, che v'abbevera i polmoni nel respiro. pellico, 268: gli anni miei
monti al soffio lieve / del respiro serale, e abbrividendo / si velano d'
; più antica della luna, giaceva senza respiro sotto la coperta nevosa che pareva avesse
: ascoltò, dietro il paravento, il respiro alquanto accentuato di sua madre. negri
bocca, e finalmente diede un profondo respiro. 2. figur. fierissimo
grandi su di essa, e il mio respiro si fonde come una preghiera nell'infinita
del mare, / e addolcisce il respiro. 9. ling. rendere
aria ferma e greve che toglie il respiro. soderini, i-465: e se
faccia smunta, come per cercare un respiro più libero. carducci, 684: era
e un lezzo disgustoso gli mozzarono il respiro. panzini, ii-41: il mare vicino
faceva anelare i pioppi stormendo, come un respiro fresco dopo l'afa diurna.
spurghi, le orine sbollentate commiste all'afato respiro del porto stigliavano la gola. idem
, sussulti d'angoscia le affannarono il respiro. 2. figur. preoccupare,
. provare affanno, frequenza angosciosa di respiro; aver l'affanno; provare grave
: affannava fino a non aver più respiro e non poteva muoversi per negare. tozzi
pieno d'affanno; che ha il respiro grosso (come dopo una corsa,
affanno, sm. angosciosa accelerazione del respiro (per fatica, malattia, emozioni forti
dà affanno; che provoca difficoltà di respiro, senso di soffocazione. m
di quando in quando, con un respiro affannoso. carducci, 609: impreca
19-319: nel silenzio s'udiva il respiro della madre affannoso come quello di colui
. palazzeschi, 3-49: udivo 11 respiro affannoso, la vedevo abbandonarsi, cedere nella
: il petto le si gonfiava nel respiro precipitato e affannoso. 4.
virisimile raffermare, che la difficoltà di respiro, affliggente il prefato illustrissimo monsignore,
. che affoga, che toglie il respiro; soffocante, opprimente.
affdgo, affóghi). uccidere togliendo il respiro, far morire soffocato; soffocare,
, spegnere; opprimere; impedire il respiro, la crescita, la vita.
). soffocare; sentirsi mancare il respiro (a causa del caldo, della
: l'astuzia le era agevole come il respiro, le sviluppava in tutto l'essere
forza medianica che li priva d'ogiii respiro e d'ogni moto. aggecchiménto
camicia; a questo punto tutto il respiro, che gli si era compresso nel
parco 10 vivo in serena rispondenza di respiro: rendo loro in fiducia e in
alenaménto, sm. ant. alito, respiro. = deriv. da alenare
lante; che ha il respiro affrettato, lievemente affannato o ansioso
sotto gli occhi, e anche aveva il respiro un poco alenante. alenare,
. che alita; che ha il respiro ansioso, anelante. - anche al
il fiato; trarre l'alito, il respiro; respirare. bencivenni, 1-109:
cuore. ojetti, i-818: pel mio respiro l'aria si fa troppo sottile,
àlito, sm. fiato, respiro. fra giordano, 1-15:
estendere. -anche al figur. allargare il respiro: respirare più liberamente.
su non invoglia ad allargare il respiro. viani, 14-310: anche su per
l'incarco, e largo aprirsi / il respiro, e più lieta e più sincera
aveva la sua altana per un soave respiro. lassù salivano le veneziane a coltivar
di tutti i santi, quasi rattenendo il respiro per l'altezza della missione.
: i grossi cani maremmani bianchi dal respiro forte, con la testa alta e
canto veloce, / altrui toglie il respiro / il fulmin de la voce. parini
. piovene, 2-107: quando cercavo respiro sotto la pianta, ne veniva un
. ambàscia, sf. difficoltà di respiro, oppressione, affanno.
per prolungare il sorso, contenevano il respiro finché non si sentivan morire d'ambascia.
, che hanno tosse, diflficultà di respiro, ovvero asma o ambascia. 2
'l cui giogo già mai non respiro, / tal mi governa, ch'i'
là ammutoliti, immobili, trattenendo il respiro. idem, iv-2-782: era una melodia
, / quanto già sospirai, tanto respiro. muscettola, iii-387: già l'
andito ove eravamo e ci toglieva il respiro. verga, i-101: egli attaccò
pascoli, 75: il tuo lene / respiro nell'aria lo sento / assonare
anelare2 » sm. anelito, respiro. tasso, 9-97: tutto
. anellide. anèlito, sm. respiro affannoso, ansito. - per
per estens.: soffio, respiro. s. gregorio magno volgar
intero popolo oppresso. montale, 98: respiro / o anelito finale di sommersi /
, sm. disus. e letter. respiro; anelito. michelangelo, 159-3
, ansante, che ha il respiro affannoso. bencivenni [cruscd \
vecchie case gonfie di sonno e di respiro. 3. aula universitaria,
iv-2-1010: [vana] uscì trattenendo il respiro, col viso atteggiato a una sollecitudine
genera agitazione, affanno; difficoltà di respiro, ansito. dante, inf
soccombere; preoccupazione assillante che non dà respiro; inquietudine, ansia ossessiva. latini
d'ànice. vigolo, 1-30: respiro / l'aperta campagna, il miele /
una cadenza insiste: quasi lento / respiro di animale. -figur. bruno
cessava, incominciai ad annaspare, il respiro mi mancava, provavo una paura terribile
respiro della madre affannoso come quello di colui che
sguardo era bieco e smarrito; il respiro ansante: pareva una bestia inseguita. govoni
è quell'impeto o romore che fa il respiro, quando si ripiglia il fiato.
ed il cuore si riposava dallo sforzo del respiro affannoso di prima. 2.
visacci. 3. ant. respiro difficile, affannoso. passavanti, 263
5-124: cominciò a patire di strettezze di respiro, che tali apparivano, ma saranno
ànsima, sf. letter. respiro affannoso, asma. g.
l'ansima. viani, 19-378: il respiro aveva 11 fragore e l'ansima del
ànsimo, sm. ant. respiro affannoso. g. m.
ànsito, sm. letter. respiro affannoso (provocato da fatica fisica,
apnèa, sf. medie. mancanza del respiro (cessazione completa o semplice sospensione)
. -apnea fisiologica: mancanza di respiro che caratterizza il feto appena viene alla
. e tema di re vèto 4 respiro '. apneumia, sf. zool
sf. medie. transitoria sospensione del respiro (dovuta a cause patologiche), caratterizzata
, gr. a-privat. e tcveoaiq 4 respiro '. apnèustico, agg.
dolci cose consuete, distendendosi come al respiro del morire di quel maggio, ritornò
/ che ogni aura inchina, ogni respiro appanna. targioni tozzetti, 12-3-247: gli
; cangiava quel breve anelito in un respiro armonioso. ojetti, 112: deve infatti
sul petto; il sibilo del suo piccolo respiro faceva oscillare la fiamma morente della lucerna
noi lo chiamiamo respirare, o fare il respiro... egli è dunque il
... egli è dunque il respiro, cioè il pigliamento dell'aria o
. d'annunzio, iv-2-980: un respiro che sembrava arieggiarle tutto il corpo dalla
5. figur. letter. di ampio respiro, che presenta uno stile copioso e
. onofri, 66: il respiro dei fiori, fra gli ulivi / parla
punte di sinibbio. idem, 102: respiro di un'alba che domani per tutti
d'asceti. tutti i congiurati rattenevano il respiro. palazzeschi, 4-156: amava la
, 1-2-22: la differenza di respiro... è sempre stata congiunta alla
l'esame semeiotico (il tipo di respiro, la presenza di rumori respiratori morbosi
, di soffocamento; che impedisce il respiro. panzini, iii-734: un
cagionare asfissia, soffocare; togliere il respiro. - anche assol. bontempelli,
sm.) medie. difficoltà di respiro, dispnea che interviene ad accessi isolati
spesso notturni) di penoso affanno di respiro, accompagnati da tosse, acuto bisogno
). -asma cardiaco: accesso di respiro affannoso che colpisce i malati di cuore
la quale non si udì che il respiro asmatico [del prete].
in mezzo a questo si sentì un respiro del notaro, che era asmatico.
2. ant. soffio, esalazione; respiro. lancisi, i-708: il qual
ondeggiare del seno, nel ben assestato respiro, la bric- concella! barilli,
locandiera rimase a bocca aperta, col respiro grosso e un'espressione di cagna assetata.
, 75: il tuo lene / respiro nell'aria lo sento / assonare al ronzìo
rimanevano assopiti al sole e il loro respiro s'accordava allo scorrere del rigagnolo.
firenze, diedero insieme un gran respiro che fece risentire la presenza dei
. de marchi, 163: quel respiro dolce che usciva attraverso a un sonno
. govoni, 2-95: trattenendo il respiro per paura / di soffiar via in
per attivare con il pianto il suo respiro, avevano dovuto sculacciarlo. alvaro,
. de marchi, 163: quel respiro dolce che usciva attraverso a un sonno di
sfrontata. 4. alito, respiro. - anche al figur. tasso
i corpi, ma di ciascuna udivamo il respiro più tenue o più grave, ancorché
ragazzone, ho poi due mesi di respiro. nievo, 595: ciascuno di
: l'acqua è limpida come il respiro del vento, / ma nessuno ci bada
come prima. il passo e il respiro erano sempre inquieti, nervosi, rotti
amato bene, / l'aria stessa che respiro / messaggera a te né viene.
