fare le di lei veci, ossia rendere lo stesso servigio. 3.
misteri d'impenetrabile profondità, il fa rendere, a domande pazze, pazzissime risposte.
caduta rettilinea (ammessa da epicuro per rendere possibile l'urto fra gli atomi,
disinteressare, tr. (disinterèsso). rendere indifferente, privo di interesse. -
scrittura. galeani napione, xix-4-679: per rendere comune e popolare la lingua colta d'
gliere la maschera. -al figur.: rendere mani festa la vera natura
{ di? mòrzo). letter. rendere più debole; attenuare, smorzare.
dalla nebbia. -al figur.: rendere chiaro, illuminare (dubbi, problemi
dell'avvocatino. -per simil. rendere sciolta la lingua impastata per la sete
goda? 2. figur. rendere spigliato, vivace (una persona).
lumi. 3. figur. rendere chiaro, manifesto; svelare, rivelare
liberare da ciò che offusca, rendere chiaro. - anche assol. boine
essere informato che onore o merito volessimo rendere a lui o bernardino, essendo
4. rendere brutto, deturpare; rendere vile,
4. rendere brutto, deturpare; rendere vile, togliere pregio; sminuire,
togliere le durezze, le asperità; rendere più agevole, di uso più facile;
sarebbe ben dispacciato. 4. rendere più spedito, affrettare, accelerare.
altro. 2. ant. rendere sproporzionato, diseguale; impedire di procedere
procedere a pari. -al figur.: rendere differente, non corrispondente, di non
'l chiamasse e dicesse: vieni a rendere di ciò ch'io t'ho dato;
legge, a un impedimento); rendere possibile; esimere, esentare. -
alla disperazione, gettare nello sconforto, rendere disperato. pier della vigna, xxxv-1-125
e che il campo avrebbe cominciato a rendere l'anno prossimo. -letter.
non ha poi servito ad altro che a rendere la gente più disperata, più crudele
alla contraddizione. -mettere, rendere in dispetto: far apparire spregevole,
, tr. ant. e letter. rendere piano, liscio, livellato; disporre
conoscere, esporre; far comprendere, rendere chiaro e intelligibile, spiegare, chiarire.
), tr. (dispiètro). rendere meno duro; intenerire, commuovere.
, allestire; provvedere, procacciare; rendere adatto, capace. fra giordano,
: mettere nello stato d'animo adatto; rendere favorevole, propizio. dante,
ricordo. 8. figur. rendere incline o propenso; indurre, incitare
e soggiogòe li tiranni; e dispuosegli a rendere tributo a lui. 9
: e rallegrati nel quore tuo a rendere grazia a dio; imperciò che oggi dio
dispoticamente la materia, l'obbliga a rendere immediata e totalmente, l'impressione e
aiuti ch'egli mi ha dato a rendere vittoriosa la causa dell'italiana letteratura,
volgar., i-343: quello dispregiò di rendere al brettone lo saluto.
ha poi servito ad altro che a rendere la gente più disperata, più crudele,
. (disproporzióno). ant. rendere sproporzionato, levare di proporzione.
alberi d'una foresta. 2. rendere adusto, smunto, rinsecchito. palladio
. e letter. servire male, rendere un cattivo servizio; trattare con malgarbo
. togliere di sesto, squilibrare, rendere instabile. -per lo più al figur
bestie. 2. tr. rendere non rassomigliante, dissimile, differente.
. 4. attenuare, temperare, rendere meno evidente; coprire con artifici formali
5. nascondere alla vista, rendere con artifici meno appariscente, mascherare,
voce dotta, lat. dissimulare propriamente * rendere dissimile comp. da dis-con valore intensivo
cosa. 4. figur. rendere inutile; vanificare. cavalca, ii-183
gravata di debiti e da ipoteche da rendere appena possibile alla famiglia l'usarne come
modo, da se stessa); rendere una persona indifferente, insensibile, ostile
-accorciare, togliere le distanze: rendere più facili, più rapide le comunicazioni
2. figur. togliere vigore, rendere molle, fiacco; consumare, logorare
vacillando, fluttuavano. -figur. rendere meno intenso (la tensione della mente
cacciate tutti gli spiriti, e gli fate rendere a l'acqua che distillaste prima.
camera d'oggi. 8. rendere riconoscibile, contrassegnare. sacchetti, 343
di rito cattolico. 9. rendere diverso, caratterizzare, qualificare. boccaccio
. 10. mettere in risalto, rendere evidente. garzoni, 1-670: cotesta
affatto. 11. figur. rendere segnalato, eccellente. cesarotti, ii-465
bocchelli, 9-435: l'arte di rendere piacevole e ricreante il consorzio sociale quotidiano
. che serve a distinguere, a rendere specifico e riconoscibile; proprio, caratteristico.
. ciò che serve a distinguere, a rendere riconoscibile; contrassegno, distintivo, segno
, quando le garbava. -alienare, rendere estraneo (a un ambiente, a
e di ventura, onde li converràe rendere ragione e conto molto distrettamente, ch'
mondo ho lassato. 3. rendere stretto, restringere. tasso, 1-20-97
una funzione impedendone il normale svolgimento; rendere difficoltoso; compromettere l'esito, molestare
tr. disus. (disuguàglio). rendere diseguale, differenziare. - anche assol
4 colonne corintie, disugualmente spaziate per rendere molto maggiore l'intercolonnio di mezzo.
e mendace. disumanizzare, tr. rendere disumano; privare dei caratteri umani.
disunirlo. 2. letter. rendere discorde. machiavelli, 421: carlo
passato sconvolgimento. -ant. rendere poco usato o frequentato, lasciare in
persona, da una cosa); rendere insensibile, noncurante, indifferente. tasso
de'quali alcuna certa ragione non si può rendere... quando il giocatore è
. -titolo che cesare, per rendere costituzionale il suo potere, si fece
albizzi, i-253: essi si possono rendere certi, che per li effetti predetti,
che si assottiglia nel vuoto, col rendere inquiete le menti degli uomini, gli pongono
. (diversifico, diversifichi). rendere diverso; costituire la differenza, distinguere
svago, distrazione, buon umore; rendere allegro, aiutare a trascorrere il tempo
fomentare la rivalità, la discordia; rendere qualcuno malvisto, odioso; inimicare.
appunto all'uomo di procurarsi e di rendere efficaci questi mezzi di corruzione e d'
puglia il suo cammin divisa. io> rendere diverso, distinguere, differenziare, variare
il divulgare, il divulgarsi; il rendere o il divenire largamente noto (una
. (divulgo, divulghi). rendere notorio, far sapere a tutti;
mezzo di informazione e pubblicità); rendere comune, accessibile a tutti ciò che
di persone. -in partic.: rendere accessibili a più vasto pubblico, attraverso
dotti e di studiosi. -anche: rendere di largo consumo, attraverso la produzione
dispersione in varie direzioni e vulgdre * rendere pubblico, comune '(da vulgus
, sf. il divulgare, il rendere noto pubblicamente; diffusione di notizie,
, sieno tenuti per saramento di farsi rendere li zeccoli che de la pezza si
del riabbracciare potentemente ogni cosa, dovrebbe rendere non solamente la scienza meno superba, ma
tr. (docìlito). letter. rendere docile, capace di apprendere.
(dólco, dólchi). ant. rendere molle, ammorbidire. intelligenza
, ed in somma fa di bisogno rendere il sangue più dolce e meno viscoso.
alla vergine quell'ossequio che le può rendere;... le accomuna quei termini
. [dolcifico, dolcifichi). rendere dolce, dare un sapore dolce. -in
dolcificato. dolcificazióne, sf. il rendere dolce, il divenire di sapore dolce
, dolcisci). disus. rendere dolce, dolcificare. g.
tr. (dolcóro). ant. rendere dolce. fra giordano, 3-284
pass, sincopato dòmo). rendere docile, mansueto (bestie feroci
con diversi pesi. 7. rendere pieghevole (un metallo). giamboni
vita più anni. 8. rendere atto a esprimere le idee di uno
la quantità del vino che probabilmente possono rendere le dette viti, anno per anno,
allato. 2. ant. rendere domestico (un albero da frutto)
culti. 3. ant. rendere abitabile (una regione), rendere
. rendere abitabile (una regione), rendere coltivabile (un terreno). -
cattivarsi, rendersi amico o alleato; rendere docile al proprio volere (una persona
6. ant. adattare, rendere più comodo, di uso più agevole
tutte le spese che ci vorranno per rendere pittoresca e pericolosa la mia vita.
tutto, senza essere ubli- gata a rendere conto de l'amministrazione. g. m
donnaccinare, tr. raro. rendere simile a donna di poco cervello e
luci dorate; illuminare, irradiare; rendere bello, mirabile; trasfigurare. dante
di don marcello e s'era potuto rendere conto dell'importanza della famiglia e delle possibilità
. pesci, ii-1-443: a rendere turbolento lo spirito di una parte della popolazione
. magalotti, 23-341: in cambio di rendere il guanto alla dama in mano,
complimenti. -fare il proprio dovere: rendere veniva dalle parte orientale... col
goldoni, viii-1210: andrò fra poco a rendere i miei so che trascurasse il
fil. ugolini, 13 7: * rendere giustizia a chi di dovere, stata questa
allora, dunque (ed è usata per rendere più coerente, scorrevole o vivace il
ebrai ^ are, tr. letter. rendere ebreo e simile agli ebrei. -
franco, / a supplicar che voglia / rendere il nostro vino. giannone, 2-ii-262
quello tempo che vorrà essere esaudito di rendere ciò che si vota e ciò che promette
del tutto, senza essere ubligata a rendere conto de l'ammi- nistrazione, eccetto
-mettere in grado di fare qualcosa; rendere capace di assolvere una determinata funzione.
produrrebbe. 2. stimolare, rendere più vivace, più attivo (i
di sapere come e per quai mezzi rendere la nazione il più popolosa che sia
b. croce, iv-12-149: a rendere evidente la distinzione [tra liberalismo e
io per voi spero... / rendere a queste mura e a questa terra
informato, avvertito; esperto. - rendere edotto: informare. - rendersi edotto
), tr. (effémino). rendere molle, delicato, femmineo (le
pass, di efferàre * rendere selvaggio '(da fèrus 4 selvaggio '
. baretti, 2-197: per rendere... la debita giustizia a'
con un lieve sorriso, come per rendere omaggio all'eleganza della spiegazione e insieme
. elementarizzare, tr. neol. rendere elementare, semplice; ridurre al minimo
succeduto che ella si sia compiaciuta di rendere immortale il mio nome con la prefazione
-anche: metodo usato nei mattatoi per rendere incoscienti gli animali destinati al macello (
golene erano invase. 4. rendere più alto, alzare il livello.
raro. far crescere, far sviluppare, rendere rigoglioso, coltivare. - anche per
. { elìcilo). fare uscire, rendere manifesto, visibile (ciò che è
attribuite virtù terapeutiche e il potere di rendere invisibile chi lo portava addosso).
emaciare, tr. { emacio). rendere magro, macilento. salvini, 15-3-174
, da obblighi, da legami; rendere libero, porre in grado di agire
accrescere l'aggressività del colore, per rendere quel misto di orrore e di attrazione,
circolazione (monete, assegni); rendere esecutivo (un mandato di pa3.
