a diluvio durante la notte, aveva reso impraticabile quel lungo stradone di campagna.
abbonire), agg. rabbonito, reso placido, ammansito. tommaseo, 1-292
nostra. 2. figur. reso meno potente, diminuito. iacopone,
pass, di abbuiare), agg. reso buio, privo di luce.
pass, di abiettare), agg. reso abietto; spregevolmente avvilito.
pass, di abilitare), agg. reso adatto, capace, pronto.
italia il comico teatro, che si era reso abominevole oggetto di disprezzo alle oltramontane nazioni
. 3. disus. irritato, reso furioso. b. davanzati, i-7
, di accertarex), agg. reso certo, fatto sicuro. boccaccio,
redi, 16-ix-2: beva sempre vino reso acciaiato, con lo avervi tenuto dentro
avvenutomi un anno fa, che mi ha reso famoso e caro a molti gran personaggi
, di accivettare), agg. reso prudente, esperto (detto di uccelli,
pass, da acetare), agg. reso acido con l'aceto.
acidificare), agg. chim. reso acido mediante l'aggiunta di sostanze idonee
, di acidulare), agg. reso acidulo. c. mei,
scolato dal latte,... non reso acido con sugo di limone né con
pass, di acuire), agg. reso più acuto, più penetrante, più
pass, di adattare), agg. reso adatto, conveniente, opportuno,
tommaseo-rigutini, 73: adattato, reso atto. onde diciamo: discorso
, di addensare), agg. reso denso, coagulato, ammassato; fitto,
e le viscere. dolcito, reso dolce. - anche al figur.
aromatico. 3. ant. reso più maneggevole, più facilmente lavorabile.
2. disus. spianato, reso liscio. fiacchi, 1-1-8: quindi
nata al sacerdote che si è reso colpevole di eresia o lo sole
: deve essere un animale adulto, reso scaltro da una lunga esperienza.
, di affangare), agg. reso fangoso; coperto di fango, di mota
combattuti affetti. loredano, iii-530: reso cieco l'uom da pazzi affetti, /
di soggiogare e impadronirsi d'un nimico reso impotente e che volontario gli si affidava?
pass, di affinare), agg. reso fine, sottile, minuto.
gramigne. 5. figur. reso sottile, alquanto consumato; sciupato.
affocare e affiochire), agg. reso fioco; smorzato, soffocato; arrochito
burro. affogatóio, sm. luogo reso irrespirabile dal calore o dalpaffollamento eccessivo.
gira per le stanze. 3. reso più profondo, scavato; affossato; infossato
. disus. rafforzato, fortificato; reso più forte, più vigoroso. -
afforzifìcato, agg. ant. fortificato; reso più forte. leonardo, 2-198
pass, di affoscare), agg. reso fosco; incupito, avvilito;
, di affrancare1), agg. reso libero, indipendente; che si sottrae a
disus. liberato, affrancato; schiavo reso libero. -anche sost.
, di affreddare), agg. reso freddo, diventato freddo. -al figur.
pass, di agevolare), agg. reso più facile; facilitato. buonarroti
, di aggentilire), agg. reso gentile, raggentilito. f.
2. figur. spaventato, sgomento; reso inerte, paralizzato. fra giordano
, di aggravare), agg. reso pesante; premuto, oppresso da un peso
avorio. 2. ingentilito, reso meno austero; ornato, decorato.
di maioliche azzurre. 3. reso di più gradevole sapore (una bevanda)
e. gadda, 6-86: lo avevano reso fronte, sopracciglia) accigliato,
agilitare), agg. disus. reso agile, destro, spigliato.
. (ant. auzzato). reso aguzzo; acuto, appuntito. boccaccio
judaeo, conjungi aut accedere alienigenam », reso nella bibbia volgar., 9-657:
3-16: « alimoniam ignis », reso nella bibbia volgar., i-467:
ritroviamo allentata. 3. reso più lento; ritardato, trattenuto.
pass, di alleviare), agg. reso meno pesante; alleggerito, attenuato,
agg. (allungiato). reso più lungo, più esteso, di maggior
almagesti e almagestum, con cui fu reso il titolo arabo (e divenne poi
contorno delicato e grazioso, ma alterato e reso mancante da una lenta estenuazione. leopardi
agg. chi ha preso sapore amaro; reso amaro. pallavicini, 1-358: lo
combatteva, e quest'ambizione lo aveva reso astuto, paziente, fine. idem
di ammaliziare), agg. reso malizioso; scaltrito; smaliziato; avveduto,
, di ammansare), agg. reso mansueto; docile, mite.
, di ammansire), agg. reso mansueto. segneri, iii-3-278:
, di ammassicciare), agg. reso massiccio, compatto; ammucchiato.
, di ammollarel) t agg. reso molle, intriso d'acqua, inumidito,
, di ammollire), agg. reso molle, cedevole; ammorbidito.
, di ammorbidare), agg. reso morbido, tenero. simintendi, 1-24
, di ammortire1), agg. reso come morto; intorpidito; inerte, intristito
pass, di ampiare), agg. reso più vasto, ingrandito; ampio,
pass, di ampliare), agg. reso ampio, ingrandito. boccaccio
di amplificare), agg. reso più esteso; ingrandito, accresciuto; ag
, che muoiono appena nati, ha reso un più pregevole omaggio al suo ministro
. d'annunzio, iv-2-909: aveva reso le sue mani tanto pieghevoli, che
, di anemizzare), agg. reso anemico, col sangue impoverito.
angustare), agg. ristretto, reso angusto. targioni tozzetti, 12-1-232:
pass, di annerire), agg. reso di colore oscuro, divenuto nero,
di annobilire), agg. reso nobile. - al figur.: ornato
che è stato annunziato; comunicato, reso noto; presagito. boccaccia,
2. ant. desiderio intenso (reso tormentoso dall'incertezza e dall'avidità)
, che il tempo ha guastato e reso inutile; vecchiume. -al figur.:
passò tutto l'inventario delle antichità, reso lungo e minuto più assai del bisogno
lanzi, 1-1-45: al lettore, reso già diffidente dell'antiquaria,...
. lanzi, 1-1-45: al lettore reso già diffidente dell'antiquario...
(superi, appannatissimo). velato, reso opaco; annebbiato, offuscato. -
. 2. attutito, reso fioco (la voce, un rumore)
, agg. diventare pesante, reso più pesante, più greve.
, di appiacevolire), agg. reso piacevole; ridotto allo stato domestico.
, di appianare), agg. reso piano, spianato. crescenzi volgar
ville. 2. facilitato, reso agevole. panciatichi, 178: resteranno
), agg. neol. reso piatto, schiacciato. - anche al figur
, agg. impicciolito, affievolito, reso debole, languido. solclani, 1-33
m'avesse già fiutato, si fosse reso conto appieno del ritmo della mia esistenza
, di approfondire), agg. reso, divenuto più profondo. -al figur.
, di appuzzare), agg. reso puzzolente, pieno di puzza. - anche
verde in primavera. 3. reso somigliante. viani, 14-344: ho
suo carattere austero [del castello] reso più grave dalle sporgenti inferriate che armano
2. sfregato; levigato, reso liscio; molato. vasari, iii-493
di arrotondare), agg. reso rotondo, di forma rotonda.
, di arroventare), agg. reso rovente, infuocato. salvini,
, di arroventire), agg. reso rovente, arroventato. fra giordano [
pass, di arrozzire), agg. reso, divenuto rozzo. d
2. figur. confuso, complicato, reso difficile (riferito a persona, implica
6. figur. inebriato, reso folle dal sole cocente, dal calore
4-42: per quanto anch'io possa essermi reso conto della straordinaria inventività di questi artistoni
un interesse fraterno. 3. reso aspro, divenuto aspro. — anche al
malvagia. asprito, agg. reso aspro, ruvido, scabro; indurito
, di assimilare), agg. reso simile; considerato come simile. einaudi
assimilate. 2. ling. reso simile a quello che segue o precede
), agg. e sm. reso partecipe (di un'attività economica);
pass, di assodare), agg. reso sodo, consistente; indurito.
assolidare), agg. ant. reso stabile, consolidato. machiavelli,
pass, di assordare), agg. reso sordo, divenuto sordo; intronato,
pass, di assordire), agg. reso sordo, divenuto sordo; stordito (
, di assottigliare), agg. reso sottile, divenuto sottile; rarefatto, reso
reso sottile, divenuto sottile; rarefatto, reso meno compatto, più sciolto. -
prossimo. 3. figur. reso pronto, perspicace; affinato, aguzzato
. astralizzato, agg. letter. reso astrale; che ha qualità siderale.
studii ed il proprio splendore l'han reso chiaro e nobilissimo, e non tesser nato
de amicis, i-465: v'ha reso dei servizi, è un fiore di
, di attenuare), agg. reso sottile, assottigliato, diradato; diminuito di
3. figur. indebolito; reso meno grave (un'azione, una
pass, di attivare), agg. reso attivo, messo in azione.
agg. rat tristato, reso triste; addolorato. 5.
, di aumentare), agg. reso più grande, accresciuto. boccaccio,
atto legale col quale un documento viene reso autentico, valido, o un pubblico
, di automatizzare), agg. reso automatico. c. e.
di crocerossina le avevano imposto, avevano reso il suo carattere anche più autoritario.
persona autorizzata. 4. reso autorevole; convalidato. salvini, 39-iii-215
. avoriato, agg. reso simile all'avorio. -carta avoriata
lineamenti. 2. ant. reso forte, vigoroso, valoroso; rafforzato,
, valoroso; rafforzato, rinvigorito; reso più autorevole. libro di prediche [
2. cosparso di veleno, reso velenoso; attossicato; inquinato.
pass, di avvertire), agg. reso consapevole, fatto edotto, informato;
pass, di avvivare), agg. reso vivo; ravvivato, rianimato, rinvigorito
vivo; ravvivato, rianimato, rinvigorito; reso vivace, più forte, più intenso
pass, di avvizzire), agg. reso vizzo, appassito; raggrinzito.
pare e azzoppire), agg. reso zoppo, divenuto zoppo. - anche
il significato attuale; nel 1287 bajula reso con 'nutrix '. bàlia2
): cfr. esodo, 28-4: reso con * cingolo 'dalla bibbia
... al balzello mi fu reso uno anello, nel quale era legata una
il manzoni, dal cui esempio fu reso popolare il modo di dire..
