che quelle birbe di coloni invece di recargli i più bei capponi... non
, la quale ogni mattina veniva a recargli a letto il caffè: « piove?
approfitta vilmente della disgrazia degli altri per recargli offesa, per fargli danno.
, la quale ogni mattina veniva a recargli a letto il caffè: « piove?
passò all'appartamento contiguo dell'atico per recargli 'l buon giorno. goldoni, vii-
dare una faccia ed un nome, doveva recargli tutto, la sicurezza e il piacere
non so dir bene) / che per recargli alfin l'ultima angoscia / gli alzò
trascurare quell'utilità che l'arte potrebbe recargli. leopardi, ii-261: gli uomini dediti
lui, facendo miglia e miglia talvolta per recargli da desinare, e tal altra ramingando
del bene a qualcuno: beneficiarlo; recargli soccorso, aiuto, conforto; giovare.
-fare male o del male a qualcuno: recargli offesa, danno, ingiuria; causargli
a qualcuno: giocargli un brutto tiro; recargli dispiacere, dispetto, noia; ingannarlo
o bella o grossa a qualcuno: recargli un grave torto, giocargli un brutto tiro
: ridurre qualcuno in cattivo stato, recargli un grave danno fisico o morale,
devota visita al pontefice bambino, e recargli i figliali suoi doni. bocchelli, 13-431
-far una finestra sul tetto a qualcuno: recargli danno, beffarlo, ostacolarlo quando meno
-essere, fare la fortuna di qualcuno: recargli un notevole vantaggio materiale o morale;
. -fare fortuna a qualcuno: recargli danno; fargli concorrenza. bembo
farlo cadere. -al figur.: recargli un danno grave, irreparabile.
fargli lo sgambetto, farlo cadere; recargli un grave danno. latti, 5-83
di gappista, che io non volli recargli un possibile turbamento. = deriv
crudeltà, maltrattamenti e cortesie, per recargli alla fine il maggior danno possibile.
di qualcuno: favorirne le intenzioni, recargli un notevole vantaggio (anche senza volerlo
qualcuno: fargli un brutto tiro; recargli offesa, danno, disonore. machiavelli
3-232: seppe persuadere padre igino a recargli, quando la conversione parve piena,
codaccio della guada: volerlo rovinare; recargli gravi danni, costringerlo in un vicolo
guastare a qualcuno i fatti suoi: recargli disturbo, incomodo, imbarazzo, disagio.
-dare il guasto a qualcuno: recargli danno, ingiuria, offesa.
a guasto; rivolgerla in guasto: recargli gravi danni, mandarla in rovina,
trascurare quell'utilità che l'arte potrebbe recargli. manzoni, pr. sp.
scritto. -mettersi intorno a qualcuno: recargli molestia, importunarlo; vessarlo. -anche
che veniva a visitarlo quivi segretamente per recargli nel nome d'un'amante incognita un
, violare il letto di qualcuno: recargli offesa di adulterio. simintendi,
-fare il loto addosso a qualcuno: recargli offesa, danno, ingiuria; calpestarlo
malvagio nei confronti del prossimo (per recargli offesa e danno). guittone
impegno, un appuntamento, un patto; recargli torto, offesa, danno; tradirlo
testa a qualcuno-, picchiarlo brutalmente; recargli gravissimi danni (materiali o morali)
. dare vultima mazzolata a qualcuno-. recargli un danno irreparabile, causargli l'estrema
che veniva a visitarlo quivi segretamente per recargli nel nome d'un'amante incognita un dono
locuz. fare un mendo a qualcuno: recargli un danno, un torto, un'
-fare malo mercato a qualcuno: recargli una grave offesa, un'ingiuria cocente
mestole per il dosso a qualcuno: recargli un grave danno, per lo più con
o sdegnoso nei confronti di qualcuno; recargli offesa, danneggiarlo, fargli del male
venticinque schiatte de'nobili di contado, e recargli a popolo, tassiano volgar.,
. -fare molesto a qualcuno-, recargli gravi danni. g. villani
offendere, strapazzare qualcuno a morte: recargli un grave oltraggio; maltrattarlo crudelmente.
asino fra i suoi, / senza recargli altra molestia o noia. ferd.
, dischiudere il paradiso a qualcuno: recargli immensa gioia, piacere, conforto.
lontano come si trovava, e di recargli danno. -scusare una mancanza o
-rompere i petronciani a qualcuno: recargli fastidio. borsi, 1-101:
: quelle birbe di coloni invece di recargli i più bei capponi, come sarebbe stata
di letto un mattino, venne a recargli sue vestimenta la protovestiaria del palagio.
argomento o pretesto contro qualcuno, per recargli danno. vasari, iii-314: le
dato la sorella a riccardo o che volesse recargli un'onta sanguinosa, determinò di ritorgli
pirandello, 7-164: ogni mattina veniva a recargli a letto il caffè.
ciò che, in qualche modo, possa recargli danno; coprire completamente. -anche:
. -fare rincrescimento a qualcuno: recargli molestia, danneggiarlo. filarete,
. -ristorare lo spirito allietandolo; recargli beneficio distraendolo. piccolomini, 10-369
la sposa... doveva recargli... quanto occorreva, anche poco
, con gli occhi cerchiati, a recargli il caffè. -vezzegg. servigiuzzo
quel giorno il tamburino venne indarno a recargli l'invito pel servizio della guardia.
701: quelle birbe di coloni invece di recargli i d'animo).
, che gli velava gli occhi senza recargli sollievo. -soddisfazione, compiacimento.
-essere la sorte di qualcuno: recargli un notevole vantaggio materiale o morale.
la fame d'un povero e il recargli refrigerio in altre sue miserie, s'
dare una faccia ed un nome, doveva recargli tutto, la sicurezza e il piacere
un po'la bocca al vedermi in testimonianza recargli innanzi dei versi. arpino, 3-204
a qualcuno: screditarlo nella reputazione, recargli offesa. cavalca, 20-307: 0