chi è abbandonato. latini, rettor., 89-14: il segnore dicea che
abitazione, dimora. latini, rettor., 85-8: è cartagine da disfare
n. 6). latini, rettor., m-19: sono queste qualitadi accidentali
; opportunità, attitudine. latini, rettor., 16 9: nel quale tempo
. chi ripara padelle rotte, laiini, rettor., 70-6: parte della causa è
; ordinato, sistemato. latini, rettor., 14-20: fue alcuno savio e
utile, propizio. latini, rettor., 103-19: dittare è un dritto
; conforme. latini, rettor., 87-28: e così pare che
o la sentenza. idem, rettor., 108-11: noi dobbiamo mandare
; far corrispondere. latini, rettor., 97-3: chi accorda bene le
in un affare). latini, rettor., 67-5: controversia del nome [
, caso e persona. laiini, rettor., 103-23: le parole che si
, addebito. latini, rettor., 60-18: e pare che il
al figur. latini, rettor., 9-10: quanto è bello colore
pare che dica lode. idem, rettor., 63-19: fue accu
sotto accusa; imputato. latini, rettor., 77-27: preghiera è quando l'
; denunciatore; biasimatore. latini, rettor., 99-5: e perciò quelli che
. disus. accusa. latini, rettor., 43-18: iudiciale [processo]
; prima, dianzi. laiini, rettor., 98-13: le parole che son
s'arde e poi rivene. latini, rettor., 76-22: la seconda maniera
ad esempio di serpenti. latini, rettor., 116-7: volere così isbrigatamente
quelli chui sono maritata. latini, rettor., 116-17: se l'uditore fosse
.: unirsi. latini, rettor., 26-19: altressì molto bene n'
ant. aiuto. latini, rettor., 115-9: perciò che noi avemo
perseverare lo suo adoperamento. latini, rettor., 92-29: dice il savio:
. ant. rimedio. latini, rettor., 38-13: così fuoro trovati li
della mente). latini, rettor., 37-27: quelle cose sopra le
, agire, fare. latini, rettor., 65-30: ulixes fue, secondo
ecc.). latini, rettor., 76-15: arrivaro ad uno porto
e feciorli grande offerta. idem, rettor., 121-23: molti pensavano che boezio
belle e piene di sentenze. idem, rettor., 107-23: te).
sua cortesia...? latini, rettor., 38-5: aristotile, il
-anche al figur. laiini, rettor., 18-15: e dice « povera
che mi fa penare. lalini, rettor., 11-8: eloquenzia è sapere dire
- anche al figur. latini, rettor., 96-20: se le parole che
, l'abito. latini, rettor., 21-23: nelle quali controversie adusandosi
n. 3). latini, rettor., 98-11: per cui amore è
, fare il possibile. latini, rettor., 48-25: donque ben è fuori
, ecc.). latini, rettor., 39-23: già è detto che
convalida; rafforzamento. latini, rettor., 52-23: trovare argomenti per provare
della sensibilità). latini, rettor., 106-15: et io dico che
anche al figur. latini, rettor., 104-28: in questo modo acoglie
anche: malattia. latini, rettor., 24-18: invidia è aflizione che
-anche assol. latini, rettor., 104-32: il parlieri reca argomenti
/ non m'agrada neente. idem, rettor., 133-21: l'animo dell'
; equità. laiini, rettor., 15-16: e là dove dice
ant. adattare. latini, rettor., 104-5: conviene al dittatore aguisare
. consigliere, segretario. latini, rettor., 5-6: orator è colui che
soccorso, protezione. latini, rettor., 25-32: e per essa medesima
fra cose). latini, rettor., 79-16: e certo la colpa
, riferire. latini, rettor., 46-10: non si difende né
non allega ragioni contra. idem, rettor., 26-19: furono accusati ch'
felicità; esultanza. ladini, rettor., 55-26: il viso allegro,
che riesce grato. latini, rettor., 19-7: tanto era loro allegra
mitigare, attenuare. latini, rettor., 134-7: e poi che tu
affannato; rabbonito. latini, rettor., 134-4: e così, poi
. disus. affittare. latini, rettor., 77-13: avenne che mercanti genovesi
ant. allora. latini, rettor., 83-25: perciò ch'allotta sarà
2. figur. latini, rettor., 106-30: e se l'occhio
anche al figur. latini, rettor., 133-16: l'uditore..
fe'almi. petrarca, 128-9: rettor del cielo, io cheggio / che
certo numero di. latini, rettor., 15-6: non faceano però tutte
n. 2). latini, rettor., 8-17: tulio era cittadino di
; altero, orgoglioso. latini, rettor., 16-26: e questa altissima cosa
e dial. autorità. latini, rettor., 35-19: nella quale [la
imperadore che la fece. idem, rettor., 104-32: quella parte della diceria
altresì). latini, rettor., 3-19: rettorica s'insegna in
di fuori e dentro. idem, rettor., m-15: onde quella causa ch'
tale e quale. latini, rettor., 106-32: et al ver dire
del medesimo numero. latini, rettor., 96-13: dice tullio che quante
girne errante / un altro là senza rettor si mira. marino, 277: deh
, ecc.). latini, rettor., 99-3: l'uno ne dice
per giunta, inoltre. latini, rettor., 37-15: fine è quello per
/ dell'altrui turbamento. idem, rettor., 24: invidia è adizione che
àe per altrui bene. idem, rettor., 83-19: invidia è dolore dell'
e quindi cresce amare. latini, rettor., 101-4: uno amante ch'amando
che per la mia persona. latini, rettor., 10-27: amico è quelli
- anche al figur. latini, rettor., 81-25: una donna la quale
la vostra amistà. latini, rettor., 11-3: quella amistade
infermo, malato. ladini, rettor., 18-4: officio del medico è
estens.: multa. latini, rettor., 77-22: i mercatanti diceano che
, temperare, regolare. latini, rettor., 55-2: è quella scienziata pronunzia-
sicuro; moderatore. latini, rettor., 26-20: sapienzia è amodenatrice di
, che l'alterna con modanatrice (rettor., 25-29: « la modonatrice di
molt'è forte essere amato. latini, rettor., 101-18: come uno ama
affabile, premuroso. latini, rettor., 55-20: dee [l'oratore
. -figur. latini, rettor., 28-15: intra le quali [
. ant. nitrire. latini, rettor., 55-13: si dee elli [
contai di motto in motto. idem, rettor., 15-1: e là dove dice
e pesci a grandi schiere. idem, rettor., 17-7: sia questo l'
annusare, fiutare. latini, rettor., 15-1: sanza fallo lo porco
ant. far morire. latini, rettor., 39-14: è da sbandire in
annulleran gli orgogli dispietati / del profano rettor dell'oriente / dall'ignavia di lui anco
ed ansia l'attendea / il superno rettor. segneri, iii-1-195: un'anima
molto lontano. latini, rettor., 8: donde pare a me
ant. antichità. latini, rettor., 9-19: ritrarre dell'antiche storie
invece, al contrario. latini, rettor., 41-22: 'il forte uomo è
magistratura dello stato. latini, rettor., 78-20: ben puote alcuna fiata
aculeo per difendersi. latini, rettor., 117-8: sì come fece virgilio
francamente, senza reticenze. latini, rettor., 86-23: e così vuole tullio
-fare apèrto: manifestare. latini, rettor., 116-16: dicendo un breve prologo
: l'apostolico romano. latini, rettor., 63-19: fue accusato il vescovo
apprestamento, disposizione. latini, rettor., 53-26: e già è detto
disposizione, fornire. laiini, rettor., 104-17: è oppinione di tullio
disporre, preparare moralmente. latini, rettor., 109-12: ne exordio pare che
. pronto, disposto. latini, rettor., 131-12: e certo quando tu
con la particella pronom. latini, rettor., 50-10: al parliere non s'
cui servo m'apello. latini, rettor., 87-8: noi nominiamo la prima
, meditazione, riflessione. latini, rettor., 51-18: invenzio è appensamento a
(di alcuno). latini, rettor., 125-12: così disse catellina con
(di qualcuno). latini, rettor., 63-17: e'si conviene che
e al figur. latini, rettor., 59-13: è questione di nome
; riferire; applicare. latini, rettor., 49-1: i quali [savi
a carico di qualcuno. latini, rettor., 64-8: fue uno accusato ch'
dovea perdere la testa. idem, rettor., 121-14: colpe sono appellati que'
- anche rifl. latini, rettor., 111-7: e se alcuno mi
, opportunamente. latini, rettor., 36-6: noi dicemo l'ufficio
sanare per le medicine. idem, rettor., 98-26: la rettorica insegna
per insidia). latini, rettor., 130-8: sappiate che l'arme
. adatto, conveniente. latini, rettor., 93-27: il tinnissimo e appostissimo
tinnissimo e appostissimo argomento. idem, rettor., 94-18: poiché la questione del
apprendere, l'imparare. latini, rettor., 57-8: per lo buono apprendimento
apprende, che impara. latini, rettor., 98-12: che 'l suo intendimento
poi, più tardi. latini, rettor., 100-30: poi dimostra la ragione
- anche al figur. latini, rettor., 87-22: una lege era nella
al tripudio vinai si chiama l'inclito / rettor del buggianese archiginnasio? 2.
