si è, a guisa che alcuni rimedii rendon più acuta la vista, il conferire
quali stravaganze o troppo sforzate sottigliezze vi rendon meno applausibile questa copernicana costituzione.
così diversi scanni in nostra vita / rendon dolce armonia tra queste rote. firenzuola,
che sieno tutte della medesima materia, rendon suoni differenti, perché sono di diverse
con cannoni di piombo, i quali rendon tacque nocive; perciocché del piombo sì
/ e in pochi giorni te lo rendon franco. -dimin. boccalétto,
, 7-93: i pesci fanno strepito e rendon suono con quelle che si chiamano branchie
a noi ci fan paura, / gli rendon brutti, e tra lor belli e
quell'altre tre [cose] che rendon segnalata la pasqua dell'agnello, che
, con l'abbruciarli e sradicargli, le rendon migliori [le fave];
con cannoni di piombo, i quali rendon tacque nocive. cellini, 1-4 (
è loro toccato, anche se si rendon conto di non essere in carreggiata. c
tutte le mura insieme con esse torri rendon forma e similitudine di corona. dante
litigar frivolarmente di certe minuzie loro, che rendon nausea perfino ai ciavattini. d.
guento, / applicandolo al mal si rendon sani. redi, 16- iv-24:
è, a guisa che alcuni rimedii rendon più acuta la vista, il conferire
il cuore di un sano, gli rendon più deliziosa e più desiderabile la vita
brame. arila, 114: si rendon sacri i luoghi e le persone per mezzo
mente di certe minuzie loro, che rendon nausea perfino ai ciavattini, contendendo alla
'l penser sì veloce / che mi rendon madonna così morta, / ch'ai gran
il tasso e 'l funeral cipresso / rendon quel sempre al sol nemico bosco /
rossa, e quel di cremisino, / rendon la mente spiritosa e desta. giordani
troppo crudi. galileo, 5-121: rendon [i legnetti delle tarsie] per necessità
alla lor sete del serbato umore / rendon poscia cortesi, e pe 'l declivo
pananti, ii-28: il parco desinar rendon squisito / il moto, la salute
salvatichi come domestichi, e tanto quelli che rendon frutto, quanto gli sterili dell'una
prolunga, si dirama in vibrazioni che rendon sonoro ciascun atomo del silenzio. alvaro,
vii-3-133: quelle cose... rendon l'uomo migliore, domando le passioni
ma gli stimo appena inferiori a quelli che rendon così rinomata l'età di augusto.
dell'uno e dell'altro sesso ne rendon testimonianza; ove, non ostante la
/ vi tradiscono, ahi lasse! e rendon vana / la multiplice in fronte ai
insieme in tomeamenti e in lotte i rendon le membra vigorose e dotte. marino,
e per ebbrezza liquefatte, / si rendon né non posson perdurare / in vita
tanto ciechi a conoscerle, che ce ne rendon ragioni sì svariate e sì erroniche;
corsini, 17-12: quai morbi fetenti / rendon quest'aere ai passeggieri esoso? /
13. prov. paesi fecondi rendon molti vagabondi: la troppa abbondanza corrompe
proverbi toscani, 228: paesi fecondi, rendon molti vagabondi. = voce dotta,
gli asini e l'altre bestie, le rendon più gagliarde e più forti, così
. lorenzo de'medici, i-294: rendon grazie [i fiumi] ad oceano
, / ché le pubbliche lance il rendon forte. cattaneo, iii4- 19:
logice e divine, della qual cosa ne rendon vero segno gli antichissimi fragmenti d'orfeo
di così infame fregio, / la rendon sì rabbiosa e disperata, / che la
, / perché al tuo stato rio rendon mal frutto. -senza frutto:
tolti al celeste profumier gli odori, / rendon gli stessi al ciel furti odorati.