'(comp. da ex-e mollìre 4 rendere molle '). èmolo
che l'oggetto che si sceglie per rendere ridicolo, sia soltanto capace di eccitare
. energizzare, tr. disus. rendere energico, rafforzare, rinvigorire.
rancore e graveza d'animo, rendere quel fanciullo pigro et enervato e timido
zia maddalena. 2. figur. rendere solenne. c. e. gadda
. e letter. inorgoglire, insuperbire; rendere vanitoso, prepotente, presuntuoso; illudere
le menti di coloro che egli vede rendere splendore del lume di iustizia. seneca
novità in gioberti è l'aver voluto rendere filosofico ciò che i santi padri avevano
: dal medesimo errore di entifìcare e rendere estrinseci il bene e il male, la
siano tenuti... di rendere et fare la loro raggione di ogni
è sindacato e al giorno terminato che dee rendere suo conto, e sue entrate,
', la teoria degli epicicli doveva rendere ragione delle apparenti irregolarità del moto dei
. aequabllis, deriv. da aequdre * rendere uguale '. equabilità,
equalizzare, tr. tecn. rendere uguale, regolarizzare, stabilizzare (nella
(èquo). ant. uguagliare, rendere uguale, pareggiare. ugurgieri
. erbifruttare, tr. letter. rendere fruttifero e ferace d'erba.
. ren dere eroico, rendere capace di azioni eroiche. leopardi
passo. -in senso generico: rendere vigilante, guardingo; invitare alla prudenza
informare. -in senso più elevato: rendere dotto, colto; istruire, perfezionare
nostri bravi colleghi in giornalismo che sanno rendere appetitose le suole di scarpe usate delle enciclopedie
celebrare; tributare gloria; magnificare, rendere illustre, glorioso con parole, premi
lungo con cui si cercò di rendere il metro classico. tolomei,
, 115: sicché pervenute le anime a rendere ragione, sì esaminerà cristo i fatti
, e di ciò non arete a rendere ragione. 16. valutare economicamente
di delitto, sia come testimone; rendere testimonianza, deporre. caro,
, tr. (e$àspero). rendere più aspro, più penoso, più
del corpo, di organi malati); rendere più fiero, più violento, esacerbare
sdegno, a risentimento; irritare; rendere irritabile, nervoso (una persona)
dei sensi. -in partic.: rendere più intenso (un colore),
smalto. 5. disus. rendere più difficile, più disagevole (la
s'incrudelì su i beni; non per rendere 11 mal esatto...,
brente, corte., ii-546: a rendere utili le scienze fisiche ed esatte,
umiltà e devozione che più vi puote esaudevoli rendere, che voi ogni accidente possibile a
l'affetto de'nuovi papi fosse per rendere il senato esaudevole a questa intercessione e
di una nave. 2. rendere vuoto di denaro (una cassa,
conoscere l'essenza di una cosa; rendere perfetto, compiuto; attuare compiutamente.
straccarvi, per evitare il pericolo di rendere esausto il fonte dell'amor vostro.
. -aggiungere esca a esca: rendere più intenso un sentimento, una passione
, 2-60: appunto per questo sembrò poter rendere la tragicità eschilea nell'espressione più immediata
riparare, rimediare a un inconveniente; rendere incompatibile, inconciliabile, stridente (una
con valore privat. e commùnicàre 4 rendere partecipe '. escomunicato (part
tribunale che ancora don l'aveva saputa rendere esecutiva [la sentenza], ungaretti,
facile, nell'interno del paese, rendere esecutiva una sentenza. -figur.
(esecutòrio). dir. ant. rendere esecutorio. de luca,
potere esecutivo, contenente regole particolareggiate per rendere possibile (o agevolare, rendendola più
cercare di ornarsi di virtù e di rendere la sua vita irreprensibile ed esemplare.
l'altra esercitazione, ciò fu per rendere i giovinetti (inespertissimi, specialmente uno
ii-148: tutti questi studi concorrono a rendere superflui i fastidiosi esercizi dai quali è
mostrare, far vedere, presentare, rendere noto; mettere in mostra, esporre,
; richiedere, imporre come condizione, rendere necessario; stabilire come norma.
degli immediati effetti della sentenza si è di rendere esigibili, verso il fallito tutti
esilafaménto, sm. disus. il rendere ilare, l'eccitarsi; eccitazione.
esilarare, tr. (esilarò). rendere ilare, contento, allegro; divertire
. 2. per estens. rendere più intensa la gioia, meno triste
= voce dotta, lat. exhilaràre * rendere ilare, lieto '(comp.
, 16-vii-37: è necessario, oltre il rendere il bordo, portar ancora qualche tributo
, spezzare, dannarsi l'esistenza: rendere, a sé o ad altri,
zione, con figure retoriche); rendere più nobile 2. retor. figura
nel seme. -per estens. rendere più fine. 0. targioni tozzetti
per le arciduchesse. 7. rendere spedito, facilitare; sgombrare, liberare
la loro acquea mole la facoltà di rendere ottusi, o d'abolire affatto, o
trattare con che condizioni si avessero a rendere. a. f. doni, 3-8
che voleva distruggere l'essere amato per rendere definitivo, suggellato, irreparabile l'amore.
di morte, per non umiliarsi a rendere il maltolto, e non disfare da
ex con valore intensivo e planare 4 rendere piano '). esplanatóre (
tr. (èsplico, èsplichi). rendere chiaro, mettere in luce, rivelare
imitare il poeta. 2. rendere comprensibile, intellegibile; spiegare con chiarezza
esplicitare, tr. (esplìcito). rendere esplicito. -in matem. esplicitare
, xxviii-285: questo tiranno, volendo rendere ragione di quello che 'l fratello gli domandava
idea di mettere in vista, di rendere palese). tasso, 8-6-672:
rifar l'opera altrui, s'espone a rendere uno stretto conto della sua, e
di prediche, 51: siamo tenuti di rendere grazie a dio per espression di conoscimento
, ritrarre, effigiare, riprodurre, rendere esattamente, al vero, con naturalezza
esprimere l'autore. -anche: rendere con efficacia le caratteristiche espressive di un
-ant. mandare a vuoto, rendere inefficace. livio volgar., 3-150
ritengono interpolate. carducci, iii-12-332: rendere agli immortali antichi di quel lume che
carica, per piangere tre anni, e rendere il dovuto onore a chi gli ha
. (essicco, essicchi). rendere secco, asciugare, prosciugare (un terreno
del calamaio. -per simil. rendere il corpo asciutto, magro. biffi
se... cerco che cosa possa rendere loro non dico amabile, ma sopportabile
. 2. per estens. rendere più vasto il proprio dominio; imporre
noto, divulgare; propagare, portare, rendere accessibile a un numero maggiore di persone
; diffondere (una lingua); rendere più largo, più generale un uso.
-ónis, deriv. da extenuàre 1 rendere tenue, piccolo '; cfr. fr
. esteriorizzare, tr. manifestare, rendere palese (un'idea, un'immagine
ma per crearlo. 2. rendere superficiale o meccanico (uno schema filosofico
amica risanata 'ch'è unica a rendere uno stato dell'animo raro e fuggevole
, rispetto ad alcune di esse, di rendere il fondo anche più palustre. colletta
ministri perseguitano grandemente i ladri, per rendere il cammino sicuro; e prendono cura
estolli. 3. figur. rendere grande moralmente, innalzare politicamente, intellettualmente
), tr. { estranio). rendere estraneo, far sembrare estraneo, alieno
che si è formata nel cranio. per rendere l'uscita ubera alla materia estravasata,
si è formata nel cranio. per rendere l'uscita libera alla materia estravasata, e
ora. 3. matem. rendere estremo (cfr. estremale; estremante
in maggiore necessità di te ài a rendere. in questo caso ti debbi porre
52: la terra nessun frutto vi può rendere per l'estremo freddo. g.
unendosi al resto d'italia, dovea rendere più potente la patria comune, e
cerco fuori di me quello che può rendere immagine di quell'idea nella sua estrinsecazione.
ebbra pel corpo. 2. rendere l'immagine della gioia, dell'allegrezza.
tra le partì- cebe materiah, per rendere possibbe b propagarsi deba luce e dei
), tr. [etèrno). rendere eterno, fare che non abbia mai
fuori dei termini del tempo); rendere durevole, fare che duri per sempre
tolicesimo] è il supremo tentativo di rendere visibile l'invisibile, eterno l'effimero
, ecc.). -fare eterno: rendere immortale, immortalare. dante,
attento a non sprecarne e a non rendere un etto più del ricevuto, con
ant. evi rare, rendere eunuco. cavalca, 19-48:
che è stato castrato al fine di rendere le sue carni più grasse e saporite
evirare. - per simil.: rendere sterile (una regione). berni
europeizzante! europeizzare, tr. rendere europeo; imprimere, infondere caratteri tipicamente
evacuare, tr. { evacuo). rendere vuoto un luogo togliendo e mandando via
conseguentemente per intelletto. -fare, rendere evidente: manifestare, rilevare, provare
racconto semplice e morale si propone di rendere evidenti al basso popolo di parigi i
sono maniere al tutto francesi per 4 rendere evidente, manifesto ', e figuratamente riferito
in su gli occhi della gente, rendere notevole '. e così dicasi di
'. -presentare ostentatamente alla vista; rendere appariscente; dare risalto, rilievo.
