del campanile: le contò trattenendo il respiro. -due quarti dopo mezzanotte -esclamò.
respirare (v. respirare). respiro (ant. rispiro), sm.
essa, ma rotto, violento, senza respiro, perché troppo frequentemente respira. redi
di palpitazione di cuore né offesa dì respiro. malpighi, 1-234: viddero accidenti
il dolore, sputo, difficoltà di respiro et altri. montanari, 2-334: cotale
montanari, 2-334: cotale frequenza di respiro non da altro procede che dalla violenza
abbracciare e stringer tanto / che perdiate il respiro, e da soavi / baci lasciarvi
parti vitali e impediscono per alcun poco il respiro. chiari, 5-31: si slacciò
: si slacciò il busto e accordò un respiro più libero all'ondeggiante seno di neve
di quando in quando, con un respiro affannoso. cattaneo, iv-4-130: io ho
col tenermi lontano dai contrasti, col respiro d'un'aria vivace e mite e con
in pace: il tuo lene / respiro nell'aria lo sento / assonare al ronzio
intensa e allucinante, dove il suo respiro diveniva difficile. pea, 7-5:
: il cuore si riposava dallo sforzo del respiro affannoso di prima. pavese, 9-23
doro. ne sentii il sussulto nel respiro. -in espressioni enfatiche o iperboliche
questa tirata sì lunga senza riaver il respiro in alcuna posata! manzoni, pr.
strade, pare che gli levino il respiro. massaia, vi-87: un nodo di
strinse la gola, mi venne meno il respiro e non capii più nulla. de
la posizione meno incomoda per tirare il respiro e per resistere ai trabalzi. dannunzio,
occhi; l'ansia gli premeva il respiro. fanzini, ii-185: la fuga dell'
giù per le discese, gli levava il respiro. tecchi, 9-20: i due
di controaccuse, da far rimanere senza respiro chi per caso si fosse trovato a quelle
è un seguito d'avventure che non lasciano respiro al lettore nell'ansia della curiosità.
lettore nell'ansia della curiosità. -senza respiro: senza fermarsi; ininterrottamente. pea
liolo, per il quale lavorava senza respiro da un anno al- altro.
, in pochi anni di lavoro senza respiro,... con un primo sforzo
una tenda si muoveva appena come un respiro. -soffio lieve di vento;
gli alberi grandi a cerchio / nel respiro autunnale della state. comisso, 1-98:
apparizione incorporea, ed era il primo respiro della sera già dischiusa. gadda conti
, si sentì ventilare sul viso il respiro della notte. -in contesti figur
un alito disperso / da un solo tacito respiro / e che velava l'universo.
bagnasse..., ho udito il respiro profondo e santo della madre che nutre
idem, iv-1-1014: erasi udito il misterioso respiro della notte d'estate persuadente a voluttà
solo quel misterioso profumo ch'è il respiro, il profumo dell'africa. onofri
/ trasaliscono i monti, in un respiro / che rassomiglia al mio. bacchelli,
spessore grosso della muraglia, veniva il respiro della campagna nella notte estiva. comisso
corpo, beati di godere il libero respiro della natura. alvaro, 9-477:
i muri treschi erano ancora penetrati dal respiro vasto della montagna. pavese, 10-71
sventrata che esala all'inverno / il respiro del fondo. -l'ampiezza,
alla senna. che largo e sano respiro. linati, 19-n: è un bel
. linati, 19-n: è un bel respiro di piano a mezzo monte.
, 13-228: la città mandava il suo respiro ormai stanco ed ansimante dopo la giornata
poco, / tutta torino gitta il suo respiro / in un domenical borghese gioco.
la poesia malinconica e sentimentale è un respiro deu'anima. b. croce, i-4-181
.. sono nient'altro che il respiro del nostro pensiero nel pensare la storia
assoluto, che si potrebbe chiamare il respiro o il palpito dell'oggetto. di
palpito dell'oggetto. di questo 'respiro 'si trova qualche timido e incosciente
di nera seta, e comincia quel respiro delle cose che non si sanno dire
, 9-39: la tecnica è il naturale respiro e lo stesso atto vitale dell'arte
questo nuovo appetito e questa prontezza e respiro per il bene è quello che propriamente
stufo di scrivere ma è il mio respiro. -con metonimia: il rumore
mi parli ove non s'ode / respiro di viventi? borgese, 1-122: essa
dormì poco e udì con struggimento il respiro profondo di lui, così vicino e
così lontano. moravia, alii-283: il respiro della moglie era rauco, violento,
, violento, quasi adirato, proprio il respiro di una donna giovane che ogni notte
vicenda dei carri, che è come il respiro e il battito di un organismo.
ch'ella si sentì risospinta indietro, il respiro mozzo. sbarbaro, 1-205: anche
nelle pause esce dall'uomo atterrato un respiro spesso. c. e. gadda,
lui, puttana il diavolo, tiravano un respiro: finita l'ansia, il pencolo
« come vuole », disse come un respiro. -respiro di sollievo:
e. cecchi, 3-69: con un respiro di sollievo vidi i cavalli che un
ragazza morì, i dignitari trassero un respiro di sollievo, ma per poco.
ma per poco. -estremo, ultimo respiro, ultimi respiri: quello o quelli
né pur avrà, se il mio respiro estremo / fia che tu formi e te
anche s'io avessi dovuto esalare tultamo respiro. sì antonietta; il mio ultimo
. sì antonietta; il mio ultimo respiro sarà tuo. graf 5-472: nel breve
giro / di poche lune f ultimo respiro / egìi raccolse della madre cara.
esalò come tutti gli altri l'ultimo respiro. -per simil. l'ultimo o
della partita]. fino ah'ultimo respiro del loro 'forcing 'rabbioso.
