in dispiacere, da che altri non si reca a vergogna schifare quello d'una minima
dice illusione, pregiudizio, e si reca piuttosto alle preoccupazioni della fantasia, della
in cielo. marino, 19-375; reca de l'abondanza il fertil corno / un'
certa cantilena, che invero le reca sonorità. d. bartoli,
: l'accidia una freddura, / ce reca senza mesura, / posta 'n estrema
gastigamento che l'accusare perturbato: lo primo reca onesta vergogna, lo secondo amara indegnazione
fuoco ne la casa del tuo vicino, reca l'acqua ne la tua. egidio
porta acqua. -ant.: che reca pioggia. bibbia volgar., viii-204
lo stringe in sull'ancudine, lo reca alla sua intenzione. = lat
abbozzo e similitudine); che reca ombra (anche in senso morale
l'ingiurie e disprezzi, e non si reca ad onta d'esser beffato e schernito
(femm. -trice). che reca il giorno, che rischiara. chiabrera
ti suole, / lasciando il sol che reca il sole al giorno, / degli
, rettor., 104-32: il parlieri reca argomenti et assegna ragioni per le
quelli che de le tue tribolazioni si reca a sé parte, e aiutatele portare
per farle fare il nido, il mondo reca alcuni giorni, detti alcionii, placidi
13-9: l'accidia una freddura, ce reca senza mesura, / posta 'n estrema
legge, sopra la quale non si reca neuna pruova né ragione per che,
parte della diceria nella quale il parlieri reca argomenti et assegna ragioni per le quali
/ ch'altrettanto di doglia / mi reca la pietà quanto 'l mar tiro. petrarca
deve essere ritenuto responsabile del messaggio che reca. salvini, 30-2-109: quanto all'
(e si riferisce a ciò che reca diletto ai sensi e riposo sereno alla
. croce, ii-8-91: creatura celeste che reca segni nel suo ammanto del passaggio sulla
il più lodato è quello che si reca d'armenia, di colore inchinante a l'
l'aspetto piacevole / d'una che reca spesso frutte a vendere, / perch'è
le braccine nude e i guanti bianchi reca il calice d'argento che sfavilla al.
anima tua nella spuma del vino che reca la leggera ebbrezza. 3.
corrotto moralmente. segneri, iv-628: reca alla confessione un processo pieno d'immondizie
, agg. che apporta, che reca. b. segni, 9-70
-trice). che apporta, che reca. boccaccio, i-14: svegliato,
al timo. leopardi, 25-6: e reca [la donzellerà] in mano /
. croce, i-3-55: l'atto pratico reca con sé approvazione e disapprovazione, gioia
, 156: giugno in un sol giorno reca alle alture tutte gli abitatori estivi,
, / uno strano arboscello, che non reca / fiori, ma frutta. fracchia
palazzeschi, 3-75: l'arcivescovo si reca la mattina nella più antica chiesa della
. idem, 59-1: doglia mi reca ne lo core ardire / a voler
tommaseo-rigutini, 2767: l'arrendevolezza si reca all'impressione o soave o veemente,
petrarca], i-107: la morte sola reca al pianto e al niente ogni arroganza
. ottimo, i-333: qui l'autore reca alla sita immaginazione uno infamato d'una
sua origine e venoso per contenuto, che reca il sangue venoso dal ventricolo destro ai
e lo stato della materia, vi reca suso argomenti secondo che si conviene, e
la pignatta. torbery] si reca da giovanna onde scuotere la sua virtù
, iv-55: il falso profeta balaam si reca su la fidata asina a maledire gli
e chi la terra, / chi reca i legni onde s'innalza e cresce /
di attediare), agg. che reca tedio, uggia. viani, 14-230
i passi il piede; / si reca in atti varii, in guardie nove;
parte della diceria nella quale il parliere reca cagioni e ragioni et argomenti per li
[dell'alloro] / gioia non reca all'augellin digiuno; / ché la
ii-451: ho rassomigliato il piacere che reca la lettura di anacreonte... a
di ausiliare2), agg. che reca aiuto, che assiste. ottimo,
casa, ha per bene chi vi reca e versa dell'acqua; così noi
campi di lombardia..., ci reca un fiero sgomento questa babilonia di voci
ma la sua verzura / gioia non reca all'angellin digiuno; / ché la splendida
4. dir. e marin. chi reca danno volutamente e per tornaconto alla nave
barocco riccioluto, ricchissimo e fragile, reca segno come d'una gara d'evidenza tra
aria d'un vecchio veliero e che reca un nome napoletano tra le lettere di
per sollazzo e per dimestichezza, si reca talvolta ciò ad onta ed a disonore e
l'ingiurie e disprezzi, e non si reca ad onta d'esser beffato e schernito
alfieri, vii-22: dunque a me sol reca il german la guerra? / sta
è il tuo sereno aspetto / che reca pace all'agitato petto. carducci,
tirassegno. sbarbaro, 1-15: egli reca da bere con palese scherno e continuamente
rabbia. marino, 5-43: non gli reca il garzon già mai da bere,
i parlari volgari, han fatto ciò che reca tanta maraviglia a'critici bibbici: ch'
2. numism. moneta che reca (nel rovescio) l'impronta di
a te per quello / che si reca il bordon di palma cinto. g.
