, e mandar fuori tanto fiato, che renda suono, senza usarvi alcuno artifizio,
che ciò che l'uomo accatta si renda. compagni, 2-24: i priori accattarono
puerile trastullo) canna o simile che renda l'immagine del cavallo; il secondo,
dove lo stucco si mette, acciò si renda più facile a lavorarlo. marino,
materiale grezzo a un trattamento che lo renda utilizzabile. vasari, ii-21: lionardo
vivere di virtude. alberti, 32: renda op- timo rimedio a sostenere la famiglia
fare nella materia qualche fattura che la renda migliore, o che tale la faccia parere
l'abbia a giorno e che lo renda a sera. / l'affioreremo.
vasari, i-152: quella agilità che renda le cose finite con istudio e fatica
ore fugaci e meste, / belle ci renda e amabili / la libertade agreste.
metterla in taglio, in maniera che si renda più ingorda. manetti, 1-51:
fanno loro nido gli alcioni, si renda polvere, e se ne faccia impiastro con
arruffano elevandosi come un'or renda chioma. civinini, 4-223: quando tacque
ambizione, che è la gran molla che renda operoso l'amor di corpo. idem
di queste tre cose: cioè o che renda l'uditore più atteso al detto
suo,... o che lo renda più ammaestrato in sul fatto in
operazione, debbe essere ammiranda e rive- renda. boterò, i-351: l'artificio dell'
la quale non sa quanto facile si renda per via degl'indici,...
: il suo coltello amore / anatomico renda, amor, che tutte / degli animali
io prima, percosso da atropos, renda lo spirito agl'iddii infernali co'precedenti
di lenti, in cui non si renda sensibile l'aberrazione di sfericità, o sia
, deve aversi dunque un intermedio, che renda possibile l'applicazione. e questo intermedio
, 3-175: quel sonno leggendario dei renda quasi quanto nei condé, per cui
l'avesse ad avere, dio la renda felicissima con quello, ed arcifelicissima ne'figliuoli
', deriv. a sua volta da renda * rendita '. arrendatóre, sm
virtù non vi arriva, almeno ne renda qualche odore. idem, 414:
65: di corpo naturalmente infiammato, che renda somiglianza di metallo, dicesi rovente;
ed esperienza dei vecchi non gli renda addottorati. suppliscono coll'arte ai
: stimo necessario, che egli si renda obbediente a credere, che non è
gli elementi della voce in modo che renda chiaro il suono e il concetto.
dove lo smercio delle opere loro si renda più facile, e li trasporti più comodi
16-ix-138: stimo necessario, che egli si renda obbediente a credere, che non è
il carro. maestro alberto, 33: renda zaffiro, con fermi suoi patti,
asilo / porgendo, sacre le reliquie renda / dall'insultar de'nembi. arici,
/ il mio torbido dì, chiaro mel renda. menzini, i-142: poi quando
nelle materie di gusto, e come ella renda i nostri giudizi inesatti e contraddittori.
sa bene per prova quanto difficile si renda il metodo di rinvenirle. vico, 3-611
voglio lasciare uno pezzo di mia terra che renda ciascuno anno la valuta di barile uno
, il mio signore! dio le renda merito della sua misericordia! ». dossi
autorità queste tre cose, cioè o che renda l'uditore più atteso, di libera
la inghiottì... o che lo renda più ammaestrato. dante, inf.,
l'autorità; non perché la legge renda autorevole la volontà, né perché la
la volontà, né perché la volontà renda autorevole la legge. c. e.
ore fugaci e meste, / belle ci renda e amabili / la libertade agreste.
dio sovrano, / che lor te renda? balducci pegolotti, 124: alie d'
lasciare uno pezzo di mia terra che renda ciascuno anno la valuta di barile uno
potemmo raccozzare. e mi sembra che renda sufficientemente il senso di effiverga i-369:
, il mio signore! dio le renda merito della sua misericordia ». giusti
a chi e così perfido, che renda tanta ingratitudine per premio ad una donna
tanto con le belle che la mi renda la vesta. varchi, 24-35:
de'benefìci tuoi pietosi e giusti / renda il signore a te numerazione, /
/ fatti i calculi vostri, agevol renda / e più giusto il giudizio,
qui presso, a far che costui renda / il sangue illustre del re stordilano,
che svegli la nostra immaginazione e la renda operosa. carducci, i-394: negare
che ha boreas morte, / renda zaffiro, con fermi suoi patti
montale, 1-19: un suono non ti renda / qual d'incrinata brocca / percossa
mica la carità perché iddio me ne renda merito: a queste buffonate io non
] pur si addomestichi, e vi si renda ubbidiente a valervene di cacciatore, e
pisa, a non se ne renda in certo modo tiranna, per quello che
metterli dentro ». « dio ve ne renda merito; aspettate un momento »,
patire la soverchia umidità, e si renda sano tutto il suolo della coltivazione e
nuova acquisti una certa forma che la renda atta ad essere scritta e cantata, può
star libero e sicuro, e li renda liberamente, come son certa che farà
legno, non tanto liscia che ci renda direttamente l'immagini, e quella s'
chiedervi perciò un impiego che non mi renda inutile alla repubblica, e che basti
scavasse la fossa, concedimi ch'io mi renda cara la morte con la certezza che
tabelle indicatrici, perché rimandi la luce e renda visibile l'ostacolo a un altro veicolo
et inviolabile amore questi pochi sacrifici non vi renda. ariosto, 422: se fossino
dolci; gli è l'unico cosmetico che renda il morato ai capelli e non pregiudichi
legno, ove i perigli noti / renda, e 'l felice suo scampo alle genti
e pria che il core / certo si renda com'è tutta indarno / l'umana
congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all'occhio questa trasformazione
corpo che, facendo ostacolo, la renda inacessibile al piede altrui, alla mano
stesso inalzando, m'affidi, e mi renda sicuro e lieto. magalotti, 4-82
che novella sia, / ma che risposta renda / chi grida per la via,
crudele, sotto colore che io ti renda reverenza, vai caendo briga con gli
figliuolo, io ti priego che ti renda in colpa de'tuoi difetti; e priegot'
anco forse la piccolezza del furto non mi renda più colpevole, nel concetto del sarsi
che la divin arte / del coltivar renda fecondi i campi, / abbian dal nume
almeno / gli lasci star pria che gli renda al tino. caro, 12-681:
legno, non tanto liscia che ci renda direttamente l'immagini, e quella s'esporrà
e mostrino di credere che ella non renda altr'utile e comodo al sapere ed
ii-8-104: sebbene la compenetrazione delle culture renda in certo senso d'uso intemazionale le
se non quando la sapienza dell'ordine lo renda tale e l'autorità de'giudizii,
quarto anno comple mentare, renda più facile e più robusta la istruzione dei
posso indurmi a credere ch'altro mi renda così malsano, fuorché il fare per civiltà
facci incauto e la troppa diffidenzia non lo renda intollerabile. ariosto, 45-5: ruggier
congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all'occhio questa trasformazione
novelle, purché mettendole a nicchio le renda intelligibili. cesarotti, i-15: chi
ii-8-104: sebbene la compenetrazione delle culture renda in certo senso d'uso intemazionale le stesse
s'alcun non trovo che consiglio mi renda / della sua vera interpretazione.
