quantunque ti gravi la tribulazione non ti reputare abandonato. boccaccio, i-199:
, giudicare per quel che vale; reputare, aver caro. bartolomeo da s
, a biasimo, a infamia; reputare, ritenere; assegnare, imputare.
fastidi. 20. ritenere, reputare, stimare, tenere in conto (
dicatti, o di catto: doversi reputare fortunato di poter fare una data cosa
catto. -aver di grazia: reputare qualcosa un grande favore. grazzini
3. figur. pensare, credere, reputare, ritenere; giudicare, stimare.
specialmente le navi da guerra si debbano reputare territorio della nazione,...
ricchezza particulare non si dee vanagloriare, né reputare d'avere assai fatto, né pentirsi
ride del nostro orgoglio che ci fa reputare l'universo creato solo per noi.
.: attribuire valore, importanza; reputare, avere in stima, tenere in
sforzi e metterli a proprio credito e reputare giusta una promessa e speranza di retribuzione.
... che perché veramente convenga reputare... opere tanto sublimi, supervacanee
ride del nostro orgoglio che ci fa reputare l'universo creato solo per noi,
proposizione oggettiva: ritenere, presumere, reputare; sperare, confidare, temere (
credete. 10. tr. reputare, giudicare, stimare (una persona
declini e vilifichi, più è da reputare vilissima, come magiore difetto. a
intendere, interpretare, ritenere, reputare. piccolomini, xxi-1-334: oh quanto
tr. [disdégno). non reputare degno di sé, giudicare indegno;
(verso qualcosa o qualcuno); reputare di qualità inferiore o di bassa condizione
commune. -giudicare, stimare, reputare, credere espediente: ritenere opportuno,
ant. e letter. stimare, reputare, giudicare; tenere nel conto dovuto
. ovia [ió <; * il reputare felice'; cfr. fr. eudémonisme
fango. -tenere, giudicare, reputare, avere qualcuno o qualcosa per fango
libri da ragazzi. -supporre, reputare, opinare, per ipotesi arbitraria e
-credere, ritenere, giudicare, reputare; supporre, immaginare, ricorrere a
, tenere in conto di pazzo; reputare un'azione pazzesca. guido dette colonne
ciascuno religioso e spirituale si le debbe reputare gravi. s. bernardino da
fàllo per giungerlo nel secondo, cioè facendogli reputare che quella sia offesa colà dove ella
gloria a me, e non lo mi reputare a grado, ma priega cristo che
-avere, ricevere, tenere, reputare, recarsi qualcosa a grazia: considerarla
tenere in conto o in considerazione, reputare, giudicare, stimare. monte
imperdonabile. alfieri, iii-1-21: il reputare come la più nobile prerogativa lo sterminato
cotali vaticini... si possano reputare una derivazione ed un chiaro raggio
fatto; el terzo... è reputare el beneficio per maleficio. ariosto,
questo, di non volersi comporre e di reputare la dissensione irreconciliabile. tortora, i-78
, agg. verb. da reputare 'confutare '; cfr. fr.
numero. -giudicare, stimare, reputare, disprezzare, abbassare, calpestare qualcuno
-avere, tenere, apprezzare, ricevere, reputare, una persona o una cosa in
, 4-286: dell'istessa natura doversi reputare le forze eretiche in germania, che
meno un occhio. -avere, reputare, tenere meno o per meno:
iacopone, 1-3-269: stolto me faraggio reputare / a comparar cusì vile mercato.
persone più scelte, perché s'ha a reputare che meritino più quegli in chi concorre
mira. 9. ritenere, reputare, giudicare (in relazione con un
. 2. tr. non reputare possibile, non ritenere probabile. -anche
i-158: mostrarono [gli svizzeri] di reputare a grandissima ventura tesser giunti in tempo
nenia, che si canta nel reputare e lamentare che si fa nella morte
! -non stimare un nocciolo: reputare qualcuno o qualcosa insignificante, di scarso
l'onore, essere un grande onore; reputare, ritenere un onore, un grande
onore. -attribuire, scrivere, reputare a onore: attribuire il merito.