o d'una musica, che sanno rendere il sentimento e la sensazione di un
. cocchi, 4-1-18: queste preparazioni devono rendere il corpo più permeabile e tutta la
, naturale; agevolare, appianare, rendere possibile, attuabile (un'impresa,
o spirituale, ecc.); rendere tollerabile (un sacrificio, una fatica
la gente. 2. rendere spedito, scorrevole, veloce, privo
luoghi verghiani. 3. rendere più efficace, più comodo; perfezionare.
vincoli legali lo diminuiscano. 5. rendere comprensibile, chiarire, spiegare. -anche
facilitazióne, sf. il facilitare, il rendere più facile; agevolazione, incoraggiamento.
memorabile essere in sua facoltà il rendere maestoso o spregevole il diadema che premea
rovani, ii-711: onde... rendere tutt'intera la sua fiso- nomia con
questa vittoria, venne in pratica di rendere il castello al re luigi, e
dalle celle, 4-1-58: si dee rendere il marito alla donna che si cognosca della
e delle frasche dell'anno prima per rendere meno confuso il raccolto. quasimodo,
far venir meno. - anche: rendere inservibile, inutile (uno strumento);
inservibile, inutile (uno strumento); rendere vano, inefficace (uno sforzo,
capponi, 2-420: la stessa limosina rendere dannosa, falsarne l'impiego stoltamente praticandola
con istrani e non conosciuti caratteri, rendere altrui la pelle e le carni così
con molti modi a malfare: a rendere testimonianze false, e a falsificare carte
abbiamo detto? che n'avete a rendere ragione al dì del iudicio. ariosto,
guardava con insistenza senza riuscire a farsi rendere uno sguardo. -dar fama contro
e de'governi. -fare, rendere familiare: far conoscere assai bene.
conoscere assai bene. - anche: rendere abituale, consueto. sassetti, 149
(famigliari zzar e), tr. rendere familiare, far conoscere meglio; divulgare
familiare, far conoscere meglio; divulgare; rendere più intimo, più amabile. -familiarizzare
se appena gli venga il sospetto di poterseli rendere famuli o clienti. =
al sig. francesco mi farà grazia rendere il baciamano dicendogli che con un poco
motivi de'gelosi sospetti, e ciò per rendere vieppiù ridicola una debolezza che inquieta il
star fantastico: rattristare, irritare, rendere di cattivo umore. sannazaro, 8-134
di devozione; offrire un sacrificio; rendere le onoranze funebri. iacopone,
, una prerogativa; far diventare, rendere (ed è sempre seguito da uno
sere tempestose. -aiutare; rendere possibile o agevole. latini, xxviii-148
ci guarda nemmeno. egli non vuol rendere che un fascio di odori, con l'
a fascio: mandare in rovina, rendere inefficace, distruggere, far perire.
ritenuto possibile. 4. rendere sofferente, mettere a disagio, ostacolando
neppure che già furon nuvole, e vorranno rendere eterni e fatali ai seguaci di lui
e mi fatavano. -figur. rendere meraviglioso, favoloso. e. cecchi
giamboni, 115: pervenute le anime a rendere ragione, sì esaminerà cristo i fatti
la prese francamente, e a rendere uno stretto conto della sua, e ne
da cardinale. -dare o rendere la fava: votare. macinghi strozzi
segretamente... sagramentarono di non rendere mai le fave loro se non d'accordo
.. /... per rendere / pan per focaccia al marito, si
tutto composto di cappelloni; purché nel rendere il partito, le palle bianche valessero per
un fatto, di un avvenimento; rendere inefficace, inutile, privo di validità
goldoni, viii-1210: andrò fra poco a rendere i miei doveri a queste dame,
si fecondano artificialmente. 2. rendere fertile, produttivo, rigoglioso (una
, di qualità spirituali e intellettuali, rendere più maturo, atto a svolgersi, a
. 3. opera diretta a rendere fertile e ferace la terra; fertilità
5. potere, virtù di rendere fertile. campofregoso, i-43: chi
strumentali a seconda che siano suscettibili di rendere un solo servizio o più servizi.
. locuz. fare fecondo: fecondare, rendere atto a procreare, a dare frutti
fede: mettere in dubbio qualcosa; rendere incredulo qualcuno; negare la fiducia.
ma che nella sua interezza io devo rendere ai figli così immaculato e chiaro come
i dipositi, e sapesse a catuno rendere la ragione. bartolomeo da s. c
.. agogni a... rendere quella tal data opera che gli è commessa
11. locuz. -fare, rendere felice: rallegrare, allietare, appagare
felicitare, tr. [felicito). rendere felice, contento, soddisfatto qualcuno,
sf. ant. e letter. il rendere o il diventare felice; atto col
-che esprime quella femminilità sensuale che può rendere una donna desiderabile all'uomo. pratolini
detta del vasari, che trovasse modo onde rendere le immagini più durevoli e meno soggette
1-59: mi chiamano i miei amici a rendere omaggio al vero sovrano, che ci
pregio dell'opera d'arte è di rendere aperta la verità interna delle forme,
e letter. férmo). fissare, rendere stabile, congiungere saldamente, unire insieme
il regio piede. -al figur. rendere più salda la propria posizione, rafforzare
che detto hai. 10. rendere più saldo, più fermo, più costante
24. arrestare, trattenere, rendere immobile, bloccare, interrompere il moto
= voce dotta, lat. firmare * rendere fermo, stabile '; rafforzare
locuz. -aggiungere fermezza: rafforzare, rendere più valido, più vigoroso. guicciardini
sue mura e la loro modica altezza dovevano rendere saldo come un monte di bronzo,
v-325: questo salmo è uno certo rendere di grazie per la fertilità di alcuno anno
genere. fertilizzare, tr. rendere fertile un terreno (in par tic
e fertilizzato. 2. figur. rendere produttivo, fecondo. f. f
. operazione volta ad arricchire e a rendere fertile un terreno. 2.
era via di metterci d'accordo per rendere più rispettata la nostra autorità e più
: festuca su festuca scipione lavorò a rendere memore nel tempo quella sembianza adorata.
il quale confortasse i milanesi a doversi rendere. battelli, 5-2-111: appresso a
. figur. capacità di spiegare, di rendere intelligibile, di chiarire, di giudicare
-destare, appiccare, suscitare, rendere fiamma: landolfi, 2-174: fregandosi i
fosse, la terra lo suo frutto rendere non potrebbe. guido delle colonne volgar.
di pelle uliva. -dare, rendere fiato a qualcuno: dargli la parola
i-373: veggonsi i ladroni in croce rendere il fiato, e l'anima del buono
-togliere, mozzare, tagliare il fiato: rendere difficile il respiro, provocare l'affanno
immaginabile, quanto possa essere profittevole col rendere il sangue più fibroso, più forte
., 4-165: se tu vuogli me rendere certo e sicuro, prendi il
quelli di portoveneri. 3. rendere qualcuno certo, sicuro (circa la
coraggio, ardimento, speranza; rendere fiducioso. cavalca, iv-19: dà
nuovi testi fiorentini, 339: deci rendere per catuna pecora che figlia d.
, rappresentare, simboleggiare. -anche: rendere simile, dare l'apparenza.
altre membra mistiche della chiesa, fino a rendere odorose anche l'ultime fimbrie, di
servigio che un consiglio di guerra doveva rendere, era quello di collegare fra loro
tanto quanto le laude si dicano, a rendere laude a dio e ala gloriosa vergine
sulla parete esterna di una casa per rendere simmetrica l'architettura. baldi, 557
i-658: troppo sarei bravo se potessi rendere con parole la dolcezza di quell'ultimo
10 spendere, l'ultima cosa è il rendere e sodisfare. ariosto, 34-36:
fio: pagare il tributo prescritto; rendere il dovuto omaggio. - anche al figur
'), deriv. da firmare 4 rendere stabile ': sul modello del gr
fissaménto, sm. il fissare; il rendere fermo, stabile, immobile.
. anche senza desinenza, fisso). rendere
14. conferire carattere di stabilità; rendere permanente e duraturo (e può riferirsi
. alle sostanze chimiche usate per rendere durevoli e persistenti colori e profumi
per proteggere dagli agenti esterni e rendere inalterabili disegni e di pinti
fissazióne, sf. il fissare; il rendere fermo, immobile; stabilità, fermezza
. i. pitti, 2-180: per rendere i fiorentini più alle insidie opportuni,
., x-68: a cui dovete rendere il tributo, sì lo rendete; a
. fare diventar di color giallo, rendere biondo. fr. colonna, 1-1743
, rami e frutti dell'olivo fino a rendere improduttiva la pianta. =
. 3. capace di piegarsi a rendere ogni sfumatura espressiva (un verso,
1-361: quanto ronsardo avea cercato di rendere la lingua nerbuta, animosa e varia,
tr. (fluidifico, fluidifichi). rendere fluido. tramater [s.
s. v.]: 'fluidificare', rendere fluido. 2. per estens
operazione o l'insieme delle operazioni per rendere fluida una sostanza. tramater [s
4-1-53: si richiede qualche tempo per rendere gli ultimi canali più permeabili e tutti gli
. chim. che è capace di rendere fluorescenti, per contatto, sostanze prive
). flussare, tr. rendere più fluido il bitume mediante miscelazione con
deriv. dall'ingl. to flux 4 rendere fluido ', e questo da flux
frequente mutazione di tutti i capi deve rendere il procedimento delle cose debole e fluttuante
-rendere pane o pan fresco per focaccia, rendere pane a chi dà focaccia: ripagare
moneta; rispondere sullo stesso tono; rendere la pariglia. boccaccio, dee.
