quale nel suo vocabolario della lingua italiana registrò a lettere d'appigionasi atmosfera, né
autodidatta. rigutini-cappuccini, 175: lo registrò il tommaseo portando l'esempio: metodo
16-iv-150: se uno de gli antichi savi registrò per vero ne'suoi volumi qualche racconto
, 5-5-38: niuna [medaglia] ne registrò egli di vespasiano vivente, ma ben
, 193: 'equipaggiamento'. il tommaseo lo registrò, ma soggiunse: « non elegante
io mi sappia, salvo il fanfani, registrò questo verbo, che pur sentii vivo
che nell'adiacente campagna, e ne registrò nel suo odeporico non meno di 1112
12: john kennedy... registrò numerose conversazioni avute nello studio ovale durante
nominargli. bisaccioni, 3-398: ei registrò le medesime o poche diversificate ragioni descritte
fori (anche nell'espressioe punto di registrò). arneudo [s.
censore, [il min- ghetti] registrò, tentando di purgarle, le taccherelle applicate
. è dell'uso aretino, e lo registrò anche il redi. 'ramengolo '
sapeva far le comedie, nelle quali vi registrò dentro delle donne cose assai. agostini
. registro di classe (anche libro di registrò): il libro in cui si
niuno quasi dei repertori di storia letteraria registrò il suo nome. stampa periodica milanese
. è dell'uso aretino, e lo registrò anche il redi. = deriv
ascalona. salvini, 41-420: registrò [plinio]... infino i
primo diede ne lo scartato perché vi registrò dentro... questo motto 'biasimare un
per cose atgran segretario della natura, registrò ancora que'tanti noaretino, 26-77:
. è dell'uso aretino e la registrò il redi. 2. intr
dell'uso vivente senese; e lo registrò fino da'suoi tempi il salvini.
una forma, cne lo stagirita non registrò né sancì, l'aristotelico avversario del fortunato
è dell'uso comune aretino, e la registrò fino il redi. = voce