virtute oscura / cui titolo regai chiara non renda, / non può soffrir che 'n
ammalati, la quale... lo renda più sicuro di se medesimo. alfieri
d. bartoli, 36-31: vi si renda ubbidiente [il falcone] a valervene
il tufo ovvero altra tenera pietra non renda umidità corruttiva del frumento. mauro,
dolci; gli è runico cosmetico che renda il morato ai capelli e non pregiudichi alla
123: non è qualità che tanto renda pregevole e cara alcuna cosa, come
umido sotterraneo, costipi, e paia che renda all'avorio la prima durezza, in
a stagionare il legno perché atto si renda alla costruzione di un navilio. g.
abbiamo una parola che traducendo letteralmente couture renda l'idea dell'arte del vestire la
che il rapido sviluppo fisico dei bambini renda gli indumenti troppo presto stretti o corti
posso indurmi a credere ch'altro mi renda così malsano, fuorché il fare per
che agitata e percossa con le mani renda suono. parini, 892: caderanno,
della quale il meccano è l'espressione, renda l'uomo un po'secco, macchinale
che lo distingue dalla pena; si renda al lavoratore ciò che lo distingue dal
i beni, sia quegli, che renda a v. s. illustrissima il merito
talenti, in attesa che il mondo ci renda i debiti onori. 2.
satumide a tai misfatti / la debita mercé renda, e che inulto / scorra nel
esser caro, / che innocente animai si renda esangue. gemelli careri, 2-ii-394:
ancora come l'assuefazione e l'uso ci renda naturale, bella, ecc.,
la dilicatura del condito saporosi gli renda et aggradevole botta, 5- 15
-e come suo, a lui si renda. boccaccio, dee., 8-3 (
: voi altri pretendete ch'io vi renda chiaro un fatto; come è possibile,
, i-184: che il pegno li si renda / cancellato di nota; / ché
, 12-i-291: prego iddio che vi renda la desiderata sanità, e voi, che
si desti un animo forte, come si renda un'anima generosa, come si pieghi
che cieco al mal della bugia ti renda? / a destarti a gran fretta io
.. un pregio intrinseco che le renda costantemente migliori di quelle che possono appresso
aveva costituito un diritto particolare, si renda responsabile di determinate inadempienze o quando
che dopo cento mila guidaleschi / ci renda la brigata sana e lieta. ammirato,
brama / che al mio campo mi renda? / io vo. di'che m'
, i-167: vietate che non si renda ragione delle pecunie, e io off
la novità cagiona maraviglia, la varietà renda diletto. delfino, 1-206: adorata bellezza
donna,... iddio ti renda il perduto conforto ». sacchetti,
in otto ». -dio vene renda merito: formula d'augurio, di
v.]: * dio ve ne renda merito alla gloria del paradiso '.
d'intenderli: * dio ve ne renda merito 'senz'altro. papini, 8-177
a voi e che dio ve ne renda merito. -dio volesse, piacesse a
far, che grato a te mi renda. campanella, i-169: anima mia,
più impedisca le operazioni, e più disconsigliato renda l'uomo, e più lo confonda
, i-525: bisogna però ch'io renda giustizia a frontone, perché se egli
d'aspetto, e che dello amante li renda memoria. = voce dotta,
: 'une tournure 'che li renda gradevoli, un'aria di novità, una
mestiere procurare, che la bile si renda più fluida e più piacevole, e che
gioia ancorché grande e straordinaria, ci renda attoniti e quasi senza senso, e
senso, e che la sua grandezza ne renda impossibile il pieno e distinto sentimento.
. maffei, xxx-6-43: paghi / renda gl'iniqui la licenza; ed onde /
ben come più grave e onusto / renda di doppie lo stipetto, e quanto /
se alcun se ne perda o si renda inservibile, non s'abbia a pensare
, duttilità, fluidità della circolazione, renda più facili, meno prevedibili, più
ellèboro nero, / che il senno renda a questa creatura! bacchelli, 5-177:
stato non ne insuperbisca, / ma grazia renda a chi è tre e uno.
], nel lato dell'epistola, renda il turibolo al diacono, e poi scenda
, i-184: che il pegno li si renda / cancellato di nota; / ché
[crusca]: dee bastare che si renda l'equivalente. savonarola, 8-ii-174:
ceda le spoglie, a voi mi renda, / nel duro campo de la vita
, / comincia ad erudirmi. ah! renda il cielo / così l'ingegno mio
, attinto alla vitalità del popolo, renda la nazione, la quale giace purtroppo
de'suoi oppressori... non renda irrimediabile lo scoraggiamento de'cuori, il
tu dal regno escluda, / e renda vani i suoi pensier funesti, / e
ci disponiamo a citare un fatto che renda più chiaro e convincente il discorso)
come le lettere, ond'ei si renda egualmente inetto a'ministeri della pace, ed
... che non solo ci renda esinanita ed esausta la mente tutta, dinanzi
cosa peggiore del peccato, e che renda l'uomo più esoso a dio.
apra le forme bizzarre dei monti e renda compatti e durissimi il cielo, la terra
obbedire / a macometto, o tributo non renda / al saracino, che debba morire
furia, o mostri, / e renda il tetro carcere dell'ombre / a queste
, / né di loto o terren ti renda odore. / e se mancasse ancor
per più non poter, che gli si renda, / da lui rinaldo durlindana prenda
, che (come pensa il volgo) renda inutile la medicina,...
perché mi stanchi di tollerare, e gli renda la libertà? 14. guadagnare
organizzazione burocratica che... non si renda odiosa con i favoritismi e con l'
dì le pioggie a freno, / e renda il suo liquor soave e largo.
verità, benché ragione non se ne renda. b. davanzali, i-207: credo
ferro brilla. forse perché la terra ci renda il frutto è proprio necessario ferirla?
