gittar fiamme. tasso, 1-17: resta goffredo a i detti, a lo splendore
che stavano unite al suolo inferiore, resta quella loro massa così leggera nel fondo
s'abbronza o leggiermente abbrucia, e resta come carbone. manzini, 10-28:
s'abbronza o leggermente abbrucia, e resta come carbone. cavalieri, i-291: se
2. sm. ciò che resta d'una cosa in parte bruciata;
su'abetp / perché si fracassò fin alla resta: / in cento e sei battaglie
fatta radendo; la traccia che ne resta. targioni tozzetti, 12-3-352:
vita interiore? govoni, 3-46: resta ancora qui un poco alla finestra /
questo intende. imperato, i-20: resta da considerare come il fuoco in detta materia
, o senza la sua fine, / resta quel tanto, ch'io col capo
dove si deve far la posa. resta a veder dove quest'accento, cioè dove
. tutto il bene / che mi resta forse è in quest'ora / calma che
mai questo fomite o seminario pestifero che resta impresso ne'panni, e con fecondità
. di grazia, 1-88: ci resta ora a dimostrare le soluzioni degli argomenti
degli accoliti, ma sull'altare la divinità resta intangibile e adorabile. 2
: per quel brieve tempo che ti resta, / usalo, donna, accortamente e
terza è quella che in mar piove e resta; / e dove gente tedesche son
): per la sua inistimabil durezza resta [il diamante] con i canti acutissimi
tutte le pietre, pestandole, non resta, anzi restano come tonde; ed
come tonde; ed il diamante solo resta con quella acutezza. bontempelli, 2-265
. stuparich, 2-525: ciò che resta e che fa paura, è la vigliaccheria
i-497: se al tramontar del sole non resta sopra l'orizzonte la luna, si
addosso e quasi nello stesso momento ti resta addietro. 2. avv. di
poi che altro di vostro non mi resta, comincierò adirizare i conti del venduto
tua che da'begli occhi uscio / resta spenta non pur, ma incenerita.
estimare. rajberti, 2-98: si resta per un'ora estatici, e quasi imbecilliti
il soprannominato tenue splendore bronzino, che resta nella faccia della luna, ma per breve
si fa adulta e vecchia; il cuore resta sempre ragazzo. carducci, 899:
i-208: se tu sei bello non ti resta altro mezzo per non essere odiosissimo agli
con decenza quel poco tempo che mi resta da vivere. 8. rifl
la scorza..., quello che resta s'affetta per il traverso a ruotoli
pur la pace dell'alma almen gli resta. p. verri, 1-119: era
, 44-9: a fare altro non resta /... / che come l'
/ affissarsi nel sole, indi ne resta / vinto dal forte sfavillar vivace.
, dissecca il cervello, e non resta dì e notte di affliggere l'anima di
allentato fa che lo strumento del senso resta languido e terrestre. russo, i-325
barilli, 4-20: resta così più d'un'ora, impiccato ad
. di grazia, 1-88: ci resta ora a dimostrare le soluzioni degli argomenti
ove l'argento vivo esala e toro resta agglutinato alla superficie della cosa. vallisneri
brutture ond'è aggravata, mai non resta di sopravvenirghene delle nuove. arici, 85
. redi [crusca]: resta il serenissimo granduca pienamente soddisfatto del suo
con le dita della mano manca vi resta appiccato il braccio della stadera. g.
ha dell'agresto, ed anche ciò che resta di quell'uva, cavatone l'umore
8-1 (199): adunque non resta se non che il nostro stile veritiero
non si separa come la crusca, ma resta nel pane. = deriv. da
quanto più intendiamo, tanto più ci resta da vedere. diodati [bibbia]
idem, 33-17: orba la notte resta, / e cantando, con mesta melodia
landino [plinio], 10-2: resta quella [aquila] che si
quei venti, che allora il barco resta inerte sulle onde stracche senza un filo
tra il sì zerbino e il no resta confuso: / il vedere il demerito lo
fiume. lastri, 1-5-128: questo piano resta difeso dalle alluvioni dell'arno per via
: lo sprendore del sole o altro luminoso resta alquanto nell'occhio dopo la sua veduta
suona a l'altro, e ancor non resta. = deriv. da alto
solo. foscolo, xvii-51: né gli resta se non se la serenità della mente
ove l'argento vivo esala e l'oro resta agglutinato alla superficie della cosa. a
. d'annunzio, 11-886: e tu resta, o canzone, in camposanto
marchetti, 2-197: la semplicetta età resta delusa / dalle mal caute labbra,
ambito idolatramento. redi, 16-vi-58: resta solo che io preghi v. s.
in terra al lungo andar nessuno / resta a colui che della terra è schivo
. cupido dunque e perciò ingiusto chi resta ammaliato da lei. deledda, ii-312:
quelle spiche, ammannarle, stropicciare ogni resta, masticare ogni chicco. idem,
che stavano unite al suolo inferiore, resta quella loro massa così leggera nel fondo
virtù di quell'ingegno s'ammorza e resta impedita, per esser deviata dalla strada
savonarola, iii-450: un altro punto ci resta, e questo si è che l'
chi è andato, e salute a chi resta. giusti, ii-316: in verità
, delle più... gli resta un'immagine che a mano a mano il
da cicerone nelle lettere familiari), resta controverso l'etimo di andare, che
cielo si muove sempre, e non resta mai, e non ha mai requie,
amico in terra al lungo andar nessuno / resta a colui che della terra è schivo
è troppo andarino. oramai non gli resta che veder più di questo mezzo mondo a
lo tegniamo in mano, perch'ei resta in quiete. buonarroti il giovane,
fanno. c. dati, i-397: resta incertissimo se egli fece il nesto di
. annotazioni sul decameron, 14: resta ad assegnare brevemente la cagione e il
vennero o vengono pubblicati... resta solo a desiderare che la loro pubblicazione
. tasso, 6-40: posero in resta e dirizzaro in alto / i duo guerrier
: se io non m'inganno, resta provato abbastanza, che questi paesi in
un altro; ad es., la resta di molte graminacee posta alla sommità della
veduto. giraldi cinzio, xxi-1-1025: resta a parlare dello apparato, il quale
addormentata, si risveglia; onde l'incanto resta franca saracina, audace: / ben
che pare. savonarola, 7-i-218: resta ingannato nella ragione, la quale ha
alla peggio, e poco appianate, resta il terreno in alcuni luoghi quasi affatto
vischiose, attaccaticce; di cibo che resta attaccato al palato). allegri
, parte della materia appiastrata sul panno resta appiastriccicata.
nel periodo] seguita... resta senza appiccagnolo, e per se stesso non
l'ultima [vocale], che resta, sempre si sente l'accento, che
: il mago di spiarne anco non resta / con tutte l'arti il ver,
medici, 5-12: una cosa ancor ci resta; / deh! gustatela appuntino.
posto un'altra; ma il cuore resta sempre uguale e infido. c. e
a maniera di stelle, oltre le quali resta libera sul dorso, quanto è
lo sente per la prima volta, resta sorpreso dell'abbondanza delle sue cognizioni,
arcarne, sm. ant. carcame. resta men attonito e più convinto dell'arcana ragione
a guardare gli archi vicini a lui, resta accigliato, quasi a vigilarli.
bar et ti, i-13: mi resta alquanto spazio di carta vuoto, mi do
per la sua spiritualità, e l'oro resta. carletti, 158: si
: nella nostra decrepita argilla non ci resta che ricoprire il fondo d'una verità
si purifichi da quello, il quale resta nella terra. paoletti, 1-1-179: queste
angoli retti, ma con eterno silenzio resta distrutta ogni arguizióne. = lat
aridità desolata e di stupore, che resta nell'uomo dopo uno spargimento inutile di pianto
chicchi delle spighe di grano: resta. bembo, 5-1-263: grano
/ nulla vaghezza a i bei color più resta. manzoni, 304: e
per codardia o altro rimproccio, sempre resta vituperosa al mondo e piena d'ignominia
di vedermi piangere sulla scomparsa delle ciòce. resta, bene in piedi, la ciociara
scient. pèganum harmala, arabo harmal * resta 'da cui il gr. <
venne ad incontrare erode, quel che resta proprio d'intatto, d'ancora vivo
un'armilla stringe quanta parte della caviglia resta nuda. d'annunzio, iv-2-1094: si
govoni, 3-254: più non gli resta che la carreggiata / dove il carro
, e l'arreggipolsi una lancia in resta. = comp. dall'imp
{ arrèsto), ant. porre in resta (la lancia). andrea
arresta. = deriv. da resta (v.). arrestata
, agg. ant. posto in resta. andrea da barberino, 26:
: allor s'arretra, e dubbio alquanto resta / fra sé dicendo: « or
: come ell'è in casa, non resta mai di gridare e d'arrovellare altrui
come un pallone il cielo. fiamma resta / entro il freddo spettacolo di luce /
7-8 (195): gran peso mi resta se io vorrò con una bella novella
di tancredi, e pon la lancia in resta. idem, 20 114
/ bevver le labra e il cor resta assetato, / baciai le rose e
1-137: alla lotta politica pensata da orfani resta estranea la complessità dei movimenti economici e
tipografo, devo raggruzzolare quel che mi resta da'miei associati. imbriani, 2-59:
di te, e vedrai quanto ti resta per arrivarli nella statura, o ancor per
lerati annunzii ambasciadori. borelli, i-403: resta solamente che quei particolari cavalloni di tanto
e forse mentre l'assottigliamento e attrizione resta e si contiene dentro a i minimi quanti
al dolore da non avvertirlo più: le resta, costante, un torpore alla vita
scorza, e con in capo una resta, come asticciula, lunga e quanto basta
di spessi astili. salvini, 15-2-148: resta... poi le lievi /
astràgali. idem, iii-2-343: mi resta da votare un'altra / coppa, a
. dal gr. d&fjp 'resta della spiga 'e xépa? * antenna
dal gr. < * 9rjp 'resta della spiga 'e oùpdt 'coda '
s'avvilì mai. carducci, ii-10-38: resta che la sua prudenza e il
tra filo e filo, e tra resta e resta, dovevano cacciare della roba attaccaticcia
e filo, e tra resta e resta, dovevano cacciare della roba attaccaticcia,
. ant. parte di un oggetto che resta attaccata a un altro. a
galileo, 403: adunque non ci resta attacco da poter dire che alcuno de i
chi evita di prendere posizione (e resta in attesa degli avvenimenti, riservandosi di
al disconvenire alla dignità dell'attestante, resta a tutti gli effetti inutile o vano.
