anche: l'animo umano (in quanto ricettivo e sensibile agli stimoli esterni).
. rendere insensibile, impietoso, scarsamente ricettivo; impedire, precludere, far perdere
che non si lascia commuovere, poco ricettivo; che non può essere penetrato o
prima volta il concetto del conoscere come ricettivo e posto quello del conoscere come fare.
il femminile, attivo il primo, ricettivo l'altro; e la storia passa dalla
. disus. non suscettivo, non ricettivo; non suscettibile di modificazioni.
un ben preciso quadro morboso nell'organismo ricettivo; patogenicità (e, per i
stato braque la femmina, l'essere ricettivo, il plasmatore, la forza stabilizzatrice e
modo, cioè in modo passivo e ricettivo. e questo l'uomo lo sa
recettìbile, agg. ant. ricettivo. ottimo, iii-310: quelle
recettivo e deriv., v. ricettivo e deriv. recètto1 (recepto
. 2. figur. rendere maggiormente ricettivo, meno ottuso o cocciuto; far
ricetta ricettivaménte, aw. in modo ricettivo; dal punto di vista della tendenza
ricettivamente. — comp. di ricettivo. ricettività { recettività), sf
d'onda. = deriv. da ricettivo; cfr. anche fr. réceptivité.
anche fr. réceptivité. ricettivo (recettivo; ant. receptivo),
prima volta il concetto del conoscere come ricettivo e posto quello del conoscere come fare
per questa via il suo atteggiamento è ricettivo e attivo. gramsci, 1-22:
è il meno creativo, il più ricettivo, il più femminile degli artisti.
non sarebbe stato un operaio pronto, ricettivo e robusto, assai migliore delle sue
picasso-braque sia stato braque la femmina, tessere ricettivo, il plasmatore, la forza stabilizzatrice
non à splendore da sé ma è ricettivo dello splendore del sole. -suscettibile
è colore, ma è in potenzia ricettivo d'ogni colore. algarotti, i-vii-43:
ordine [degli angeli] è nominato ricettivo dell'anime. = voce dotta,
ricevitivo, agg. ant. ricettivo. ottimo, ii-389: la
esperienza mentale del passato, il momento ricettivo o piuttosto riproduttivo del sapere. 5
-stimolare ripetutamente un organo sensorio rendendolo più ricettivo. magalotti, 11-85: col tanto
sciampiare), agg. aperto, ricettivo (la mente).
bene. 5. particolarmente ricettivo nei confronti degli stimoli esterni (un
sensibilizzare, tr. rendere più sensibile e ricettivo agli stimoli esterni. svevo,
della sensazione dipende dalla natura dell'organo ricettivo e non dello stimolo, e che
, agg. che può essere stimolato; ricettivo a determinati stimoli. eco,
il gazzettino [17-xii-1982]: un patrimonio ricettivo alberghiero edextralberghiero parisoltantoaquellodeglistatiuniti. ilsole-24ore [
se stesso, divenire un perfetto strumento ricettivo. = comp. dal pref