v-21: per quanto mangiassi poco, restavo sempre massiccia come una statua e,
più che potevo la mamma e spesso restavo alzata fino a tardi. 3
1-25 (69): e mai restavo di lavorare per quella gentile donna da bene
tanto assegnatamente li danari, che sempre restavo avere qualche cosa. caro, 2-2-150
la nonna vi apriva le braccia io restavo come un torso di cavolo. sinisgalli
senza gioia. poi sdraiato in coperta restavo a guardare gli alberi dondolare nella notte
4-65: i miei sentimenti erano confusi, restavo in attesa, sbigottito in un generico
cassola, 2-117: perdio! se restavo altri quindici giorni senza far niente,
anni] tutte fuggite, onde io restavo solo,... mi sentivo soffocare
. borgese, 6-no: ogni volta restavo incollato alla seggiola, come se non
altra. borgese, 6-no: ogni volta restavo incollato alla seggiola, come se non
di claudio. giuliani, 1-216: restavo solo in casa, e quel po'di
cassola, 2-117: perdio! se restavo altri quindici giorni senza far niente,
tanta gran fretta, / ch'io restavo dal gusto sbalordito. / or alzava una
la polenda. giuliani, i-216: restavo solo in casa, e quel po'
col mio vestito di velluto, o restavo a dipingere sulla mia terrazza, all'
x e soldi 13 denari 8 ch'io restavo avere dal detto niccolaio. cellini,
mio trattenimento, e di quelli anche restavo d'avere piu di settecento scudi d'
stanza gridando che se in casa ci restavo io, lei se ne andava.
voce la signora. angioletti, 147: restavo come un povero mucchio di cenci abbandonato
5-i-1593: se pigliavo di traverso, io restavo impe stacco, quello spalanco
lontanante immagine e col cuore strappato, restavo solo nel vasto mondo. -per
la mattina io mi svegliavo presto, restavo con gli occhi aperti a fissare il filo
se la nonna vi apriva le braccia io restavo come un torso di cavolo.
(102): e sollecitando, non restavo mai di tirare; e quasi mai
, 3-893: ridendo di cuore perché io restavo lieto anche se la villanella non voleva