), agg. proclamato beato; reso beato, felice. segneri, iii-2-174
meritevole di stima e gratitudine per essersi reso particolarmente utile (distinguendosi nel compimento del
appariscenti, che in pochi anni lo avevano reso il beniamino del pubblico, specialmente femminile
, è dotato d'un animo altrettanto reso benigno dalla bontà del genio, quanto
. fatto diventare bianco; imbianchito; reso lucente (un metallo prezioso).
degli occhi e degli zigomi tenui, reso anche più puro da un biancore niveo.
pass, di biondire), agg. reso biondo. de roberto, 33
, agg. cotto come biscotto, reso biscotto. -per estens.: stracotto
bistolfo. bistondato, agg. reso tondeggiante. c. bartoli,
, nella quale voce sentesi il francese reso italiano; ma la vera voce è 'pistorino'
vole, a cui è reso solidale il supporto della bobina,
son passate,... m'hanno reso in guisa timido e perplesso, che
: io pure nella boccolica mi son reso fortissimo, per maniera da mettere spavento ne'
carne, o di altre sostanze, reso velenoso (per lo più con stricnina
: fino a che non s'è reso quel tanto di tartaro che abbiamo in
, di bonificare), agg. reso fertile e salubre da opere di bonifica.
siccome un giorno il conto v'avrò reso. fiacchi, 174: un aperto
cantici (1-13) botrus cypri è reso dal volgarizzamento trecentesco con 'uva di cipro
di tutti i partiti, lo avevano reso indispensabile in molte circostanze delicate. viani
varia forma) di materiali ferrosi minuti, reso compatto a caldo o a freddo per
il giovane, 9-90: e così reso / co'motti ha 'l podestà pan
espressione atletica e guerresca che dovevano avere reso brillante la sua giovinezza. morante, 2-58
brio e la vivacità, e, reso pigro e melanconico, abbassa il collo e
nei volgarizzamenti antichi il lat. eruca è reso con bruco, altrimenti si fa ricorso
meticolosamente brunite. brunito2, agg. reso bruno, abbronzato; di colore bruno
trattato brutalmente; tormentato con crudeltà; reso simile a un bruto, disumanizzato.
'- (bucinate nella bibbia è reso dal volgarizzamento trecentesco * risuonate la tuba
. tassoni, 11-57: io v'ho reso buon conto in campo armato, /
« centum cados olei » è reso dalla bibbia volgar. (ix-399) con
il pubblico, i proventi del quale avrebbono reso somma grande d'oro, quando
al piede quelle scarpe. ti saresti reso conto di quanto mi camuffavano. docilmente
riescono a diradare. la pioggia à reso cupo il grigio delle montagne. buzzati,
candidare), agg. letter. reso candido. -al figur.: mondato,
pass, di candire1), agg. reso candido. galileo, 1089
solo che il suono intonato era reso un po'enigmatico quasi da una
de roberto, 345: lo avevano reso indispensabile in molte circostanze delicate, quando
/ fa vacillar del mondo, / reso innocente or vedilo / da'marzi corpi uscire
ordinato alla sola conservazione delle specie e reso lecito dall'istituzione matrimoniale. -voto di
e la facile casuistica borghese mi hanno reso timido, incerto, tiepido e scor-
, chiuso in fondo, isolato, reso elettrico per comunicazione colla catena, s'immerga
nel genere, la cui perdita aveva reso infelice la signora rosaria.
, agg. moltiplicato per cento, reso cento volte maggiore. torricelli
. per estens. accresciuto di molto, reso molte volte maggiore, esagerato.
possibi lità di dubbio; reso certo, sicuro. giamboni,
cerziorare), agg. accertato, reso edotto, informato accuratamente. magalotti
chiareggiare), agg. letter. reso chiaro; luminoso. caproni, 25
di chiarificare), agg. reso limpido, illimpidito. redi,
, cioè, con questo l'ho reso capace e fattogli conoscere la stima che io
6. figur. ant. reso docile, domato. lippi, 6-7
quido), liquido chiarificato, reso limpido; de cozione o
, sbarrato, bloccato, ostruito, reso impraticabile (via, strada, passaggio,
. 33. coperto, nascosto, reso invisibile. dante, inf.,
gli ami! galileo, 1-2-237: son reso inabile a più impiegarmi in alcuno degli
del cilindro, i quali l'hanno reso immortale. viviani, i-577: [
, chiuso in fondo, isolato, reso elettrico per comunicazione colla catena, s'immerga
coscienza collettiva, che è teatralmente reso con le apparizioni del re padre.
che la fanciulla non le avrebbe mai reso. 2. illuminare, irradiare.
: il governo provvisorio si era dunque reso impossibile il pagamento delli interessi. e
. ciùschero, agg. disus. reso allegro dal vino, brillo, alticcio
civilizzàbile, agg. che può essere reso civile. leopardi, ii-307: si
(superi, civilizzatissimo). reso civile, incivilito; civile (opposto
che abbiano scritto contro l'innesto e reso il pubblico giudice delle loro ragioni;
al nostro nolano, e però vi siete reso più degno supposito di nostri ossequi in
ha forma di solito figur.: reso insensibile, ottuso; addormentato ovoidale o lenticolare
società. 2. condensato, reso denso, compatto; gelato (il
un atteggiamento, un comportamento); reso obbligatorio dall'autorità. collodi
figur. che può essere domato, essere reso docile. = voce dotta,
marini, xxiv-824: dal loro timore reso più ardito cleonte, colto il tempo
'. cògolo, sm. ciottolo reso tondo e levigato dallo scorrere delle acque
fianchi dei conetti quando le piogge hanno reso fluide e scorrevoli le ceneri secche.
-i). chi si è reso colpevole di collaborazionismo col nemico invasore.
toccandola, quivi diligentissimamente m'avete reso un bel servizio! *. de sanctis
megliore. 6. figur. reso bello, gradevole, grazioso; ornato,
e del cilindro, i quali l'hanno reso immortale. redi, 16-vii-163:
ch'è specificamente barbaro e negro è reso più commestibile, e al medesimo tempo
agg. ant. che può essere reso compatto, amalgamato. bruno, 3-1151
elemento secco in pace, / m'ha reso non com- paginabil polve, / chi
, agg. congiunto strettamente, reso compatto. soderini, i-208:
ambedue lo stesso sorriso di compatimento, reso in lui più acido da una viva patema
propriamente 'adeguata all'importanza del servizio reso '; ora significa piuttosto * importante
che il leggero compiacimento di un servizio reso ad un amico. b.
.); confidato, divulgato, reso pubblico (una notizia, un segreto,
, chiuso in fondo, isolato, reso elettrico per comunicazione colla catena, s'
concimare), agg. fertilizzato, reso più rigoglioso mediante il concime (un
ant. e letter. condènso). reso denso, compatto, consistente, che
pass, di condire), agg. reso più sostanzioso e più gradevole dall'aggiunta
figur. abbellito, ornato, avvalorato; reso più piacevole, più efficace, più
2. ant. equiparato, reso simile. m. villani, 8-24
politico, ecc.), generalmente reso noto in anticipo per mezzo di inviti
che in altri tempi gli avevano reso cara la città. moravia, iv-84:
già da'fatti sono a voi perpetuamente reso obbligato? fagiuoli, 1-5-86: la signora
(ant. anche confórmo). reso conforme, adatto, concordante; uniformato
, rinvigorito. -anche di cose: reso accogliente. fioretti, xxi-988 (47
serra, ii-220: egli si è reso conto perfettamente che per un soldato i
carità. 5. figur. reso moralmente insensibile; privo di vitalità,
che spiritoso metallo. 7. reso fossile, fossilizzato; che ha la consistenza
congestionata. 2. figur. reso difficile dall'eccesso di veicoli e di
ottenendo il grado della ricompensa, è reso sufficiente dalla grazia. segneri, iii-3-21
, cappella, chiesa, calice) reso sacro con particolari riti religiosi. nardi
di gesù crocifisso. 4. reso legittimo e valido dall'uso, dalla tradizione
consacrato alla festa. 8. reso celebre; famoso. petrarca, 327-13
, / consigliato dall'ombra e audace reso. testi, 310: consigliata dal
traci consiglierò, e prode / consobrino di reso. manzoni, pr. sp.
consiglierò, e prode / consobrino di reso. c. e. gadda, 420
, di consolidare), agg. reso solido, stabile; rassodato, rafforzato.
nell'aspetto fisico). -anche: reso macilento, disfatto. cavalca, 19-444
una colpa; spiritual- mente corrotto; reso moralmente impuro; disonorato; violato,
altro deferente, ma d'un coibente reso elettrico per eccesso, poi ne venga rimosso
contènto). soddisfatto, appagato, reso contento; accontentato. dante,
delicato e grazioso, ma alterato e reso mancante da una lenta estenuazione. de
delle loro esperienze in libertà, hanno reso più acre il senso dell'analogia fra
questo tal contrasto sopra tutti si è reso singolare il celebre palestrina, 11 quale
condizioni che non quelle portate nell'atto reso pubblico. tommaseo [s. v.
