/ fa vacillar del mondo, / reso innocente or vedilo / da'marzi corpi
ingannevoli, illusorie; coperto con artifici, reso meno evidente con opportuni accorgimenti (un
è; alterato, modificato esteriormente, reso irriconoscibile; distorto, falsato, manipolato
convenuto, sia astato e venduto e reso il di più del credito al padrone o
686: persuasissimo che il minato m'avesse reso un vero servigio coll'aprirmi gli occhi
o per convinzione, non hanno mai reso alla virtù l'omaggio di un sacrificio
ma dal fatto, che è stato reso brutale, diminuito, disorganizzato, materializzato.
, di materializzare), agg. reso verificabile nell'esperienza attraverso l'attività e
, composto di una determinata materia; reso o divenuto solido, sensibile, tangibile,
attributiva anziché di specificazione, è stato reso con [pietra a] matita-, cfr
illusione primaverile. 2. omaggio reso all'amata al mattino, dinanzi alla
, il destino, / gli ha reso imbevibile il vino: / ma l'uomo
susy e mabel gli parve un omaggio reso a mirella. 12.
gambe, ma era l'andare dell'uomo reso cieco e sordo da una tremenda mazzolata
compositore che dotto. 2. reso gradevolmente melodioso dalla regolare successione degli accenti
pubblica autorità (o, anche, reso di pubblicodominio) col quale si vuole giustificare
(ant. menimató). divenuto o reso più piccolo, più scarso, più
, cioè sotto bianco. — reso più semplice, meno sublime. carducci
nella fronte d'uomini il cui nome è reso ormai rispettabile all'italia, all'europa
mercantilistico a trarre un guadagno dal servizio reso. = deriv. da mercantilismo
immagine della sua morte, egli è reso capace di meritare la gloria della resurrezione
morire / che merito per merito fia reso. -riandare i meriti: riprendere
-gi). ant. addomesticato, reso mansueto. proverbia super natura feminarum
-metallo duro: carburo sintetizzato, reso durissimo da un legante metallico (per
erano luminosissime; e il bulino aveva reso con molta potenza lo scintillio dei ricami
una certa figura del callotta / fu reso un mascheron tutto il mostaccio: /
fuor dell'effetto affinato e del pensiero reso più agile e alto; e che
dive nuto o è stato reso migliore, più virtuoso, più onesto
della tua mano. 2. reso più vantaggioso, accresciuto in utilità.
presente stato. 3. reso produttivo, bonificato; sottoposto a miglioramenti
ma meglio che niente; egli si credeva reso poco meno che invisibile e, comunque
. 3. nascosto, occultato; reso presso che invisibile o indistinto.
, insidiato; posto in dubbio, reso incerto, malsicuro, precario. cesarotti
pass, di minare1), agg. reso pericolante mediante lavori di demolizione meccanica
poema ». 4. figur. reso o diventato precario, debole, instabile
, di minimizzare), agg. reso, fatto apparire poco importante, di
opinione altrui. — anche: reso piccolo; estremamente ridotto. c.
3. che è divenuto o reso privo, in tutto o in parte
. -in partic.: sciolto e reso friabile con lavorazioni molto accurate e ripetute
, arato, seminato, mietuto; hanno reso alla madre la loro vita di sudore
commesso falli o mancanze; che si è reso colpevole di cattive azioni o di peccati
i si dee numerare quello di aver reso uniformi i pesi e le misure in
mitico agonistico e musicale che lo ha reso possibile. pavese, 2-210: l'
sommesso, pacato (la voce); reso più cordiale, più accattivante; meno
l'inganno. 5. reso più mite, meno rigido (il freddo
meno rigido (il freddo); reso più tollerabile, meno soffocante (il caldo
fresco dei monti. 6. reso meno aspro, addolcito, (il sapore
pass, di mitizzare), agg. reso mitico o leggendario. - per estens
^ d'annunzio scriveva d'essersi 'reso mitridatico '». mitridatizzato (
figur.: abituato, avvezzo o reso insensibile, indifferente a determinate condizioni,
la corsa, ecc.); reso meno intenso (un fenomeno fìsico)
dopo che un accidental fuoco n'ebbe reso inutile un altro moderno. tommaseo [
o nella forma; cambiato, mutato, reso o forme, proprietà nuove e diverse
l'agevolezza del canto... han reso il nome di corelli immortale.
modolate per bestiami. 7. reso perfettamente armonico e pieno dell'incanto e
trattamento di molatura; che è stato reso perfettamente liscio e lucido (un vetro
della campagna. -travagliato, agitato, reso malsicuro da azioni di guerra, da
scarpe lorde e sporca veste, / reso oggetto di riso alla papale / anticamera tutta
. colletta, 1-86: dalle felicità reso più molle l'orecchio de'governanti e
il core avessi / arrendevole troppo e reso molle / per troppo amor. brusoni
di santa maria, ii-rv: si è reso... molto più difficile lo
una poltrona, un divano); reso confortevole da un sistema di molle e
d'acqua o di materie liquide; reso cedevole e malleabile dall'acqua (con
di mollificare), agg. reso o diventato molle, tenero, plasmabile.
risecchi. 2. figur. reso o diventato benevolo, tollerante, ben
), agg. letter. reso molle, tenero, plasmabile; mollificato.
.. concotto poi dal caldo sotterraneo, reso sciolto, spiritoso e sottile col mezzo
petali, per cui il fiore si è reso sterile e incapace di portar semi atti
tuo sen moltiplicata. 3. reso più potente, più prospero (unostato)
polvere d'invenzione monastica, che ha reso marte più terribilmente rovinoso, è provenuto
: il silenzio, a tratti, era reso più fondo dal suono delle campane che
. il turismo e la mondanità le hanno reso questo servizio. montale, 3-104:
è uno spazio materiato (empirico) reso visibile, estetico e vario all'occhio dalla
6. aumentato di volume e reso spumoso e soffice mediante la sbattitura o
montuosità che la letteratura cinese classica ha reso famose col nome di colline dell'ovest
, di moralizzare), agg. reso morale; ricondotto, richiamato, adeguato
agg. ant. ammorbidito, reso tenero. parabosco, 2-29:
coi quali... si aveva reso terribile a'nemici e giocondo alle volte
di pane. 8. reso più mordace, più pungente, più sarcastico
alla quale è sottoposto chi si è reso colpevole di errori o di infrazioni ritenute
organico); necrotizzato, incancrenito; reso insensibile. fra giordano [tommaseo]
il corpo, le membra); reso pigro, inerte; privato della funzionalità,
anche mortificati dal maltempo. 4. reso inattivo con altre sostanze che lo riducono
acqua. 6. smorzato, reso meno luminoso, meno vivace (un
per estens. svigorito, venuto meno; reso meno vivace, meno pronto (l'
ascetico: liberato dalle inclinazioni peccaminose; reso indifferente alle lusinghe dell'orgoglio, della
o debil corpo ricaduto e vecchio / reso da vita effemminata e molle. tarchetti,
o perduto la sua forza propulsiva; reso inoffensivo (un proiettile); immobilizzato
della cultura. 3. reso illustre dalla presenza di numerose personalità importanti
da una base di mosto bollito e reso alquanto consistente, a cui vengono aggiunte
dolce umore, / dal proprio fermentar reso fervente, / de'suoi solfi salini esalta
di avere una camera a volume, reso periodicamente variabile dallo spostamento relativo di una
spuntavano in fiore. 5. reso vivo e animato in modo da dare
. 4. per estens. reso vario e vivace con raggiunta di elementi
facile che il liquido mucilagi- noso, reso sempre più vizioso per l'ingombramento del
da un pericolo); protetto, reso sicuro, immune. de notari,
di azione curaro- simile che ne ha reso ipotizzabile l'uso in terapia come miorilassante
o comprensibile; cambiato, modificato, reso o diventato diverso; trasformato in qualcosa
sf. il diventare o l'essere reso diverso, in modo variamente sensibile o
astratto dal presente e altrimenti mutilato e reso irreale. -ridotto all'essenziale.
mutolézza. f. casini, i-258: reso muto, parlò [zaccaria] più
lungo e penoso. l'emozione ci aveva reso mutoli entrambi. bonsanti, 4-234:
. nasprito, agg. disus. reso di sapore gradevolmente asprigno con l'aggiunta
ma onesto e leale non me ne ha reso meritevole. manzoni, pr. sp
con la quale nel testo della vulgata è reso l'ebraico 'nazir ', che
che del tutto restò inconspicua, fui reso certo il candore non esser nativo suo
7. ciò che è richiesto o reso indispensabile dall'indole o dai fini particolari
determinata; richiesto da una situazione, reso necessario o inevitabile. ghirardacci, 3-15
del mio mal pietoso / l'ha reso oggi più tardo e neghittoso.
,... il quale aveva reso molto puliti e netti tali luoghi dai ladri
2. annullato, eliminato, impedito; reso vano, inefficace; vanificato; reso
reso vano, inefficace; vanificato; reso inoffensivo, privato di pericolosità.
nevrastenizzato, agg. letter. reso o divenuto nevrastenico, nervoso, psichicamente
come una cura climatica sul suo spirito reso nevrotico di troppe orge intellettuali e morali
, di nevrotizzare), agg. reso o divenuto nevrotico. nevrotizzazióne, sf
, sf. il divenire o l'essere reso nevrotico; acquisizione di una nevrosi.
nitificare), agg. letter. reso nitido, perspicuo. c.
alla minima percussione, caratteristica che ha reso necessaria la stabilizzazione del prodotto mediante l'
dell'ingegno. -considerato o reso degno di fama o di considerazione da
fanno ancora tollerabili. 4. reso più dignitoso, più fiero (un'espressione
, nobilitato. 9. reso più pregiato o migliorato nel prodotto (
ho riseccate / e forse mi son reso a voi noioso, / a voi signori
che sopra tutte le cose lo ha reso noiosissimo a tutti è stata la sua sempre
azioni. 2. matem. reso normale (con riferimento a determinati enti
slargxmento del problema romantico è un servizio reso alla cultura e un freno a ogni parzialità
lingua delle traduzioni, non può essere reso da voi vedere la nota delle
nottifeato). fatto sapere o conoscere, reso noto; asserito con energia e autorevolmente
atto normativo o amministrativo della pubblica autorità reso noto alla generalità dei cittadini mediante manifesto
momento fede] è cristallizzato, fissato e reso statico, in modo che..
interessi materiali comuni il cui soddisfacimento è reso più facile e più securo da un
. -con uso iperb.: reso evidente dalla grande magrezza. tommaseo
istruiscono. 40. che non è reso concreto, particolare, individuato dagli accidenti
il modellare all'accademia del nudo, reso che egli siasi sufficientemente abile a maneggiare
comendabile in tutti i numeri da lui reso per tutto il corso della ambasciata.