perde giammai giolito e calma, / rendon lodi per grazie. baruffaci, i-198
cosa essa significhi. e me la rendon pazza. = deriv. da
dell'opere, che qui ora ci rendon graditi e cari a dio? svevo,
dai vermi che le guastano, e rendon la raccolta dell'olio scarsa e di
, dalla grazia di dio, non rendon alcun frutto. s. antonino, 2-34
vico, 5-234: quanto facilmente rendon [certi studi] paghi gli studiosi
la nebbia ed il calore / le rendon sempre inverminite e vane. batacchi,
; ma che i vetri e i muri rendon inviolabile. sinisgalli, 6-176: la
le fibre, e talvolta eziandio le rendon convulse e irrigidite. pindemonte, ii-244
questa impertinenza distruggono la loro tavola e rendon l'istoria nello stesso tempo ridicola.
del timoroso e del lamentevole, che rendon l'animo peggiore. bocchelli, 2-xix-340:
dalla diversità de'colori crudamente distinti, rendon per necessità le lor figure secche,
e lo schiarir di lucidi liquori / che rendon nostra vista più iucunda, / son
insieme in tomeamenti e in lotte / rendon le membra vigorose e dotte. imperiali
m'appaga? anguillara, 7-152: rendon grazie al ciel con questa offerta, /
con diligenza osservate dalla mogliera, la rendon laudabile e admirabile appresso ognuno: il
umori interni guasti e corrotti che rendon la persona giallaccia o verdastra con
dell'anima. arici, iii-525: rendon suono / gli elmi e gli scudi,
e 'l penser sì veloce / che mi rendon madonna così morta, / ch'ai
'l penser sì veloce / che mi rendon madonna così morta, / ch'ai
, 1-6-193: quegli stessi mezzi che rendon la favola una e continuata o nella
curio, attilio e fabrizio / ne rendon fè, con mille di tal sorte
... di tali opere miracolose rendon testimonianza per ogni carta quelle più antiche
or al bel franco almo terreno / rendon del sol la luce sbigottita e i mobil
, 17-12: quai morbi fetenti / rendon quest'aere ai passeggieri esoso? /
vi tradiscono, ahi lasse, e rendon vana / la multiplice in fronte ai palafreni
frati minori a suon di nacchere le rendon tributo ». bandello, 4-20 (ii-762
con cannoni di piombo, i quali rendon tacque nocive. ariosto, 42-62:
coloro che, procurandoci alcun diletto, ne rendon la vita men noiosa. leopardi,
così diversi scanni in nostra vita / rendon dolce armonia tra queste rote. idem
. intende una troppo veloce obbedienza che rendon le membra al primo barlume dell'inclinazione
odorazione si traggono; e di state rendon le cose maggiore odor che di verno.
umani sudori a ben ridutti: / rendon la terra adorna erbe novelle; / ne
e per ebbrezza liquefatte / si rendon né non posson perdurare in vita
frati minori a suon di nacchere le rendon tributo ». pataffio, 5: nel
conte: e quai morbi fetenti / rendon quest'aere ai passeggieri esoso? /
seguendo false, / che nulla promession rendon intera. libumio, 2-12: m'
in simili mato febbraio. paesi la rendon degna di essere allacciata, munita di pur-
, 200: ancor le medicine amare / rendon salute; e 'l ferro e 1
come a chi è di cervello fine rendon lode di testa quadra, denominano testa
pregi che in qualità di lingue li rendon raccomandabili, con tutto ciò, posti al
che, procurandoci alcun diletto, ne rendon la vita men noiosa. manzoni,
ciel senza i duo lumi / che rendon qui sereno e chiaro il giorno, /
questo ciel senza i duo lumi / che rendon qui sereno e chiaro il giorno,
, 290: ancor le medicine amare / rendon salute e 'l ferro e 'l foco
frati minori a suon di nacchere le rendon tributo. » segneri, ii-53:
così diversi scanni in nostra vita / rendon dolce armonia tra queste rote. ariosto
, benché sieno tutte della medesima materia, rendon suoni differenti perché sono di diverse lunghezze