/ e trovi le mie lettere e le renda. [sostituito da] manzoni,
: la tua cera allegra me si renda / sol una fiata e molto mi provedi
: ma dea libertà di parlare e renda lo fiato colui per lo quale è nata
tanto tempo morta dentro di loro, le renda troppo più fiatose dei denti fradici.
o roba, ch'egli ne renda il valsente, con frutto o senza.
fissare un servitore ', che ci renda, segnatamente per mercede, servigi abituali
salvini, 39-v-53: quanto facile si renda, per via degl'indici, de'
facilità, duttilità, fluidità della circolazione, renda più facili, meno prevedibili, più
, / e col suo variar focosa renda / la state. soderini, iii-145:
truovi foglio / né penna che ti renda con inchiostro: / quanta tu n'
lasciando con la virtù materia che renda loro desiderabili, non formidabili gli scrittori
me truovi foglio / né penna che ti renda con inchiostro: / quanta tu n'
scavasse la fossa, concedimi ch'io mi renda cara la morte con la certezza che
ispano, il batavo nocchiero, / timido renda. negri, 2-320: le rame
/ e chi l'odora par che renda franco, / tanta vertù nel cor
del nemico, e così rotta, si renda inabile a servire contro il saettante.
minuta freddissima polvere, / che mi renda il ber più fresco / per rinfresco
che cieco al mal della bugia ti renda? / a destarti a gran fretta io
colla cioccolata pel frullarla, e la renda schiumosa. de marchi, i-796: quando
tu dal regno escluda, / e renda vani i suoi pensier funesti, / e
i galani e 'l maniglio / ancor mi renda, e l'oriolo istesso / che
sia, / convien ch'ella si renda. -essere un gelo, di
politica fra gli uomini, se non si renda generale l'istruzione. borsieri, conc
gli spiriti del tempo suo e gli renda con immediata verità ed efficacia, riesce
bene i metalli, e anche che renda el gitto netto, e che non diminuisca
credo che faccia mestiero che 10 vi renda altre grazie... dello aver voi
implicito s'esplichi dall'uomo e si renda esplicito. -giudizio possibile: quello
de'servi tuoi, sì che tu renda allo iniquo la sua via nel capo suo
farà richiamo al comandare, lo servo renda la giustizia. -seguire, operare
. cavalca, 9-323: la coscienza renda la testimonianza; il timore leghi ed
il resto lo so. dio gliene renda merito. nievo, 1-392: addio vino
far, che grato a te mi renda. boccalini, iii-49: i ministri spa-
pronome ella in bocca di un servo renda lo stile ricercato, e che il lei
... un condimento che le renda più grate. forteguerri, iv-511:
: la prima cosa, che se li renda il coltei della guaina mia, intendi
in tutta la casa, acciò che non renda stridore volgendosi il ganghero; e niuno
, bisogna contarlo, sorvegliarlo, muoverlo perché renda ed aumenti, trattarlo come cosa viva
teme l'iberno orrore, che pare renda più dolci gli amplessi tuoi.
, come le lettere, ond'ei si renda egualmente inetto a'ministeri della pace
strugge e par che mi conforte / e renda l'alma in sua ragion più forte
e la più fedele immagine che ci renda di dio sopra la terra. -con
ozio, non potend'ella patire ch'ei renda l'anima e 'l corpo languidi,
più tormentoso. non è dolore che renda più impaziente la sofferenza, quanto la
nel legname una sostanza chimica che lo renda resistente agli attacchi dei microrganismi e degli
, 2-36: verrà il giorno in cui renda raqualche cosa che si consideri per superiore
giamboni, 8-ii-183: comanda che tu renda guiderdone in misura, che tu ne hai
... una scusa che renda impunibile l'operato del suo cliente. sbarbaro
alma, che al creator sie che si renda. = denom. da pustola (
volta], affinché il peso la renda piena e orizzontale, non è facile a
per modo che, non che grazia ti renda d'averlo bisognevole, vennero a
1-13-1-78: ancorché il concilio di trento renda incapaci delli beneficii li minori di anni
colpo d'aria, / il qual renda incimurrito / qualche carico marito, / certamente
montale, 1-19: un suono non ti renda / qual d'incrinata brocca / percossa
39-v-53: non sa quanto facile si renda per via degl'indici, de'florilegi
che la scusa della mia colpa la renda indulgente verso di me. manzoni, pr
', non già ch'egli lo renda più restio alle proprie grazie, che
, per quanto la presente debolezza vi renda più care le false e fuggitive illusioni che
sua fama col difetto / d'infedeltà renda restive e pigre. l. cattaneo,
il-n: questo fanciullo al carcere si renda / onde d'atreo l'ancor piaga stillante
, 309: non è porpora che renda sì riguardevole l'anticamera d'un regnante,
signore in questo infignersi, / ma renda al leal servo giusto premio. la
da barberino, 101: con chiara faccia renda lui sicuro / e con parole che
ingagliardita mediante l'unione de'raggi, renda l'oggetto veduto più luminoso.
taglio 'in maniera, che si renda più ingorda. frocchia, 908: la
i-13: non è la patria che renda gli uomini chiari; questi sì,
o in qualche altra maniera che renda tali vivande non ingrate al gusto.
/ un inno poi di mille versi renda? fagiuoli, iii-104: tai lodi
stigliani, 9: la troppa lunghezza renda inosservabile alla memoria esso numero.
ultimo asilo / porgendo, sacre le reliquie renda / dall'insultar de'nembi e dal
moretti, 37: voglio che tu mi renda per un'ora / la parte del
più trattabile delle altre, e che renda le opere più splendide. -per
lingua se a lingua, per modo che renda tutto il suo suono con purezza e
: concedete che... io vi renda grazie dell'atto intrepido da voi consumato
poi tanto lo spirito, che le renda dottoresse, ambiziose, intriganti, e
iii-17-70: quantunque la loro patina non renda intrinsecamente più prezioso il metallo onde sono
tempi, un pregio intrinseco che le renda costantemente migliori di quelle che possono appresso
, / e col suo variar focosa renda / la state, e 'l gelo apporti
: pur ch'innanzi che 'l ciel mi renda l'alba, / morte amara non
invigilano acciò la negligenza de'padroni non renda deserte le fruttifere campagne. moravia,
guastato e inviziato l'udito, lo renda a se medesima inutile ed insipiente.
, dunque, un bacio ch'io ti renda. carducci, iii-9-164: ben
pasta o in qualche altra maniera che renda tali vivande non ingrate al gusto.
39-v-53: non sa quanto facile si renda, per via degl'indici, de'florilegi
che era prima che il ricevesse, renda sì immobile, irrigidita e dura [
non si contenti di render il senso, renda anche la parola; almeno per ora
labrusca acerba e ria, / frutti ti renda di soave odore. citolini, 206
non esser già la collocazione delle parole che renda i periodi quasi lancette; che stile
. spolverini, xxx-1-53: si renda al monte / il lanifero armento,
... la più onesta che ci renda in laudevolezza propinqui a dio.
e pare che in quella non si renda quest'olio tanto discaro al gusto.
l'intagliator con rami egregi / gli renda adorni e il legator gli leghe / in
ché il dio del piacere legittimo si renda più facile alle preghiere di voci pure
se bene pare che 'l letto largo renda più duro e più difficile l'atto del
. boccaccio, viii-3-214: accioché esso renda l'autore liberale a dover far quello
, attinto alla vitalità del popolo, renda la nazione, la quale giace purtroppo
la massima che paviglione amico salvi e renda libere le merci appartenenti ai nemici.
di méricourt... mi pare che renda ima- gine della poesia erotica o libertina
, vi-465: io prego iddio che renda i figliuoli a blando limosineri e caritativi
il saggio legislatore... la renda costante: né faccia una nuova e
mai che quel bel viso santo / renda a quest'occhi le lor luci prime.