sm. sbalordimento; condizione di chi resta attonito. -al figur.: atmosfera
donne. lorenzo de'medici, i-85: resta quasi attonito, sanza udire alcuna cosa
immobile e attonito? tasso, 1-17: resta goffredo a i detti, a lo
e forse mentre l'assottigliamento e attrizione resta e si contiene dentro a i minimi
e non si regge sull'ali, resta del tutto attuffata in quel loto. [
vegga, / che del corpo gli resta a pena il tronco, / non per
muta gabbia, / che molti giorni resta che non canta. castiglione, 535
appieno. dottori, 195: ofioneo sol resta, / che ricevendo sta gli auguri
posto un'altra; ma il cuore resta sempre uguale e infido. -figur.
presente abbia fatto qualche progresso, contuttdciò resta così indietro, come se non avesse
e di via e di vita che mi resta. gaudiosi, iii-457: mucchio d'
il destrier, se da la spada resta / alcun mal vivo avanzo, il morde
. leopardi, i-208: non ti resta altro mezzo per non essere odiosissimo agli
fin tutti, fuggendo all'avviluppata senza resta né ordine. avviluppatóre, agg.
commozione beveva bicchierini di rum. il resta lo rifaceva, il racconto, con
di luni. giannotti, 2-1-191: resta ora che diciamo in che modo il
e la parte d'esse bacchette che resta fori della cassa, tigni di nero
bava di silenziosi sogni / di cui resta al risveglio / solo una falda di
, sbavatura ', come 'segno che resta sul labbro superiore dopo aver bevuto '
? nievo, 846: ci resta anco il tempo di goder la villeggiatura e
presso i vac- carizzi più grandi, resta qualche guardiano colle provviste. quasimodo,
perché 'l balenar, come vien, resta, / e quel, durando, più
così come subito viene, così immediate resta e si risolve, e quel durando splendeva
, 12-61: sol ritrovare angelica gli resta, / che gli appar e dispar come
per fianco da quella parte che li resta scoperta. varchi, 18-2-55: tutte le
. cuoco, 1-232: non ti resta a far altro se non che imporre
è inglesato sì fattamente ch'appena gli resta il nome di milanese e non ha di
balsamo su le mie ferite, che mi resta più? ho bisogno, propriamente estremo
o trangugiarlo, ma chetto ambulante e lì resta quasi tutto il giorno. di giadi
che ancor si mira, se piaga gli resta. / oh quante barbe di regi
, nelle soffitte: durante il giorno resta immobile, per lo più su una
16-67: volto rinaldo, l'aste in resta messe / e con baiardo fe'del
-dimmi, lorenzo, quale asilo ci resta? leopardi, i-243: altro è primitivo
con che stavano unite al suolo inferiore, resta quella loro massa così leggera nel fondo
, poppa, prua, che mai non resta. machiavelli, 811: onde l'
ed oggi per esempio nella scozia appena resta il nome e la memoria oscura di
base (cioè l'ossido corrispondente) resta fisso come fondamento. 11.
, agg. attonito; che resta immobile e come impietrito (per lo
ciamento. c. dati, i-397: resta incertissimo se egli fece il nesto di
. baldini, i-151: qualche papà resta sdraiato cogli occhi spalancati verso la fiamma
, batterie di spine. sotto la resta di ognuna, aghi si annidano con l'
bava di silenziosi sogni / di cui resta al risveglio / solo una falda di
chi è morto è morto: beato chi resta, e soprattutto beato chi ha ben
e gli altri beccano, / il ballo resta a lui, / il becchime alla
proverbi toscani, 1-121: la gallina che resta in casa sempre becca. idem,
: becco l'ultimo, becco a chi resta. c. gozzi, 4-277:
per terra. moretti, 74: resta in cucina dove / la tua dolcezza ha
l'abbazia benedettina della trinità, che resta un trecento metri fuori di venosa.
invitiamo i nemici stessi, se alcun ci resta, ad amarci coi tratti d'un'
quale è maggiore che il mare oceano, resta, che egli spegna la sete di
/ bewer le labra e il cor resta assetato, / baciai le rose e sento
biancane rugginose quando / ti dissi « resta! », e la tua ala d'
tra i grossi grani conta quello colla resta nera, il ravanese grosso senza resta,
colla resta nera, il ravanese grosso senza resta, il bianchetto, il mazzocchio e
il mazzocchio e il civitello, tutti colla resta. manetti, 1-41: grano nominato
fiori, sui volti, sulle mani resta qualche lustro d'argento bianchito. biancicaménto
quattro unicornute. salvini, 15-2-148: resta di tirare / la terra spesso ai capi
, 1-6-190: in tal caso l'anno resta costituito dal suddetto biennio o triennio.
. michelangelo, 126-11: quel che resta scoperto al sol, che ferve / per
funi, e la taglia nel mezzo bilanciatamente resta stretta. = comp. di
professano, che l'influenza della religione resta da esse o bilanciata o elisa o impedita
lavoro, quanto è fatto e quanto resta da fare; valutare qualità e difetti,
. leggi di toscana, 10-146: resta proibito ogni sorte di giuoco, non
tavola, e la tovaglia non ne resta bruttata. idem, ii-51: bìlichi,
voi, colla ragione / la comunicazion resta interdetta: / esse son del despota bile
la biscia / dalla striscia sinuosa che resta per terra. -per simil.
si avverta ché il biscotto, siccome resta per di fuori, così riceve meno
di tutto il mio bisognevole, e mi resta ancora qualche spesa. leopardi, 887
balsamo su le mie ferite, che mi resta più? ho bisogno, propriamente estremo
ne parlano sì gloriosamente, che poco resta ch'io non debba ringraziarli. insomma
vanno a farsi ammazzare in africa, resta a casa ad abbracciare e sedurre le cameriere
dalla impura sua bocca ei mai non resta / di versar, mai. manzoni,
i-497: se al tramontar del sole non resta sopra l'orizzonte la luna, si
spoglio, come morto, e tale resta fino a sera. ma la sera nuovi
foscolo, iv-454: a me non resta se non un suo plutarco zeppo di postille
lo concia il boia, / che non resta di carne un dito saldo, /
, dal quale effetto la chiamano alcuni resta bovis, sentono spesso le gambe loro il
armato. la vera grande arma antizucca resta una sola, la bocciatura, seguita all'
e perentori, che il povero lettore resta incerto se gli si chieda davvero ogni
fatti pel gusto nostro. quello che resta alla sinistra entrando è destinato alla botanica
forma nella fusione del rame (e resta appiccicata alle pareti del forno in forma
potrà fare; onde gran meraviglia mi resta che questi moschettieri non abbiano ancor pensato
leonardo, 2-71: quel sono che resta o pare che resti nella campana dopo
antico testo / ai bramini passasse saper resta: / irreparabil v'è laguna in
d. bartoli, xxix-1-14: qui solo resta a mostrare, che tolta dalla considerazione
): poi ritornarno con la lancia in resta, / molto avendola pria brandita e
addosso a colui con la lancia in resta e lo scavalca, egli opera cosa
questa sete c'ho nel core, mi resta tutta la vita mia, che mi
col mare che da loro all'acque resta un brevissimo spazio, e dove più
il sipario, il sogno è finito; resta ciascuno qual'era -solitamente un briccone.
rispetto della sua brigateli, la quale resta in grandissimi affanni. cellini, 4-502:
scottatura, ustione; il segno che resta dove si è avuta una bruciatura,
.]: bruciacchiatura, il segno che resta nella cosa bruciacchiata. e. cecchi
pea, 5-92: a violetta cauthier non resta poi che la fretta di vivere la
; l'effetto, il segno che resta sulla cosa bruciata; scottatura, ustione.
muscosa che si genera sott'acqua e resta attaccata agli scogli, ai pali,
? gobetti, ii-23: sola e desolata resta la loro sorella paolina, cui un
avvilita e magari bruttata di sangue, resta per ciascuno il suo tesoro.
vuotarsi sulla carta... e resta poi come una buccia vuota che si
ii-99: accanto alla porta d'entrata, resta ancora una pietra del pavimento antico,
addio dicevo al mondo, addio chi resta. note al malmantile, 1-374: colle
la bufera infemal, che mai non resta, / mena li spirti con la sua
dei sensi, in verità, non resta mai. serra, ii-512: il padre
di berretta, chiamata buffa, con cui resta loro coperto tutto il capo, il
, facendo con essi quei giuochi che si resta d'accordo con sei o otto o
chi l'usa ed il cordone del campanello resta in mano a chi 'l tira.
zia ti buggerò. più non ti resta che a sentirne l'elogio dalle gazzette
per mal tempo il buon voler non resta, / ed ho dentro dal cor
tutte, / salvo che al primo resta il gammautte, / e non potrà,
/ di negro quel che sanza febo resta. / ecco il mio sol che vien
disse il saladino, « non resta altro da fare che riparare la
ricco insieme co'la sua vita, resta la fama del tesoro, e no'del
legnaiuolo '. lippi, 5-23: resta certo di quanto era indovino / che i
al protagonista [jacopo ortis] non resta che puntarsi la spada sul petto.