, mi sono fermato per riprendere 11 respiro, il cuore balzava da scoppiarmi nel petto
annunzio, ii-139: o soffio etèsio, respiro / meridiano del grande / mediterraneo contra
corna alle sorelle, si sentivano scendere il respiro in fondo allo stomaco, più giù
cuore gli battesse a gran colpi e il respiro quasi gli mancasse, assunse un'aria
, come se il mare respirasse in un respiro di beato riposo. in questo gigante
, ii-139: o soffio etèsio, respiro / meridiano del grande / mediterraneo con tra
di passo progressivamente accelerato, regolando il respiro nasale, mantenendo la battuta di piede
m'empie il cuore e m'affanna il respiro. baldini, i-801: il caldo
di diafana bianchezza, / lievi come respiro, che passavano via, / sfiorando nevi
, nella quale mi arresto trattenendo il respiro; di tratto in tratto un crocicchio
/ l'avrai, fin ch'io respiro. -ubbidiresti / biasmando? -ubbidirei.
infusero. negri, i-452: respiro il noto odor di polvere / e di
un pigìo di folla da togliere il respiro intorno a un trofeo di legno dorato
sinistra sulla fraschetta svettante, trattenendo il respiro. pavese, 7-132: discorreva e
recandosi alla messa con lieve ansia nel respiro. savinio, 2-96: stretta in un
gesualdo intanto andavasi calmando, col respiro più corto, preso da un tremito,
non poteva significare soltanto conforto d'illusorio respiro. 2. figur.
, fino, che si muoveva a ogni respiro. = cfr. boccola.
del cavallo (caratterizzata dall'alterazione del respiro, dovuta ad affezioni bronco-polmonari).
bolsi, irriconoscibili. forse è il respiro strozzato dell'agonia che rimane senza via
, tutte le costole si dilatavano nel respiro. c. e. gadda, 44
3pa8ù$ * lento 'e ttvot) 'respiro '. bràdipo, sm. zool
la legge aveva loro permesso il primo respiro della vita. nievo, 242:
oscurità un suono spaventevole come d'un respiro affannato insieme e minaccioso: il bramito
, in pace: il tuo lene / respiro nell'aria lo sento / assonare al
il caldo era soffocante e non dava respiro nonostante una leggera brezza di marino che
certo ondeggiare del seno, nel ben assestato respiro, la bricconcella! stuparich, 5-170
in pace: il tuo lene / respiro nell'aria lo sento / assonare al ronzìo
vaghi dolori muscolari, lieve accelerazione di respiro (non grave e di breve durata
vampa che ardeva la carne e toglieva il respiro; bruciacchiava sotto l'uscio le fette
.. una polvere che leva il respiro... e questa strada che non
, cessato il batter dei denti, col respiro corto che parea le uscisse a stento
, acre e soffocante che mozzava il respiro. c. e. gadda, 161
, / nell'aria senza raggio né respiro né moto, / voi vi drizzate ferme
, e quanto sole! io già respiro il marzo, in questa luce / d'
ponte; non udiva che il suo respiro roco e la sua voce che le faceva
, scosso da oscuri affanni, il respiro greve, la bocca socchiusa e cadente.
lo sente. non s'ode un respiro. la luce è calata e le ombre
occhio aperto e uno chiuso. e il respiro fitto dell'agonia. -mettersi nella
sacra. slataper, 1-147: un respiro caldo di vento fa tremare i fogli
tremare i fogli sparsi sul tavolo, un respiro umido, di malato. alvaro,
nelle pause esce dall'uomo atterrato un respiro spesso e lo circonda un alone di caldo
, * disse, « vi dò respiro fino a san michele. a partire da
polmoni gli si sollevavano contro volontà in un respiro doloroso. cassola, 2-55: amelia
alcune arti impongono positure che angustiano il respiro, la circolazione, la semovenza; i
, non c'è un momento di respiro. -popol. la camicia non
qualche volta s'era sentito mancare il respiro, come sotto un'invisibile campana pneumatica
/ nella stanza accanto / col tuo respiro / di campànula chiusa? slataper, 1-107
campi e campielli sono le pause di respiro negli itinerari scavati dal traffico cittadino, pari
campi e campielli sono le pause di respiro negli itinerari scavati dal traffico cittadino,
: i grossi cani maremmani bianchi dal respiro forte, con la testa alta e
che non scappasse dalle canne aperto il respiro, e la strangolavo. faldella,
: il caldo era soffocante e non dava respiro nonostante una leggera brezza di marino che
cantare; e, un po'di respiro che s'avesse, così extra formam,
9-453: « io vivo di canto, respiro canto, mangio canto ». diceva
sbarbaro, 1-98: stracci che il respiro muove, sul lastrico sognano i pezzenti
presso / a me, che il suo respiro al mio commisto. e. cecchi
una zona militare, che gli toglie respiro e lo divide dai quartieri nuovi sorgenti
le quali paiono accendere d'amore il respiro che le apre. le invermigli un sangue
passo; / par che ad ogni respiro un'aura nova / vi vegna a
, i-33: ritmo del tuo respiro confuso leggiero nel mio. gracilità
. nasale e formalistica, toglieva il respiro. il capitano rispose riuscendo a stento a
], piccola e chiara, senza respiro, e han! come un tuono che
. ojetti, ii-256: l'ansioso respiro della madre che sente la sua calda
, / senza tramezzo alcun, senza respiro, / ne diedero un carpiccio di quei
sponda. cicognani, 6-9: un respiro giocondo d'aria sfasciata circola in tutte
tu, no, fin ch'io respiro, / d'ilio le torri, né
/ del tuo colore, caldo del respiro / della caverna, fondo, appena udibile
mantice del petto si gonfia al grande respiro per il ritmo sicuro del cuore, l'
fra noi! ». procedevo nel suo respiro sospeso: quella tacita cedevolezza mi attirava
innervazione dei muscoli respiratori e regola il respiro secondo gli eccitamenti che gli provengono dalla
anna carli, a cercare un po'di respiro. 5. tr. andare incontro
come se davvero dovessero approfittare di breve respiro nel terrore incombente. c. e
d'un grillo, mi sospese il respiro: tanto fu il mio stupore.
. boine, i-33: ritmo del tuo respiro confuso leggiero nel mio. gracilità delle
di diafana bianchezza, / lievi come respiro, che passavano via, / sfiorando
; e senza posa, / senza respiro, se non vien la notte / a
te d'ogni parte, e porta il respiro, la luce, e soavi aure
. manzini, 7-222: il mio circospetto respiro già si regolava sul lieve ansimo che
nelle strade, pare che gli levino il respiro. cattaneo, ii-1-116: le nostre
istante fra il morso e l'ultimo respiro, vipere che concedono l'amen di sei
e. gadda, 5-283: con il respiro breve che pareva scorrere su biglie di
/ e la sola freschezza è il respiro. piovene, 2-169: si vedeva passando
un santuario, siena trae il suo respiro e il suo volto dalla natura selvaggia e
1-28: e pensiamo nell'ascoltare il sacro respiro de'suoi corali e la veemenza de'
. boine, i-32: ritmo del tuo respiro confuso leggiero nel mio. alvaro,
dar fi nalmente tregua e respiro a'pericoli del clero, alle fatiche
: e pensiamo nell'ascoltare il sacro respiro de'suoi corali e la veemenza de'
e ritrovo il placido ritmo del loro respiro, mi sembra di riudire l'armonia
coccarda. fucini, 34: tratteneva il respiro, ma il core gli si vedeva
. l'afa del corrompimento mozzava il respiro. l'europa non era se non
corsa delle speranze, che toglie il respiro, fa tremar l'anima, illude e
loro d'attomo. 7. respiro corto: affannoso e frequente, in
. ojetti, i-48: ho il respiro corto e le mani che tremano
. svevo, 2-540: al respiro s'unì il rantolo, un suono che
sentimento. ecco: si dà un forte respiro e si accetta e si ammira tutta
pleiadi. ansioso cielo che toglieva il respiro, ma centuplicava la vita. bocchelli
crocchia *. d'annunzio, v-1-331: respiro la vampe. odo un soffiare,
contrasto due mondi agli antipodi lascia qualche respiro alla libera immaginazione, lì nascono le
a scrivere, da far trarre un respiro a pronunziarla e infine errata; per
. valeri, 1 -77: senti il respiro immenso che solleva / i palazzi,
che come immaginato salutifero e ricreativo del respiro. si concia la cunzia in diversi
: la gioia mi tolse il respiro, ed il povero sopraintendente, che
cuore in gola, alla gola: col respiro affannoso. -al figur.: in
vite ancora umane / e gesti conoscibili, respiro / o anelito finale di sommersi /
al popolo russo anche quel non molto respiro mentale e di libertà, che pur
un riposo, una vacanza, un respiro; ma ogni volta coni a confessata
, 3-588: mezz'ora in più di respiro poteva decidere il destino di un patrimonio
. vallisneri, iii-517: difficultà di respiro dal decubito impedito. barufjaldi, 83
] più fieri, producendo ansietà di respiro, agitazione, strettezza, e deliqui
per l'ingozzato esofago / tutto 'l respiro arrestasi, / e (ferma la diastole
cresce quel gran delirio, ond'io respiro. carducci, iii-14-255: quello fu
fiammella che si spegne. rianimato col respiro e il calore delle mani, rievocava
alla deriva, senza memoria, senza respiro, sospesi in nulla si va non si
, la non descrivibile pace, il respiro, la mormorante delizia di quella valle
d'annunzio, iv-2-183: egli frenava il respiro per tema di destare la dormiente.