... se io mi fossi reso per suo mezzo strumento bastante a mantenere
ratificato, sancito dall'autorità competente, reso legalmente valido. davila, 41:
la cenere d'un focolare spento, avevano reso ormai odiosa a entrambi la convivenza.
cohobàre, deriv. da cohob reso in apparenza opportuno, conveniente, op
difeso contro difficoltà, pericoli esterni; reso sicuro, invulnerabile (da dolori,
8. sm. brodo reso più sostanzioso mediante 1'aggiunta di tuorli
. (superi, correttissimo). reso migliore, più esatto (mediante l
elei bassi e ombrosi. 6. reso più saporoso con 1'aggiunta di un
corroboratìssimo). rinvigorito, fortificato, reso robusto (un organismo).
forma, nello stile, nell'integrità; reso volgare, divenuto, col trascorrere del
contratto in pieghe, in grinze, reso rugoso, accartocciato. caxdesi, 1-57
di utile che possa venire valutato e reso oggetto di pretesa giuridica, per un
lione. bruno, 189: vi siete reso più degno supposto di nostri ossequi in
a costituire un luogo molto agevole ad esser reso sicuro. algarotti, 1-158: alla
, di cristianizzare), agg. reso cristiano, convertito al cristianesimo. diodati
, di cromatizzare2), agg. reso cromatico. g. b.
. ant. e letter. reso sanguinante, insanguinato, lordato di
. per simil. e al figur. reso di color rosso vivo. d'annunzio
un trono: tu che mi avevi reso l'amore del padre mio, che t'
contemplativa, di serena tranquillità; reso indolente, ignavo, privo di energia (
), sm. l'ossequio religioso reso, individualmente o collettivamente, alla divinità
teologia cattolica: culto pubblico: quello reso a dio e ai santi in nome della
.), o per essere trasformato e reso atto a determinati usi (mattoni,
riescono a diradare. la pioggia à reso cupo il grigio delle montagne. ungaretti,
; guastato, deteriorato; rovinato, reso inservibile (una cosa).
digiuno di dante; tanto m'aveva reso uggioso il divino poema un illustre dantista
7. pubblicato, stampato; reso pubblico, fatto conoscere. f
restano col migliore. -domato, reso inoperante, inoffensivo. s. caterina
della pristina sua esaltazione, e appena reso abile a sostener se stesso. muratori
oriaiti, x-4-21: l'impero romano, reso con un processo di decalcomania, aveva
2. figur. chiarito, reso evidente (una questione, una situazione
adiettivi, ed una per i verbi avrebbe reso la lingua più analoga e semplice,
pio, ecc.); reso sacro in onore della divinità o
le mie mi hanno molto istruito e reso edotto, essendo nel tetro caso mio
, sottratto. - per estensione: reso libero, spianato. baruffaldi,
2. svigorito (un terreno), reso meno fertile. lustri, 1-2-15:
avrebbe cementato l'unità della formazione e reso impossibile eventuali defezioni. 2.
, portate colla corrente del sangue, reso più fluido, accrescono le separazioni del
difilato). protetto dal tiro nemico, reso invisibile all'osservazione nemica.
-per estens.: guastato, reso deforme, deturpato. livio volgar
aspetto di una persona (che ne viene reso deforme); deturpamento; il divenire
punto / che andrà fra i versi miei reso immortale, / giaccia fra i pianti
. 3. figur. reso abietto, vile; umiliato; degenerato;
vivente di mance. 2. reso partecipe della divinità; santificato; glorificato
3. dir. che è stato reso esecutivo mediante un giudizio di delibazione (
agg. e sm. letter. reso pazzo, fatto impazzire; demente.
agg. ant. e letter. reso denso, condensato. tassoni, vii-6
ant. dinunciato, dinunziato). reso noto all'autorità competente (in partic
. che non è nutrito sufficientemente; reso magro, deperito, macilento per la
1-123: egli [verdi] avrà reso all'arte questo grande servizio che d'ora
innocente / agnel dal fiero dente / reso sicuro andar scherzando uniti.
sue azioni depravate. -divenuto pericoloso, reso nocivo. pallavicino, 1-244: la
pass, di depurare), agg. reso puro, liberato da impurità, separato
la fede mia. / se fia reso infelice / dal cielo il mio desire,
riferisce ordinariamente a un dolore che è reso più acuto dalla solitudine interiore in cui
delle macchine al lavoro ha deteriorato e reso infelice la sorte d'una gran parte
merce deteriorata. 2. reso peggiore, peggiorato; scaduto, decaduto.
dallo sporco; pulito, nettato; reso mondo, puro. carducci,
ditto). pronunciato, recitato; reso noto; espresso, riferito, manifestato
concedente, quando il vassallo si è reso colpevole di un grave delitto contro il
usci per putrefarsi. 4. reso assai freddo, divenuto assai freddo;
per nulla interessante squallore delle statistiche è reso bene accetto al pubblico dalle buffe simboliche
scrivere, ma per esprimere il proprio pensiero reso lucido dall'evidenza della percezione artistica e
, 11-44: poiché gaetana soffriva, aveva reso tutto intricato, difficile, pieno di
dibrollato, agg. ant. reso brullo, spogliato delle foglie e dei
agg. che può essere dichiarato, reso noto; che può essere spiegato, illustrato
, agg. chiarito, spiegato, reso comprensibile, illustrato. g.
si è) palesato, manifestato, reso noto; proclamato, giudicato, riconosciuto
, di differenziare), agg. reso differente, diverso, distinto. gregorio
ma questa volta il nostro incontro fu reso più difficile dal suo timore che volessi
trasformarlo in modo che venga assimilato e reso sostanza propria dell'organismo, che ne
il povero, il digiuno, / e reso mi sarà cento per uno. verga
digiuno di dante; tanto m'aveva reso uggioso 11 divino poema un illustre dantista
travasato. 2. letter. reso molle, fradicio. cattaneo, ii-2-447
, e il raccapriccio dei fulmini aveva reso più acuto il dilanio della voluttà.
17. perfezionato, migliorato, sviluppato; reso più valido, efficiente, vigoroso (
), agg. eroso, reso liscio (una roccia dall'azione di acque
quel giudizio tutto estetico e soggettivo che ha reso falsa e inutile gran parte della critica
terremoto. 2. figur. reso meno intenso; attenuato, scemato.
l'assidua asprezza delle guerre vi aveva reso ben rari i veterani...
grandezza. 3. figur. reso (o divenuto) meno forte, meno
dimoncare), agg. reso monco; mutilato. buti,
della natura. 4. disus. reso noto; descritto, illustrato. boccaccio
a una persona: esserle riferito, reso noto; essere oggetto della sua attenzione,
pass, di diradare), agg. reso rado o più rado; divenuto più
il gran riscatto, / onde fia reso alla giustizia eterna / ogni suo dritto
maciullare, tesser pestato, fiaccato, reso molle, cedevole. bocchelli, 9-283
ant. derótto). che è reso molle, cedevole, che ha perso
quale per la continova del corso ha reso la montagna di trento da piede;
), agg. letter. reso meno bello, privato di bellezza,
disabbigliare). disàbile, agg. reso meno abile di quel che era;
disacerbare), agg. letter. reso meno aspro, meno violento, più
gliare), agg. letter. reso disuguale, non equilibrato, non esatto
disappannare), agg. ant. reso limpido, chiaro, nitido. -per
), agg. che è reso meno aspro, acuto, appuntito, scabroso
, pare che giovi. 4. reso inefficiente, ridotto nella impossibilità di assolvere
disastro ', situazione d'un bastimento reso innavigabile da qualche sinistro di mare,
disattivare), agg. neol. reso inattivo, incapace di funzionare (una
, di discarnare), agg. reso oltremodo magro, scarno, macilento.
gli ottant'anni, che lo hanno reso bianco come lo statuario. -disdire
colorito diversamente il loro disegno, han reso francese l'europa.
, 37 (651): aveva già reso il partito di disfarsi d'ogni cosa
di ferro. agg. ant. reso differente, diverso. cieco, 19-62:
. e letter. privato della libertà, reso schiavo. -anche al figur.
della sua soldatesca, così che, reso libero il traffico e la coltura de'
disutili ed inerti. 2. reso brutto, sgraziato. bocchelli, i-310
disgusto per l'italia presente, disgusto reso più impetuoso dal paragonarla con l'italia
cenere d'un focolare spento, avevano reso ormai odiosa a entrambi la convivenza.
con una fontana. 2. reso accessibile, indipendente (un vano in
), agg. ant. reso manifesto, smascherato. sagredo,
liberato dalla nebbia. -al figur.: reso chiaro, privato di ciò che impedisce
, ridotto alla disperazione; sconvolto, reso furioso dalla disperazione, furibondo; che
dire che la espressione del mio volto abbia reso molto bene la mia poca dispostézza
staccato dal complesso a cui apparteneva e reso astratto. -in partic.:
figur. senza vitalità, senza calore; reso insensibile, arido. leopardi,
, di dissestare), agg. reso instabile, squilibrato; disordinato, sconvolto.
fanciulli poveri della loro setta, hanno reso il popolo inglese istrutto nel leggere, nello
e dissomigliare), agg. ant. reso diverso; differente, dissimile.
alla vista; mascherato, camuffato; reso meno patente. prati, ii-314:
una persona da un'altra); reso indifferente verso gli allettamenti e le seduzioni
detto partendo... mi hanno reso veramente amaro il momento del distacco,
adiettivi, ed una per i verbi avrebbe reso la lingua più analoga e semplice,
sua essenza, di un bene che viene reso inutilizzabile. codice penale, 411
agg. privato dei caratteri umani, reso disumano; freddo, insensibile.
di diversificare), agg. reso differente; distinto, differenziato; va
divinizzata. 3. figur. reso bello, attraente, affascinante. nievo
preciso, documentato. -figur. reso esperto, confortato. g. b
10-125: disprezza quello che gli ho reso, risparmiandogli, come cospirante contro la
, agg. [dulcificato). reso di sapore dolce; privato dell'acidità
l'asolo. 2. figur. reso mite, benigno; placato, raddolcito
per sincope, dòmo o dòmo). reso docile, mansueto; addomesticato,
cardini / fa vacillar del mondo, / reso innocente or vedilo / da'marzi corpi
sembra domato. 7. reso pieghevole (un metallo). dottori
notar tenero gielo. 8. reso atto a esprimere le idee di uno
cardini / fa vacillar del mondo, / reso innocente or vedilo / da'marzi corpi
persona: piegato all'altrui volere; reso docile, obbediente, sottomesso. p
e di pigmea statura più notabile sia reso tesser piccino. pindemonte, 3-432:
il cielo. 5. figur. reso bello, piacevole, attraente, affascinante
, i-425: seppure distratto e come reso disinteressato dai volubili umori dell'età giovanile
e discipline dottrinatissimi. 2. reso consapevole dalla conoscenza; reso capace di
2. reso consapevole dalla conoscenza; reso capace di capire, di conoscere.
dottrinata. 3. scherz. reso sensibile, esperto; educato (il
fatto, anzi per lui giudicherei che fosse reso al merito il suo dovere.
scap tragico, mi ha reso alle volte più duro del dovere. man
un dovere; che è di dovere; reso necessario dalle circostanze o dalle convenienze.