- anche assol. latini, rettor., 124-15: ben sapemo quante mine
mena a suo talento. latini, rettor., 4-29: tal puote sapere bene
); ardimento. latini, rettor., 22-14: quando più indegnamente la
ch'io faccia arditanza. latini, rettor., 21-24: imperseveramento di parlare
, avventato, sconsiderato. latini, rettor., 15-26: folli arditi sono uomini
che non sono da fare. idem, rettor., 23-24: e nota che
latini, rettor., 32-9: poi che fu conosciuta
in una discussione). latini, rettor., 83-25: allotta sarà più chiara
; argomentazione. latini, rettor., 51-22: dice tulio che inventio
in pubblico. latini, rettor., 131-16: quelle persone davanti cui
della matematica. latini, rettor., 32-16: la prima scienza,
la caccia). latini, rettor., 66-5: ma veramente in guerra
2. figur. latini, rettor., 12-20: adunque colui che si
pericolo, una calamità. laiini, rettor., n-18: ma quelli il quale
o fisica). latini, rettor., 16-15: sì li arecò umili
; nel passato. latini, rettor., 44-17: e tutte queste cause
ordine razionale. latini, rettor., 7-14: la sentenzia di platone
una connotazione spregiativa). latini, rettor., 29-13: è la ragione delle
l'astronomia). latini, rettor., 34-7: gramatica è intrata e
particolare: artigiano. latini, rettor., 5-12: ora àe detto che
tema, argomento. latini, rettor., 7-20: onde tullio purgando questi
un mestiere; artigiano. latini, rettor., 34-1: l'arti e'magisteri
è per natura. latini, rettor., 54-12: memoria èe di due
'artificiale'). latini, rettor., 35-14: altressì quella civile scienzia
a lo suo seno ascuso. laiini, rettor., 78-8: questa preghiera puote
. radunarsi, disporsi. latini, rettor., 99-26: così aviene intra'consiglieri
; racconto edificante. latini, rettor., 83-23: li axempli di ciascuna
adatto, sistemare. latini, rettor., 104-5: conviene al dittatore assettare
, fiducioso; rassicurare. latini, rettor., 121-33: elli che si fida
a relativo). latini, rettor., 74-6: dice tullio che quella
oggettive ed estrinseche. latini, rettor., 75-2: tullio dice che quella
. aitare). latini, rettor., 135-8: elli è stata mia
ant. aiutare. latini, rettor., 21: per le 'ngiurie de'
che 'l core atende. latini, rettor., 19-24: e fede, sì
-anche assol. • latini, rettor., 48-27: or ha provato tulio
. determinare. latini, rettor., 56-4: oramai dette brievemente queste
, 15-227: tal c'ha il nostro rettor diviso il mondo / con lo dio
- anche al figur. latini, rettor., 105-2: riprensione è quella parte
assol.: scrittore. latini, rettor., 5-17: l'autore di questa
dial. altro. latini, rettor., 107-22: similmente come saluta l'
dee salutare in lettera. idem, rettor., 132-20: è convenevole d'insegnare
mente, speditamente. latini, rettor., 12-1: se noi volemo mettere
. presto, sollecitamente. latini, rettor., 18-22: quello savio uomo arebbe
, adatto; opportuno. latini, rettor., 34-17: la terza scienza ciò
uditore s'accheta e crede. idem, rettor., 103-31: tutta la pistola
spesso al plur. latini, rettor., 6-14: molto ricco d'avere
e pieno de grande senno. idem, rettor., 77-14: allogaro una nave
prudente, cauto. latini, rettor., 108-18: perciò sia il dittatore
o l'indicativo). latini, rettor., 4-28: e tutta volta è
grazia; portamento. latini, rettor., 54-23: pronuntiatio è avenimento della
cose e delle parole. idem, rettor., 54-28: al ver dire poco
sue parole con avenimento. idem, rettor., 55-10: il parliere che vuole
aver luogo; capitare. latini, rettor., 122-10: julio cesare, vedendosi
ch'eo sento d'amore. latini, rettor., 77-12: avenne che mercatanti
. -giungere. latini, rettor., 110-30: il parliere che non
suo amore mi desse. latini, rettor., 106-22: mette il nome e
e saver fa misteri, / a rettor cavaleri, / poi in ess'è d'
per una qualsiasi evenienza. latini, rettor., 113-21: oscuro è quello nel
un processo). latini, rettor., 124-2: noi potemo i nostri
da un'infelicità. latini, rettor., 3-11: io considero li dannaggii
iscrizione nell'albo professionale. latini, rettor., 101-10: avegna che neuno possa
è raro). latini, rettor., 27-19: lo porco salvatico avanza
s. maria maddalena, il rettor della quale, oltre l'acqua santa
da parlate straniere. latini, rettor., 34-9: gramatica...
con gratuita generosità. latini, rettor., 44-2: e questo si fae
rapporti. latini, rettor., 115-3: parlando tutto fuori e
al figur. latini, rettor., 114-28: un detto il quale
), votarsi. latini, rettor., 76-12: sorvenne loro crudel fortuna
concisamente, succintamente. latini, rettor., 83-28: vogliendo tullio passare al
che con pendente briglia, / senza rettor, trascorso è fuor di greggia;
, sagace. latini, rettor., 23-13: intra'quali furono alcuni
/ e talor gran tempesta. idem, rettor., 53-3: così fae il
cfr. capitana). latini, rettor., 82-20: ma perciò che li
-capo distretto: capoluogo. latini, rettor., 8-24: l'appella nostro comune
mette casa / dove o 'l rettor del luogo vi t'invita / colle carezze
11-101: quivi la pose il gran rettor de'cieli, / quasi guardia fedel,
questa amistà è certa. idem, rettor., 13-17: neuno uomo
avrà immancabile realizzazione. latini, rettor., 26-21: e dice che sapienzia
contare; sicuro. latini, rettor., 25-32: e per essa medesima
al certo: certamente. latini, rettor., 106-4: ma nella pistola bisogna
. 25). latini, rettor., 19-4: e certo chi avea
): lince. latini, rettor., 27-19: sanza fallo lo porco
è nato da lentino. latini, rettor., 5-24: et esso è quella
. interr. quale. latini, rettor., 16-19: in questa parte vuole
convegna per forza partire. latini, rettor., 19-8: tanto era loro allegra
* infatti '. latini, rettor., 34-20: adonque le tre scienze
che: non appena. latini, rettor., 46-7: uno uomo avea fermato
frutto -piace tutto un orto. datini, rettor., 12-22: adunque colui che
bene intendere e capire. latini, rettor., 5-22: il secondo è brunetto
tempio suo. petrarca, 128-7: rettor del cielo, io cheggio / che
cherico so'e so cantare. latini, rettor., 18-25: e là dove
concenti, / quando, o rettor del sol, guidavi armenti.
qualunque persona che. latini, rettor., 7-9: chiunque scrive d'alcuna
. ant. qualunque. latini, rettor., 88-3: una legge era cotale
alimento, vivanda. latini, rettor., 15-3: e là dove dice
ch'io torni. idem, 128-7: rettor del ciel, io cheggio / che
dì anzi calende luglio. latini, rettor., 88-7: un'altra legge dice
ciò ch'eo dico. latini, rettor., 34-6: e che ciò sia
che veniva sottinteso). latini, rettor., 18-n: in questa parte dice
ossia, vale adire. latini, rettor., 34-3: quella ch'è in
/ cioè la più avenente. latini, rettor., 31-13: la terza scienza
tipo di comunità politica. latini, rettor., 10-19: cittade èe uno raunamento
ad apolide). latini, rettor., 10-19: cittade èe uno raunamento
procedura, tribunale). latini, rettor., 28-21: questa arte di rettorica
templazione. [latini, rettor., 97-15: quelli argomenti..