-lancia, picca calata: in resta. segneri, 3-142: fu trascinato
tenero biondo, con spighe prive di resta. manetti, 1-8: questa
denominata calbigia, che tutte sono senza resta. = deriv. dal lat
... buon giorno a chi resta! » i giurati si agitavano sulle loro
. tasso, 9-70: il tronco resta (miserabile mostro) in sella assiso
, e l'altro ordine dell'ordito resta fermo e di sopra; onde viene a
e sia intorno a lui sanza far resta, / dicendo che già mai a la
, vii-208: al traduttore dunque altro non resta che di dare tutto il valore del
qual sempre fugge intorno e mai non resta, / e dietro ha il calvo alla
è abusato finora, perché o ella resta sui generali o ti tira a conseguenze
cresciamo, ed egli [il fanciullino] resta piccolo;... noi ingrossiamo
darle una buona dote, e mi resta da viver bene fino ch'io campo.
nel campo mezzo grigio e mezzo nero / resta un aratro senza buoi, che pare
vettoriale nel quale l'intensità del vettore resta costante mentre la sua direzione ruota con
privati. panzini, ii-413: non mi resta che camuffarmi da uomo lugubre..
è: il persuadervi che non vi resta partito, o italiani, di qualunque
; / di negro quel che sanza febo resta. caro, 12-i-154: farei
voi siete quegli in cui unicamente / mi resta a confidare dopo dio. colletta,
, acciocché se altro male a far vi resta, 10 lavi il mio sangue solo
il giovane, i-374: mette in resta, / per infilzar gambasso, lo stidione
, 2-184: e per dell'ore poi resta lì fermo, / duro, in
terminata e tutta lucida, la quale resta ancor tale benché l'occhio per qualche spazio
va a bruciare, la moglie che resta si getta ancora ella nel capannello. lippi
presenta al savoiardo: / lancia in resta e capei biondo, / per boscaglie a
il suo profumo / è forse ciò che resta / di meravigliose cose sepolte / nel
dell'anno, / che non ne resta mai in capitale. gelli, i-32:
delle navi che vengono di portogallo ne resta una d'esse, che sempre è
studio l'età vigorosa che ancora mi resta dopo che la fortuna e l'indole
tribunale che, chi la perde, resta nudo; loro fan fiamme e fuoco per
el vero, ma erra molte volte e resta preso nel laccio. gelli,
caro, 6-84: del modo [resta a dire] di corle, disertarle,
disperso!... e il borgo resta sotto l'incubo finché una notte
tenta nulla di più; quindi la lingua resta sempre sterile, uniforme, non abbastanza
nel camino della sala... non resta neppure un tizzo spento né un pugnello
spunta, e con l'aletta in resta / il cardellino in cima al gelso trilla
, poppa, prua, che mai non resta. / questi la fanno d'ignoranzia
carme, e via; ma poi si resta col corto da piedi, e noi
carnaccioso: granello d'uva al quale resta attaccata un po'di polpa. crescenzi
caro, 12-1038: e chi mi resta / di lui più fido e più caro
, per quel segno o margine che resta altrui dopo il vaiuolo; buttero »)
pone / attentamente la sua lancia in resta, / ed or infilza i discendenti
alvaro, 7-114: perché, che cosa resta ai giovani cui la vita fa poco
che avevano in contanti e quando non resta loro più un soldo in cassa. boccardo
, 3-122: ora quella povera sant'agata resta in
per le cupole. mascheroni, 1-34: resta dunque dimostrato, indipendentemente dal calcolo delle
, ha viaggiato e ha donneato, gli resta ancora una cosa a fare, la
renaio d'arno. grandi, i-2-20: resta ora che si consideri se altro rimedio
cedente '. nella prima il cedente resta, subito dopo la cessione, liberato da
, 98: chi la vedea stupito resta / a mirar quella faccia a noi celesta
chiome incanutirono, / e delle fiamme tue resta la cenere. foscolo, 1-99:
so, un censimento di quello che resta o che sorge di vita religiosa eretica o
gran calor, quell'aria molle / resta consunta, ch'in mezo l'empia,
come altri dicono, in cera, resta sempre meno pesante, vizzo, grinzoso.
raggiante, onde in sì gran piazza resta indistinto il piccolissimo cerchietto reale. marino
: stu vói che la battaglia tra nui resta, / convieni quella dama abandonare.
bando / li cacciammo: or che resta? or poi che il verde / è
meza fronte. pascoli, 1005: resta il carroccio all'ombra dell'arengo. /
11-61: dunque favilla in voi nulla più resta / de l'amor de la preda
montale, 3-16: la mia casa resta ancora in piedi, solo una bomba
dopo la terza arsi, onde ciò che resta forma una tripodia trochaica. fanzini,
poppa, prua, che mai non resta. / questi la fanno d'igno-
tribunale che, chi la perde, resta nudo. e. cecchi, 6-354:
tre. parini, 514: qual vi resta / in questi dì cadenti altro conforto
si va a bruciare, la moglie che resta si getta ancora ella nel capannello che
o di correr ver morte ora non resta. francesco da barberino, 214:
di limosina. tasso, 1-18: resta goffredo ai detti [dell'angelo],
i sacerdoti. redi, 16-vi-95: resta che vostra reverenza mi perdoni delle tante chiacchiere
,... l'acqua che vi resta è grossa e sporca sempre, trista
verità del fatto, sicché non ci resta un minimo scrupolo o dubbio.
capo del vicolo chiuso. il cuore resta appeso in ex voto a chiassuoli a crocicchi
. firenzuola, 666: due cose mi resta a far: parlare alla fornaia e
chioma raggiante, onde in sì gran piazza resta indistinto il piccolissimo cerchietto reale. campanella
7-96: la vostra lettera... resta già registrata nel mio archivio, e
capo del vicolo chiuso. il cuore resta appeso in ex voto a chiassuoli a
ne l'ora che 'l monton di pascer resta, / chiuso in capanna, o
lapidata; / forse il cuore ci resta, forse il cuore. pavese,
vicino un cialtroncèllo. e il parini resta nella brutta posizione di ricevere tali consigli
ae (chiamo ciambella la superficie che resta, tratto un cerchio minore dal suo
dopo arriva la dispiacevole verità e si resta con tanto di naso. tommaseo-rigutini,
buttato via quando la rappresentazione è terminata, resta solo la tristezza squallida e il peso
noi; con tutto ciò non ci resta invisibile quel campo che da loro è
, e allora muta toga, o resta, e si conosce dal differente colore
cioè il cielo di quella stanza, resta che noi raccontiamo quello che e'fece.
tutto / quel [sangue] che mi resta. goldoni, iii-34: se aveste
cincischiato e lacero, / finché gli resta la pupilla intatta. magalotti, 9-2-48
. cèpa 'cipolla '(per la resta). ciperàcee, sf.
con le cipolle di cui fo la resta / per san giovanni. d'annunzio
annunzio, v-2-479: le cipolle dalla resta ci spiavano a traverso la sfoglia,
fare con lei. tasso, ii-75: resta dunque che si consideri...
sono in circostanze lagrimose, che non mi resta alcun angolo in cui sperare di rifugiarmi
di tutta quell'aspra bufera, / non resta che un dolce singulto / nell'umida
o saccata, quando il siero stravasato resta racchiuso dentro a certi sa echi distinti.
civile: ogni caduto somiglia a chi resta, e gliene chiede ragione.
ponemmo tutta la onestà de'civili, resta solo a dire d'una, nominata
sorta di grano gentile, fornito di resta. s. manetti, 1-41:
, 5-36: l'università di padova resta però tra le più serie, e
lat.) * coccola ', ma resta da spiegare vó stretto di cocca [
) non ne parla nel libro che ci resta de agricultura (i dell'opera de
denigra per coardia o altro rimproccio, sempre resta vituperosa al mondo e piena d'ignominia
spolverini, xxx-1-162: a trar gli resta / da quelle spiche il gran, che
di comparire per necessità; non mi resta che il desiderio di non farmi coglionare,
i-427: l'ammostatura sarà perfetta se resta vuoto il granello di tutto ciò che
si dà al collitigante, il qual resta nelle ragioni dell'altro, il quale naturalmente
si elevi la superficie del terreno, che resta così sano e fecondo...
. v. franco, ix-179: mi resta un poco di malenconia, / ch'
al fiocine dell'uva,... resta più facil = voce scient
serra, ii-331: l'uomo legge e resta turbato, quasi commosso, sospeso,
, sconcia, oscena, che mi resta sotto gli occhi sfidandomi con la sua
, conv., iv-xi-i: resta ornai solamente a provare come le divizie
: disse marfisa agli altri: ora che resta, / poi che son qui,
questo caso, la libertà di commerciare resta nella sua primitiva estensione. cat- taneo
due cose sono commesse, la fessura che resta fra due oggetti congiunti; incastro,
]. fagiuoli, 1-4-248: mi resta una sorella vedova, che mi dà un
di mosaico. baldinucci, 2-5-8: resta sempre all'ottimo commet titore
mi conoscono, ma per me la collina resta tuttora un paese d'infanzia.
la polenta quest'oggi, che tuo zio resta a farci compagnia ». svevo,
compagnino famelico: il mezzo che gli resta, per un miracolo ben semplice ma ben
partito ch'è milon, berta dolente / resta col suo compare e col suo figlio
di quella, la quale comparisce perché resta scoperta. salvini, v-387: giorni
di comparire per necessità; non mi resta che il desiderio di non farmi coglionare
, / secondo il grado suo, resta contento. tasso, n-ii-125: nel compartimento
, fatti i conti, si veda chi resta creditore o debitore, sicché non entrano
p. verri, i-83: resta dunque chiaramente provato che...
contrario; e non avendo contrario, resta ingenerabile e incorruttibile, etc.,
confidenza ho che la via che mi resta a compiere non sia lunga. nievo
in voi complitamente. sassetti, 9: resta adesso che messer giovambatista si risolva a
piovene, 5 * 399: quel conservatorio resta un emblema delle marche, forse la
ha del comprendonico, vale egli apprende, resta capace; dicono anche: egli
più soggetti su uno stesso bene che resta indiviso. tramater [s.