. 2. per estens. reso vivace, brioso, movimentato. de
ant. dirizzato, dricciato). reso diritto, fatto tornar diritto.
scandinavia, è dotato d'un animo altrettanto reso benigno della bontà del genio, quanto
capitale dell'autore tragico, mi ha reso alle volte più duro del dovere. leopardi
. ebefatto, agg. letter. reso come ebete; stupefatto.
agg. assimilato alla civiltà ebraica, reso ebreo. -in partic.: mescolato
excecató). ant. accecato, reso cieco. gravina, 286: svetonio
a combattere. 2. stimolato, reso più attivo, più vivace (una
una passione, da un'emozione; reso più sensibile (una facoltà spirituale).
che gli anni e gli acciacchi avevano reso prepotente in lei. anzi, per
grande quantità che ne producono, hanno reso l'operazione ad un tempo facile ed
un giornale); divulgato, reso noto (un testo antico,
, l'editto pretorio, codificato e reso immutabile e vincolante per i successivi pretori
, le mie mi hanno molto istruito e reso edotto. landolfi, 7-175: un
-al figur.: attenuato, mitigato; reso più facile, più allettante (ma
più allettante (ma al tempo stesso reso volgare). savio, 10-197
staccato dal complesso a cui apparteneva e reso astratto. ojetti, ii-191: manco
capillare graduato in cui si centrifuga sangue reso incoagulabile per vedere il rapporto fra la
sapore selvatico (un frutto); reso gradevole, squisito. crescenzi volgar.
espressione atletica e guerresca che dovevano avere reso brillante la sua giovinezza.
una moneta, un assegno); reso esecutivo (un mandato di pagamento)
un castello antico, ma dalla natura reso assai forte. muratori, 7-i-377:
passò tutto l'inventario delle antichità, reso lungo e minuto più assai del bisogno per
-encomio semplice: quando è verbale e reso dal comandante dell'unità. - encomio
per il naturale processo dell'assorbimento, reso possibile da una attiva endosmosi.
), agg. disus. reso energico, rafforzato, rinvigorito. cesari
epici? zato, agg. letter. reso epico; trasferito con la fantasia in
eppure! che la mia diffidenza m'abbia reso insensato fino a tal segno? più
premiati. cattaneo, iii-3-338: sul ponte reso sdrucciolevole, l'equipaggio intirizzito non può
. cesarotti, i-12: lo spirito reso più sagace e più riflessivo raggira le sue
. è di colore verde cupo, reso più intenso dal rosso scuro che spesso
staccato dal complesso a cui apparteneva e reso astratto. = voce dotta,
, di eroicizzare) t agg. reso eroico, nobile, elevato. magalotti
ogni cosa. -per estens.: reso più intenso. govoni, 87:
piena di fólgori. -rafforzato, reso più intenso. f. gualdo,
, di esasperare), agg. reso più aspro, più doloroso, più tormentoso
alla cura di quest'escrescenza ne avevano reso peggiore il carattere, onde si determinò
, agg. dir. ant. reso esecutorio. giannone, 1-v-474: in
ciò che è richiesto, imposto, reso indispensabile dall'indole o dai fini particolari
(ant. anche essilarato). reso ilare, allegro, divertito; posseduto
ant. explicató). spiegato, reso comprensibile all'intelletto altrui mediante un'esposizione
, il quale si vede precluso o reso difficile il mercato straniero. esportatóre
, in mostra; offerto alla vista; reso palese, scoperto. tasso
4. rappresentato, raffigurato, reso con vivezza, con forza e potenza
. lorenzino, 183: tu m'hai reso la vita, l'onore, la
delicato e grazioso, ma alterato e reso mancante da una lenta estenuazione. carducci
, di esteriorizzare), agg. reso manifesto, estrinsecato (un pensiero,
trasforma. -proiettato all'esterno, reso concreto. c. e. gadda
2. figur. sconfitto, reso impotente; confutato. galileo, 1-1-224
oggetti); profuso con abbondanza; reso valido per una categoria più vasta di
alla cura di quest'escrescenza ne avevano reso peggiore il carattere, onde si determinò
dispari al momento della leva, si era reso disertore abbandonando il paese e dirigendosi verso
altra arte del risorgimento, è stato reso altaprico e si è scoperto. e.
pass, di eternare), agg. reso eterno (fuori dei limiti del
né tremolo. 2. reso durevole per sempre, prolungato al- rinfìnito
un sole a piombo, in un tempo reso indecifrabile ed eterno dalla luce eguale e
. alfieri, 1-1134: io saggio reso / dal tristo esempio, eviterò lo scoglio
, 6-23: un faccino pallido, reso arguto dal naso dritto e prominente,
, 1-336: ne'calici fecondi / reso ciascun facondo / lodava la sua donna.
mansueto intermezzo estivo, quando non sia reso affannoso dal concatenarsi dei temporali che impediscono
: il governo provisorio si era dunque reso impossibile il pagamento delli interessi. e in
fallo1. fallóso, agg. reso scorretto per ripetuti falli (il gioco
molto il falsificato. 2. reso inservibile, inutilizzabile (strumenti, armi
di windsor di william shakespeare (reso popolare dall'opera verdiana).
, agg. (famigliarizzato). reso familiare, diventato familiare, intimo,
); fatto conoscere assai bene, reso consueto, abituale. d
contratto di prestazione d'opera) veniva reso dal dipendente al padrone (nel diritto
, agg. che è reso fanatico; entusiasmato, suggestionato.
fierucolone », a cui il tempo ha reso il nome più cristiano e dato fogge
ma fissato là sulla tela, e perciò reso perpetuo, dà vero fastidio.
, ii-676: solo perché moglie m'ha reso madre, per potersene poi andare spensierato
le mie mi hanno molto istruito e reso edotto, essendo nel tetro caso mio scaturite
fastidio. moravia, i-464: si era reso colpevole del reato di favoreggiamento, passibile
di saux... s'era reso sospetto per aderire favorevolmente alla parte degli
iii-65: la polvere da sparo ha reso facilissimo l'armeggiare; ha diroccatole torri
3. figur. pervaso, agitato, reso inquieto da sentimenti o sensazioni violente,
un ignaro animale. 2. reso fertile (una terra, un campo,
,... una specie di omaggio reso alla sua buona e fedele compagna per
pass, di felicitare), agg. reso felice, allietato; favorito, privilegiato
piantato, appoggiato saldamente e stabilmente; reso immobile, saldo, stabile; impedito
lettere. 3. munito, reso stabile, fortificato, rafforzato. -anche
digiuno di dante; tanto m'aveva reso uggioso il divino poema un illustre dantista
ma fino dalla prima gioventù s'era reso indipendente. bernari, 7-309: aveva
di fertilizzare), agg. reso fertile (un terreno). -al figur
un terreno). -al figur.: reso pro duttivo, fecondo.
dolce umore, / dal proprio fermentar reso fervente, / de'suoi solfi salini
si è con alcuni suoi fetidissimi episodi reso indegno d'esser letto. alfieri,
filiforme, che nelle lampade elettriche è reso luminoso dal passaggio della corrente.
po'di filosofia temperante, essi avrebbero reso un grande e reale servigio all'umanità:
d'un finanziere, detta 'il conto reso ', una commedia detta il 'figaro
ora si vedevano, nel campo, reso assai angusto, del pensiero, neocritici
. (superi, fissatissimo). reso fisso, stabile, tenuto fermo, composto
-fermo, immoto (una persona); reso immobile, immutabile (un'espressione)
ma fissato là sulla tela, e perciò reso perpetuo, dà vero fastidio. de
superi, raro fississimo). reso (o diventato) stabile, immobile,
d'acqua il cui letto è stato reso uniforme da lavori di regolazione in modo
teso unicamente dalla pressione del gas e reso indeformabile da un'armatura interna.
asino con maria. 7. reso insensibile (il palato, il gusto)
ben facile che il liquido mucilaginoso, reso sempre più vizioso per l'ingombramento del
, ed una per i verbi avrebbe reso la lingua più analoga e semplice, e
. cesarotti, i-12: lo spirito reso più sagace e più riflessivo raggira le
un peccato carnale, che si è reso colpevole di fornicazione. capellano volgar
: tanto men voi ch'avete oggimai reso / il forte alle cipolle e la destrezza
. (superi, fortificatissimo). reso forte, robusto, resistente; tonificato
fra tevere e topino. -che è reso più maturo, più acuto (l'ingegno
altre gravissime pene. 6. reso più potente, accresciuto di numero,
del pari che le sue calamità hanno reso sacro e venerando. cardarelli, 3-125
superficie d'acqua); che è reso pericoloso dalla violenza della corrente (un
forzato prodotto. -vino forzato: vino reso saturo di anidride carbonica facendo fermentare il
si riesce a fissare sopra uno strato reso sensibile ai raggi attinici l'imagine degli
è esentato da obblighi, che è reso sicuro. a. pucci, cent
, di francheggiare), agg. reso sicuro di sé; incoraggiato; protetto,
, ché la pozzolana e il granito han reso monolito ciascun blocco di molo. viani
letter. che è impedito, che è reso impossibile (un'azione o anche un'
autorità, il governo... ha reso poco conveniente lavorare la terra.
virtù, di pregi, nobilitato, reso insigne, onorato (con riferimento sia
po'di filosofia temperante, essi avrebbero reso un grande e reale servigio all'umanità.