col suo luminoso e fervente raggio mi renda alle abbandonate case. ariosto, 43-166
che la moda tessalica in atene la renda così lustrosa anche ne suoi nazionali.
ritornai cogli occhi a rimirar la rive- renda signora collocata nel dorso d'un corsiero indomito
posso indurmi a credere che altro mi renda così malsano, fuorché il fare per civiltà
. sia una malattia particolare, che renda gli uomini, che ne son dotati
a dire se non che... renda sempre a'miei emoli ben per male
tale attenta meditazione delle vostre miserie vi renda la vita o malinconica o pusillanime;
comando malsofferente, più di genio si renda e di buon grado e con gaio cuore
in lui, tanto manca ch'e'renda mobile e alterabile l'universo, che anzi
mi luze / cosa veruna, che gli renda luze / per gli ocli, c'
mezzo all'orecchio il « dio gliene renda merito » che il povero vetturino gli mandava
con un po'di musica, perché vi renda la voce maneggevole e sonora.
abile ad accettare i conforti e si renda maneggiabile da la ragione. bruno, 3-668
vogliam dire, far mangiare la vocale, renda languido il verso. algarotti, 1-iii-286
tempi, un pregio intrinseco che le renda costantemente migliori di quelle che possono appresso
buon cristiano, / che vi renda ragion de'miei lavori. b. croce
dio sovrano, / che lor te renda? già se'lor ragione. / ma
lingua, perché con essa tu ti renda a dio. e però dice salamone che
mantiene il monte e fa ch'e'renda. tasso, 11-ii-330: questo temperamento
d'una cosa che generi nausea e renda disprezzabile la medesima cosa. cattaneo,
invigilano acciò la negligenza de'padroni non renda deserte le fruttifere campagne. manzoni,
una tela tanto imbrogliata, che al fine renda un poco exquisito medico e molto confuso
che l'abbia a giorno e che lo renda a sera. sbarbaro, 1-89:
10 stato delli ottimati, un altro che renda il principato. sansovino, 2-75:
allegrezza d'aspetto e che dell'amante li renda memoria. -tramandarne la notizia
, il vostro: l'orto che vi renda, / su l'ampia tavola di
il cielo, la madonna, gesù renda merito a qualcuno: per esprimergli riconoscenza
è qui, iddio per me vi renda e grazie e merito. rappresentazione dell'
/ e lui per me ve ne renda buon merto. giraldi cinzio, 3-71:
/ e prego dio che glie ne renda il merto. r. borghini, 3-76
sia egli benedetto! il cielo gli renda merito di così buona giustizia. foscolo
conduttore con molti: dio ve ne renda merito. d'annunzio, iv-603:
: -sono il tuo servo. dio ti renda merito dell'onore che vuoi farmi oggi
che in guiderdone di quella opera ne renda loro ricco merito. leggenda di tobia e
più un po'meno di lucidezza di sole renda affatto opposte tra di loro le menti
ore fugaci e meste, / belle ci renda e amabili / la libertade agreste.
col suo luminoso e fervente raggio mi renda alle abbandonate case. idem, i-517:
riesco a capire come tu non ti renda conto che certe cose, come minimo,
, come le lettere, ond'ei si renda egualmente inetto a'ministeri della pace ed
in quelle voci imprimere forma che le renda possenti di nobile significato. rovani,
, i-575: sopra un tino che renda quaranta barili di vino, mentre bolle,
una certa grazia nel movimento che le renda amabili. 16. regolare,
onde tu salvi a me la vita e renda / d'un valoroso re l'ombra
ingegno non impiegare acciò fruttifichi e moltiplicataménte renda dottrina e senno? milizia, ix-8
nuoca; servo altrui perché mi si renda servigio. 5. senso di
per stupore o per altro affetto che renda meno evidenti gli effetti esteriori della vita.
lombari, 4-180: una vecchia dama fissava renda con l'occhialino d'oro. la
1-763: sono in gran timore che mi renda inutile un 'motivo 'bello che
una certa grazia nel movimento che le renda amabili. scaramuccia, 118: viddero
metterla in taglio in maniera che si renda più ingorda. -a ruota di
: de'benefìci tuoi pietosi e giusti / renda il signore a te munerazióne. b
muro ne darà un'altra o ne renda due: colpire qualcuno con tanta violenza
uno scapaccione che il muro te ne renda due. -di muro (con uso
gli attratti, cacci i demoni, renda l'udire a'sordi, l'andare a'
che ragioni ha stabilito la natura che renda l'uomo a dio in questa prima
e meste, / belle ci renda e amabili / la libertade agreste.
. esser falso che l'estrema necessità renda giusta qualunque azione. papi, i-95
, 63: a me pare che si renda inutile e sospetta l'operazione proposta dal
corte, non si può negar che non renda grave scontento. casti, vi-133:
per spacio de meza ora el renda claritade, perché el par tuto torbedo e
sep., 37: sacre le reliquie renda / dall'insultar de'nembi. [
: ossia che la concezione della neolinguistica renda troppo facile il lavoro del linguista, ossia
dio sovrano, / che lor te renda? dante, cono., iv-vi-20:
nel tronco di canna, sottopostovi, renda il licore, che, lambiccato,
/ sentimento cosi ignobile / che si renda incompatibile / col dover, coll'equità?
, 1-13: non è la patria che renda gli uomini chiari: questi sì che
d'oggi... voglio ve ne renda ammaestrate, acciò che, come per
1-xxxiii-157: pria che alcun nodo / renda zopiro di maometto amico, / fieno amici
/ al vostro alto valor vinta si renda, / sì che 'l piè ch'
a batista che ne'medesimi nomi li renda la pace, quando però lui arà
necessaria un'azione del me, che renda possibile l'oppo sizione del
che inventino un ordine ed un costume che renda loro men grave il corso degli anni
. /... sacre le reliquie renda. manzoni, ii-338: tu che
/ e lui per me ve ne renda buon merto / che sempre mai vi
carico del titolare del dovere che si renda inadempiente). -anche: obbligazione,
: il manoscritto non occorre che lo renda allo stella, il quale non ne
schiarisca la difficoltà, parmi che si renda più tosto maggiormente offuscata. -malinteso
d'oggi... voglio ve ne renda ammaestrate. cesari, i-356: col
e l'endocarpo è molto gentile non renda odore di poltroniero, né del maschio duro
spirto ch'infiammato raggio / a ognun le renda note. -menomazione umiliante,
e se cosa ci è che gli renda alquanto d'ombra, saranno le arti
accese quella luce ombrata, che pare renda ogni naturale parvenza vibratile. 3
, la quale prego iddio che mi renda per la grazia della bontà sua. p
de'soprascritti ordinamenti o provisioni si renda operativamente più pronto, abbia ed avere
per natura o per accidente che si renda certa l'impossibilità. batacchi, 3-6
ore fugaci e meste, / belle ci renda e amabili / la libertade agreste.