, agg. annunciato, comunicato, reso noto. giuseppe flavio volgar.,
pietrato. 5. figur. reso più forte e intenso, potenziato,
nudrito in monte. - ingrassato, reso pingue. panar a, 78:
gregge. 13. figur. reso più vivo, più intenso; potenziato,
rabbino. 2. imposto, reso necessario da un obbligo, da una
far- rokh-sier, che sfrenatamente s'era reso infame ed esecrabile per le nefande e
, agg. letter. ant. reso insensibile e duro, che non si
atto che possa essere considerato un servizio reso alla religione (e le usanze, le
e letter. offerta, tributo, omaggio reso a qualcuno in segno di reverenza,
indarno parlar tento. 2. reso insensibile, privato della coscienza. fr
luce. 3. figur. reso inefficace o meno attivo, privato di
, 2. venuto meno, reso inefficace o impotente accettazione da parte di
con la diletta anima. 5. reso necessario. baldasseroni, 162: fu
. 5. nascosto, celato, reso invisibile. vasari, i-134: trovarono
, partenio, penco, fasi, reso, rodi, sangario, scamandro, simoenta
2-i-312: quando un autore si è reso odioso alla corte romana scrivendo contro le
ii-149: la primavera... aveva reso fin troppo variopinto e odoroso il suo
2. per simil. avvinto, reso schiavo o afflitto da un sentimento,
il pastorei difeso. -disus. reso malsano, insalubre (una località,
simil. e al figur. ant. reso impuro (il lignaggio, la nobiltà
. (ant. offoscato). reso fosco, scuro, buio; oscurato,
offuscate dal crepuscolo. 3. reso meno acuto o gravemente miope; intorbidito
. gozzi, i-18-204: donna, mhai reso / oggetto di pietà. alfieri,
. volponi, 3-140: -non ha reso giustizia la sentenza per il vajont,
in tutti i più poveri salotti, ma reso volgare e senza valore dalle grossolane riproduzioni
andava da sé. 10. reso opaco dall'aria greve, afosa.
membri, l'accesso alle quali fu reso sempre più difficile per le famiglie i
fronte d'uomini il cui nome è reso ormai rispettabile all'italia, all'europa
un omino salvatico, vivo, reso in un bosco del regno d'angola vicino
, di omogeneizzare), agg. reso, divenuto omogeneo. -in partic.:
, non potendosi risolvere mercé un paese reso politicamente omogeneo e con la volontà nazionale
onestare), agg. letter. reso in apparenza giusto, onesto, lecito,
visitatori. -in partic.: reso particolarmente prestigioso dalla presenza di un'opera
e nobile famiglia toscana, che ha reso servigi recenti al paese, e da stato
loro sconsigliata prodigalità. 'mi ha reso ', dicono, 'l'onor mio
opacare), agg. letter. reso opaco, poco trasparente, appannato, offuscato
guardare attraverso il vetro della finestrella, reso opaco dalla lunga incuria.
, di opalizzare), agg. reso opalescente con un particolare procedimento (un
di bugie. montale, 4-184: lavoro reso più facile dal fatto che molti [
f. porta, 4-367: avea reso testimonio bugiardo dell'impudicizia opposta ad erminda
chioma sconvolta. -appesantito, reso greve e torpido dal cibo. cattaneo
suo fasto. -per simil. reso vano; deluso, infranto (un
indegna figlia! -cancellato dalla mente, reso confuso, incerto. calandra, 1-209
suo ingegno... oppure lo aveva reso vago dell'applauso popolare la consuetudine.
-svolto secondo il modello dell'oratoria, reso drammatico e più vivace dall'inserimento di
di maniere così superbe che s'era reso odioso a tutta la corte. scaramuccia,
nelle mie vene plebee, mi aveva reso a un tratto cugino di sua maestà.
molti cadaveri stesi sul pavimento: perciò reso co'suoi compagni curioso d'intender l'
: una certa disposizione fortunata m'aveva reso 1'esistenza... come il corso
una scena nella quale l'impero romano, reso con un processo di decalcomania,
l'angherie e per i soprusi: orrore reso ancor più vivo in lui dalla qualità
punteggiato da risate e risatine soffocate: reso ancora più torbido e osceno dal fatto di
macchiata. 6. nascosto, reso vano; guastato, rovinato. alberti
pass, di ossificare), agg. reso di consistenza ossea. r
e giuridica. 4. reso ottuso. giusti, 4-ii-508: sento
3. reso biondo in seguito al trattamento di ossigenazione
fa più tollerabile; che non è reso meno acuto (uno stato d'animo doloroso
2. offuscato, velato, reso meno acuto (la vista, gli
di offesa, incapace di colpire, reso inoffensivo. buti, 3-27: lo
stato scacciato di casa, dopo aver reso infelice sua moglie nina. -fondatore
. padreternizzato, agg. letter. reso o considerato estremamente potente (e ha
, di paganizzare), agg. reso materialistico, edonistico. de sanctis,
eccezionale, imprevisto. -anche: essere reso noto; diventare di pubblico dominio.
e della nobiltà vera. -attenuato, reso meno evidente. foscolo, vili-145:
delicato e grazioso, ma alterato e reso mancante da una lenta estenuazione. praga,
il tatto è in tutta la parte reso alquanto ottuso. = deriv. da
favoloso, popolato di entità benefiche e reso piacevole da godimenti materiali, che è
le spese processuali (e poteva essere reso al de positante, qualora
quasi un equilibrio. 4. reso identico; che ha uguale efficacia o porta
, overo il luogo sia spianato e reso pari. d. bartoli, 2-3-io 1
-disus. lettera parlamentare', consuntivo, reso pubblico, delle discussioni che si sono
erano luminosissime; e il bulino aveva reso con molta potenza lo scintillio dei ricami
n * è né pure uno che abbia reso una minima parti- cella di quei tanti
tranquillità di roma. 2. reso particolare, specifico. -in partic.:
, negli antichi ordinamenti fiorentini, era reso possibile dall'iscrizione a una delle arti
), agg. letter. reso o divenuto piccolo, meschino.
, come ognuno vedeva, l'avea reso grandemente piacevole. forteguerri, 28-65:
effettivamente una certa personalità, lo avevano reso in qualche modo noto, erano
7. ispirato, pervaso o reso particolarmente espressivo dal fervore, dall'empito
che gli uomini scioperati o banditi abbian reso mal sicuro quel passo. alfieri, 1-57
potersi purgare. 3. agg. reso nefasto da un parricidio (ungiorno, una
m. leopardi, 1-128: avete reso gli uomini stranieri nella propria terra,
1-77: un pauroso tentennamento lo avrebbe reso ridicolo e spregiato presso quanti cavalieri e
progressi sotto gli auspici del suo paviglione reso più rispettabile. -figur. programma
fu dagli antichi collocato sull'olimpo e reso sacro a giunone, e ancora oggi è
sono scuole e maestri... ha reso esoso, spregevole e ridicolo insieme il
settembre 1561 al bazello mi fu reso uno anello, nel quale era le
accertare giudiziariamente se un soggetto si è reso colpevole di un reato e, in
sale di lettura d'oltremonte, avete reso all'italia un servizio letterario e politico
ferrari, 1-81: la logica ha reso impossibile l'alterazione, i rapporti, la
/ -che fia s'or anco, reso il folgore, cigno sei? ariosto,
prestato servizio pubblico o si fosse altrimenti reso benemerito, in considerazione della sue condizioni
retta perpendicolare alla direzione di un grave reso penzolo. d'annunzio, iv-2-680: si
e frolle. 4. reso più accetto mediante ingredienti di moda (
riso. 2. figur. reso più comprensibile, più accessibile, in
percossa dall'acquazzone. -infestato, reso impuro, malsano. pacichelli, 5-370
tempesta o naufragio, o distrutto o reso inservibile per incendio, investimento ecc.
tolleranza e comprensione verso chi si è reso colpevole nei propri confronti.
scozia per difender quello che restava non reso dagl'inglesi e per ricuperar il perduto.
