egli medesimo abbondava, contento l'anima rendè agli iddìi. crescenzi volgar., 1-8
castello accanto il mare posto, si rendè. bandello, 1-9 (i-119):
casi e de'dolori / in me rendè l'acerbità de gli anni. segneri,
medesimi avvelenato. idem, 8-76: rendè l'anima a dio in aggio di più
in tanto la vista di quelli aguzzati rendè chiara che, a me stesso manifestamente
crusca]: e 'l giovedì notte appresso rendè l'anima a dio. cavalca,
tempo, all'aspetto degli uomini, rendè l'anima a dio. crescenzi volgar
del cuore ferendola (oimè), rendè lo spirito suo purissimo a dio.
vela in cima all'arbore rimessa / rendè la nave all'isola funesta. d'annunzio
, 5-18: l'assemblea... rendè il re un nome senza forza;
liberamente alla sua misericordia, e liberamente rendè alla santa chiesa quante terre tenea nella
cielo, per lungo affanno meritato, rendè la santa e graziosa anima. idem
avvedutissimo, sì come più volte esperienza rendè testimonio. idem, dee.,
40-ii-309: neanch'egli [il dio] rendè alle tante lor lagrime pure una stilla
sassetti, 36: m. piero rucellai rendè il consolato dell'accademia a messer antonio
la pallidezza, me rossissima e calda rendè come fuoco. crescenzi volgar.,
,... gittatasi del ramo, rendè il suo peso all'ali. borgese
, purg., 21-15: virgilio / rendè lui 'l cenno ch'a ciò si
dell'esserne indubitatamente partito..., rendè certissime nuove. alfieri, 1-272:
della sua pazza condotta, al fine rendè il merito a santa chiesa della provvisione
malispini, 97: il soldano gli rendè a cheto gerusalem, salvo il tempio
.). cavalca, ii-65: rendè l'anima a coloro a chi avea servito
. guinizelli, 11-417: apparve luce che rendè splendore, / che passao per
poco a poco l'industria degli uomini rendè abitabili e coltivabili quelle campagne. perelli
me concessa indegno. tasso, 4-85: rendè lor poscia, in dolci e care
guinizelli, ii-417: apparve luce che rendè splendore, / che passao per li
sassetti, 36: m. piero rucellai rendè il consolato dell'accademia a messer antonio
. e inclinò il capo, e rendè lo spirito. bandello, 1-54 (i-626
] hae, tremaro: e la cortina rendè dalla profonda entrata questa boce. caro
a suo vantaggio trasse patto, e rendè il castello a'nemici. petrarca,
finissimi colori adombrare, che l'incredibile rendè credibile. alfieri, i-52: liberato
sì che lui a tutti altri cupo, rendè a sé solo aperto e confidente.
aveano fatto questo, gli decollò, e rendè i figliuoli a'padri. nardi,
dell'aristocratico, molto del democratico, rendè il re un nome senza forza; poi
già da cavallo e inginocchiatosi in terra, rendè grazie divoto a dio, che senza
dì del mese di luglio divota- mente rendè l'anima a dio. marini, xxiv-779
di bestia: e sì forte il rendè il conforto di dio e dell'angiolo suo
d. bartoli, 7-3-65: gli rendè altrettanta consolazione, tornar tutto quei paese
dispendio alcun del padre mio, / ne rendè tutto il regno in men d'un
da imola volgar., ii-31: scipione rendè la vergine disposata al nobilissimo delli celtiberii
, la lieta fortuna / di troiolo rendè luogo a'suoi amori, / il qual
donatore della sua libertade... rendè riconoscimento del ricevuto beneficio. giov.
fu ogni cosa promesso, ed egli rendè la rocca e fu messo ne'palagi
, 43-5-204: collo stesso sopranaturale rimedio rendè la vita e la sanità disperata ad una
volgar., 68: [davide] rendè bene per male, estirpava le male
che in lui sì fe'perfetta, / rendè ogni estremità turbata e infetta. b
, a lei mal fortunoso, si rendè agli dii. frezzi, iii-2-85: a
quali seppe maggiori del beneficio fattogli le rendè. giusti, 3-92: sorto pontefice,
esentò i comuni dai fori privilegiati; gli rendè liberi nel governo dei loro beni.
, a lei mal fortunoso, si rendè agli dii. 4. doloroso
in cima all'arbore rimessa, / rendè la nave all'isola funesta, / dove
troppo larga a quegli di corito, li rendè invidiosi; e tra loro, de'
della compagnia di gesù bambino, il rendè forte. corazzini, 3-13: tu,
si edificavono. guicciardini, i-44: si rendè facile alla concordia, per le condizioni
quali seppe maggiori del beneficio fattogli le rendè. ariosto, 45-48: io v'ho
, e allotta con grande fatica gli rendè favella. berni, 37-51 (iii-239)
g. b. adriani, 1-ii-80: rendè degno guiderdone al danno che sopra i
spiriti deboli, e la dottrina non gli rendè più inetti, ma meno tenaci del
.. per fin che visse, il rendè come impassibile alle suggestioni di carne.
perché con una impeciatura d'orecchie se ne rendè salvo. -l'impomatarsi.
de l'aquila la impossibilità del fummo, rendè i figlioli a la volpe.
ix-578: e inclinò il capo, e rendè lo spirito. pulci, 27-141:
16-2-341: da indi a xv dì taisis rendè poi l'anima a dio. albertano
impraticabilità. botta, 5-5: rendè ancora coltivabili quelle [terre], che
). redi, 16-iv-208: non rendè né più viva né più infingarda la
trovò fuor de le porte, / gli rendè molta grazia et infinita / con gentil
senza punto intendere il gergo, gli rendè grazie di tanta generosità. 4.