, i-xxiv-345: questo fu l'ultimo respiro della gloria di atene. -ant
lea che procedesse il flusso e dal respiro il reflusso. muratori, iii-61:
: per assicurarsi bene di non tirar col respiro l'aria infetta, chiunque esce di
sue pessime influenze, in vece di porgermi respiro m'uccida. pacichelli, 1-113:
ove le nevi sciolte col calor del respiro posson sepellire i passaggieri, su la
inesorabile sulla cui bilancia si pesa anche il respiro. piovene, 7-425: per le
portando davanti a sé la nuvoletta del respiro. -effluvio, profumo, odore
gli stivali] riempivano l'aria del loro respiro di gomma, contrastato dal respiro di
loro respiro di gomma, contrastato dal respiro di carta vecchia. 4.
vostro cuore che finalmente si dia qualche respiro a rosa, martirizzata in tutt'i membri
13-34: prese il frate un poco di respiro. vaccari gioia [in muratori,
]: non ho un momento di respiro. dentro questa settimana sono sbrigato dalle difese
1-3-98: se si dàn sette ore di respiro / a un scolar ch'ha la
né puote a niuna guisa / pigliar respiro il valoroso. pascoli, 147: quando
: quando potei avere un pochino di respiro, ricominciai. davo le poesiole che
quanti siete, potrete tirare un po'di respiro. fenoglio, 126: ettore,
po', dacci subito un po'di respiro, vendi le armi che hai portato a
a casa dalla guerra. -a respiro: per avere un po'di tregua.
da que'due mimallonacci, si ricovrò a respiro sotto un portico appellato dei mammalucchi.
409: prese per questa ricuperazione qualche respiro la lombardia. giannone, 1-i-350: costanzo
itmperio d'oriente cominciò ad aver qualche respiro. pananti, iii-212: gli europei debbono
: gli europei debbono qualche momento di respiro e di pace ai loro regali, alle
è una gran cosa! un gran respiro per questo povero paese! ché non
, / senza tramezzo alcun, senza respiro, / ne diedero un capriccio di quei
gualdo priorato, 7-242: se qualche respiro trovorono gli spagnuoli nell'acquisto di monzon
di notabile vantaggio alle arme francesi col respiro e col beneficio di provedere alle loro
, qualora dai nemici ottenevano un breve respiro, rivolgean tosto dall'alto gli sguardi
era speranza con qualche rinforzo e, dopo respiro, di ricominciar la batteria. bacchelli
avverse tacquero, o infiacchirono, lasciando respiro sul ponte. -distrazione;
ora di cena, prender alquanto di respiro, un poco di fresco?
ora che il caldo chiama di nottetempo al respiro, si godono di queste bellissime serenate
intromettere un po'di distrazione e di respiro nella nostra inflessibile intimità. 5
(anche nelle espressioni a, con respiro). 5. foscarini,
5. foscarini, li-2-518: consigliò il respiro di rimetter parte de'dispacci alla consulta
: accordare ai medesimi [mercanti] il respiro al pagamento di sei in sei mesi
-parte alla mano, e parte col respiro. g. f. bagnini, i-34
in dodici volte l'anno, senza respiro di una prestanza ad un'altra,
gozzi, ii-300: datemi alquanto di respiro, e vi proverò che per ogni
improperi e, senza darmi il menomo respiro, mandò que'libri dal libraio francese,
... trattasi di ottenere un respiro, un solo respiro. tommaseo [s
di ottenere un respiro, un solo respiro. tommaseo [s. v.]
carrozza vecchia, da pagarsi quella a respiro. p. petrocchi [s. v
bacchelli, 1-iii-113: io vi dò un respiro lungo, ma ricordatevi che voglio essere
giornata, dodici giorni apparvero loro un respiro interminabile. piovene, 59: duomo
in porto se ottiene un giorno di respiro, anche se non ha poi speranza
, sembran di fuoco, senza un respiro di vento. manzoni, fermo e lucia
il lago era sgombro, non soffiava un respiro di vento, e la superficie dell'
perenni verdeggian gli allori, / nel respiro dei zeffiri leni, i...
/ e non giunge col sole il respiro del vento, / il suo corpo viveva
estiva che il mare pareva tenere il respiro, alcuni biondi stranieri bruciavano sul rogo
, o mare, nel tuo infinito respiro. montale, 1-72: come allora oggi
credo del solenne ammonimento / del tuo respiro. gadda conti, 1-507: ai
apparve la spiaggia, orlata da un respiro di spuma. -con metonimia:
avanzavano e si ritraevano col solito rumoroso respiro. bacchelli, i-470: dal basso
, i-470: dal basso veniva il respiro profondo del mare aperto. aivaro,
non sentì più nulla, e soltanto il respiro del mare che riempiva ormai la notte
reparto macchine, odi venir su un respiro sonnolento. gadda conti, 1-325:
solo un ronzio sommesso, come un respiro tranquillo. -rumore sordo e prolungato
. gadda conti, 1-477: il respiro delle macchine, col suo tepore di
zona di manovra della barra, il respiro delle vele nell'aggrinzarsi e nel tendersi
nel parco gocciante, / ascolto il respiro sonante / che vien da lontana tastiera.
guardare le meduse bianche che col loro respiro navigavano a distanza uguale una dall'altra
e rialzarsi un poco e al secondo respiro dell'aria risalire un poco più.
dello spazio abr per avere il suo pieno respiro. 11. figur. portata culturale
, e si strascica a fatica e col respiro grosso per i lunghi andirivieni di quelle
che sia viva la grecia? e un respiro, un russare, o uno sbadiglio
.. specie in talune opere di gran respiro e di tutto tondo. c.