: travolgendosi poi [il giocator] resta compunto / di danno e scorno,
tue sventure?... non ci resta altro che la comunione de'nostri
, con tanta disperata invidia in chi resta addietro. 6. relig.
l'esercito comune, e lo stato italiano resta sovrano per tutto il resto.
minerali, piuttosto nocive... quando resta loro la sola material mescolanza terrestre piuttosto
, se ne togliete i raspi, ella resta sempre diminuita, e non può in
persona). machiavelli, 6-6-493: resta [il papa] sopra modo contento
e tira / di turno unqua non resta. tasso, n-iii-824: possono le stelle
lo più in contrapposizione a ciò che resta invece nel campo della teoria, della
nostra patria sia così conculcata mentre ci resta ancora una vita. leopardi, 19-96
: la grand'opera... resta a compiersi. ma chi la intraprendesse in
in alcuno non si ritrovaranno giamai, resta che colui più al perfetto s'avicini il
anarchici autori dell'attentato. « non resta che farli confessare, questione di ore »
feri, / né cade, o vinta resta anco atterrata. galileo, 250:
tutto quello che le ho raccontato, resta fra noi *. « quel che si
tanta confidenza ho che la via che mi resta a compiere non sia lunga.
pensier non sia / per ciò che resta a far? pellico, ii-32: queste
nostra. p. verri, i-83: resta dunque chiaramente provato che...
ogni speme altra è perduta, / resta il conforto e il dolce alto desio /
4-268: psiche... / resta quasi cangiata in statua viva, / quel
: sempre però che nel pane vi resta della crusca, e del tritello,
creatore *. ariosto, 27-94: resta agramante in tal confusione / di questi
medici, 69: [la mente] resta in ansietà, e circonfusa / da
, 33-29: abbandonata, oscura / resta la vita. in lei porgendo il guardo
, e l'inferiore verso di noi resta tutta tenebrosa. garzoni, 1-105: il
noi; con tutto ciò non ci resta invisibile quel campo che da loro è
non è stretto né calcato, ma resta per così dire, largo e lento.
lor congionzione, e la carne, che resta sopra loro, sia abbondante di dolente
due curve (curve direttrici) e resta parallela a un piano (piano direttore
, 2-190: pur di temer non resta / l'animo consapevole a se stesso
. urbano, 18: a noi resta di pensare quanto sia pericoloso consentire nelle
dai più, perduto tutto, a lui resta pur qualche cosa d'essenziale: il
terminata e tutta lucida, la quale resta ancor tale benché l'occhio per qualche
è ch'io ne muora, / e resta ornai da consumarci poco. aretino
gran calor, quell'aria molle / resta consunta, ch'in mezo l'empia
i-263: travolgendosi poi [il giocator] resta compunto / di danno e scorno,
può contaminare l'onore che sempre resta, e danneggiare l'anima che mai non
a tavola. muratori, 7-i-98: resta tuttavia in germania in sommo onore e
sarà la scienzia della pittura, che resta nella mente de'sua contemplanti, dalla quale
/ grande è il destino che adempir vi resta. papi, 1-3-318: il buonaparte
: ancor questa sola meditazione, che resta al contemplativo amante, non è di sé
fia la scienzia della pittura, che resta nella mente de'suoi contemplanti, della quale
machiavelli, 705: -una fatica ci resta, e d'importanza. -quale
in semplici libri, perché infatti gli resta tutto da leggere. 2.
d'averlo gittato e il danno che ti resta lo porterai gratis per amore del diavolo
venduto sacchi 652 i / l, la resta che sono sacchi 177 * / i
, / ma sempre pur nella memoria resta, / e così l'uno all'altro
stampa), e all'altro non resta che accettare o no le condizioni così
da presa di 180°, il soggetto resta lo stesso ma visto dalla parte opposta
rivedevo cert'albero di villa borghese che resta sul ciglione di fronte alla palazzina del giardino
allora? marino, 14-75: stupida resta e conturbata tanto, / che risponder non
possibile. torricelli, 109: resta dunque, dirà qualcuno, che la causa
4. filos. di una proposizione che resta vera anche quando l'ordine dei termini
19: i detti danari sono di resta di magiore somma che prestò al comune di
. g. bassani, 1-71: non resta purtroppo nessun ritratto del dottor elia corcos
, a tempo d'infelice stato, / resta di amico, di giusto e
per occupar quel po'di sito che resta tra la piazza e 'l danubio, e
raggi del sole. gioberti, ii-122: resta ora a vedere in che si debba
* di corbezzolo 'o a sòrbo. resta da supporre la connessione con corberius '
della valle, sola nota forte, resta la certosa, con le sue groppe di
corica, e buona notte a chi resta! ». faldella, 2-199: [
la mitologia se ne va, e resta il classicismo: il secolo decimottavo è rinnegato
tutte, / salvo che al primo resta il gammautte. / e non potrà,
, chi edificò città (et ancor ci resta un poco di nome) come fu
superiore e da la parte inferiore corporea resta oscura, e il corpo da lei non
ciascuno degli altri; e quello che resta, s'intenda primo governatore. d.
de'superi, e come il caldo resta nel suo contrario a semenzire. redi
, poppa, prua, che mai non resta. / questi la fanno d'ignoranzia
/ e di correr ver morte ora non resta. catone volgar., 1-48:
corre adosso qualche carico grande, non ne resta mai escluso [dal consiglio cittadino]
corretti. fagiuoli, 1-4-248: mi resta ima sorella vedova che mi dà un po'
cocchi, 4-1-209: in quello spazio che resta chiuso tnf il ventricolo l'omento ed
sposo? leone ebreo, 334: mi resta desiderio di sapere che cosa è questa
avanti, con tanta disperata invidia in chi resta addietro. b. croce,
si fanno molte proiezioni e allora la sala resta al buio. soffici, ii-240:
, e via; ma poi si resta col corto da piedi, e noi e
suo profumo / è forse ciò che resta / di meravigliose cose sepolte / nel
terreno. nievo, 549: non resta men vero che il favore del caso e
e sia intorno a lui sanza far resta, / dicendo che già mai a la
, poppa, prua, che mai non resta. -dare in costa: dare
, che sarà di tanta strada che ne resta? campanella, 961: la scrittura
, / sì che scrupolo alcuno non ti resta. -dal lat. tardo consutùra
pulita, / di cotone, sebben resta indeciso / s'ella è di drappo.
, bruciatura; il segno che ne resta sulla pelle.
massa quasi fluida, mentre l'esoscheletro resta intatto. = deriv. da covare
, 6-91: e in ischietto vestir leggiadra resta / e snella sì, ch'ogni
a me creduta, altro non mi resta che una sola ritirata. 7
e chi gli ha, / sotto vi resta oppresso malamente. / tempo per divertirsi
ciascuno amore. leone ebreo, 34: resta a l'uomo sempre felice ardentissimo e
lor congionzione, e la carne, che resta sopra loro, sia abbondante di dolente
, 1-377: il mal arrivato eugenio resta come un gallo, a cui è d'
ora in quel poco imperio che ci resta. / ogni vii terra vuol rizzar la
qual sempre fugge intorno e mai non resta, / e dietro ha il calvo alla
pratolini, 2-217: « non mi resta che lei, signora. sono una
solamente de'nuovi vocaboli a cosa che resta egualmente ignota anche dopo, come *
palazzeschi, 1-417: il ministro della giustizia resta in piedi, volge intorno lo sguardo
: le forme mutano; il dubbio resta. il criticismo è l'ultima forma dell'
pioggia. panzini, i-762: non resta che piangere presso la croce del figlio,
capo del vicolo chiuso. il cuore resta appeso in 'ex voto'a chiassuoli a
alla morte / senza pietà per chi resta. 6. severo, inflessibile
: né per vederla gravida, si resta / di subito esequire il crudo impero.
quel piacer finisce, e sol gli resta / col matrimonio un non so che di
il nido dei compagni di covata, e resta solo a occuparlo fino a quando
la cui vita è in dispregio, resta ancora che la sua predicazione sia spregiata.
3. il poco liquido che resta nel fondo di un bicchiere o di
, o fondo della caldaia di rame, resta un fornello. carena, 1-103:
, si dice pure di ciò che resta nel crogiuolo. = deriv.