14-294: a fin che te contenta io renda, / ha risoluto amor ch'or
.. che lo spirito del bracciante si renda, mercé dell'istruzione e della coltura
disinganno orribile. fantoni, i-169: renda il pietoso ciel vano l'orribile /
/ dove occulto leon par che si renda / amor, tronca già cade,
teme l'iberno orrore, che pare renda più dolci gli amplessi tuoi.
che dice e alla similitudine che pone renda sempre le sue proprie parole. crescenzi
3-4-201: che poi la piramide ottica si renda più lucida per lo ristringimento dei raggi
2-7: se vorremo dipoi che la corda renda un suono otto o dieci volte più
di partito. galileo, 1-1-136: renda i saluti duplicati al p. don
è una specie di me renda in campagna, una pittura di gusto.
fortemente l'influsso; lasciare che si renda pienamente avvertibile allo spirito un sentimento;
.]: 'dio ve ne renda merito in paradiso ': i poveri a'
severo surga il mio giudizio, e renda / pari il castigo a l'o-
dipinta o altra cosa che indichi e renda immediatamente al pensiero la cosa che si
prego che tu acconsenta che l'usura si renda, et abbiti le dote di nostra
, che, se gli piace, vi renda la sanità perfetta; e se non
gli piacessi rendervi la perfezione, vi renda quel tanto desiderate; e se non gli
ch'egli a costo di sua vituperazione renda commendabile la nostra sincerità nulla fingente né
ingagliardita mediante l'unione de'raggi, renda l'oggetto veduto più luminoso.
, detto anche parto artificiale qualora si renda necessario l'intervento dell'ostetrico),
., disse glisomiro, che io renda il favore del passeggio a bianca?
natura o per accidente, che si renda certa l'impossibilità. c. dati,
esser complice del misfatto, onde un patibolo renda infamata una famiglia che la opprime.
e simile alla cotidiana, che non renda odore di alcuna vigilia. r. de'
brollo, il mesto e pelato aspetto nostro renda noi e i nostri prieghi in dispetto
la picciolezza e sottigliezza de'corpi gli renda penetrativi e atti ad internarsi e profondarsi
rimbambire, benché di spensierati pensierosi li renda. bertola, 142: il complesso del
poria bastare a chi è così perfido che renda tanta ingratitudine per premio ad una donna
dee consistere in quella intrepidezza che lo renda come il perno dell'esercito ne'combattimenti
questo mondo che del tutto con puoco ci renda satolli, e ne l'altro una
tal che la persa grazia mi si renda. canteo, 53: sol mi resta
non riesco a capire come tu non ti renda conto che certe cose, come minimo
benefici ricevuti da dio e le grazie e renda umile e devote grazie a dio sì
mai che quel bel viso santo / renda a quest'occhi le lor luci prime /
del piatoso offizio. / grazia ti renda quel che tuto torze. -fervente
della volta], affinché il peso la renda piena e orizzontale, non è facile
sep., 38: sacre le reliquie renda / dall'insultar de'nembi e dal
pervenne mezzo all'orecchio il « dio gliene renda merito » che il povero vetturino gli
., ii-650: priego iddio che ti renda merito secondo l'operazione tua e sì
e corpo, tanto ch'io ve ne renda guidardone. = voce dotta
fingendo mi riusce, / che mi renda la robba del pipilìo, / ch'io
anni / più mite e più placabile si renda. -meno violento (il vento
deve modellare la statua in modo che renda il vero quando sia veduta in distanza
io lascio se la gloria maggiore le renda la pluralità de'pianeti abitati dagli uomini
plutarchiani che i giornali dànno a chiunque renda un portafoglio cascato a qualcuno di tasca
qual ti lascio or, tu mi ti renda, / pur che come or tu
la quale non sa quanto facile si renda, per via degl'indici, de'florilegi
altra pubblica autorità) affinché questi ne renda noto il contenuto ad altri soggetti o
vena in tutta me, che non vi renda mille grazie di sì chiaro segno datomi
olire, acciò che il gentile non renda odore di poltroniero. baretti, ii-43
che ivi congiunge le due rive par che renda ancora più sensibile all'occhio questa trasformazione
a lei lo porgi e degno / renda materna mano il don, che è vile
asilo / porgendo, sacre le reliquie renda. cattaneo, v-1-349: il linguaggio è
che non perdona se pria non si renda / la cosa, poca o molta.
ne ho, e aspetterò che zanichelli ti renda a me. a. boito,
moretti, 37: voglio che tu mi renda per un'ora / la parte del
/ per lunghi avvolgimenti ivi ei si renda. guerrazzi, iv-64: il conte.
precedere altra nota che la prepari o la renda facile ad eseguirsi. -posta di
l'ordine, mentre la fanno, gli renda diseguali. -grazia sacramentale.
soggettività, il dire 'io ', renda più precaria, meno universale la poesia
stare in pregazióne, / ch'ella mi renda la sua buona voglia. s.
, 1-19: un suono non ti renda / qual d'incrinata brocca / percossa!
bastare a chi è così perfido che renda tanta ingratitudine per premio ad una donna,
si dia il caso che non lo renda, ma le resti in coipo per lungo
preda legittima, quando il capitano non renda ragione evidente o dell'irregolarità o della
mazza, perché esso coll'altro capo renda il colpo ricevuto al ferro caldo.
e alle direttive... e si renda necessaria una revisione, il compenso dovuto
che accada o, anche, che si renda manifesto. tommaseo, 11-164: a
'l padre perez ci dimostrasse come si renda evidente che iddio non sol presegga agli
esser vero che rendutale l'una le si renda ancor l'altra. magalotti, 21-25
non desideri trovarsi spesso con chi gli renda onore e prestili iocondità e onesto nso
da dio in presto, affinché gliela renda insieme con l'anima? 3
, iv-109: elli è giusto che idio renda quello che dèe; e certamente dèe
un qualche grave difetto, perché ti renda così incapace di misericordia e così acre e
credo che faccia mestiere che io vi renda altre grazie... dello aver voi
: che questa privazione di stelle non renda inutile e vano alcun orbe celeste,
sezzione al ventisettesimo problema pare che ne renda la ragione naturalmente. buonarroti il giovane
asilo / porgendo, sacre le reliquie renda / dall'insultare de'nembi e dal
che la profferta delle belle membra / renda l'amore simile alla morte. c.