, 3-127: io so che meritava: reso odioso all'aria, alla terra ed
ii-373: questo punto d'onore era reso tanto più urgente e perentorio dalla natura particolare
. fondato su più salde basi concettuali; reso più sicuro e persuasivo. buonafede
. perillustrato, agg. ant. reso molto illustre. s. degli
. ant. livellato, uguagliato, reso perfettamente piano (una superficie).
perlustrato2, agg. ant. reso limpido e traslucido mediante un'accurata raffinazione
questo viatico di precetti e divieti mi avrebbe reso permanentemente infelice se, entrando in laboratorio
fierez za d'un talento reso dalla natura perniciosamente superio re
soldato non è consumato dalla guerra, è reso inutile dalla pace. -continuazione
stato, se il dritto pretorio si fosse reso certo e perpetuo. foscolo, vtii-46
che ossian n'è parco, ed ho reso ragione di ciò. egli non ha
medesime turbolenze... ci hanno reso pesante l'aria della toscana. fracchia,
guevara], iii-166: a pena ha reso l'anima a dio che subito il
: il reo ladron,... reso / più mansueto e saggio, /
una qualche cosa. 2. reso compatto, rassodato comprimendo (la terra
; battuto per essere appiattito o reso più tenero. messisburgo, 43
restò coperta tutta la bassa campagna e reso più tardo il corso a tutti gl'influenti
determinandosi sua santità che fusse alle parti reso il possesso pristino, con riserva poi
siri, 73: questa fazzione ha reso i suoi allori immortali e sarà il
ecc.) che mediante vagliatura può essere reso abbastanza uniforme (e solitamente è indicata
stato cossa miraculosa che quelli si abino reso; e trovoe aveano dentro da manzar fin
, come ognuno vedeva, l'avea reso [il leone] grandemente piacevole. giordani
il pianto. -per estens. reso dolorante dal contatto prolungato con una superficie
del servizio, che viene di conseguenza reso nullo. -mettere la palla sui
birago, 272: a questo modo reso patrone il re don giovanni di tutti li
del mio mal pietoso / l'ha reso oggi più tardo e neghittoso. c.
commesso scandali gravissimi, e si era reso pietra d'inciampo a tutti quei convertiti.
dopo tanti mesi dì arsura che avevano reso la terra un duro pietrame, al risveglio
chiudeva in sé. 10. reso saldo e compatto (un gruppo di
pigliando il secondo immediatamente dopo che avrà reso u primo. 41. assumere
pimentare), agg. aromatizzato, reso piccante con pimento. marinetti, ii-ioi
sole a piombo, in un tempo reso indecifrabile ed eterno dalla luce eguale e
. pipistrellato, agg. letter. reso simile a un pipistrello. volponi
. casti, i-1-248: cammin, che reso poi familiare, / più e più
placato. 3. raddolcito e reso di nuovo benevolo attraverso riti specifici (
acquistato dominio de'suoi affetti si fosse reso superiore al senso doloroso che produce comunemente
avvenire; ma ha innanzi il passato, reso sacro dal suo carattere stesso di passato
, di platonizzare), agg. reso conforme alle dottrine della filosofia platonica o
agg. ant. pubblicato, reso noto, conosciuto da tutti. cavalca
, scuro (le nuvole); reso buio e tetro da una pesante coltre di
vittorini, 7-30: si è reso congetturale e profondo (e interiore in
6. soggetto alle piogge, reso fertile da queste (un terreno,
, xi-312: la disciplina inflessibile aveva reso il volto di filippo ii senza espressione
indotto a scrivere 'poetizzato'. 2. reso poetico, fascinoso, suggestivo; idealizzato
scriveva il 'politecnico', di cui erasi reso proprietario, e vi radunava il metodo sperimentale
sebbene di tempo in tempo ne abbia reso conto co'riverenti dispacci, credo pure indispensabile
parte del corpo). -anche: reso morbido, liscio con cosmetici (il
genio del cardinale, gli s'era reso sommamente grato ed accetto. genovesi, 242
verso di uno che col pennello aveva reso quella regione gloriosa. cavazzi, 142
o aprire una galleria di sfogo avrebbe reso economicamente infruttifero il lavoro. soldati, 6-34
.. a camerino. ciò mi ha reso subito popolare fra i miei compagni che
eroico, reso con tutta la volgarità possibile da mario
buzzati, 6-23: un faccino pallido, reso arguto dal naso dritto e prominente,
alcun vestigio di superstizione o di culto reso a qualche sognata divinità. zanon,
grigie. 2. indurito, reso insensibile (una persona). petruccelli
operato che detto signor sofì si sia reso facile nel far ammazzare li sopraddetti sultani,
la stanca ed annosa mia macchinetta, reso meno portabile per l'età ch'esige da
dalla clinica san josé: lo ha reso noto il portavoce della casa reale,
; proposto. -anche: fornito, reso disponibile, fruibile, conoscibile.
determinandosi sua santità che fusse alle parti reso il possesso pristino, con riserva poi
di tutte le circostanze da cui è reso credibile, cioè dimostrato possibile, un
, di postalizzare), agg. reso conforme al servizio di posta.
, di potabilizzare), agg. reso potabile; sottoposto a un processo di
climi, émziché guastarlo, lo avevano reso un nettéu-e. -fornito di un
la fortuna dell'armi venete, l'averebbe reso ancora se non timido, men trascurato
, di potenziare), agg. reso più evidente e più intenso; sublimato.
lo vogliano aiutare. goldoni, xiii-875: reso il disegno, qual potei, migliore
il potere sociale, dopo di aver reso difficile la creazione di nuovi capitali per
-con riferimento al pozzo di bersabea reso sacro da una teofania. bibbia
: le miniere... han reso qualche anno passato fin 500. 000 [
si dimentica la persona che l'ha reso. caro, 12-iii-195: non sapendo
), agg. neol. reso concreto, spogliato di ogni aspetto
maniere così superbe che s'era reso odioso a tutta le corte. f.
vivo. jahier, 3-47: si è reso temuto nell'arte di cercare i precedenti
i piu toccanti. come se n'è reso padrone, lo precipita violentemente alla meta
alcune predicacele, le quali nrhan reso qualche soldo, e metà me li ruba
terreno. 3. divulgato, reso noto pubblicamente; riferito (e può
un alimento). -al figur.: reso facilmente accessibile e consumabile da un vasto
affinché il medesimo, affinatosi e quindi reso più debole dallo stiro, possa sopportare
del donatario e de'suoi figli ha reso la donazione caduca. codice civile
deliberazione che prendesse, come illegittimo e reso dalla regia auttorità insufficiente e privo d'
occhi di tutti, ancorché pure chi è reso di tal pregio in modo nessuno mai
o avvertito con forza e chiarezza; reso evidente al pensiero o mantenuto vivo alla
un lume prestato. 2. reso a una persona o a una collettività (
far l'ufficio che dovea: m'ha reso restia di non esser ingannata. goldoni
, se il dritto pretorio si fosse reso certo e perpetuo. -coorte pretoria
d'uno il quale se gli sia reso diffidente e se gli sia scoverto per un
del nostro primo padre... ha reso sì possente il nostro gran nemico che
castagneda], i-99: quella notte, reso il quarto della prima, il generale
: un principio forse assurdo, ma reso legittimo da una tenace tradizione.
illuminatrice intelligenza da cui l'intelletto è reso in abito e formato in atto.
alla pioggia della notte, che aveva reso pesante il terreno. -ora -disse allo
procedurali,... lo avevano reso maestro nel delineare in pochi tratti..
(ant. proclamado). reso pubblico in forma solenne, annunciato ufficialmente
, morte procurata. -in partic.: reso possibile dalla collaborazione (agevolazione, istigazione
della madonna al monte della pietà, ha reso incurabile il suo male, perché in
di prima. 9. reso, fruttato (un utile, un profitto
proprio di cuore. -disus. reso pubblico, manifestato a tutti (un
autorità, il governo... na reso poco conveniente lavorare la terra.
terreno non è in prima ben lavorato, reso cioè gagliardo con esercizi ben appropriati,
che dar frutti simili a sé. reso il corpo delle donne più robusto, più
ha perduto l'attinenza col sacro, reso banale, mondano (un'espressione,
degli spagnuoli. 6. reso, tributato. muratori, 8-i-195:
. improntato a criteri di professionalità; reso professionale. -anche con connotazione negativa.
-per estens. in un modo indotto o reso abituale dall'esercizio di una professione,
ben vivere. poco profitto gli hanno reso. minturno, 71: il dilettare e
a l'umore! 6. reso gradevole alla vista, abbellito. praga
acque restò coperta tutta fa bassa campagna e reso più tardo il corso a tutti gl'
o per convinzione, non hanno mai reso alla virtù l'omaggio di un sacrificio
volta che le condizioni storiche l'han reso necessario. 2. sporgere,
impegno è giuridicamente vincolante non appena viene reso pubblico). -promessa bancaria, promessa
dio, promesso da dio stesso e reso accessibile dall'avvento di cristo.
il tatto è in tutta la parte reso alquanto ottuso. -metall. difetto di
-fomentato. siri, iii-36: reso sodisfatto e contento il padre mazzarino con
, agg. emesso, emanato e reso noto al pubblico (un atto ufficiale
promosso e impiantato nella coscienza europea e reso popolare. vittorini, 5-362: accade
, propr. 'messo a disposizione, reso evidente ', pari. pass,
propalata dai suoi discepoli. 3. reso noto ufficialmente. sanudo, lviii-493:
pass, di propiziare), agg. reso propizio; invocato come propizio.
la navigazione a propulsione meccanica, ha reso possibile di sovvenir le genti al di
, di prosaicizzare), agg. reso banale, meschino, privo di grandezza,
fiume prosciugato. -asciugato, reso asciutto. baldinucci, 9-xviii-63: subito
, assecondato. -in partic.: reso prospero, ricco, prestigioso, potente
, un solo attimo di vuoto, reso limpido dalla tristezza retrospettiva. 12.
