inf., 29-138: e te dee ricordar, se ben t'adocchio, /
con alchimia: / e te dee ricordar, se ben t'adocchio, / com'
attempati sono, d'essere stati giovani ricordar non si vogliono. idem, dee
non mi conosci e per avventura mai ricordar non mi udisti. idem, dee
voi mi avete fatta sovvenire co 'l ricordar queste altezze meridiane. fagiuoli, 2-1
all'ora estrema / mi fieno, a ricordar, bramate e piante. tommaseo
inf., 29-139: e te dee ricordar, se ben t'adocchio, /
appetito ma un appetito! da non ricordar più le caselle della moltiplica. 8
. ariosto, 1-4: voi sentirete / ricordar quel rug- gier, che fu di
grezzi ed enormi, i quali ricordar facevano l'immensa forza de'prischi
della quale è inutile mi sforzi a ricordar il nome. dirò soltanto ch'era una
fare che non s'arrossisse quando sentiva ricordar l'essortazioni fatte a la figliuola a
man risento, / e gelo in ricordar. palazzeschi, 3-187: si impegnavano
: qual fu a sentir, ché 'l ricordar mi coce? aretino, 8-143:
nominar con laude m'apparecchio, / ricordar quel rug- gier, che fu di
all'ora estrema / mi fieno, a ricordar, bramate e piante. rovani,
all'ora estrema / mi fieno, a ricordar, bramate e piante. settembrini [
, 264-41: ben ti ricordi (e ricordar ten dei) / de l'imagine
sfacciato male. boccaccio, v-258: ricordar ti dèi quanti e quali e come
nominar con laude m'apparecchio, / ricordar quel ruggier. folengo, ii-69:
all'ora estrema / mi fieno, a ricordar, bramate e piante. carducci,
, 264-44: ben ti ricordi (e ricordar ten dei) / de l'imagine
che altro con aneddoti e colle lacrime nel ricordar la madre. = comp.
non mi conosci e per avventura mai ricordar non mi udisti. crescenzi volgar.
, 1-114: avete udito più volte ricordar il fascino; come si faccia non è
reale travaglio fisso, a impedirvi il ricordar troppo e il pensar vago, il *
264-44: ben ti ricordi (e ricordar ten dei) / de l'imagine sua
reale travaglio fisso, a impedirvi il ricordar troppo e il pensar vago, il
luna tonda: / ben ten de'ricordar, che non ti nocque / alcuna volta
son presta; / ma non fia il ricordar senza dolore ». / poi cominciò
264-43: ben ti ricordi (e ricordar ten dei) / de l'imagine sua
sonore note / in queste selve a ricordar d'amore? garzoni, 4- prol
. fogazzaro, 10-409: né a ricordar ti grava / la fede di colui che
desio, tu pur mi tiri / a ricordar quel volto, oimè, da cui
luna tonda: / ben ten de'ricordar, ché non ti nocque / alcuna volta
, / se poi lo 'mpara, è ricordar chiamato. tenca, 1-189: nell'
noi. ariosto, 484: ricordar vi dovreste a quei principii / che i
reale travaglio fisso, a impedirvi il ricordar troppo e il pensar vago. dossi
è colpa. pindemonte, 160: col ricordar sì alte cose arminio / già non
g. gozzi, i-8-174: ti potrei ricordar molti i quali non aveano ieri un
, tu pur mi tiri / a ricordar quel volto, oimé! da cui /
nominar con laude m'apparecchio, / ricordar quel ruggier, che fu di voi /
dee., 4-1 (390): ricordar ti dovevi e dèi, quantunque tu
/ solo il bel nome a voi ricordar lice, / né vuol amor che lo
della porta, 1-223: per potermi ricordar tanto biso- gnarebbe un cervello di lionfante
che ciascun di voi abbia più volte sentito ricordar merlino coccaio, compositore della faceta macheronea
e mai non fa altro che pietosamente ricordar il suo signor tomaso, maledicendo la
mele dinanzi ci mise / e vuoimi ricordar che l'arrostisse; / per far
a una delizia meditativa e insieme un ricordar solitario sulla traccia d'un profumo.
piacevolaccia. / -tu mi fai ricordar or della mia, / della mia lisa
per non dargli isbigottimento, non gli ricordar mai né dio né santi né cosa
, ma un appetito! da non ricordar più le caselle della moltiplica. =
... può anche simboleggiare e ricordar ai fedeli il dovere di mescolar alla
italiana. pascoli, i-923: posso ricordar... l'inverosimiglianza e pur
lo sa, / e se ne deve ricordar benissimo: / sono il oeta.