, i-427: l'ammostatura sarà perfetta se resta vuoto il granello di tutto ciò che
, tal cumulo di grazie, che resta impossibile... il descriverne la
di bellezze, la religione: che resta? settembrini, 1-63: ci vollero tre
lapidata; / forse il cuore ci resta, forse il cuore. gatto,
di tutta quell'aspra bufera, / non resta che un dolce singulto / nell'umida
taciturno. cassola, 2-181: -non resta altro per noi poveri, -disse arnaldo
dunque. cadono cure mondane, e resta tanto più tempo per incontrare se stessi.
amministrazione con restituire tutto quello che gli resta [al tutore o al curatore]
mestieranti empirici; e di tale miglioramento resta saggio pregevolissimo l'esopo senese curato dal
soldati, difesa dalla natura del sito, resta... inespugnabile? tasso,
son'io / (rispose) se non resta il mostro fiero / piagato a morte
un campo o un pezzetto di campo resta risparmiato e circondato, dove a volte
amara / oscurità che scende su chi resta. pavese, 3-36: non sarà
ed agli altri, poco ci resta che non siano fatte ad essi ed a
giovanni restiamo in danno, però che ci resta a dare molti denari. ariosto,
modo che sopra il capo di ogn'uno resta una rosa quadrata, e finalmente con
lei, da qualche strano intoppo / resta impedito. caro, 6-1043: or
3-229: l'unica cosa che ci resta è... non dare tregua alla
assai bene il problema politico, mentre gioberti resta filosofo. quegli dice: dato lo
... eseguita la consegna, egli resta libero da ogni responsabilità per i debiti
che sol morir, lasso, mi resta. galeazzo di tarsia, ix-646: in
ridicolo, [l'azione comica] resta debole, e come morta. serra,
se dimani a sera sei libera, resta deciso. alvaro, 7-235: la conobbi
seminari,... sono quello che resta della vecchia società provinciale [calabrese]
, la fatica passa e in noi resta quello decore e ornamento della onestà. p
dalle divisioni con le mie sorelle non resta che questo palazzo che è un'uscita
. se rompiamo anche questo, si resta dove si è. e. cecchi,
capacità vitale. balbo, ii-124: resta a sapere se sia bene o male il
vostra dottrina. roberti, iv-232: resta solo che io vi preghi, come
con l'« arte » la quale resta perciò un presupposto non definito. sbarbaro,
ogni azione privata dipendente da suoi pareri resta giustificata e permessa. botta, 4-214
i loro è la lontananza che ci resta, / e loro è l'ombra che
mancarvi il meraviglioso; se vi ricorriamo, resta privo il poema in quella parte del
novativa, a seconda che il debitore resta obbligato anche nei confronti del creditore delegante
nei confronti del creditore delegante, o resta liberato nei suoi confronti); o può
e a deliciarci, che non ci resta tempo da pensar punto al sollievo e
sua scusa; / e l'innocenza mia resta delusa. 3. che rivela la
per coardia,... sempre resta vituperosa al mondo. sbarbaro, 4-67
che quel poco di foglio bianco che resta tra le due linee estreme e la
dall'altro lato. galileo, 3-3-161: resta ora che con ogni possibil chiarezza io
sua altezza, ed il voto che resta tra l'un dentello e l'altro ha
. arici, ii-173: tutto che resta, a denudato scheltro / si assomiglia
e patriottica. pure, lo strumento resta sempre deplorevole; quasi come sarebbe una propaganda
: e su tutta la piana più non resta / che una depolverata scia di vento
al figur. dominici, 1-106: resta rispondere alla terza dimanda che si fa
oltre a ogni credere, pure gli resta abbastanza per vincere quella sua nemica.
bibbia volgar., vii-612: quello che resta di questa porzione di terra deputata per
testimon vedendo e il derisore, / stupida resta e con pupille immote. giusti,
il cortigian vedendo in cotal guisa, / resta collo stupor pinto sul muso; /
il torrente infemal, di sasso muto / resta quasi cangiata in statua viva. bertola
36-44: ma bradamante offesa più ne resta; / che colei vede, onde
iv-275: terminato questo duro lavoro, resta l'altro, nulla men faticoso e
private di derogarle. cattaneo, ii-1-192: resta a vedere se i diplomatici svizzeri incaricati
e deserta / de'maganzesi la campagna resta, / qual cosa a noi esser potrà
, abbandonato. ariosto, 8-11: resta dai sensi il cacciator deserto, /
di suoni, e calor d'andamento. resta a desiderare assai per la proprietà della
oggetti nello stesso tempo, resta impedito nell'azione e non riesce a
di poi questa integrazione, non mi resta più sete desiderativa di nuovo poto in
/ bewer le labra e il cor resta assetato, / baciai le rose e sento
beccuti, 133: dal forte scudo mio resta guardato: / e poscia sotto quel
/ se nulla cosa da voler mi resta, / e son, senza disio,
morte / certo ei trovò, speme non resta, e invano / favelleriami alcun del
mercé di quanto feci o a far mi resta / siami nel regno tuo breve tempesta
il cortigian vedendo in cotal guisa, / resta collo stupor pinto sul muso. sestini
saper più / di che cosa si resta ora in attesa. comisso, 7-43:
, addio all'amata persona che resta, s'accostò la canna alla tempia e
stanchezza desolata. pirandello, iii-127: resta in mezzo alla stanza, con gli occhi
la mente desposata, / quano sola resta la sposata! = comp da
1-7-31: perché al suo partir venere resta / priva d'una colomba sua destriera,
di loro altro che pieni e destri non resta. berni, 75: piangete,
sforza i dittatori a dire quello che resta, e gli scrittori quello ch'è loro
la virtù di quell'ingegno s'ammorza e resta impedita, per esser deviata dalla strada
tutto il complemento di cui non ne resta disponibile per altre reazioni contemporanee quale quella
d'entusiasmo e qualcuno vicino a me resta diacciato, un poco di quel gelo
arrivi all'apice della cultura. l'ideale resta il facile, il dialettale.
come cervio correr suole, / gli resta drieto alfin quanto era dianzi.
. aggiungendovi un altro tono, non resta epitrita, anzi divien emiolia, e
le move assalto, / immobile si resta. algarotti, 2-533: o chi mi
si dice. lippi, 10-56: resta in parata, molto gira il guardo,
in qualche parte della rete, dove resta preso, e per quanto si dibatta
è la vita cristiana: e così resta dichiarata questa parola « vita ». giraldi
lor lingue..., che altro resta al mio debole ingegno se non gittar
? segneri, iv-601: fatto ciò, resta... difendere l'anima del
: ma la sua gente ch'a difesa resta f del nuovo regno, ha ben
difetto / di chi dalla fortuna / resta oppresso e abbattuto. muratori, 5-iii-97
iii-201: le passioni esistono e non resta che giovarsene eccitandole e dirigendole ad un
difetto del patrimonio reale, che notoriamente resta esausto e consumato. foscolo, viii-6
e infelice, ma ancora il superiore resta maculato con mancamento de la sua eccelsa
di perturbazione. rosa, x-144: mi resta di far con voi un'altra mia
potrà. / una difficoltà però mi resta. goldoni, vii-1018: -che? ci
predaci, aspettano con l'asta in resta il passaggio delle prime 'avanzate \
con ingegno che teneva una lancia sulla resta. 5. giudice del di
. galileo, 1-1-333: pochissimo mi resta delle cose attenenti alla dottrina, e quel
in fondo di ciascheduno dei risalti digitiformi resta una incavatura. = voce dotta
digiune mascelle. pascoli, 382: resta il mio casolare unico, donde / esploro
/ e di correr ver morte ora non resta. digladiare » intr. (
cavo, in maniera che il getto resta poco nel mezzo. marino, 13-193:
lo male oltre la vera quantità, resta in questo capitolo a mostrar quelle ragioni che
a poco a poco in fine angusta resta, / e sul duro terren s'adatta
specchio. lippi, 7-32: e resta a seder lì tutto insensato, /
si abbandona su un divano, vi resta quasi supina, in un'attitudine di provocazione
via in un mattino, e non resta che lei. -con la particella
di libertà per cui il senso umano resta disimpegnato dalla professione. gobetti, i-m
la mente, alle arti letterarie non resta che l'ufficio di dilettarla. de sanctis
mostra, / che l'alma in tanto resta vinta e sgombra / di saper.
pensosa, / rimase la donzella sanza resta; / poi si mosse la rosa dilettosa
e a piovere in modo che ancora non resta. caro, 7-334: il nostro
di più cupe striscie. i ora resta così, sotto il diluvio / del sole
un pezzo / col piombin, non resta punto / chi all'arte è ben'
letto. bocchelli, 1-iii-14: il mulino resta suo, e... se il
, quando tolta via la vocale, resta per fin della parola la consonante: come
. galileo, 3-4-194: non ci resta invisibile quel campo che da loro è
bellini, 5-2-177: con queste riprove resta più che dimostratissima la verità. p
. e. danti, 1-28: resta nella faccia dell'astrolabio la rete,
rano, che non sono più, resta fornito tutto il carnevale, fa fare
alcune senza gambe, e d'alcune resta sol la metà. dinaspare,
in grecia manca. la dinastia vi resta come la rappresentanza di una ditta in pericolo
volte la prima vocale d'una parola resta ingoiata ed incorporata nell'ultima dell'antecedente,
dipartita da noi; e a noi non resta che la sua gloria e il sublime
mezzo alla vallea / che ancor vi resta, e molto le sa rea / la
, non è libero il cliente che resta sottomesso al patrono, non è libero l'
, 1-iii-15: -mi spiego: lui resta padrone del mulino, ma di
forse più. nievo, 1-367: resta [l'occhio] preso non tanto dal
= comp. da di-con valore privativo e resta (v.). diretano e
a cui appartengono. muratori, 5-iv-14: resta ora che dichiamo due parole intorno alla
la mente, alle arti letterarie non resta che l'ufficio di dilettarla. b
la terra si leva e tutta l'opera resta intagliata e lavorata, come se di
quando / da lor disassediato, / non resta offesa in me che porti danno.
un patriziato di cerimonieri a cui non resta che la tradizione del rituale e lo
29-6: sì rotto a un sasso resta, / che 'l piè non si
per quanto sui sassi ribolla e schiumi, resta disciplinato nei ranghi degli argini anche lui
parte della superficie lunare tra quelle frapposte resta adombrata, e perciò invisibile.
ho detto, in quella porzione che resta ogni giorno due volte coperta e discoperta
rincontro e s'allontanan poi: / sol resta amor che spira fiamma e tosco.
il fiume discorrente sanza posa, / resta dal corso suo, se grave sasso
ha la nostra contesa; e più non resta / di che garrir. tristi querele
: -fortuna, che più a far ti resta / acciò di me ti sazi e
esequie si disfa, e non ne resta vestigio. moravia, vii-426: alla fine
/ le figure si disfanno, / resta il canto che non muore.