colui il quale. latini, rettor., 12-19: colui che si mette
sé et al suo paese. idem, rettor., 18-12: e dice '
canone di vita. latini, rettor., 20-24: alquanti erano in grande
- anche al figur. latini, rettor., io-io: poi li savi parladori
solidarietà, ecc. latini, rettor., 10-23: compagno è quelli che
tra di loro. latini, rettor., 62-13: la comparazione del fatto
portare a perfezione. latini, rettor., 20-2: e così sommatamente loda
compimento: a perfezione. latini, rettor., 26-26: appena fie chi li
ampio, più esauriente. latini, rettor., 39-25: sì dicerà di catuna
assai opportunamente, esattamente. latini, rettor., 37-17: lo officio del medico
o temi uniti insieme. latini, rettor., 29-25: è questo [di
oggetti della stessa qualità. latini, rettor., 29-24: filosofia è quella sovrana
stato; popolo. latini, rettor, 42-1: questa causa dimostrativa si solea
due persone soltanto. latini, rettor., 19-1: e così, poi
uom comune a i volgari, / rettor, giudice, padre, a tutti apparse
/ divisa ed in comuno. idem, rettor., 24-30: e appellali [
repubblica; municipio romano. latini, rettor., 10-20: cittade è uno raunamento
sem brameli. latini, rettor., 10-24: compagno è quelli che
). -anche assol. latini, rettor., 8-28: non è concedutovalle grandissime
. - anche assol. latini, rettor., 7-27: e conclude che noi
fare una cosa. latini, rettor., 67-25: dice l'accusatore:
; ornamento, corredo. latini, rettor., 20-27: si studiaro solo in
) in forma indissolubile. latini, rettor., 14-1: dell'uomo dicono li
vedendomi in cotanta benenanza. latini, rettor., 45-20: chi vuole considerare il
istigare a farla. latini, rettor., 45-25: lo sponitore avea propensato
conseguenze). latini, rettor., 42-27: speciale è quella [
nelle più importanti responsabilità. latini, rettor., 42-16: e questo modo di
provvedervi con opportuni accorgimenti. latini, rettor., 42-24: al ver dire sopra
a me non dà consolaménto. latini, rettor., 46-1: consolaménto puote anzi
- anche assol. latini, rettor., 46-6: uno uomo avea fermato
die e notte pantasa. latini, rettor., 46-10: in questo consola-
nelle preoccupazioni). latini, rettor., 46-10: in questo consolamento non
, ecc.). latini, rettor., 48-25: donque ben è fuori
pensavam di condurci / a far corte al rettor, com'è usanza, / quand'
de la cornuta cetra, / il gran rettor di pindo e di parnaso. deledda
dove hanno sede. latini, rettor., 43-30: questa causa si pone
se'tanto cortese. petrarca, 128-10: rettor del cielo, io cheggio / che
quanto astratto. lalini, rettor., 8-29: sì come dice il
celesti, divine. latini, rettor., 32-3: la prima di queste
possesso di una persona. latini, rettor., 14-15: onde misuravano le forze
stato, il governo. latini, rettor., 23-9: e questi [parlatori
d'essa bostra dignitate. latini, rettor., 28-29: ogne cosa quasi
; esperienza; memoria. latini, rettor., 11-7: sapienzia è comprendere la
sé la mia donna amorosa. laiini, rettor., 27-26: e questa altissima
ha la caccia giunta. latini, rettor., 12-6: e questo appare
fondare, creare. latini, rettor., 58-13: stato è appellato il
di una causa. latini, rettor., 60-8: dice tullio che tutte
l'aspetto etico). latini, rettor., 21-9: e queste sono quelle
né unque mai finire. idem, rettor., 48-18: s'intende che queste
, allungare, allargare. latini, rettor., 22-13: questo studio di rettorica
efferatezza, disumanità. latini, rettor., 17-25: e dice 'crudeltade
cotto a sufficienza. latini, rettor., 15-2: e là dove che
spirituali, ecc. latini, rettor., 13-20: la cieca e folle
ne curan ben poco. idem, rettor., 36-22: e questo dice per
si mova merzede e pietanza. lalini, rettor., 16-18: in questa parte
più non v'atenete. latini, rettor., 12-14: chi si parte da
sé et al paese. idem, rettor., 12-23: coll'arme ci difendiamo
santo ch'era amata. latini, rettor., 16-2: dice vittorino che
serino -è bello da vedire. latini, rettor., 15-27: intendo che folli
prep. a). latini, rettor., 12-5: e quanto appare manifestamente
, siccome. latini, rettor., 17-2: potrebbe alcuno dicere:
10 danagio ed ogne languire. latini, rettor., 134-9: tu non dirai
; nocivo, pernicioso. latini, rettor., 42-28: speciale è quella [
al suo arbitrio). latini, rettor., 121-4: e così dicendo dido
, precedente- mente. latini, rettor., 129-16: il mio dire sarà
-anche al figur. latini, rettor., 107-25: quando uomo va davante
la distinguono da altre. latini, rettor., 61-18: la significazione di quella
proprio della definizione. latini, rettor., 61-11: quando è la controversia
antica retorica). latini, rettor., 42-6: del diliberamento. diliberativo
quale siamo incerti). latini, rettor., 42-16: e questo modo di
che precede la deliberazione. latini, rettor., 42-10: dice tulio che causa
; votazione, elezione. latini, rettor., 43-10: la propietade della diliberagione
, immediato, risoluto. latini, rettor., 74-7: dice tulio che quella
ricrede de la sua persona. latini, rettor., i-1399: ché quelli è
, ecc.). latini, rettor., 3-20: rettorica s'insegna in
certo, assoluto. latini, rettor., 47-10: e [tullio]
, esattamente individuato. latini, rettor., 41-18: la [causa]
/ sovente muta stato. idem, rettor., 103-17: dittare è un
insegnamenti della retorica). latini, rettor., 102-22: et ecco tullio che
riprensione, conclusione). idem, rettor., 103-8: la pistola, cioè
, dell'eloquenza. latini, rettor., 104-1: ogne cosa proposta a
e le overe io manifesta. latini, rettor., 100-27: quest'è la
preti ed ali frati. idem, rettor., 122-15: il quarto modo [
ecc.). latini, rettor., 107-12: a'maggiori non dee
generale). latini, rettor., 49-3: come s'alcuno volesse
i precetti della retorica. latini, rettor., 104-20: narrazione è quella parte
nelle cause giudiziarie). latini, rettor., 101-5: altresì uno amante chiamando
difensore; protettore. latini, rettor., 60-19: del detto del difenditóre
avvocato difensore). latini, rettor., 93-6: l'accusato assegna ragione
dell'avvocato difensore. latini, rettor., 60-18: e pare che il
è rimasto privo. latini, rettor., 60-15: contastamento è appellato el
, costruttore di edifici. latini, rettor., 52-6: consideri ancora che 'l
comincia lo suo lavorio. idem, rettor., 52-29: così fae il difficatóre
suoi nemici. petrarca, 128-9: rettor del cielo, io chieggio / che la
accuratamente, esattamente. latini, rettor., 109-20: chi vorrà bene exordire
a essere; rimanere. latini, rettor., 25-12: quelli altri savi.
lant. consistere. ini, rettor., 37-24: materia di questa arte
, senza indugio. lalini, rettor., 69-19: se lungamente soprastessimo in
retor. genere dimostrativo. lalini, rettor., 41-9: dimostraménto è ima maniera
a confermare un'asserzione. latini, rettor., 29-20: nella congetturale constituzione,
(un argomento). latini, rettor., 56-5: atermineremo in altro tempo
n. 5. latini, rettor., 38-6: aristotile...
n. 4). latini, rettor., 46-12: or è ben vero
il suo inizio. latini, rettor., 108-13: il nome del maggiore
, andar via. latini, rettor., 122-5: dido, dicendo i
. allontanato, distolto. latini, rettor., 18-7: uomini dipartiti dall'antica
eloquenza, declamare. latini, rettor., 54-7: perciò che neente vale
no lo voglio consentire. latini, rettor., 59-16: alcuno à furato d'
esattamente, correttamente. ini, rettor., 34-8: dice lo sponitore che
in particolari locuzioni). latini, rettor., 104-12: di queste due materie
partito più ragionevole. latini, rettor., 103-18: dittare è un dritto
. 3). latini, rettor., 127-26: la nostra causa piena
; esattamente, correttamente. lalini, rettor., 34-22: il buono dicitore e
2. inopportuno, sconveniente. latini rettor., 27-28: donque non è disavenante
una cosa). latini, rettor., 45-20: chi vuole considerare il
; dissuadere, distogliere. latini, rettor., 45-27: e se alcuno disconforta
3. dissuasione. lalini, rettor., 45-30: adunque è provato che
da discordie; turbolento. latini, rettor., 22-8: gli uomini d'altissimo
. distinzione, differenza. latini, rettor., 67-12: la cosa dee essere
definire, dichiarare. latini, rettor., 45-14: però che tulio non
non onesto; immorale. latini, rettor, 41-15: la [causa] speciale
dissimile; non comparabile. latini, rettor., 114-6: perciò che le qualitadi
ma noi voglio aprovare. idem, rettor., 82-1: alla fine fue ripreso
spreco di denaro. latini, rettor., 79-20: il comune di firenze
, disgustoso, odioso. latini, rettor., 125-21: noi potemo mettere i
obbligo, per costrizione. latini, rettor., 120-25: intendi che dice «
di una persona). latini, rettor., 129-24: congiurato ànno i nobilissimi
; decadimento, disgregazione. latini, rettor., 21-1: cuminciaro a mettere sedizione
, straordinario, singolare. latini, rettor., 125-18: studiano in cose disusate
con la particella pronom. latini, rettor., 55-17: in questo punto [
complemento predicativo). lalini, rettor., 129-n: noi nobili, noi
. giungere, pervenire. latini, rettor., 129-9: la forza del comune
contrastante. latini, rettor., 58-16: è appellato controversia che