-difesa dell'operato o di chi si è reso colpevole di una mancanza o di un
dio. 2. allungato e reso più prolisso rispetto a un modello imitato
questo abuso in francia di provecciarsi è reso talmente comune ed invecchiato che è fatto
palesi in ostentate deformazioni esteriori, ha reso incomprensibile quest'opera all'ambiente letterario pseudonovatore
palesi in ostentate deformazioni esteriori, ha reso incomprensibile quest'opera all'ambiente letterario pseudo-novatore
poblicato, publicató). divulgato, reso noto. sansovino, 6-169: la
quella sua avversa fortuna. 3. reso di pubblico dominio per mezzo della scrittura
. 4. promulgato, emesso; reso ufficialmente noto al pubblico; dichiarato pubblicamente
di procedura lefale attraverso cui viene ufficialmente reso di pub- lico dominio e conoscibile dalla
. stampa periodica milanese, i-202: reso pubblico il testamento la governante conobbe di
. puerilizzato, agg. reso infantilmente melenso e petulante nel tono (
,... il quale aveva reso molto puliti e netti tali luoghi dai
è un nome da tanti eroici santi reso sì illustre che porta più asterismi di luce
, non solo, ma che ti sei reso complice di un fascista, aiutandolo a
. comisso, v-131: dopo avermi reso visibile ogni tempio, puntò il telescopio su
un edificio pericolante o cadente); reso provvisoriamente fermo e stabile. boccaccio
l'amore dal non essersi egli mai reso comunicabile a'popoli... questa
a me solo cospirando, m'han reso a uno stesso tempo e misero e
, fino a che non s'è reso quel tanto di tartaro che abbiamo in corpo
debiti le finestre. 7. reso sottile e attivo (lo spirito vitale)
tutta quella licenza di costumi che ha reso trista la corte papale di avignone. térésah
quatruplicato). moltiplicato per quattro, reso quattro volte maggiore o più numeroso;
castagneda], i-99: quella notte, reso il quarto della prima, il generale
una contesa, un conflitto); reso quieto, tranquillo (la situazione politica
, 'licet 'poche anime abi reso. 5. dichiarazione scritta con
, agg. moltiplicato per cinque, reso cinque volte maggiore. 2
sanguinario, aggressivo per naturale disposizione o reso tale dalla lame, dal dolore o da
, aggressivo per naturale disposizione o reso tale dalla fame, dal dolore o da
sì con tedio. -alleviato, reso meno triste o squallido. gadda conti
. e letter. fatto conoscere, reso noto con la voce o con lo scritto
raccrespare), agg. letter. reso crespo, tutto a pieghe. bracciolini
, di raddolcire), agg. 'reso dolce, addolcito. - anche:
del vostro inaspettato contento. 3. reso meno duro o aspro; fatto più cordiale
non sono vere. 4. reso meno triste, più sopportabile. chiabrera
assai raddolcito. 5. reso meno cupo, meno orrendo. carducci
/ occhi materni. 6. reso meno aspro, in quanto adattato foneticamente
un numero uguale a quello originario; reso, fatto doppio. -in senso generico
tempi. 4. elettrotecn. reso unidirezionale (una grandezza elettrica alternata)
hegel ora si vedevano, nel campo, reso assai angusto, del pensiero, neocritici
, così privato della luce, è reso meno amaro, ma insipido. premoli [
, chiede che questo 'servigio 'venga reso nei termini dovuti. =
, di radioattivare), agg. reso radioattivo. m. ponzio,
radioattivo). radioattivizzato, agg. reso radioattivo. bacchelli, 2-xxiii-586: nei
era possibile quaran- t'anni fa è reso possibile dalla radiografia. calvino, 15-60:
francesco tannoia, radiotecnico. ha già reso la sua deposizione ai magistrati.
rafermata la conduta. 3. reso più solido, meno cedevole o franoso.
raffidato, micuccio. -rianimato, reso più coraggioso. marini, 76:
gli uni e gli altri avrebbero reso famoso quel suolo gareggiando in raffinatezze
divenuto di conseguenza perfetto; affinato, reso ottimo (una qualità, una virtù
sua raffinata politica. 8. reso più penetrante (uno strumento ottico).
estetica o ne è il segno; reso particolarmente acuto ed esigente nel considerare,
nel contenuto (un'opera letteraria); reso, con il perfezionamento dell'uso,
escono dalla mezzanità; hanno un contenuto reso triviale dal tempo e raffinato. -sostant
un castello, un accampamento); reso più stabile (un mobile).
. 2. figur. rinvigorito; reso più forte, più intenso, più
diventato più stabile (la salute), reso più intenso (la vista).
(ant. raffredato, rafredató). reso o diventato freddo. anonimo
(ant. rafréddo), agg. reso o diventato freddo. mazzei
sbigottito stupore. -per simil. reso gelido, astratto, privo di vita e
, di raggentilire), agg. reso pm civile; dirozzato, incivilito.
pettinata, la legge. 2. reso meno aspro, più dolce (una parlata
cesarotti, 1-i-20: lo spirito, reso più sagace e più riflessivo, raggira
fosse trascorso dal momento in cui s'era reso conto aelt accaduto e quello in cui
, 1-vili-173: dalla fuga comun costretto e reso / di già men folto, anco
. (ant. reallagrató). reso allegro o più allegro; risollevato nell'
a giusta misura. 4. reso piacevole e gaio. carducci, iii-6-278
gusto dei buoni sigari. 4. reso lento, divagante (il ritmo di una
). rammollito, agg. reso o diventato molle (un materiale duro
rammolliti. 2. figur. reso o divenuto più condiscendente e più mite
classicismo rammollito. 3. reso più gradevole. fogazzaro, 13-256:
asciutto. 2. figur. reso o divenuto più mite o più disponibile;
. ramorbidito; tose, rammorvidito). reso o divenuto molle, morbido; macerato
. 2. per estens. reso meno netto (uno spigolo).
. 4. per simil. reso morbido alla vista dall'abilità dello scultore
de'passati travagli. 7. reso meno rigido e severo. grillo,
(cfr. ted. renntier), reso in lat. mediev. con rangifer
subito da cieco timore, che veniva anche reso più cieco per le tenebre della notte
rapite alme leggiadre. -annullato, reso vano, fatto cessare, venuto meno
e lem. 2. figur. reso facile e chiaro. cassiano volgar.
al figur.: divenuto, o reso, meschino; immiserito. bresciani
hai in mo'rappreso / e sì sconfitto reso / ch'a rinvenirlo converrà ch'io
di cui il primo stato si sia reso responsabile e per il quale abbia rifiutato
gratissimo all'altre, la fortuna ha reso a noi più d'ogni altro terribile
può diventare o che può essere reso meno denso. piccolomini, ii-92
è divenuto o che è stato reso poco denso o compatto (un
), agg. che è stato reso poco denso (un fluido, un gas
senza una ruga. -edil. reso regolare con 1'intonaco per consentire l'
(ant. rasciuto), agg. reso o divenuto privo di acqua o di
rasserenantato, agg. letter. reso rasserenante. fenoglio, 4-38: l'
(rasicurato). rincorato, tranquillato; reso sicuro o
per tanti motivi se n'era reso indegno, ma per non far perdere
. (rasodato). diventato o reso solido, compatto, duro, resistente
più riuscita. -diventato o reso sodo, turgido, (le membra)
. radicato (una disposizione spirituale); reso più fermo (una virtù).
cuore. 7. indurito, reso insensibile. siri, ii-1533: il
, agg. percorso dal rastrello, reso uniforme, ripulito da foglie, sassi
, / consigliato dall'ombra e audace reso. fogazzaro, 10-209: io ratto
pass, di rattristare), agg. reso o divenuto triste, malinconico,
corser veloci. 5. reso oscuro, poco e mal conoscibile o accertabile
di adolescente ormai fiorita.. reso più piccante e appetitoso; insaporito.
s'umettava. 5. reso più celere (un movimento).
più largamente umano. -abbellito, reso più ameno e piacevole. '
pasolini, 10-36: il pci si è reso realisticamente conto dell'ineluttabilità del nuovo corso
, agg. tradotto in realtà; reso effettivo e verificabile nell'esperienza; attuato
2. rappresentato, sviluppato, svolto, reso o attuato con efficacia artistica ed espressiva
reclamizzare), agg. pubblicizzato, reso noto universalmente. pasolini, 8-227:
cose le più recondite. -non reso pubblico (il contenuto di una legge)
impoverirlo a livello di mera sussistenza hanno reso l'indio ermetico, diffidente, intrattabile
affettuosi per la regina s'è mai reso colpevole il re? s. sighele [
a stare a letto, m'han reso debole in modo che più non mi
8-1030: lo stesso servizio giulia aveva reso a lei, ottenendo cioè la restituzione delle
'di vivaldi... ho reso subito un biglietto, scrivendole di comunicare tutta
fatali. sinisgalli, 8-20: aveva reso le passioni intorno a sé regolari,
/ straordinario compensato. 3. reso regolare o più regolare quanto a forma.
reificato, alienante. 2. reso concreto e, anche, autentico, fondato
). -al figur.: reso di nuovo vivo e vitale (un sentimento
ziani. -figur. reso nel suo stato di completezza e perfezione
. privato di valore assoluto; reso relativo, contin gente.
fra realtà intelligibile e realtà corporea, reso possibile dalla fede nell'esistenza di un
: erasi l'argento... reso cotanto timido e superstizioso che arrivò fino ad
n di settembre 1561 al bazello mi fu reso uno anello, nel quale era legata
svevo, 6-119: adesso l'ho reso avvertito che mi trovo qui. montale,
il gel sulle montagne, / finalmente fu reso in libertade.
e venduto e rivenduto, / m'ha reso caro a'miei signori. magalotti,
usa veritate; / quando l'ha reso al cacciator lo rende / ed el ne
': rigettarlo... ha 4 reso ', assoluto, vale 4 ha
/ che a prender sì famoso s'era reso / che piuttosto morir volle che rendere
purga, fino a che non s'è reso quel tanto di tartaro che abbiamo in
, e come si vede che egli abbia reso tutto il suo umore, levato il
amore, mostrando che, nonostante tessersi reso alla violenza dello strale amoroso e delle
castagneda], i-99: quella notte, reso il quarto della prima, il generale
salvario rubinetti, che 'si è reso defunto ', di castiglione. tarchetti
: 'quel ch'è fatto, è reso '. o, meglio: quel che
meglio: quel che si fa, è reso. ibidem, 92: accattare e
di maiale 'dove il volume è reso con evidente semplicità di mezzi e potenza
superi, reissimo). che si è reso responsabile di un atto illecito sotto il
che virgilio istesso si è da noi reso in ciò sospetto e omero quasi
femm. -a). chi si è reso colpevole di un illecito e, in
a livello di mera sussistenza, hanno reso l'indio ermetico, diffidente, intrattabile
premolare. = femm. sostanti di reso. resacetofenóne, sm. chim
di quel birbon di bassà che si è reso celebre per la sua ribellione e per
, in quello sfondo che ne era reso alquanto teatrale. -ammontare come cifra
. baldini, 15-13: un significato reso vivo da tre immagini, che successivamente
, ecc.) o che deve essere reso inoffensivo. marotta, 6-22: ebbene
quel glutine si in parte resinificato e reso meno solubile. idem, 2-iv-159:
salvo / dalle mani d'aiace, e reso alfine / ai loro voti timorosi,
tenca, 1-208: co- desto omaggio reso al culto delle arti gentili, codesta sobria
io, / consigliato dall'ombra e audace reso. mascardi, 3-94: girolamo,
,... dalle promesse dei francesi reso più temerario,... negò
già colle direzioni di michele suo zio, reso inespugnabile. da ponte, xxiii-40:
9-92: un albero in primo piano sembrava reso immateriale dalla luce. 6.
ch'era menato prigione, tolse per reso e prigione quello stesso che lo menava.
