annide? / l'onda che suol recar conforto al petto / or m'accende
, tr. (addolóro). recar dolore (sia cina a trapassare di vita
perché seco dovea sì dolce affetto / recar tanto desìo, tanto dolore? idem
tr. (affrónto). offendere, recar vergogna, dare un affronto.
inganno gentile co 'l qual io / recar potessi a fine il mio talento. magalotti
perché seco dovea sì dolce affetto / recar tanto desìo, tanto dolore? idem
foco annide? / l'onda che suol recar conforto al petto / or m'accende
approdare3, intr. (appròdo). recar utile, giovare. fra
, impiegato sia per difendersi sia per recar danno ad altri. bartolomeo da
inganno gentile co 'l qual io / recar potessi a fine il mio talento.
casa, 609: non si dee recar in dubbio la fede altrui; anzi se
intr. [attènto). tentare di recar danno, offesa, rovina (allo
a te si vanta / grande avviso recar. idem, pr. sp.,
dottrina non si può trovare il bandolo né recar qualche ordine in quelle antiche ferragini teologiche
. fioretti, 1-5-82: qual profitto può recar seco il favellare barbarizzante. barbarizzare
con cautela, con circospezione, senza recar disturbo o fastidio. lippi, 11
ognun saprallo in breve; / a lei recar si veda l'onor che le si
a te si vanta / grande avviso recar. tommaseo, i-130: per selva di
sa innocente e a cui si vuole recar danno (o si simulano indizi di un
facilmente si possa da chi che sia recar censura, che questa della eloquenza.
facilmente si possa da chi che sia recar censura, che questa della eloquenza.
facilmente si possa da chi che sia recar censura, che questa della eloquenza. goldoni
1-23: poco ancora taluno si cura di recar leggi, e se ne citano fors'
, allora cesseranno questi indiscreti fantasmi di recar molestia all'anima. rajberti, 1-127:
le altre che s'andava a ramuscello a recar una citazione al castellano di colà,
, nato l'agnello, si vuol recar con mano alla poppa della madre, traendone
tenèbre ai loro sguardi / giacea, recar si confidaro il giorno. 3
a corroborare, a giovare, a recar diletto (ai sensi).
con grandissima molestia; che è il recar la ragione delle consonanze più o men
della contessina, e tomi poi a recar loro le novelle. -chiedere,
miei detti, non si curarono di recar in dubbio quanto fu veduto a lor piacimento
qualche timorato sul pregiudizio ch'io posso recar alla prosa, il titolo di buon
favella (il che non poche volte recar si suole in contrasto), veggasi per
di valore uguali, / debbono pur recar la patria propria / al caso incerto
d'oro. idem, 15-119: a recar venne un tavoliero estrano, / che
qualche timorato sul pregiudizio ch'io posso recar alla prosa. manzoni, 151: s'
contraporsi alla pressione, atteso di non recar ella a cagione intrinseca l'effetto dello
, da corrumfière 4 far male; recar danno, dolore '): cfr.
acrimonia, con ostilità, cercando di recar danno o di mettere difficoltà).
a'miei detti, non si curarono di recar in dubbio quanto fu veduto a lor
'. danneggiaménto, sm. il recar danno, l'azione di chi fa
, tr. { dannéggio). recar danno a qualcuno nella persona, nelle
termine. 6. rifl. recar danno ai propri interessi, alla propria
a te si vanta / grande avviso recar. cattaneo, ii-1-44: nel congresso
di mandargli un uomo di polizia per recar notizie... il delegato sopraggiunse
star lungi da ogni difetto, e recar nello stesso tempo dilettazione ed utilità ai
primamente destinata, / non le potea recar, se non diletto; / ma che
. rendere peggiore; far decadere; recar danno all'esistenza fisica o alla dignità
un loco udir gli accasca, / potrà recar senza gran sforzo altrove; / ma
senza gran sforzo altrove; / ma recar non potrà detto che frizzi. bocchelli
infirmità, non volendo alle consuete radunanze recar disturbo, comecché tutte le forze gli
diminutivi sogliono esser sempre graziosi, e recar grazia e leggiadria ed eleganza al discorso.