88): tu farai molto bene a rendere al marito tuo pan per focaccia,
improvvisamente e con violenza in modo da rendere attonito (un sentimento, uno stato
saldino fra loro, al fine di rendere il tessuto più resistente, compatto e
xvii-189-16: all'amor disioso / son di rendere onore, / poiché m'à fatto
, 30-549: il malagevol s'incontra nel rendere luminosa una fabbrica nel folto della città
calor vitale infievolito. -esaltare, rendere acuto, penetrante (un odore)
del verbo fondare * fondare, rendere stabile, fermo '(a sua volta
agevolare la fusione dei metalli o per rendere più fluide le scorie e poterle separare
lumi nascosti che dieno nel fondo per rendere le lontananze più vaghe e più vaste.
vostri, più di quel che soglia comunemente rendere il fondo del cuore umano.
interpunzione e con segni ortografici e fonetici rendere la sentenza e l'armonia petrarchesca più
trar la sete, / e sol rendere amabile il martire. gemelli, careri 1-iv-1
cavalle. 3. figur. rendere più elegante, più appropriato; raffinare
sf. l'operazione di pulire e di rendere lucidi metalli, cristalli, specchi,
i-292: non è parola che valga a rendere... il colore delle nubi
idee, e addestrerebbe la mente a rendere ragione a sé d'ogni cosa. d'
. bocchelli, 9-435: l'arte di rendere piacevole e ricreante il consorzio sociale quotidiano
, disporre; far diven tare, rendere (ed è accompagnato da un compì,
che... sia tale da rendere più contento il pubblico desiderio. de
, che la guerra di popolo doveva rendere più formidabili e numerosi. 5.
: 'forte', usasi per indicare di rendere o pronunziare un passo con forza, o
, for tifichi). rendere forte, resistente, vigoroso; cor
2. per estens. rinforzare, rendere più resistente, più solido; puntellare
. proteggersi con opere di fortificazione; rendere più potente, più compatto un esercito,
cotesti santi luoghi, e insieme a rendere obedienza a vostra beatitudine,..
quella di dimenticare. 5. rendere più sicuro, più stabile, più potente
. e letter. far prosperare, rendere propizio, felicitare; favorire, secondare.
= voce dotta, lat. fortunare * rendere prospero ', deriv. da fortuna
, di fortundre 'far prosperare, rendere prospero '. fortuneggiante (part.
a domicilio la forza elettrica può forse rendere inutili le grandi fabbriche e riprodurre il
fero 4 porto fossilizzare, tr. rendere fossile. 2. intr.
biol. che ha la proprietà di rendere patologica la sensi bilità di
più tonanti, non basterebbero mai a rendere la tempesta che fa e che mena
soggezione, dal dominio degli altri; rendere sicuro, stabile; salvare, proteggere.
mangiare. 3. figur. rendere libero da timori, da inibizioni;
francheggiare, tr. (franchéggio). rendere sicuro di sé; dare forza,
d'ogni seduzione. 3. rendere libero, affrancare. iacopo da cessole
per smorzare la violenza delle onde e rendere sicuro l'ancoraggio. -anche con funzione
fine. 6. figur. rendere frammentario, dividere arbitrariamente l'unità (
, e più boccaccevol- mente, 4 rendere... pane per focaccia 'o
ministri? 2. tr. rendere solidale. foscolo, xiv-51: il
. per estens. adornare, abbellire, rendere più pregiato, più elegante, più
di virtù; nobilitare, onorare, rendere insigne, dar lustro. dante,
titoli. -letter. premiare, rendere onore. g. f. achillini
= voce dotta, lat. frequentare 4 rendere numeroso ', * ripetere,
rimoto dalla frequenza delle città, per rendere la legazione manco celebre.
dai muratori per spianare la malta e rendere la superficie rivestita (parete, pavimento
ant. che ha il potere di rendere freddo.
scarfoglio, 12: sento il dovere di rendere le più vive azioni di grazie ai
strofe saviolesche e che lo seguitò nel rendere gli ultimi onori al metro frugoniano del
(i sensi, i desideri); rendere vivace e carico di tensione (l'
. frustrare, tr. rendere vano, inutile; privare di effetto
4. procurare un utile economico, rendere, fornire un determinato gettito (un
mente. -in partic.: rendere un determinato interesse (il denaro)
la guerra,... oltre a rendere più pregevole e fruttifero l'esercizio della
.. nostri operai. 5. rendere (il denaro). - anche al
per estens. dare un utile economico, rendere (un bene, un capitale investito
. -fare, avere, dare, rendere frutto: fruttare, fruttificare. -
essa [la rettorica] era incapace a rendere ragione della schietta bellezza, tanto era
tre consigli, 77: che tu vogli rendere onore a ogni persona e per te
all'amica 'risanata ch'è unica a rendere uno stato dell'animo raro e fuggevole
una lettera, una notizia); rendere noto improvvisamente (una decisione).
. da fumo, per la proprietà di rendere l'acqua opalescente. fumicàia,
o per rendere credibile ciò che fa o dice o
. invenzione diretta a sbalordire, a rendere credibile o apprezzabile ciò che uno fa
con due ore di anticipo, per rendere « doveroso tributo d'affetto ai funebri
al fine, / se può la morte rendere divine / le mie membra su 'l
tr. (fùnero). letter. rendere gli onori funebri, seppellire.
del marchese di rubays. 3. rendere lugubre, tetro, pauroso (un luogo
= voce dotta, lat. funestare * rendere funesto, profanare '(v.
burocrate. compagnoni, i-34: rendere ragione a poveri cittadini nelle loro vertenze
loro gridi disperati. -diffondere, rendere di pubblico dominio (una notizia)
si ritrovò nelle lor mani, fatte rendere le robe al gentiluomo, deliberò fargli impiccare
per farli ridiscendere vuoti) e per rendere accessibili ai minatori i pozzi sotterranei.
cui si attribuiva anticamente il potere di rendere invincibile in battaglia chi la portava.
, 3-15: ancora prima di potersi rendere conto di quel che vuole accedere, le
parole grandissime e ingiuriose. -fare, rendere qualcuno o qualcosa gagliardo: aiutarlo a
detta con tanta eloquenza, che potesse rendere in un dì gli uomini, di
stato stampato. -far gaio: rendere felice, allegro; allietare. foscolo
uomo, il premio che tu vuoi rendere a lamprino. della porta, 1-137
né anco a un medico si potrà rendere sì gran benefizio, che non sia del
occhi nella folla per scoprire galloni cui rendere omaggio. = deriv. dal fr
affiancato ai trottatori per spronarli e farli rendere al massimo. 4. meccan
le arti galvaniche colle quali tentano di rendere un'apparenza di vita a un cadavere.
-allungare, distendere, stirare le gambe: rendere l'ultimo respiro, morire.
. per estens. proteggere, difendere, rendere sicuro. - anche: procurare,
alfieri, i-336: né volli pure rendere garbo per garbo col restituir per polizza
una lamiera. - dare garbo: rendere leggermente ondulato. 11. marin
, 239: quello s'adoprava in rendere / fuor del gargatto questi grati accenti
più serie di garzi, usato per rendere pelosi i tessuti. carena,
con l'esterno (praticata specialmente per rendere possibile, in casi di necessità, l'
gelatina. -far andare in gelatina: rendere felice; fare andare in visibilio.
. prov. fare gelatina in mongibello: rendere freddo, ghiacciare un luogo caldissimo.
gelatinoso. 2. figur. rendere inerte, atrofizzare. manifesti del futurismo
destare preoccupazione, far nascere timori; rendere sospettoso. a. pucci, cent
tutti generalizzano e generaleggiano. -tr. rendere generale, estendere al maggior numero di
natura. generalizzare » tr. rendere generale, cioè estendibile al maggior numero
possibile di fatti, di persone; rendere comune a molti; formare regole o
intonacare le pareti delle lor case, per rendere calde le stanze et afinché non generino
generazione debito d'amore non si possono rendere insieme né adoperare li atti naturali dell'
gentileggiare, tr. (gentiléggio). rendere gentile; paganizzare. salvini,
che tu sia disarmato; e fegli rendere l'elmo e 'l cavallo. alberti,
« sopraestetico ». 2. rendere sottoposto in ordine gerarchico. — al
gesuitare, tr. raro. rendere gesuitico. moneti, 3-17:
primo giorno? 30. rendere, fruttare (un'imposta, un capitale
-essere un ghiaccio al cuore: rendere impassibile di fronte alle sofferenze.
