/ dolce ed amaro amor dolce par rida. idem, 13-29: e stupor n'
ferve e ribolle! idem, 915: rida ubriaco il verso di gioia maligna;
ch'uom ti mostri bel piacer o rida / e dóniti saluto allegramente, /
si rassembra nell'aspetto a uno che rida. tommaseo [s. v.]
. idem, 469: a noi rida l'april, / l'april de'colli
mare dolce v. s. se ne rida e se ne arcirida. -arcivedere
, a qual suo dolce amore / rida la primavera, / a chi giovi l'
, 36-52: s'avvien che la mi rida pure un poco / o mi saluti
, / né beltà che soave o rida o guardi, / con tenere lusinghe il
a predicare, e pur che ben si rida, / gonfia il cappuccio, e
, / né beltà che soave o rida o guardi, / con tenere lusinghe il
lucente, / ma che nel bel cristal rida spumante. marino, 305: hawi
che v. s. eccellentissima si rida della mia buassaggine, e me ne
d'esser laudati, e che si rida delle sue parole buffoneg- gianti. f
, a cui nullo altro è equale / rida la pena mia, / e
a predicar, e pur che ben si rida, / gonfia il cappuccio, e
la terra ed ogni cosa faccia festa e rida intorno agli occhi nostri. guicciardini,
, a qual suo dolce amore / rida la primavera. de sanctis, ii-1-14:
, 29-116: pur che ben si rida, / gonfia il cappuccio, e più
, o che parli o che rida, / non fece sospettar di alcun inganno
/ acciò non nasca caso che si rida. d'annunzio, iii-2-318: auriga,
pian felice e sul sacrato clivo / rida bacco vermiglio e cerer bionda. tommaseo-rigutini
lucente; / ma che nel bel cristal rida spumante; / ma che 'l vaso
ammiri ed osservi, e ch'ognun rida de'suoi motti e di certe arguzie contadinesche
che faccia il simile, e si rida di queste corbellerie, le quali intervengono
; / ma che nel bel cristal rida spumante. tesauro, 81: non giova
se ne ricorda, non può fare no rida. s. degli arienti,
/ sovente del suo male altri se rida! poliziano, 159: ché chi palesa
dell'america... tanto che rida o che pianga, che venga dal «
è chi treppi allor, né chi pur rida, / de l'amoroso ben tutti
piacciavi ch'io diporti e giochi e rida. poesie bolognesi, v-342-24: eran begli
poi fugati i gemini / e ne rida alto il granario; / treggiator varchi
tacque empie omicide. testi, i-115: rida, pianga, sospiri, / volga
125: qual di voi è che non rida quando il nostro messer pierpaulo danza alla
/ dall'alte stelle e quivi par che rida. valerio massimo volgar.,
la qual sempre con- vien che si rida. boccaccio, dee., 10-3 (
uom ti mostri bel piacer o rida / e dòniti saluto allegramente, / non
6-1: benché qualche tempo ei guazzi e rida / con vento in poppa in quel
eden nacque il genere umano, così rida fu cuna di giove. 2.
. gozzano, i-254: non si rida alla pena solitaria / di quel poeta;
/ di quel poeta; non si rida, poi / ch'egli vale ben più
di subito le segua, e si rida di chi si ostinasse a non volerle
. gozzano, 868: non si rida alla pena solitaria / di quel poeta
/ di quel poeta; non si rida poi / ch'egli vale ben più di
acutissimo ingegno. baretti, 1-379: rida pure la plebaglia di queste facetissime facezie
terra ed ogni cosa faccia festa e rida intorno agli occhi nostri. g.