[s. v.]: 'reso ': portato al limite massimo della
. del timone si dice che è reso quando, nel portarlo da un lato,
di macachi differiscono tra foro. nel 'reso 'il 25 per cento dei conflitti
in acqua. = comp. da reso [rcina], di- (dal gr
lana. = comp. da reso [rcina \ e flavina (v.
cinabro. = comp. da reso [rcina] e da un deriv.
, di responsabilizzare), agg. reso responsabile; fatto consapevole dei propri compiti
: talor con lento mattutin ristàuro / reso ai sensi il vigor, esce alla caccia
far l'ufficio che dovea: m'ha reso restia di non esser ingannata.
ha il dubbio che non le abbiano reso giusto il resto, e fa il conto
di un corso d'acqua regolarizzato e reso rettilineo. cesarotti, i-xvii-275: le
. 4. documento di trasporto reso dau'ammini- strazione ferroviaria al mittente di
alla vita del donante; se siasi reso colpevole verso di lui di altro crimine,
fuori, in abito latino, e reso oramai comunissimo nei fogli periodici e nel discorso
persona offesa da un fatto che ha reso il suo autore indegno di succederle elimina
tutto il viso. 6. reso nuovamente vivo, acuto (un desiderio,
2. ritoccato, modificato per essere reso adatto a particolari esigenze. carducci
su una superficie. -anche: essere reso nuovamente visibile da un restauro. moretti
3. per simil. fatto risaltare; reso più intenso. mazzini, 11-338:
. 2. per simil. reso di nuovo accessibile al pubblico (una
, di riappianare), agg. reso piano, spianato (un terreno).
, infingendomi in essa, acciocché ri> reso e riarguto e convinto della malizia, non
altro de'rischi marittimi de'quali si era reso mallevadore, ponendo in suo luogo il
. liberato da ansie o timori, reso tranquillo o sicuro; confortato.
de'rischi marittimi de'quali si era reso mallevadore, ponendo in suo luogo il
al medesimo alterato ovario. 3. reso invisibile; disperso in un colore predominante.
pugnace e sicuro. 5. reso o divenuto meno vasto. d'annunzio
le parti deteriorate. -in partic.: reso abitabile (un eaificio).
. riattossicato, agg. letter. reso più mordace, più accanito, più
, per reternità. 10. reso radicato, inveterato (un modo di comportarsi
siano calate?... avete reso vano il riguardo ch'io ebbi di rattenere
potrebbe anche dire che non lo abbia reso volgare. troppo dura è tenuta la
, l'uomo che muore non è reso alla terra, non è fatto polvere
(massimamente verso il po) è reso innavicabile affatto, talché converrà o non navicarlo
bentivoglio, 4-1047: insino d'allora fu reso da lui tal saggio de'guerrieri suoi
bene o il vero; essere spiegato, reso evidente (un fatto, un'affermazione
luogo dopo un'assenza o dopo essersi reso irreperibile; di nuovo presente o visibile.
che dopo poche settimane io non ti avrei reso a ricompensa dell'amore che tu mi
. che può essere messo in accordo o reso coerente (un sistema di pensiero con
, di ricondizionare), agg. reso meno pericoloso, neutralizzato negli effetti negativi
. 2. per estens. reso più evidente. mazzini, iv-6-381:
della consacrazione. -per estens.: reso nuovamente sacro, venerando. dannunzio
delle formole decisive con cui crispi si era reso benemerito della monarchia liberale. b.
: sarà... un omaggio reso alla patria ed alla verità il trattenerci
altre due poesie. -rivisto e reso esatto (un calcolo). d
po'più lungamente. -allietato, reso ameno, piacevole (un luogo).
pass, di ricrescere1), agg. reso di maggiori dimensioni; aumentato.
ricuperato dal male della fanciullezza, l'hanno reso sempre sano. pratolini, 3-178:
. 5. ridiritto, agg. reso rettilineo, raddrizzato (una strada)
agli occhi, lamentandosi che gli fosse reso tal merito da colui che già gli
pass, di ridonare), agg. reso, restituito. -amelie: riportato a
6-507: qua era li pavioni del re reso de sithonia, de qua io sum
il vetro riempito. -pareggiato, reso uguale (una superficie). temanza
dall'ufficiale di guardia al termine del saluto reso con segnali di fischietto.
da'rientrati. -per estens. reso al luogo di provenienza, restituito,
sanctis, ii-7-101: la illazione ha reso leggibile e piacevole il poema, ma non
consenta il passaggio (ed è sistema reso famoso dal film francese 'du rififi chez
la francia. 2. figur. reso più vivo e intenso; ravvivato.
opera della creazione. -cambiato, reso migliore (il mondo). muratori
. refrédo, rifrédó), agg. reso o diventato freddo; raffreddato (un
grazie a condizioni particolarmente favorevoli, ha reso possibile la sopravvivenza e la diffusione di
uomo, rigenerato. 5. reso più resistente con selezioni o con incroci.
-spesso e compatto (o che è reso tale: un tessuto); che
corpo bianchissimo e scheletrico, totalmente glabro, reso ancora più esile dal rigonfio abnorme del
di prima, anche questa volta avrebbe reso chiaro il guadagno che attraverso quelle vicende
rilevanti. cattaneo, ii-2-89: avete reso vano il riguardo ch'io ebbi di
, del brigante. -per quanto reso possibile da qualcosa. g. grimani
a togliatti. -pronunciato e reso di pubblica ragione (una dichiarazione contenente
. relassato, relaxato). allentato o reso molle, flaccido, infiacchito, indebolito
toscana se ritrovoe. 2. reso molle con l'irrigazione (un terreno)
solido e pregiato, al fine di essere reso resistente e poter essere ben conservato (
crudele del sole. -per estens. reso visibile; evidenziato. beltramelli, ii-723
, agg. restituito, rinviato, reso (un oggetto). muratori,
-dover ancora essere pagato, corrisposto, reso; essere in sospeso. libro
: di ciò che non deve esser reso noto al di fuori di una cerchia
ricopre la riva. 2. reso smunto, scavato, stravolto (il viso
, di rimbiancare), agg. reso nuovamente bianco o chiaro; schiarito.
dentiera. 2. figur. reso lezioso, edulcorato (un testo).
simil., con connotazione iron.: reso liscio con cosmetici (il viso di
: - pronti! 5. essersi reso ampiamento noto per qualità o imprese,
), agg. che è stato reso di nuovo boscoso con il rimboschimento (
generale. 3. figur. reso cupo e tetro (lo stile).
conoscenti avrebbe potuto rimeritarlo del bel servizio reso a gesù. 4. ricambiare
rimirarla, se il rimirarla non avesse reso avvisato ch'ella in quel punto smarriva
dall'ufficio il tutore che si sia reso colpevole di negligenza o abbia abusato dei suoi
originale ma in piccolo. -anche: reso lezioso. salvadori, 174: si
di rimpicciolire), agg. reso più piccolo, ridotto nelle dimensioni. -in
, curvo (una persona); reso smunto, smagrito, tirato (il viso
di rimpiccolire), agg. reso più piccolo, ridotto nelle dimensioni fisiche
e rimpinzato il bilancio attivo, avrebbero reso un po'di giustizia a lui dell'
forme ampollose e di concetti roboanti; reso più elevato, sostenuto. d'annunzio
, agg. (rimpullizzito). reso più lindo e pulito, elegante,
che la mancanza di materie combustibili ha reso la depopolazione necessaria in molti luoghi ed
quei di drento. -rinforzato, reso più resistente (una cucitura).
male. 5. figur. reso sicuro e fiducioso dalla presenza (o
rincarire), agg. rincarato, reso o divenuto più costoso. siri,
rincamate da ieri, o l'uscio reso morbido dalla luce. 5.
l'orecchi, naso e labbra, reso così deforme e rinchiuso dentro una gabbia
ballando. -per simil. reso più corretto e raffinato. della casa
rincristallito, agg. letter. reso di nuovo limpido come il cristallo.
. / è morte consapevole. reso più duro e restrittivo (una legge)
rincupire), agg. divenuto o reso scuro. tommaseo [s.
nettato con cura. in partic.: reso terso, nitido (il cielo,
). rinfertilito, agg. reso più fertile. -al figur.:
fa furore. 2. reso di nuovo o maggiormente violento; rinfocolato;
2. figur. intenso (o reso più intenso), violento (un
due coorti rinforzate. -incrementato e reso più forte dall'arrivo di nuovi contingenti
dalle ingiurie. 5. reso plasticamente rilevato tramite il chiaroscuro (un
degli altri male. 6. reso più vivo e intenso (un sentimento,
, di rinfrescare), agg. reso fresco o più fresco; raffreddato (una
. figur. aggiornato, rielaborato per essere reso attuale, svecchiato (una disciplina,
e disdire gli ottant'anni che lo hanno reso bianco come lo statuario. bacchelli,
ringagliardita. 2. rafforzato, reso più forte (un esercito).
più vivace (un sentimento); reso piu violento (un desiderio).
velo della nebbia. 5. reso più fecondo (la terra).
ii-282: il trenino andava come poteva, reso ancor più svogliato dall'idea di quegli
sgarbi e freddezze. 2. reso più elegante e raffinato (un costume,
pennacchi. 5. addomesticato, reso adatto alla coltivazione (una pianta selvatica
reale dell'austria. 5. reso più denso; condensato (un liquido)
ed uscita dell'aria, e quindi reso impossibile il rinnovamento di essa. stampa
rinsaldare1), agg. consolidato, reso di nuovo forte e compatto (un
, di rintenerire), agg. reso più morbido o molle; rammollito.
di toppe tonde. -accentuato, reso più intenso (un colore).
era stato rintronato a dovere: il tetto reso a crivello dai sassi, dalle schegge
o del taglio (una lama); reso inutile a bucare, a tagliare.
