: ansava forte; e l'affanno reco di quel petto senile straziava il giovine.
suono, a lato a cui sarebbe reco / qual più dolce è qua giù,
tuo conspetto il pianto / di costei reco. d'annunzio, iv-i-ioii: e un
, che al cenere paterno / misera reco in annual tributo. l'aurora, i-187
cosa non veduta / mai nell'ellade, reco. barilli, 6-131: passavano
/ latina ond'io mia colpa tutta reco: / dimmi se i roma- gnuoli
il tuo vanto all'armonia ch'io reco / con una canna industriosa ed alma.
, poich'io dal mio canto più mi reco ora a gloria il donare a lei
/ latina ond'io mia colpa tutta reco, / dimmi. guido da pisa,
, 2-3-345: chi è o scilinguato o reco, non voglia sempre essere quegli che
la coda, ché buone novelle vi reco. pataffio, 7: doman 10
di quando in quando il sommesso gemito reco delle colombe nella cova, a lima
di posa e di canti, / io reco nel verso d'italia. d'annunzio
i... i tanti ten reco, onde per lor si innesti / ne'
non mi allontano di troppo. mi reco nella mia stanza... a tua
pianto, che al cenere paterno / misera reco in annual tributo! manzoni, pr
per caricare in furia io me la reco / ch'io vi percotessi entro col randello
cantate, e a lode ve lo reco, / se di paura fate morir l'
, 1-38: « parca fioco » cioè reco: la quale cosa addiviene, quando
ogni modo, se ben fiocco e reco, per dir quel pocco ch'io potrò
, iii-3-50: similemente a la mente ti reco / che là trovai l'uccello francolino
lettor, dette aver panni, / onde reco a te stesso utili onori: /
corona d'ellera e di gàttice / ti reco, per un'ode che mi piacque
risate, lor dice; / vi reco novella a tutti felice, / un gaudio
furor, di sisto il furor santo io reco. foscolo, iv-400: sento diluviare
ch'io mi ho posto, intanto mi reco attento ad ascoltarvi. firenzuola, 637
filologo, non erudito, io me la reco a non piccola gloria. -riporre
: il fiume gorgogliar frattanto udìo / con reco suono. d. bartoli, 3-38
quel buon bacchio, che di notte reco. rovani, 4-i-28: di tutte
imprigionate / forme, che a libertà reco. fracchia, 678: in quel corpo
tu non sai quanto peso con me reco / di sensi ancor non bene inceneriti.
, che dall'incude / caldo ti reco, non t'incresca. pascoli, ii-273
orfano agiato, ineducato e audace / mi reco a noia ornai la dora e il
, 296: chi dice che sol reco peste e fame, / tutta quanta volendo
spirito apparse, e disse: i'reco / voce del sasso infusa ed insensiva /
-gli dice -alto signor, ch'io reco / non poco aiuto: or solimano
, 296: chi dice che sol reco peste e fame, / tutta quanta volendo
/ latina ond'io mia colpa tutta reco, / dimmi se i romagnuoli han pace
a l'esseguire opre impedite, / reco ad un'altra originaria fonte / la cagion
grige lame, / madonna, io reco un umile adorante, / ne l'onda
bini, i-iii: a lode ve lo reco. -ricevere, riscuotere lode, le
: sì, io trasecolo quando mi reco d'innanzi quei tanti e tanti volumi
viviano corsellini, lxxxviii-ix-762: melle vi reco in più maniere belle: / apiuole,
. pulci, 15-96: la ragion ti reco a mente, / che non dovea
. botta, 6-ii-609: io mi reco a mio indispensabile dovere il chiudere quest'
tribulazioni. caro, 2-3-6: mi reco a grazia ed a favore...
mi reco ai piedi di un sovrano coronato e mitrato
/ latina ond'io mia colpa tutta reco, / dimmi se romagnuoli han pace
/ latina ond'io mia colpa tutta reco, / dimmi se romagnuoli han pace o
viviano corsellini, lxxxviii -11-762: vi reco ancor di tre maniere more: / del
per che '1 mortai per vostro mondo reco. petrarca, 278-7: deh perché del
mutande. carducci, ii-16-282: io reco addosso due maglie, due paia di calze
sapea se v'er'altri, perciò il reco / niscosto. 10. locuz
/ ché un'adorante nova io ti reco! 37. che rinnova o riproduce
è in quanto raccolgo da diversi libri e reco ad ordine di certi capitoli di diverse
; primitivo. tasso, 1-30: reco ad un'altra originaria fonte / la ca-
lancia, i-755: venus... reco... sughi e l'odorifera panacea
la versione a viva voce dal » reco non è ancora un vero esercizio di lingua
ginocchia. carducci, iii-4-85: io reco il blando riso de'parvoli. pascoli
altro non è a dire o lungo e reco, se non mutazion di voce e
atto della prelazione della voce che essere reco e essere in perigliazióne di voce.