'l pensier sì veloce / che mi rendon madonna così morta, / clral gran
.. al bel franco almo terreno / rendon del sol la luce sbigottita. metastasio
servar la fede a quei che si rendon per accordo, si intende ancora che l'
repentinità della morte rendon più acuto il mio dolore. fenoglio
j-ll-455: le infermità del corpo più rendon gli uomini riconoscenti del comun creatore di
umani sudori a ben ridurti: / rendon la terra adorna erbe novelle; / ne
ruppi al cor tanta durezza, / mi rendon l'arco ch'ogni cosa spezza,
dalla diversità de'colori crudemente distinti, rendon per necessità le lor figure secche,
le botti vuote risuonano e le piene non rendon suono. chiabrera, 1-i-95: oh
aere ristretto / peggior de'rischi miei rendon l'aspetto. 7. cinto
vuote risuonano, e le piene non rendon suono. o ne'boschi infami per
vieto lor scorbia e ristucca, / si rendon sol ridicoloso oggetto. idem, 1-6-147
a maraviglia l'estremità dell'ombre che rendon fuor di sé i corpi percossi dalla
364: donna, vino e dado / rendon l'uomo rovinato. rovinatóre
debili e per ebbrezza liquefatte / si rendon. s. bernardino da siena,
passato che si quieti soltanto perché gli rendon la cassetta, piutpiù, senza ricordo
così diversi scanni in nostra vita / rendon dolce armonia tra queste rote. idem,
le sassose grandini, che spesso / rendon vane in un dì d'un anno l'
/ piante, che ti fann'ombra e rendon trista / nel tuo campo la canape
/ così diversi scanni in nostra vita / rendon dolce armonia tra queste rote. daniello
tra queste 'rote', tra questi cieli rendon dolce e perfetta armonia. dante,
scatole / fra le cose / che più rendon preziose / le moderne scarabatole. saccenti
città vuotano e i regni, / rendon scemo il poter di chi governa.
che questi pazzi e sciocchi fiorentini si rendon ciechi, perciocché, dandosi a credere
consistenza, rosse vene rugginose, che rendon il fango cupo come sangue raggrumato.
dalla diversità de'colori crudemente distinti, rendon per necessità le lor figure secche, crude
schiarir di lucidi liquori, / che rendon nostra vista più iucunda, / son
più segabili in due parti uguali, rendon segabile queirindivisibile che nel mezzo era collocato
ceffo vieto lorscorbia e ristucca, / si rendon sol ridicoloso oggetto. 4.
5-11: le frondi dell'alloro guardano e rendon sicuri muraglia...,
e le migliori sono senza dubbio quelle che rendon te sufficiente a te medesimo. ferd
, /... / mi rendon l'arco ch'ogni cosa spezza, /
bei nodi d'oro in treccia avvolte / rendon vaghezza al tramortito viso. tasso,
per arte e col compasso, / ti rendon, se non sai, scipito
son lo stromento con che tanti lo rendon cattivo. cesarotti, 1-xxxv-315: in mezzo
cose] sono senza dubbio quelle che rendon te sufficiente a te medesimo. -fornito
benché sieno tutte della medesima materia, rendon suoni differenti perché sono di diverse lunghezze
e il timore son quelli affetti che rendon l'uomo felice o misero. g.
dalla diversità de'colori crudemente distinti, rendon per necessità le lor figure secche,
bei nodi d'oro in treccia avvolte / rendon vaghezza al tramortito viso. jovine,
benché sieno tutte della medesima materia, rendon suoni differenti perché sono di diverse lunghezze
vestito. lorenzo de medici, i-294: rendon [i fiumi] grazie ad oceano
quivi insieme in tomeamenti e in lotte / rendon le membra vigorose e dotte. forteguerri
364: donna, vino e dado / rendon l'uomo rovinato. idem, 381
assorbitrici / de'salsi flutti, che poi rendon larghe / alto sbuffando gli spumosi sprazzi
manzoni, vii-1777: certo le cose che rendon difficile questo esser essa comunemente saputa e