-svelato come falso (una calunnia); reso inetto a nuocere (l'invidia)
successi. -mandato a vuoto, reso vano (un proposito, un piano
subito in vita. 4. reso nuovamente morbido da secco che era (
di sambuchi. 2. reso più penetrante (un profumo).
o trasformato rispetto alla tradizione precedente; reso attuale o più originale (un'opera
.). rinvergato3, agg. reso più vivo nel colore, rinfrescato di
(ant. ancne rinvivorito). reso o divenuto di nuovo vigoroso, pieno
nello spirito; ritemprato; rincorato, reso baldanzoso. buti, 2-744:
nelle sue trincee. 3. reso più intenso, ravvivato (uno stato d'
efficacia espressiva (uno stile); reso più ricco e vigoroso (la creazione
organica del corpo. 5. reso più efficace (un medicamento).
ripartizione è formato dal curatore ed è reso esecutivo con ordinanza del giudice delegato.
che reca le graduazioni angolari, essere reso solidale sia al cannocchiale sia al basamento
. 3. levigato, lucidato, reso liscio. bucini, 1-340: tondeggino
, di ripopolare), agg. reso di nuovo popolato con nuovi abitanti (una
: il colorito roseo su un volto reso pallido da una malattia). parini
si concede a coloro i quali hanno reso servigi allo stato tanto militari quanto civili
nuvolo. 2. spremuto, reso molle, flaccido (con significato osceno
girare da un asino. 4. reso di nuovo attuale e vivo (una sensazione
più d'una volta lo aveva colpito e reso curioso per la singolarità del processo.
in tutti i più poveri salotti, ma reso volgare e senza valore dalle grossolane riproduzioni
i beduini] ma questo mi è reso impossibile dall'autista che mi accompagna,
edizione, quel vocabolario sarà ripurgato e reso, come si può facilmente fare,
o malsano); che può essere reso salubre e nuovamente abitabile (un edificio
resanato. 3. bonificato, reso salubre. soderini, i-389: quella
mi hanno oltre misura sor reso. g. gozzi, 1-17: è
un livello più alto di temperatura; reso o diventato caldo. campofregoso,
riscaldata. -figur. ripresentato e reso banale. r. longhi, 1-i-1-407
7. dir. amm. reso utile agli effetti della pensione (un
suo istagnio e bionbo.. reso limpido, lasciato decantare (un liquido)
vino nuovo sarà perfettissima. 2. reso terso e limpido (il paesaggio, il
ho riseccate, / e forse mi son reso a voi noioso, / a voi
), agg. che può essere reso fluido (un umore corporeo).
vista accrebbe l'afflizioni del conte che, reso immobile, non sapeva né che comandare
d'un quarto, la mia sementa avrebbe reso più delle diciotto per istaio. il
spianato, pareggiato (una superficie); reso piano, pianeggiante (un terreno)
ristretta o compressa. -inibito, reso impossibile (l'uso di una facoltà)
ostruito, bloccato, impedito, sbarrato, reso impraticabile (una strada, un passaggio
au- spizi e progressi di prencipe invitto reso immortale dalla fama e dal valore.
operati di laparatomia. -scherz. reso nuovamente appetibile (un avanzo di cucina
e principale mariana. 7. reso di nuovo vivo e intenso (un sentimento
retardato; superi, ritardatissimo). reso più lento, meno celere, rallentato
, di ritemprare), agg. reso più forte, resistente e ricco di virtù
è, nei trattati di metrica, reso ritmo esterno e staccato in sillabe e
e, nei trattati di metrica, reso ritmo esterno e staccato in sillabe e in
ferita). -al figur.: reso nuovamente vivo e presente (un dolore
vecchi. è un 'povero di ritorno', reso avaro anche dalle esperienze e dalla paura
peccato fra l'umanità e dio, reso possibile dal sacrificio di cristo.
potrà realizzarsi. 3. reso noto, fatto conoscere, comunicato, svelato
, ella dimanda. 6. reso ampiamente o totalmente visibile. d'annunzio
concreto: la vicenda, il fatto reso noto in tale modo. faldella,
venduto e rivenduto, / mi na reso caro a'miei signori. rivenènte
. -al figur.: trasmesso e reso percepibile nelle creature (una qualità divina
, di rivitalizzare), agg. reso più vivace; rinvigorito. c
roborare), agg. disus. reso più intenso, più forte, più convinto
porcacchi, 1-87: i rodiani avevano reso la città e 'l porto loro ad
molto lunghi e col margine a scalpello reso tagliente dall'usura; hanno dimensioni generalmente
gli inerti materiali nello schema temporale, reso estrinseco. idem, ii-12-266: l'economista
. (ant. risolato). reso croccante e di colore ambrato da
l'aspetto sgradevole lo abbia da sempre reso simbolo di mostruosità e accomunato a quanto
il resto del corpo già invaso e reso immobile dalla morte. = deriv.
profilo o contorno curvilineo o è stato reso tale; arrotondato. salvini, 30-2-234
terezza, la compattezza; reso inservibile dal lungo uso. guittone
per le percosse o le ferite ricevute; reso invalido da una malattia o inabile dalla
rotta quella quiete. 20. reso mosso e vivace rispetto alla generale uniformità
voluto permettere. -vinto, reso vano (un incantesimo). gnoli
fra i stecchi. 17. reso ruvido, duro, calloso da lavori pesanti
rose e vivaci applicazioni ai condé reso... scaltro e spiri
palpebre rachiusi. 5. reso paonazzo da frequenti e abbondanti bevute di
francese a. vemeuil nel 1891 (ma reso noto nel 1902), partendo da
/ in tutte le ghilterra, li-8-522: reso potente coll'amore e colle benecanne d'
che involontariamente la fede monarchica l'abbia reso troppo severo e parziale contro quella scapigliatura
ad una giusta profondità del terreno già reso sciolto e lo fa trasportare ove crede più
sacco attaccato alla mascella inferiore lo ha reso oggetto di curiosità. d'annunzio,
in nome della testimonianza che gli ha reso in vita, lo prega di sostenere l'
, di sacralizzare), agg. reso sacro; considerato sacrale. vittorini,
9. ant. tributo, omaggio reso a qualcuno in segno di reverenza,
(un oggetto, un arredo, spesso reso idoneo a tale funzione con la consacrazione
particolari riti religiosi e in quanto tale reso idoneo al culto della divinità, alla
. sagrinato, agg. disus. reso simile allo zigrino mediante una particolare conciatura
un po'di male / ed avea reso appunto il serviziale. fanfani, uso
il pelo versando dell'acqua bollente e reso bianco il maiale o cignale, sventratelo,
. condito, cucinato, preparato o reso più saporito con aggiunta di sale (
amicizie infinte? -atto di culto reso a un'immagine sacra. r.
la mia coscienza / (questo è reso possibile, sarvognuno, dai carismi)
sanata, benché mitigata. 3. reso potabile (l'acqua). niccolò
e sanato terreno. 6. reso sicuro e percorribile senza insidie o agguati
origine (un atto giuridico); reso regolare (una situazione sorta con carattere
pass, di sancire), agg. reso defi nitivamente operante mediante l'
awolsero neu'armi. -che si è reso colpevole di omicidi. dante, purg
signore. -per estens. giustificato, reso legittimo o necessario da importanti fattori o
ho provato malore affanno. -culto reso a una divinità; servizio divino.
stradi 'n 29. ant. reso sacro e inviolabile con una cononni canto
pellegrinaggio. -per simil. luogo reso venerabile della nascita di un personaggio illustre
animali in un am- iente acquoso reso alcalino per la presenza di ce
per quel viottolo sassoso torto, e reso ancor più difficile (falla oscurità. verga
: talor con lento mattutin ristauro / reso ai sensi il vigor, esce alla
7. figur. esaltato, reso euforico. reina, i-50: si
, 2-xxiii-487: l'investitore non s'è reso conto di ciò che aveva urtato:
sentimento, un moto deltanimo); reso non più presente neltanimo, cancellato dal
minuti operazioni di enorme complessità che avrebbero reso necessario il lavoro di dieci matematici
del ricordo. - reso bianco dall'azione del sole. d'
tenca, 1-208: codesto omaggio reso al culto delle arti gentili,
passati al signor simplicio, l'hanno reso mansueto. = deriv. da
. (ant. sbroiato). reso brullo; spogliato della vegetazione.
, agg. bucato, forato; reso cavo. tassoni, xvi-505: né
: ritrovò lo stesso viso di allora, reso soltanto un po'più scabro dalla barba
di temperatura, che diventa o è reso caldo dall'esposizione a una fonte di calore
, di scalducciare), agg. reso caldo dalla febbre o da una lunga permanenza
è la più scaltrita! x. reso più esperto e, anche, smaliziato dai
borsa del danaro. 3. reso esperto e, anche, smaliziato dalla pratica
bene. 3. per simil. reso scarsamente distinguibile, scolorito (le linee
del secolo sarai nelle bocche dell'infamia reso immortale da'vizi, d'abominevole raccordanza
donna, col suo corsetto di scarlatto reso più vivo dalla luce della fiamma del
. 5. ridotto ah'essenziale; reso conciso o disadorno (una narrazione,
nel piatto passandovi un pezzo di pane reso concavo. a. jannello [«
x. sconnesso; rovinato, rotto, reso inservibile dal lungo uso. berni
scattivato3, agg. ant. reso vedovo. quaedam profetia, v-581-27:
. luna [s. v. reso]: lo palladio e lo sepulcro di
scemato della metà. 6. reso meno intenso (un sentimento); divenuto
scemo od integro. 10. reso o divenuto debole, fiacco; diminuito di
. -alleggerito (una fatica); reso più breve (il periodo dell'espiazione
, di sciempiare2). disus. reso semplice (ciò che è doppio).
