c'è qualcuno che ride ». brancati, ii-202: la domanda
genere. tedeschi; una che ride sfacciata par dire: il sesso è inter
! ogni stelo, una stilla / che ride: sorriso che brilla / su lunghe
la furia dell'acque ove il sol ride. -di sfida (con valore
mangia, non beve, non dorme, ride sforzata- mente. carducci, iii-7-416:
genti. oliva, 714: si ride, si traffica, si prevarica, si
, iii-1-248: chi ha unpo'di senno ride di questo profeta che non seppe profetare
di lantosca, vi- 949: ride la vita e sfuma. carducci, ii-7-56
piede. ghislanzoni, 17-97: non ride se quello sguaiato di cavezza si prosterna a
di racalmuto intervallato dal -che ride senza ritegno (una persona).
: a tanto sfoggio della vecchia foto ride / il sogno del lampionaio / sghembo sul
sghignapàppole, agg. invar. che ride spesso e sgangheratamente. salvini,
di sghignazzare), agg. che ride sguaiatamente, in modo sarcastico, beffardo.
. monosini, 368: mula che ride e donna che sogghigna, / quella
sono di quelle cose delle quali si ride in questo mondo: si ride bensì
quali si ride in questo mondo: si ride bensì di chi le desidera senza poterle
e gli atti vafni ove ogni grazia ride. c. i. frugoni, i-9-105
l'è cose che chi intende se ne ride. 2. figur. prodotto
) ~ 9: lo sufgentile spirito che ride, / questi è colui che mi
pur la gente stolta / e ne ride e ne sibila e sgavazza. martello,
e rimandarla fuori. mattioli [diosco- ride], 209: debbesi questo considerare similmente
sigurata. iacopone, 74-20: piagne, ride, dole e gaude, / securato
», le dico in faccia. lei ride sicura del colpo, e mi chiede
. boiardo, canz., 52: ride p venier, li-5-537: filippo secondogenito
. lorenzo de'medici, ii-295: quando ride, immantinente / tutto il ciel si
a fare zampogne. mattioli [diosco- ride], 115: ènne, oltre a
, i-4: all'occhio riarso ecco ride / co'lieti verdi una vicina oasi,
verde, noi diciamo che la campagna ride. guglielminetti, 3-31: corriamo ampie distese
smangiucco, non ode, se ne ride e tira di lungo. idem, cxiv20-
donne, e coi pesci sma- ride presi con l'orzata o cotti nel finocchio
baga- glie, / ognuno se ne ride e gli perdona. i. pitti,
di finissimo smiraldo; / ragiona, ride e piange tutto il giorno.
, or si sofferma, / ora ride e mai s'adira. borgese, 1-224
aculei. moravia, xi-126: gioia che ride per ogni nonnulla, soffocò una risata
via del alito sta aperta quando si ride e però pare che si suffoghe. pasqualigo
n. secchi, 1-9: mula che ride e donna che soghigna: / quellati tira
sgraffigna. monosini, 368: 'mula che ride e donna che sogghigna, / quella
dell'egitto per l'apoteosi d'osi- ride, già suo illustre sposo e grande benefattore
mai solfa né verso, ma quando gli ride l'animo, canta e dice in
18: tal del male del vicino ride et sollaga. g. b. andreini
. arrighetto, 246: quando la fortuna ride e tu piagni; quando ella piagne
. folengo, i-136: berta sen ride solacievolmente / dicendo: « figliuolo mio
sol mista simiglia. marino, 1-14-134: ride il gigante, ma somiglia il riso
/ miriam costei quand'ella parla o ride / che sol se stessa, e nulla
aleardi, 1-104: il delirio / ebete ride o scompigliato corre, / e si
mangiare a teseo. mattioli [diosco- ride], 297: chiamasi il sonco volgarmente
leggi a suo talento e ride / della impotente ornai pubblica do
non ha timore / e se la ride in faccia al sor procuratore. verga,
emene, i-38: lidia gentil, se ride o se sorride, / non ha pari
una bocca che sorride). ride con ironico scetticismo. papini,
il muco. pirandello, ii-1-705: ride spesso, e più spesso ancora tira
della margarita, 66: come dio si ride dei disegni degli uomini! quella repubblica
e gli atti vaghi ove ogni grazia ride, / ma sono i moti miei sospesi
sospinge alla morte. boccaccio, vii-119: ride del pen- sier fallace, / che
/ a l'aura, che d'amor ride e sospira, / già ridente si mira
della donna va rimarginandosi: l'inglese ride sottocappa e va ripetendo la sua cantilena
. saccenti, 1-2-242: la duchessa ride sottovento. nievo, 4-241: già
più modestia. guarini, 1-i-169: si ride [democrito] e fassi beffe di
e bacia e morde insieme, e ride e rade. -a lancia e
.. sospira a la spagnarda, ride a la sanese e prega a la cortigiana
già spagnolesca, che parla ardito, ride roco, si dimena mescendo come se
l'occhio si ristora nell'azzurro che ride attraverso le finestre delle case spallate dal terremoto
. muratori, cxiv-14-150: si ride esso intanto di sì spallate ciarle.