trarre motivo di offesa, stimare, reputare, considerare oltraggio, affronto (un
: la sua bontade non si dee reputare che mai fosse vota né oziosa, acciò
: sii contentitele, ciò non ti reputare, ma tienti degno di essere dispregiato
parigino: il quale si può al più reputare il perfezionatore di tal genere di ritmi
carducci, iii-12-38: io sono inchinato a reputare del secolo xv questo 'lamento'(anche
per dio il lasciasse, non dee reputare d'avere lasciato grande cosa. leopardi
il difendere ad ogni costo, il reputare come la più nobile prerogativa lo sterminato
, il difendere ad ogni costo, il reputare come la più nobile prerogativa lo sterminato
gli abbiamo. -pensare, reputare. mattioli [dioscoride], 555
estremo opposto, sino... a reputare reato punibile lo sciopero e la serrata
qua giù / per lo tuo amore niente reputare. torini, 275: considerando che
. refutabilis, agg. verb. da reputare (v. refutare).
carlo. castelvetro, 8-1-317: si deono reputare essere della maniera di così fatte cagioni
azione da repotare. repotare { reputare), tr. (repóto).
dea nenia, che si canta nel reputare e lamentare che si fa nella morte delli
e abr.), dal lat. reputare nell'accezione crist. di 'stimare,
bibbia volgar., iii-14: non reputare la serva tua sì come una delle figliuole
determinato titolo (in espressioni del tipo reputare a o in colpa, a o
: da dio... dobbiamo reputare ogni bene e ogni buona ispirazione che abbiamo
. = voce dotta, lat. reputare, propr. 'calcolare, computare
reputatio -ònis, nome d'azione da reputare (v. reputare).
d'azione da reputare (v. reputare). requadrare e deriv.
, che è el più pessimo, è reputare el benefizio per maleficio. ulloa [
rifiuta. = dal lat. reputare, comp. dal pref. re- (
. volg. * refutulàre (parallela di reputare), che avrebbe dato le fasi
incrocio delle forme class, recusàre e reputare (v. ricusare e rifiutare
determinata considerazione; giudicare, stimare, reputare. bruno, 3-691: io [
rinputato. = var. di reputare (v.), con epentesi del
]: quella cosa non si deve reputare preziosa o cara, la quale non
riputare e deriv., v. reputare e deriv. ripùtido, sm
n'è selvaggio. 13. reputare, credere, giudicare, pensare o supporre
suo ritiro. 19. giudicare, reputare (in relazione col compì, prea
, 18-128: schernitore di dio è da reputare quegli che tuttodì ricade in quello peccato
cose del mundo e lo mundo debbono reputare corno male e corno sterco. s.
selvaggia regione opponeva difficoltà ed ostacoli da reputare insuperabili. l illustrazione italiana [i-ix-
, iii-12-38: io sono inchinato a reputare del secolo xv questo 'lamento'...
pontefice che dare al mondo l'esempio di reputare la pubblica beneficenza e l'educazione del
caviglia. 2. anteporre; reputare migliore, più importante, più valido
. 11. ritenere, reputare, considerare (in relazione con un
esultarne. 7. considerare, reputare, giudicare, presumere in un certo
certo modo; giudicare, ritenere, reputare; credere, pensare. - anche assol
salmace bevono tonde immonde. 2. reputare qualitativamente inferiore; ritenere meno pregiato.
il compì, pred. dell'oggetto: reputare, ritenere, considerare, giudicare,
o dell'attendibilità di un'affermazione; reputare una notizia come rispondente al vero;
il 'voi'. -considerare, giudicare, reputare, ritenere qualcosa o qualcuno in un
4713. 9. giudicare, reputare, stimare (in relazione col compì
sulla vascolaria primitiva; ma mi permetto di reputare alquanto più interessante lo studio di un
, lo ammiseriva. 3. reputare non degno di particolare rilievo o interesse
: « ogni studioso di teologia dovrebbe reputare bene spesa la fatica di acquistare una
, con valore privat., e da reputare. na dissacrare, tr.