, se il dritto pretorio si fosse reso certo e perpetuo, onde per questa parte
diventano rivoluzionari. -scettico blu: personaggio reso famoso, nel primo dopoguerra, dall'
, 4533: h messina si era reso responsabile della mancata pubblicazione di altra ed
, 4-275: i progressi dell'ornitologia hanno reso necessaria la creazione di uno schedario elettronico
la pressione o per la percussione e reso tagliente per essere usato come utensile o
attuato, inappagato (un desiderio); reso vano (una speranza); non
pass, di schiarare), agg. reso luminoso dal sole, da un astro
l'aere schiarato. 3. reso limpido, lasciato decantare (l'acqua)
giudicata sanissima. 4. divenuto o reso più chiaro durante una lavorazione. giuliani
; decolorato. -per estens.: reso biondo (una capigliatura). alvaro
addirittura ripugnante. 5. reso più nitido (la voce).
di asiago l'avversario, dopo aver reso formidabile lo schieramento delle artiglierie e rinnovate
un bacio improvviso, il succio del bacio reso. pratesi, 5-245: non
usurpazioni bonapartiste. -figur. reso accessibile, praticabile (una possibilità di
petto le vesti, e in quel cor reso di tigre contro di se medesima si
il cattaneo], di cui erasi reso proprietario, e vi radunava il metodo
millesimo. tenca, 1-208: codesto omaggio reso al culto delper descrivere è una scipitezza
sciropposi. g. vialardi, 1-449: reso chiaro
-figur. immortalato dalla poesia; reso celebre da opere illustri. petrarca
così fra pelli, che la penombra aveva reso di cupo miele. colo di scompaginare
scompletare), agg. disus. reso o divenuto incompleto. tommaseo [s
operava a proprio servigio la republica veniva reso disutile. -sovvertimento di una norma
di un fedele, che si sia reso colpevole di un grave delitto canonico,
condizioni, sconnesso, gravemente danneggiato, reso inservibile, ridotto allo sfascio o in
(le parti di un tutto); reso irregolare dalla presenza di buche o rilievi
smentire. dotto e talvolta reso inservibile per rotture e sconnessioni; logorato
da emozioni, sentimenti, passioni; reso inquieto, ansioso. aretino,
cracache'. 2. figur. reso terso, limpido, luminoso (l'aria
. 3. figur. separato, reso autonomo da un sistema complessivo (una
di modificare quell'articolo u che ha reso possibile una forzatura di proporzioni così clamorosa
. algarotti, 1-iii-207: un soggetto reso oggimai de'più triviali potrà avere il pregio
ad ogni bella impresa / v'ha reso, e reso v'ha franco, animoso
impresa / v'ha reso, e reso v'ha franco, animoso / a batter
suo'fatti. passeroni, iv-180: reso mi son sì scozzonato e destro / in
e così inutilmente, e ciò mi ha reso estremamente infelice. svevo, 8-816:
). -al figur.: reso meno incisivo e osceno (un testo)
, lagnandosi dello scuciménto, hanno tuttavia reso onore al bel verseggiare. =
popolo. -figur. che è reso sicuro di sé da una disposizione dell'
-offuscato (la luce); reso oscuro dalle nuvole per l'avvicinarsi di
.). sdolciato, agg. reso dolce, dolcificato. -al figur.:
sdótto1, agg. ant. abbellito, reso gradevole. intelligenza, 204:
voi l'avete abrac- di umidità; reso secco. -in partic.: che ha
fra il costo del servizio particolare sedicentemente reso al privato, nell'interesse esclusivo di questo
, quale si presenta spontaneamente o è reso evidente con appositi procedimenti (ed è
o il proprio no o vedano, non reso pubblico (un'azione).
e alla stima in che s'era reso per il suo valore. vico, 4-i-827
: in fondo, ciò che ha reso dante 'macro', per tanti anni, è
parole e modi linguistici che egli stesso aveva reso praticamente innumerevoli. 3.
selvoso un giogo, e mel fé noto reso / quando notturno il colsi. manzoni
dai simboli incomprensibili. 2. reso quasi invisibile dal buio. fenoglio,
e, come tale, non ancora reso noto al pubblico (un autore).
10. propagato, divulgato, reso largamente noto. dante, purg,
.). semiscancellato, agg. reso in parte illeggibile. palazzeschi, i-130
compiacenza edebolezza, parte per incomprensione, ha reso l'europa continentale debole e fluttuante tra
semplici ^ are), agg. reso meno complesso e articolato; semplificato.
, di semplificare), agg. reso meno complesso, più agile (un procedimento
: meriterei la senavra, se mi fossi reso colpevole di giudizi sì ridicoli!
(un supporto per fotografie); reso più sensibile con raggiunta di particolari sostanze
3. reso cosciente e consapevole o interessato quello per l'
ang. contarmi, li-7-307: mi ha reso il sentiere molto facile al ben servire
e il fatto stesso che sia stato reso pubblico l'innamoramento della principessa margaret.
. non vedrà più, se non reso irriconoscibile e ignominioso dall'orrida acconciatura dell'
quella licenza di costumi, che ha reso trista la corte papale di avignone.
cardinale. 4. impedito; reso impraticabile, sbarrato con ostacoli e barriere
amministrazione servita per il costo del servizio reso. -fedele a dio.
servilismo verso l'autorità ecclesiastica mi ha reso indegno di stare nel consigliosuperiore. monetti,
o promesso; remunerare per un servizio reso. 477: con condizione..
inconvenienti del servire. -servizio reso ai propri simili in spirito d'umiltà
ang. contarmi, li-7-307: mi ha reso il sentiere molto giacomo da lentini
-con meton.: compenso per un servizio reso, per un lavoro svolto.
3. moltiplicato per sessanta; reso sessanta volte maggiore. musso,
x. ant. moltiplicato per sessanta; reso sessanta volte maggiore. bencivenni [
-privato dei toni più forti, reso meno intenso -per simil. forma, costituita
pascoli... demolendo tutto, ha reso possibile rina, per di quindi,
sue parole da'circostanti. -eccitato, reso più attivo. bacchetti, 1-iii-780:
deboli argomenti (un ragionamento); reso, per la pretesa di fame l'unica
, 13-25: il seròtine magro, reso mondo / dalle foglie seccate e dalle barbe
-per simil. alquanto accorciato o reso meno folto per mezzo della sfoltitrice (
15. enol. vino sforzato: vino reso saturo di anidride carbonica col far fermentare
desideri, lxii-2-v-138: sfrenatamente s'era reso infame ed esecrabile per le nefande e
a certa ora della notte, glielo avrìa reso con tutte le sue penne.
. 8. che è stato reso favorevole all'affermazione di nuovi modi pittorici
. 2. per simil. reso lineare (una rete stradale); che
. 2. per estens. reso più digeribile (un alimento).
un'azione o un fatto forzato o reso necessario dalle circostanze. tommaseo [
stimato meritevole del regno terreno, avealo reso degno del celeste. manzoni, 3
. siliconato, agg. trattato o reso impermeabile con silicone; che contiene silicone
poesia è, nei trattati di metrica, reso ritmo esterno e staccato in sillabe e
. simbiosizzato, agg. letter. reso visivamente indistinguibile, assimilato a un altro
quello che spettava alla persona mia era stato reso certo che tutti i superiori erano restati
alcun onorato carico e chi si è reso riguardevole per particolar azzione sopra gli altri,
disegno tratteggiato in tale modo, talvolta reso nuovamente visibile con opportuni interventi di restauro
interna, la meditazione, lo avevano reso cieco alle manifestazioni della vita sociale.
determinata fre- uenza d'onda; reso idoneo a ricevere le trasmissioni i
, agg. letter. ant. reso concavo, incurvato verso l'interno.
: non trovo estraordinario che i papi abbino reso così meschini nella giurisdizione ecclesiastica gli imperadori
pass, di slargare), agg. reso o divenu to più ampio
. 4. per estens. reso più aperto, più disponibile a idee
che si è emancipato, che si è reso indipendente da un'autorità politica o spirituale
di sliquare), agg. ant. reso liquido; stemperato in acqua.
dicembre 1984], 6: va reso merito alla perfetta traduzione italiana., di
), agg. (flongato). reso più lungo, allungato. -in partic
, svuotatoe slentato. 3. reso meno frondoso (un albero).
stato cossa miraculosa che quelli si abino reso; e trovòe aveano dentro da manzar fin
lo preoccupava anche il fatto che lo avesse reso tanto smanioso: che lo costringesse a
nel rimirarla, se il rimirarla non avesse reso avvisato ch'ella in quel punto smarriva
smattugito, agg. tose. reso o divenuto pazzo, de
pass, di smmgziartf), agg. reso traslucido per mezzo della smerigliatura (
da una settimana. 2. reso fulgido, splendente dalla luce del sole.
. fiacco, spossato, prostrato, o reso fiacco; privo di vigore fisico o
troverei grandemente sminuito. 4. reso consunto e macilento. fr. zappata
cheta si riflette la stanza. reso insensibile e inerte in seguito alla perdita
smorzato l'impeto delle sue onde, ma reso per così dire insensibile, anzi per
ha nel sistema poulsen. 4. reso meno intenso con opportune mescolanze (il
. (ant. smìsató). reso meno acuto, meno vivo; arrotondato,
l'una coll'altra. 2. reso meno aguzzo, meno appuntito o meno affilato
serrato. 4. attenuato, reso meno acuto (un dolore).
per taltro avessero corrotto e snervato o reso inoperoso e svogliato il popolo.
affinché, snocciolato qualche senso peregrino dalla e reso per ciò più angusto il campo allo snodaménto
). ant. addolcito, dolcificato, reso più dolce. salvini, v-5-4-5:
2. per estens. ingentilito, reso più raffinato (un atteggiamento, un
verdure amalgamati con besciamella e uova, reso soffice dagli albumi montati a neve e
sofisticato. -sale sofisticato: sale reso dal monopolio di stato deliberatamente incommestibile con
destinato alla rieducazione di chi si fosse reso colpevole di empietà. gioberti,
romane. 6. figur. reso schiavo di una passione. f.