forte, è come una bocca che ride senza pudore, e i suoi pistilli sono
vede, / unque non se ne ride, / ma te stesso riprende, /
iii-19-374: bravo lodi! così almeno si ride! non bisogna far sempre lo sparafucile
e vien meno. epicuro, 42: ride la terra, il mar, fugge
lusingarla. parini, 419: ben ride dello sparmio lungo e grave / della mo-
signorile. ojetti, iii-382: finalmente ride [mussolini]. ma un riso lento
morali de'quali un uomo accorto si ride; ma una donna, un contadino,
. proverbi toscani, 34: chi ride e canta, suo male spaventa.
una faccia beata in cui il naso gli ride più della bocca. 2
vento ci si specchia dentro, ci ride, la fa dondolare lievemente, poi la
uomo in diversi modi, de'quali alcuno ride, alcuno piange...,
6-498: iup- piter da alto sen ride de li sperguri de li amanti e comanda
voler sapere i fatti altrui, e si ride volentieri a spese del suo vicino.
albane e schiave. mattioli [diosco- ride], 499: il poligono maschio è
mi stringe la mano quasi da spezzarmela, ride e mi guarda col suo sguardo da
/ sfilano: dietro spigolando allegra / ride la morte. -per estens.
i-n: al fiorir del giovenetto aprile / ride la terra; e su le spalle
l. bellini, v-181: quanto si ride di quei vostri sporcatori di stampe che
lo sposo impaziente /... ride dolcemente / e il talamo t'addita.
minorca: di crillon la sorte / ride superba fra le sue ruine; / sprezza
: ella sul mio morire / sprezzatrice sen ride. g. bentivo f
pratesi, 5-227: sempre ride, scherza,... lancia e
. forteguerri, 17-58: fer- raù ride e sprona il suo ronzino. carducci,
sprona / e come sotto lui si ride e geme. sercambi, i-74: li
porge una piccola sfinge di onice e ride, ride felice di vedermi, di
una piccola sfinge di onice e ride, ride felice di vedermi, di prendermi in
qualche nuovo pesce: pon mente come ognuno ride! a. f. doni,
sballottamento continuo. moretti, ii-807: ride il conducente..., ma ha
vento ci si specchia dentro, ci ride, la fa dondolare lievemente, poi la
vedi com'è. non parla, non ride, non gioca, non si rallegra
s'adoma e 'l cielo ancora / ride onorando sì leggiadra istampa. iacopo del
della loggia del bigallo,... ride anche lo stelo del campanile di badia
né si stempra o si corregge; / ride ai preghi e a le querele.
con leggiadro sembiante altera stende, / ride la verde erbetta. chiabrera, 1-iii-319
ojetti, i-442: il principe ride e con una stilografica firma a grandi
con parole; / ne la natura ciascun ride e geme, / ché son vestiti
buggera ai tutte le leggi e se ne ride con un senso di doppia maligna contentezza
, / che non offesa alzarsi tenta e ride. misasi, 6-ii-7: il giovane
disperde. pavese, 10-163: ti ride negli occhi / la stranezza di un cielo
in capo, vi passeggia liberamente, vi ride, vi ciancia... profana
: « su, minacciami.. » ride secca, improvvisa: « fammi una
guardarlo [l'ubriaco], non ride. 2. che ha le
: troveremo ben noi l'ubriaco che ride da solo / perché è uscito anche lui
antro immenso stride; / verde piano quaggiù ride. cesarotti, 1-iv-376: sia pur
che fa », stridula assuntina, e ride. = denom. da stridulo.