di disegno, pur non senza un ampio respiro monumentale dell'insieme, insolita nel veceflio
di sui giornali o di novellette di respiro corto o di appunti di taccuino. e
tempo, parte è pervasa d'un unico respiro. è l'atto d'un'unica
di un medesimo difetto: hanno il respiro corto. boine, iv-58: la
era difficile ridurla più arida e senza respiro di qui. stufiarich, 4-71: accanto
la voce '. in articoli di maggior respiro e in note bibliografiche. piovene,
liberta di denuncia è inseparabile dallo stesso respiro della vita americana, è necessaria e
carattere. d'altra parte anche il respiro d'ungaretti mutò. -forza espressiva
misura della giovenile grazia e del poco respiro di gabriellino. flaiano, 1-88: na
dubbi e incertezze. avendo perso il respiro dei suoi fratelli maggiori, risulta come
: prosa sovrana sostenuta da un magnanimo respiro. bacchelli, 2-xix-220: quanto rimane di
sciolto, perspicuo, nell'ampio e cadenzato respiro del suo nobile periodare, classicamente
di 'odor di terra 'un respiro giovanile affatto inusitato oggi. -forza
esce in strada, si allarga in un respiro gigantesco, corre fra stella e stella
gobetti, 2-63: c'è sopratutto maggior respiro (il preludio e il preludio all'
baldini, 14-58: la maggior libertà di respiro e di movimenti aiutò il carducci anche
bisogno di possedere si restringessero al vero respiro dell'uomo. calvino, 15-20: attraverso
di franz post in brasile passa ancora il respiro ansioso della scoperta. 1 a
opera di maggior mole con un solo respiro. 15. presa d'aria
per indicare al cantante la pausa o respiro e dividere il senso delle parole.
fu detta pausa, virgola, sbarra, respiro, distinzione, stanghetta.
bocca, de sentisse er fiato der respiro in bocca, l'una co l'artra
locuz. -dare rezzo a qualcuno: dare respiro, lasciare a qualcuno il tempo per
cielo, scende, vince / col respiro di un'alba che domani per tutti
. opprimendo l'aria che ricadeva senza respiro. 4. rabbassarsi (un
primavera, l'urto del ventre sollevato dal respiro. -figur. accogliere impulsi intellettuali o
n. riprendere (le forze, il respiro); risollevare (l'animo,
certo modo e v'apre come il respiro e il cuore con una certa allegria.
retroterra per valorizzarne il centro, di respiro, di sviluppo. 2. riduzione
ignoranti. magalotti, 2-33: almo respiro / n'have la terra, e 'l
e quanti ne rifiata'. -emettere il respiro. mazzei, i-308: mia madre
, sm. ant. e letter. respiro. -anche: capacità respiratoria, fiato
mia sorte / paure del patrio ciel respiro al fine? -rifiuto deltinfemo:
, riposo alle persone et alle sostanze respiro, li commandi di vostra serenità ci
valcresi impallidiva un poco, tratteneva il respiro; e ad un tratto, come il
battesimo dell'amore! stuparich, i-165: respiro a pieni polmoni; non ho più
-rendere più pesante e affannoso (il respiro). f. alberti, lxxxviii-i-iii
. 2. decontrazione muscolare nel respiro. f. f. frugoni,
. 6. soffocato (il respiro). moravia, xi-394: il
). moravia, xi-394: il respiro... finora mi era rimasto rimpiattato
allora quando / dal passato spavento abbian respiro. / così la rina o squatina ower
rinclusióne, sf. ant. impedimento del respiro. anonimo, xcii-i-340: cum
gaggia o dell'acacia, il lento respiro dei tulipani, non più molestati dal profumo
e ad onta del caldo rinforzato, respiro un po'più ad agio. pratesi
ferri]..., senza respiro o incisura alcuna e con voce sempre soavemente
, ringorga il rutto, erutta il respiro. = comp. dal pref.
vii-1-2: rantolo, cioè un certo difficultoso respiro e un reco ringurgitare di fiato che
in tutta la camera togliendo quasi il respiro. cicognani, 3-57: il salotto da
, 287: fino al suo ultimo respiro non si stancò mai di espiare almeno ciò
, calpestata? non basta ancóra? nessun respiro, nessuna tregua, nessun riparo,
lena e il fiato: riportare il respiro al ritmo normale, calmare l'affanno;
per un poco attenuate; ritorno del respiro al ritmo normale. de roberto,
. de roberto, 8-260: il respiro non è più libero, ha le
del naufragio. -sollevarsi ritmicamente nel respiro (il petto). assarino,
nessuna voce, nessun rumore, nessun respiro! soldati, 2-407: la lampada di
ch'ella si sentì risospinta indietro, il respiro mozzo. -in un contesto figur
con che si venne a ristabilire il respiro nell'annegata. -ristorare col cibo
brevi lastre di ghiaccio, ristava senza respiro, già incatenata. -non defluire
gli occhi: ristillavano balsami con sommesso respiro. 3. intr. subire
certo modo e v'apre come il respiro e il cuore con una certa allegria.
. bettinelli, 3-137: in quel respiro già preceduto dal mite impero degli ottoni
accorgevo che ella dormiva, dal suo respiro, 10 avevo una sensazione illusoria di ristoro
di una vita ristretta. -di respiro culturale molto limitato; provinciale (un
iii-902: infine, ostacolando il liquido il respiro del paziente e comprimendogli il cuore affannoso
rrè, attratti e risospinti da quel respiro, per un attimo neri, librati sulla
salmastro di alga, di iodio che respiro a pieno torace... montale,
mi opprimeva il petto da togliermi il respiro, e nel capo a volte un risuono
angoscioso, e il vento lo stesso respiro sonoro? gozzano, ii-80: sentì il
, quando odo il ritmo del vostro respiro, io sento che vi sono altre bellezze
, con ritmo alterno, e del respiro che sembra mancare, e del cuore
errore d'annibale, fu altresì il primo respiro pe'romani. ritornati da quella gran
avanzavano e si ritraevano col solito rumoroso respiro. pratolini, 9-671: sulla battigia intrisa
vera funzione e saprà riprendere quel vasto respiro che sempre la distinse nei secoli.
l'aria era gelata, mozzava il respiro. e rividi dentro di me 0 bambino
: la bocca s'appassisce / nel suo respiro. bechi, 2-77: quel pudore
quel peso aumenti indefinitamente senza riposo senza respiro, fino a che il sangue si
maggior sonni rotti. -impedire il respiro. c. botto, 170:
occhi ed i singhiozzi gli rompevano il respiro. -turbare, sconvolgere la quiete,
sforzo); spezzarsi (il ritmo del respiro). dante, purg.,
/ le mie mani, e il respiro mi si rompe / nel punto dilatato,
ha figliuoli i maggiori rompicolli del scia col respiro a mezzo, dà modo alla vostra sigaretta
. si sente il ronfo del loro respiro. 2. rombo continuo e
e ogni spazio coincide con una pausa del respiro. pavese, u-ii-442: evitare.