/ sovente del suo male altri se rida! giraldi cinzio, 2-10 (1898)
da'merli uscite, e feritor che rida / da'ripari impunito, o che
effettivo. parini, 392: rida la stolta e i mali suoi non senta
la terra ed ogni cosa faccia festa e rida intorno agli occhi nostri. marino,
10-68: così convien che spesso poi si rida / di quel che troppo a fortuna
stracio / sovente del suo male altri se rida! ariosto, 31- 61:
cielo, la terra e ogni cosa rida intorno a gli occhi nostri. panciatichi,
, 16-v-320: stia allegramente, si rida del suo flato, il quale è così
cento gravissimi autori lodati, se ne rida. bonomo, 1-14: tutte l'
patire che parli con altri, che rida, che scherzi e che mai si
, a qual suo dolce amore / rida la primavera, / a chi giovi l'
piacciavi ch'io diporti e giochi e rida. angiolieri, 68-5: di ciò mi
carducci, 318: a cui / rida nel core e ne le forti membra
contentezza; ho ben piacer che si rida; ma non voglio esser impazientato. intendete
suole / il più vago giardin che rida in cielo. boccalini, i-144:
a predicar, e pur che ben si rida, / gonfia il cappuccio, e
ancora quando vedete uno... che rida così scioccamente come que'mutoli gozzuti delle
poi fugati i gemini / e ne rida alto il granario. algarotti, 3-25
per ch'uom ti mostri bel piacer o rida / e dóniti saluto allegramente, /
ch'uom ti mostri bel piacer o rida / e dòniti saluto allegramente, / non
/ ch'ogn'uom di me si rida / ma l'orecchie di mida / ch'
.. non posso fare ch'io non rida degli atti loro dalla natura sforzati,
. al cuore che abdica / perché rida un fanciullo inconsapevole. -proprio di
26-12: farem che carlo in cielo rida / con la sua gente, che ti
, onde ne'vitrei seni / fiammeggi e rida una gioconda gara / d'iridi accese
carducci, 469: a noi rida l'april, / l'april de'colli
un laccio teso, / o parli o rida o canti o passo muova:
lei mi lacera, / voi ch'i'rida, e mi macera / con quel
chi sarà... che largamente non rida in udendo i miracoli di questo incantatore
: qual di voi è che non rida quando il nostro messer pierpaulo danza alla
mai e vie più lieta par che rida. idem, par., 10-24:
e. gadda, 6-133: « non rida, signor commissario! » gridò enfaticamente
tue spire / quella che voglia piangere ma rida, / per trastullarti con il suo
/ del riprensore non si beffi e rida. -senza nuvole, limpido, terso
mi lacera, / voi ch'i'rida e mi macera / con quel bel viso
che mai e vie più lieta par che rida. idem, inf., 31-109
ch'egli si crucci o ch'egli rida, non troverà riposo. pescatore, 15
rinascano. ariosto, 237: né più rida negli orti il lieto acanto, /
o miri, o pianga, o rida, o canti, / tutto è menzogna
giovane: or non vuogli ch'io rida, ché è tre anni continovi ho dato
o fonte / per dolce corso mormorando rida? marini, i-328: ragù- nati
è volgar pregio e vile, / rida il sol de'begli occhi, ilia gentile
già, benché in suo cor ne rida. marino, 297: tu sì malvagiamente
predicar, e pur che ben si rida, / gonfia il cappuccio, e più
, 3-173: oggi convien di tibaldo si rida / e per un re di naibi
, diamante, per bozza, per rida, per sartia -a seconda del cavo sul
bozza. 'nodo a piè di pollo per rida ': si usa all'estremità di
: si usa all'estremità di una rida di sartia o paterazzo perché faccia dormiente
rivo o fonte / per dolce corso mormorando rida? -rifl. c.
foscolo, gr., 138: rida in un lato dell'eterno velo / giovinezza
più onorevole? leopardi, iii-40: ella rida, che il suo riso sarà di
, / avendo intorno chi ti guarda e rida, / toccar la terra e il
... ch'io non mi rida di quel buon uomo e della bella camera
, ii-130: per un iddio che rida come un bimbo, / tanti gridi di
'1 tuo nemico del mio mal non rida. venuti, lxxxviii-n- 671:
'l giudeo di voi tra voi non rida! sbarbaro, 1-91: un giovane le
stella / del cielo di cui sai ciascuna rida.. costume, moda.