ruminavano] pure il pensiero di rendere schiava la nobiltà della loro ghiribizzata tirannia
atto memorabile essere in sua facoltà il rendere maestoso o spregevole il diadema che
portafoglio azionario suddiviso su molti valori per rendere minimi i rischi che possono derivare dall'
propone di sviluppare le membra e di rendere agile, robusto ed elastico il corpo
: si giova del libero movimento per rendere più armonioso il fisico, è esclusiva
propone di sviluppare le membra e di rendere elastico, agile e robusto il corpo
stato tutto composto di cappelloni; purché nel rendere il partito, le palle bianche valessero
giocóndo). ant. e letter. rendere giocondo, colmare di gioia; rallegrare
voce semidotta, lat. tardo iucundàre 'rendere giocondo '. giocondativo, agg
particolare (spesso commentate allo scopo di rendere pubbliche e diffuse determinate opinioni politiche,
botta, 4-409: un giorno prometteva di rendere le terre occupate, purché ne ricevesse
a me renduto... possano eziandio rendere a qualunque altro... piacesse
giove! 7. locuz. rendere le armi a giove: abbandonare la
vantaggio..., di dover rendere le idee nostre con infiniti giri di parole
faremo, signor zaccaria betti, a rendere suscettibile questo vostro prosaico e durissimo verso
quanto, nella concezione ebraica, il rendere giustizia era una delle funzioni fonda- mentali
o per subire una causa, per rendere testimonianza, ecc.). boccaccio
come avevano fatto patto con lui, rendere doveano ogni anno. molza, i-7
-mantenere, osservare, attendere, rendere il giuramento: compiere fedelmente ciò che
o d'arti, chiamati a rendere in coscienza qualsiasi giudizio, scelti volta
juridicier (sec. xvi) 4 rendere giustizia '. giuri dizióne e deriv
che ai dì nostri confortano i governi a rendere più rara la punizione capitale e prepararne
148: una dottrina che promettesse di rendere infallibilmente boni tutti gli uomini, col
giustìfico, giustifichi). teol. rendere giusto, liberare da ogni colpa; rendere
rendere giusto, liberare da ogni colpa; rendere degno del premio eterno (con riferimento
ma che può generare qualche sospetto; rendere ragione delle proprie azioni; dimostrare la
personalmente. 4. ant. rendere edotto, sincerare, certificare. v
una virtù d'animo di ferma volontà di rendere a catuno la sua ragione, servando
. -amministrare, fare, tenere, rendere giustizia o la giustizia: esercitare l'
dell'idealismo attuale. -fare, rendere giustizia a qualcuno: chiamarlo in giudizio
, nelle vendette; chi riesce a rendere giustizia, a ricondurre l'ordine, a
, non ha trascurata mai occasione per rendere giusta testimonianza di lode a que'bravi
. si useranno le glasse anche per rendere più ferme e più saporite determinate salse
a uno la buona fama te gliele conviene rendere se vuoli ti sia perdonato. beicari
ringraziamo assai, cum fermo proponimento de rendere tal guidardone a la amplissima tua virtù
essa? -dare, donare, rendere gloria: conferire fama, onore;
-con riferimento a dio: adorare, rendere omaggio, onorare. cavalca,
poesia di dante. 6. rendere omaggio, adorare. leggenda di s
suo. 7. intr. rendere onore (a dio). storia
sempre: basta un po'di gioia a rendere bella la vita. aretino,
che le caricature di daumier contribuirono a rendere popolare. gogolare1, intr.
emettere alcuni colpetti di tosse (per rendere più chiara la voce, per liberare
bruciar l'armi ed il cavallo, e rendere usabile ad ogni uffizio la sua discendenza
gonfiato il cervello. -assol. rendere superbo. savonarola, 5-238: l'
. -gonfiare il cappuccio: inorgoglirsi o rendere altri orgoglioso. dante, par
. gongolaménto. -tenere in gongolo: rendere felice, rallegrare. poliziano, 189
ardore e dolore delle dette parti nel rendere purina. tramater [s. v.
, ampio, profondo, / di rendere al padron suddite e serve / le
della malaccortezza dei governi... per rendere odiosi i governanti. leopardi, ii-33
di morir a gozzo stretto / e di rendere il sacchetto. -non
. -è il mistero che questa donna sa rendere impenetrabile colle sue mille indefinibili gradazioni di
6. locuz. -rendere gradevole: rendere accetto. tozzi, 3-171: uscita
, mostrare il proprio gradim ento: rendere noti il compiacimento, la soddisfazione,
apparecchio usato nei pastifici per amalgamare e rendere sodo e omogeneo rimpasto che esce dall'
, espellere. 2. amalgamare, rendere omogenea la pasta con la gramola.
or, messere, a voi, per rendere / li forzieri ai padron che li
polso è grande per necessitade del fiato rendere. m. savonarola, 22: ne
). letter. ingrandire, rendere grande; esagerare. papini, 20-281
del lat. facire 1 fare, rendere '. grandiflòre, agg. bot
di ragionare di que'tempi, di rendere immortale la fama del sommo pastore creando
bassa italia e delle isole, per rendere legittimi i grossi guadagni dei granicultori della
e. cecchi, 9-155: docile a rendere la granosità, le lanosità, la
;: dal verbo saoóvco 'rendere spesso, gremito 'e anche 'segnare
desideri o le inclinazioni di qualcuno; rendere felice. ariosto, 34-20: alceste
alla repubblica. 9. rendere lode a qualcuno; testimoniargli gratitudine,
: tu potresti allegare le tresche che per rendere gratitudine a cupido causiamo al giuoco del
, 4-7: la prima era per rendere / gli aspettator quieti, e sol per
: o che... si volesse rendere grato alli romani, prese consiglio di
, rimunerare; colmare di favori, rendere felice; gratificare. sanudo
il mio volto. 2. rendere grazie (a dio). mamiani
desinenza gravido). ant. ingravidare; rendere gravida, incinta.
fare gravoso: aggravare, appesantire; rendere pigro, neghittoso. guittone, 180-5
quello dei serpenti); facoltà di rendere innocui i serpenti (con riferimento a
devotissima tucta devossione e grasiosissima onni grasia rendere dovete lui onni tempo. sconfitta di monteaperto
lega d'italia. 5. rendere testimonianza autorevole; attestare con evidenza inoppugnabile
12. figur. divulgare, rendere noto (anche costruito col discorso diretto
impiegata nelle gallerie del vento per rendere uniformi le correnti. -marin. griglia
un'offesa con un'offesa più grave; rendere pan per focaccia; rispondere per le
10 scopo specifico di proteggere o di rendere onore a persone o cose, di
: picchetto o reparto militare destinato a rendere omaggio ufficiale a grandi personalità, o
ciascuni dì utili, che si debbono rendere ragioni. targioni tozzetti, 12-3-408:
fortezze medievali in una posizione tale da rendere possibile la vigilanza sugli accessi. rinaldo
guarentisco, guarentisci). disus. rendere sicuro, stabile; proteggere, difendere
, che si dee tagliare, chi voglia rendere la sanità all'infermo. tommaseo [
stato; danneggiare grandemente, deteriorare; rendere logoro, frusto, consunto. ristoro
-alterare il sapore di una vivanda; rendere immangiabile. epicuro, 66:
ridurre allo stremo. -in partic.: rendere squilibrato, sconvolgere (una persona,
8. privare di attrattive, rendere brutto e deforme; deturpare.
-annullare (un effetto); rendere vano, inutile, inefficace.
-guastare (o guastarsi) la digestione: rendere difficile e faticosa l'attività dell'apparato
lat. vastdre (da vastus) 4 rendere deserto, devastare'. cfr. rohlfs
, ii-711: onde... rendere tutt'intera la sua fisonomia con una
guercisco, guercisci). letter. rendere guercio, accecare. viani, 19-283
che mira a distruggere, reprimere, rendere inefficace qualcosa. cattaneo, ii-1-38:
fin anch'ei... / di rendere a chi guerra a lui procaccia, /
plogia dare / ed a lo scudo rendere clarore /... / e dui
è l'unico guiderdone ch'io possa rendere con tutta l'anima a'miei benefattori.
5. locuz. fare, rendere guiderdone: premiare. c. ghiberti
giovane e bel signore per dar gusto e rendere servizio a qualche laido barabba, che
ella avrebbe potuto creare e spargere onde rendere più belle le opere sue. rosmini,
saputo [il monti]... rendere questo concetto poetico, trasfigurare il vero
gli uni agli altri, al fine di rendere possibile, in mancanza di fotografie,
. idiotizzare1, tr. raro. rendere idiota, istupidire. panzini, ii-444
tr. (idròfugo, idrofughi). rendere idrofugo. idròfugo, agg.
poesia gli ha servito, forse, a rendere più « attuale », e,
tr. (ignìfugo, ignìfughi). rendere ignifugo, incombustibile. migliorini
= voce dotta, lat. ignire 1 rendere infuocato, accendere * (da ignis
part. pass, di ignire 'rendere infuocato, accendere '. ignitóre,
dal lat. ignire * accendere, rendere infuocato '. ìgnitron (ignitróne)
1-ii-9: la naturale ignoranza tende a rendere l'uomo, considerato individualmente, un
fedissi due volte. 4. rendere brullo, deserto, desolato (un terreno
tr. (ìlaro). rallegrare; rendere ilare, lieto o, anche,
ringraziamento migliore che un campagnuolo idiota possa rendere al cielo. 2. che
1-187: volete alterare, illaidire, rendere esosa, spregevole, ridicola l'idea
. palazzeschi, 1-327: o volle rendere al bene di tutti quel denaro che a
. (illeggiadrisco, illeggiadrisci). rendere bello, aggraziato, piacevole; ingentilire
2. ant. insuperbire; rendere vano, orgoglioso, presuntuoso.
tr. (illepidisco, illepidisci). rendere gaio, dilettevole, giocondo.
. (illibidinisco, illibidinisci). rendere libidinoso. michelstaedter, 664:
è tutto e può tutto. può rendere i minimi moti del sentimento e i minimi
[illimpidisco, illimpidisci). rendere chiaro, nitido, trasparente; rischiarare,
. [illiquidisco, illiquidisci). rendere liquido, fondere, sciogliere, liquefare
. [illividisco, illividisci). rendere livido; coprire di lividure. cavalca
. 2. per estens. rendere plumbeo, fosco; illuminare di una
. { illùcido). illuminare; rendere splendente. - anche al figur.
.]: 'illucidare', dar luce, rendere splendente, e figuratamente, per rendere
rendere splendente, e figuratamente, per rendere chiaro all'intellettiva. savinio, 135
illumino). rischiarare diffondendo luce; rendere luminoso, pieno di luce o chiaro
nascosti della natura? 4. rendere edotto; informare, mettere al corrente.
7. figur. donare vivacità, rendere radioso, far brillare (il volto
dall'errore; informare, istruire, rendere edotto. dante, par.,
tutte le creature intelligenti. 5. rendere famoso, illustre, stimato (una persona
antonio. 7. chiarire, rendere evidente (un argomento); trattare
imbacchettonisco, imbacchettonisci). raro. rendere bacchettone, ipocrita. tommaseo
imbaldanzì. 2. tr. rendere baldanzoso; incitare, animare * ugurgieri
. (imbalordisco, imbalordisci). rendere balordo; stordire, confondere. folengo
sembrano di velluto. -figur. rendere durevole nel tempo, nella memoria;
. ingombrare (un luogo) o rendere malagevole o difficile un movimento, un'
-impedire di manifestarsi, di rivelarsi; rendere involuto, sovraccarico. guglielmini,
; mettere a disagio; confondere, rendere perplesso, incerto. - anche assol
4. marin. ant. rendere malagevole una manovra per rintrecciamento di una
. 2. tr. figur. rendere incapace, inetto. gioberti, 1-211
il bordo e la riva due tavole per rendere imbardato. agevole ai passeggieri l'imbarco
una razza o di una stirpe umana; rendere bastardo; far diventare ibrido.
imbecerare, tr. (imbécero). rendere becero; incretinire.