, 379: chiprometter intero / al suo respiro un dì / si può da quel
sentiva un rosico che le toglieva il respiro. 2. dimin. rosichino
, ma rotto, violento, senza respiro, perché troppo frequentemente respira; ed è
tuato a bocca aperta (il respiro). boine, i-38: sì
anch'io, un po'dietro col respiro rotto-fumante, col viso rosso-ridente. =
cicognani, 2-65: il mare à un respiro quieto quieto che appena ci se n'
arpino, 6-16: soffiò un lungo respiro, gli occhi rovesciati al soffitto di
» e seguitava fino a perdere il respiro. le venivano accessi di tosse, dal
mettea dal grande petto / ogni tanto un respiro; e parea ragghio / di leone
la voce); affannoso (il respiro); stridente (un rumore).
rulli si perdono immersi / nel solenne respiro di roma ampia che dorme.
torace e dovuti a forme patologiche di respiro (rantoli, ronchi, sfregamenti,
stridulo o stenotico: variazione acustica del respiro bronchiale, proprio delle stenosi laringotracheali.
malsicura del proprio cuore e il proprio respiro affaticato e rumoroso. 2. che
che sia viva la grecia? è un respiro, un russare o uno sbadiglio il
zanzara / ronzare o odo pur russo o respiro / d'uom che dorma. radula
alla prelatura qualunque ristoro, anzi qualsisia respiro, la presuppongono non congregata da uomini
/ e del suo cuore l'ultimo respiro. -sacro in quanto abitato da
salsedine. pavese, 10-131: un respiro profondo di mare saliva / dal suo
popolo sagliente, perché tragga il più vasto respiro nel salire. rebora, 3-i-491:
del mare, / e addolcisce il respiro. -riverberarsi. dante,
salmastro, di alga, di iodio che respiro a pieno torace. pratolini, 10-345
: io sola rimasi, fino all'ultimo respiro, la custode del suo focolare e
quanto basta per resistere, di poco respiro. sanguificatóre, agg. e
un guizzo che si spegne. il respiro si arresta: il sanitario trae l'orologio
le prime sorsate d'aria ventilata dal saporoso respiro! -seguito da un compì,
ha avuto che la sola difficoltà del respiro ordinario, onde non si venne per ora
per indicare al cantante la pausa o respiro e dividere il senso delle parole.
fu detta pausa, virgola, sbarra, respiro, distinzione, stanghetta. tommaseo [
chiaronero per gli affannosi crepuscoli preme il respiro l'ottuso cielo dell'impotenza e tutti
valeri, 3-83: vento dell'alba, respiro di mare.. / vedo le
anelo / petto a gran pena traendo il respiro, / nero sangue sboccar.
che sbucava nel cielo pareva allargasse il respiro dell'immensità. pratolini, 8-103: in
, che sta sbuffando, che ha il respiro rotto e affannoso (per un'emozione
del luogo. -affannoso (il respiro). pascoli, 708: trito
, ben acconci alla vista ed al respiro. i cristalli lucidissimi, invece di
con leggeri accenni di singulto nel solo respiro,... era questo il
si scancellerà dal mio petto coll'ultimo respiro della mia vita! e. cecchi,
valigetta, e guardandosi dietro emise quel respiro di scarico di chi ha compiuto una
essi una lor ciottolosa bellezza e un respiro di gioia nell'attraversare la via ferrata
nel collo, parevano cavar dal vento respiro e salute, certezza di sconfinate possibilità
fa in elemosina / questo nostro pietoso respiro umano / sia lo stesso dio /
quel peso aumenti indefinitamente senza riposo senza respiro, fino a che il sangue si scateni
verde e dorato, risvegliato dal mio respiro, dalla cavità esce un piccolo insetto
un brivido ritmico, come da un respiro a scatti. -di scatto o
nel momento gonfio d'ilarità e di respiro benedetto, l'onda rompeva in uno
coi gomiti, a chiacchiere, a respiro, sul tamburo, sulla cavezza,
ogni genere, un tanfo che toglieva il respiro. goz zano, i-874
cullami, o mare, nel tuo infinito respiro. gadda conti, 1-426: appena
voce cessava, veniva di fuori il respiro sciabordante della calma marina.
popolo sagliente, perché tragga il più vasto respiro nel salire. -che è
5-28: aspettò che si sciogliesse in un respiro per staccarla da sé.
da solo, mi allargavano virilmente il respiro. -grande o, anche,
scirocco bruciavano il viso e mozzavano il respiro. svevo, 8-780: oggi è
occhiata languida efracchia, 889: trattenendo il respiro, facendo scivolaresentimentale verso la ragazza. landolfi
i-392: noi non abbiam in pugno un respiro di tempo, atteso che, quando
e nel colio, parevano cavar dal vento respiro e salute, certezza di sconfinate possibilità
3-112: un'aria fosca e ansiosa al respiro s'era messa a salir dall'adriatico
, iii-8: tolta la libertà sia del respiro / e conla bocca aperta, / rancheggiando
., e strozza., strozza il respiro? dannunzio, v-3-274: s
esserepassò nel buio davanti a lei che trattenne11 respiro. c. e. gadda, 6-65
non è soltanto la fine di un respiro e di un corpo. scribacchiare
scrolla- barbuta: / « pel tuo respiro e ginocchi ti prego, pei tuoi
trasalire atterrito, l'eco del mio respiro mi cagionava delle allucinazioni. pascoli,
: uno spruzzolo di poesia, un respiro di eloquenza, un pizzico di belle
con febbre fredda e oppressione insopportabile di respiro. fui scosso prontamente con salasso all'
far sussultare (la tosse, il respiro affannoso, il riso, i singhiozzi)
; far ritornare ai ritmi normali il respiro, il battito cardiaco. morgagni,
sul ventre, come per sedare il respiro e proteggere da sé la sua maternità.
un susseguirsi di rumori sordi (il respiro, russando). fenoglio, 5-i-1486
rimasto a dormire, il suo grave respiro prossimo a seghettati in un asciutto russare,
sua vita, poiché quasi col primo respiro comincia un lungo pianto ed una querula
sotto le clavicole che si alzavano nel respiro cambiando colore. = comp.