con le braccine nude e i guanti bianchi reca il calice d'argento che sfavilla al
divinità d'una giornata, incresciosa anche se reca sulle spalle tutta l'onusta bellezza di
e smaniare 'per tormento ch'essa reca. abba, 1-113: tirai innanzi,
7. livido, cereo, che reca i segni di grave malattia, di
bugiardo e mancator di promessa non si reca fra'nobili a disonore. segneri,
frastuono / di fare stomacar i porta reca. a. adimari, 2-33: quando
. 27. di tutto ciò che reca piacere, godimento, mani, rare
d'annunzio, ii-107: la volontà reca intrecciati / a sé il dominio e
la caduta che percuote alcuno, si reca a la gravità del corpo, ch'è
/ col suo fascio dell'erba; e reca in mano / un mazzolin di rose
, / col suo fascio dell'erba e reca in mano / un mazzolin di rose
illumina la tolda della nave / che reca i morti alle materne tombe. panzini,
figlia del contadino (la canèfora) reca, a piedi nudi e impolverati,
frate piero, correndo, una pernice / reca in un tondo: filinor la succia
» gli dice « all'ospite tu reca ». colletta, i-83: subito [
: rovesciato il lembo... che reca nella sua capsula il ciotolo liscio della
piero, correndo, una pernice / reca in un tondo: filiner la succia.
/ uno strano arboscello, che non reca / fiori, ma frutta. / un
. 10. carta bollata: che reca il bollo dello stato, e serve
nessun valore; lettera o documento che reca cattive notizie, è motivo di preoccupazioni
posta nelle porte delle botteghe, che reca il nome dell'esercente e delle merci
gli sorride con tutta la dentiera. reca nella destra un fiore di ninfea dal
una; e quel tale se la reca in mano, e tenendola istretta: guardate
fìgur.: dono subdolo, che reca danno a chi lo riceve; persona
, nata poeticamente, creatura celeste che reca segni nel suo ammanto del passaggio sulla
passavanti, 200: la qual cosa ci reca a memoria la santa chiesa il primo
natale; il babbo natale, che reca i doni ai bambini. -fare ceppo,
dal coperchio a schiena d'asino, che reca intorno scolpite scene di caccia e d'
. guerrazzi, i-168: ludovico si reca da omobono, cui, avendo trovato
gerardone e angnelone di spoleto che vi reca chesta letera, io di loro vi foa
echi che il vento dell'attualità gli reca; e scrive le sue chiacchiere, le
pascoli, 28: pur voci reca il soffio del garbino / con oziose e
forse rettificare la ragione che se ne reca, riposta nell'oppressione politica e chiesastica
espansa verso l'estremità libera, che reca un anello a cui si assiema la corda
che esso, mangiato che ha, si reca in alto, e comincia a ciangottare
alla patria / pe- rigliante il braccio reca / non rattien lassezza o raffica,
c. dati, i-383: né mi reca stupore che livio, plinio e valerio
evento / di chi 'l doppio tesor le reca. -accademia del cimento: sodalizio
,... e adesso ci reca fasci di fotografie colossali per una cinematografia
. avviluppato, fasciato, incoronato; che reca appeso al fianco, armato (di
-cinto nel mezzo: che reca una cintura stretta intorno alla vita.