. tasso, 2-51: a macon recar mi giova / il miraeoi dell'opra;
dipingere, d'imitare, e di recar con questa imitazione diletto. 4
disperazione, io vorrei quanto è in me recar disinganno, e dar mano aiutatrice ed
. ant. il disonorare, il recar disonore. pallavicino, 1-257:
pallavicino, 7-368: ne'conviti studiasi di recar piacere... alla vista col
regole de'volgari idiomi, alcuna volta recar si suole in disputa: la qual però
. -per disservizio: per desiderio di recar danno. g. villani, 5-32
, tai vizi che il disvelarli potrebbe recar gran danno alla riputazione del botta.
f. buonarroti, 2-257: non dee recar maraviglia, se noi troviamo così sovente
l'ordinario non sogliono e non possono recar benefizio che a pochi felici ingegni,
e non da lui, mandò subitamente recar seggia, piatto e vivande. monti
perché seco dovea sì dolce affetto / recar tanto desio, tanto dolore? nievo,
i menomi lavori i grechi ornati / recar felicemente? p. verri, i-18
emule cittadi ebbero a schivo / di recar tanti orgogli in un tesoro. nievo
, i-632: sì che possiamo noi recar lungh'essi / i lidi, o sotto
altra cosa è il litigare, se non recar materia al cuore di sospirare, a
[i nostri contadini] a fare e recar dentro le fascine per fabbricar trincee e
per se solo, / anzi ch'util recar, bruciando noccia. palazzeschi, 3-289
di atteggiamenti); azione fatta per recar danno. -anche: forte sensazione che
, ancorché limacciosa, non lascia di recar utile. = deriv. da fertile
portando e cere ardenti; / fidato di recar nel suo ritorno / e serti e
* cuentas 'li noma. / ma recar patri- nostri a voi, signore,
però cessa la mia vaga penna / di recar fole con parole vane, / e
alle vesti e presso al pèsco / recar torme frettose. savinio, 49:
loco udir gli accasca, / potrà recar senza gran sforzo altrove: / ma recar
recar senza gran sforzo altrove: / ma recar non potrà detto che frizzi. manzoni
: era mite, attenta a non recar disturbo, timida come una gazzella prematuramente
. magalotti, 4-168: ecco paggi recar di gielo sparte, / tenero gielo,
/ so ch'e'l'è per recar sei gentilezze. fr. corner, li-2-16
altre nazioni. spolverini, xxx-1-181: recar potete [al re] / ch'io
non mi par verisimile che si possa costui recar nella mente sì scelerata impresa. girolamo
i menomi lavori i grechi ornati / recar felicemente? alfieri, i-97: si
stimare a guadagno. tasso, 7-5-22: recar ciascun dòssi a guadagno / nelle sventure
segno di prosperità e grandezza valga a recar le nazioni questa idoleggiata libertà dei moderni
di lagàamara, senza la certezza di poter recar loro quegli aiuti e quei vantaggi che
ogni tempo per mezo della imitazione recar diletto, come, per essempio, adi
insorte fra gl'italiani, e di recar la pace a tutti, senza impegnarsi
3-ii-321: li pellegrini, amico, altro recar non puonno che impicci importuni. fagiuoli
; ma tonda impura / può di cibo recar maggior ventura. marradi, 266:
una spedita celerità suol nell'imprese recar grand'utile e giovamento, essendo ca
menzogna / d'incivil venale inchiostro / recar osa al trono vostro? carducci, iii-5-270
6-358: né giovamento alcuno benché indiretto recar potea questo errore, perché nelle militari
sentenza universale e per uso naturale, recar diletto l'arrovesciamento e l'infrascare delle
/ della città sull'imbrunir solea / recar degli inescati ami la preda. bocchelli
non fa male, che non può recar danno; innocuo (un oggetto, un
. pres. di nocère * nuocere, recar danno '); cfr. fr.
è tenuto [l'artista] di recar, potendo, un innocuo e nobile
al fine di ingannare, offendere, recar danno, procurarsi un vantaggio).
, carlo iv, avesse osato di recar giudizio sugli ingegni italiani. bocchelli,
più tosto 'in volta 'si potea recar gio [vanni] vill [ani]
, ancorché limacciosa, non lascia di recar utile. gemelli careri, 2-ii-182: il
, 2-375: ne'conviti studiasi di recar piacere a tutte le potenze conoscitrici.
diminutivi sogliono esser sempre graziosi, e recar grazia e leggiadria ed eleganza al discorso.
fin sovra le stelle / del neutono recar la patria e il nome.