... non solamente serve al respiro dell'uomo e degli altri animali, cioè
lucano e argomen angustiano il respiro, la circolazione, la semovenza.
. cassola, 2-335: che senso di respiro dinarie, la smania insaziabile di
, i-293: dopo un poco sentì il respiro guido delle colonne volgar. [
. -sentire, sentirsi mancare il respiro: avere una sensazione di soffocamento (
1-2io: sentì per un istante mancare il respiro. -sentirla male di qualcosa
precludermele, è l'aria sepolcrale che vi respiro: seanche il più illustre, una biblioteca
22-61: non si sente che il suo respiro e, lontano esepolto, il cuore.
la funzione di concedere brevi pause di respiro ai cantori e di permettere l'alternarsi
iv-1-136: il convalescente misurava il suo respiro sul largo e tranquillo respiro del mare
il suo respiro sul largo e tranquillo respiro del mare,... serenava il
linati, 17-119: gorizia è laggiù inun respiro di pianura, solcata dal serpe verde dell'
ogni lato e tutto imbevendo del suo respiro che eia. all'ariaun'altra luce,
gola), venire a mancare (il respiro). savonarola, iv-235: cominciando
vivo: gli s'era serrato il respiro con un nodo al cuore, che
egli fosse prossimo ad esalare l'ultimo respiro. -per estens. oppresso da
delle sue occupazioni che non gli davano respiro. -rigorosamente progressivo e continuo.
al cuore, che sentiva mancarsi il respiro. 5. archit. chiave
.. non solamente serve al respiro dell'uomo e degli altri animali,.
scirocco bruciavano il viso e mozzavano il respiro; una sete da impazzire, il
). cicognani, 6-9: un respiro giocondo d'aria sfasciata circola in tutte
cella pronom. emettere il fiato, il respiro; respirare; alitare. buti
tutti, in punta di piedi e a respiro mozzo. -scappare (un animale
: allo stremo, fino all'ultimo respiro. algarotti, i-iii-2q6: cotesto ballo
-per simil. calmarsi (l'affanno del respiro). dante, purg.,
rifiuto. -sforzo respiratorio, del respiro: difficoltà respiratoria. -anche con riferimento
la rapidità e per lo sforzo del respiro. pea, 7-5: il cuore si
il cuore si riposava dallo sforzo del respiro affannoso di prima. -sforzo di
, lo sfrascheggìo degli arbusti e il respiro moccoloso delle pecore. = comp
debolissimo, sfuggente e irregolare, il respiro frequente. 7. che non
, coi gomiti, a chiacchiere, a respiro. -con valore aggett.:
: il lago era sgombro, nonsoffiava un respiro di vento, e la superficie dell'acqua
82: tocca la terra senza respiro e senza voce, sgorgando acqua per
dalle gambe, ricuperata la libertà del respiro e la facoltà di giacere tranquillamente,
le caratteristiche di un sibilo (il respiro, in alcune situazioni patologiche).
tornava a corrermi rapida nelle vene, il respiro mi usciva sibilante dalla bocca socchiusa.
degli sposi per sicurarsi che avesse il respiro buono. - poter contare
un avanzo di felicità / e nel respiro della calda faccia. -eterno, immutabile
avvenimenti supremi, un silenzio dove il respiro dell'inferma e i gesticolamenti incerti e
angeli: calda aria sbattuta / nel respiro volatile dei pioppi / lungo i fiumi
convalescente misurava il suo respirosul largo e tranquillo respiro del mare, ergeva il suo corpo a
la terza, impone alla voce un respiro a contrattempo, una pausa quasi sincopata
da brani orchestrali di grande rente. respiro (un concerto). -poema sinfonico-,
singhiozzata, sf. letter. respiro affannoso, ansimante. loria, 1-100
o storie » singulto lei con doloroso respiro. 2. avere il singhiozzo.
si slacciò il busto e accordò un respiro più libero all'ondeggiante seno di neve.
8. conferire maggiore ampiezza e respiro a una forma letteraria. emiliani-giudici
stomaco, di quelle che levano il respiro. 2. manifestazione incontrollata di
faccia smunta, come per cercare un respiro più libero. verga, 8-37: sua
da esso certe malsane esalazioni che impedivano il respiro e facevan venir meno le forze.
e stringer tanto / che perdiate il respiro, e da soavi / baci lasciarvi tutto
a corrermi rapida nelle vene, il respiro mi usciva sibilante dalla bocca socchiusa.