. distinzione, differenza. laiini, rettor., 36-4: intra l'ufficio e
avene a chi à leanza. laiini, rettor., 129-3: sì come fece
- anche rifl. latini, rettor., 36-18: questo dice per divisare
mente, variamente. latini, rettor., 109-25: poi che tullio avea
: sia 'l ferro incontra il suo rettor converso / da lo stuol ribellante e 'n
tarsia, ix-657: tu dunque, alto rettor, più salde e ferme /
è detto, / sempre ebber poi un rettor forestiere, / e ciaschedun durava un
luna e le stelle. latini, rettor., 3-9: sovente e molto
e robustoso e forte. latini, rettor., 3-21: s'insegna dimostrando che
esito, conseguenza. latini, rettor., 7-21: in prima dice [
omo mai per vilitanza. latini, rettor., 11-16: se alcuno intralascia li
alla frase). latini, rettor., 21-3: cuminciaro a mettere sedizione
, loro. latini, rettor., 18-17: picciola forza è quella
si conserva nel testo di brunetto latini (rettor., 53-25: « e già
; oratoria. latini, rettor., 22-29: la eloquenzia mise in
girne errante / un altro là senza rettor si mira. rinuccini, xxx-4-357: altra
attenzione dell'uditorio. latini, rettor., 110-15: exordio è uno adornamento
state più in duresse. latini, rettor., 110-19: exordio è uno adornamento
/ oto e tifeo, contro il rettor de l'etra. foscolo, vii-18:
so far calcina cun fornello. latini, rettor., 29-13: in fatti è
malafede, disonestà. latini, rettor., 23-19: tenevano la menzogna e
malintesi o equivoci). latini, rettor., 77-5: colui che dovea avere
qualcuno o qualcosa. latini, rettor., 23-17: montaro in ardimento e
, narratore; oratore. latini, rettor., 23-8: non erano parlatori,
un proiettile, ferita. latini, rettor., 37-25: le malizie [=
articolo di genere femminile. latini, rettor., 103-24: le parole che si
unione, insieme inscindibile. latini, rettor., 14-2: dell'uomo dicono li
(nelle cause). latini, rettor., 93-26: fermamento è il filmissimo
oppostissimo argomento al giudicamelo. idem, rettor., 95-15: questi fermissimi argomenti
nei libri). latini, rettor., 54-17: memoria è quella scienzia
fedeltà, lealtà. latini, rettor., 19-26: fede è fondamento di
perseguito con tenacia. latini, rettor., 75-4: tullio dice che quella
(una persona). latini, rettor., 25-12: dimoraro fermi a consigliare
-con la particella pronom. latini, rettor., 121-32: elli che si fida
. -anche sostant. latini, rettor., 27-6: pare a me che
flore de diversi colori. latini, rettor., 30-1: dice uno savio
- anche: comprensione. latini, rettor., 30-3: un altro savio dice
antonomasia: aristotele. latini, rettor., 29-30: neuno puote essere filosofo
, istruito, erudito. latini, rettor., 3-2: qui comincia lo 'nsegnamento
introdotta la conclusione. latini, rettor., 28-25: in questa parte del
un'arte, ecc. latini, rettor., 4-1: di fuori s'insegna
termine; in conclusione. latini, rettor., 35-23: alla fine conclude tulio
animali: veterinaria. latini, rettor., 32-5: la seconda scienzia,
appetito come autor di fatti eroici e rettor degli animi eccelsi, parla con innumerabili bocche
costruisce un edificio. latini, rettor., 51-6: il fondamento, la
, ecc.). latini, rettor., 34-7: gramatica è intrata e
per l'attività pratica. latini, rettor., 29-9: onde tulio dice di
in ogni particolare. latini, rettor., 32-17: la prima scienzia,
che mai non vien meno. latini, rettor., 98-16: della quale scienzia
-anche al figur. latini, rettor., 5-18: di tutti i detti
figura geometrica; conformazione. latini, rettor., 48-10: altressì fue questione della
, di una trattazione. latini, rettor., 6-1: e * tratta secondo
vaneggiamento, delirio. latini, rettor., 69-28: dicere che non sia
. -di animali. latini, rettor., 27-15: il leone e molte
. -sostant. latini, rettor., 41-23: di questa causa speciale
: il capo della truppa latini rettor., 17-13: state bene insieme,
dezza. latini, rettor., 33-8: quatro vertudi, ciò
/ di loco periglioso. latini, rettor., 24-11: sì come la nave
nel mangiare). lalini, rettor., 125-29: diremo che sono oziosi
: qualità, capacità. lalini, rettor., 54-10: memoria èe di due
. -anche: spregiudicatezza. latini, rettor., 12-23: coll'arme ci difendiamo
stati, di sovrani. latini, rettor., 129-9: poi che la forza
, valorosamente, arditamente. latini, rettor., 66-n: francamente [aiace]
con molta altra gente. latini, rettor., 63-29: uno cittadino di
espressione o d'esecuzione. latini, rettor., 126-15: noi potemo acquistare la
sicuro, stabile. latini, rettor., 17-18: erano liberi e franchi
- anche al figur. latini, rettor., 55-9: che 'l parliere che
scaltrezza, furberia. latini, rettor., 23-13: per la fraude e
, scotendo, chiede / al suo rettor la libertà del collo. forteguerri,
. /... / passa il rettor del ciel gli eterei calli / e
frode alimentare). latini, rettor., 121-19: delle lettere composte falsamente
fraudolento, ingannevole. latini, rettor., 53-25: melliori sono le ferite
, di molti nomi / spirto; rettor del mondo, accrescitore, / lucifero
con la particella pronom. latini, rettor., 22-17: della qual cosa non
intendere e volere. latini, rettor., 48-23: dunque ben è fuori
, regole, decreti. latini, rettor., 95-10: quello è malizioso fatto
anche con valore attributivo. latini, rettor., 89-26: quella è controversia in
, in particolare). latini, rettor., 3-20: rettorica s'insegna in
, oggetti). latini, rettor., 84-16: alcuno à furato d'
- anche al fìgur. latini, rettor., 50-7: qui pare che tulio
), il rubare. latini, rettor., 14-15: misuravano le forze del
ecc.). latini, rettor., 42-23: sopra le cose future
dottori, 1-412: frattanto da i rettor di lombardia / la pace alla gagliarda
- anche sostant. latini, rettor., 33-4: gridavano e garriano a
, polemico. latini, rettor., 25-13: dimoraro fermi a consigliare
particolare). latini, rettor., 28-29: ogne cosa quasi o
genere era 'mperatore. latini, rettor., 29-4: si puote intendere ge
il genere encomiastico). latini, rettor., 69-24: deliberamento e dimostramento
trattazione; argomento. latini, rettor., 28-21: questa arte di rettorica
si determina una circostanza. latini, rettor., 59-30: di ciò nasce cotal
; soldati, truppe. ini, rettor., 87-23: uno cavaliere l'aperse
di essi). laiini, rettor., 32-19: la terza, cioè
girne errante / un altro là senza rettor si mira. barilli, 2-113: le
né mi voglio ralegrare. lalini, rettor., 83-9: io non ti
giochi d'azzardo). latini, rettor., 125-30: sono oziosi in luxuria
; suscitare scherno. latini, rettor., 107-10: né non dico che
, ecc.). latini, rettor., 26-16: e dice 'ioconda',
come centro di ispirazione. latini, rettor., 30-18: sopr'esse tre questioni
/ quello vo volio recetare. latini, rettor., 26-12: poi dice le
sentenza, condanna. latini, rettor., 92-24: giudicaménto è quella contraversia
; deliberazione. latini, rettor., 130-18: fie intento s'io
poteri giurisdizionali). latini, rettor., 120-4: il terzo luogo [
dei giudici, forense. latini, rettor., 38-7: aristotile...
la comune opinione. latini, rettor., 22-1: parendo molte fiate che
- anche assol. latini, rettor., 6-23: nella quale [opera
ed altro non mi dai. latini, rettor., 74 * 7: quella questione
, ecc.). latini, rettor., 26-23: questi che ànno eloquenzia
, ecc.). latini, rettor., 78-18: queste preghiere possono advenire
lecitamente, legittimamente. latini, rettor., 68-31: [oreste] uccise
; lodevolmente, esemplarmente. latini, rettor., 23-29: in questo contrastare i
bisogno di ciascuno). latini, rettor., 12-12: là dove dice «
al figur. latini, rettor., 18-28: impreser gli uomini aver
mantenendo le promesse. latini, rettor., 12-13: hanno [le virtù
parte della ragione. latini, rettor., 58-1: appellasi causa tutta la
; rettamente. latini, rettor., 74-13: fecero quelli da teba
consonantica). latini, rettor., 13-12: fue un tempo che
bello, delectevole e glorioso. latini, rettor., 32-25: dicerà tanto d'
, eccessivo. latini, rettor., 11-1: dice « fedele amore
; attendervi con impegno. latini, rettor., 40-3: ma ben guardi d'
- anche assol. latini, rettor., 37-17: lice che lo officio
anche: orlare. latini, rettor., 102-6: quelli che manda sua
riferimento a concetti astratti. latini, rettor., 11-9: eloquenzia è sapere dire
particella pronom.). latini, rettor., 20-11: poi che li uomini
pace, e amici guerriare. latini, rettor., 11-18: quelli il quale
ecc.). latini, rettor., 43-28: uno fa sua petizione
svolto; mancia. latini, rettor., 43-27: uno fa sua petizione
metodo, sistema. latini, rettor., 25-20: ritorna a conchiudere che
in provedenza / ver me. latini, rettor., 94-8: aiaces era uno
era pieno di grande senno. idem, rettor., 105-3: è [la
: diversamente, differentemente. latini, rettor., 4-13: in altra guisa è
ant. economia. latini, rettor., 33-11: perciò conviene che di
lo vegia io morto! latini, rettor., 14-22: ma fue alcuno
- anche: idolo. latini, rettor., 76-17: arrivaro ad uno porto
. -anche sostant. latini, rettor., 26-15: dice « illustre »
metastasilo, 1-ii-1332: ma il gran rettor del cielo e delle stelle /..