rientrare. massaia, x-40: non deve recar meraviglia questa lestezza, perché il ferro
moltiplicare i documenti allo scopo preciso di recar noia a colui il quale ha l'audacia
che muoiono. cicerchia, xliii-318: recar si fece [gesù] una caldaia
lo che certamente... dovratti recar maraviglia. chiari, 1-iii-34: cercai del
illirica. algarotti, 1-vi-252: né anco recar dee maraviglia che di sì immenso tratto
che tutti erano del parere, fece recar le carte e lasciò che giuocassero.
che chesto amore / mi dogghesse a recar tanto travagghio, / ché, s'io
): il povero marito ogni giorno faceva recar a casa augelletti che la stagion dava
ed è qui perché fu presuntuoso / a recar siena tutta a le sue mani.
onde correndo giunse il messo in atene a recar nuova della vittoria di milziade sui persiani
ti punge / anco il dispetto di recar non viste / quasi, né memorate onde
su i menomi lavori i greci ornati / recar felicemente? andò romito / il buongusto
suspica che vi possino essere, vuol recar seco barchette et altra mercede et istromenti
carducci, iii-27-358: tocca a voi di recar fuora 'un fatto 'dal quale risulti
arte di misurare il tempo delle sillabe, recar giovamento nel continuar delle prose, le
1-ii-114: quello strale, / che recar mai non seppe altro che morte,
sopra minuccie, imperoché può il tempo recar tali novità che rompino i trattati. tassoni
quasi al mare / delle chiare acque sue recar tributo. botta, 5-148: le
). cebà, ii-57-58: per recar le molte in una conclusione, noi
maggio! idem, 1-1-142: -avete a recar non so che gioia / o diamante
, 1-43: per quanto mi dolga recar sfregio alla tanto vantata moralità di quei
onde alle più remote / provincie a recar muove il gran successo. 3
, volto a fare del male, a recar danno o delusione, a ingannare,
ii-3-101: io non son buono che a recar noia: che vuoi? la natura
più prontamente e con maggiore efficacia a recar sollievo. malpighi, 1-228: chi
portar tempesta, scendon dai monti a recar rovine. bandini, 2-1-191: e
... avendo per fine di recar l'italia a stato di nazione, mira
sogliono esser nella grandezza de'marmi e recar non piccola difficultà a chi gli lavora.
sogliono esser nella grandezza de'marmi e recar non piccola difficultà a chi gli lavora
mettono a rischio di fortunosi casi per recar pepe e cinnamomo di oltremare. soderini
al mare / delle chiare acque sue recar tributo. pagnini, xxii-1165: quand'
.. consiste nel desiderio violento di recar del male ad un altro per l'offesa
mettono a rischio di fortunosi casi per recar pepe e cinnamomo di oltremare. g.
mio poco valore non son atto a recar bene alcuno a v. s. essendo
, / com'è ch'a voi recar io possa aita / nel martir, ch'
viva forza non ristava di vituperare o recar infamia alle caste donzelle sì della plebe
provenzano presontuosamente... fu oso di recar tutta siena alle sue mani. f
, 391: io vi vengo a recar una nuova ottima. mazzini, 23-293:
f. casini, ii-153: a recar conforto a questi palpitamenti de'santi governatori
di scienziati! » -e quegli a recar tosto un piatto di zucche o di
. infamato al patrio lito / non recar l'incauto piè: / figlio mio
come spenderle a beneficio altrui, senza recar danno ai beneficati col pauperizzarli.
spesso la vedeva prostrata, soffocata, recar le mani al sommo del petto,
venite poi fuori a dirmi che io per recar da torno il mio 'me '
, nulla trovava che a te profittevol frutto recar potesse, perilché fin al presente,
duol perverso / sa sì pronto e fedel recar ristoro. -ant. violento,
pianterella per far presa, ogni rimedio per recar utilità, ha bisogno di tempo.
diritti e de'suoi doveri, e quindi recar la felicità alla repubblica. baldini,
potrebbono accumulare sono di natura più presto da recar fastidio che non vantaggio all'imperadore,
di tutti quelli accidenti che le possono recar bellezze, allor diremo che, quanto
poi fuori a dirmi che io per recar da tomo il mio 'me'son sempre a
vilissimo e sozzo verme: perciò a molto recar mi debbo la presente occasione di esser
amaro, / e chi potrebbeci / recar riparo? batacchi, 2-98: se l'
disperazione, io vorrei quanto è in me recar disinganno e dar mano aiutatrice ed amica
lat. tardo al signif. di 'recar pregiudizio, nuocere '.
è qui perché fu presuntuoso / a recar siena tutta a le sue mani ».