2. per estens. respiro. l'illustrazione italiana [20-ix-1907]
arpino, 6-16: soffiò un lungo respiro, gli occhi rovesciati al soffitto di calce
). brancati, ii-95: il respiro è profondo, il fegato soffice, i
-. l'ultimo soffio: ultimo respiro prima della morte. pananti, ii-261
, 7-13: la bocca è semiaperta al respiro affannato, il cui ritmo si confonde
petto e negl'ipocrondri con difficoltà grandissima di respiro, e in poche ore muoiono soffocati
sufucazióné), sf. grave difficoltà di respiro; senso di soffocamento. -per
qui vengono le suffocazioni, le difficoltà di respiro, gli affanni angosciosi e le palpitazioni
, / trasaliscono i monti, in un respiro / che st., 1-65:
. d'annunzio, iv-1-138: il respiro del mare, lento e solenne, bastava
petto o quanto lo ricopre (il respiro); squassare il petto (i singhiozzi
, 385: pareva che il loro grave respiro sollevasse le coltri. 3
fragranze elette indi solleva, / onde il respiro altrui vita riceva. 7
per sollevarmi. -alzarsi ritmicamente nel respiro (il petto). manzoni,
di quando in quando, con un respiro affannoso. -muoversi verso l'alto
, -gonfiato dal movimento ritmico del respiro (il sublevato, sulevao, sullevato
-respiro di sollievo: v. respiro, n. 2. -sospiro di
anche sostant. montale, 5-89: respiro / o anelito finale di sommersi / simili
solo un ronzio sommesso, come un respiro tranquillo. -in funzione pred.
ronzare, od odo pur russo o respiro / d'uom che dorma o dormendo muti
reparto macchine, odi venir su un respiro sonnolento, uno srocchettare dirotto. gozzano
produce un rumore alquanto intenso (un respiro, uno sbadiglio, ecc.).
nievo, 479: il suo ultimo respiro gli uscì così pieno, così sonoro
: se tu poi soprarivi ed io respiro, / e lieta ad onorarti il passo
: nel corridoio gli venne incontro il respiro dei suoi genitori, alterno, filato.
aspettazione ansiosa. -far trattenere il respiro. sbarbaro, 2-47: sì freddi
. vedere se in quella sospension di respiro e conseguentemente inazion di polmoni si avea
lei, forse in una sospensione del respiro, o in un'intermittenza del cuore,
. -trattenuto (il pianto, il respiro). borgese, 1-32: passavano
ristettero in punta di piedi e a respiro sospeso, come davanti a un miracolo
voglie ambo sospese, / ed il respiro quasi anco in lor tace.
parola e non restai affatto / col respiro sospeso. calvino, 7-14: uno speciale
sospirato2, sm. ant. respiro affannoso, che rivela inquietudine, ansia
2. respirazione. -in partic.: respiro affannoso dovuto a sforzi fisici o a
nari del naso. -che causa respiro affannoso (uno sforzo). salvini
buoni. de roberto, 8-260: il respiro non è più libero, ha le prime
, nel corso storico, i tempi di respiro, di pace, di alacrità,
col tenermi lontano dai contrasti, col respiro d'un'aria vivace e mite e
guanciali, ma non bastavano a rendergli il respiro libero. g. testori, 1-130
prosa sovrana, sostenuta da un magnanimo respiro, anelante a una severa e insieme affabile
.. quel sozzume che mozzava il respiro? 2. figur. atto
, ringorga il rutto, erutta il respiro, si spalmeggia il volto, si
vi spando. -esalare l'ultimo respiro. niccolò da correggio, cvi-244:
in cui si cacciano, agitati dal respiro e dal calor febbrile ed interno, si
che è di breve estensione, di stentato respiro, di scarso sviluppo (uno scritto
intenso: il diaframma tetanicamente contratto, il respiro impedito. -respiro affannoso,
e lunga esistenza -rantolante (il respiro). di spasimo per un breve
reazioni fisiche quali sudorazione, palpitazioni, respiro affannoso, ecc.); paura,
di competenze. boine, cxxi-iii-651: respiro, con te! tu accosti bene 'fede
tremavano le labbra, o il suo stesso respiro grosso gli spengeva gli zolfanelli. pavese
placarsi a poco a poco il suo respiro mozzato dall'affanno / mentre i passi dei
né pur avrei potuto trarre il primo respiro a vivere se mani esperte e pronte non
cigolìo della brezza, / tepore, respiro. 3. che si è
, e anche del battito cardiaco, del respiro, di una vibrazione, ecc.
una frequenza superiore al normale (il respiro, il battito del cuore e anche delle
un nuovo lavoro redazionale che li riduca al respiro di due tre righe ciascuno, spezzando
dal finestrino semiaperto un'aria filtrata dal respiro dei pini, e con essa un odore
in -eseguire disinvoltamente una melodia. un respiro anelo, / angioli che risolvono la foggia
. atto o movimento della respirazione; respiro. pannuccio del bagno, i-xiii (
, morto! -esalare l'ultimo respiro. mazzei, i-308: mia madre
la particella pronom. esalare l'ultimo respiro, cessare di vivere, morire. -
saluzzo roero, 1-i-51: quand'io respiro l'aure in grembo a'fiori / spiritelli
9. opera esile, di scarso respiro e poca rilevanza. guarini, 1-ii-2-226
36. emissione del fiato, respiro, in partic. come segno di
primavera / di sottoripa. 3. respiro umano; ansito, e anche rantolo.
prevedeva un assetto politico di un qualche respiro da costruire sulle spoglie del pci.
reparto macchine, odi venir su un respiro sonnolento, uno strocchet- tare dirotto.
1-iv-270: uno spruzzolo di poesia, un respiro di poco più in là, in
in istrada aperta l'aura sprigionata al respiro puro, interpellato venne il mentita da
spurgo. cicognani, 13-482: il respiro sempre più affannoso. violenti i colpi della
gonfiarsi come un petto forte sotto un respiro poderoso,... dà uno squarcio
squàsimo, sm. tose. ant. respiro affannoso, ranto lo.
paurosa ch'egli n'aveva avuto mozzo il respiro e il cuore squassato.
malattia della gola, la quale rende il respiro e la deglutizione difficilissima. =
1-3-98: se si dàn sette ore di respiro / a un scolar ch'ha la
figure e colonne, schiacciano, tolgono il respiro. sinisgalli, 6-266: raffaello.
meglio. la tosse staccava, il respiro era facile. 43. intr
una e l'altra se non un respiro brevissimo di tempo. d'annunzio, vii-161
letame, si camminava male / e il respiro mancava: ma vi crescevano / di
orecchio, non le riusciva udire il respiro di èusanna che dormiva in uno stambugio,
scemar l'affano e lo stertóre del respiro. piccola enciclopedia hoepli,? i2i
medie. rantoloso, ansimante (il respiro). lessona, 1409: 'stertoroso'
bollente. imbriani, 3-227: il respiro era sterteroso. = deriv. da
steso nel prato dovrebbe sentirla / nel respiro dell'erba. -figur. abbandonato intellettualmente
muro con la sottana e stesa senza respiro sul letto. -confitto in croce
esce spontaneadalla stesura dei colori. -vasto respiro compositivo di una raffigurazione pittorica.