3. tr. raro. rendere imbecille, sciocco o stupido qualcuno;
quel dire * le ombre 'rendere feroce e crudele come una belva; ren
2. decorare, fregiare; ornare, rendere elegante; migliorare. - anche al
suo racconto. -per estens. rendere famoso e glorioso. vasari, 4-i-371
anche, perfezione e purezza spirituale; rendere più bello, più perfetto; abbellire
stato di estrema abiezione, abbrutire; rendere disumano, privare delle doti più tipicamente
-far perdere il dominio di sé, rendere furioso. - anche assol.
trasforma in abborrimento. -eccitare; rendere crudele e feroce. faldella, 3-36
il viso. 4. figur. rendere altri profondamente partecipe delle idee, dei
. in orticultura, pratica che consiste nel rendere bianche le parti eduli di un ortaggio
di mestiere -ino. 2. rendere pallido. guerrazzi, 10-595: la
far diventare bianco. -in partic.: rendere di amor del tuo vecchio amico
tr. (imbiétto). fissare, rendere saldo con una o più biette.
imbigottisco, imbigottisci). raro. rendere bigotto. nievo, 453: anche
tr. (imbiòndo). letter. rendere biondo, tingere di biondo; imbiondire
casca la biada. -figur. rendere splendente. assarino, 3-113: la
. (imbiondisco, imbiondisci). rendere biondo, tingere di biondo.
, d'una vecchia « fiamma » cui rendere, non senza vaga intenzione d'imbirbonirsi
imbizzarriva i nostri accademici. 7. rendere brioso, allegro. - « anche al
tose. ant. biasimare pubblicamente; rendere oggetto delle chiacchiere pubbliche; diffamare.
tr. (imbogliènto). ant. rendere bollente, riscaldare intensamente.
. 4. tr. raro. rendere bolso; spossare. panzini, iii-453
) e dal fr. bomber 'rendere convesso '(a guisa di bomba)
di ragazze sagge. -di animali: rendere mansueto. passeroni, 5-72: se
. 2. tr. raro. rendere qualcuno borghese; conferirgli mentalità, convinzioni
eloquenza toscana. 4. tr. rendere boscoso un terreno; dotarlo di vegetazione
tagliato in due parti. 5. rendere pingue; ingrassare, arrotondare. nievo
fodera del rame. — rendere più grossi i cavi che si devono poi
ant. trasformare in pioggia, rendere simile alla pioggia. fr.
, inebriare, stordire. -anche: rendere demente, dissennato, squilibrato.
altro. 2. tr. rendere briccone. tommaseo [s. v
anche al figur. 4. figur. rendere difficile a compiersi (un'amoretti,
ballare. 3. tr. rendere imbronciato; atteggiare il volto a espressioni
. ant. im- biondare; rendere di un bel colore giallo chiaro.
imbronzare in simulacri. 2. rendere del colore del bronzo; abbronzare.
. per estens. coprire di tenebre, rendere buio, oscurare (un luogo,
tonto. 4. tr. rendere bruno, far diventare nero; macchiare
'l mio elmetto. -figur. rendere meno bello o meno puro; contaminare
. 2. tr. rendere simile a un bruto. massaia,
teria (per lo più in modo da rendere agevole = comp. da in-
. nisci). raro. rendere simile a burattino, far gli
dovesse che spinge gli amanti a rendere esattamente una carezza, 7.
esattamente una carezza, 7. rendere evidente, esprimere per mezzo di avvenire,
tutte quelle facoltà mimetiche appunto concorrevano a rendere più visibile in lei... il
, 1-306: l'imitazione è il rendere un ritratto di una qualche cosa,
pensando d'accrescer pregio alla poesia con rendere la imitazione oltre ogni modo facile, e
tre poesie nelle quali giacomo leopardi volle rendere oggettivi i sensi intimi del suo sconsolato
. d'annunzio, iv-1-168: per rendere il sentimento, che una data composizione
fanno. -dare, formare, rendere, offrire, richiamare l'immagine di
poesia vostra più calda 4. tr. rendere sterile, infecondo (un terreno).
: è eloquente, 5. figur. rendere povero; sfruttare. usa linguaggio passionato
telaio, esecuzione di 2. tr. rendere malinconico, rattristare. segneri,
sdora. 2. tr. rendere malinconico, far diventare triste.
. 2. tr. rendere malizioso, scaltrire. tommaseo [s
immalvagire. 2. tr. rendere malvagio; corrompere, depravare. b
vita. 3. tr. rendere marcio. -al figur.: corrompere.
. poterono pre ant. rendere mansueto. -per estens.: rendere
. rendere mansueto. -per estens.: rendere mite. iacopo da cessole volgar
contra l'autore del pastorfido, va rendere simile a un mascherone; far diventare
immaterializgare, tr. raro. rendere immateriale. - anche assol.
trasfe rire nella materia; rendere materiale, concreto; materializzare.
.. sia tenuto... a rendere notificato lo scrivente o il remittente.
, immedio- crisci). raro. rendere mediocre. gioberti, 1-ii-164: qual
stremo. 2. tr. rendere migliore; far progredire. siri,
insipidezza dell'acqua. -figur. rendere gradevole. soldani, 1-7: senti
2. tr. raro. rendere melenso. lambruschini, 1-132: la
tr. (immemòrio). ant. rendere consapevole, informare; rammemorare.
fico, immensifichi). letter. rendere immenso. marinetti, 2-i-1042: non
sonno. immeschiniménto, sm. il rendere o il diventare meschino.
feste lontane. nisci). rendere meschino, immiserire, svilire.
immezzano. 2. tr. rendere fradicio, molle. seneca volgar.
, implicare. -al figur.: rendere partecipe, mescolare. massaia, iv-53
immiserita la razza. -figur. rendere gretto, meschino; ridurre in una
, tr. ant. immobilizzare, rendere saldo, fermo. -anche: dare
). immobilizzare, tr. rendere immobile; costringere all'immobilità; impedire
immodestìsco, immodestisci). raro. rendere meno ambizioso, ridurre a termini più
tr. (immontóno). letter. rendere ottuso e inetto. guerrazzi,
dolcemente. 3. tr. rendere morbido, molle. -al figur.:
, molle. -al figur.: rendere mite, disporre alla benevolenza. valerio
immortalare, tr. letter. rendere eterna la memoria di qualcuno o delle
altra aurora. 2. raro. rendere immortale. panigarola, 2-138: così
salvare dall'azione distruttrice del tempo; rendere duraturo, eternare. fr. morelli
. immortalizzare, tr. letter. rendere immortale, far durare per sempre.
provocare l'immunità contro una malattia; rendere immune dal- / l'azione di tossine
implacata perizia. 2. figur. rendere innocuo, inefficace nei confronti di altri
, inefficace nei confronti di altri; rendere insensibile, assuefare. jahier, 2-114
animali immunizzati, contenente anticorpi atti a rendere immuni da una determinata malattia.
, immutolisci). letter. rendere muto; ridurre al silenzio.
7. tr. ant. rendere padrone. — anche al figur.
impaganisco, impaganisci). letter. rendere pagano, paganizzare. settembrini, v-i7
e letter. far divenire pallido; rendere scialbo, sbiadire, scolorare.
. 9. tr. ant. rendere pallido, smorto. giusto de'conti
guancia. -figur. letter. rendere desolato. g. stampa, 28
silenzio. 3. tr. rendere paludoso (un terreno). dante
-anche al figur.: svigorire, rendere vile. sanudo, xvi-652: à
prezzo. 2. tr. rendere paludoso. targioni tozzetti, 11-2-650:
3. tr. raro. rendere qualcuno esitante e incerto nel parlare;
. letter. introdurre in paradiso, rendere partecipe della gloria e della felicità infinita
imparato. -intr. adoperarsi per rendere qualcuno idoneo a un dato atto o
. -piegare al proprio volere; rendere docile, malleabile. guerrazzi,
i librai. 2. tr. rendere o far diventare impaziente; far perdere
? 2. tr. raro. rendere impaziente; innervosire, irritare: far
organino le impazza. -ant. rendere vano, confondere. ottimo, i-491
ancora una, e il resto da rendere a ciascun pagatore. -con la particella
lo impazzisce. -fare sragionare, rendere dissennato. bibbia volgar. [tommaseo
e tenace (in partic., per rendere stagno un recipiente o per assicurare
angiò sul poggio. 3. rendere buio, offuscare, tingere di scuro.
a gessner. 2. tr. rendere servile, sottomesso; intimidire, impaurire
suo sistema. 2. tr. rendere pedante o pedantesco. de sanctis,
la nullità o che, oltre a rendere illecita la celebrazione, comportano la nullità
) o non si attui un desiderio; rendere vano, mandare a monte; evitare
dei soldati. -ant. rendere timido, esitante. boccaccio, dee
una pelle da salvare? 6. rendere meno abile nell'esercizio di un'arte,
fece peggio. -per estens. rendere meno efficace l'uso, l'utilizzazione
più chiaramente in latino. 9. rendere difficoltoso, intralciare (il cammino,
, l'accesso, ecc.); rendere inaccessibile, impraticabile (un passo,
comune. 15. colpire, rendere inabile, paralizzare (una persona,
, una facoltà); alterare, rendere difficoltoso, ridurre il funzionamento di un
ora la respirazione. 16. rendere impercettibile, attutire, soffocare, smorzare
dei difensori nel fare ogni sforzo per rendere inutili o impedite le mine. g
impeggióro). ant. peggiorare, rendere peggiore; aggravare, rendere difficoltoso.