. si era destata in un gran respiro; e gli occhi le erano sembrati avvolti
famiglia. mezz'ora in più di respiro poteva decidere il destino di un patrimonio.
e semiaperte per l'afa ed il respiro greve. landolfi, 8-108: da un'
confitti nei suoi e udì nel viso quel respiro acre di tabacco e di vino.
per l'ingozzato esofago / tutto 'l respiro arrestasi, / e (ferma la diastole
, 15-114: un uomo grasso, col respiro difficile, apriva la sua bottega di
distillazione catarrale, che possa difficultar quel respiro che un momento prima del coricarsi non era
esempio: difficoltoso di stomaco, di respiro e simili. diffida, sf
di luce. ogni cosa aveva il respiro affievolito per l'afa. i fiori bianchi
digestione di milioni assorbiti a ondate di respiro dalla voraginosa ingluvie della guerra e della
lei farsi leggermente vitreo, e il respiro sempre più fitto: un sussulto fioco
dilatarsi e lo stendersi, onde il respiro si trae affannosamente, e lo stomaco si
[alla maremma] il cuore con qualche respiro di libertà. monti, v-98:
a generare discordie. -dilatare il respiro, il petto: liberare da una
improvvisa gioia della vita mi dilatò il respiro. b. croce, i-4-251:
ch'ella più senta il bisogno del pieno respiro. -rifl. cavalca,
narici dilatato, indizio / di compresso respiro. nievo, 572: aveva l'occhio
v-1-683: il suo petto dilatato dal respiro eroico stava per incavarsi e per immiserirsi
. 9. profondo (il respiro); convulso (il battito del
, v-3-214: riconoscevo a quel dilatato respiro del mio sogno uno dei più alti
collo, invece ingrossato, il passaggio del respiro che mi pareva di giorno in giorno
ultimo centesimo. trattasi di ottenere un respiro, un solo respiro. -consumazione
trattasi di ottenere un respiro, un solo respiro. -consumazione. paoletti,
mi vedo dinanzi tre mesi quasi di respiro; belle lunghe giornate che vorrei dedicare
doppio 'e dal tema di nvéco 'respiro '. dipnoi (dipnòi)
'e dal tema di ttvéco 'respiro *. dipnosofìsta, sm. (
madido tepore / come di carne in respiro d'amore, / che mi ti riconduce
affranca. comisso, 1-98: il primo respiro della sera già dischiusa fra il verde
un tesoro. bocchelli, i-469: il respiro caldo... le portava un
di diafana bianchezza, / lievi come respiro, che passavano via, / sfiorando
vene alle mie vene, contrapporre altro respiro al mio respiro, trasporre in sostanza
vene, contrapporre altro respiro al mio respiro, trasporre in sostanza penosa i miei pensieri
mi faceva difetto il ritmo, quel respiro, dico, regolare e armonioso della
, inesauribile assalto di cavalloni, disfrenarsi il respiro. c. e. gadda,
che in tal qual modo costringa a prender respiro e a cangiar voce. gioberti,
seppur grandioso, umido e con poco respiro; ma serve per appunto al respiro
respiro; ma serve per appunto al respiro delle case intorno che nella più parte
da ultimo intitolati? dov'è il respiro largo della * libertà campestre ',
] più fieri, producendo ansietà di respiro, agitazione, strettezza e deliqui di cuore
suo- con valore peggior. e rrvéco 'respiro '). dispnòico, agg.
e. cecchi, 5-273: un respiro venefico che contamina e dissecca, che imbianca
labbra come a trarre un più profondo respiro, talvolta senza muovere il volto alza gli
ricordi quel vento men largo del vostro respiro, compagni. e. cocchi, 3-143
possa devastare una carne vivente. non respiro se non l'odore della dissoluzione. negri
grandi su di essa, e il mio respiro si fonde come una preghiera nell'infinita
misterioso ed angoscioso profumo ch'è il respiro, il profumo dell'africa.
disumana, quell'afa diabolica di ferreo respiro. levi, 1-110: da un lato
nere chiome ondeggiamenti, / oh infocato respiro / che al tuo si mesce, oh
diretti al fine di dare sfogo o respiro alle acque del fiume, bisogna porre
un misterioso odore / esalava ne 'l respiro. soffici, ii-196: buttava di continuo
, supina, / immobile e senza respiro, / finalmente domata. bocchelli, 13-
dentro rifarsi lentamente la luce, il respiro gli veniva più facile. 2
scorsoio... gli toglieva il respiro. dossi, 599: passeggiava essa
* aficionado 'trasecola e rattiene il respiro, al garbo d'ima increspatura del
carnato, le movenze stanche e il respiro faticoso. 6. trepidare,
il prete soffiava più forte il suo respiro, come provando la macchina ancora efficiente
profondere luci e colori; dilatare (il respiro). arici, i-56: sparve
di emanazioni solforose, che affaticano il respiro. 2. figur. ciò
un'oppressione senza nome, emise un lungo respiro, cercando sollievo. michelstaedter, 658
, l'estremo alito, l'ultimo respiro: cessare di vivere. fu.
emette e riassorbe col ritmo del suo respiro. -gettare (radici, germogli
. onofri, 11-62: al mio respiro è forza ora ignorarmi / essendo io (
ardore e di peso, difficoltà di respiro, tosse secca, sete, ecc.
quella traversata contenuta nella stessa pausa di respiro in tutti gli spettatori. 2
incominciò ella ad anelare con più frequente respiro, rimosse le membra illanguidite, e riaprì
valeri, 3-355: sento il suo respiro / esalarsi d'intorno. pavese, i-ii
i e non giunge col sole il respiro del vento, / il suo corpo buona
anima, la vita, l'estremo respiro, l'ultimo fiato, ogni spirito:
tosto esalò come tutti gli altri l'ultimo respiro. -esalar di sete: essere estremamente
annunzio, v-2-93: il suo grande ultimo respiro, esalato a superare i confini dei
alcuno esalo, né trovando fuori alcun respiro, più crudeli l'assediano. fagiuoli,
del cuore, e per l'ansante respiro, e per la tumida idropisia.
traspirazione, e il vapore del respiro. targioni tozzetti, 5-24: quella [
nel corso storico, i tempi di respiro, di pace, di alacrità,
a lui, bevendogli l'aria per il respiro, mangiandogli il cuore. agli umili
occhi sul proprio ombellico e ritenendo il respiro, credevano scorgervi la luce del ta-
violenza. senza darle tregua. senza respiro. -assol. fare esorcismi,
nuoto sott'acqua, si tira un respiro, i polmoni nell'espan- dersi imprimono
e viali alberati, tutti di vasto respiro, rettilinei a perdita d'occhio. bocchelli
. ant. spirare, esalare l'ultimo respiro; morire. boiardo, canz
all'espirazione, che comporta emissione del respiro. -ling. accento espiratorio: thè
espirazione; ed ecco l'alternativa del respiro incominciata, la quale dura poi senza
esercizio faticava il petto, che il respiro si faceva troppo frequente, che l'
. espiro, sm. letter. respiro, tregua a pene, patimenti,
latte e sbaciucchiarsele fin a restare senza respiro, era commovente. -essere a
lo aveva estasiato fino a togliergli il respiro. 2. rifl. (
ma più lontana... come un respiro, come un ricordo...
mondo, / selvaggia estate / dal respiro profondo. panzini, iv- 234:
il suono, la voce, il respiro, l'energia vitale); vicino a
e dal tema di rrvéto 4 io respiro '. eupnòico, agg.
che è caratteristico dell'eupnea (il respiro); che favorisce la respirazione (
regolare, normale (il polso, il respiro). 3. figur. dotato
, così stretta da levarle il respiro, la bricicca scoppiava. = adattamento
sfuggiva eguale sulla bocca negli scatti del respiro tra le bracciate e le falciate calme.
fanghiglia calpesta / anela d'alzarsi al respiro / d'un ritmo natio, nel raggiro
di sui giornali o di novellette di respiro corto o di appunti di taccuino.
sentì più nulla, e soltanto il respiro del mare che riempiva ormai la notte e
, difficile (la voce, il respiro, ecc.). redi,
svevo, 5-179: verso il mattino il respiro della madre si fece un po'più
propria mi sembrò, in quell'ultimo respiro che mi dette la vita, il colmo
. oriani, x-4-68: il respiro mi si faceva affannoso, e gli
una fatica / disperata divenne il suo respiro; / come di cosa che si ferma
altarmi? fontanella, iii-356: mentre respiro, / fra due valli mi fermo
di cuore, né di offesa di respiro. 4. mus. ant
nell'andito ove eravamo e ci toglieva il respiro. landolfi, i-422: da un
fiacchezza di gambe, una gravezza di respiro, un'arsione interna che avrebbe
fronte di teresa. ella trattenne il respiro ed abbassò le ciglia. stuparich, 5-316
: se avrò mai un'ora di respiro dalle mie perpetue e gravissime occupazioni, andrò
. sorridendo / nulla, sospeso il respiro, più dolce / che udirti consumarmi
tose. fiato grosso, affanno; respiro ansimante. tommaseo [s. v
: 'fiataccina', angustia e affanno di respiro, che nasce da soverchio correre e da
, intr. emettere il fiato, il respiro; respirare; alitare; soffiare.
tr. mandar fuori, esalare (il respiro, l'anima, ecc.)
con forza, boccata di fiato; respiro. batacchi, i-133: poi tutta
agg. emesso; esalato (il respiro, un vapore, ecc.).
delle sostanze vitali in essa contenute; respiro, alito; atto del respirare,
; atto del respirare, emissione del respiro, ritmo della respirazione. -anche:
-ultimo o ultimi fiati, fiato estremo: respiro affannoso di chi è in punto di
. -con la stessa emissione di respiro (quando si suonano più strumenti musicali
. -col fiato ai denti: con respiro ansimante, affannoso (per sforzo,
-col fiato sospeso: trattenendo il respiro (per emozione, meraviglia, timore
spirare il fiato: esalare l'ultimo respiro, morire. nannini [olao magno
-rompere il fiato: stancare, affaticare il respiro. - anche al figur.
. -spirare il fiato: emettere il respiro. ariosto, 43-108: chi lo
, trattenere il fiato: trattenere il respiro, smettere per un tempo più o
tagliare il fiato: rendere difficile il respiro, provocare l'affanno (uno sforzo fisico
potevo andare fino in fondo d'un respiro, e tirar il fiato a modo mio
fiato a qualcuno: diventargli difficile il respiro per la stanchezza, l'affanno,
, lat. flatus -ùs * soffio, respiro ', da flòre * soffiare
fiatóne, sm. popol. difficoltà di respiro, respiro grosso, affanno.
sm. popol. difficoltà di respiro, respiro grosso, affanno. boriili
bella. anche se mi mozza il respiro, e mi si ficca in gola,
enormi fianchi squarciati e di petti dallo scavato respiro e di teste irte ficcate nell'azzurro
filantropìe da turista quando mi mancò il respiro. 2. la dottrina e
storta e rientrante colava, alternato al respiro, un fischio unito ad un filo
avviò alla fine. le invocazioni e il respiro si cambiarono in un rantolo, e
l'odore che era nell'aria, il respiro arcano nel cerchio incantato in cui sedevamo
e stridulo (la voce, il respiro, ecc.). serao,
non rispondeva più: sentivo il suo respiro regolare e fischiante. 2.
storta e rientrante colava, alternato al respiro, un fischio unito ad un filo di
senz'occhi, / un traudir di respiro / che s'empie e nel fischio si
al nucleo dell'ispirazione, togliendoci il respiro, si sente che nessuna parola è
omer. d'annunzio, 4-ii-85: il respiro caldo de 'l maestrale...