toro ritrovar più quelle; perché se ben resta gravida, la non si sazia sì
umore dell'inchiostro. moneti, 103: resta in pentola pur la carne cruda /
-sostant. baruffaldi, 41: vi resta un non so che / d'oleoso,
di libertà per cui il senso umano resta disimpegnato dalla professione. gavoni, 6-78
? se mi morsica un serpente velenoso resta secco lui. 2. figur.
sua ventura. segneri, 5-21: resta ora di considerare qual sia la via
d'uomini si trasformassero in bestie, resta per essi disobligato ogni debito, e sciolto
l'appartamento. diremo fin che mi resta disoccupato. g. gozzi,
michelstaedter, 855: l'attività persuasiva resta inimica come quella che, speculando disonestamente
sulla terra] siano ordinate, nondimanco non resta che qualche volta non faccino qualche disordine
quanto basti a mettere orrore a chi resta. 18. prov. -
un via passa, e l'altro morto resta. v. franco, 347:
, 12-61: sol ritrovare angelica gli resta, / che gli appar e dispar come
iii-167: dopo di che non mi resta altro che far voti di buon augurio
quello grave e pieno di buona sustanzia resta in sul monte. tasso, 1-12-4:
sul sentiero della saggezza, non mi resta che una meraviglia un po'dispettosa del
tutto a far niente, che non resta loro un minuto disponibile per far qualche
la virtù né effetto né potenzia, resta per la division già fatta, che
iii-22-77: quel che agli occhi dello storico resta, di là da questo torbido tumulto
accrebbe desiderio di veder dissepolto quanto vi resta. foscolo, xv-474: egli ed
l. martelli, 1-105: resta lo spirto spirto, e terra terra,
se l'assoluto è inattingibile non ci resta che divertirsi colle dissociazioni e le dissezioni
che quanto basti a mettere orrore a chi resta. foscolo, 1-441: correndo con
della sustanza delle macchie solari, non resta però che alcune loro affezioni, come il
indarno. foscolo, i-126: chi resta / qui, se non io, che
pignoni, xxii-640: or la coda resta stretta a un laccio, / tra le
quanto basti a mettere orrore a chi resta. foscolo, vii-125: la fortuna o
indomit'animo. leopardi, iii-215: resta ch'io le domandi perdono del disturbo
del sole infra angoli più eguali, onde resta disuniforme mente illuminato.
tale / che 'n sua propia natura tuttor resta / il mio affetto. giov.
cammelli, io: il serpe avvolto ne resta smarrito; / l'aquila nera vola
della schermaglia parlamentare,... resta l'uomo più caratteristico della situazione.
dante, purg., 17-112: resta, se dividendo bene stimo, i
sono / disposto a tutto, e resta, / che a te dia libertà l'
. grandi, 2-29: la divisione resta compiuta nel numero 83. agnesi,
lorenzo de'medici, i-284: qui resta il corpo, e lei segue il pensiero
procuro di vivere il poco che mi resta di vita nella solitudine diviso da tutto
bonichi, 95: dell'altro che resta / ciascun possegga il suo per non
oltre a ogni credere, pure gli resta abbastanza per vincere quella sua nemica,
qualche valore ha la sua idea che resta legata alla sua memoria, documento di
dalla scorza ridotta in sansa, non resta che macinarle per fame farina dolce.
: per quel brieve tempo che ti resta / usalo, donna, accortamente e bene
nella loro congiunzione, e la carne che resta sopra di loro sia abbondante di dolenti
/ quando vanno le rondini, e qui resta / il nido solo, oh!
sia partecipe di tal dolo, nulladimeno resta pregiudicato dal dolo e fatto del girante
uccide / il suo domandator, presa ella resta. stigliani, ii-296: si finge
, 1-85: gran signora, la piazza resta com'era; domina ora i principi
. guicciardini, vii-67: se poi resta vincitore, ti ha per inimico, e
: rinaldo dopo a te nel mondo resta, / per difender di cristo il gonfalone
lo stropicciano con bianchi panni; e resta finito il lavoro che rimane d'un
proprio simile: ora, che più resta all'uomo nato libero? -sgravare
origine ebbe. tasso, 1-70: resta appresso / al re de'greci a procurar
drammoni, non trovando bibite refrigeranti, resta sete. -peggior. drammàccio.
quel momento appende la lancia al gancio della resta e dà mano allo stocco. si
nel quale spesse volte uno di essi resta morto e l'altro ferito. -duello
bando / li cacciammo: or che resta? or poi che il verde /
suo destino. bartolini, 1-97: resta a vedere se le cose come si
baruffaldi, i-206: né qui vuota resta ancora / la montagna ebrofestante: /
neutro plur. di cètèrum 4 che resta, restante '(e corrisponde al gr
, ed il prodotto dell'estimo ecclesiastico resta assegnato in parte per formare il capitale
e freddo / che cede al dito e resta là col cavo. / il mio
edifizio tutto franato, e non mi resta che un cuore tutto rughe e pieno di
: santa lucia, tutta pittoresca, resta sempre fuori delle leggi d'edilizia e d'
il consueto tempo di poterla rimettere, resta come morto, e la palla si
resterà nota la quantità dell'acqua che resta nel primo dopo l'efflusso. 3
8-165: l'aria di esse stanze resta ben presto snervata nel suo elatere,
liquida di un olio essenziale, che resta tale anche per forte raffreddamento.
ministri dell'impe- radore; di questi resta ancora il nome all'elettore del palatinato
e, sollevando lo scudo, il disco resta tivo mediante il quale si pratica
non si afferrano più ma l'espressione resta, anzi è accentuata al massimo?
la nostra contesa; e più non resta / di che garrir. tristi querele e
d'altre potenzie. segneri, iv-288: resta ora da vedere ciò che appartiene
manzoni, 103: l'influenza della religione resta da esse [circostanze particolari] o
oriente, dello spirito alessandrino non resta di vivo che questi copti.
proprio e di ferecide e di pitagora, resta confermato il testimonio di cicerone, perciocché
risveglia in noi tutto ciò che vi resta di buono -così l'amor platonico in quell'
altro tono, [la proporzione non resta epitrita, anzi divien emiolia, e dicesi
che non viene all'esterno, ma resta chiuso in una cavità naturale (peritoneo
o pianger teco insino a morte / resta solo a tieste; e questo fia,
vi si trova umidità sottile, vi resta dentro un liquore, come si vede nell'
sforzo della salita, la povera nadina resta sgomenta, a bocca aperta. soffici,
finito. giusti, iii-338: mi resta da provare il soggiorno di montecatini,
e se non piove quando uno muore, resta perciò escluso per sempre dall'entrata nel
poi trame / lo strale, e resta il ferro entro la carne. fontanella,
su mazzini: fame una terza, che resta scolpita nel tempio di dante, mi
la bava alla bocca come un'epilettica, resta tramortita. loria, 1-190: scalciava
; ma aggiungendovi un altro tono, non resta epitrita, anzi divien emiolia, e
della sua gloria di poeta non ci resta che la testimonianza di dante e il
avampiede cade in basso e il tallone resta sollevato (e può essere congenita o acquisita
, per una certa equivalenza perpetua, resta sempre a un modo e il medesimo
radicchi. pascoli, 85: ti resta [o campo] qualche fior d'
tabacco). cantini, 1-29-249: resta proibito ad ogni persona...
a dire. marino, 3-71: resta immobile e fredda, e 'n su l'
in mezzo e 'l curvo ponte / resta, e torbido lago è il chiaro fonte
principe divien erede presuntivo della corona, resta chiuso ne'suoi appartamenti e si rende
questo scudo erede. tasso, 8-38: resta che sappia tu chi sia colui /
.. un censimento di quello che resta o che sorge di vita religiosa eretica
punto che una spiga di grano resta rachitica, o, può crescere nana
a paro? garofolo, lvi-150: ne resta il mio desir qui vano / le
gobetti, 1-i-420: il formidabile farinacci resta... un po'eroicomicamente la
dal proposito, tornando in via, ci resta a considerare come sia strano e quasi
grappoli passa nel vino, il quale resta sempre impuro. -figur. disperdersi
, 19-52: questo [il libeccio] resta sul mar tanto possente, / e
di mitologia. luzi, 13: chi resta con me, preghi, nel fruscio
si soffochi e smorzi; e così resta in carbone. 4. figur
capo del vicolo chiuso. il cuore resta appeso in * ex voto 'a chiassuoli
, 2-10: ma perché pur il verso resta endeca sillabo è corto,
formale delle parole. cesarotti, i-266: resta da esaminare l'opinione dell'hume.