io credo in coscienza che la virtù renda le donne belle: ho desiderio di
mano in mano che progrediscono, se ne renda conto. panzini, i-59: il
questa coscienza, prima che l'intelligenza si renda attiva dicendo qualche cosa, ella conosce
a quegli ossicelli e per essi lo renda sensibile ai nervi quivi attaccati e, per
arcade, tutti / devotamente che propizie renda / l'offese deità di questi monti,
: ancorché l'indole di guglielmo non renda inverosimili le contraddizioni, ognun vede come
discenda / con prosperi auspici / e renda febei / gli sposi così / che mai
e dove troveremo la sacertà che ci renda comprensibili i grandi tragici? g. raimondi
le finzioni 7 far ch'ei non renda odor di protestante, / ch'è
, i-n: ogni società religiosa che renda omaggio ad un essere supremo e tenda a
di dover dire, voglio ve ne renda ammaestrate. dondi, 257:
due, tre o quattu gradi, si renda in tal modo eguale al suo prozio
ne stanno alla base. a. renda [« rivista di psicologia applicata alla pedagogia
l'amministrazione della giustizia. a. renda [« rivista di psicologia applicata alla
un po'meno di lucidezza di sole renda affatto opposte tra di loro le menti
di rosmarino e di veronica, si renda il tutto in polvere e si metta in
il puntello] una tanta durezza che lo renda così difficile a staccarsi nelle sue parti
tratto nel tempo senza fine e vi renda vani o, piuttosto, sconsolati ogni
specchio, / perché un po'più ti renda ai vati umano. s. spaventa
ruggier - pur che 'l destrier si renda. guicciardini, 11-187: non è
favella si opponga alla naturalezza del dire e renda le nostre scritture stentate, fredde,
una tale attenta meditazione delle vostre miserie vi renda la vita o malinconica o pusillanime,
quattrocento, io7: quantumqua io me renda certissimo v. m. non sia beso-
come ad orlando il suo senno si renda. -nella sfera lunare.
, quel giovane, che te ne renda quel guiderdone che tu meriti. f.
arcade, tutti / devotamente che propizie renda / l'offese deità di questi monti,
me una solenne ritrattazione in cui mi renda più giustizia e mi creda meno irragionevole.
essere grave e virgolato e che masticandolo renda sapore stiptico con uno poco di amaritudine e
a restare di cicalare... renda il conto perché si è racchetato.
da sezzo in un luogo, acciocché si renda più grave quello che si dice.
alcun divertimento si palesa, / che renda la persona sollevata. guerrazzi, 9-i-37
fanciulli, con questo, ch'e'renda ragione a'manovaldi ogni anno e che a
246: il lume nostro riluca e renda virtuosi raggi, sì che el padre nostro
; la memona rammenti; il cuore renda testimonianza; la paura vegga, se
convien che tu stia a sindacato e renda ragione di tutto il tuo ufficio e di
: ora convien che al foro critico dormida renda ragione delle azioni sue. nievo,
deriv. dal lat. volg. renda, gr. volg. pévsa da connettersi
stato delli ottimati; un altro che renda il pnncipato. g. bentivoglio,
che in concreto con diversità di rappresentati renda come stupido e confuso lo spettatore.
furtivo). tombari, 4-172: renda la coprì col suo impermeabile, s'
alfieri, 1-246: qual mercé mi renda / del suo delitto egisto, appien
sì che 'l nostro lume riluca e renda virtuosi razzi, sì che 'l padre nostro
come ad orlando il suo senno si renda. pigafetta, 218: quando nascono
con fondamento ciò che la [sintassi] renda o difettosa o pregevole, la divideremo
una certa grazia nel movimento che le renda amabili. l. pascoli, ii-280:
a- verli a goder sicuri, si renda meno attenta ad osservar gli oblighi della
s'avien clrun giorno amor a me mi renda / e mi ritolga a questo empio
già mai che quel bel viso santo / renda a quest'occhi le lor luci prime
: pur ch'innanzi che 'l ciel mi renda l'alba, / morte amara non
della ingiuria ch'egli hae sostenuta e renda a noi male d'ogni cosa che
giusto dunque un bacio ch'io ti renda. fagiuoli, x-83: alcune di voi
250: ama chi per amor ti renda amore: / ama chi bello sia,
quivi non è solito che donna alcuna renda le risposte, come si fa in delfo
se 'l tempo è quel che buon giudicio renda, / qual sempre fui vedra'mi
crudele, sotto colore che io ti renda reverenza vai caendo briga cogli strani e
ne trovi dolce e saporito, non renda laude a me, ma al saggio
egli [iddio]... non renda bene ai buoni e male a'rei
da render non avesse / quel che può renda, e promesse / faccia a.
tormenta i dannati, nella sua oscurità renda ancora splendore al loro tormento. giuliano
o, troppo turgido del marocco. peccato renda poi così poco... ma
un posto che il mio mestiere mi renda. cassola, 9-27: questa [dei
lo stato delli ottimati; un altro che renda il pnneipato. -riassumere in
virtù non vi arriva, almeno ne renda qualche odore. firenzuola, 295:
/ d'indegno laccio in libertà mi renda, / sì ch'io mi doni a
anonimo, i-501: gioioso vaffannato cor mi renda / vostro gentil valore! garzo,
tocca di dover dire, voglio ve ne renda ammaestrate. leone ebreo, 321:
cui fanno lor nido gli alcioni, si renda in polvere, e se ne faccia
/ che la profferta delle belle membra / renda l'amore simile alla morte. moravia
ivi congiunge le due rive, par che renda ancora più sensibile all'occhio questa trasformazione
la terra del comune di roma se renda a uno solo cictadino. g. villani
dimostra una penna temperata in guisa che renda alquanto grossetto. manuzzi [s. v
nel soffiare molto naturalmente nella penna perché renda l'inchiostro. sassetti, 68: le
che volontario il vinto a lui si renda. giannone, 234: stando la sicilia
più s'aspetta? / o si renda, o svenato al piè mi cada.
cuoio della visiera e gli grida che si renda. leoni, 205: nel
sia, / convien ch'ella si renda, / e ched ella ti renda /
si renda, / e ched ella ti renda / del servir guiderdone, / sanza
non potendo più, bisogna che si renda e che dimandi mercé. campanella, i-264
; e pien di scorno / convien mi renda e più non provi altr'arte.
e poi alfine a noi vinto si renda. storia di stefano, 1-75: e
, / dove occulto leon par che si renda / amor, tronca già cade,
(fi prima ch'a lei mi renda. davila, 29: tutti questi,
. e se cosa ci è che gli renda alquanto d'ombra, saranno le arti
respirano molte genti, l'aria si renda più greve e soffocante. c. carrà
che l'aria del paese nativo li renda la sanità primiera e lo restituisca a roma
d'aspetto e che dell'amante li renda memoria ». sansovino, 2-114:
preme ricordare e nella forma che lo renda più prontamente ricordevole e presente allo spirito
imbriani, 7-154: perché io mi renda ragione di un prodotto artistico, perché
figliuola!... dio gliene renda merito. imbriani, 6-175: che
coperta, ma discoperta alquanto, accioché renda un poco di spiraculo,..