è il vostro! un po'di respiro, un po'di sosta, un po'
ascolto e soffro, / e s'io respiro ancor dopo 11 tuo fato, /
tremò in una commozione che gli toglieva il respiro. d'annunzio, iii-2-1017: io
senz'occhi, / un traudir di respiro / che s'empie e nel fischio si
3-19: il getto della fontana, al respiro arioso, scendeva candida vela che si
. nasale e formalistica, toglieva il respiro. pavese, 8-207: checché se ne
gola, come il deposito di un respiro trattenuto a lungo. -segnare un'impronta
ritmo / dell'officina pulsa il tuo respiro: / nelle vampe che rug- gono
sfuggiva alle tratte della tortura; riprendeva respiro in una specie di aura fortunosa che
fosco presente disumano, senza più un respiro, un riposo, una cordialità).
mentale. montale, 104: il respiro mi si rompe / nel punto dilatato,
da un pezzo in quà io non respiro più che critica ed eru- dizion letteraria
che in questa ardente giornata da mietitura respiro con la memoria e il desiderio le
dell'impossibilità di conservare a lungo il respiro della poesia, la riduzione dell'opera
il freddo è tale che gela il respiro e frangia di brina le ciglia delle signore
per le membra frante, l'ambascia del respiro, le urla mortali. landolfi,
cancellata da una scheggia, dove il respiro strideva tuttavia tra i frantumi delle mascelle
finestra tendevo l'orecchio a questo frastagliato respiro. 8. arald. attributo
turarci la bocca e ad impedirci il respiro colle vostre fre- gnaccie di servitori d'
volo. bocchelli, i-25: il respiro, entrando ed uscendo dal possente polmone
-accelerato, affannoso, ansimante (il respiro); ripetuto a intervalli più o
incominciò ella ad anelare con più frequente respiro. alfieri, 1-571: il frequente
, ma rotto, violento, senza respiro, perché troppo frequentemente respira; ed
. accelerazione del polso; affannosità del respiro; intensità di un accesso di tosse.
] da angustia, da difficoltà di respiro,... da frequenza, velocità
i muri freschi erano ancora penetrati dal respiro vasto della montagna. -smosso da
(il cuore, il polso, il respiro). svevo, 3-584: aveva
fermate nel bianco fronzàio / senza un respiro per tutte le foglie, / altro
a firenze, diedero insieme un gran respiro. pasolini, 1-4: gli fece una
nere chiome ondeggiamenti, / oh infocato respiro / che al tuo si mesce,
fenditura, dalla quale s'esala il respiro d'una realtà primordiale, il fumacchio
, e sulle loro bocche fumava il respiro. -essere coperto da una nuvola
soffiai nelle narici / fumide il mio respiro / d'uomo, ché questo m'insegnava
/ nell'ora c'ha trattenuto il respiro. -sventura, calamità, orrore
queste galanterie addosso che ti levano il respiro. 4. sfarzo, pompa
stirare le gambe: rendere l'ultimo respiro, morire. pulci, iii-63:
... non ci facessero almeno risparmiare respiro e garetti, che filosofie sarebbero?
liscia creatura / cui preme nel suo respiro / l'oscuro gaudio della carne.
il freddo è tale che gela il respiro. bauli, 8-109: un soffio
folto... cuopre col suo frusciante respiro i baci, i sussurri, i
della risacca. -sibilo (del respiro). brancoli, 4-188: lo
due zone, t'invoco, / respiro del fuoco profondo, / gènito di te
. manetti, 2-34: la difficoltà di respiro nei gessai dipende da alcune concrezioni tofacee
. d'annunzio, iv-2-73: il respiro deh'inferma e i gesticolamenti incerti e
il gesto, il riso, / il respiro, lo sguardo. moretti, 96
ogni mio pensiero, ad ogni mio respiro. -lasciarsi andare, agire imprudentemente,
fianco sinistro, senza che la difficultà del respiro se gli accresca. malpighi, 1-241
improvvisa gioia della vita mi dilatò il respiro. soffici, v-1-502: rémy de
canto veloce, / altrui togli il respiro / il fulmin de la voce.
si mette in ascolto, ratenendo il respiro. pea, 7-471: l'arrivo del
palpitazione al cuore et arterie giugulari, respiro difficile, ostruzione di milza, polso
, c'era il soffocamento? il respiro col rumor di sega? i colpi di
sborsare danaro per avere carta pagabile a respiro, e giuntarci. 5.
scorrente, il tuo profondo / respiro vino. = deriv. dal
, e si manifesta con difficoltà di respiro e cianosi tali da condurre, talvolta
pubblico. -atto della gola: respiro. dante, inf., 23-88
che impedisce la parola e rende difficile il respiro (un odore nauseante, un sentimento
soffocamento che impedisce la parola e il respiro (per commozione, ansia o paura)
soffocamento che impedisce la parola e il respiro (un sentimento molto intenso).
qualcuno: mancargli la voce, il respiro (per l'emozione). de
gomma. landolfi, 3-14: un profondo respiro le gonfiò il petto.
lacrima); farsi affannoso (il respiro) per viva commozione dell'animo.
gonfiò il cappuccio. -gonfiare il respiro: dilatare notevolmente i polmoni con una
con gli occhi allegri, gonfiando il respiro. -gonfiare la gola, le
: tutta la verde foresta è gonfia di respiro. e. cecchi, 1-159:
un rantolo (la voce, il respiro, una risata, ecc.).
che gli dormiva accanto udì il suo respiro affannato e gorgogliante. -tremolante.
-per estens. sibilare (il respiro). marino, vii-335: avendo
, i-57: torna allora gorgogliando il respiro, sorso diaccio all'arsura.
da gorgoglìi, da rantoli (il respiro). albertazzi, 871: seguì
dai singhiozzi della figliola e dal gorgoglioso respiro del padre. = deriv.
era nel gorgozzale, che gl'impediva il respiro e la voce. = variante
asciutta e fredda, più gradevole al respiro ma rabbiosa contro le epidermidi scoperte.
un sospiro, un palpito, il respiro). boccaccio, dee.,
quando la palpitazione non è grande ed il respiro non è affannoso, può farsi portare
75): lucia fece un gran respiro, come se le avesser levato un peso
di polvere, di fiati mozzava 11 respiro. beltramelli, iii-605: chi tagliava,
il braccio. -affannoso (il respiro). alfieri, 1-571: il
, 16-v-260: avrò mai un'ora di respiro dalle mie perpetue e gravissime occupazioni.
mal essere... una gravezza di respiro. -torpore, offuscamento (delle
ogni tanto si fermava, tirando forte il respiro, passandosi la lingua sulle labbra,
primavera a pena desta / del profumato respiro dell'aria. piovene, 5-145: mi
. -figur. che ha ampio respiro; ricco di espressioni, di forme
romanesca. -affannoso (il respiro); che è segno di fatica,
, 2-153: vi rendono greve il respiro come incubi opprimenti. jovine,
42. affannoso, ansante (il respiro, il fiato). redi,
la zampogna tacque e i ballerini, col respiro grosso, i visi rossi e gli
avvolgevano sembravano... soffocargli il respiro nel petto, la voce nella gola,
vien su non invoglia ad allargare il respiro. bocchelli, ii-129: l'acqua del
ogni mio pensiero, ad ogni mio respiro. -riuscire, uscire del guscio
che si alzava e abbassava con il respiro. -con valore aggettivale: elegante
premuto, depresso e che non ha respiro. 2. studioso di iconologia.
lato, e tutto imbevendo del suo respiro che dà all'aria un'altra luce,
gli cresce la... difficultà del respiro. alfieri, 1-22: dalla
.. che il suo petto dilatato dal respiro eroico stava per incavarsi e..
e il prato immoti per un improvviso respiro del vento. -stagnante, greve,
. d'annunzio, v-1-372: il mio respiro è un canto immune dalla sillaba angusta
la bocca s'appassisce / nel suo respiro; su le guance lisce / s'incava
ogni genere, un tanfo che toglieva il respiro. = deverb. da impattare2
altri la strada, e ripigliare il respiro, si era in un tratto, senza
: il diaframma tetanicamente contratto, il respiro impedito. 8. che non
d'annunzio, iv-1-615: io ascoltavo il respiro di raimondo. non mi parve mutato
e confuso. -ansimante (il respiro). onofri, 11-138: masse
, e nel mio petto / a un respiro imperfetto. -indefinito, ambiguo.