.. che s'andava a ramuscello a recar una citazione al castellano di colà e
ghislanzoni, 1-43: per quanto mi dolga recar sfregio alla tanto vantata moralità di quei
nate con essi, non ne potean recar giudizio alcuno, prima che il tatto venisse
dove agevolmente possano perder la vita senza recar profitto che metta conto. s. maria
proponevi un marinaio noto a maldura per recar lettere a napoli. borgese, 1-105:
voi qui, vi raccomando bene a recar con voi un abito proprio, da fare
troppo spesso la vedeva prostrata, soffocata, recar le mani al sommo del petto,
che alcuni vollero dubitare del vantaggio che recar deve simile unione, ha immaginato,
della provvisione di un mercato, dove recar si debbono in un anno circa 50.
punto niente stanno: / per vederlo recar ciascun traeva. d. bartoli, 2-4-566
mettono a rischio di fortunosi casi per recar pepe e cinnamomo di oltremare.
(i-502): ecco la indiavolata schiava recar un radente coltello con un paio di
... i questo sì che recar potrebbe a ogn'uno / ragionevol stupore
e quel tafferuglio di feste le poteva recar nocumento, la ragunanza si sciolse fra
. del bene, 1-322: soglion anche recar nausea del cibo le viziose escrescenze alla
sig. magliabecchi, non potendo a voi recar altro che decoro l'amicizia di lui
a tutte le azzioni che gli potessero recar dispiacere. 10. riportare,
se 10 non son buono che a recar noia: che vuoi? la natura mi
cesarotti, i-vn-103: quaranta vele a lui recar lo stuolo / de'suoi magneti e
manto sorgea dalle correnti dell'oceano a recar la luce agtimmortali ed ai mortali.
incontenente nato, l'agnello si vuol recar con mano alla poppa della madre.
/... ce ne dovran recar novelle, / ricercati da noi. cesarotti
oimè, soggiunse / iride afflitta, e recar debbo a giove / così acerba risposta
vaga penna / di recar fole con parole vane / e da così
fatto mio: né io starò a recar le scuse degli impedimenti di molti e
tasso, 2-51: suso a macon recar mi giova / il miraeoi de l'
, 1-43: per quanto mi dolga recar sfregio alla tanto vantata moralità di quei
dove agevolmente possano perder la vita senza recar profitto che metta conto. -fornire
, / com'è ch'a voi recar 10 possa aita / nel martir, ch'
casaregi, 84: sa terribile guerra / recar, ben l'oro usando, anche
credulità popolare, in modo che possa recar pregiudizio altrui o turbare l'ordine pubblico,
, e di scienza armato e cinto / recar novo a le genti alto soccorso.
/ so ch'e'l'è per recar sei gentilezze. / vorre'anch'io pur
reclami degli aggravati non se ne può recar giudizio. de luca, i-proem.
funesti eventi e quello strale, / che recar mai non seppe altro che morte,
tasso, 2-51: suso a macon recar mi giova / il miracol de l'
questa lingua. piccolomini, 10-315: per recar alla locuzione maggior ornamento, ributtiamo il
giovane, 9-292: ce ne dovran recar novelle, / ricercati da noi. parini
6-358: né giovamento alcuno benché indiretto recar potea questo errore
non aveano altra parte d'incivilimento da recar seco loro fuor della penisola, se non
un rigoroso e mirabil contegno per non recar dispiacere a chichessia. o.
una breve ma calzante orazione, da recar i compagni a non ispaventarsi di proceder
grave giogo avida io corsi / per recar pronto all'onta infame aiuto / e insiem
è che non vegga quanto facilmente possa recar oscurezza. = nome d'azione
brusoni, 9-475: il conte, fattosi recar dalle donne un materasso e due origlieri
risarcimento non si vuole accordare la facoltà di recar danno, ma solo si dichiara che
accumulare sono di natura più presto da recar fastidio che non vantaggio all'imperadore, o
l'arme in mano de'privati può recar giovamento in alcuni casi repentini, ma
ne facciamo, nostra intenzione non è recar con esso niun pre- giudicio a'successori
, non buoni ad altro che a recar mal odore alla reputazione d'un galantuomo
et imperiti ingegni conforme e che conforme recar potesse loro il diletto. pallavicino,
che vi sia grande scorno: / fate recar qui e'libri prestamente, / ch'
bandello, 1-22 (i-281): fatto recar duo scanni e tutti postosi a sedere
corpo e porvi dentro alcuni marmi e fece recar acqua per lavare il suo cadavere e
il giovane, i-465: per non recar disturbo colà dove onesta brigata si ritrovava
. cicerchia, 1-209: ioseppe e nicodemo recar fero / apiei la croce, scale e
nélece a voi da l'oceàn profondo / recar vera notizia al vostro mondo ».