ii-210: non vi è cosa che renda l'uomo più dilicato, più molle,
prega che resuscite lo so figlio e renda e remande in questo so corpigo l'
si paghi o ch'ella mi si renda, sto per vederne il fine che non
, xliii-m: a ciò che netta ti renda mia alma, / la quale in
.. sia una malattia particolare che renda gli uomini, che ne son dotati,
redi, 16-i-11: che mi renda il ber più fresco / per rinfresco
xllii-m: a ciò che netta ti renda mia alma, / la quale in
quaranta lire a patto ch'io ne renda sessantasei, e a imprestiti delle '
stesso, così il sentimento, acciocché si renda noto ad una mente, conviene che
/ di griselda il repudio, onde si renda / incapace del regno il di lei
alloro, / con quanto studio io renda colti e svella / l'erbe nocive,
sì che ogni nostro fine a lui si renda; / alla qual voce e morte
alla verità dei caratteri e dei tempi renda omaggio. -con riferimento a un'istituzione
chi tutto vede / a la fine non renda il suo ristoro. -con uso antifrastico
quel termine esclusivamente dove la troppa lunghezza renda inosservabile alla memoria esso numero. cesarotti
certa grazia nel movimento, che le renda amabili, come osservò molto bene il correggio
ch'io rinovelle e vie più acerba renda, / col ritoccar le piaghe mie,
terra, la qual biada poscia ti renda il campo con molta usura. leggenda
senza far gran complimenti. « dio gliene renda merito, a quel signore »,
istruisca il rozzo e dell'imparare lo renda sollecito. ardigò, iv-77: il
e nanfi; / non sembianti cui renda l'estivo sol ribecchi, / se non
possa avvenire soltanto quando in esso si renda vacante un posto, o che invece
; e dove troveremo la sacertà che ci renda comprensibili i grandi tragici?
rendi.. -che volete ch'io vi renda? -il mio ragazzo che s'è
d'entrare a crisanto acciò ch'ella il renda a li dei e al padre.
/... sacre le reliquie renda / dall'insultar de'nembi e dal profano
nemico e, così rotta, si renda inabile a servire contro il saettante. salvini
in salute, ti conceda o ti renda la salute, ecc. tommaseo [
gli dia salute'. 'il cielo le renda la salute'. 'dio le conceda la
stabilir la massima che paviglione amico salvi e renda libere le merci appartenenti ai nemici.
ne trovi dolce e saporito, / non renda laude a me, ma al saggio
il cui cata d'occhi. riflesso renda tenui e pallidi i colori di un oggetto
di fuori di essa uno scanno che renda malagevole l'ingresso delle navi. d annunzio
servivano. d. bartoli, 44-22: renda nostro signore al mio amatissimo padre.
, 505: vostro sangue maggior sempre si renda, / tal che con scaturigine d'
scavasse la fossa, concedimi ch'io mi renda cara la morte con la certezza che
pazzia o scementaggine in tal grado che renda la persona intesta bile.
, purché la moneta battuta sul marmo renda suono schietto, poco importa dove noi
mezzo all'orecchio il « dio gliene renda merito » che il povero vetturino gli mandava
, ii-4: né vi è cosa che renda il medico più certo e scientifico della
continua sembra crescere se d'un tratto renda una scintillazione. bacchelli, 2-xxiv-1060:
che ad altra età comuni, che renda terribile cotanto quel periodo fatale. opuscoli
superiore non può fare alcuna cosa che renda più gravosa la servitù del fondo inferiore
pensano, ciò che sentono, che gli renda vivi eparlanti. -riprodurre mediante immagini.
della nostra carità: « dio gliene renda merito: gliela-scriva sulle porte del paradiso
di una necessità che si desiderano, acciòsi renda lecito e scusabile. maggior scusa di tutte
della material gente, / con degna grazia renda a tua persona, / amico car
una localizzaziosedia di cristo, perché ciascheduno renda ragione de'fatti ne anatomica, in quanto
4-22: a monsignor leone al- lazio renda per ora a mio conto le più umili
ria che il cor / certo si renda com'è tutta indarno / umana
seminale sostanza e per tal modo li renda abili a generarne altri simili nella loro
: vergene, idio ben ti renda; / benedetta se'tu sopra le temine
mai che quel bel viso santo / renda a quest'occhi le lor luci prime /
per il nodrimento più semplice, la renda meno sottoposta alle comuni malattie..
, o perché la sazietà delle cose renda apatici, operché l'esperienza e il giudizio
inoperoso ai numi e agli uomini si renda esecrato. muratori, 9-63: ci provvide
cordo). voglio ve ne renda ammaestrate, acciò che... per
maggiore. musso, iii-329: renda frutto al signore trigesimo, sessagesimo,
zione al ventisettesimo problema pare che ne renda la ragione naturalmente. tassoni, xvi-119
, che non faccia spoglia (non renda il ferro sfavillante). -che
positure; conviene... che gli renda vivi e parlanti. -dipingere un'
d'impeto o trasportamento di moto che renda lei sforzosa, concitata e veemente.
farla svagare sì lassa che poscia si renda il morso di un cane anelante o
profumarla di buoni odori, sicché non renda verun puzzo né agro. borgese,
preghiamo in questa chiesa ognigiorno, dio gliene renda merito a sgravio dei suoi peccati,
non siate per isde- gnare che io renda pubblico il prezioso acquisto deltamor vostro.
l'altro dubbio, seil terzo compratore si renda sicuro dall'ipoteche de'creditori.
sigillo, e farà ch'io / renda per opra sua questa alma a dio.
significato, / madonna al mio servir non renda di significati, e non è
p e. gherardi, cxiv-20-134: renda ella questa mia al signor suo nipote
senesi, xci-ii-12: che ciascheduno offiziale renda ragione de la sua signoria. landino,
convien che tu stia a sindacato e renda ragione di tutto il tuo ufficio e
1-763: sono in gran timore che mi renda inutile un 'motivo'bello che avrei,
vostra singolare, e la madonna ve lo renda! -professato o tributato in sommo
e solo aspetta che la mia vertù glielo renda. -distogliersi da qualcuno (una
di più che quest'istesso moto o la renda più flessibile [la materia].
: la memoria ae'nostri patimenti ci renda compassionevoli e soccorrevoli ai nostri prossimi.
che il sodalizio di via pasqui- rolo renda così cauti i sodali, e gli adepti
cui esiste un'interpretazione tale che la renda vera almeno per un'applicazione delle variabili
l'aperta soggettività, il dire 'io', renda più precaria, meno del soggetto
e non trovo niuno che me ne renda guiderdone. aretino, 10-54: 1
tale, 1-19: un suono non ti renda / qual d'incrinata brocca /
-anche con uso neutro. tosto mi renda. giacomo soranzo, lii-3-64: se questo
toscana, tanto più ella se ne renda degna, perche trasferisce in altrui ciò che
., 134: loda e grazia ti renda ogni lingua, santissimo padre, del
, xliii-m: a ciò che netta ti renda mia alma, / la quale in
chi tutto vede / a la fine non renda il suo ristoro. domenico da prato
una gran bellezza alla tragedia e la renda più dilettevole; il qual legamento,
giustizia tra li suoi sottoposti e ch'egli renda a ciascuno quello ch'è suo.
figliuolo e cerchi tanto fare / che renda il grano e l'oro a me subtracto
l'inclusa nelle vergate parole, ne renda conto al tribunale medesimo di chi quivi
sezzo in un luogo, acciocché si renda più grave quello che si dice.