, ringorga il rutto, erutta il respiro, si spalmeggia il volto, si percuote
. nievo, 693: il suo respiro affannoso, i suoi occhi impietrati e
me fero i secoli tiranni, / respiro. muratori, 1-162: son venuti
sosta / gli concedeva la vita, un respiro / più lento, / un adagiarsi
che nella sua poesia epica di grande respiro, va cercata una vena di poesia nelle
doro. ne sentii il sussulto nel respiro, e improvvisamente gli volli bene perché dopo
lezzo di stalla umana, che levava il respiro. 2. figur. ridotto
impressione che da una parte ventasse un respiro largo come negli spazi aerei, un soffio
non più posseduta / del nostro respiro. = denom. da alveo (
ristagnava nella tepida notte; era un respiro uguale, una parola fonda e inaudibile
-che non dà tregua, non concede respiro, assillante. manzoni, pr
prende un tono vibrato, non più il respiro tra parola e parola ma tra sillaba
contro qualcuno senza concedergli tregua e respiro (e si riferisce per lo
tirata sì lunga, senza riaver il respiro in alcuna posata. foscolo, 1-165
, qual profondità tu davi al mio respiro! 2. per estens. sospinto
perduto passeggeri govoni, 1-226: trattenendo il respiro per paura / di soffiar via in
, v-1-683: il suo petto dilatato dal respiro eroico stava per incavarsi e per immiserirsi
1-466: lassa / mal traendo il respiro, entro le bende / incespicava.
prima volta ascoltando da quel sofà il respiro di mio padre. montale, 2-33:
è inconveniente per la voce e per il respiro. -che non è conforme al
lucia, 138: non soffiava un respiro di vento, e la superficie dell'acqua
oppressione notturna così grande che leva il respiro, né la persona oppressa può pailaie o
. -che non lascia tregua, respiro; rapidissimo, incalzante (il passo
. diviene continua, indispensabile come il respiro. -con uso neutro.
la testa se non traendo l'ultimo respiro. ungaretti, xi-130: mi pare vedere
: tornate, o figli, al libero respiro / del vento ne la selva,
spasso, a pigliare un po'di respiro, sollevando la mente affaticata dalla grave
essa aveva bisogno di paròle più che di respiro. le infilò a caso, sulla
coro / di anime: ed è il respiro de la grande foresta. cicognani,
intromettere un po'di distrazione e di respiro nella nostra inflessibile intimità. brancoli,
pessime influenze, in vece di porgermi respiro, m'uccida. bellegno, li-2-365:
e stringer tanto / che perdiate il respiro, e da soavi / baci lasciarvi
registri aperti... gli chiudevano il respiro; le teste dei colleghi lo confondevano
voce alta e ferma, inghiottita dal respiro del treno: -est. montale, 3-179
sul divano, immobile, quasi senza respiro. egli... per una improvvisa
notte, pungente agli occhi, grave al respiro, fetida, immobile, ingomberante.
la musica. -diventare affannoso (il respiro). ariosto, 18-17: il
o per un gusto poetico che tuttora respiro nell'aria, è proprio in un lungo
le dona / col ritmo il novello respiro. gramsci, 1-4: criticare la propria
_ senza darle tregua. senza respiro. lo stesso inno che vi recitavo
i-52: se tu poi soprarivi ed io respiro, / e lieta ad onorarti il
conti, 1-614: pareva un innumerevole respiro. = adattamento dal lat.
nelle strade pare che gli levino il respiro. mazzini, 86-7: l'inghilterra
ostacoli. fenoglio, 1-94: il respiro e il fumo si condensava tenace nell'
rosa scossa da turbine grande ripullular al respiro di zeffiro amico. = deriv.
in porto se ottiene un giorno di respiro. inseguitóre, agg. e
l'acqua dell'insenata non aveva quasi respiro, ma di là dalle dune e dalle
non si mosse, non diede un respiro; aveva tutta la cupidigia ladra nelle
montagna insormontabile che... levava il respiro. = comp. da in-con
da potersi inspirare, dell'aria col respiro. = agg. verb. da
l'inspirare; soffio, alito, respiro. tommaseo [s. v
que'due mimallonacci, si ricovrò a respiro sotto un portico. baretti, 1-216
una voce, un suono, il respiro). tozzi, vi-999: sentiamo
del treno. calvino, 6-138: respiro intasato dal raffreddore. -che ha
da grave tristezza, provi difficoltà di respiro, debole s'abbia il polso, le
internazionale, ma ci consente l'ampio respiro spirituale, intellettuale e politico. e
, una voce, il pianto, il respiro); rotto dal pianto, dall'
viso cadaverico... e il respiro affannoso e interrotto da singhiozzi profondi.
ad interporsi fra tali idee, dando respiro e comodo all'attenzione. carducci,
/ nell'ora c'ha trattenuto il respiro. -sostant. reina,
la tua forma era il mio / respiro nascosto, il tuo viso / nel
intromettere un po'di distrazione e di respiro nella nostra inflessibile intimità.
uomo premuto, depresso e che non ha respiro. 3. figur. che
oltre la vita non avevo mai tratto il respiro. -sostant. pascoli,
più volte, mi lasciò difficoltà di respiro. massaia, iv-154: il brodo e
sventrata che esala all'inverno / il respiro del fondo. caproni, 144: amore
salmastro di alga, di iodio, che respiro a pieno torace. stuparich, 1-246
e dal tema di rrvéo 4 soffio, respiro '; cfr. apnea e dispnea
e dal tema di trvéco 4 soffio, respiro '. iperpolièdro, sm.
. ipopnèa, sf. medie. respiro superficiale accompagnato dalla riduzione dell'entità degli
un deriv. dal tema di nvéco 'respiro '; cfr. apnea, dispnea.
petto la camicia secondare il ritmo del respiro con una mollezza che incominciava a turbarmi
, 50: solo, il respiro faticoso parlava di vitalità in quel povero
ci soverchiava, ci toglieva quasi il respiro. lucini, 1-104: mare che irrompi
la camera nera, zeppa del suo caldo respiro. -intr. con la particella
faceva... un silenzio dove il respiro dell'inferma e i gesticolamenti incerti e
d'annunzio, v-1-977: trattenendo il respiro, smorzando il passo,..
. inspirazione; soffio, alito, respiro. giamboni, 8-i-85: vede
tempo è fin talora bisognato risvegliare il respiro soffiando, o si è aspettata la
sole, in pochi anni di lavoro senza respiro,... con un primo
vostro cuore che finalmente si dia qualche respiro a rosa, martirizzata in tutt'i
; / ché s'io per te respiro / tu regnerai per me.
. -lungo, profondo (il respiro). -anche al figur.
sulla senna. che largo e sano respiro! fratelli, 3-191: l'importanza
del sacramento'... è nel respiro che vi alita dentro insieme largo e
roma. sotto questo cielo turchino, respiro più largo. bontempelli, 19-171:
47. con uso avverb. con ampio respiro, senza precipitazione, metodicamente.
necessario, non avere un minuto di respiro. capuana, 11-80: durante questo
che si distende ampiamente, con vasto respiro. baldini, 9-12: la
chi la vuole. ungaretti, i-103: respiro 1 il fresco / che mi lascia
, il divino / ritmo del suo respiro, l'intimo di sue vene / fremito
le quali paiono accendere d'amore 11 respiro che le apre. le invermigli un sangue
fiato con un leggierissimo e non interrotto respiro, e negli strumenti da arco con una
e letter. emissione di fiato; respiro, alito. -in partic.: respi
valevano in significato di alito e di respiro; onde poi col tempo è nata per
); smorzato, tenue (il respiro, un soffio, un sospiro)
le tenere foglie dell'alberi a qualunque respiro. 4. mezzo espressivo o
e complesso; che si presenta di ampio respiro (uno stile, un'opera letteraria
raro. -respirazione lenta: ritmo di respiro regolare, normale; eupnea.
, si camminava male / e il respiro mancava. pavese, 5-82: in
smania delirante. moravia, iv-205: quel respiro letargico, là, al suo fianco
da quel gran letargo / vegetale un respiro saliva, quasi il largo / respiro
respiro saliva, quasi il largo / respiro d'una belva; ma mille voci rotte
si gonfiano e s'abbassano secondo il respiro della marea..., voltate
letto del mare, / e addolcisce il respiro. -colata solidificata di lava.
: v. pelo. -levare il respiro: v. respiro. -levare il
. -levare il respiro: v. respiro. -levare il saggio: v.
nelle pause esce dall'uomo atterrato un respiro spesso e lo circonda un alone di
che sia scialacquator non libatóre di quel respiro che, acquistato da un soffio della
genio italiano di roma] e qualche respiro di vivere libero sarà necessario per coltivare
pioveva in città: spalancarsi / del respiro e del sangue alla libera strada.
lieve da non poterne udire neppure il respiro. 15. che non comporta
, dell'aria, fuoco, entro il respiro. comisso, 12-191: viveva come
uscire a quel cielo / ritrovando al respiro i ricordi più lievi. 18
l'appena avvertibile suono, come un respiro, lievitante dalla città che si assopisce
); che si sviluppa con ampio respiro; che si configura in un disegno
, sia dalla freschezza e liquidità del respiro. 4. figur. naturalezza,
mio isveglione. -esalare l'ultimo respiro, spirare. cavalca, 20-231:
lezzo di stalla umana, che levava il respiro. dunque, a scaldare, e
suoi occhi... trattiene il respiro. praga, 4-173: il sole schietto
-profondo (un sospiro, un respiro). forteguerri, 29-52: dato
tratto il bisogno di tirare un lungo respiro. 27. poco concentrato (
tuo grembo sfuria. valeri, 3-155: respiro lussuria senza amore; / son avido
zitte- farfalle! le segui a respiro sospeso e quando subito scop
un cielo mitologico, non macchiato dal respiro degli uomini. 2. chiazzato
antica, piccolo in confronto al suo respiro e al suo significato fantastico.
'e dal tema di 7ivéo) 'respiro '. macropodìa, sf.
quarantott'ore, senza lasciare un istante di respiro, tirava uno scirocco afoso, pesante
. ampio, profondo, prolungato (il respiro). - anche al figur.
prosa sovrana, sostenuta da un magnanimo respiro. 10. locuz. alla
in silenzio. non s'udiva che il respiro affannoso del malatino e le sue parole
sintomi sono: aumento della frequenza del respiro, ronzio delle orecchie, sensazione di
fiacchezza di gambe, una gravezza di respiro, un'arsione interna che avrebbe voluto
/ gesto vigliacco, nell'aria / senza respiro, nel varco / indefinito e deserto
la contrazione dell'affanno, come se il respiro agitato, mosso da uno stantuffo di
mancafìato, sm. invar. affanno di respiro. - anche: spavento
il vigile spavento? -mancanza di respiro: senso di soffocazione, dovuto a
di cuore... una mancanza di respiro... un gelo interno,
: al capitano cominciava a mancargli il respiro. molineri, 2-153: le mancò
-mandare la lena: esalare l'ultimo respiro, morire. latini, i-742
: non bisogna strozzare l'ampiezza del respiro; noi meridionali ci mangiamo l'ultima
sua vita, poiché quasi col primo respiro comincia un lungo pianto ed una querula
mantice del petto si gonfia al grande respiro per il ritmo sicuro del cuore,
, senza lasciare un istante di respiro, tirava uno scirocco afoso, pesante,
nell'agguato / dell'acqua molla, ne respiro il marcio. 20.
ingolfato; non ho proprio un momento di respiro. carducci, iii-23-434: dal lastrico
ricciardetto / a martellarlo, e non piglia respiro: / e perché non può giungerlo
in un lavoro che non mi lasci respiro per qualche tempo. 4.