, polverizzato facilmente; che è reso inconsistente, fragile, che è corroso dal
ii-1-507: solo perché moglie m'ha reso madre, per potersene poi andare spensierato
. 2. per estens. reso fertile; fecondato (un terreno)
le quali si foggia un pezzo metallico reso incan descente, sottoponendolo a
rosso. 2. figur. reso del tutto vano, annientato (un
d'impaccio; astuto, scaltro; reso consapevole dall'esperienza. - anche sostant.
metallico o non metallico) conduttore o reso tale da speciale provvedimento; il procedimento
mobile del lucchetto che viene fissato o reso libero mediante una serratura. carena,
. e sm. tess. tessuto reso soffice e peloso con l'operazione della
.]: 'gazzettiera '. femminile reso necessario dal progresso de'tempi. '
, 4-55: questo stesso strumento fu reso eziandio molto più esatto e geloso mensuratore
parte di fatti, di persone; reso o diventato comune. mazzini, i-547
, ed una per i verbi avrebbe reso la lingua più analoga e semplice, e
134: il più bel servizio l'ha reso alla società l'antropologia...
scerpare gesù. 7. reso immobile dalla morte (una persona).
viani, 14-252: « digiuno » ha reso d'oro anche quel gran ghiaione di
lavori per i quali il voronoff si è reso insigne, di guarire i cretini con
punto / che andrà fra i versi miei reso immortale, / giaccia fra i pianti
, sm. piccolo spazio di terreno, reso adatto (con paglia, foglie secche
e di pigmea statura più notabile sia reso tesser piccino. alfieri, 1-646:
, di giocondare), agg. reso giocondo, colmato di gioia; allietato,
, di giulebbare), agg. reso dolce con il giulebbe; sciroppato.
lui, forse chi stava per giungere avrebbe reso indimenticabile quella notte. -in
, nel senso 4 che può essere reso giusto sec. xviii, nel senso
(superi, giustificatìssimo). teol. reso giusto; liberato dal peccato e rivestito
: achille..., avendo reso a priamo il corpo di ettore, fa
sfamato. giustizia: ogni ben fatto è reso. moravia, i-454: era stata
dei danni quegli imbecilli, gli aveva reso giustizia. -riconoscerne i meriti, tributargli
i-34: se veramente il figlio si fosse reso responsabile, e consapevole di tanta colpa
ville di roma. -figur. reso splendente. d'annunzio, iv-2-3:
rendo. 4. ant. reso sommamente felice. tavola ritonda, 1-168
. piccolo pane di forma tondeggiante, reso più gustoso con l'aggiunta di anici
che sgocciola, aspirato con avidità, reso sdutto quel grosso membro grinzoso, la biscia
lunghissimo budello gonfiato. -teso e reso convesso dal vento (una vela,
delicato e grazioso, ma alterato e reso mancante da una lenta estenuazione. leopardi
, per encomiarlo del « grande servizio reso alle istituzioni e alla civiltà ».
o dentro a'fossi, con sopra reso un graticcio di frasche, per ripararsi
dalla fatica, dalla morte); reso torpido (dal cibo, dal vino
masch. fecondato (l'utero); reso voluminoso dalla gravidanza (il ventre)
. fagiuoli, xiii-121: mi ha reso il vostro foglio il catastini, /
fine bellezze. 33. reso insensibile alla colpa, al vizio (la
lor difesi. -posto al riparo, reso sicuro. compagni, 1-1: dirò
pietra. -figur. fiaccato, reso imbelle. redi, 16-ii-59: la
stinta. -sconquassato, dissestato, reso impraticabile o inservibile, messo fuori uso
di guazzi; paludoso; allagato; reso molle, fangoso da piogge abbondanti (
con la guerra d'industria si era reso permanente lo stato di pura guerra,
, in virtù della grazia, è reso immune dall'inclinazione al peccato.
), agg. raro. reso idiota, istupidito. panzini,
). 2. agg. reso impermeabile mediante tale sostanza. = voce
suona 'ilio '... reso dagli inglesi con 4 igloo voce..
ignobilitare), agg. ant. reso ignobile; svilito, spregiato. baldi
viene a cadere chi si è reso colpevole di atti ignobili o diso
, agg. rallegrato, allietato, reso ilare. pirandello, 5-29: -vedi
il giovane andava allora incontro 10 aveva reso loquace, ilare. d'annunzio, i-13
agg. (ant. inleggiadrito). reso bello, aggraziato, piacevole; ingentilito
tesser sottoposto ad insulti apoplettici l'avean reso quasi stupido ed illetarghito. illetterato1
, di illibidinire), agg. reso o diventato libidinoso. bocchelli,
di illimpidire), agg. reso chiaro, nitido, trasparente.
(ant. inliquidito). reso liquido, liquefatto, fuso.
. (ant. inlividito). reso o divenuto livido; coperto di lividure
. 2. per estens. reso o divenuto plumbeo, fosco;
. inluminato; superi, illuminatissimo). reso luminoso, rischiarato dalla luce naturale o
. 2. per estens. reso bello o nobile; abbellito,
dall'errore; ispirato; istruito, reso edotto. panziera, 1-23: e'
4. onorato, glorificato; reso illustre, celebre, famoso.
è un nome da tanti eroici santi reso sì illustre, che porta più asterismi di
agg. che ha acquistato baldanza; reso baldanzoso, fatto ardito.
, di imbalordire), agg. reso balordo, intontito, inebetito.
giacigli. 4. figur. reso profondamente partecipe di determinati sentimenti, concetti
imbiondare), agg. letter. reso o divenuto biondo. -al figur.:
imbiondire), agg. diventato o reso biondo. ricciardo da cortona,
, di imbricconire), agg. reso o diventato briccone. tommaseo [s
imbrillantato di vermi! 3. reso brillante, luminoso. ojetti, iii-244
. imbronzito, agg. reso o divenuto del colore del bronzo;
immaginarvi quanto la mia scoperta mi abbia reso tranquillo. l. gualdo, 51
2. per estens. reso sterile, impoverito (un serao
molto immalinconite. -per estens. reso cupo, pervaso da un'atmosfera di
raro. che non può essere reso noto o palese; che non può essere
gran silenzio li ravvolse, un silenzio reso più immenso dal trillare dei grilli e degli
; inattivo. loredano, 30: reso immobile da una non conosciuta stupidità,
immobilire), agg. ant. reso immobile; immobilizzato. -anche: diventato
, di immobilizzare), agg. reso immobile, costretto all'immobilità; bloccato
immontonare), agg. letter. reso ottuso e inetto. guerrazzi, 10-333
), agg. letter. reso eternamente famoso; perpetuato nel ricordo attraverso
immortalizzare), agg. letter. reso o diventato immortale. salvini, xii-1-388
». 2. figur. reso insensibile, indifferente; protetto, difeso
. pananti, i-341: mi avete reso un servizio impagabile. fu. ugolini
le piume. -per estens. reso più intenso; esasperato dall'attesa (
impedantire), agg. diventato o reso pedante o pedantesco. grazzini,
come bene infinito. 2. reso difficile o impossibile, ostacolato (un'
(un progetto, un amore); reso vano, mandato a monte (un
-con riferimento alla funzione stessa: reso difficoltoso, alterato. salvini,
in vista di un determinato fine; reso inutile, inefficace; inutilizzabile. vasari
insomma, è impensabile solo in quanto reso astratto e naturalizzato (cronaca):
valore illativo. impeperonito, agg. reso simile a un peperone. - in
'invendute'. meabilizzare), agg. reso impermeabile. = voce dotta, lat.
2. diventato più cattivo, reso più malvagio; crudele, spietato;
. ant. diventato perverso, corrotto, reso malvagio, perfido. scannelli
impettegolito, agg. raro. che è reso pettegolo (una persona).
di grandezza, di slanci eroici; reso meschino, immiserito. tommaseo, 11-484
3. ant. complicato, reso difficile, oscuro. latini, rettor
divenuto pigro, dedito all'ozio; reso svogliato, accidioso dall'inattività; indolente.
vagone impiombato. -appesantito (e reso più offensivo) da un nucleo di
imputridire), agg. placato; reso mansueto. crudeli, 1-72:
, di impossibilitare), agg. reso impossibile. muratori, 1-9: quanto
monti, v-497: il dolore m'aveva reso insensato e impotente a parlare nonché a
1085: l'impoverimento dei possidenti avrebbe reso sempre più difficile i rapporti fra essi
); fecondato (una pianta); reso fertile (un terreno).
ii occupò il regno, l'avea reso imprescrittibile. de luca, 1-2-16:
non affaticarmi senza profitto in un negozio reso difficilissimo dalle impressioni fatte per lungo tempo
, di impreziosire), agg. reso prezioso (e, anche, raffinato,
. sottratto alla fruizione degli altri; reso esclusivo, tenuto in serbo; occultato.
la pioggia insistente... aveva subito reso improbabile ogni ulteriore frequentazione del giardino.