la mia coscienza, che non mi resta né pure un'ombra di scrupolo. landolfi
varicella. targioni tozzetti, 5-103: resta da considerare se nei mali esantematici sia
corpo. pagano, 1-335: resta [fra le pene] la forca,
/ tra il sì zerbino e il no resta confuso: / il vedere il
figliuolo eterno. nobili, 28: resta, eschiuso il goder della bellezza, di
ulceroso laceramento ella [l'uretra] resta escoriata e gemente. svevo, 6-237
oro in bocca, che poi cavato resta asperso d'argento vivo; le rupi ond'
di ferrara rialzato, ne segue che resta privo affatto dell'acque del po grande,
non è possibile che giulio sottraggasi, ma resta (ed è la migliore) quella
ed il prodotto dell'estimo ecclesiastico resta assegnato in parte per formare il
gli eunuchi, anche quelli cui non resta nulla del sesso, prendono moglie,
dal pensiero del nulla e in esso resta affascinato e chiuso. soffici, v-6-377
10 cerco di far durare il vinello che resta, quando si staccano dal campanile qui
», e ancora oggi quella immagine mi resta viva e insieme, come succede,
dalle quali procedono i sogni, ci resta il terzo proposto da esplicare, cioè
cavalleria nelle altezze dell'ordine feudale, resta che se ne cerchino più basso
elmi di cartone, la lancia in resta sulle mule bardate, gli esponenti popolari dell'
falsi; oggi la sua terza pagina resta il maggiore emporio letterario d'italia,
più rinomati della città: il caffè che resta dopo gli espressi: -senta che aroma
la patria esprime. pascoli, 726: resta a te la polvere di semi,
rano, che non sono più, resta fornito tutto il carnevale, fa fare
sono? pascoli, 693: solo mi resta un attimo. vi prego! /
estenderà a forze o violenze temporali, ma resta nel solo esercizio spirituale del foro della
. tasso, iv-217: non mi resta altra speranza, se non che la liberalità
1-557: legame altro per me non resta al mondo, / tranne il solenne
aquilon le move assalto, / immobile si resta / ove l'assidua guerra, /
l'enfiteotica,... sì che resta estranea dal presente titolo. cesarotti,
a quella parte solamente che nell'immersione resta sotto il primo livello deu'acqua,
elmi di cartone, la lancia in resta sulle mule bardate, gli esponenti popolari
sa temerla, / e sulla duna resta / dopo tonda, la perla. linati
io mi varrò dell'età che mi resta per dare a mia madre il frutto de'
si è perduta fin la traccia; / resta solo il suo fresco / uniforme e
che caratterizza gli olometaboli; la ninfa resta attiva e differisce dalla larva solo per
iv-275: terminato questo duro lavoro, resta l'altro, nulla men faticoso e
camiscia e fuori della forma cavata, resta di tal evacuamento il vano, che
e va ogni superfluità del corpo, né resta, come prima soleva, nei membri
e invocati nelle epigrafi non un volto mi resta nella memoria. alvaro, 5-239:
e sparire di generi e forme, resta esempio che sfida la variabilità infinita dei
curatore, e non il principale resta obbligato, e ciò pro
mercé di quanto feci o a far mi resta / siami nel regno tuo breve tempesta
anche quando ha della boria il romano resta un uomo facile. -anche di sentimenti
professano, che l'influenza della religione resta da esse o bilanciata o elisa o impedita
, talor falcata, e talvolta ci resta del tutto invisibile. n. villani,
testi, i-228: s'inciso non resta / l'arabico arboscel da falce cruda,
1032: ii falcone... resta legato al supporto in legno o sulla pertica
... la falsità della conclusione. resta ora che mostriamo la fallacia nel dedurla
. galileo, 1-1-54: se la pietra resta appresso s. a. s
. gatto, 1-108: nell'esilio resta / a spegnersi il falò / d'una
per occupar quel po'di sito che resta tra la piazza e 'l danubio e coprire
di tutta la vita falsaria / non mi resta nell'anima / che un morto vuoto
de filosofi. segneri, ii-472: che resta dico, se non che l'appellare
per coardia o altro rimproccio, sempre resta vituperosa al mondo e piena d'ignominia
da molti fanai subito cinto / resta abbagliato armanarico in guisa, / che
logoratura ', ossia quella poltiglia che resta nel truogolo della ruota dell'arrotino.
resìa / e chi de nogiarmi mai non resta. b. segni, 9-39:
per al presente; / quel che ci resta, faren poi fardello, / ch'
che se il male al mondo / resta, soffrirlo è meglio assai che farlo.
s'ammetta cosa alcuna, se non resta l'intelletto convinto. pascoli, 561
, e s'allontanan poi; / sol resta amor che spira fiamma e tosco.
leopardi, 117: abbandonata, oscura / resta la vita. in lei porgendo il
16-67: volto rinaldo, l'aste in resta messe / e con baiardo fe'del
. -farmacia notturna: farmacia che resta aperta di notte per sopperire alle richieste
* orzo di germania ', che non resta spogliato dalle glume, se non sotto
, come vi aspira, non gli resta che mettere bob in minoranza agli occhi
alcune no. epicuro, 112: mi resta di pregar questi ascoltanti, / signori
cinque mesi; ma un ultimo passo ci resta... che sarà fatto.
so che di voi a dir mi resta. / cioè, che buono odor giammai
: la superficie dell'albero, che resta sempre in aria,... si
scomparso il pericolo del contagio, mi resta il ricordo delle costumanze funerarie delle varie
più, se non morir, mi resta? trissino, xxx-4-32: a quel sogno
). cattaneo, ii-1-191: resta a vedere se i diplomatici svizzeri incaricati
'n terra l'asta più che mezza resta. b. corsini, 3-17: assettato
l'imperio suo su la terra, gli resta subordinato in questo, che la felicità
in feltra: con la lancia in resta. intelligenza, 169: non
citerea concesse? leopardi, 227: resta che il viver zotico e ferino /
sulle gomme, accosta la fermata, e resta lì. vittorini, 2-50: si
che non compie alcun movimento; che resta nel luogo dove si trova; che
! serra, i-137: il verso resta nella memoria con le sue linee ferme e
stessi menar felice quel tempo che poi lor resta. garzoni, 1-298: vogliono i
e pubblico (idealmente partecipe) non resta ferma (mai in nessun momento)
carducci, ii-6-150: per i versi miei resta fermo che debba cominciarsi la stampa a
al punto che una spiga di grano resta rachitica. -abbondante di ferro (un
umana, che perciò uno di loro resta ammazzato dal ferro dell'altro, siccome
altezza, ma la ferolàgine se ne resta molto più bassa e più umile.
chiame. michelangelo, i-59: quel che resta scoperto al sol, che ferve /
poi, passata, l'aria non resta più fessa. aretino, iv-1-49: in
mi ricordo bene, a dir mi resta / come si mena pel forno la pala
albano / sopra baiardo con la lancia in resta. a. verri, ii-114:
che là si trova il desiderio, e resta / qua la speranza.
: per quel brieve tempo che ti resta / usalo, donna, accortamente e
passata la festa, il pazzo in bianco resta: bisogna essere moderati, previdenti,
la festa, 11 pazzo in bianco resta. chi va a festa non
: ora sento dire che di lui resta... il mondo fiabesco per bambini
da speranza. paruta, 3-1-27: resta oggimai fiaccato il fiero orgoglio di quel
, fino all'esile vetta. ancora resta / lassù sospeso, un breve tempo;
de le fiammelle d'oro, / né resta altro che fumo ed ombra al fine
ma non però di me voto egli resta, / perch'io ben saldo attengomi all'
prese la lancia e sì la messe in resta; / rinaldo allora non lo stimò
c. croce, 2-57: immortai resta chi si fida in dio, / e
sì fieramente dal freddo compenetrato, che resta come incadaverito. denina, iii-249:
me che fia, / se priva io resta della dolce figlia? /..
un figliuolo. gioia, 1-i-198: ci resta un fatto prezioso conservato dalla storia del
che quel poco di foglio bianco, che resta tra le due linee estreme e la
guanci'e 'l collo di toccar non resta. g. m. cecchi, 23-64
, r-735: la lana poi che resta ne'pettini si scardassa da scarteggini con
, 41: anche a te / non resta che cedere làsciati / trasportare secondo il
', dicesi a quella pietra che resta in mezzo alla bocca della fornace, e
campo lassa; / e soletta a ballar resta in disparte / tersicore, che diva
cecchi, 3-10: di mobilia non resta che qualche tavola fuori posto, come
fine del iii capitolo, e poi resta un iv capitolo più breve. landolfi,
. delfino, 1-455: ma in noi resta la doglia / del miserabil caso /
. pascoli, i-605: [manzoni resta] esempio sempre nuovo di finezza
sito, / e il sol nell'altro resta opposto a lui / quando il suo
in larghe falde, / e 'l mondo resta tenebroso e muto. foscolo, xviii-7
tesi gli archi e son le lancie in resta, / vibransi i dardi e rotasi
363: ma dove, dove l'ariosto resta, / che, ben che non
.. che dalla forma delle cose resta ormai solo da ricavare argomenti per fissare
annunzio, v-1-174: il mio capo resta immobile, stretto nelle sue bende.
ogni tempo del paracqua, così, resta, strapiombando un po'di fianco, il
: se gli dànno una ditata, gli resta il segno. cicognani, 2-103:
misura / se fragellamo insin presso alla resta. -battere di continuo (e
. anzi che per la sua fluidezza resta in parte 'sui juris 'e libero
] pure cresce sempre di mole, e resta intieramente composta di tutto il numero delle
cicerchia, xliii-410: di chiamarlo non resta né folce, / dicendo: torn'
salvini, 17-533: la tona sola resta appresso giove / folgorator. 3
dai folletti. onofri, n-129: non resta, degli ammassi vegetali, / che
mai questo fomite 0 seminario pestifero che resta impresso ne'panni, e con fecondità
piovene, 5-7: la situazione di fondo resta sempre la stessa. -provetto
coperti dalla loppa scabra e con la resta, mescolati con altri semi cereali nel muoverli
, e cibandosi della forfora, che resta nel pettine, quando si pettinano i cagnolini
è altro che una forma di parlare che resta ancor poi che tomo ha parlato.