buonarroti il giovane, 9-352: un ride sempre: un altro una colonna abbraccia e
superbo / che fra disprezzo e tedio / ride, sdegnando di mostrarsi acerbo. einaudi
di dolore e di vergogna insano; / ride la corte, norandin si strugge,
azzurro avente allora la dolcezza diffusa che ride fra li intervalli delle nuvole dopo la
, 9-473: perché 'l popolo stolto / ride di quella pelle mostruosa / de'casi
gli stimi una succiola; / ed ognun ride a veder questa chiappola, / quantunque
i superbi ed esaltare gli umili, si ride del pazzo orgoglio degli uni e del
così volle questa volontà suprema che si ride dell'ignoranza dei vostri desideri. cesarotti,
, i-71: madonne languide sul bambino che ride, nature morte, paesaggi tragici,
. d'annunzio, 1-ii-313: silenzioso ride: pensa la susta / che tiene a
: il nobil cor di nobile fanciulla / ride di damo, e vie più ride
ride di damo, e vie più ride allora / che di lui vede imitatrice turba
8-178: l'uomo savio a pena tacitamente ride. boccaccio, iv-116: con più
. moretti, iii-164: la donna ride... battendo il matterello sul
/ che domani si allegra e scherza e ride. alfieri, 1-83: apprezzo ancor
t'invita / lo sposo impaziente / che ride dolcemente / e il talamo t'addita
fon vaguij, / le lor ta- ride atraversae. agostino giustiniani, 67: 1
ispasso / bufonchia, un se ne ride, un ne contende, / da far
). che si riferisce alla tau- ride, antica denominazione della crimea, e,
medici, ni: chi d'altri si ride / merito par ch'altri rida di
fate ne la sedia: / ognun ride, perché sa, / che colei ghignon
« la repubblica », 19-vi-1990]: ride il terzetto imprigionato sul campo di marino
. pea, 7-337: poiché non ride, l'hanno detta forse cattiva. ma
imperatrice bizantina che non parla e non ride... certi occhi tenebriteli..
ma se tepa l'april, l'agreste ride, / brilla il giacinto rorido di
lagrime temendo, e con occhio volpin ride piangendo. fontanella, i-231: soave
di dito ponte. jahier, 137: ride come un angelo e lacrima a raccontarmi
ridere di questi stereotipi terronici », ride maurizio ferrini, venditore di pedalò a
vi vide, / baciala, e ride. beltramelli, iii-682: le avversità della
b. strozzi il vecchio, 2-20: ride l'amo tranquil, l'arno sereno
, baliste. giuglaris, 1-497: si ride il piemonte, e la fiandra de
ha raccolto / del tiepido zaffir, ride fiorito / del fior ch'egli ha da
il nume! sopra un'otre vi ride seduto. foscolo, xvii-220: sono fuggito
, tintillan- do il loco onde si ride, / tacciar rider lo fa mentre l'
stanno. il popolo piange quando il tiranno ride... nuovo signore, nuovo
allo smangiucco, non ode, se ne ride e tira di lungo. tommaseo [
idem, 368: 'mula che ride e donna che sogghigna, / quella ti
preme e tocca. jahier, 137: ride come un angelo e lacrima a raccontarmi
intende. giuglaris, 1-497: si ride il piemonte e la fiandra de'suoi balestroni
alcun di loro spesso o raglia o ride, / se vede cosa che gli piaccia
alfieri, 6-408: eccol, ch'ei ride a spese dei babbei, / l'
francesca pallidissima, addossata alla muraglia, ride d'un riso tormentoso, lasciando cadere l'
. latini, i-230: or le ride la faccia, / un'ora cmccia e
. moretti, iii-164: la donna ride sfaccendando in cucina, tostando il caffè.
putte dagli aguati / schermirsi: e ride sotto le basette / di quelli,
oro scialbo, guardandomi in tralice / ride il ritratto d'una figlia d'èva.
boito, 130: nessun più favella -né ride, né liba / l'ebrea taciturna
1-i-169: però [democrito] si ride e fassi beffe di coloro che pongono tanto
, se la passa bene e se ne ride. 3. dimin. tranvaino
tutte le lascivie e le trasmodanze, ride di tutto, scherza con tutto, e
4-128: so che ogn'un di me ride e si trastulla. fortrattenerlo coi lazzi
legge e di tratto in tratto anche si ride. alvaro, 2-20: di tratto
la catastrofe perché ci piange (o ride, che è lo stesso), quindi
de'dodici cesari. carducci, iii-4-195: ride su l'eteme / nevi de l'
improvvisa emozione. pavese, 10-139: ride ancora il tuo corpo all'acuta carezza /
vividi. d'annunzio, i-365: ride l'autunno al novo amore. dal ciel
novo amore. dal ciel pluvioso / ride un suo vago riso lacrimevole / che,
manzare... over quando el ride e trepa, piangendo gli suoi amici e
forme. giuglans, 1-497: si ride il piemonte e la fiandra de suoi balestroni
van le nubi, a le vie ride e su 'l fòro / umido il cielo
/ non vi cura nessun, di tutti ride, / e reputa per gloria /
, la trinità / su la tripla scala ride / ne la pia serenità arbasino,
aureo, quale de la virgine hespe- ride non è collecto. santi, i-352:
corde. giuglaris, 1-497: si ride il piemonte e la fiandra de suoi balestroni
23-26: quale ne'pleniluni sereni / trivia ride tra le ninfe etteme, / che
calcarsi per bene il cilindro sulla testa, ride a crepapelle di nale. quel brav'
se pianse per altrui e per te ride, / seccheransi di lete le triste acque
nel mar. leopardi, 345: ride striscia di sereno / dopo la pioggia.