dal fumo de'tuguri, / io reco il blando riso de'parvoli. savinio,
monti, x-4-530: pontefice, ti reco / del mio monarca il cenno. assai
donatore e il fastidio ch'io le reco. de sanctis, ii-7-46: v'è
mi venisti incontro: / odi, ti reco una vana novella, / e in
: guon seme per mia fé vi reco io, padrona mia, ottimo veramente
i-167: alla moglie di tuscide il reco fu dimandato in che modo potea patire il
don scipio... dirà che io reco qui una sofisteria e che non sono
lutti. botta, 6-ii-609: io mi reco a mio indispensabile dovere il chiudere quest'
morte. pascoli, i-21: non reco al tuo desco lo spicchio / fumante
quel giorno medemo trovai un altro navilio reco cargo de sale e altre marcanzie, patron
i-iv-316): questo che io ti reco e ciò che la donna che fu tua
. monti, 7-487: un'altra io reco / di lor proposta: se quetar
, ricare), tr. { reco, rechi). portare un oggetto o
ène in questo mazzo, che v'ate reco di firenze. pananti, i-51:
mio, / frutti dell'opra mia vi reco anch'io. ghislanzoni, 2-126:
, perché fine supremo del dire. ne reco un saggio, la difesa del principio
mi scuserà del soverchio meommodo che le reco. goldoni, xiii-849: poi ringraziolla
perdonare / quel po'di disturbo che reco. -con riferimento a dio,
della buona creanza ingiuria, non mi reco a stupore che vi siate di mentovarmi
. botta, 6-ii-6oq: io mi reco a mio indispensabile dovere il chiudere quest *
iii-205: mal volentieri a leggere mi reco / i libri altrui. -comportarsi in
. recollètto (ant. reccollètto, reco lièto), sm. (femm
comorre la mitra e il crin mi reco. chiari, i-105: state sul-
, 71: a rupe altissima, che reco avea, / un pastor semplice così
inattuali. cesareo, 259: io reco voci di salute, e sdegno / ribalbettare
-buon seme, per mia fé, vi reco io, padrona mia, ottimo veramente
cioè un certo difficultoso respiro e un reco ringurgitare di fiato che patiscono i moribondi.
, 2-iv- 178: vengo, reco il riscatto / a dare l'oro,
mezzo a l'esseguire opre impedite, / reco ad un'altra originaria fonte / la
utile, fece tanto, che ella si reco alla sua volontà. 3.
dei sette eroi rivendicati, / grande novella reco: / la vittoria di tèseo!
conti, 1-415: suo padre russava reco. loria, 1-147: rattratto e pendute
. corsellini, lxxxviii-ii-762: pere vi reco d'ogni lor maniera: / spinose
/ latina ond'io mia colpa tutta reco, / dimmi se romagnuoli han pace o
. corsellini, lxxxviii-ii-762: pere vi reco d'ogni lor maniera: / spinose
di viviano corsellini, 60: pere vi reco... /... /
salvastrella. pascoli, 1-21: non reco al tuo desco lo spicchio / fumante
. corsellini, lxxxviii-ii-762: pere vi reco d'ogni lor maniera: i.
viviano corsellini, lxxxviii-ii-762: melle vi reco in più maniere belle: / apiuole,
, 1-128: ora, che pur mi reco a fornir l'impresa assegnatami, disegno
vegga ch'io parlo veracemente, ne reco per testimonio la povera et infelice patria
per questa / pena che ti reco io sciagurata! gnoni, lv-488
/ de le vergini selve e scoter reco / con fiere urla. nievo, 294
: vedi pietà, ch'io la ti reco scorta, / laqual fedita e morta /
. d'este, 136: mi reco dal conca, gli esibisco la sua obbligazione
viviano corsellini, lxxxviii-ii-762: pere vi reco d'ogni lor maniera: / spinose,
salvini, 48-21: questi a te ne reco / doni ben degni del reale impero
1-164: poiché andò in disuso il ^ reco linguaggio, la magna grecia ebbe più
). arici, ii-224: vi reco novella a tutti felice, / un gaudio
., 758: perché... reco il diamante e l'oro a la
a me smentita da'fatti, mi reco a debito di smentirla... in
punto, ivi molt'altra / ne reco in oro e in fulvo rame e in
. corsellini, lxxxviii-ii-762: pere vi reco d'ogni lor maniera: / spinose
splende / dovunque il serio e 'l reco brembo suona. foscolo, sep.,
stamno, sm. archeol. vaso ^ reco di ampia capacità, tipico della produzione
vocabolari. d'annunzio, v-1-784: oggi reco il messaggio di tutti. e il
strida. caro, 16-27: tarpato e reco augel, non canto e volo,
e dal più basso fondo / più reco stride e piu minaccia il mondo. lomazzi
funzione. salvini, 41-483: che se reco susurrìo di piccoli invidiosi in qualche cieco
forma di 'fiamma', come il nome ^ reco suona; ne un edificio per sé
: più bianco è ver ch'io reco / dagli anni il crine; e più
: più bianco è ver ch'io reco / dagli anni il crine e più curvato
: sì, io trasecolo quando mi reco d'innanzi quei tanti e tanti volumi scritti
avere nascosti. cesareo, 259: io reco voci di salute e sdegno / ribalbettare
, che parla ardito, ride reco, si dimena mescendo come se suonasse
. corsellini, lxxxviii-n-762: melle vi reco in più maniere belle: / apiuole
pietro di viviano corsellini, lxxxviii-ii-762: vi reco ancor di tre maniere more: /
longiano, iv-105: a maggior gloria mi reco i libri che ho letto, che
cieco / io pur solfo, esca reco. erizzo, 26: non amore,
. corsellini, lxxxviii-ii-762: pere vi reco d'ogni lor maniera: / spinose