. -lo so, non si resta in forma che quattr'anni, poi
a forze o violenze temporali, ma resta nel solo esercizio spirituale del foro della
se il marito le poneva / in resta il fuso suo gagliardo e forte, /
di presidio. forteguerri, 4-87: ferraù resta a guardia de'prigioni: / entrano
alquanto men forti e tra loro divisi, resta egli visibile. e. cecchi
carducci, ii-10-52: ora non mi resta altro, ed è il più forte,
: infierito nondimeno il rangifero, non resta di batter fortemente il piede nel fondo del
): se altro a dir non ci resta, antigono, che molte volte da
a forze o violenze temporali, ma resta nel solo esercizio spirituale del foro della
/ dal natio umor, sempre vermiglio resta. varchi, 23-215: non può la
? ariosto, 13- 47: resta pallida e smorta, e sì tremante,
g. bentivoglio, 5-i-46: né mi resta altro che ristorar un poco meglio le
comp. dall'imp. di frangere e resta (v.). frangisabbia
uccide e guasta e frappa / che resta in pace il campo a lui tranquillo.
la ravviva. marino, 3-71: resta immobile e fredda, e 'n su
per tossa. ariosto, 5-40: resta smarrito ariodante a questo, / e
persone disoneste e a situazioni equivoche ne resta contaminato. proverbi toscani, 63:
: ma s'ella [opera] non resta così pulita, ma si intagli in
una bella innocente; or che ti resta di più per isbramare le tue frenetiche
di questa saetta della carità, non resta mai d'adoperare; come la ferita
acqua, che restringe tutto tumido; e resta un corpo grossissimo, gravissimo, freddo
che assolutamente è riscaldato, e però resta debole. targioni tozzetti, 12-3-398:
. dottori, 1-266: cade, e resta impacciato quel gran- done / co 'l
. c. croce, 2-57: immortai resta chi si fida in dio, /
che se ci ficchi un dito ci resta un buco. -privo di efficacia
mio chiacchieramento, / ch'el verso resta ornai languido e frollo. piovene, 7-299
/ trepida pianta, fin che nuda resta, /... / orlando entrò
una condizione o uno stato di cose resta immutato (e l'espressione è ripresa dal
nei nostri paesi in primavera e vi resta fino al ritorno del freddo: fino in
non è più giusta / che non ci resta più memoria ed orma / o di
mai questo fomite o seminario pestifero che resta impresso ne'panni, e con fecondità
xvi-42: mi varrò dell'età che mi resta per dare a mia madre il frutto
e si frammischiano e quel che ne resta è nulla. l'ansia di questa fuga
39-i-43: l'amore... resta padrone del campo, non avendo l'
perciò la vita passa e l'arte resta. cicognani, 6-205: il malato
lunghi mesi / son fuggiti così: ci resta un gelo / fosforico d'insetto
/ e di correr ver morte ora non resta. dante, purg., 1-41
nulla: le forme mutano; il dubbio resta. c. e. gadda,
serra, i-69: la bellezza gli resta ribelle; non cede al suo desiderio se
): la fulicétta ne l'acqua non resta; / ma passeggia a l'asciutto
fuliggine bene abbrustolata, di quella che resta attaccata ai paioli di rame, posta
18-81: grida aquilante, e fulminar non resta, / e la spada gli pon
al quarto sputo e getto fuor la resta. / el quinto sì mi fa fumar
fra di loro. -fune di resta: corda o treccia che rimane dopo
capi d'aglio o di cipolla dalla resta in cui erano intrecciati. palladio volgar
, 2-284: * fune di resta ', quella specie di treccia o cordone
treccia o cordone, che rimane della resta, dopo spiccatine i capi di aglio o
rapido piomba? / s'altro non resta a ricettar le genti, / ch'un
altro, che era ed è imperfetto, resta ancor privo di quel poco di uso
forma della funzione logica, il problema resta tutt'affatto non risoluto. gentile,
quale ancora si levi il fuoco, vi resta il caldo per qualche tempo, per
potentati esterni. guicciardini, vii-103: resta pensare a tre cose: alla amministrazione
: nella fuosa, o foce, che resta fra detti scanni. querini, 451
: ma s'ella [opera] non resta così pulita, ma si intagli in
suo fuggire abbi paura, / ché ben resta gabbato chi li crede, / perché
grazia... che almeno questo ci resta della vita finiamo in sua laude,
strascico, unisce le mazzette alla resta. = forse dallo spagn.
dalla polvere d'oro secco che ti resta sulle dita. piovene, 5-523: una
se il marito le poneva / in resta il fuso suo gagliardo e forte,
, 4-9: di gagnolar giammai non resta / costui,... / anzi
pensosa, / rimase la donzella sanza resta; / poi si mosse la rosa
dalle donne e dai pari suoi, resta negletto e confuso nella società degli uomini
che l'ammazza: il male non resta impunito; o presto o tardi se
, 1-377: il mal arrivato eugenio resta come un gallo, a cui è
per cui a questo punto il cavallo resta con tutti e quattro i piedi staccati
tutte, / salvo che al primo resta il gammaùtte. b. de'
/ ben ben fitta ne'gangheri mi resta. -rimettere qualcosa nei gangheri:
la nostra contesa; e più non resta / di che garrir. tristi querele
tira al giallo: ma quando ce ne resta soltanto una goccia in fondo al bicchiere
-tanto va al lardo il gatto che ne resta al fin disfatto: la ostinazione nel
al suolo / a tal vista ezzelin resta di gelo. prati, 1-27: avria
e 'l dolce inganno invola! / e resta con amor gelosia sola.
perigli, e non geme / se presa resta della sorte all'amo. pananti,
, iv-275: terminato questo duro lavoro, resta l'altro, nulla non faticoso e
iv-275: terminato questo duro lavoro, resta... quello di una ben ordinata
a bethmann holweg -ma finché si resta nella genericità del verbo in generale.
». gobetti, 1-43: mazzini resta in un apostolato generico e retorico, sospeso
goldoni, tii-116: -ora mi resta da collocare beatrice. -non durerà fatica
e l'utilità che ne verrebbe; resta solo che sorga un generoso che ne
, li-2-351: negli olandesi... resta sempre viva quella radice d'inclinazione e
gentile virtute per dolceza del mio core pensare resta giamai. b. tasso, ii-290
,... che tutte sono senza resta. -noce gentile: varietà di
è perduta fin la traccia: / resta solo il suo fresco / uniforme e gentile
vicende le esatte descrizioni geografiche, resta poi del tutto nullo storiche e
di tempo durante il quale 11 gerarca resta in carica. = deriv. da
sciolga / dal natio umor, sempre vermiglio resta. soderini, iii-69: gli arbori
successi rei, / di germogliar non resta; che venire / pur vorria a fin
, timido. govoni, 8-62: resta indietro un agnello / ed alza il
il fango che sale or non mi resta / che gittare il mio sdegno in vane
. guicciardini, vii-67: se poi resta vincitore, ti ha per inimico, e
. bartoli, 1-370: questo voto che resta tra l'una scorza e l'altra
, cacciare. soldani, 1-162: resta in europa ornai nessun palazzo / che
fine, e pervenuto al fine mira se resta tuttavia carta da leggere. marinetti
chiesta! / ma alla fine il ghiribizzo resta / e fatto non vien a niun
alla veneziana. -filza, resta, treccia. moravia, ix-97:
di ottenere la salvezza, che resta invece condi zionata da un
la gibigiana. govoni, 849: resta sempre un'impronta viva e mobile /
sono la celata, il corsaletto con la resta, gli spallazzetti, 1 ghinocchietti.
adoperare la celata, il corsaletto con la resta e gli spa- lazetti, i ginocchietti
ritirate, fosse, terrapieni, ognuno resta stupefatto; molto più che, dove si
porto. leopardi, ii-292: ci resta a considerare come sia strano e quasi assurdo
, 3-38: del tristo avviso afflitto resta, / onde più d'un poi giuoca
giocatore accorto vincere alcuna volta, non resta, per questo, che molti giocatori
/ mèsser le loro lance in sulla resta / e varinosi a ferir con gran tempesta
: san ben ch'agli nemici assai più resta / dentro da fare e non l'
della lesina, i-108: largo campo mi resta da avvertirvi d'infinite cose, le
correndosi incontro con la lancia in resta, cercavano di sbalzarsi l'un l'
compariscano in campo con le lancie in resta. gli ingannati, xxv-1-321:
a giostrare, la lancia sia in resta. orioni, xx-3-5: duchessa,
lo giovasse, fosse quel concorso di resta l'orecchio, / non giova, senza
, piacere, ducci, ii-6-4: non resta se non augurare e ripromettersiprocurare diletto (spesso
in tal atto sopr'alla mano non resta alcun nocciolo, colui perde la gita,
iii-25-352: quella del gaeta è e resta poesia,... sorta di scotimento
corona; ed in vergogna / si resta l'altro misero e in dispetto. pazzi
. cesarotti, i-316: altro non resta che di esporre allo sguardo e ah'
, 168: il porto interminabile ci resta a poco a poco alle spalle: dirada
ragioni, in paragone di ciò che mi resta a dirvi adducendo l'autorità.
con malta lo spazio che nel filare resta fra l'uno e l'altro.
morigerata e amico mio giurato, mi resta sempre nell'animo la proclività di creder vero
dal generale, e questo vicario solo resta nella giurisdizione del generale; e fe-
1-557: legame altro per me non resta al mondo, / tranne il solenne
della libertà e del vivere populare, resta pensare a tre cose: alla amministrazione della
iii-201: le passioni esistono e non resta che giovarsene eccitandole e dirigendole ad un
il doppio glomero gli è tolto, / resta il corpo animale imbelle e vile.
s'appartiene. machiavelli, 30: resta ora a vedere quali debbano essere e'
il finocchio... -qualche volta ci resta nel gozzo. -per metonimia
le rane intanto continuano il gracidìo che resta nello sfondo. 2. per
longitudine, punto massimo e che solo resta per l'ultima perfezione dell'arte nautica
di sanità. leopardi, 227: resta, che il viver zotico e ferino /
spesso prolungata in un'appendice sottile detta resta (e a seconda della presenza o
seconda della presenza o dell'assenza deha resta le spighe vengono dette rispettivamente aristate o
, 4-471: non vi guard'io, resta medusa a dietro, / tanto che
più consistente, può essere munita di resta apicale (e a seconda della presenza
seconda della presenza o dell'assenza della resta e della sua lunghezza le spighe sono
il grano duro bianco e rosso con la resta... è buono solamente per