: quasi temessero di consumare un corto respiro in futili fatiche, massaie dell'ispirazione
un paganesimo di mera violenza, senza respiro di felicità. -in via di massima
cose, giochi meccanici che mi mozzavano il respiro per la maraviglia. montale, 3-38
: io, privo di ragione, semivivo respiro, con pericolo eminente che insieme meco
, delicati, perfetti, ma di esiguo respiro. b. croce, ii-8-54:
, l'arte è pervasa d'un unico respiro. è l'atto d'un'unica
corsa delle speranze, che toglie il respiro, fa tremar l'anima, illude e
ostruzioni del fegato, la difficoltà del respiro e la soppressione delle regole e de'
ghiacciai d'argento, assecondando / il respiro melodico dei prati / sulla città che
, ii-719: selvaggia estate / dal respiro profondo, / figlia di pan diletta
improperi e, senza darmi il menomo respiro, mandò que'libri dal libraio francese,
concedergli un attimo di tregua, non dargli respiro. buommattei, i-20: s'io
cor quanto al gran caldo, / né respiro alla messe od a la neve.
cullami, o mare, nel tuo infinito respiro; / compi, tu, sole
/ sotto 'l cui giogo già mai non respiro, / tal mi governa, ch'
, con un tuffò e una ripresa di respiro, e sempre con un gran sottinteso
da piangere. ungaretti, i-103: respiro / il fresco / che mi lascia
(juxpóg 'piccolo'), respiro (v.) e dal gr.
i-64: con estatica rassegnazione tiene il respiro la millenne malinconia. = voce
è compresa in un'opera di maggiore respiro (come l'entrata di beckmesser nel
altra minaccia di male una difficoltà di respiro così contumace che bene spesso impedisce il
programmi di vasta portata e di ampio respiro. devoto [in la nazione,
, ma un'economia minuta di piccolissimo respiro. 19. che è di
fantasia e invenzione; che è di respiro limitato, di scarsa ispirazione o anche
.. sono una qualche difficoltà di respiro,... perturbazioni d'intestini
, di pocopregio, di fantasia e di respiro limitato. carducci, ii-3-193: dopo
un alito disperso / da un solo tacito respiro. d'annunzio, v-2-610: il
. uno spruzzolo di poesia, un respiro di eloquenza, un pizzico di belle
abito, i tuoi passi, il tuo respiro. pascoli, ii-538: sono essi
. d'annunzio, iv-1-138: il respiro del mare, lento e solenne,
eroe] una ode / misurata al respiro del mare. -lento, cadenzato
de marchi, i-69: il misurato respiro della fanciulla a poco a poco prese
un cielo mitologico, non macchiato dal respiro degli uomini. palazzeschi, 4-54: dall'
, lo sfrascheggio degli arbusti e il respiro moccoloso delle pecore. 3
lo schermo leggero; sentivo il vostro respiro come se steste intenta sul mio agguato
destino d'esser molestati fino all'ultimo respiro. -nel linguaggio ascetico: tentare.
, ove le nevi sciolte col calor del respiro posson sepellire i passaggieri, su
petto la camicia secondare il ritmo del respiro con una mollezza che incominciava a turbarmi
, coi gomiti, a chiacchiere, a respiro, sul tamburo, sulla cavezza,
dalla naturale appoggiatura della voce, dà respiro e melodia e grazia al semplice e
, porco mondo, un po'di respiro anche per me! -mondo ladro
permettendo la libera fuoruscita dell'aria; respiro. 9. sport. nel pugilato
. d'annunzio, iv-2-1038: il respiro era come un'esalazione morbosa che attossicasse
morto, non udendo più il sibilo del respiro. 10. locuz. pigliarsela
dal cielo, scende, vince / col respiro di un'alba che domani per tutti
: ricordo che quando parlò, il suo respiro mozzava e ritardava la sua parola.
un grido, un gesto, il respiro); impedire, precludere. iacopone
pelliccia le mozzò le risa e il respiro. bernardi, 6-38: un manrovescio
a cui quell'alito / mozza il respiro. d'annunzio, iv-1-631: l'aria
l'aria era gelata, mozzava il respiro. cicognani, iii-2-192: guglielmo allora
sa se per le paroline e per il respiro impedito. luzi, 3-19: il
una di quelle donne che mozzano il respiro e la parola, una di quelle bellezze
cuore di piero, gli mozzava il respiro. -diventare insostenibile, divampare irrefrenabilmente
con lei quando la passione gli mozzava il respiro. fi. agric. sottoporre alla
un grido, le parole, il respiro). - anche: tenuto in sospeso
capo del telefono udii quel medesimo respiro mozzato, e quella medesima compressa speranza
: lascio placarsi... il suo respiro mozzato dall'affanno. mozzatóre
che lei si sentiva certe mozzature di respiro che quasi quasi la facevano stramazzare.
15. interrotto, sospeso (il respiro, il fiato: per la fatica
presa la signora annina che già il respiro era mozzo. jovine, 2-250: col
, si camminava male / e il respiro mancava; ma vi crescevano / di
un atto); rantolante (il respiro); che si manifesta per mezzo
. /... nemmeno muoveva il respiro. -far risonare, far echeggiare
al soffice pane di frumento gonfio di respiro. -appiccicarsi, aderire saldamente (
il piano terreno e per dare maggiore respiro ai locali interrati e, in partic.
la pubblica libertà combattette sino all'ultimo respiro? tante volte per la republica diede il
gastroenterite, depressione nervosa, inibizione del respiro, rallentamento del battito cardiaco, vasodilatazione
annunzio, iv-1-615: io ascoltavo il respiro di raimondo. non mi parve mutato.
disfatte, / le labra socchiuse al respiro. -con riferimento a fenomeni fìsici
. 5. corto, di breve respiro (un periodo sintattico, una frase
volea che procedesse il flusso e dal respiro il reflusso. -di animali.
alto / la vita che qui di respiro in respiro / è con noi belva in
la vita che qui di respiro in respiro / è con noi belva in una gabbia
di passo progressivamente accelerato, regolando il respiro nasale, mantenendo la battuta di piede
esso nasce, incessante, il respiro della speranza. -con uso impers
ondeggiar del seno, nel ben assestato respiro, la bricconcella!... ah
d'annunzio, iv-1-742: aveva trattenuto il respiro con terrore e con gioia vedendo passare
, vertigini, insonnia, affanno di respiro, pallore spiccato; ne deriva l'
ora gli opprimeva il petto e il respiro. = dal lat. tardo
nella piena del suo entusiasmo, per il respiro ottenuto dal nemboso torinese, per virtù
, per indicare al cantante la pausa o respiro, e dividere il senso delle parole
un nodo alla gola e mancare il respiro. d'annunzio, iv-1-233: mi toglierei
nodo familiare stretto da non lasciare quasi respiro, è un poco la storia di
piaceva il suo petto nodoso che anche nel respiro non si muoveva. -gonfio,
! pavese, 10-144: si dissolve al respiro dell'aria ogni forma / dell'estate
, di struttura relativamente semplice e di respiro alquanto breve, che espone, in
, / nell'aria senza raggio né respiro né moto. -in partic.
di lui l'avvinghiavano tenacemente mentre il respiro caldo ed affannoso le bruciava la nuca
e convulso, quello sguardo nudato, quel respiro bruciante. -manifestato senza ritegno
cieco e senza uscita che gli tagliava il respiro. = deriv. da nugola1
: all'alitante petto / manca il respiro; il già feroce sguardo / nuota in
a trovarmi? -barbugliò, col respiro mozzato dalla nuotata. pavese, 9-56
: in te [sole] nutro il respiro / assiduamente del mio verbo d'uomo
portando davanti a sé la nuvoletta del respiro. -con riferimento alla nebbia che
la gravezza, onde la difficoltà del respiro e d'altri moti. -il
] in coro una ode / misurata al respiro del mare. e. cecchi,
per assicurarsi bene di non tirar col respiro l'aria infetta, chiunque esce di casa
e d'aratura. pavese, 10-36: respiro l'odore di freddo che ha il
che lo portava lontano, trionfava nel respiro oppresso e andava da sé.
oltraggiosa che alla disgraziata ne mancò il respiro. -spietatamente crudele, feroce.
inviolato, e, quantunque senza respiro, immobile, mi tira, mi s'
veste parevan nascere da un moto interiore, respiro infantile di mare che dorme. onofri
-atto del respirare; inspirazione, respiro. cassieri, 53: chiuse gli
digestione di milioni assorbiti a ondate di respiro della voraginosa ingluvie della guerra e della
si slacciò il busto e accordò un respiro più libero all'ondeggiante seno di neve
ondeggiare dèi seno, nel ben assestato respiro, la bric- concella!
udire il tintinnio delle spighe, ondulanti al respiro del vento. -intermittente (
dalle ondulazioni dell'aria, ancor col respiro, godendo di quel regalo e col
sera passava temistocle soffiando il suo respiro di fuoco nell'aria di opale.
