, / 'risorti appena i gracili / steli riarde al suol; / ratto così dal
primavera, e d'una / gaia fiamma riarde il rosa smorto / della facciata.
nascere con la salsilagine, e per questo riarde el terreno. alamanni, 5-1-174:
/ risorti appena i gracili / steli riarde al suol. zanella, vi-734:
più sensibile del sangue che ribolle e riarde a miracolo nelle teche dei martiri, me
155: la ingratitudine è uno vento che riarde e secca la fontana della pietade,
le badate; da un canto la riarde astio di stomaco vuoto, dall'altro
d'annunzio, v-2-62: perché tanto riarde nel mio gentilesimo una stilla del calice non
. / risorti appena i gracili / steli riarde al suol; / ratto così dal
, iii-10-159: il desiderio cocente che riarde l'anima, e la cui vampa
posto allato al frumento lo incende e riarde. 6. illuminare, rischiarare
... più assai dell'ippocrasso che riarde... il fegato, seb
giovani, tenere e di latte, riarde gli occhi che germogliano. carletti,
, che a quando a quando mi riarde in cuore contro voi. borgese, 1-241
: imperò che 'l sangue, quando riarde, diventa nero ed induce sì fatto colore
d'annunzio, i-30: la febbre mi riarde / il sangue orribilmente: qui ne'
di latte, [la brina] riarde gli occhi che germogliano. magalotti, 23-137
annunzio, i-30: la febbre mi riarde / il sangue orribilmente. montano, 1-295
. né s'oscura l'aere, né riarde il fuoco. ariosto, 8-37:
/ come il berillo che al sole fulgente riarde. 9. dignitario, cortigiano
ii-489: ogni dì il sole lo riarde [il gange] una volta per la
, ii-489: ogni dì il sole lo riarde [il gange] una volta per
, i-168: quando più il sol riarde i campi e l'ombra / grata è
/ risorti appena i gracili / steli riarde al suol. -accalorare (la
d'annunzio, i-30: la febbre mi riarde / il sangue orribilmente.
più assai del- l'ippocrasso, che riarde et abbrucia il fegato, sebbene questo
: la ingratitudine è uno vento che riarde e secca la fontana della pietade, la
cotal mentre il vento che soffia gli riarde in modo le membra, che il
allato al frumento, lo incende e riarde. domenichi [plinio], 17-27:
], 17-27: il litame porcino riarde la vigna, se non v'è spazio
foco che devora / e consuma e riarde il petto lasso! foscolo, xviii-19:
iii-10- 159: desiderio cocente che riarde l'anima e la cui vampa,
/ lì più morta al sole la natura riarde. -con riferimento a una sostanza
essendo troppo caldo, l'olio si riarde. idem, 620: volendo che lo
, vl-80: di tanta virtù nel cor riarde / che spande el nome suo da
come il berillo che al sole fulgente riarde. carducci, iii-4-202: al sorriso d'
: in incendi aerei sui monti / bianchi riarde e a lungo risfavilla, / come
rassomiglianza che si smorza / ma subito riarde, anzi, più bella / di trasparenze
incendi aerei su i monti / bianchi riarde e a lungo risfavilla, / come un
carducci, iii-10-159: desiderio cocente che riarde l'anima e la cui vampa come per
con la salsilagine, e per questo riarde il terreno. = voce dotta,
fardello più sensibile del sangue che ribolle e riarde a miracolo nelle teche dei martiri,
; essendo troppo caldo, l'olio si riarde... essendo temperato e bene