porta indosso per devozione. latini, rettor., 88-28: marcello entrò nella chiesa
; mettere in imbarazzo. latini, rettor., 121-32: elli che ssi fida
impacciare, ostacolare. latini, rettor., 77-6: avea fallito del termine
impaccio, intralcio. latini, rettor., 76-22: la seconda maniera è
uccidere mediante impiccagione. latini, rettor., 44-9: il ladro èe da
. continuità, insistenza. latini, rettor., 29-13: nelle quali controversie adusandosi
briga, darsi pena. latini, rettor., 23-11: questi...
reso difficile, oscuro. latini, rettor., 113-22: la causa è impigliata
cel lini, 826: rettor del cielo,... / già
. -intr. latini, rettor., 18-27: impreser gli uomini aver
. appreso, imparato. latini, rettor., 77-10: artificiale [memoria]
. prendere a prestito. latini, rettor., 76-24: un mercatante caursino avea
. ignoranza, inesperienza. latini, rettor., 76-9: quella maniera di concedere
riferimento a concetti astratti. latini, rettor., 39-8: tulio reca tutta la
o è addottorato. latini, rettor., 7-28: noi dovemo studiare in
compì, di modo. latini, rettor., 93-32: in tutte guise doveano
compì, di argomento. latini, rettor., 12-8: in ciò che dice
persone et in avere. latini, rettor., 87-21: chiunque aprirà la porta
al gerundio semplice). latini, rettor., 20-26: divennero sì copiosi in
, ecc.). latini, rettor., 5-22: orator è colui che
confidenza, mutua intesa. latini, rettor., 107-10: né non dico che
a concetti astratti). latini, rettor., m-12; s'alcuno m'aponesse
laiini, rettor., 129-24: congiurato ànno i nobilissimi
di preghiera). latini, rettor., 107-27: quando uomo va davante
o di preghiera). latini, rettor., 55-27: parlando in dolore sia
. sottomesso, riverente. latini, rettor., 122-14: il quarto modo [
; imputazione. latini, rettor., 122-4: per guidardone della verace
amor di bona incominzanza. latini, rettor., 21-12: si è convenevole
sospensione. -tr. latini, rettor., 117-20: dovea elli incuninciare il
di un'orazione) * latini, rettor., 131-16: quelle persone dayanti cui
: sia il ferro incontra 'l suo rettor converso / da lo stuol ribellante e 'n
; incorporeo, spirituale. latini, rettor., 32-11: la terza scienzia,
intensità, estensione). lalini, rettor., 131-2: così inaudita e non
noiosamente, molestamente. latini, rettor., 125-7: i nostri adversarii usano
desidera intendere cum brevità. latini, rettor., 120-12: [benevolenza s'acquista
.: lusinghiero. latini, rettor., 132-24: « insinuatio » è
, svigorimento. latini, rettor., 93-21: sopra '1 confermamento
validità, di importanza. laiini, rettor., 92-24: giudicamento è quella con
indignazione, sdegno. latini, rettor., 107-15: no scrivemo a'nemici
, esposti, trattati. latini, rettor., 32-26: sì come fue detto
o fratei, di latini, rettor., 134-5: quelle cose, le
, dissennato. latini, rettor., 14-13: quelli uomini erano sì
altre a ciò fare. latini, rettor., 16-13: inducendo loro a sapere
cariteo, 299: perché l'alto rettor de la natura / supporta un lungo
dei con esso; / al gran rettor dell'infero confino / fece il medesmo riverente
: infezione, contagio. latini, rettor., 38-14: così fuoro trovati li
, ecc.). latini, rettor., 116-7: volere così isbrigatamente pace
validità, di importanza. latini, rettor., 93-9: di ciò che conferma
infingere di non vedire. latini, rettor., 8-5: tulio, mostrando
senza sotterfugi, schiettamente. latini, rettor., 115-2: quella maniera de exordio
avv. di luogo. latini, rettor., 11-24: imprima dice che pare
, una prova). latini, rettor., 31-n: [sofistica] insegna
anima al corpo. latini, rettor., 51-5: sono sue parti perché
una determinata direzione. latini, rettor., 18-7: pare a me che
. fortemente, vigorosamente. latini, rettor., 30-17: questo studio di rettorica
2. a forza. latini, rettor., 140-1: se le parole che
diletti in mie'danni. latini, rettor., 19-20: coloro ànno fede che
di ricco ingegno. latini, rettor., 142-13: piace allo spo
umana del verbo. latini, rettor., 129-15: il mio dire sarà
con la particella pronom. latini, rettor., 90-25: questione è quella con
, schiatta, casato. latini, rettor., 136-24: l'animo il quale
, genere, qualità. latini, rettor., 110-30: il parliere che non
, legittimamente). latini, rettor., 74-10: il qual fatto si
contro giustizia. latini, rettor., 59-29: dice l'uno:
dell'arte). latini, rettor., 117-6: quando la nostra causa
inanso no se làsono trovare. latini, rettor., 91-22: da quinci innanzi
, di grande autorità. latini, rettor., 21-29: parendo molte fiate che
a fini pratici. latini, rettor., 30-1: [filosofia] è
insegna -pur d'alegramento. latini, rettor, 127-7: tu ài renduto a me
morale); educazione. latini, rettor., 70-3: se ermagoras avesse in
al plur.). latini, rettor., 16-29: melliorare per comandamenti,
/ per suo peso allegiare. latini, rettor., 6-22: la sua intenzione
della materia dell'insegnamento. latini, rettor., 19-16: fuoro gli uomini raunati
a contare e annumerare. latini, rettor., 3-14: rettorica èe scienzia
e non sono amato. latini, rettor., 5-9: orator, cioè lo
a concetti astratti. latini, rettor., 7-26: pare a llui di
, convivenza di persone. latini, rettor., 10-5: prima si raunaro gli
effetti diversi prodotti simultaneamente. latini, rettor., 57-21: poi che tulio àe
la simpatia del pubblico. latini, rettor., 194-16: conviene usare insinuazione
anche al figur. latini, rettor., 148-10: quelli che manda sua
avveduto, accorto. latini, rettor., 28-11: prima dice alcuni belli
vescovo de cutale cità. latini, rettor., 8-8: per le sue propie
una prop. subordinata. latini, rettor., 128-25: ciascuna persona sarà intenta
una prop. subordinata. latini, rettor., 14-28: dove dice il testo
di uno scritto). latini, rettor., 87-18: le parole che sono
esperto, perito. latini, rettor., 6-20: brunetto latino, lo
applicazione, intensamente. latini, rettor., 131-12: quando tu il vuoli
interesse; intensamente. latini, rettor., 56-11: si dee considerare più
; assorto. latini, rettor., 110-4: sia inver noi benivolente
esattamente, perfettamente. latini, rettor., 6-27: ciascuno che saprà bene
subito tagli. laiini, rettor., 66-32: di ciò è questione
d'aver gioia intera. latini, rettor., 29-32: neuno puote essere
, i costumi). latini, rettor., 129-16: il mio dire sarà
— anche: intercessione. latini, rettor., 46-29: causa dice che sia
. -assol. latini, rettor., 30-3: [filosofia] è
luogo; incorrere. latini, rettor., 125-2: vuole tullio apertamente insegnare
, vigilante; solerte. latini, rettor., 129-6: altressì fìe inteso s'
relazione di vicinanza). latini, rettor., 80-13: catone non avea podere
, di argomento). latini, rettor., 6-19: molto disiderava di sapere
segreto, in confidenza. laiini, rettor., 43-2: pace è da tenere
; abbandonare; desistere. latini rettor., 29-31: neuno puote essere filosofo
. omettere, tralasciare. latini, rettor., 171-14: quando la causa fie
essere lo stranio parentado. latini, rettor., 11-17: se alcuno intralascia li
, ecc.). latini, rettor., 24-16: odio non è altro
— anche sostant. latini, rettor., 58-20: primieramente insegna invenire
brunetto latini (cfr. latini, rettor., 51-21: « dice tulio che
un ordine. latini, rettor. [tommaseo]: questi, veggendo
stato invitto alle contrarie preghiere eziandio del rettor di essa. siri, vii-415: allora
). andare. latini, rettor., 77-24: i mercatanti..