, fece combattendo ritirar le sue reso tempestoso. - anche al figur.
da rughe nere. 2. reso smilzo. verga, 4-28: costui
3. figur. indurito, reso insensibile. gramsci, 6-373: le
imprudente e forse dalle promesse dei francesi reso più temerario,... negò
impurato, agg. letter. ant. reso impuro; mescolato, alterato.
1-163: l'approdo era... reso inabbordabile da impervie opere di difesa.
di inabilitare), agg. reso inabile; privato della capacità di compiere
inalbata dalla luna. -figur. reso raggiante, luminoso. a. boito
innamarito). ant. e letter. reso amaro. libro di prediche, 65
, di inamidare), agg. reso rigido mediante qna salda d'amido; stirato
. 2. per estens. reso asciutto; disseccato, prosciugato. -
4. ant. paralizzato, rattrappito, reso insensibile. g. b. casaregi
agg. ant. e letter. reso ruvido al tatto; reso ispido. -
e letter. reso ruvido al tatto; reso ispido. - anche: irritato,
tenerezza. 7. reso più gravoso, aumentato (un'imposta)
, agg. letter. diventato avido, reso avido. marino, 7-216
è ben facile che il liquido mucilaginoso, reso sempre più vizioso per l'ingombramento del
. -per estens. ant. reso coriaceo, indurito. imperiali, 4-464
perché sia registrato in attesa di essere reso pubblico. provvisioni de'consigli maggiori della
, un terrapieno); rafforzato, reso più saldo (un muro, una
metastasio, 1-v-494: mi fu esattamente reso il riverito foglio di vostra eccellenza in
elettrica con un sottile filo di metallo reso incandescente dalla corrente; in passato,
; portentoso. -in partic.: reso invulnerabile o straordinariamente potente per opera magica
con questa maniera di ragionare d'avervi reso capacitabile e vero quel che voi giudicavate
quando che d. garzia suo padre, reso vigilante da quella lettera che gl'incaricava
e meschinissimo ufìzio, se pria non ha reso i conti. manzoni, pr.
ec. 4. figur. reso percettibile attraverso una forma concreta e compiuta
di catrame; asfaltato, bitumato; reso impermeabile mediante uno strato di catrame.
pass, di incavare), agg. reso cavo; foggiato, ricavato mediante incavatura
. illuminato intensamente, rischiarato vivamente; reso avvampante. d'annunzio, iv-1-100:
rafincerata » sf. tela o panno reso impermeabile freddore o costipazione. mediante uno
bottiglie. perto, spalmato o reso impermeabile da uno inceraménto, sm
novella camerino stretto da'suoi capitani essersi reso a'patti. brusoni, 4-i-25:
mi staranno. 6. milit. reso inutilizzabile mediante un chiodo confitto nel focone
: colliquazione o soverchia sierosità del sangue reso acre dai sali alcalici acri e incidenti.
. per estens. incancrenito, divenuto o reso più dolorante (una piaga, una
, di incitrullire), agg. reso o divenuto citrullo; incretinito. beltramelli
incittadinare), agg. disus. reso o diventato cittadino; trasferito dal contado
pass, di incivilire), agg. reso o divenuto civile.
stilografica affacciata al taschino. 3. reso o divenuto domestico (un albero, una
. 3. per estens. reso aderente, appiccicato (al corpo o
a. contarmi, li-7-371: si è reso totalmente incomunicabile dai confidenti. magalotti,
onesto e leale non me ne ha reso meritevole. tarchetti, 6-i-264: io trattarvi
tutto il calore possibile, ne ho reso evidente l'inconsistenza. -vanità,
agg. che ha preso coraggio; reso fiducioso, sicuro; animato, confortato
6. figur. esaltato, onorato, reso glorioso. anonimo, i-505: sì
), agg. che si è reso suscettibile o meritevole di una punizione.
. incotennuto, agg. ant. reso duro, resistente come la cotenna.
intorno. -investito dal sole, reso torrido, ardente (un territorio,
incristallire), agg. letter. reso o divenuto simile al cristallo. — in
. (ant. incruditilo). reso o divenuto crudele, spietato, implacabile
pass, di incrudire), agg. reso o divenuto aspro, rozzo,
tenaglie, il pezzo metallico, reso incandescente nella forgia, e si batte
oscurato, ottenebrato. - anche: reso o divenuto carico, intenso (un
di incuriosire), agg. reso o divenuto curioso, attento, interessato.
indannunziato, agg. letter. reso o diventato simile al d'annunzio;
, indebelito). diventare debole, reso fiacco; privato di forza, di vigore
persuasione di eschilo. 4. reso o diventato debole politicamente, economicamente o
; stato di chi è o si è reso o si ritiene privo di onorabilità e
deve dire o fare; imbeccato, reso edotto, messo a conoscenza di qualcosa
pass, di indicare), agg. reso metri, i cronometri, gl'indicatori dell'
con l'indicatore di direzione nello reso palese, manifesto, denotato.
ma fino dalla prima gioventù s'era reso indipendente vivendo senza base e facendo lunghe
. indivinizzato, agg. ant. reso partecipe della perfezione divina, della
, se l'indocilità della carne ci ha reso meno attenti alle vostre necessità, men
pass, di indocilire), agg. reso o diventato docile; ubbidiente,
sarà punito. 2. figur. reso duttile, raffinato (la lingua).
. (ant. indulcito). reso dolce, diventato dolce. b
oppure di lasciarla stare. — reso commestibile mediante l'indolcimento (olive,
. 2. per estens. reso meno aspro, raddolcito, mitigato (
più. 5. ant. reso duttile o malleabile (un metallo).
indubetato), agg. ant. reso dubbioso, esitante; timoroso.
endurato; superi, induratìssimo). reso o divenuto duro, compatto, resistente
, 24 (403): quell'aspetto reso ora più squallido, sbattuto, affannato
3. che non è stato ancora reso noto al pubblico (attraverso la stampa
. monti, xii-5-209: i cavalli di reso cangiati in acqua è tal fallo,
chiarito, risolto; che non è stato reso comprensibile; misterioso, indecifrato; oscuro
difficultà. giannone, 1-v-193: hanno reso inestricabili molti giudizi. rajberti, 2-134
scoperto l'inganno e l'innocenza, / reso l'aveste [amore] a trattar
). che è o si è reso indegno (per colpe, vizi, scelleratezze
2. per estens. che si è reso o si rende colpevole di gravi colpe
il nome di colui che si fosse reso colpevole di un delitto considerato particolarmente efferato
), agg. diventato fanatico, reso fanatico. -per estens.: preso
creatura. -disonorato, diventato o reso spregevole; offeso, infamato.
alla gerusalemme. infarneticato, agg. reso fanatico, invasato. papini, vi-213
. letter. che non può essere reso felice, inappagabile. leopardi, ii-159
e), agg. letter. reso infelice; afflitto, tormentato, rattristato;
, diventato più cattivo, più malvagio, reso disumano); incrudelito. niccolò
(ant. infeminito). diventato o reso fiacco e debole fisicamente e moralmente;
. infestalo; superi, infestatissimo). reso malsicuro, pericoloso per continue scorrerie di
da nocivi effluvi. 2. reso infetto, contagiato. ruscelli, 2-39
, di infiacchire), agg. reso o diventato fiacco, debilitato, svigorito;
pass, di inficiare), agg. reso nullo, invalidato. -per estens.
infierire), agg. divenuto o reso aspro, crudele; feroce, malvagio.
, infevelito). divenuto debole, reso fiacco; privato di forza, di vigore
5. abbellito, impreziosito, reso più interessante (un discorso, uno
infiorentinare), agg. letter. reso o diventato fiorentino; domiciliato in firenze
, agg. letter. diventato o reso fiorentino. -in partic.: adattato
inflaccidire), agg. letter. reso o diventato flaccido. vallisneri,
, xi-312: la disciplina inflessibile aveva reso il volto di filippo ii senza espressione
infloscire), agg. raro. reso o divenuto floscio, molle, cascante.
in animate bruto e finalmente l'avesse reso umano con infondergli l'anima razionate.
. ant. rafforzato, rinvigorito, reso più saldo, più vigoroso. -
ant. e dial. enfragedito). reso fradicio, marcio; marcito, putrefatto
infrancare), agg. ant. reso franco, libero. b.
infranchire), agg. ant. reso o diventato franco, libero, sicuro,
infrigidàre), agg. ant. reso o diventato freddo, gelido.