siri, vi-395: ogni più lunga dimora recar potea al re di polonia sensibile dispiacere
ma non vedeva quale nmedio ci potesse recar egli, con qual veste si sarebbe
ci accaderà muratori, 7-iv-67: non dèe recar meraviglia il trovarsipoterlo fare senza mostrare sfidanza,
tertulliano potesse fidatamente sfidare gl'imperatori a recar in campo un solo rivolgimento di popolo
del parricidio isgombrava il sonno, fattosi recar lume alla stanza, si vide davanti
: non è reo chi ha potuto / recar quel foglio, e si sgomenta e
egual pena è tormentato, / perché recar ciascun dessi a guadagno / ne le sventure
piacere che ad animo ingenuo e sincero recar suole il maschio e verace bello di
bacchetti, 19-307: giobbe venuto a recar soccorso ai feriti e conforto ai morenti
alle navi son- vi altri atti a recar soccorso, sopra tutto i due aiaci e
ed è qui perché fu presuntuoso / a recar siena tutta a le sue mani.
... non si consola per vedersi recar avanti un caso simile al suo,
carlo ci vuol mandar come briconi / a recar legna sì venire meno.
gli ornamenti / che possano a donzella recar lode. pellico, 2-125: il conte
: fra le peregrinazioni di sotterra che ponno recar piacere agli amatori della geografia fisica,
che come nemica e tale forse da recar danno alla russia se fosse sovietizzata.
ulisse una breve ma calzante orazione, da recar i compagni a non ispaventarsi di proceder
è pietra la cui virtù si dice recar giovamente ai malencolici, splenetici, epatici
oltre modo cariche, fan tutte correre a recar fuora ogni catino, ogni conca,
di una teoria dei giudizi individuali possono recar sussidio le ricerche sulla natura della storiografia
a tutti e due, non poteva recar molto aiuto né all'uno né all'altro
già d'alpestre / sostanza i fiumi ti recar tributo, / onde tu stesti nel
stilita tomba in faccia al lago, / recar ghirlanda bruna di viole.
la vela del trinchetto. vare o recar nell'uomo, se non con totalmente stirpar
poter ferma tranquillità e felicità trovare o recar nell'uomo se non con totalmente stirpar gli
/ che profitto alcun non viene / a recar. monti, i-5-101: libri nati
imperiti ingegni conforme, e che conforme recar potesse loro il diletto. campania,
verso di fargli intendere che gli potesse recar vantaggio di sapere che cosa gli altri uomini
che passi il terzo giorno, ti credo recar novelle che sommamente ti saran care.
dettate da tali sentimenti, per non recar offesa alla giustizia ed alla verità? codice
ricolmare di pregiudizi,... significa recar pregiudizi con soprabbondanza, e non empier
. ottimo [tommaseo]: faceva recar la vivanda, una parte della dispensa
di poter ferma tranquillità e felicità trovare o recar nell'uomo, se non con totalmente
: incontenente nato l'agnello si vuol recar con mano alla poppa della madre, traendone
già d'alpestre / sostanza i fiumi ti recar tributo, /... / a
sua prosperità sia per poterci nuocere e recar male, e massimamente se fusse nostro nemico
insorte fra gl'italiani, e di recar la pace a tutti, senza impegnarsi in
, 84: sa terribile guerra / recar, ben l'or usando, anche da
o atteggiamenti. cicerchia, xliii-318: recar si fece una caldaia piena / d'acqua
,... alla potenza di recar male ch'è data a migliaia di abiette
l'onda impura / può di cibo recar maggior ventura. 8. risultato
quante mai volle ingiurioso fi tempo / onte recar! il capo appena, il capo
è pietra la cui virtù si dice recar giovamento ai malencolici, splenetici, epatici.
, 3-26: e che villano oltraggio / recar tentare i posteri corrotti / a te
al mare / delle chiare acque sue recar tributo. nievo, 871: il gran
'dioramiche'o'panoramiche'che i forestieri soglion recar nelle capitali. = deriv. da
'dioramiche'o'panoramiche'che i forestieri sogliono recar nelle capitali. diossinato, agg.