; iracondo. latini, rettor., 24-17: i buoni savi erano
là, allontanarsi. latini, rettor., 17-9: fue un tempo che
ant. giudiziale. latini, rettor., 161-n: le generazioni e le
giustizia, legittimamente. latini, rettor., 59-29: di ciò nasce cotal
(un sentimento). latini, rettor., 10-28: amico è quelli che
guisa si no poi recitare. latini, rettor., 6-13: si n'andò
girne errante / un altro là senza rettor si mira. pananti, 11-68: filinto
lacreme lo molle scendimento. latini, rettor., 55-27: parlando in dolore
, mentre, quando. latini, rettor., 8-12: là dove dice «
ant. laidezza. latini, rettor., 193-15: insinuatio è da usare
vergognoso, disonorevole. latini, rettor., 132-24: « inusitatio » è
per tosatura integra. latini, rettor., 97-8: il bono drappiere.
permissivo, licenzioso. latini, rettor., 17-20: larga e libera licenzia
disinteressarsi di qualcosa. latini, rettor., 31-3: la prima di queste
celebrato, esaltato. latini, rettor., 26-15: dice 4 illustre '
, artigianale, industriale. latini, rettor., 23-5: non si trametteano delle
, faticoso). latini, rettor., 52-11: consideri ancora che 'l
, buona fede. laiini, rettor., 19-27: fede è fondamento di
-ant. semplice. latini, rettor., 91-33: mosterremo, per cagione
alle affermazioni altrui. latini, rettor., 28-4: sapute e cognosciute queste
senso scherz.). latini, rettor., 13-17: neuno uomo avea veduto
limitata; ottuso. latini, rettor., 125-26: o diremo che sono
sommamente caro. latini, rettor., 55-7: chi vuole considare il
: lietamente, giocondamente. latini, rettor., 55-24: in letizia de 'l
(un errore). laiini, rettor., 120-10: [benevolenza s'acquista
, il collo). latini, rettor., 55-25: in letizia de 'l
del servaggio ebreo, / anzi il rettor del mondo. d'annunzio, v-1-507:
da istituzioni democratiche. latini, rettor., 17-18: tutto che..
, una fatica). latini, rettor., 8-12: là dove dice «
donde voi sete nato. idem, rettor., 125-9: ben dico che catellina
; schiatta, stirpe. latini, rettor., 125-4: e 'l parentado,
letter. elefante. latini, rettor., 27-13: il leofante e molti
-ant. contraddittorio. latini, rettor., 35-5: dice lo sponitore che
; abbracciare, comprendere. latini, rettor., 49-14: l'arte che fece
parole; elocuzione. latini, rettor., 53-5: tullio dice della locuzione
di biasimare). latini, rettor., 8-6: tulio, mostrando di
dileguare, far sparire. latini, rettor., n-19: ordino di ritrarre dell'
di loro lor mercanzia. latini, rettor., 66-14: alla fine l'armi
dolzi versi in loro usanza. latini, rettor., 126-11: dalla persona dell'
d'ispirazione, modello. latini, rettor., 98-15: sia...
rispetto alla larghezza. latini, rettor., 48-11: altressì fue questione della
; quartiere, rione. latini, rettor., 14-28: dove dice il testo
estratto, citazione. latini, rettor., 102-15: tullio medesimo, luogo
opportuno, occasione favorevole. latini, rettor., 12-19: non sa trattare le
; mezzo, modo. latini, rettor., 119-21: benivolenza s'acquista di
detto non à loco neiente. latini, rettor., 105-14: ma ll'altre
abie pianto e dolore. latini, rettor., 134-20: dovemo noi usare
sensualità, voluttà. latini, rettor., 10-32: dice « giusto amore
sessuale, accoppiarsi. latini, rettor., 19-3: misuravano le forze del
ne le cose divine le latini, rettor., 68-20: un grande romano,
; impresario edile. latini, rettor., 52-6: il buono difficiatore e
sapere ed esperienza). latini, rettor., 95-6: nota che quel fatto
; lavoro, fatica. latini, rettor., 33-18: quella maniera ch'è
, di difficile comprensione. latini, rettor., 113-22: oscuro è quello nel
falsamente. latini, rettor., 125-6: noi diremo come'nostri
violenza, duramente. latini, rettor., 116-3: s'ei [l'
compì, di limitazione. latini, rettor., 80-12: catone non avea podere
sventura o avversità. latini, rettor., 8-2: immantenente dice del male
-danno, rovina. latini, rettor., 7-18: la sentenzia d'aristotile
. -reato. latini, rettor., 79-17: la colpa e la
, ecc.). latini, rettor., 127-1: cesare volle alcuna fiata
lato negativo, puntodebole. latini, rettor., 7-12: i mali che vernano
vivere in questo mundo. latini, rettor., 79-9: uno è accusato
nemico, avversario. latini, rettor., 123-20: acquistare benivolenza dalla
. presente). latini, rettor., 44-1: questa causa si pone
o dolore; tormentare. latini, rettor., 26-6: acciò che'rei uomini
e scampare la vita. latini, rettor., 20-11: poi che ili uomini
ecc.). latini, rettor., 8-11: per le sue propie
frode, falsità. latini, rettor., 23-13: per la fraude e
-dolosamente, fraudolentemente. latini, rettor., 181-8.: noi potemo i
deleterio, esiziale. laiini, rettor., 124-16: fue malizioso fatto il
manchevolezza; oltremodo scorretto. latini, rettor., 49-14: l'arte che fece
secondo malore. sacchetti, 42-39: il rettor della terra conviene che purghi li vizi
ant. maldicenza. ini, rettor., 83-18: e di ciò fue
ant. matrimonio. latini, rettor, 13-17: neuno uomo avea veduto legit
una lettera, mittente. latini, rettor., 106-3: nella pistola bisogna di
non mangiai ma mezo pane. latini, rettor., 15-2: là dove dice
ingozzarsi di vivande. latini, rettor., 125-29: diremo che sono oziosi
interrogativa diretta o indiretta. latini, rettor., 59-31: di ciò nasce cotal
; indole, temperamento. latini, rettor., 26-2: se alquanti di mala
-categoria di una classificazione. latini, rettor., 3-14: rettorica è scienzia di
: ovvio, lapalissiano. latini, rettor., 91-33: mosterremo, per cagione
di essa). latini, rettor., 55-17: in questo punto non
, ecc.). latini, rettor., 130-12: elli gridava ch'appena
- anche assol. latini, rettor., 22-14: quando più indegnamente la
, ingentilito, dirozzato. latini, rettor., 16-16: costrinse e raunò in
remissività, arrendevolezza. latini, rettor., 126-16: noi potemo acquistare la
ecc.). latini, rettor., 92-19: ma se dice così
, salvaguardia, tutela. latini, rettor., 22-21: la loro eloquenzia [
fin'amante agio in balìa. latini, rettor., 88-8: avenne che una
maschile; maschio. latini, rettor., 64-4: fue accusato uno,
appartiene al genere maschile. latini, rettor., 103-24: dice « diritto trattamento
specialmente, precipuamente. latini, rettor., 25-26: maximamente cun ciò sia
matematica elementare). latini, rettor., 32-10: la terza scienzia,
, n. 5. latini, rettor., 35-16: il parliere che conosce
di un'attività. latini, rettor., 53-1: materia di questa arte
uccisione della propria madre. latini, rettor., 133-15: fue accusato [oreste
merzè per vostro onore. latini, rettor., 47-20: molto n'è grande
ke men savrò guardare. latini, rettor., 15-26: folli arditi sono uomini
maria ', senz pecà. latini, rettor., 8-11: per le sue
. -assol. latini, rettor., 37-17: lo officio del medico
. -sostant. laiini, rettor., 37-19: la fine del medico
, arte medica. latini, rettor., 32-7: la seconda scienzia,
: arto, estremità. latini, rettor., 106-28: l'occhio è nobile
danno o prò ne 'mborso. latini, rettor., 76-20: memoria è fermo
declamazione; mnemotecnica. latini, rettor., 51-10: furo alcuni che diceano
quale bita bui menate? latini, rettor., 46-5: uno uomo avea
della carità pubblica. laiini, rettor., 26-9: distrutti sono coloro che
maggior danno e men procaccio. latini, rettor., 25-22: al mio animo
, di quantità numerica. latini, rettor., 14-4: sì come menoma la
-confutare, smentire. laiini, rettor., 105-2: riprensione è quella parte
particella pronom.). latini, rettor., 11-5: così pare manifestamente che
verità; errore. latini, rettor., 23-19: montaro in ardimento e
ammirevole, incantevole. latini, rettor., 170-12: virgilio volendo trattare de
mercatante rotto in mare. latini, rettor., 76-9: mercatanti fiorentini passavano in
dolze compera l'amaro. latini, rettor., 10-10: apresso gli uomini
ardo e 'nciendo da fori. latini, rettor., 115- 26: in questo
sentimentale della persona amata. latini, rettor., 101-4: uno amante, chiamando
per denaro; prostituta. latini, rettor., 125-30: sono [i nostri
che ver ciò faraggio. latini, rettor., 88-3: una legge era cotale
l'articolo determinativo). latini, rettor., 79-21: il comune di firenze
. citato, menzionato. latini, rettor., 144-$: non sia credenza d'
/ e so pensare. latini, rettor., 18-25: là dove dice «
sacro; ufficio divino. latini, rettor., 67-21: roberto accusa gualtieri ch'
partic.: bronzo. latini, rettor., 74-14: fecero quelli da teba
; servirsene, valersene. latini, rettor., 4-22: quelli parla pienamente e
determinata spesa). latini, rettor., 17-9: il savio uomo fece
, in un discorso. latini, rettor., 7-26: nella quarta parte si
, ecc.). latini, rettor., 3-12: non picciola parte di
, passabilmente. latini, rettor., 69-16: il quale suo fallimento
, nella parte centrale. latini, rettor., 80-11: in mezzo della via
mondo a segnorato ». latini, rettor., 76-7: il grande valore che
in posizione enclitica. latini, rettor., 191-9: io [oreste]
e sovenmi ad ogn'ura. latini, rettor., 14-9: la ragione stessa
messa in pre- gionia. latini, rettor., 29-9: io mi penso che
culturalmente, incivilire. latini, rettor., 22-12: l'uomo àe in
misura ne lo so parlare. latini, rettor., 93-18: certo ulixes fue
persuasivo, più fondato. latini, rettor., 186-18: la nostra causa piena
, un prodotto). latini, rettor., 74-12: [ii] maestro
bona fede senza frode. latini, rettor., 60-11: quasi ciascuno dice la
risorse, più fertile. latini, rettor., 129-12: italia è migliore paese
29. prov. latini, rettor., 76-13: melliori sono le ferite
- anche sostant. latini, rettor., 61-8: pace è da tenere
minaccia, per minacciare. latini, rettor., 55-18: in questo punto non
, opporsi fieramente. latini, rettor., 148-4: chi volesse bene considerare
dotato nelle facoltà fisiche. latini, rettor., 27-6: pare a me che
l'uditore; impressionante. latini, rettor., 162-19: quella causa è appellata
accolte, / le fa beate il gran rettor di deio. preti, i-58:
disavventura, contrarietà. latini, rettor., 122-6: dido, dicendo i
. bracciolini, 1-5-49: io che rettor, come tu sai, / son delle
di estrema degradazione. latini, rettor., 26-9: distrutti sono coloro che
; nocivo, pernicioso. latini, rettor., 24-7: poi che ciò avenne
tua scimia e tu del polo / rettor, che fai nel sempiterno chiostro, /
un luntano ben servire. latini, rettor., 78-20: ben puote alcuna fiata
, superficie. latini, rettor., 48-14: questa misura si sforzavano
manovale, / lignimaestro. latini, rettor., 48-15: questa misura si sforzavano
-anche assol. latini, rettor., 15-28: là dove dice «
una divinità pagana). latini, rettor., 169-13: se ll'uditore fosse
/ son palese e nascose. idem, rettor., 3-19: rettorica s'insegna
struttura o stile architettonico. latini, rettor., 52-8: consideri ancora che '1
-con riferimento ad animali. latini, rettor., 13-13: in tutte pàrti isvagavano
ant. moderatore. latini, rettor., 25-29: per essa medesima [
gente m'amo. latini, rettor., 19-5: misuravano le forze del
di una quantità maggiore. latini, rettor., 10-7: prima si raunaro gli
condizioni affini. latini, rettor., 30-2: quello che avea eloquenzia
, il valore). latini, rettor., '28-4: divennero sì copiosi in
, valore, pregio. latini, rettor., 37-5: altressì molto bene n'
ei omo de multo onore. latini, rettor., 7-15: un suo amico
, un'abitudine). latini, rettor., 32-11: questi s'ausarono tanto
a poco). latini, rettor., 96-7: perciò che di questo
passo è più dottata. latini, rettor., 7-14: in francia..