peggiorare, rendere peggiore; aggravare, rendere difficoltoso. cecco d'a
le spalle alla sala, quasi a rendere, di colpo, intimo e impegnativo il
col lucido, con cui cercavano di rendere pulite le scarpe. -turare,
è verissima cosa sdegnarsi la divina -figur. rendere più elegante, impreziosire, bontà contra
; inquietare, turbare, crucciare; rendere ansioso, trepidante. nanea,
, ai cibi, alle bevande; rendere piccante. — anche al figur.
di pepe, sopra il vino, per rendere il medesimo vino, così acconciato,
tartufi. 3. figur. rendere pungente, salace, sarcastico (uno
con peperone. -per estens.: rendere simile a un peperone; far arrossire
che però non son più capace di rendere servizio alla missione. -errore,
la più grande scoperta sarebbe quella di rendere le corazze imperforabili. -figur
vimini ed altri utensili che si vogliano rendere impermeabili alle sostanze più fluide. garibaldi
sm. che ha la funzione di rendere impermeabile (ed è riferito, in partic
perché imper- impermeabilizzare, tr. rendere impermeabile (con partic. riferimento
insieme di operazioni) diretta a rendere impermeabile un determinato materiale e, in
convivio per ciascuna de le sue parti rendere utile, quanto più mi sarà possibile
posta all'inizio di un periodo, per rendere ragione di ciò che verrà detto dopo
dubbi. 9. tr. rendere perverso, insopportabile; agitare, tormentare
sembrano fatti per ostruire lo spirito e rendere impervie le strade dell'intendimento. gnoli
tr. (impèssimo). raro. rendere pessimo, guastare. periodici popolari
volire un discorso. -ant. rendere allettante e desiderabile. segneri, ii-512
. macchiare di colpe e di errori; rendere impuro, contaminare; guastare moralmente,
impiccare. -figur. annientare, rendere vano. fra giordano, 3-285:
far diventare di pietra; pietrificare, rendere duro come la pietra. - anche
numi. 2. figur. rendere ottuso o incapace di alcuna commozione o
. -per estens.: solidificare, rendere duro come pietra. targioni tozzetti,
più arcano sonno. -tr. rendere insensibile, incapace di commozione; chiudere
2. tr. ant. rendere cauto, timoroso. erasmo da valvasone
pigrì. 4. tr. rendere pigro o svogliato o accidioso; lasciare
luce. 6. figur. rendere meno fervido, meno vigile, colmare
(impinguo). fare ingrassare, rendere pingue. - in partic.: sottoporre
! 2. per estens. rendere fertile, ubertoso. molza, 1-389
umanizza. 3. figur. rendere più perfetto, più virtuoso, più
e di doni. 6. rendere più ricco e ampio (uno scritto,
, di concetti, di osservazioni; rendere ampolloso, ridondante. - anche assol
amalgama speciale. 2. figur. rendere pesante, gravare; opprimere. bruno
. coprire, rivestire di piume; rendere pennuto. anguillara, 6-34:
gli altri s'impiumano. — rendere morbido con piume (o con altra
. 2. fornire di ali, rendere atto al volo. -per estens.
al volo. -per estens.: rendere veloce, muovere rapidamente. chiabrera,
, della ruvidezza. iron. rendere poetico. salvini, 41-269:
impolènto). scherz. ant. rendere rozzo, volgare. gonzaga, ii-29
impolmonisco, impolmonisci). raro. rendere fiacco, indebolire. genovesi, 1-ii-146
tr. (impólpo). ant. rendere più grosso, più muscoloso.
2. impregnare, intridere, inzuppare; rendere fertile (con riferimento all'acqua)
3. figur. ant. rendere più denso di contenuto (uno scritto
stracchi. 2. tr. rendere pigro; poltrone. -anche al figur
degli animi..., può rendere talvolta concrete e storiche certe formazioni che
keep '. 2. tr. rendere putrido, far marcire. -anche assol
ch'ho commesso di non sufficiente laude rendere a sì fatto santo, impolle alla
tassare tutti i capitali. 9. rendere bene accetto, fare accogliere in un
fare accogliere in un determinato ambiente; rendere noto, far conoscere pubblicamente (una
la loro natura. -richiedere, rendere necessario (una somma, una spesa
lecitamente, perché non lo fai inpossente a rendere l'usura, se vuole, anzi
idea. beltramelli, iii-77: vorrete rendere a natura ciò che vi ha dato
5. tr. concedere il possesso, rendere padrone, proprietario o signore. -
pronto a tentare gli estremi espedienti per rendere impossibile la vita ai partiti di masse.
impossibilitare, tr. { impossibilito). rendere impossibile. giuglaris, 82
sangue. -ant. affievolire, rendere meno intenso. tasso, 13-i-720:
di un lavoro, ecc.; rendere esperto. f. corsini, 2-248
. (imprégno). ingravidare, rendere pregna (una donna). - anche
gnare come si fa. 2. rendere feconda una pianta o fertile e produttivo
umidità; imbevere, inzuppare, intridere; rendere madido; permeare. cecco d'
di foglie. 4. letter. rendere qualcosa fragrante, profumato, olezzante,
propria luce e del proprio colore; rendere luminoso, splendente. d'annunzio,
. distinguere con particolari note caratteristiche; rendere partecipe delle proprie prerogative. dante,
-rappresentazione pittorica che cerca di rendere con immediatezza la sensazione visiva (secondo
vostra, alle cui amorevolezze non mancarò rendere contracambio, sì come ho fatto in
, vietare, non imprestare, non rendere. compagnia della lesina, i-90: sevvengavi
. (impreziosisco', impreziosisci). rendere prezioso (e, anche, raffinato
. = deriv. da improbare. rendere tempestoso. f. f.
di quelle che faceste m'è bisognato rendere gli originali. pasqualigo, 129:
. per vendicarsi degli uomini, e rendere loro il cambio, impugnando contro di
di accorciare più o meno la tratta e rendere così i varii suoni di che sono
pea, 11-145: impuntava a non voler rendere una piena confessione. moravia, ix-9
ugolini, 128: 'impuntatóre', regolatore per rendere più dolce lo scatto nelle carabine a
. { impùtido). ant. rendere puzzolente. iacopone, 12-26: quella
impuzzolentisco, impuzzolentisci). letter. rendere puzzolente; riempire di puzzo.
e impuzzoliscono. 2. tr. rendere puzzolente; comunicare un odore sgradevole.
. zoccolo, 263: ci possono rendere chiara testimonianza... quanto poco l'
matrimonio o anche a dissolverlo; anzi a rendere inabile l'altro coniuge a contrarre in
inabilitare, tr. (inabilito). rendere inabile. oliva, i-1-777:
. -per estens. ant. rendere incapace di produrre un determinato effetto.
ant. che ha la facoltà di rendere inabile, atto a inabilitare.
, inacciarisci). ant. rendere della durezza dell'acciaio. f
fortemente il tuo tormento. -ant. rendere aspro, rauco (la voce).
erano inacerbiti, e'si cominciarono a rendere e addolcire come il mele. porzio
5. tr. raro. rendere acido. campailla, 14-87: il
per costume. 6. figur. rendere astioso, inasprire. gozzano, i-737
tr. { inacutisco, inacutisci). rendere inadeguataménte, avv. in modo
affammata. 3. tr. rendere agro. pasta, 1-61: per
dolce. 4. figur. rendere astioso; colmare di rabbia, di
inalabastrare, tr. letter. ant. rendere simile all'alabastro. rota,
con seguenza avessero potuto solamente rendere albe le acque più impure.
di non dispiacere, cioè di non ti rendere zotico, incivile, indiscreto, perché
). ant. e letter. rendere amaro. varchi, v-894 (412-4
dopo la stiratura. — ant.: rendere candido e liscio con belletto bianco
fuoco. 3. ant. rendere vivo, animato. aretino, v-1-753
. tarchetti, 6-i-336: mi potete rendere un servigio inapprezzabile. 2. di
di vita che io mi studio di rendere inappuntabile, per levare a'miei tiranni il
diventare allettante e invitante; cercare di rendere più gradevole o meno gravoso, attenuare
tr. { inàrido). ant. rendere arido, inaridire. - al
. 2. per estens. rendere asciutto, disseccare; prosciugare.
riuscirono ad inaridirmi. -rattristare, rendere infelice. stùparich, 4-173: l'
e di amore. -ant. rendere impassibile. bonagiunta, lxiii-90: nel
indoratore, dell'invemiciatore. ridisci). rendere arido, far diventare secco e cristallino umore
). ant. e letter. rendere arsiccio, bruciacchiare. — anche: inaridire
. ant. e letter. rendere ruvido al tatto. -anche: rendere
rendere ruvido al tatto. -anche: rendere ispido, irto. francesco da barberino
. 2. per estens. rendere più violento, fare infuriare (il
inaspera la guerra. - rendere freddo, rigido, pungente. arici
lui piace. 3. rendere più vivo, più intenso, incrudire
(inasprisco, inasprisci). ant. rendere ruvido al tatto, far diventare scabro
, far diventare scabro. - anche: rendere irto, ispido. boccaccio
2. per estens. ant. rendere tempestoso, minaccioso (il mare)
duro, aspro (un suono); rendere poco fluente, poco armonioso (un
formate. 3. figur. rendere sgradito. bartolomeo da s. c
e obbedienza mollificare. 4. rendere più vivo, più intenso; acuire,
calendario del regime. 5. rendere più gravoso, aumentare (un'imposta)
inasprito il mio umore. 7. rendere più accanito, fare infierire (una
inattivo. inattivare, tr. rendere inattivo, disattivare. = comp
. inattivazióne, sf. il rendere inattivo; disat tivazione.
chiome. 3. figur. rendere piacevole, apprezzabile; abbellire, trasfigurare
. 4. dare lustro, rendere famoso, onorare. ariosto, 46-5
. inavanzare, tr. ant. rendere più vivo, più intenso (un
il confronto, superare; sminuire, rendere insignificante, screditare. aretino, ii-74
9. figur. ostacolare, intralciare, rendere difficoltoso; causare un'interruzione, una
volti in mentire. 3. rendere insensibile, incapace di commozione, di
incallisci). coprire di calli, rendere calloso. caro, 12-i-83: o
, da reggere il terraglio e da rendere più sicuro il riparo. -intonacare,
tale incamerazione impediva che non si potevano rendere se non pe'consigli. siri, ii-184
canaglia. -per estens.: rendere vile, ignobile; screditare. barboni
3. tr. ant. rendere cancheroso; fare diventare inguaribile. -al
tr. (incàndido). ant. rendere candido, imbiancare. - anche al
mista di diffidenza. -affascinare e rendere mansueti i serpenti con la musica.