vostra pentola, chi è che non rida leggendo quella bella repetizione che voi quivi
, 4-343: non c'è chi non rida di certe idee e di certe pensate
mio ben pianga e del mio pianger rida, / poria cangiar sol un de'
/ e sempre a voglia tua non rida o pianga. 3. fatto
lieto 'l volto / e par che spesso rida e stia 'n diletto, / già
, x-4-164: messenia pianga e sparta rida. 8. essere improntato a
essere difficile volendo dipigniere uno viso che rida, schifare di non lo fare piuttosto
, i-28: s'awien che la mi rida pure un poco / o mi saluti
autunno, al freddo verno / come rida il giardin d'ogni stagione, / quai
ancor che chiaro, ancor che mondo / rida nel vetro e faccia forza a bere
infida.. / ma non si rida, amici, non si rida / del
non si rida, amici, non si rida / del povero commesso farmacista. idem
ungaretti, u-130: per un iddio che rida come un bimbo, / tanti gridi
a predicare, e pur che ben si rida, / gonfia il cappuccio e più
'l tuo nimico del mio mal non rida. s. bernardino da siena,
che 'l tuo nemico del mio mal non rida: / ricorditi, che fece il
, ogni vero primitivismo), tanto che rida o che pianga, che venga dal
, i-168: né so s'io mi rida o s'io abbia a dar vanto
222: come non volete che io rida, se avete primiera e non tirate?
da natura. / fa'ch'om non rida il tuo proponimento! dante, conv
certo, a qual suo dolce amore / rida la primavera, / a chi giovi
e. gadda, 6-134: « non rida, signor commissario! » gridò enfaticamente
di uomini. zendrini, iii-339: rida ventura alla ventura prole, / e le
da natura. / fa'clrom non rida il tuo proponimento! compagni, 2-18:
ampuò non è nessun che no 'nde rida, / sì co 'l cavalca cum le
, / onde la terra si rallegri e rida. tasso, 9-66: liberato da
il mio sen divien fecondo, / e rida pur chi vuol, mi faccia il
quanta ve n'entra insin che ella rida. pisanelli, 109: 1 raspati,
. tenere in mano, impugnare nel modo rida nove o dieci anni almeno.
poi fugati i gemini / e ne rida alto il granario. 6.
arco, spii nell'orsa / se mai rida ad italia amica sorte, / eccole
del mio ben pianga e del mio pianger rida, / poria cangiar sol un de'
parliamo schietto: meritano ben che si rida della loro delicatezza que'tali che fan
a predicare, e pur che ben si rida, / gonfia il cappuccio e più
/ del cielo, di cui sai ciascuna rida. = dal fr. ride
distruggersi, / e nel distruggersi si rida luogo alla verità. -ridare su
ridda (ant. ridda, rida), sf. antico ballo, eseguito
o fonte / per dolce corso mormorando rida? moretti, 179: l'oriol
'l giudeo di voi tra voi non rida! sojfredi del grazia, i-170: l'
altrui si ride / merito par ch'altri rida di lui. costo, 2-80:
già, benché in suo cor ne rida / e ne disegni alte vittorie e
donna sancta / conduce l'alma dove sempre rida. -trovarsi in uno stato di
sacra e onesta / per ogni parte rida la festa. -compiacersi, in
sol nel pianto comun par ch'ella rida. magalotti, 9-1-19: non vorrei che
: in su l'alba novella / rida, di perle asperso, / con l'
serena e lieta fronte / par ch'ognor rida il grazioso aprile, / gioveni e
65: benché su regia testa / rida di gemme e d'or cerchio lucente,
lucente, / ma che nel bel cristal rida spumante. salomoni, i-276: ne
calda quanta ve n'entra insin che ella rida. 12. apparire sfarzoso,
venere implora / che al romano guerrier rida la sorte. fantoni, i-143: bacco
cavalcanti, i-xlvii-14: fa ch'om non rida il tuo proponimento! dante, xxx-43
, acciocché qualcuno... non si rida di me, rifuggirò sotto l'autorità
sterpi e roda / e se ne rida e mi rampogni. ed ecco / come
mi avete talor conceduto; ch'io rida delle follie; e ripensi alle lagrime che
/ dal riprensore non si beffi e rida. rosmini, xxvii- 431: lo
la fresca solitudine, / il tuo riscintillio rida e su- blùaii / al gemmar delle
e. gadda, 6-133: « non rida, signor commissario! » gridò enfaticamente
: alcun altro animale non è che rida. s. antonino, 4-182: le
, ii-130: per un iddio che rida come un bimbo, / tanti gridi di
: or par ch'ogniun di me si rida e goda / e conosco il mie