6. sm. ant. religioso che reca intorno ai fianchi un cordone: frate
del femore e della tibia e che reca nella sua capsula il ciotolo liscio della
conglomerato, quello più tenero, che reca impressa l'impronta di quelli contigui più
ciprignia dea secondo i tempi / umor reca e calor, pur nebbia e nevi
di sangue la cocolla. / ciascun reca una coppa, e d'innocente / sangue
rispetto alle disposizioni originarie, alle quali reca integrazioni o modifiche: deve rispondere ai
dal coperchio a schiena d'asino, che reca intorno scolpite scene di caccia e d'
.], 32-20: si reca a memoria il modo colpàbile, con che
il coltellino alla coreggia, se lo reca in mano, e volendo fedire il
e la forte serenità della coltivazione, reca ora i lamentevoli canti cristiani, le
ben arato suolo / la coltura mi reca gran speranza, / ma più lo sol
. dati, i-382: né mi reca stupore che livio, plinio e valerio massimo
che, per suo incarico, si reca in luoghi diversi da quello in cui ha
dei versi un altro fiacco / ne reca in mezzo ai festeggianti amori / nuove lalagi
/ stato di cose or tu mi reca a mente: / qual'arme il
il bel simbolo della melagrana compendiosa che reca sul gambo la foglia aguzza e il fiore
d'oro, il qual perduto, reca tanto discapito che non è compensabile colla
forse rettificare la ragione che se ne reca, riposta nell'oppressione politica e chiesastica
ho goduto di quel diletto che ne reca il poter conferire quel che di mano
non venga, se prima non si reca a concordia e pace col suo fratello.
libbre. 6. chi si reca insieme con altri in qualche luogo.
, soprain- tende; chi tratta, reca a buon fine. aretino, 1-20
un luogo a un altro, chi reca, chi porta. marino, 11-7
d'ogni frutto e fior redole, / reca d'ogni ragion confetti e vino.
tutto spalanca la porta a chi ti reca, e conficcala a chi non ti porta
-trice). chi confonde, chi reca confusione, turbamento. fioretti, 1-152
l'ima fa bella, all'altra reca disconcio, onde ne spiace il suon del
i-87: considera la nobile conseguenza, che reca seco, l'essere figliuoli di dio
ed ode ed hai pensato, / ciascuna reca suo consolaménto, / laudanno lo segnor
a una pena: la persona che reca conforto. dante, conv.,
un oggetto o d'un avvenimento, reca diletto. = deriv. da
e ben arato suolo / la coltura mi reca gran speranza, / ma più lo
scritto o stampato, la qual si reca a un'altra chiamata, per inserire
di controstampare), agg. che reca macchie di stampa. -foglio controstampato:
di stampa. -foglio controstampato: che reca impronte lasciate dai fogli stampati immediatamente prima
portagli questo tutto quanto scritto / e reca la risposta a me trafitto. lorenzo de'
ant. chi fa ingiuria, chi reca oltraggio. s. giovanni crisostomo
disus. accusatorio, offensivo, che reca ingiuria, oltraggio, che produce disonore
banchetto / della tua casa volentier si reca / e ne sparge di rose i penetrali
. contraffatta del vero, quale si reca d'avanti una filosofìa ridotta a vocaboli,
a rinfrescarlo viene, / e gli reca una d'oro, una d'argento /
porger ristoro? manzoni, 13: ciascun reca una coppa, e d'innocente /
apocrifi copti l'evangelo dei dodici apostoli reca la scena singolare tra il maestro e
cordoglio sol, che il genitor mi reca; / se non che forse ulisse alcuni
comando, / il quale mi si reca in sulle coma: / io veggio guasta
vegetazione nenufàrica. 6. che reca in capo, nella sommità, sulla
spettatori. d'annunzio, v-3-63: reca un molto notevole articolo...
vivo. gozzano, 170: ogni albero reca sul tronco una targa ovale
libro, di un'opera, che reca indicate le varie emendazioni che sono state
o che ha forza di farlo; che reca un contributo concreto, effettivo, pratico
a i passi il piede; / si reca in atti varii, in guardie nove
fa lor riparo. leopardi, 25-7: reca in mano / un mazzolin di rose
e la forte serenità della coltivazione, reca ora i lamen tevoli canti
-per anal.: l'accolito che reca la croce nelle processioni. bellori
da incisioni in legno (ogni legno reca inciso un colore che si combina per giustapposizione
2. per estens. che reca impressi i segni dell'afflizione, del
14. figur. che minaccia, che reca danni orribili, che infierisce con cieca
toglie una panchetta, stecchi vi si reca a traverso col viso di sotto, mostrando
tu curva il collo e te la reca in schiena. campana, 61: il
. 3. figur. che reca danno all'anima; peccaminoso, corrompitore
agg. e sm. letter. che reca danno. cantini, 1-26-353: fatta
-trice). chi danneggia, chi reca danno (a persone o a cose
dannificativo, agg. disus. che reca danno, nocivo. fra
frenano. dannóso, agg. che reca danno; nocivo, pernicioso. latini
gioco [del trai], non reca alcun vantaggio. carena, 1-67: le
dichina / uno spirto da ciel, che reca fede / come l'alto valor ch'
dire, il viaggiatore di commercio che reca in giro il campionario della sua ditta.