, di soggettivizzare), agg. reso soggettivo, concretato in capo a un soggetto
, ii-346: il figlio tuo ti verrà reso, ma / non ti scordare mai
stato fortificato dal sacramento della cresima e reso perfetto cristiano, soldato di gesù cristo.
in modo semplificato e, anche, reso banale. sóle (ant. sólle
venosta, 390: la servitù straniera aveva reso tutti eguali nel dolore, solidali nelle
di solidari), agg. ant. reso sospezzano le palafitte e non sprofondano nella
. collegamento rigido fra due o 2. reso duro, compatto (un materiale).
pass, di solidificare), agg. reso o divenuto solido (una sostanza liquida
modo rigido e definitivo; irrigidito e reso incapace di b. croce, i-2-225
quell'atto egli aveva trasalito, s'era reso conto finalmente della falsa posizione, in
separando ciò che è stato premuto o reso compatto sul fondo di un recipiente;
materiale, una materia prima); reso disponibile da un procedimento industriale. e
. 7. fatto conoscere, reso disponibile (una notizia, un dato
. ant. e letter. scosso, reso instabile (un edificio); fatto
lungo suo riposo. 3. reso ciondolante dal sonno (il capo);
viaggiare, accoppiata alla sicurtà dell'albergo, reso almarico più sonacchioso e men cauto.
di amministrarle essi. 6. reso molto sottile, liso, consunto.
sm. letter. ulteriormente potenziato; reso ancor più potente. c.
altri eunuchi vegetali. 2. reso o considerato inattuale. michelstaedter, 145
pass, di sorbettare1), agg. reso sorbetto. -anche, con valore attenuato
orazion di claudio in senato, begltnsegnamenti ha reso perenni della prudenza politica dei romani.
), agg. ant. insospettito, reso sospettoso, diffidente. documenti visconti-sforza
nominato ufficialmente e stabilmente (con atto reso noto all'autorità giudiziaria e al consiglio
codesto esercito di sottane letterarie mi ha reso malinconico e pensoso. -figur.
pur sempre il vecchio impulso ribelle, ma reso espertodalle sconfitte patite e cambiato in conseguente e
, il tedio superficiale che aveva già reso difficili i suoi rapporti con il marito.
sminuzzato, ridotto in piccolissimi pezzi; reso finissimo, impalpabile. soderini
cose di sottobanco. -non ancora reso noto, inedito. giusti, ii-115
. 2. per simil. reso evidente, confermato (una circo
stanza, una situazione); reso più chiaramente avvertibile per contrasto.
calco di no necessari e che è stato reso possibile dalla grande ampiezza un lai volg
bembo, 10-vi-49: voi m'avete reso grazie del sonetto, cosa tra noi oggimai
lui di denaro. -figur. reso più saldo, rafforzato (un atteggiamen-
automezzo che libera dalla to, reso noto. neve le vie di
viene in mente di aver oltrepassato e reso inutile il pensiero e la filosofia.
fino dalla prima gioventù s * era reso indipendente vivendo senza base e facendo lunghe
penetrativo e di vendita all'estero è reso possibile dalle filiali sparse nelle principali nazioni
lo mandò via come se quel volto reso stupido dallo spauriménto gli desse fastidio.
e prezioso sarebbe il margine della strada reso ben visibile con paletti, staccionate, specchietti
confermava il pensiero di quel che avrebbe reso caro e gradito a francesco il libro:
suo spesso glorioso porto. -essere reso attrezzato a un particolare tipo di produzione
a vantaggio mio tutto l'artificio d'averlo reso specioso con tintagli ed i vezzi della
scarlatti, lxxxviii-ii-567: amor m'ha reso di sì gran balìa / d'una brunetta
addensato (un liquido); condensato, reso denso, spesso (l'aria,
cantù, 1-10: era il viaggiare reso mal sicuro dai lupi che spesseggiavano.
di pericoli interni. -offuscato, reso caliginoso (l'aria). montano
mi lasciava gli occhi, m'aveva reso molle come se fossi stato tuffato in
pass, di spetrare), agg. reso più languido e sentimentale. stuparich
è più fantascienza, bensì un procedimento reso possibile dal nuovo spettroscopio a correlazione di
, agg. condito con spezie; reso sapido, gustoso o piccante mediante l'aggiunta
dell'assalto nemico, speciale onore va reso alla 7. a ed 8. a
, aspro riposo? -impedito, reso impossibile (il commercio). colletta
». loredano, 278: prodirto, reso furioso a quelle voci che, rimproverandogli
spiallato, agg. levigato, reso uniforme con la pialla. de marchi
di terreno sgombrato da ogni ostacolo e reso piano per renderlo agevole al transito di eserciti
, spia natissimo). reso piano e uniforme, eliminando le asperità,
sparso dalle truppe. 4. reso liscio e levigato col togliere ruvidezze e scabrosità
presso la carbonaia. 5. reso sottile, battendolo (le fette di carne
terreno pianeggiante, sgombro, aperto o reso tale. g. villani, iv-10-71
-in senso concreto: il terreno livellato, reso pianeggiante. b. davanzati
indumento troppo aderente; sollevare un copricapo reso appiccicoso dal sudore. pirandello, 8-177
. esposto in modo chiaro, perspicuo; reso comprensibile attraverso un'opportuna spiegazione; commentato
('gasterosteus aculeatus'), un pesciolino reso famoso dagli studi sul comportamento di etologi
venire a spio a qualcuno: essergli reso noto con una spiata. capitoli
allora appunto, come dissi, aveva reso il governo. spirato3, agg
459: 'spirito denaturato': spirito reso inetto agli usi della nu30. filos
seme d'erba. 5. reso improduttivo, impoverito (un terreno).
superi. spopolatissimo). divenuto o reso privo o scarso di popolazione in seguito
e sporcati. -fatto apparire o reso volgare, spregevole., borgese,
guccio imbratta, il di cui nome fu reso molto indegnamente immortale dallo sporco boccaccio.
. 2. figur. letter. reso incerto e debole (uno stato d'
maggior potenze d'europa, s'era reso sprezzabile e ludibrio anch'alle forze de'
vetro spulito. -per estens. reso limpido (l'aria). e
da alcuni celli medico, che si è reso famoso per le pillole d'aloè nutrito
. cicognani, vi-51: per il ballatoio reso più doloroso da acuminati spunzoni, sono
. screditato perché troppo usato e ripetuto o reso banale (un genere letterario o anche
alla vista di quell'aspetto... reso ora più squallido, sbattuto, affannato
serie d'osservazioni vi apparvero, fu reso dubbio questo pensiero. documenti delle scienze
6. che ha avuto confermato e reso regolare un rapporto di lavoro (con
subito da cieco timore che veniva anche reso più cieco per le tenebre della notte
è, nei trattati di metrica, reso ritmo esterno e staccato in sillabe e in
di poi il foscolo avevano sentito e reso, quegli i fenomeni esterni o gli
: l'inglese 'shooter'è oggi reso in italiano con 'cannoniere', diffusissimo.
un'antica e nobile famiglia toscana che ha reso servigi recenti al paese e da stato
l'armatura, / e s'era reso simile non poco / a la stella autunal
. 2. per simil. reso capace di vedere. onofri, 15-48
inconfessato risentimento per le ostilità che avevano reso sterile la sua carriera. -che non
sole. -figur. sfinito, reso inerte. d. frescobaldi, i-35
oriani, x-13-64: il lavoro manuale reso sempre più lieve dalle macchine fu dispettato come
la barba stilizzata. -snellito e reso aggraziato dagl'indumenti indossati (una parte
un fine approvato da tutta la società, reso indispensabile dal particolare stato psichico in cui
pass, di sfondare), agg. reso rotondo, che ha forma tonda,
agg. che è gravemente menonato o reso invalido in una parte del corpo,
nella guerra. 2. reso deforme o mutilo da una malattia o da
mani, con un occhio nero, reso losco dallo strabismo. -strabismo di venere
5. emesso con fatica e sforzatamele; reso stridulo, smozzicato o, anche,
vocaboli strangolati. 7. reso impacciato, frenato (dalla vergogna, dalla
suo interlocutore indifferente, rivolta al pubblico reso invisibile dai riflettori, straniandole con l'ironia
: dopo essersi il parlamento d'inghilterra reso padrone di tutto quel regno e superati ancora
azeglio, 1-507: questa morta mi ha reso per qualche tempo inerte. stupido,
: lo spavento, forse, lo aveva reso daltonico. 2. incorrere in
strepitosa figura. 12. che è reso di pubblico dominio, in modo che
di volume; concentrato, divenuto o reso denso, consistente o anche solidificato;
il film. l'ho stretto, reso più rapido. -ridurre entro determinati
mente, / ché stupido m'avea reso il delitto, / dalla stanza n'uscìa
4. privo di sensi, esanime; reso insensibile o inerte daltubriachezza o esausto,
privo di mobilità (un organo); reso inerte (lo spirito vitale).
rosso di verona. pirandello, 8-1056: reso già padre da quella virtù su lodata
, di subalternizzare), agg. reso subalterno, sottoposto all'influenza o all'autorità
di s. fina. 2. reso o fornito da uno o più testimoni (
conosci te stesso. -riconoscimento, tributo reso pubblicamente come attestazione di stima per doti
teutonizzato, agg. spreg. reso teutonico, praticato in modo teutonico.
composto usato nell'industria tessile che viene reso solubile prima dell'assorbimento sul supporto.
braccia. -tirato in ballo-, reso partecipe suo malgrado di una discussione o
lavori per i quali il voronoff si è reso insigne, di guarire i cretini con
sportivo », 2-x-1961]: ho perfin reso transitivo il verbo tramontare per usare il
, 461: ancora non si è reso conto (il personale] della gravità e