4. tr. letter. rendere canuto, far diventare bianco (i
d'ambra, 12: ha incapato volerla rendere al padre; e appena la darebbe
4. figur. accusare, incolpare, rendere responsabile. ramusio, i-424: non
incarire jsacramenti. 3. tr. rendere più caro, aumentare il prezzo.
. per estens. migliorare, perfezionare, rendere più prezioso (un prodotto);
tenercelo. 4. tr. rendere incapace, sfaticato, inetto. -anche
, sfaticato, inetto. -anche: rendere lento, bolso (un animale da
raddirizza? -colmare di disappunto, rendere stizzoso. pavese, 8-357: m'
troppo gran danno. 3. rendere deforme. cicognani, 2-162: gli
gabbia di assicelle. 4. rendere infossato, fondo (gli occhi).
di catrame; bitumare, asfaltare; rendere impermeabile mediante uno strato di catrame.
presenti. 4. figur. rendere sgradevole. v. borghini, 4-ii-764
da incavare. incavare, tr. rendere cavo; foggiare, ricavare
da incori valore intensivo e cavare 'rendere cavo '. incavatina, sf
albero); infossare nelle orbite, rendere incavato (l'occhio). buonarroti
, eccitare, risvegliare, accrescere, rendere più forte o più acuto (un
, uno stimolo, un bisogno); rendere più violento o virulento (un morbo
per estens. fare seccare; inaridire; rendere sterile, improduttivo per effetto di calore
incenerito il cuore. 4. rendere pallido, esangue. marinetti, 2-iii-153
'. -rallentare, ostacolare; rendere difficile, faticoso, inutile.
4. tr. ant. raffreddare, rendere freddo. - anche assol.
insieme el seme umano. -figur. rendere meno zelante; trattenere, frenare.
infiammi. -affievolire, spegnere; rendere meno intenso, meno ardente.
. ant. adornare, abbellire, rendere più elegante. — anche al figur.
prencipe a tutto il popolo. rendere frenetico, smanioso; suscitare un desiderio
provocato dal caldo, dalla sete; rendere fresco, umido, rinfrescare (una
(la terra); innaffiare; rendere o conservare fresco (una pianta).
fiamma antica amorosa. 3. rendere vivace. cattaneo, i-1-39: i
tr. (infrìgido). ant. rendere freddo, raffreddare. - anche assol
). ant. e letter. rendere freddo, provocare una sensazione o una
ristagna il sangue. 2. rendere un terreno troppo umido e improduttivo.
lussuria? 3. tr. rendere frollo. - ant.: macerare.
il fil tenace. 4. rendere fiacco, indebolire, svigorire; rammollire.
2. tr. rivestire di fronde, rendere fronzuto. -anche al figur.
mortella mortifera. -figur. ant. rendere ampolloso, ridondante (uno scritto)
; offuscare. -al figur.: rendere incomprensibile, imbrogliare. baldinucci,
, procurarono in questa guisa almeno di rendere infruttuoso il forte de'barberini.
animo. 5. tr. rendere furibondo, irritare, indispettire. -anche
corpo. 2. tr. rendere rigido come un fusto, conferire la
la rigidità propria di un fusto; rendere dura 0 rigida una cosa pieghevole o
. tr. spingere verso il futuro; rendere perenne; immortalare. gioberti,
. ingagliardare, tr. letter. rendere gagliardo, fortificare, temprare. -
e furiose. 9. tr. rendere gagliardo, vigoroso, robusto, risoluto
ingaglioffa. 3. tr. rendere gaglioffo, sciocco, scioperato. mamiani
3. tr. ant. rendere gaglioffo; incretinire. piccolomini, xxv-2-108
(ingaìsco, ingaìsci). letter. rendere gaio; allietare, rallegrare.
sposarmi. 4. tr. rendere baldanzoso; eccitare. bocchelli, 1-i-296
seduce la volontà. 11. rendere vano, distruggere, frustrare (un
la vostra vigilanza. 12. rendere illusoriamente meno lungo un periodo di tempo
13. accorgimento con cui si cerca di rendere meno tormentosa una sofferenza, meno lunga
ira. 3. figur. rendere difficile da risolvere, complicare (un
e senza concretezza. 4. rendere confuso, oscuro, incomprensibile (un
allegro stratagemma.) 4. rendere accorto, aguzzare l'ingegno, scaltrire.
parti. d'annunzio, iv-1-168: per rendere il sentimento, che una data composizione
. letter. ant. raggelare, rendere freddo, gelido. fr.
gelosie! 4. tr. rendere geloso, suscitare gelosia. speroni,
4. illuminare, far brillare; rendere luminoso, splendente. gonzaga,
sua fresca età. 6. rendere nobile, elegante, elevato (lo stile
. (ingentilisco, ingentilisci). rendere gentile, o più gentile, mite,
. -in partic.: affinare, rendere meno grossolano, meno selvatico (una
. 2. per estens. rendere più piacevole, conferire un aspetto più
segreto. 3. figur. rendere elegante, dotto, raffinato, prezioso
lingue. 4. agric. rendere domestico, gentile (una pianta selvatica
letter. permeare di spirito pagano, rendere paganeggiante. gioberti, 1-iv-313
ricche parole... bastassero a rendere eterni alcuni momenti transitorii e comunissimi dell'
. — per estens.: rendere coltivabile; fornire di vegetazione, di
). aumentare in modo smisurato, rendere di proporzioni o forme gigantesche. -al
atto di ossequio, di adorazione; rendere omaggio. storia di maometto, 13
preghiere. 2. figur. rendere più bello, fregiare; impreziosire.
tr. (ingiulèbbo). letter. rendere sciropposo. jahier, 3-109:
sofferenze fruttuose a tutti, e di rendere produttivo lo stesso dolore. -predicare
non v'è altra via, che di rendere loro il cambio. -che reca
tr. (ingoffisco, ingoffisci). rendere maldestro, incapace, inetto; umiliare
questa opera ingoffire? 2. rendere goffo, deforme, sproporzionato; imbruttire
malodore di petrolio. 3. rendere timido, impacciato; inibire. tommaseo
4. figur. istupidire, rendere tardo. tommaseo [s. v
battistina. 3. tr. rendere goloso, ghiotto, avido; rendere
. rendere goloso, ghiotto, avido; rendere desideroso di qualcosa; suscitare l'interesse
-appesantire (lo stomaco). -assol. rendere difficile la digestione. bellincioni,
un passaggio, un'entrata); rendere difficoltoso, intralciare (il passo).
con gomma, in modo da poterla rendere in seguito adesiva con l'inumidirla.
è rinvolto. 2. tr. rendere gracile o più gracile, assottigliare,
soddisfacente, iniziare bene, funzionare, rendere nel modo dovuto; procedere regolarmente,
dirsi; il divenire o il rendere più grande, piti voluminoso,
ch'è il ingrandisci). rendere grande o maggiore, far divenire voluminoso
il cielo. -per estens. rendere più esteso, più ampio (una
non poneva termine. -pitt. rendere più elevato, più grandioso (uno
sé medesimi. -elevare, ingentilire, rendere migliore, affinare (lo spirito,
[opera]. 6. rendere più intenso, più forte, amplificare
, tr. nutrire in modo da rendere grasso o più grasso, impinguare
3. per estens. far prosperare, rendere agiato, arricchire (per lo più
libra. 5. ant. rendere più copioso, più abbondante (un
ornare, abbellire. - anche: rendere ampolloso, appesantire. machiavelli, 1-vi-304
-in partic.: disposizione malvagia a rendere male per bene. giamboni,
d'ingratitudine: comportarsi da ingrato, rendere male per bene. ammirato [tommaseo
prov. -comun servigio ingratitudine rende: rendere un servizio alla comunità non procura gratitudine
voi e i vostri compagni a ciò rendere non mi siate ingrati, ma con
tr. ant. aggravare, acuire, rendere più pesante (un'accusa, un
, tr. (ingravido). rendere gravida, mettere incinta. simintendi,
. 2. per estens. rendere fecondo, fertile, produttivo (la
3. letter. gonfiare; ingrossare; rendere turgido. aretino, 19-136: raccolto
prese. 4. tr. rendere più pesante. galileo, 4-3-72:
qualcuno; far entrare nelle grazie, rendere bene accetto, gradito. - anche
4. tr. raro. rendere grigio, terreo. bocchelli, 1-i-331
le altre. 3. figur. rendere complicato, imbrogliare (l'intreccio di
. -per estens. accogliere, rendere partecipe. bernardo da siena, xxxix-n-164
, tr. [ingròsso). rendere grosso o più grosso, aumentare di volume
, gonfiare, tumefare. -anche: rendere più grasso, irrobustire, rinforzare.
di un'opera letteraria. -anche: rendere prolisso. muratori, 1-31: quelle
una comunità. — in partic.: rendere più agguerrito, più forte; rinforzare
turba dei miserabili. 4. rendere fitto, denso. m. villani
straordinarie. bocchelli, 13-342: conveniva rendere la prigionia più penosa possibile, per
... cadesse in pensiero di poter rendere la ragion fisica, del raddoppiarsi la
ingrossare il cristianesimo. 9. rendere ottuso, meno acuto, rozzo (l'
privarmene in eterno. -ant. rendere moralmente insensibile, indifferente. m.
cor. 11. ant. rendere gravida, impregnare. grazzini, 2-92
per buono spazio del sole, comincia a rendere osservabile l'effetto del suo splendore,
); cfr. lat. mediev. rendere... in grossum (a
3. tr. raro. rendere grullo, fare ammattire. = denom
ingualdare, tr. ant. invalidare; rendere in valido, danneggiare.