vitali e, in partic., nel respiro. -anche: sentimento, stato d'
sangue nel solo caso della oppressione del respiro. monti, x-3-307: ahi! quando
nievo, 541: svenni per oppressione di respiro, non per dolore né per paura
torace, spesso accompagnata da difficoltà nel respiro (ed è sintomo comune di numerose
affannoso, frequente e corto (il respiro). tarchetti, 6-i-353: paolina
il suo volto divenne pallido e il suo respiro più oppresso e più concitato. de
xii-388: sorridemmo tutti e due col respiro un po'oppresso. borgese, 1-133
fretta, a voce bassa e col respiro oppresso. - ah! - fece lui
: cominciò a crescere l'oppressura del respiro. tarchetti, 6-ii-369: sentivo un affanno
, congestionate, smanianti nell'oppressura il respiro. negri, 1-792: un'oppressura
rajberti, 2-153: vi rendono greve il respiro come incubi opprimenti. d'annunzio,
, e quell'atteggiamento gli opprimeva il respiro. pascoli, 251: l'afa che
. gli opprimeva il petto e il respiro. -abbattere, schiantare, squassare il
gli attacchi che non davano momento di respiro agli assediati, i quali, caduti per
-periodo complesso, tornito, di ampio respiro. carducci, iii-11-326: a canto
dalle ondulazioni dell'aria, ancor col respiro, godendo di quel regalo e col
si svelasse nella considerazione dell'organo del respiro di tali insetti. ghislanzoni, 1-114
in un turbinio densissimo da togliermi il respiro. ojetti, i-564: l'orizzonte davanti
, / libero trarre io non potea respiro. 2. figur. composto
scolo nasale purulento, nonché lacrimazione, respiro difficoltoso, diarrea, tosse nella forma
diritto, retto 'e tuvot) 'respiro '. ortopnòico (ant. ortopnòo
sciagurata non avea più voce, / né respiro, né pianto e intorno ad essa
dell'ossessionata incredulità, ascoltavo vicino il respiro della donna. 3. dettato
dotata di azione deprimente sul centro del respiro. = voce dotta, comp
colore rosso. pavese, 10-131: un respiro profondo di mare saliva / dal suo
all'osso che uno non ha più respiro per ascoltare. -essere, diventare male
-stargli alle costole, non lasciargli respiro. salvini, 19-iv-2-294: mi voglio
moretti, iii-902: ostacolando il liquido il respiro del paziente e comprimendogli il cuore affannoso
sofferenza l'oppressione che ostacola parole e respiro.
de marchi, ii-429: entrò col respiro un po'affaticato... portando
ovattamento dei suoni e d'oppressione al respiro, come nel clima artificiale dei giardini
un paganesimo di mera violenza, senza respiro di felicità. alvaro, 16-140:
palpito. - anche: affanno di respiro. brignole sale, 6-237:
pulsazione cardiaca, circolazione del sangue, respiro (una persona, un animale, il
2. che si muove ritmicamente nel respiro, agitato da un ansimare affannoso.
. -alzarsi e abbassarsi ritmicamente nel respiro. c. i. frugoni,
essa, ma rotto, violento, senza respiro, perché troppo frequentemente respira; ed
accompagnato da oppressione, da difficoltà di respiro, da abbattimento di forze e da
...: volto turbato, respiro corto ed affannoso, risalti di cuore impetuoso
infine, ingollo la mia pappa e respiro. g. raimondi, 5-62: il
se per le paroline o per il respiro impedito. -battuta scherzosa, facezia
grande dignità, pareva sollevata da un vasto respiro. -per estens. steso,
piante si pascono del carbonio preparato dal respiro degli animali. de sanctis, ii-n-134:
fanciullesco. -profondo, pieno (un respiro). savinio, 2-69: quando
sentì strappare le viscere, tirare il respiro, e non seppe più da che
5-25: esala dalle case un unanime respiro di sollievo. e la pausa di
fa la pausa: prima per prender respiro, seconda per facilitare al compositore il
oppure ottavo, quella della croma; respiro o sedicesimo, quella della semicroma;
, sento già il rantolo del suo respiro, sforzo tre o quattro pedalate, lo
l'aria mandata nelle canne, il mio respiro passava nella tempera de'suoni, le
annunzio, iv-1-198: mette nel mio stesso respiro un affanno vago, quasi un bisogno
verde lontano alleviava anche la pena del respiro. saba, 140: un marinaio
mi pare che penda sempre dal mio respiro. fenoglio, 1-126: fritz col bicchiere
, n. 31. -perdere il respiro: v. respiro. -perdere il
. -perdere il respiro: v. respiro. -perdere il taglio: v.
govoni, 603: vorrei possedere il respiro ciclonico / che trascina a funesta perdizione
delle sue occupazioni che non gli davano respiro. era infatti sempre occupato in un
, come per aprir la via al respiro, dove si sentiva premere e soffocare.
febbre acuta, oppressione e difficoltà di respiro. = voce dotta, lat
sciolto, perspicuo, nell'ampio e cadenzato respiro del suo nobile periodare, classicamente composto
annunzio, iv-1-1014: erasi udito il misterioso respiro della notte d'estate persuadente a voluttà
l'arte è pervasa d'un unico respiro. è l'atto d'un'unica divozione
una donna. -affannoso (il respiro). -anche con uso awerb.
. brancati, 4-44: il suo respiro diventava sempre più pesante e raro.
: diviene continua, indispensabile come il respiro. -ant. ponderato, meditato
a conietturare che la presente difficoltà di respiro coi sintomi che l'accompagnano non dependa
inesorabile sulla cui bilancia si pesa anche il respiro.
., non accordano né fiato né respiro, se non se ad un prezzo enorme
75): lucia fece un gran respiro, come se le avesser levato un peso
una coltre che minaccia di toglierti il respiro. cinelli, 2-283: era uno
a riempirmi la gola da togliermi il respiro. -non restare in petto:
femminile su gli ultimi gradini, un respiro più lungo, il passo sul pianerottolo
quelli che gli fanno enormemente difficile il respiro. trovarsi col naso dentro la scollatura
dall'emissione di suoni inarticolati e dal respiro interciso (e si contrappone al riso
(235): ferrer mise un gran respiro, quando vide quella piazzetta libera.
scirocco bruciavano il viso e mozzavano il respiro; una sete da
pel terrore che mi precludeva quasi 'l respiro, non che la voce. percoto,
gran silenzio, non interrotto che dal respiro grave e da qualche lieve gemito dell'
); che ha struttura semplice e respiro assai breve (un'opera letteraria)
dell'attualità, vissuta sia pure nel respiro largo dell'eterno. 2.
dita. -frequentemente interrotto (un respiro). jovine, 3-17: il
, 3-17: il sibilo del suo piccolo respiro faceva oscillare la fiamma morente della lucerna
il pieghettamento e i serpeggiamenti di corto respiro. il perugino aveva incominciato e raffaello
largo e profondo (il respiro). -anche: sciolto, elegante
fa in elemosina / questo nostro pietoso respiro umano / sia lo stesso dio /
ho sempre provato una certa mancanza di respiro, come se m'avessero piantato un
oppressi che impedivano il passo e il respiro. pratolini, 10-131: si percorreva
un pigìo di folla da togliere il respiro. 2. figur. grande
denti. -pigliamento dell'aria: respiro. l. bellini, 5-1-109:
5-1-109: egli è... il respiro, cioè il pigliamento dell'aria o
noi lo chiamiamo respirare o fare il respiro. -pigliare a riso: v.
. 21. -pigliare lena, respiro: avere un momento di pausa,
ricciardetto / a martellarlo e non piglia respiro. -pigliare lingua: prendere informazioni (
pesandomi sul petto, pareva contrastarmi il respiro. verga, 7-909: costrinsero ambrogio
piòte di creta che egli, con respiro affannoso, traeva a sé dalla terra
piccola fenditura, dalla quale s'esala il respiro d'una realtà primordiale, il fumacchio
, 5-266: finché una piuma del suo respiro non sfiorava la pelle di nannina.
nari odorare; / ai polmoni il respiro / un balsamo sembra, / e
meno io posso, / perché 'l respiro trova affatto chiusa / la strada, onde
/ con ciglia stupide / non dà respiro / al generoso pizzicor di gloria. a
sonno era profondo, dalla placidità del suo respiro.. staticità, solidità.
frange fresca il mare / col suo respiro di plettri! 4. figur
l'escursione di volume nel moto del respiro, distinta in due foglietti sottilissimi e
iii-902: infine, ostacolando il liquido il respiro del paziente e comprimendogli il cuore affannoso
da affezioni della pleura, esacerbato dal respiro. -anche, per estens.: pleurodinia
carta sensibile al vapore emesso con il respiro e presentata, per mezzo di due
mesocefalo, che sovraintende alla regolazione del respiro. = voce dotta, comp.
disposizione. nievo, 176: anch'io respiro l'aria imbalsamata dei sogni e mi
'terre del sacramento'... è nel respiro che vi alita dentro insieme largo e
internazionale, ma ci consente l'ampio respiro spirituale, intellettuale e politico, del
514: passa il vento come un respiro / caldo, lungo, dolce, che
così ventosi che in vece di portar respiro al cuore il sommergono. bontempi,
larghi polmoni, e un arresto di respiro è cosa momentanea. e. cecchi,
aperta a un tantino di comodità e di respiro: e una polpettuola n'era stata
è ridotto a un filo e il respiro non si sente nemmeno. -nella terminologia
il suo aiuto, mise un gran respiro; gli tornò il polso, gli scorse
per assicurarsi bene di non tirar col respiro l'aria infetta, chiunque esce di casa
con gli occhi in fuori a ponzare senza respiro come un rospo impalato. fucini,
-narice (nell'espressione porte del respiro). cailli, xcii-ii-65: tutto
il capo e alcuna delle due porte del respiro. -filos. apertura, spazio
di visioni arcane / e... respiro quest'aure portanti profumi. panzini,
2-211: porticava una gaia cantina, a respiro di botti, sul ghiribizzo dei ronchi
essere in porto se ottiene un giorno di respiro, anche se non ha poi speranza
tirata sì lunga, senza riaver il respiro in alcuna posata, ma continuando insieme
, in uno, a'tre prostrati il respiro. s. maffei, 6-36
. d'annunzio, iii-1-200: udite il respiro della nutrice? non è tranquillo.
bisogno di possedere si restringessero al vero respiro dell'uomo. -in contesti enfatici
di tutti non più posseduta / del nostro respiro. 9. ant. occupato
: gli europei debbono qualche momento di respiro e di pace ai loro regali,
(la voce); profondo (il respiro). guglielminetti, 2-146: con
. gadda conti, 1-166: un respiro possente mi gonfia il petto e sento
anni cinquanta trova in quel terreno un respiro che l'italia postcrociana è lontana dal dargli
gli anni cinquanta trova in quel terreno un respiro che l'italia postcrociana è lontana dal
si soffermava sul ripiano traendo un gran respiro; e l'occhio a un tratto si
altro capo del telefono udii quel medesimo respiro mozzato e quella medesima compressa speranza che
uno stesso pensiero funesto; e quel respiro diventa a poco a poco un lamento,
aveva bisogno di parole più che di respiro. le infilò a caso, sulla sua
campagna. onofri, 12-146: il respiro dei fiori, fra gli ulivi, /
gode una tale unione che il suo respiro medesimo la disturba, questi dicono ch'è
precludermele è l'aria sepolcrale che vi respiro. -isolare un luogo o una regione
rore che mi precludeva quasi 'l respiro, non che la voce.