19-136: raccolto per uno, cento, rendè grazie al signore, la cui benedizzione
, e di sé e di suo avere rendè ciascuno sicuro possessore. tassoni, n-8
ed eccetto che la disciplina militare, rendè a'romani ogni altro onore. giannotti
de'casi e de'dolori / in me rendè l'acerbità de gli anni. marino
nella presa della nuova cartagine che egli rendè a luceìo, principe de celtiberi,
sezzo / punto ch'ai padre suo rendè lo spirto: / e tu, signor
729: piena di sdegno, me la rendè e comandommi ch'io non le tornassi
ciò sostenere, in lei smarritasi, la rendè pazza, si come il suo latrare
un mezzo nomento e di sezio, lo rendè lavoratio da molte migliaia orare. ibidem
letargo per tre giorni continui, nel quarto rendè lo spirito. manzoni, pr.
. guinizelli, xxxv-ii-451: poi li rendè pace, / sì come troppo agravata
: di tutte le cose loquentato, rendè suo consiglio. loquènte (part.
, 1-118: piggiori di giuda che rendè il mal tolto prezzo, e venne
costanzo, 1-95: al prencipe si rendè, manifestando chi era. manzoni,
... / e l'angiol gli rendè il seggio e 'l manto. ariosto
tozze e mastine. bottari, 5-91: rendè quell'ornato alquanto goffo e mastino.
, fatto che egli ebbe questo, rendè la mazza al frate. olina, 64
n-iii-729: piena di sdegno, me la rendè e commandommi ch'io non le tornassi
ed i capelli / [giove] rendè a vulcano, che parea un menno.
9-28-107: questa ben degna mercede gli si rendè [al ricco epulone], che
., 1-75: rendeteli, com'essa rendè a voi: e raddoppiategliele doppiamente secondo
, nel capitolo gli feci chiamare e rendè loro pacie, la quale aciettarono aumiliandosi.
e per la buona, la trista rendè. tortora, iii-224: si trovò per
la crosta cittadina / e suono fesso rendè? 8. che non presenta
'1 concedette dio, / e rendè tutte cose in temporale, / e noi
pare bruttissimo. tasso, 4-85: rendè lor poscia, in dolci e care note
febra, e 'l giovedì notte apresso rendè l'anima a dio. g. p
conosciutolo [cosimo de'medici] gli rendè le fortezze e l'onorò del tosone
'1 mi tolse in tal modo che mi rendè inutili tutte le mie operazioni,
lui cacciata ciascuna ordura, puro il rendè a fiammetta. storia dei santi barlaam
in tanto la vista di quelli aguzzati rendè chiara. giovanni da fècamp volgar.,
e pattovitala, quella isola agli achei rendè. landino, 138: l'anno seguente
mossi, e lui di pauroso audace / rendè in quel punto il disperato amore.
; o per la buona, la trista rendè. 5. amplificato dalla maldicenza,
fece questo salmo essendo nella persecuzione e rendè grazia a dio della sua liberazione.
con atti piacenti / pur testé mi rendè la donna mia. campofregoso, iii-45
, come benigno padre, / gli rendè tutto di queto e di piano.
fratei cantiamo, / che di nuovo trofeo rendè giulìo / il chiaro sangue e di
fece questo salmo essendo nella persecuzione e rendè grazia a dio della sua liberazione.
, viii-92: la francia... rendè il re e u ministero suo più
mio soccorso, / e confortando mi rendè sì ardita / che del timor non
ch'ei dipoi tenne co'forestieri si rendè meno atto nell'età più avanzata a
le fortezze di pisa e non mai le rendè. caro, 12-ii- i75: quanto
perché federigo a sommossa di papa gregorio rendè alla città nel mclxxxviii la iurisdizione del
risucitò morti, egli raluminò ciechi e rendè l'udire ad sordi. gelli,
fiorentini, 17: di detti denari si rendè ragone e rasengnoe loro ongne cosa.