della vita. jahier, 191: ricordar queste facce schiarite, e le ondate
con laude m'apparecchio, / ricordar quel ruggier, che fu di
pensato mai che giove se ne dovesse ricordar la dimane, non ch'egli così profondamente
che lor vista in norma / fecemi ricordar di morte altrui. -con valore
luna tonda: / ben ten de'ricordar, ché non ti nocque / alcuna volta
ti giovi de la scorsa notte / ricordar le vicende, e con obliqui /
bene spirituale. boccaccio, v-258: ricordar ti dèi quanti e quali e
da firenze [tommaseo]: ho voluto ricordar qui veneziano, non per gran maestro
614: danain pur gli torna a ricordar che pacificamente gli vogli dare il cane
: perché quand'altri sente / tattoli ricordar o forte o piano, / nome gli
/ i libri, e un dolce ricordar mi accora. -appoggiarsi a qualcuno
cosa graziosa e lieta, / che ricordar il buon messer francesco! / oh quale
, e mai non fa altro che pietosamente ricordar il suo signor tomaso. carducci,
carausio ». tasso, n-ii-383: ricordar ci debbiamo che molti romani dall'aratro
mia possa, / oltra seguire e ricordar coloro / per li quali fui più e
ambrosio santo / e me mandò a ricordar la pace / già predicata nel suo primo
. galileo, 4-3- 247: il ricordar vostra signoria questi colpi e queste percosse
, ma poco poco, che non facesse ricordar troppo il dolce vietato, la festicciuola
udiva, da chiunque si fosse, ricordar per belle. metastasio, i-v-564:
purg., 33-95: « se tu ricordar non te ne puoi », /
, ratten- zione fu grande, il ricordar le scienze e sue nobili arti, e
. ruscelli, 2-36: convien primieramente ricordar quello che è universalmente ricevuto da tutti
. poerio, 3-325: ancora il ricordar mi sforza al pianto. fogazzaro,
/ i libri, e un dolce ricordar mi accora. -in frasi esortative
serafino aquilano, 317: acciò che in ricordar non venga manco / di quanto per
detto che in agosto sarebbe stato aperto, ricordar » -in esortazioni o invocazioni.
(i-iv-695): la ciutazza, udendo ricordar la camiscia, disse: « madonna
: 10 non posso / con lingua ricordar tanti diletti / senza pianto e parole
nominar con laude m'apparecchio, / ricordar quel ruggier che fu di voi /
, 1-8-174: anzi io ti potrei ricordar molti i quali non aveano ieri un
ragionar d'amore / buon mi sembrasse il ricordar fra noi, / giovani amanti,
], 191: questo è proprio un ricordar li morti a tavola! che n'
riconoscere, ma per niuna cosa mi posso ricordar dove, per che io vi priego
d'aprirmi senza ritegno, vi dovete ricordar de le difficultà che mi si presentavano a
desio, tu pur mi tiri / a ricordar quel volto, oimé! da cui
piè men fermo / mi fan tacendo ricordar che forse / lunge non è l'inevitabil
: ch'io non posso / con lingua ricordar tanti diletti / senza pianto e parole
uno stato. guidiccioni, 5-94: ricordar vi devete che con la medesima medicina
stesso del destino. jahier, 191: ricordar queste facce schiarite e le ondate intorno
con l'alchìmia; / e te dèe ricordar, se ben t'adocchio, /
lo sa / e se ne deve ricordar benissimo: / sono il poeta. -
con l'alchìmia; / e te dèe ricordar, se ben t'adocchio, /
nominar con laude m'apparecchio, / ricordar quel ruggier, chefu di voi / e
agnello pasquale, la celebravano non per ricordar l'uscita dall'egitto, ma il ritorno
gioia è tanto dolor questo / subito ricordar te seppellita! d'annunzio, i-336
delle sicure imprese al mondo rade / ricordar trionfarne e giorni suoi!
i maligni spiriti può anche simboleggiare e ricordar ai fedeli il dovere ai mescolar alla mondezza
tenace oblio, / sì che me ricordar di me non lice. caro, i-136
, onde per sempre si avesse a ricordar di lui. = deriv. da
tal proposizione. galileo, 4-3-247: il ricordar vostra signoria questi colpi e queste percosse
stempre, / ai giorni miei di lui ricordar sempre. 11. smarrire i
vii-771 (3-8): e puòiti ben ricordar di * rostite / e degli altre
come rimembranze talor fransi, / costui mifé ricordar di nerone, / cotanto duro m'era
giunii. romagnosi, 19-575: qui taluno ricordar potrebbe che sotto nome di tutela fu
cantambanco mio, / e mi fai ricordar, fra le colonne, / le quai
viluzzo. rime adespote, lxxxviii-ii-645: ricordar parmi avervi visto ieri / un viluzzo
nominar con laude m'apparecchio, / ricordar quel ruggier, che fu di voi /
volontari corporee, chiunque delle sue libidini ricordar si vorrà, intenderà. boccaccio,
cantambanco mio, / e mi fai ricordar, fra le colonne, / le quai