(ant. infmilito). reso frollo, frollato. -per estens.:
nuovo. 2. figur. reso gradevole con abili accorgimenti. borsi,
. 2. per estens. reso più vivo, ardente, luminoso (
di ingaglioffare), agg. reso gaglioffo, sciocco, scioperato.
ingaìre), agg. letter. reso o divenuto gaio, festevole, ridente.
ha assunto il colore del gelsomino; reso candido. f. f.
costumi ingentiliti. 2. figur. reso aggraziato, imbellito, illeggiadrito. -
lingua. 4. agric. reso domestico, adatto alla coltivazione (una
sto bene. 3. reso più intenso (un sentimento).
onesto e leale non me ne ha reso meritevole, e voi sareste ingiusto verso
pass, di ingoffare2), agg. reso goffo, ingoffito. gozzano
pass, di ingoffire2), agg. reso goffo, impacciato. e
, agg. letter. diventato o reso goloso, ghiotto, avido, desideroso
; ingrommato, incrostato. -anche: reso appiccicoso. guerrazzi, 2-587: staccò
manzini, 13-148: lo ha reso anche capace di menzogne speciali che,
. che ha assunto proporzioni maggiori; reso o divenuto grande o maggiore, ingrossato
divenuto grande o maggiore, ingrossato; reso o divenuto più spazioso, esteso
sacrificio. 4. pitt. reso grandioso, magnifico (lo stile).
non procura gratitudine a chi l'ha reso. proverbi toscani, 158: comun
, agg. ant. diventato o reso più pesante. galileo, 4-2-420
, di ingraziosire), agg. reso grazioso; ingentilito. s.
ingrigito. 3. figur. reso scialbo, dimesso. soldati, 2-226
6. figur. diventato o reso più intenso, più forte (un
trattenga sinché dalle pioggie il setit sia reso inguadabile. pascoli, 906: passano il
, guidato, indirizzato; ammaestrato, reso edotto. m. villani, 1-71
. innaltrato, agg. letter. reso o divenuto un altro; profondamente mutato
il canal di loredo... è reso innavicabile affatto, talché converrà o non
fittamente o intricatamente o, anche, reso più resistente, più saldo da elementi,
, di innervosire), agg. reso o diventato nervoso; irritato; messo in
6. figur. introdotto, reso partecipe, inserito (in un contesto
, 5-128: in quel cor, reso di tigre contro di se medesima, si
: il capolavoro d'ieri risulterebbe offuscato o reso inoperante nell'anima degli uomini per virtù
buono,... ma può esser reso cattivo e per l'oggetto e per
: dalle sopravegnenti pioggie inorgoglito e rapido reso, il fiume scoteva da sé ogni giogo
parvenza di credibilità, di attendibilità; reso accetto, gradito; nobilitato.
ant. rappresentato più orribile, reso più orrido di quanto non sia in
, di inquietare), agg. reso o diventato inquieto; turbato, congestionato,
2. alterato da inquinamento; reso impuro o malsano, contaminato, infettato
, agg. letter. ant. reso folle; sconsiderato. laude cortonesi
di sangue altrui; che si è reso responsabile di uccisioni, di omicidi.
). letter. impazzito; diventato o reso folle; forsennato. iacopone
, di insaporire), agg. reso o diventato saporito, gustoso; condito.
pecorino sardo. 2. figur. reso più piacevole, più interessante o più
puglia. 2. figur. reso o diventato insensibile, indurito (una
inschiavire), agg. letter. reso o divenuto schiavo; asservito, assoggettato.
inselvaggire), agg. letter. reso o diventato selvaggio, inselvatichito.
moltitudine ignorante. 2. figur. reso o diventato rozzo, duro, intrattabile.
mia e la mia confusione m'avea reso immobile ed insensato più d'una statua
alla posterità, s'egli non l'avesse reso odioso alla chiesa colla sua guerra contro
inseverire), agg. letter. reso o diventato severo, austero.
una insigne e pertinace lesione del ventricolo reso incapace a ritenere il cibo. spallanzani
insignorilito, sf. letter. reso più raffinato, più prezioso; nobilitato
, agg. raro. diventato o reso signore o sovrano di un territorio,
5-2-150: penso... d'avervi reso capacità- bile... che l'
malanimo di quell'uomo mi avrebbero certamente reso intollerabile la permanenza in quella casa.
insipidire), agg. diventato o reso insipido. - anche: privo di gusto
pioggia insistente... aveva subito reso improbabile ogni ulteriore frequentazione del giardino.
insoavire), agg. letter. reso gradevole al gusto; addolcito, ingentilito.
insollire), agg. tose. reso molle, soffice; rammollito. - anche
l'inveterata e forte coesione non sia già reso insolubile. 6. che non
insolubilizzato, agg. chim. reso insolubile per effetto di particolari reazioni chimiche
agg. letter. pervaso di suoni, reso echeggiante. linati, 17-89
. entrato o messo in sospetto; reso sospettoso, diffidente, guardingo.
illativo. insottilito, agg. reso sottile, impiccolito. d'annunzio
agg. letter. indotto a sperare; reso fiducioso, sicuro di sé.
, agg. letter. ant. reso spesso, denso, compatto; condensato.
inspidito, agg. region. reso inspido, irto, arruffato. -
letter. ant. diventato o reso stolido; incretinito, istupidito.
, di insudiciare), agg. reso o divenuto sudicio; sporcato, imbrattato,
capuana, 12-176: gli aveva anche reso il bacio, presa da compassione nel
tesser sottoposto ad insulti apoplettici l'avean reso quasi stupido ed illetarghito. bicchierai,
(ant. insoperbito). diventato o reso superbo, montato in superbia; inorgoglito
(una superficie); solcato, reso accidentato da concavità, da avvallamenti,
oggi guasto anche in quelle province, fosse reso possibile con opportune riforme ai metodi di
pass, di integrare), agg. reso intero, completo, perfetto supplendo a
altri, s'intende; gli aveva reso più d'un servizio (il manoscritto non
2. figur. ottenebrato nella mente; reso o divenuto privo di coscienza, di
4. che è divenuto o è stato reso di colore scuro, bruno, cupo
5. figur. divenuto o reso incomprensibile, oscuro; arduo da intendere
che è divenuto o è stato reso tenero, morbido, molle; ammorbidito,
, di intensificare), agg. reso o divenuto più intenso, accresciuto di
, irrobustito; accentuato, amplificato; reso o divenuto più tumultuoso o più numeroso
prato intercluso. 2. reso impraticabile. gessi, 304: il
interpretare; che può essere spiegato, reso intelligibile. bibbia volgar.,
interribilire), agg. letter. reso o divenuto terribile; adiratissimo, inferocito
, ii-10: inter- rogollo acomate, reso vie più curioso della condizione, presenza
intiepidato). ant. e letter. reso, divenuto tiepido. del
, agg. (intepidito). reso o divenuto tiepido o più tiepido (
-disus. provvedimento dell'autorità competente, reso di pubblica ragione, che dispone la
che non si piega; che è reso rigido. salvini, 16-1-284: storiata
, perché quel che si fa è reso, e l'intollerante insegna agli altri
-sbiancato, scolorito. -anche: reso uniforme. savinio, 1-42: palestina
pass, di intontire), agg. reso tonto, inebetito, incretinito; stolto
), agg. tose. reso o divenuto torbido, intorbidato. -per
. (ant. inturbidato). reso o divenuto torbido; privo di limpidezza
. 2. per estens. reso o divenuto fosco; oscurato. -anche
intorbidata dall'arte. 5. reso o divenuto difficoltoso, intricato (una
, di intorbidire), agg. reso o divenuto torbido; privo di limpidezza,
agg. (ant. intermentito). reso insensibile e incapace di muoversi (un
, di intorpidire), agg. reso torpido; privato della sensibilità, della
, di fede, di entusiasmo; reso pigro, apatico, indifferente, ottenebrato,
chiaman trovate pubblicitarie! 2. reso velenoso con sostanze tossiche, cosparso di
, agg. ant. reso intrepido, sicuro, coraggioso.
e lo intristire delle cose politiche avevano reso più provvido, fu sollecito di avviare il
intriviato, agg. letter. reso triviale, considerato scurrile.
mali domestici... mi hanno reso estremamente intronato e trascurato. foscolo, xix-
4. sconquassato, incrinato, ammaccato; reso pericolante, lesionato, sinistrato.
ripeto, quelle stesse onde fu intuito e reso il gran dramma della passione dal sentimento
del corpo umano); diventato o reso tumido. m. rossetti,
inturgidire), agg. diventato o reso turgido; gonfiato, ingrossato, teso
. che è divenuto o è stato reso umido; intriso di umidità; cosparso
, 1-i-44: allor decio, di sé reso maggiore: / chi m'uccide?
di stelle acerbe e dire / gli abbian reso invarcabile il sentiero? orioni, x-14-213
invedovato, agg. letter. ant. reso o divenuto vedovo; privato, spogliato
, agg. letter. ant. reso vedovo; abbandonato, privato.
agg. ant. e letter. reso velenoso, avvelenato. baldelli,
celesti il sacro coro! 3. reso più accanito, aggravato (una disputa,
: per quanto anch'io possa essermi reso conto della straordinaria inventività di questi artistoni
tanto restavano sempre eguali. -lucidato, reso lucido con vernice (cuoio, scarpe
che gli portava, l'ava vano reso ardentissimo contro di lui. -avere
, agg. letter. diventato o reso vile, codardo, abietto. -anche
, di invigorire), agg. reso forte, vigoroso sia fisicamente sia moralmente;
fisicamente, fiaccato moralmente; diventato o reso vile, codardo, pusillanime; meschino,
3. figur. diventato o reso più acuto, lancinante (un dolore
agg. ant. e letter. reso vizioso, corrotto, depravato.
