/ è viva morte; pur mi riconforto: / non dèe sempre durar la tua
rinforzando, / alquanto m'adolcisco e riconforto. boterò, 6-40: in questa
di sasso, 67: a ciò mi riconforto / e merzede le chero, /
un'altra volta: / e colla pazienza riconforto / i portatori, a cui non
/ m'abbi lasciato, i'pur mi riconforto, / perché del corpo ov'eri
il giovane, 9-318: colla pazienza riconforto / i portatori. c. i
lei veduto. / a ciò mi riconforto / e merzede le chero, / c'
che fue per mia doglienza: / ma riconforto a lo vostro amonire. g.
/ m'abbi lasciato, i'pur mi riconforto. boccaccio, dee., 3-3
d'agente da riconfortare. riconforto, sm. ant. rinnovato conforto;
in lei, sì mi sarebbe un grande riconforto. = comp. dal pref
giovane, 9-318: e colla pazienza riconforto / i portatori... /.
pur, balbi, nel mal mi riconforto, / poi che ho le vostre ornate
/ m'abbi lasciato, i'pur mi riconforto, / perché del corpo ov'eri
sia così: ché pur me riconforto, / se tanto mal se sgombra
men pregio il mondo, e più mi riconforto / dovendomi partir da tanto duolo.