uomini. gatto, 1-184: l'ombra reca odore / di bosco perché trami /
coscienza morale di una persona; che reca notevoli danni alla società (nell'ambito
gabbato per l'utile che indi ne reca, fa mestiero di scrivere le cose tanto
rovesciato contro la parete dell'andito, reca su un'ampia targa una denominazione invitante:
: [ii] garzone... reca volando un cestello con entro la più
eretti o ascendenti, ciascuno dei quali reca alla sommità un capolino di fiori gialli
i cuori sensitivi. 2. che reca i segni della denutrizione. di giacomo
come la lupa: chi più vi reca, più vi si manuca ». bel
mai, frate, il diavol ti ci reca! ogni gente ha già desinato quando
lasciato in abbandono, e dell'abbandono reca i segni evidenti e inconfondibili (disordine,
a i passi il piede; / si reca in atti vari, in guardie nove
pianto udito, / lieto il si reca in groppa; / indi ratto galoppa /
. bar etti, 3-326: nessuno si reca a vergogna il ricettarli sotto il su'
detrimentóso, agg. ant. che reca detrimento, dannoso. varchi,
dentro a te per quello / che si reca il bordon di palma cinto. soffredi
saluta il bronzo. leopardi, 25-7: reca in mano / un mazzolin di rose
polemica, discorso ingiurioso (e reca sempre i caratteri di una tediosa
infantile). -il diavol ti ci reca: per rimproverare persona che sia in
-mai, frate, il diavol ti ci reca! ogni gente ha già desinato quando
, dice: -il diavol ti ci reca; che hai tu tanto fatto?
inganno. -diavol porta e diavol reca: per giustificare coi capricci della fortuna
: ambroso, diavol porta e diavol reca. g. m. cecchi, 1-1-302
era come santo noferi. / -il diavol reca e 'l diavol porta. - e
, 5-iii-144: alle orecchie degl'intendenti reca pur gran fastidio l'udir talora che
alcuna, all'infuori del iii che reca in cima, sempre di rubrica, *
/ e qual da lato li si reca a mente. g. villani, 1-34
8. riparo, schermo contro ciò che reca danno o molestia (il caldo,
è rosso, / perch'ad onta si reca ed a difetto / ch'altri si
manifesta cosa è, però, che reca seco un non so che di follia quel-
alla madre intorno, quando / gli reca il nutrimento, ond'egli, amando
a un evento particolarmente importante; che reca onore; onorifico. fra giordano
dello spirito; cosa o azione che reca piacere, divertimento, svago, conforto,
volentier si dilunga. tasso, 2-94: reca tu la risposta, io dilungarmi /
a'corpi è la misura, la qual reca le loro dimensioni varie a regola uniforme
è quello che si reca in laude o in vituperio d'alcuna
a te per quello / che si reca il bordon di palma cinto. buti,
, di un sentimento; che ne reca visibilmente i segni e ne esprime l'
una sola faccia, è quella che reca il numero: più comunemente, retto
disavvantaggióso, agg. letter. che reca svantaggio, danno, perdita; svantaggioso
, parte centrale con margine circolare che reca i fiori tubulosi. -disco fiorale
) o anche di metallo, che reca inciso il solco sul quale la puntina del
dividere delle macchine fresatrici universali e che reca su tante circonferenze concentriche, delle divisioni
a i passi il piede; / si reca in atti varii, in guardie nove
sostanza, e di quella che reca seco, conosce l'intelletto discorsivamente
annoiare, né il vostro discredere mi reca danno alcuno, essendo libero a ciascuno in
discreditévole, agg. raro. che reca discredito, disistima. cattaneo,
sa comportarsi con discrezione; che non reca fastidio agli altri con la propria presenza
disciolte trecce accolte in una / si reca in braccio placida e cortese / al vago
(superi, disgustosissimo). che reca disgusto, che dà nausea (un cibo
essa umiliare, e questo si reca dio a più onore, e faccene dismeglio
fusse. tasso, 1-6-13: si reca a disnor ch'argante audace / rimanga
il bembo da dante e dal petrarca ci reca, voci intere non sono, anzi
rosso, / perch'ad onta si reca ed a difetto / ch'altri si sia
che ispira molestia, fastidio; che reca dolore, che suscita scontento;
7. figur. che minaccia, che reca danni, che imperversa, che infierisce
: atto, parola, comportamento che reca dispiacere. zanobi da strata [
volontari si disvestirono, sotto quei versi reca la glossa del cancelliere di bologna.