che non ci fia chi non si rida del fatto vostro. papi, 1-4-287:
/ e con letizia ognun trionfi e rida. caro, 8-276: gran piatti,
: quel prencipe castrone /... rida del tuo dir salato. boccalini,
io ti mostro un grande che non rida, / deh, non temer ch'egli
xxxv-i-570: de tenemig so morto nisun rida né salte / s'el no voi,
poi fugati i gemini / e ne rida alto il granario. / treg- giator
, quel giodone, / non si rida, non si sbeffi, / sia legato
/ che questo sbrigatel di me più rida, / che voi, fratei, mettesse
in cambio di pianti voglio che si rida e canti e balli; e voglio che
a predicar, e pur che den si rida, / gonfia il cappuccio, e
. redi, 16-vi-231: non si rida e non si burli di me, anzi
capo alli uccelli, par che si rida della simplicità loro. bergantini, 1-2-182
difficile, volendo dipignere uno viso che rida, schifare di non lo fare piuttosto
[in muratori, cxiv-6-304]: rida e mi conservi il suo prezioso affetto,
ché a forza / convien ch'io rida: invan le labbra mordomi,
di'qualche cosa per la quale ella rida. ariosto, 12-65: sdegnata e
sdentata, fa'ragione che pia- cevolemente rida. s. bernardino da siena, 984
, in parte consolato, quantunque non rida, almeno abbia gran triegua con gli
'l volto / e par che spesso rida e stia 'n diletto, / già ti
ha negli occhi, e là 'veparli o rida / ivi è pianto, dolor, servaggio
onde ne'vitrei seni / fiammeggi e rida una gioconda gara / d'iridi accese
, iii-175: io non voglio che rida tanto... pel magnifico sfarfallone preso
senta sgramuffare! allora voglio che tu rida. buonarroti il giovane, 9-724: io
quando par che la terra e l'aer rida, / fior, pesci, uccelli
se sono importuno, e non si rida di me, se ora sono smemorataccio e
imbriani, 10-33: quantunque teoreticamente io rida d'ogni superstizione, in pratica non le
, 6-401: meritano ben che si rida della lor delicatezza que'tali che fan
... come che ella non rida ancora di cosa alcuna, non ha però
mena in teatro democrito e fa lui domandare>erché rida cotanto. guglielminetti, 3-45: ne aizzo
: solo nel pianto comun par ch'ella rida; / e forse insidie e tradimenti
tu miri, / el pare che rida in testa; / quando tu li alzi
, 6-401: meritano ben che si rida della lor delicatezza que'tali che fan
: vuò veder come parli e come rida / ciascuna, i crini, i piei
diverta, basta che al teatro si rida a gola spiegata tommaseo [s. v
sterpi e roda, / e se ne rida e mi rampogni. -scherz
e lieta fronte / par ch'ognor rida il grazioso aprile, / ^ ioveni e
/ del riprensore non si beffi e rida. c. i. frugoni, i-1-4
modo ch'appare ch'il paziente sempre rida, overo si stringono in modo le
la fresca solitudine, / il tuo riscintillio rida e sublùdii / al gemmar delle
le cagne / suburane e ognun ne rida. sub utroque, locuz.
, ii-130: per un iddio che rida come un bimbo, / tanti gridi di
si ride / merito par ch'altri rida di lui, / sì che tu inganni
in vari colori / tempestata nel ciel rida pur l'in. g. averani,
imbriani, 10-33: quantunque teoreticamente io rida d'ogni superstizione, in pratica non
laccio teso, / o parli o rida o canti o passo muova; / né
chiuderò questa mia col lodarla che si rida di testamenti e di testatori, fidando in
, 222: come non volete che io rida, se avete primiera e non tirate
beretti [in muratori, cxiv-6-331]: rida, la signora donna clelia ha fatto
tradimenti occulti. /... / rida la pace e la letizia esulti.
, e degno che di lui ciascuno si rida. lancellotti, 307: dunque tutte
poi fugati i gemini / e ne rida alto il granario. / treggiator varchi e
vederli più uscire, gli affrettano colle ^ rida, pur guardando al tetto che,
il re cattolico essendo venuto in le- rida in forma di trionfo, potendosi per verità
'l giudeo di voi tra voi non rida! cavalca, 21-32: l'uomo.
. carducci, iii-3-65: e a noi rida l'april, / l'april de'
. s. nella lingua araba si rida pur di tutte le vocalazioni: perché,
lasciato in rustico pare èrcole che si rida delle zerbinerie delle fabbriche adiacenti.
come l'uomo è il solo animale che rida, è anche l'unico che artefaccia