boletti. mattioli [diosco ride], 560: abbiamone oltre a questi
porco uccide e la pecora se ne ride. ibidem, 187: febbre quartana,
a morire. -ride bene chi ride ultimo: v. ridere, n.
piani molli, / fra cui l'amena ride attica flora, / prendendo a scherno
i superbi ed esaltare gli umili, si ride del pazzo orgoglio degli uni e del
luogo ogni calle / che fanciulletto usai mi ride in mente. -in una metafora
dolce letizia dagli intatti seni / trabocca e ride sulle rosee fronti, / splende ne'
.). tasso, 16-23: ride armida a quel dir, ma non che
. orlandini, xxxvi-358: ogni prato ride, e co la dolce femi- glia
parole, ha seco / il maligno che ride, ed il ciarliere / che le
fa in vecchiaia... chi ride in gioventù, piange in vecchiaia. ibidem
vel. dessi, 7-42: ora nessuno ride e scherza. lo abbiamo seppellito ieri
« posso servirvi, favorirvi? », ride la donna: « musica, dischi
, 9-88: il vendi-sangue intanto imborsa e ride. = comp. dall'imp.
spagnolesca, che parla ardito, ride reco, si dimena mescendo come se suonasse
la polvere del salcio, secondo diosco- ride, data a bere con aceto, e
, 18-49: oscilla su tacchi vertiginosi; ride. cadesse, si udrebbe un rumore
ampio ghiaccio eterno, / presso cui ride giovane verzura, / che k
sintattico. gherardi, lxxxviii-i-626: tal ride e canta, sollazza e vagheggia,
fide / di sì rozo cantor vezosa ride. bandello, 2-31 (i-089):
fiore ne'diliziosi giardini del paradiso, dove ride eterna primavera senza vicendevolezza di stagioni o
fiore ne'diliziosi giardini del paradiso, dove ride eterna primavera senza vicendevolezza di stagioni,
le mura. giuglaris, 1-497: si ride il piemonte, e la fiandra de
, s'imiiastriccia il viso avidamente, ride come un bacchino. gl'ita-
/ seminuda la segue ansando, e ride / a 'l bianco vitellino che saltella /
, i-4: all'occhio riarso ecco ride / co'lieti verdi una vicina oàsi,
volta ad esser un viziosèllo, si ride in faccia; alle povere sorelle, un
preso: e la volpe ritornando sola / ride e borbotta: « un re con
quella volpicina, / che nel cuor ride, e piange per letizia. libro di
segetale et hyllirico. mattioli [diosco- ride], 512: il xiphio chiamano i
si passa, si tira avanti e si ride. faldella, 2-52: la polca
d'esser monarca; / si desta, ride, e colla vanga in collo /
, i-i83: lo sdentato pasquin vedendo, ride / zuccon, che quasi zucca il
fare gulp e gasp che non capisco se ride o se piange quello di là.
fare gulp e gasp che non capisco se ride o se piange quello di là.
il giorno [23-iv-1978]: ma chi ride meglio alle tue battute? a quel
mie pifferina, / i'sento che la ride e dice: « suona! »
. « scommetto che è grappa ». ride e annuisce il vecchio loi. «
repubblica [1-v-1994], 17: si ride più a destra o a sinistra, e
», 10-vi-21987], 27: si ride, o quanto menosisorridesoloquandovillaggioritrovaunpo'disestesso, unpo'
. it [25-xi-2003]: la chiappini ride anche sulle sue formediventatepiù rotonderispettoalpassato.
r. paris, 1-86: nico ride all'ingresso di un ristorante / burgundy,
la repubblica [19-vi-1990], 1: ride il terzetto imprigionato sul campo di marino