è sopra tutto una mezza giornata di respiro per l'organizzatore e accumulatore di tante
poetico di poco valore e di breve respiro. -anche: motto in versi e in
il rosso dei muri cittadini ci toglie il respiro e ci accora: / (è
corto e affannoso (il respiro); affievolito (la vista).
. diventare raro e sforzato (il respiro). lubrano, 2-219: gli
strangugliato, agg. che ha il respiro o la voce rotta da risate convulse
mi detti attorno, senza levare il respiro, a ricercarmi pezzetto per pezzetto.
, e si strascica a fatica e col respiro grosso per i lunghi andirivieni di quelle
. -stretta del petto: difficoltà di respiro; asma. sermini, 88:
di giacomo, i-614: le mancava il respiro, aveva una stretta alla gola.
chiusura, di soffocamento; difficoltà di respiro. -con meton.: qualsiasi malattia che
: qualsiasi malattia che provochi difficoltà di respiro e senso di soffocamento. -strettezza di
d'urlare. -faticoso (il respiro). trattato delle mascalcie, 1-77
orti e in li verzerii -voi permanir -di respiro culturale molto limitato; provinciale. ascosa
città è troppo grande, di troppo ampio respiro, per costringere una sposina come quella
12. sensazione di soffocamento, difficoltà di respiro. f. f. frugoni,
6. qualsiasi malattia che provochi difficoltà di respiro e senso di soffocamento. -strettura di
a patire di difficoltà e stretture grandi di respiro. -groppo alla gola.
uscire affannoso e rantolante (il respiro). stridèi, stridettero-,
, 385: pareva che il loro grave respiro sollevasse le coltri e facesse sbattere la
palpito delle velature, simile a un respiro di vento e sole. flaiano,
fieno odora come se esalasse l'ultimo respiro, il buio che stringe e laggiù
: il grave attacco di strignimento di respiro sofferto per tutta una notte. settembrini,
sportelloni del repartomacchine, odi venir su un respiro sonnolento, uno strocchettare dirotto -se chiudi
calpestata? non basta ancora? nessun respiro, nessuna tregua, nessun riparo,
tratto dell'esofago attraverso cui passa il respiro, si articola la voce o si deglutiscono
senso di oppressione, di difficoltà del respiro. fenoglio, 5-iii-176: d'
: lo stesso effetto [difficoltà del respiro] può subito partorire il cibarsi di cibi
attacchi, che non davano momento di respiro agl'assediati. cesarotti, 1-i-226: questi
ne traggono, compensa quanto di linfa e respiro ad esse viene rubato in quell'implacabile
su con un sudorétto e un affannuccio di respiro. -vezzegg. sudorùzzolo.
suggellato'. 10. impedito nel respiro (una persona). beltramelli,
oggi, nuova carne, / nuovo respiro, al sen ti sugge il latte /
10. esalare l'ultimo respiro. busenello, 56: marmi,
5. farsi affannoso e intermittente (il respiro). segneri, iv-190: questa
sventrata che esala all'invemo / il respiro del fondo.
, sf. volo breve, di corto respiro. tanara, 406: si procura
ricchezze. 38. impedire il respiro, far mancare il fiato. silone
, 97: l'emozione ci tagliò il respiro. arpino, 3-89: la salita
il ridetto filtro- che se il respiro dell'uomo era lunare e quello della donna
iii-489: quelle ore che ho destinato al respiro, non le sagrifico ad un tavoliere
tecnici; ché la tecnica è il naturale respiro e lo stesso atto vitale dell'arte
. de roberto, 8-200: il respiro non è più libero, ha le prime
... sono nient'altro che il respiro del nostro pensiero nel pensare la storia
tennero le lagrime. -trattenere il respiro. citolini, 261: restano ora
, i-94: se entro, tengo il respiro, cammino da non svegliare.
, 1-311: usciva quel po'di respiro che mi teneva in vita.
! cucini, 5-284: passa un tepente respiro di vento. tèpere, intr
coma, quale quello caratterizzato da glicosuria, respiro ai kussmaul ed altri sintomi: reazioni
vi-23: un terrore insensato gli tagliò il respiro. -come personificazione. bruno
: il diaframma tetanicamente contratto, il respiro impedito. = comp. di tetanico
aprile. leopardi, iii-635: io respiro con questi giorni tepidi che abbiamo e la
anche manimessi. soffici, i-81: respiro ancora l'odore del mostó e del vino
4-326: dopo aver tirato su il respiro con violenza, lo trattenne quanto potè
-far mancare il fiato, il respiro (anche in contesti iperb.)
gli chiuse le fauci e gli tolse il respiro. govoni, 870: sento
tanta gente subito addosso da togliergli il respiro. -far perdere la memoria, la
dei suoi gridi, del suo ampio respiro, del suo riso tutta l'aria era
della radio versavano a torrenti senza concedere respiro. -con grande intensità, in modo
da colpi di tosse (il respiro). pavese, 16-113: gli
pavese, 16-113: gli prese un respiro tossicante e dolori tra le costole.
piegavano e sentiva al cuore, col respiro che le veniva meno, come la trafittura
da canto, e tu senti il respiro / uguale alla madre tua che cuce.