. privato di spontaneità, di naturalezza; reso artificioso. tommaseo, 11-97:
, di involgarire), agg. reso o divenuto volgare, rozzo; che ha
, rimane figura. 23. reso difficile, complicato (un affare, una
brina. 3. figur. reso più lodevole, più meritorio. dominici
santo. 4. figur. reso meno sgradevole o spiacevole; fatto apparire
di turchino. 4. figur. reso profondamente partecipe o influenzato, pervaso da
teol. nella teologia cattolica, culto reso alla madonna che consiste in una specie
e per le sofferte fatiche e viaggi, reso da più anni infermiccio, tanto che
iridare), agg. letter. reso o diventato iridescente; venato d'iridescenze.
espressione del volto, nella persona; reso radioso. fogazzaro, 13-75: irradiato
: egli non vedrà più, se non reso irriconoscibile e ignominioso dall'orrida acconciatura dell'
, 1-275: la parte che ha reso la dichiarazione infedele è altresì tenuta a corrispondere
3. che non può essere reso in altra lingua; intraducibile.
nei propositi. -anche: diventato o reso indifferente, insensibile, apatico, abulico;
non affettuosi per la regina s'è mai reso colpevole il re? d'annunzio,
2. incitato, istigato, provocato; reso ostile, aggressivo, battagliero; dominato
biscie. 7. figur. reso più acuto e intenso (un sentimento,
'è il metallo coperto di ruggine, reso men atto al suo uso, nonché
2. figur. diventato o reso brusco, rude, scostante; rozzo
, agg. ant. diventato o reso rustico, rozzo, scortese.
nodi. 2. figur. reso aspro; inasprito, esasperato, incattivito
isterizzato, agg. letter. reso isterico, nevrotico. e
tanti, che da sé soli averebbero reso illustre ogni altro pittore. -sostant.
l'energia fisica); intormentito o reso insensibile (un organo del senso);
italianeggiare), agg. disus. reso italiano. gioberti, ii-175:
, xviii-7-409: [la natura ha reso] l'uomo, che forse naturalmente era
, agg. teol. ant. reso giusto, liberato dal peccato.
sia fisicamente, sia moralmente); reso brutto, deforme, sgraziato.
che racchiude un sottilo filo di metallo reso incandescente dalla corrente; è utilizzata per
pere 'di vetro contenenti il filamento metallico reso incandescente dalla corrente elettrica. inventore thomas
= dal tipo mediterraneo ampoma, reso secondo la forma settentrionale l'ampon e
giorni di festa, ed associato all'omaggio reso ad un illustre cittadino, corresse per
a provocare la morte, chi si fosse reso colpevole di delitti a sfondo sacrale,
una gramatica toscana... ha pur reso il mio nome un bric- ciolino illustre
latino * latifundum '; ma non reso italiano per l'autorità di alcun buon autore
fraccaroli ha corretto ibsen, lo ha reso piacevole e amabile, lo ha latinizzato
alle quali dà origine lo smembramento (reso possibile dal principio dell'isomorfismo) del
freschi. è di colore verde cupo, reso più intenso dal rosso scuro che talora
per lo più con sostanze detersive; reso pulito, mondo, netto; depurato
dalla pioggia, spazzato dal vento; reso limpido, terso, trasparente (il cielo
sostanza: in contrapposizione a greggio); reso adatto, attraverso successive lavorazioni, per
i beduini], ma questo mi è reso impossibile dall'autista che mi accompagna,
alfieri, 6-91: lui tribuno hai reso / spregevole... alla stessa
legali. -in partic.: reso lecito dal diritto; dotato, a
, sarà sempre insolubile? 2. reso legale, dotato di legalità, di formale
inzeppati. 19. gastron. reso più denso e consistente mediante l'aggiunta
atto redatto per iscritto e pubblicato (reso di pubblica conoscenza). savonarola,
flippo il bello (1300) ebbe reso immobile in parigi il supremo giudicio feudale
suo argento scaturir. 2. reso moralmente lecito; giustificato; dotato di
. -legno bachelizzato: quello che è reso più resistente mediante impregnazione di resine> sintetiche
pass, di letificare), agg. reso lieto, allegro, contento; colmato
di intima gioia. -anche: reso euforico. cavalca, 20-95: della
zucchette. 2. figur. reso ameno, ridente; abbellito. bucini
. 26. dir. accertato e reso pubblico in conformità della procedura prescritta (
. (superi. levigatissimo). reso liscio; spianato, polito; privo
, inflessibilmente ottimista. 5. reso meno aspro, duro, violento (un
posto in condizione giuridica di libertà; reso libero (una persona già in condizione
9. sottratto al dominio del demonio; reso libero mediante esorcismo. tommaseo [
invasava. 10. scampato, reso immune, sottratto a una situazione pericolosa
francia o di germania mi era già reso capace di una mia logica etica ed
all'effetto di una legge fisica; reso libero di esplicare le proprie forze interne
sciolto dal vincolo di false credenze; reso capace di conoscere il vero (lamente,
quella licenza di costumi, che ha reso trista la corte papale di avignone.
o per giustificato motivo (quando esso è reso necessario da una grave inadempienza del lavoratore
latona. 3. asservito, reso schiavo. assarino, 4-32: siasi
nuovo a realismo è... reso più complesso, in realtà, dal confluire
xi-123: ho preso a bastia quel treno reso celebre da tutte le descrizioni della corsica
redi, 16-ix-3: beva sempre vino reso acciaiato con lo avervi tenuto dentro infuso
svelare un segreto, oppure chi s'è reso insopportabile per l'eccessiva loquacità.
alquanto unguento linguino, gli avrebbe meglio reso nel fare. = deriv.
, di liquefare), agg. reso o diventato liquido o pastoso sotto l'azione
-incandescente, rovente. -anche: reso fluido dall'altissima temperatura (il magma
7. ant. liquefatto, sciolto; reso liquido. storia di stefano, 9-11
(ant. lissato). reso o divenuto liscio; steso, stirato,
perso valore, vigore, energia; reso o divenuto debole, fiacco; spossato,
noti e valenti liticatori, lo avevano reso noto e temuto. = voce
cavallo). 5. figur. reso simile; ridotto a un medesimo o
locupletare), agg. letter. reso o divenuto ricco; provveduto abbondantemente,
malanimo di quell'uomo mi avrebbero certamente reso intollerabile la permanenza in quella casa.
di lubrificare), agg. reso scorrevole dall'immissione di lubrificante (un
ciola, aspirato con avidità, reso sdutto quel grosso membro grinzoso, la
. 3. per estens. reso lucido; lustrato. monelli, 2-299
cera. -figur. ravvivato; reso più luminoso, più chiaro.
5. locuz. tirato a lucido: reso brillante, terso, lucente.
s. v.]: 'luculato': reso lucido. = deriv. da
grazia di dio, l'uomo è reso capace di credere le verità rivelate; influsso
sole che mi struggeva riverberando da'sassi e reso stracco dall'aiutare a tener i calessi
, rischiarato più o meno intensamente; reso più luminoso, più vivo, piùsplendente.
erano luminosissime; e il bulino aveva reso con molta potenza lo scintillio dei ricami
: ho preso a bastia quel treno reso celebre da tutte le descrizioni della corsica
questo luoco cognosce gli padiglioni del re reso con bianchi veli. m. villani,
è, nei trattati di metrica, reso ritmo esterno e staccato in sillabe e in
degli autori e l'importanza della questione reso hanno celebre questo luogo. rosmini,
. -essere lupo di bosco: essersi reso irreperibile; vivere alla macchia; essere
francia o di germania, mi era già reso capace di una mia logica etica ed
che arrivano alla vecchiaia senza che abbia reso loro altro frutto che il dolore di
), agg. che è stato reso lucido, brillante; lucidato; che è
lustreggiare), agg. letter. reso o divenuto lucido. linati, 25-98
rappresentato da parecchie specie (fra cui il reso) nell'asia meridionale e da una
non sapendosi chi egli sia, è reso sospetto al governo, e voi siete
10. letter. raffinato, perfezionato; reso esperto, abile, provetto.
specie di una famiglia nobile) era reso, in tutto o in parte (
6-ii-504: egli [il porta] ha reso popolare in italia il carattere milanese,
vedevo nella mia infanzia. 2. reso migliore moralmente e spiritualmente. anonimo,
questo fatto, grave in se stesso e reso ancor più grave dalle menti accendibili e
, 10-42: lo zelo l'ha reso ben magro / tra il sentore dei letti
maledicevano il capitan loro perché se era reso così malamente, onde ne pativano malissimi
pisanella, la donna maliosa che ha reso demente il suo figlio. -che produce
4. ant. e letter. reso o divenuto scaltro e accorto; smaliziato
maledicevano il capitan loro perché se era reso così malamente, onde ne pativano
contro l'amministratore che o non ha reso il conto, o lo ha reso
ha reso il conto, o lo ha reso informe, o ha malversato. romagnosi
camilla hai fatto, oggi ti è reso. goldoni, x-445: che pretendi,
delicato e grazioso, ma alterato e reso mancante da una lenta estenuazione. soldati,
lavori per i quali il voronoff si è reso insigne, di guarire i cretini con
offerto liberamente quale ricompensa per un servizio reso o per un favore ricevuto; emolumento,
). ant. e letter. reso o divenuto schiavo, posto in servitù o
con la bandiera in manega per aver reso biagrasso al leva in persona a patti
di incisione in cui il disegno è reso esclusivamente mediante punti più o meno grossi
p. 2. ant. reso noto, comunicato, diffuso, divulgato.
5. reso percepibile ai sensi, rivelato all'intelletto,
, reo manifesto. -reso noto, reso palese, rivelato. -anche: scoperto
482: il passare del tempo ha reso manifesto che -locandina; programma di un pubblico
. arici, iv-437: si è reso colpevole per aver menato le mani addosso
persona o la cosa o di essersi reso conto personalmente di ciò di cui si
4. ridotto a malpartito, reso malconcio con percosse o colpi violenti;
, di mansuefare), agg. reso o divenuto docile, calmo, mansueto (
e l'adorarono. 2. reso o divenuto meno aspro, meno duro
d'animo (una persona); reso più gentile, più umano. -anche
cagna rappacificata col mondo. -raddolcito, reso più mite (lo sguardo).
3. ingentilito, incivilito; reso meno selvaggio, dirozzato, raffinato.
riproduce. 5. ant. reso adatto alla coltivazione mediante un opportuno lavoro
agg. (mantelleggiato). ant. reso difficoltoso, gravato. g
alla caviglia, galloccia, ecc. 'reso alla marca ': si dice di
con que'marchi di opulenza egli avria reso il suo riscatto più disastroso. salvini,
: nessuno meglio di lui si era reso conto di certe venature correnti dentro il
la quale si foggia un pezzo metallico reso incandescente, sottoponendolo a pressioni dinamiche
. il lato intero del covo è reso molle e caldo da un copioso strato
medesimare), agg. letter. reso o divenuto una cosa o una persona
dell'amore al meraviglioso, che ha reso questa nobile e bella metà del genere umano
mediopiano, sm. geol. territorio reso ondulato o quasi pianeggiante dalla forte azione