, 309: non è porpora che renda sì riguardevole l'anticamera d'un regnante
rimbambire, benché di spensierati pensierosi li renda. i. neri, 1-16:
sezzo in un luogo, acciocché si renda più grave quello che si dice.
un altro ufficio ecclesiastico quando esso si renda vacante. - mandato di spettativa: provvedimento
o di un altro ufficio ecclesiastico quando si renda vacante. - canonico spettativo-. chi
amore discenda / con prosperi auspici / e renda felici / gli sposi così / che
oliva, 309: non è porpora che renda sì riguardevole l'anticamera d'un regnante
coperta, ma discoperta alquanto, accioché renda un poco di spira- culo che non
ira. bambagiuoli, 63: poi renda grazia, lode e riverenza / all'infinita
solo aspetta che la mia vertù glielo renda ». -rendere vultimo spirito:
tazze, la spiritualità de'ragionamenti, vi renda illustri e vi dichiari sacerdoti.
15-1: or voglion certi critici ch'io renda / ragion di quanti imiti e quanti
le porte d'ogni bottega. guerrazmi renda e non mi metta / alla testa la
da una parola data, perch'io mi renda ridicolo e spregievole agli occhi di tutto
puntello] una tanta durezza che lo renda così difficile a staccarsi nelle sue parti
il puntello] una tanta durezza che lo renda... difficile a staccarsi nelle
a stagionare il legno perché atto si renda alla costruzione di un navilio.
della massa del sangue, onde quello si renda pigro al moto e facile alla stagnazione
[tommaseo]: il ciel / vi renda lui per me contenti a biscia /
/ acciò validi al moto i membri renda / e in sé le chiuse viscere
guerra ed ama che il nemico si renda forte a segno di meritare una spedizione.
ciò che sarebbe necessario. carcere si renda / onde d'atreo l'ancor piaga stillante
soldani, 1-163: onusto / renda di doppie lo stipetto. lippi,
essere grave e virgulato e che masticandolo renda sapore stiptico con uno poco di amaritudine.
da tutti gli altri della compagnia che renda il conto perché si è racchetato.
xii-2-192: a noi pare che non si renda buon servigio al buonarroti attribuendogli senza cagione
che stringe e laggiù nella fattoria dei renda un carro che entra dentro il muro.
né te del nuovo / armonico stromento / renda dubbiosa il lento / il tenue,
bisogna cercare suppeditatione alcuna che guasti e renda oscura la evidenza della cosa.
soderini, i-469: un tino che renda un tanto a discrezione. -una parte
mia quiete, che io sempre non renda grazie a dio della mia fortuna. l
modo, che del tutto con puoco ci renda satolli, e ne l'altro una
. nievo, 1090: il seminario renda alla società i suoi alunni, che liberi
/ sin, che incarnato un dio renda felice / l'uom col lavacro suo battesimale
fumane vite, a voi prolunghi e renda / arbitra di ogni cuor vostra virtude
antico o che a quegli alcuna similitudine renda. b. davanzali, ii-429:
... che l'opera vostra renda onore grande a voi. gioberti, iii-67
il rozzo, e dell'imparare lo renda sollecito; e quanto al tepido,
ovvero torpiglia, se sia toccato, renda intormentita la mano ed il braccio di
taccisi in brodo, ac- cioché ti renda anco la minestra. 11.
che per spacio de meza ora el renda claritade, perché el par tuto torbedo e
estreme / fia che del mondo ancor renda beate, / e lieto il torni
serie un dato pezzo senza che si renda necessario l'intervento di un operatore. -
ovvero torpiglia, se sia toccato, renda intormentita, e stupida la mano, ed
ovvero toipiglia, se sia toccato, renda intormentita e stupida la mano ed il braccio
e che tintagliator con rami egregi / gli renda adorni; e il legator gli leghe
che l'uso della lingua comune si renda più dimestico alle classi più elette,
trapasso. guerrazzi, 1-99: dove tu renda grave il diritto di registro sopra il
prega che resusite lo so figlo e renda e remande in questo so corpigo l'anima
buona razza, in un tino che renda un tanto a discrezione. nomi, 5-46
14-3-108: questo cipero quantunque simile si renda nella radice al cipero esculento italice nostro,
infiacchita forz'è che al fin mi renda. = agg. verb.
cattaneo, cxx-325: non è cosa che renda più contentezza agli uomini, serenissimo prencipe
; / e fati ch'elo se renda / per far una tresenda, / che
ovvero torpiglia, se sia toccato, renda intormentita e stupida la mano ed il braccio
è visto, / anzi che il buon renda migliore un tristo. d'azeglio,
acciò che a nissuna parte della casa renda fetore. cesariano, 1-3: como sono
mia quiete, che io sempre non renda grazie a dio della mia fortuna. m
, e non dubito che tu me lo renda con tutto io zelo, col quale
suoi aspetti è la condizione preliminare che ci renda atti a comprendere e gustare questo poeta
usare il dicitore per le (filali renda più atteso al detto suo, e perché
più atteso al detto suo, e perché renda l'uditore piu ammaestramento in sul fatto
solo / onor e gloria ti si renda valde. = voce lat,
rimbambire, benché di spensierati pensierosi li renda. cesari, ii-94: l'appuntar
in traccia di qualche commedia che lo renda illustre. svevo, 5'173:
suo rispondente amore; a colui ancora renda la vicenda amando, di cui non
massa del sangue, onde quello si renda pigro al moto e facile alla stagnazione
, se non disse: dio te ne renda merito. lotario diacono volgar.,
medicatura, che insieme correggendo il sangue, renda più facile da espellersi alla cute ciò
26-ix-1998], 34: niente che lo renda politicamente punibile, ma l'affaire ha
mezzo che si renda indifferente rispetto a qualsiasi insieme di valori e
quella stirpe, e quali altri servigi renda ai pesci suoi soggetti, oltre quello di
necessario impedire che l'uomo della strada si renda conto dell'ignoranza dei clercs e dei
concussori in alto e dei colpevoli maggiori non renda urtante la giustizia stessa. gramsci,
egli aveva costituito un diritto particolare, si renda responsabile di determinate inadempienze o quando si
porti queste zone sul proscenio, che le renda protagoniste di interventi architettonicamente significativi e mirati
dell'opera, realizzato, quando si renda necessaria la ricostruzione di parti mancanti,
ogni taglio bovino dovrà dunqueessereaccompagnatodaun'etichetta chelo renda –comesidicein gergo – 'tracciabile', che racconti
, basti pensare alla circostanze in cui si renda necessario esibire un documento d'identità,