: si compiace de'nuovi clienti che gli reca ogni giorno la fama divinatoria del dottore
loro divolgamento [dei dialoghi] si reca ad onta. s. maffei, 6-374
ch'al- trettanto di doglia / mi reca la pietà quanto 'l martiro. idem
opposte. leopardi, i-329: reca un passo di pascal, dove fra
alto una ventina di centimetri, che reca in cima un'infiorescenza di minutissimi fiori
/ ch'altrettanto di doglia / mi reca la pietà quanto 'l martiro / -lasso!
patto troncò. leopardi, 25-7: reca in mano / un mazzolin di rose e
, oggetti, parole); che reca i segni della vita familiare, intimo,
col suo fascio dell'erba; e reca in mano / un mazzolin di rose e
-l'insieme dei beni che la donna reca al convento nell'atto di prendere l'
nostra [armata] marcia e si reca in nuovo campo, vedreste come da
a me niente costa, e niente reca di più a chi scrive, io soglio
5-308: il numero dei turisti che si reca a volterra... è invece
. letter. che provoca ubriachezza e reca insieme abbondanza e felicità.
rovesciato contro la parete dell'andito, reca su un'ampia targa una denominazione invitante
, precario, debole, inane; che reca i segni della fragilità e della caducità
titon che riman solo, / il si reca ad oltraggio. vallisneri, i-104:
egra e languente. -che reca le tracce della sofferenza, emaciato.
, conoscendo la sua eccellenza, si reca a vile i premi di minor condizione,
col suo fascio dell'erba; e reca in mano / un mazzolin di rose e
in relazione al titolo nobiliare; talvolta reca sopra una corona (elmo coronato)
di lei ferute / con empirica man reca salute. -sostant. chi si
azioni, un posto straordinariamente alto (e reca quasi sempre una connotazione di noia,
, comprende tuttavia un entimema, e reca quest'esempio: « sei fatto mortale
il pomposo epitaffio latino del * 30 reca in calce una iscrizione del '6o che
la specificazione attributiva: periodo storico che reca l'impronta di un personaggio importante e
da cui muove e al paese ove si reca, determinando in entrambi il dinamismo equilibratore
col suo fascio dell'erba; e reca in mano / un mazzolin di rose e
: due volte all'anno il viceré si reca solennemente in una sala dell'ergastolo.
faggi la severa tonica, / siccome reca una maligna e vetera / querela sparsa
tanto stupore è nato, / che già reca per te premio novello / l'erudito
. che serve come esemplificazione, che reca esempi. b. croce,
. 2. per estens. che reca i segni dell'ilarità, della giocondità
] la confessione per il rossore che reca d'esporre ad un uomo nude le
casa è da affittare; cartello che reca questa scritta. detti
scatole, casse, ecc.), reca l'indicazione di ciò che vi è
appellan pietra pregna; / l'agulia la reca ond'ella regna; / è di
di evangelizzante. 2. che reca una lieta novella. - anche sostant.