di grado comparativo. latini, rettor., 84-20: sacrilegio è molto peggiore
, per parecchio tempo. latini, rettor., 3-7: sovente e molto ò
perseverante; duramente. latini, rettor., 94-3: in guerra non si
notevole utilità, efficacemente. latini, rettor., 22-27: avegna che 'l suo
monarca. aretino, v-1-80: o rettor grandissimo de le genti e de i regni
pur è vero e così credo, / rettor del mondo, che infinita sia /
globo terrestre, terra. latini, rettor., 67-14: chente è la forma
ha valore enfatico). latini, rettor., 10-14: roma èe capo del
denaro in pezzi metallici. latini, rettor., 77-1: il debitore, portando
anche: fossa comune. latini, rettor., 124-18: eurifiles di medea.
ecc.). latini, rettor., 10-7: poi che furo divenuti
ven da fine canoscienza. latini, rettor., 20-23: alquanti erano in grande
fioretti, 2-4-185: aristotile nel primo di rettor. moralizzando prima color esser veramente degni
. -di animali. latini, rettor., 64-7: fue uno accusato ch'
divina). latini, rettor., 42-12: l'uomo è animale
; accidentale, contingente. latini, rettor., 121-28: tu, filosofia,
espressione nemico mortale). latini, rettor., 66-15: montò tra lloro tanta
(un duello). latini, rettor., 122-18: pompeio, vegiendosi alla
de questa sia pare. latini, rettor., 30-5: filosofia è onestade di
: supplizio, martirio. latini, rettor., 65-23: pone tulio l'exemplo
-anche: pena capitale. latini, rettor., 81-6: orestes...
di una teoria. latini, rettor., 92-30: di questo mostramento della
, lo bollo pria mustrare. latini, rettor., 48-13: chi vuole bene
una prop. subordinata. latini, rettor., 80-22: mosterrà come sia da
una prop. subordinata. latini, rettor., 129-15: conviene recare argomenti
sostenere una tesi. latini, rettor., 69-23: come s'alcuno volesse
che mostrate per sembianza. latini, rettor., 78-22: non pare che
, simulare, dissimulare. latini, rettor., 9-18: tulio, mostrando di
astratto o inanimato. latini, rettor., 9-9: questo è bello colore
spiegato, delucidato. latini, rettor., 105-17: quella questione la quale
torni a me amare. latini, rettor., 55-29: parlando in dolore
o vi aderiscono. latini, rettor., 40-2: potrà quelli per cui
mi darà gravoso movimento. latini, rettor., 92-12: vero fue che la
: dunque falso indovino, / almo rettor dell'onde, / fie 'l multiforme tuo
nata). latini, rettor., 30-17: anticamente per nescietà delli
si mova. latini, rettor., 18-3: eloquenzia nasce e muove
mura e 'nfranzi porti. luitini, rettor., 10-21: non sono detti
costume). latini, rettor., 32-18: la seconda scienza,
in meno). latini, rettor., 18-n: sì come menoma la
ch'io muterria ventura. latini, rettor., 14-6: l'anima muta la
muovere da una posizione. latini, rettor., 85-13: viene a dire che
accampamento, ecc. latini, rettor., 123-5: altri diceano che.
e vilan contrariar segnore. latini, rettor., 151-22: dice che è
e oggettiva dei fatti. latini, rettor., 104-19: narrazione è quella parte
, ecc.). latini, rettor., 18-3: in questa quarta parte
una lite giudiziaria. latini, rettor., 86-2: constituzione è la prima
recesso, anfratto. latini, rettor., 16-12: costrinse e raunò in
/ natur'a suo podire. latini, rettor., 14-17: tuttavolta la
animo, inclinazione istintiva. latini, rettor., 176-19: offici sono quelle cose
tosto a naturale statura. latini, rettor., 45-11: la terza scien-
, di una dottrina. latini, rettor., 140-15: chi accorda bene le
ingegno, temperamento artistico. latini, rettor., 7-14: la sentenzia di platone
abito in natura). latini, rettor., 25-17: tanto era loro allegra
naturale, per istinto. latini, rettor., 38-20: questa altissima cosa,
da quella di gravità. latini, rettor., 42-3: dice un savio cotale
, ecc.). latini, rettor., 77-6: memoria èe di due
, una pratica). latini, rettor., 138-2: è contra naturale usanza
par che nasca naturalemente. latini, rettor., 22-7: la ragione..
