à buon dinaro, / non si ricrede de la sua persona; / vede
per cosa, c'omo face, si ricrede [= si ammansisce], /
unque à buon dinaro / non si ricrede de la sua persona. latini, rettor
cosa, c'omo face, si ricrede. alamanni, 6-6-49: sono io,
artifizi d'una critica fallace, ma si ricrede tostamente, e sentenzia da sé.
/ per cosa c'omo face, si ricrede, / in segno di merzede:
, che dipo par, non si ricrede: / quando v'ha 'l ceffo,
/ per cosa c'omo face, si ricrede, / in segno di mer- zede
unque a buon dinaro / non si ricrede de la sua persona. mostacci, 146
/ per cosa c'omo face, si ricrede. giamboni, 10-149: per questa
che fa decade, se non si ricrede, in buon senso e in buon gusto
/ per cosa c'omo face, si ricrede, / in segno di merzede:
, che dipo par, non si ricrede. latini, rettor., 7-12:
la umana razza grida, tace e si ricrede per obbedire, non so se alla
la umana razza grida, tace e si ricrede per obbedire, non so se alla
, che dipo par, non si ricrede: / quando v'ha 'l ceffo,
prende sì, che già non si ricrede, / vèr'lui pugnando infin che pò
/ per cosa c'omo face, si ricrede, / in segno di merzede.
unque à buon dinaro, / non si ricrede de la sua persona. dante da
, amando / lo meo cor non ricrede, / tutto vostra merzede / m'
e l'uomo non si ritratta e ricrede altro che degli errori. cantù, 469
, che dipo'par, non si ricrede. / quando v'ha 'l ceffo,
per cosa c'omo face, si ricrede, / in segno di merzede: /