, 11-21: senza tramezzo alcun, senza respiro, / ne diedero un carpiccio di
cuccetta, il mattino, trattenendo il respiro. -sm. condizione di serenità
. scare il sen trasse un respiro » / la carità sparì, / ma
brancati, 3-16: luigi trasse pesantemente un respiro. fenoglio, decalogo, 53:
5-iii-40: giovanni trasse un lunghissimo respiro e poi sogramo ben la festa.
a firenze] nella luce e nel respiro dell'atmosfera, quella misteriosa potenza per
rumore... trattenendo perfino il respiro per non destare la vecchia dal suo
sfuggiva alle tratte della tortura; riprendeva respiro in una specie di aura fortunosa che
. govoni, 1-226: trattenendo il respiro per paura / di soffiar via in
cni è in attesa e trattiene il respiro. -evitare di pronunciare una parola
cancellata da una scheggia, dove il respiro strideva tuttavia tra i frantumi delle mascelle
fuoco non potesse aver per essi alcun respiro. c. arrighi, 18: allora
ferma ma tremante, si sarebbe detto che respiro e fiducia le mancassero insieme.
, agg. ant. ansimante (il respiro). alberti, ii-353:
anche dormendo, il fiato, e il respiro tremava, come fa il tremolo degli
signora teresa, tribolata dalla mancanza di respiro, si era fatta trascinare sulla terrazza
campanello. possibile? egli rimase col respiro sospeso aspettando che il campanello trillasse da
e di mezzana, dopo un breve respiro, si slanciano nuovamente alla conquista delle
dallo sdegno (la voce, il respiro, un sospiro). tasso,
riguardare. -essere affannato (il respiro). - anche sostant. caproni
nelle strade, pare che gli levino il respiro. c. carrà, 21: con
nera. -irregolare, affannoso (il respiro). d'annunzio, iii-1-400:
e il gesto della sfida, il respiro tumultuoso, l'occhio torbido.
nera, turbinosa, di perdere il respiro e la ragione. idem, ii-142:
i seni ancor turgidi si sollevavano ad ogni respiro di lei sotto la veste. pratolini
. specie in talune opere di gran respiro e ai tutto tondo. -delineato
allultimo quattrino. -fino all'ultimo respiro: finché reggono le forze; fino
1-iv-493: scorre l'undecimo anno ch'io respiro costantemente l'aria di vienna senza aver
dopo rinasce la vita, / che il respiro si calmi, che ritorni l'invemo
: con la testa vagellante, e il respiro affannato, alberto si sentiva avvolto da
... il convalescente misurava il suo respiro sul argo e tranquillo respiro del mare
il suo respiro sul argo e tranquillo respiro del mare, ergeva il suo corpo a
viene emessa la voce o fuoriesce il respiro. dante, purg., 31-21
di tutti non più posseduta / del nostro respiro! -tino usato per la pigiatura
giallo. 2. con ampio respiro e vasta visione storiografica. tenca,
ecc. jovine, 2-28: il respiro gli veniva più facile, gli occhi perdevano
di scirocco bruciavano il viso e mozzavano il respiro; una sete da impazzire. moravia
/ già prossimo ventilare / anche il respiro del mare. 10. agitarsi
mondo. 8. di ampio respiro (un verso, una composizione poetica
il cuore, sino a toglierle il respiro: da quelle forme appena sbozzate, indecise
mille visitatori gli lasciano cinque minuti di respiro, di leggersi almeno un versetto nel
più le avevano un poco accelerato il respiro e fatto vibrar le narici, su per
essa, ma rotto, violento, senza respiro. magalotti, 3-13: è da
indicare al cantante la pausa, o respiro, e dividere il senso delle parole.
fu detta pausa, virgola, sbarra, respiro, distinzione, stanghetta. fu anche
speranza con qualche rinforzo, e dopo respiro, di ricominciar la batteria; ma
all'altra vita, mise un gran respiro. viani, 13-393: in questi
che vivo; gli s'era serrato il respiro con un nodo al cuore, che
con leggeri accenni di singulto nel solo respiro, tra una parola e l'altra,
forza propria mi sembrò, in quell'ultimo respiro che mi dette la vita, il
davano volta addietro. alfieri, xvi-196: respiro; in volta / piegan già rotti
a firenze], nella luce e nel respiro dell'atmosfera, quella misteriosa potenza per
digestione di milioni assorbiti a ondate di respiro della voraginosa ingluvie della guerra e della
empie il ciel di rugiade, almo respiro / n'àve la terra e 'l mondo
: nel focolare ardente della tua capigliatura respiro l'odor del tabacco oppiato e zuccherato.
stemperato in zuccherini, / perché il respiro ancor sembri odorato. cantù, 2-127
capacità delle parole, con più ampio respiro, e con impeto più accentuativo.
identificato stava addormentandosi e al ritmo del respiro l'aigrette del turbante oscillava su e
stai vicinissimo alla donna, e senti il respiro della donna mentre il merengue no,
, 152: niente paura, quando il respiro si fa affannoso solo una volta ogni
, i celebri spray che ridanno il respiro. = comp. da bronco
, che dovrebbero orientare nelle iniziative di grande respiro cronologico, sono sempre regolarmente smentiti nelle
medievale ed associare la sintesi d'ampio respiro con le analisi minuziose, di taglio microstorico
si dilatano e si restringono ad ogni respiro. = comp. dal pref.
; vociano. boine, cxxi-iii-651: respiro, con te! tu accosti bene 'fede
gli alzatori si piegavano con un solo respiro; e il fastello penzolava su le loro
tra partiti, né scelte coalizionali di respiro nazionale. lastampa [2-ii-2005]: analizzando
aria o di termosifoni che tolgono il respiro. ergonomizzare, tr. realizzare
marine. savinio, 11-32: il respiro del mare alto e il flisbo lungo delle
la tecnica per battezzare un prodotto) dal respiro internazionale. = voce ingl.
un rumore rauco e gorgogliante ad ogni respiro. corriere dellasera-corrieresalute [27-iii-1995]
più famoso d'italia, l'imbonitore dal respiro asmatico, il re dei telepiazzisti.