di un popolo. latini, rettor., 7-17: era parlatore molto buono
se prisero iettare. latini, rettor., 128-10: se '1 signore
, circa tale argomento. latini, rettor., 153-11: tullio intralasciò la salutazione
a noi, ci. latini, rettor., 118-17: se. nne piace
-con uso pleonastico. latini, rettor., 176-22: il secondo modo si
tant'è di bontade fresco. latini, rettor., 20-6: non cono- sceano
logicamente anche al primo. latini, rettor., 65-8: è provato che conforto
nemmeno, neanche. latini, rettor., 39-22: ché al ver dire
, oppure, ovvero. latini, rettor., 63-13: non pare che ermagoras
che lo segue immediatamente. latini, rettor., 107-1: né non dico che
di non. latini, rettor., 17-16: ancora in quello tempo
, ecc.). latini, rettor., 73-16: dice tulio che inventio
normali). latini, rettor., 109-7: purgazione è quando il
imprescindibile, necessariamente. latini, rettor., 77-23: per necessitade e non
una prop. subordinata. latini, rettor., 196-14: poi che tu avrai
accusa; non confessare. latini, rettor., 94-16: in questo mezzo tempo
trascurato, ozioso. latini, rettor., 183-12: sono neghettosi, che
di tale attività. latini, rettor., 45-23: lo sponitore avea propensato
arringa giudiziaria). latini, rettor., 98-24: a questo genere ermagoras
iudiciale e negoziale. idem, rettor., 104-9: negoziale [costi
mali, di avversità. latini, rettor., 185-8: tu nell'ira,
; sovversivo, ribelle. latini, rettor., 115-22: così recava il fatto
perciò sempre fu mendico. latini, rettor., 78-15: [ii] parliere
7. prov. latini, rettor., 76-14: melliori sono le ferite
uno sguardo). latini, rettor., 78-14: il parliere che vuole
di inesperienza; inconsapevolezza. latini, rettor., 13-19: per errore e per
aiuto di pessimi seguitatori. idem, rettor., 30-16: anticamente per nescietà delli
fa-1 tornar plui fino. latini, rettor., 18-5: in alcuno tempo erano
di chicchessia). latini, rettor., 17-15: neuno uomo avea veduto
pur è vero e così credo, / rettor del mondo, che infinita
enfatica). latini, rettor., 49-6: le tre scienze sono
. -decadere. latini, rettor., 30-16: questo studio di rettorica
in nessun conto. latini, rettor., 183-10: noi potemo mettere i
la zia). latini, rettor., 31-8: i gracchi nepoti d'
o per altra casone. latini, rettor., 17-15: neuno uomo avea veduto
negativo anche pleonastico. latini, rettor., 167-1: sanza molte parole e
la gola q'è enportuna. latini, rettor., 128-1: non si truova
azione di chiunque). latini, rettor., 41-22: neuno puote essere filosofo
, chicchessia, chiunque. latini, rettor., 71-5: tal fue questo ermagoras
: inutile, inetto. latini, rettor., 183-12: sono uomini nescii sanza
parte dell'interlocutore). latini, rettor., 60-17: sopra le cose future
con decisione). latini, rettor., 56-4: in questa proposta à
del no: sconsigliare. latini, rettor., 95-5: altri consigliane del no
ricusare, opporsi. latini, rettor., 60-13: « è da mandare
(un artigiano). latini, rettor., 142-16: sia [lo sponitore
, un paese). latini, rettor., 95-1: cartagine, la quale
di una cosa). latini, rettor., 37-22: colui conquista cosa nobile
, ecc.). latini, rettor., 190-1: giurato ànno i nobilissimi
. -sostant. latini, rettor., 189-1: poi che. lla
funzione fisiologica). latini, rettor., 155-x: l'occhio è nobile
o importante di qualcosa. latini, rettor., 155-3: la salutazione è nobile
importanza, rilevanza. latini, rettor., 41-13: anzi che. llo
da stessi o medesimi. latini, rettor., 196-11: quelle cose, le
espressive o per enfasi. latini, rettor., 16-10: sì come coll'arme
di compì, ogg. latini, rettor., 188-6: potemo del nostro exordio
. f f latini, rettor., 189-1: noi nobili, noi
o di modestia). latini, rettor., 70-16: per la qual cosa
tua, o fra guittone. latini, rettor., 86-12: ornai dicerà tulio
, termine, parola. latini, rettor., 41-17: è questo [di
alla categoria delvaggettivo). latini, rettor., 150-12: le parole che.
opera della legge). latini, rettor., 154-1: nella pistola bisogna di
in un modo determinato. latini, rettor., 117-14: una donna la quale
un attributo). latini, rettor., 190-7: la mia diceria tocca
aire il nome. latini, rettor., 59-4: la causa dimostrativa che
includere in un elenco. latini, rettor., 153-4: avegnaché tullio no-lla nominasse
; elencare per nome. latini, rettor., 156-22: dee lo dettatore nominare
con riferimento diretto. latini, rettor., 64-10: lui [ermagora]
proferere / dele chiosate note. latini, rettor., 15-15: se noi domandassimo
secondo termine: no. latini, rettor., 121-19: stanzieremo noi battaglia contra
chi parla o scrive. latini, rettor., 3-10: io considero li dannaggi
, una conquando ci cadde il mal rettor del lume. vinzione).
, un peccato). latini, rettor., 175-10: benivolenza s'acquista.
considera parte). latini, rettor., 188-6: vuole tullio medesimo in
o scrive). latini, rettor., 180-5: acquistare benivolenza dalla
che anti camente se diceva rettor della nave... dicesi ancor nostro
prop. incidentale). latini, rettor., 112-9: nota che questa preghiera
nocto per la tera. latini, rettor., 126-12: una lege era nella
di recente; appena. latini, rettor., 115-15: in questo mezzo genti
; ecc.). latini, rettor., 28-9: eliino avevano sembianza e
; -launde innamo- rio. latini, rettor., 14-12: eloquenzia sanza sapienza è
sistema di assiomi. latini, rettor., 46-2: arismetrica tratta de'conti
sommare il numero). latini, rettor., 101-10: neuna constituzione né parte
pretura e consolato). latini, rettor., 10-7: tulio era cittadino di
programma politico). latini, rettor., 71-12: elli àe messo nel
. subord.). latini, rettor., 187-8: intenti li faremo gli
-in modo originale. latini, rettor., 70-12: l'arte che fece
; provocare, suscitare. latini, rettor., 29-13: nelle quali controversie adusandosi
manifestarlo ad aldobrandino ugorazi. latini, rettor., 148-3: questo puote essere
u viver a tormento. latini, rettor., 73-11: inventio è apensamento
u si'a spiagire. latini, rettor., 94-23: di ciò sì era
da lui avess'e veduta. latini, rettor., 79-8: parlando in dolore
madonna mia a tuttore. latini, rettor., 155-7: la pistola nella
che ne deriva. latini, rettor., 34-1: odio non è altro
, del suo disprezzo. latini, rettor., 180-10: il primo modo è
disprezzare o trascurare. latini, rettor., 180-18: noi potemo i nostri
soggetti inanimati). latini, rettor., 30-9: per la qual cosa
del senso dell'olfatto. latini, rettor., 38-13: sanza fallo lo porco
. - anche assol. latini, rettor., 193-20: sovente s'offende l'
, malanimo, fastidio. latini, rettor., 196-2: se la laidezza della
: gratificare con donativi. latini, rettor., 110-4: questi mercatanti l'adoraro
propria vita). latini, rettor., 109-17: sovvenne loro [ai
tempo presente. latini, rettor., 90-22: uno fue accusato il
s'avanta c'ama. latini, rettor., 41-23: neuno puote essere filosofo
del genere umano. latini, rettor., 10-14: roma èe capo del
nella sua singolarità. latini, rettor., 40-14: ogne cosa quasi o
o di). latini, rettor., 158-9: secondo che. ssi
a una persona. latini, rettor., 73-6: così va oltre tulio
cento miglia la giornata! latini, rettor., 109-14: mercatanti fiorentini passavano
punto della stagione. latini, rettor., 6-5: ornai vuole dicere chi
cui moro, stando. latini, rettor., 168-5: insin a ora v'
di una situazione). latini, rettor., 72-1: ornai è detto sufficientemente
di'cantari e mustrari alligranza. latini, rettor., 34-4: invidia è aflizione
sincero; rettitudine. latini, rettor., 68-9: erano molti che diceano
, di un comportamento. latini, rettor., 162-11: l'onestade della causa
serva co molta onestate. latini, rettor., 42-5: un altro savio dice
di tali princìpi. latini, rettor., 17-7: se noi volemo considerare
di studi). latini, rettor., 14-13: se alcuno intralascia li
e al dilettevole). latini, rettor., 9-10: conclude che noi dovemo
.): onorifico. latini, rettor., 156-21: dee lo dettatore nominare
sua onoranza -no spresiasse. latini, rettor., 27-21: veggendo che alquanti
partic.: obbedire. latini, rettor., 23-10: il piccolo onori il
n. 6. latini, rettor., 28-13: queste sono quelle persone
godere di privilegi. latini, rettor., 34-6: invidia è adizione che
null'om mi voi bene. latini, rettor., 7-15: un suo amico
poco onore). latini, rettor., 112-16: se voi ripensaste quanto
consenso sociale, gloria. latini, rettor., 35-9: dimoraro [catone e
, ecc.). latini, rettor., 34-22: l'altre scienzie di
fisica sia intellettuale. latini, rettor., 163-11: vile è quello del
e di organicità). latini, rettor., 6-9: l'autore di questa
, rilevanza, efficacia. latini, rettor., 79-23: dette brievemente queste cose
, una facoltà. latini, rettor., 6-4: ora àe detto lo
con valore generico). latini, rettor., 15-11: se noi volemo mettere
inclinazione dell'animo). latini, rettor., 17-19: per errore e per
di uno scritto). latini, rettor., 162-21: quella causa è appellata
barbari infideli, / di che 'l rettor del ciel s'allegra e gloria. del
(anche soggettiva). latini, rettor., 151-14: è oppinione di tullio
: ringrazio el ciel che a me rettor dar volle / angelo uman, che le
, in questo passo. latini, rettor., 68-1: ora dice tulio che
tutt'allumma 'l cericato. latini, rettor., 24-1: ora à detto
, fra breve tempo. latini, rettor., 24-2: a detto tulio chi
davvero, appunto. latini, rettor., 127-5: or avvenne che una
spesso con uso pleonastico. latini, rettor., 94-22: di ciò sì era
fino al presente. latini, rettor., 168-4: insin a ora v'
. -vertere. latini, rettor., 89-8: quando la causa pende
completezza e chiarezza. latini, rettor., 74-6: non sia..
o dormento -sent'amore. latini, rettor., 9-16: poi che tulio nel
menti -'n amoroso pensamento. latini, rettor., 74-13: consideri ancora che
o filosofica; intuizione. latini, rettor., n-13: qui si parte il
all 'oggetto pensato. latini, rettor., 14-8: così me lungamente pensante
coral com'io v'amo. latini, rettor., 25-11: la qual cosa
presente in modo particolare. latini, rettor., 74-15: dee...
una prop. subord. latini, rettor., 143-13: ben si dee pensare
quello che dir vorrai. idem, rettor., 74-10: consideri ancora che
pronom. pleonastica). latini, rettor., 29-9: io mi penso che