.., la madre di teseo rendè elena a'fratelli. capponi, 315:
il conobbe [cristo], perocché rendè li morti li quali tenea. -con
nostri con molta diligenza: a molti rendè 1 loro gradi, cancellò la vergogna
uficio. sassetti, 36: riero rucellai rendè il consolato dell'accademia a messer antonio
ebbe verso iddio, nulla reverenza li rendè. tolosani, 1-23: beato chi lo
ché 'l concedette dio, / e rendè tutte cose in temporale. boccaccio, i-524
fece. e1 re giovane fi le rendè fuori della porta, e miselile sotto
in cima all'arbore rimessa, / rendè la nave all'isola funesta.
fosse la ragione, che rinaldo si rendè frate, e chente che egli trovasse la
del mondo a lei mal fortunoso si rendè agli iddii. -rendersi a morte
, come lui gli promisse quando gli rendè pacie. -ricondotto a una condizione di
, i-1-150: il podestà... rendè la bacchetta a nostri signori..
gli fece scapolare, e a molti rendè terre e retaggi per avere più l'amore
11-68: cominio, in luogo rialto primieramente rendè grazie agli iddii, come si conveniva
,... ingannò le speranze e rendè fuor d'ogni espettazione sterili le fatiche
siguras abbatté lancia- lotto, e appresso rendè a tristano suo cavallo, e molto gli
che in la preda di grecia iscipione non rendè alla repubblica buona ragione: fecionlo richiedere
dispendio alcun del padre mio, / ne rendè tutto il regno in men d'un
tempio e ridurlo alle loro superstizioni, rendè grazie al suo dio. ghirardacci,
204: perché detto dì, quando gliel rendè e gli diede insieme altr'accia della
un coipo e figura di potenza regia, rendè a'te- bani il loro antico governo
., 1-75: rendeteli, com'essa rendè a voi, e raddoppiategliele doppiamente secondo
115-14: concedette dio, / e rendè tutte cose in temporale, / e noi
e varia infermità... lo rendè più rincrescevole agli altri e a se
xxi-985: allora frate giovanni... rendè l'anima sua... ed
. tasso, 4-53: confortando mi rendè sì ardita / che del timor non
ebbe verso iddio, nulla reverenzia li rendè. sercambi, 2-ii-114: nel tempo che
mesa e recevua la sagratissima comunium, rendè l'anima a dee. s. bonaventura
malispini, 97: il soldano gli rendè a cheto gerusalem, salvo il tempio
frati che gli erano appresso, pazientemente rendè l'anima a dio. beicari, 6-60
presi tutti e'sacramenti della chiesa, rendè lo spirito al suo redentore, sanctissimamente come
4-53: partitosi di poi subito andò e rendè la vestimenta alla donna, la quale
sentimenti men fieri, ond'ella non si rendè a seguire il crudel partito propostole da
senno, più o meno affetto / gli rendè tali: stravaganti sensi, / stolti
di fiorini e poi a grande fatica gli rendè e anche feciono scemo.
somma virtù, come scimunito il rendè a'soldati con un tal che di
, più e meno affetto gli rendè tali: stravaganti sensi, / stolti e
poiché sifu iscusato per lo predetto modo, rendè lo spirito a dio in pace.
... al suo creatore rendè il faticato spirito. marchetti, 5-193:
insolenti e di sé e il suo avere rendè ciascuno sicuro possessore. -ridurre
sezzo / punto ch'ai padre su rendè lo spirto. pulci, 16-76: sopra
ai quali solo acconcio rimprovero il rendè santo e convertillo di quel freno
rimesso in istato d'interamente sano, il rendè alla madre. 9.
: cum grande segurtae e alegrega, rendè l'anima a dee. boccaccio,
molti luoghi smantellata, con certe condizioni si rendè al signor di hierges. algarotti,
al consolato suo la superba maestà, lo rendè grazioso e gradito a tutti, mettendo
un corpo e figura di potenza regia, rendè a'tebani il loro antico governo.
fatto a la ducessa sua moglie, sì rendè a le dette donne uno loro spiacevole
signore è venuto »... esubito rendè lo spirito. boccaccio, iv-159: quello
è ». e inclinò il capo e rendè lo spirito. a. f
mezzo del cuore ferendola (oimè), rendè lo spirito suo purissimo a dio.
f. corsini, 2-557: si rendè ancora più stimabile, come meno legittimamente
senno, più o men affetto / gli rendè tali. casti, 15-15: quantunque
la tenue somma a se consegnata, la rendè sterile d'ogni usura. gemelli care-ri
di suo da testare..., rendè l'anima a dio. g.
16-2-99: più mirabile fu la sanità che rendè ad una misera donna, consunta da
le pose in opera il mademo, e rendè quell'ornato alquanto goffo, e mastino
sì fattamente tracollò, e messosi a letto rendè in pochi giorni... lo
fiore). boccaccio, i-528: rendè la chiara luce di febo i raggi suoi
innanzi ch'egli mi vedesse, mi rendè al comune di roma, e, stando
g. villani, iv-n-ii: si rendè alle dette donne uno loro spiacevole e
così fatta resistenza, assai chiara testimonianza rendè che l'università dei cittadini erano mal contenti
2-ii-260: la densità d'un bosco rendè vano ogni nostro disegno. leopardi,
intrando, lo santissimo bonefacio grande gracie rendè a dee. vastatóre, agg
negli occhi, ma in fine dio li rendè la veduta, da ivi a dieci
campana toccò il vespero, il fanciullo rendè l'anima a dio. mercati,
: come [s. domenico] rendè il vedere ad una femina vocola.