arsura della giornata precocemente canicolare mozzava il respiro. cassola, 3-178: la sera,
fosse dovuto a pronti contanti o invece a respiro sopra i così detti 'biglietti di
coll'esala- mento focoso d'un sommesso respiro: v'attende mio cuore.
un poco, / poi ch'un respiro pur breve, in battaglia, è pur
, in battaglia, è pur sempre un respiro. bacchelli, 2-xxiii-50: coltivavano [
nera terra si costella / nel prenatìo respiro / dell'aria sua. = voce
giornata, dodici giorni apparvero loro un respiro interminabile. -urgente, pressante,
credo del solenne ammonimento / del tuo respiro. g. gangi, 80: erano
per la regolazione del circolo e del respiro). -anche nell'espressione pressocettore vasale
ancora umane 7 e gesti conoscibili, respiro / o anelito finale di sommersi /
dall'imprevedibile, di dargli tra la calca respiro. viani, 13-170: l'incasso
rizzandosi alteramente. -svenni per oppressione di respiro, non per dolore né per paura
totale, primigenio, rotto soltanto dal respiro del vento e dal singhiozzo di un
dalla privazione dell'aria onde manca il respiro. galeani napione, 88: l'
. manzoni, iv-200: il primo respiro di vita politica per gli indigeni pare
-a pieni polmoni, traendo il respiro dal fondo della gola. marino
si soffermava sul ripiano traendo un gran respiro; e l'occhio a un tratto
una grande quantità d'aria (un respiro). stampa periodica milanese, i-483
sonno. brancata ii-95: quando il respiro e profondo, il fegato soffice,
ragazzone, ho poi due mesi di respiro. 3. negato a una
toni, il salire e lo scendere del respiro. -insistente e querimonioso.
questo nuovo appetito e questa prontezza e respiro per il bene e quello che propriamente
a pronti potrebbero tradursi in vendite a respiro. periodi popolari, 1i-661: il piccolo
è confusa, il polso pronto, il respiro corto. -immediato. cattaneo
scemar l'affanno e lo stertore del respiro. -in proporzione: in dipendenza
, qualora dai nemici ottenevano un breve respiro, rivolgean tosto dall'alto gli sguardi al
in uno, a tre prostrati il respiro. [sostituito da] manzoni,
, come per aprir la via al respiro, dove si sentiva premere e soffocare.
si soffre un cenno di oppressione al respiro che si dilegua in un momento.
. anche sm.). medie. respiro dispnoico. dizionario dei termini di
pseudoasma ': dispnea o difficoltà di respiro. = voce dotta, comp.
. corradicale di 4uxw 'soffio, respiro ', di origine indeuropea.
aria (quello strano disturbo del ritmo del respiro per cui l'ammalato ha l'impressione
impressione di non poter portare mai il respiro fino in fondo). c. l
accordano [gli esattori] né fiato né respiro, se non se ad un prezzo
tante pugne, se all'ultimo mio respiro i miei amici vedranmi sorriaere l'ultimo
il cuore di piero, gli mozzava il respiro. -provocante, procace (la
e grecia, / senza moto e respiro, in lui riguarda. 2.
. -che si muove ritmicamente nel respiro (il petto). d'
si alza e s'abbassa secondo il respiro; il cuore continua le sue pulsazioni
malsicura del proprio cuore e il proprio respiro affaticato e rumoroso. ojetti, iii-290
lieve da non poterne udire neppure il respiro e, unico segnale del suo vivere
, pungente agli occhi, grave al respiro, fetida, immobile, ingomberante. carducci
sollevava di quando in quando, con un respiro affannoso; la destra, fuor della
marmo cipollino e mi sentii pesare il respiro. -punturétta. castiglione,
bianchi, 87: ora che pur respiro, / dite quel che portate: /
lui, puttana il diavolo, tiravano un respiro: finita l'ansia, il pericolo
gli attacchi, che non davano momento di respiro agli assediati, quali, caduti per
quel silenzio remoto, / che stringeva il respiro al passante, è fiorito / nella
5. opera letteraria di ampio respiro e di eccezionale valore. pafiini
chieder aita o per esalar querelosamente il respiro. = comp. di quereloso.
di sua vita, poiché quasi col primo respiro comincia un lungo pianto ed una querula
e però abbiamo avuto un poco di respiro. botta, 5-59: la guerra non
: era pallido e gli mancava il respiro. tra quei pochi libri trascurati aveva visto
cielo, scende, vince, / col respiro di un'alba che domani per tutti
i benefizi tuoi. -soffocare il respiro. caro, 2-368: gli angui
anelito, vestremo fiato, l'ultimo respiro: assistere al trapasso di qualcuno,
era una compassione l'udirne l'affannoso respiro. il cappellano stava pronto a raccoglierne
giro / di poche lune l'ultimo respiro / egli raccolse della madre cara.
dietro alitavano radamente e con quello stesso respiro parevano appoggiare le parole di johnny.
, un vento gelido da mozzare il respiro cingeva, radendo, tomo tomo il
esalante dalla mia gola come il mio respiro, radiante da'miei cigli come il
caotica, perché da una parte consentiva il respiro della libertà e della scoperta..
, deluso. valeri, 3-155: respiro lussuria senza amore; / son avido
zanzara / ronzare o odo pur russo o respiro / d'uom che dorma o dormendo
pioggia che porta via la peste e dà respiro al mondo sono ammesse in quanto la
ragazzone, ho poi due mesi di respiro; e, in due mesi, può
ancora di sangue sincero, difficolta grande di respiro et impotenza di giacere, convulsioni molestissime
ombre leggere per le immobili zolle senza respiro. -inciso finemente con righe molto
la mia bocca divenire di metallo nel respiro rallentato del sonno. 5.
d'an- darmi rampicando continuamente, senza respiro, in parnaso. -rampicare sui graticci
rantaco, rantachìo ': rantolo, respiro affannoso prodotto da catarro. = deriv
(ràntico), sm. tose. respiro affannoso prodotto da un eccessivo accumulo di
rantaco, rantachìo ': rantolo, respiro affannoso prodotto da catarro. = voce
. -farsi pesante e affannoso (il respiro). svevo, 4-976: dopo
, 4-976: dopo poche pagine, il respiro di giulio rantolò. -bofonchiare
cui coincidono). -in senso generico: respiro affannoso, rumoroso, ansimante, tipico
alla fine. le invocazioni e il respiro si cambiarono in un rantolo, e
rantolóso, agg. che ha il respiro difficile, roco, affannoso, a
fioco, soffocato (la voce, il respiro). breme, conc.,
la rapidità e per lo sforzo del respiro. 4. lo scorrere veloce
, ecc.) che non lascia respiro. viani, 14-62: domande a
/ con rapimento che soffocavano / voce e respiro.
la tua forma era il mio / respiro nascosto, il tuo viso / nel mio
quella normale (il polso, il respiro). malpighi, 1-212: sul
naturalmente. brancati, 4-44: il suo respiro diventava sempre più pesante e raro.
il tirreno e credendo di udire il respiro delle città rasenie dormenti. 2
tenebrose. pananti, ii-84: rassembra il respiro / a tremola auretta / che i
1-303: egli mutò condotta e represse il respiro e provò a rasserenarsi in viso.
punta di) iedi, rattenendo il respiro; e si nascosero dietro i due
/ furon -con riferimento al fiato, al respiro. per iscappare ai circostanti; /
che l'opera che per il rattenimento del respiro, si chiude la glottide meavea veduta
sale a riempirmi la gola da togliermi il respiro, rattrappisco terrorizzato all'idea che taluno
dalla pioggia. -trattenuto (il respiro). palazzeschi, 8-37: la
su> remi, un silenzio dove il respiro delllnferma e i gestico- amenti incerti e
sega elettrica. moravia, xiii-283: il respiro della moglie era rauco, violento.
possessore sotto grave pena. y respiro affannoso e convulso in prossimità della morte
dell'avarizia de * cupidi; se respiro con quest'aria refrigerante, odovi le
dio. pirandello, 8-253: trasse un respiro di sollievo: se ne sentì refrigerato
. -ritmico (il polso, il respiro). tramater [s. v
, quale quello caratterizzato da glicosuria, respiro di kussmaul ed altri sintomi: reazioni
disse coll'esalamento focoso d'un sommesso respiro: « v'attende mio cuore ».
. 5. mediocrità, scarso respiro culturale o intellettuale di un ideologia,
a dire, a fare, senza pigliar respiro: « e'non remola mai »
v. spirito. -rendere l'ultimo respiro: v. respiro. -rendere madre
-rendere l'ultimo respiro: v. respiro. -rendere madre una donna: v
cranio provato dal piombo, con quel respiro fragoroso. pirandello, 8-560: resistevano
ant. respirazione. - anche: respiro, soffio. roseo, iii-193:
respira, che manifesta la vita attraverso il respiro. petrarca volgar., iii-32
respiranti, possan vedere. -palpitante nel respiro (le narici). d'annunzio
-che si alza e si abbassa nel respiro (il petto). marinetti,
-tirare il fiato. -anche: tirare un respiro di sollievo. laude, v-520-136
volponi, 3-133: respirava fitto un respiro che le arrivava appena alla gola.
; l'atto di respirare, il respiro. lorenzo ae'medici, i-53:
vita. leopardi, iii-635: io respiro con questi giorni tepidi che abbiamo e
nuova padroncina. ungaretti, i-103: respiro / il fresco / che mi lascia /
6-ii-103: io sento la sua presenza, respiro il suo profumo. 12
, innamorato del mio destino, / che respiro come l'aria d'una domenica mattina
l'atto o il movimento del respirare; respiro. g. michiel, lii-3-429:
moderazione nei movimenti artificiali, finché il respiro non siasi fatto profondo. -disus.