. che porta un messaggio; che reca una notizia. magalotti, 22-251:
; epi grafico, se reca motti e sentenze; di fantasia,
ii-77: il superfluo... reca mille pensieri disutili all'uomo, e lo
a citerea. -la fiaccola che amore reca in mano e con cui accende i
ma più di tutto / quella, che reca in man, piccola face, /
il gentil motteggio /... / reca su l'ali fuggitive ed agita /
state nel cuor del verno, si reca giuocando là dove la scalmana del perdere
da gioco francesi e napoletane, che reca un fante o un uomo d'arme
, e di altri timidi animali, né reca mai molestia all'uomo. de
. gozzano, 170: ogni albero reca sul tronco una targa...,
/ è un mal di moda che non reca smania, / talché non mai
per la spedizione, o quella che reca il nome e l'indirizzo del destinatario
/ col suo fascio dell'erba, e reca in mano / un mazzolin di rose
sono lamentosi per lo fastidio che reca a loro l'apparire di questi denti
spiacevole, intollerabile, increscioso; che reca incomodo, che crea difficoltà; che
nello hegel, il contributo effettivo che egli reca alla « filosofia », e che
un barocco riccioluto, ricchissimo e fragile, reca segno come d'una gara d'evidenza
verga fatai, battendo questi, / si reca in man ch'attorti ha duo dragoni
, come l'opera d'arte, reca fatalmente i segni dell'epoca, cioè
.. /... si reca addosso / quanti può di galline e di
s'imbratta le mani: a nessuno reca biasimo o disonore il fare da sé
tenebre della sua colpa favore di difensione reca. sarpi, vi-2-124: non ci è
che ha la febbre, che reca i segni della febbre. firenzuola
ale dei versi un altro fiacco / ne reca in mezzo ai festeggiaci amori / nuove
stessi. -che minaccia, che reca danni orribili, che infierisce con cieca
dice gorgia, quando l'avversario si reca in su 'l saldo, smaccarlo col farsene
per preparare le orecchie al critico che si reca a un festival musicale. e.
. baretti, 3-326: nessuno si reca a vergogna il ricettarli sotto il su'tetto
argomenti, ma sputa sentenze: non reca prove, ma rende oracoli. pascoli,
per indicare persona o cosa che reca lenta e irreparabile distruzione e ruina.
. marino, vii-593: ahi chi mi reca in man la fiera spada, /
149: perseveranza è virtù, la quale reca a fini di bene, li quali
, o sembrare, interminabile (e reca sempre una sfumatura d'ironia e d'
della loro angoscia, la voce fioca e reca della consuetudine. ungaretti, i-79:
centro, giallo al margine, che reca nel mezzo due linee grigie o celesti
fregi porta quel danno che il vento reca a certi fìoruzzi che nascono col nascer del
quelle capitolazioni. 3. che reca la firma dell'autore come attestazione della
ove col bel ruscel zefiro fischia, / reca tre vasi inghirlandati e colmi. varano
che non curi il mite / soffio che reca il polline, né il fischio /
provocare uno stato d'animo (e reca la connotazione di qualcosa di definitivo,
non curi il mite / soffio che reca il polline, né il fischio / del
, e adesso vuol compirla. -che reca danno, che procura dolore. leopardi
un volto stanco; ma ancóra non reca impressa la floscezza e la lontananza della
carducci, ii-8-174: persona competente mi reca a notizia che il loggiato superiore dell'antico
-foglio bollato: foglio protocollo che reca il bollo dello stato e serve per
[armata] marcia, e si reca in nuovo campo, vedreste come da ogni
arrivavano. 8. che si reca in un luogo per diporto; turista,
l'accadere di un fatto; che reca in sé le cause di un determinato effetto
i santi protettori dei naviganti, si reca sulla battima del mare solitaria e deserta.
. idem, 43-403: iustizia ce reca una vertute, / che molto besogna
fune e 'l busso a margutte giù reca / e disse ai servi di questo costume
tu fra'mosti per vigor famosi / reca il fumoso di sicilia e mesci. baldi
barocco riccioluto, ricchissimo e fragile, reca segno come d'una gara d'evidenza
il pescatore / mentre viene sul frangiflutti e reca / dal mare quel che il mare
, che provoca confusione, che reca disturbo. tommaseo [s.
): frate, il diavol ti ci reca! dottori, 1-84: bacco fe
(o di altro materiale), che reca a una delle estremità una punta (
8. letter. fresco; che reca frescura. dante, inf.,
13-8: l'accidia una freddura ce reca senza mesura, / posta 'n estrema
fanciulli sono lamentosi per lo fastidio che reca a loro l'apparire di questi denti
, sf.): pietra che reca incisi, per formazione naturale, chicchi
sf. bacchetta lunga e flessibile che reca all'estremità una cordicella intrecciata, terminante
la femmina fosse frusta. -che reca evidenti i segni dell'età o della
. -fucile a cannocchiale: quello che reca sulla canna un apparecchio ottico che,
spiace il dolore che la tua assenza reca al buon scamandronimo, la cui vecchiezza
valore materiale o morale); che reca segni inconfondibili di fragilità e di caducità
gloria e dolore! 10. che reca in sé inconfondibili segni di fragilità e
novella giovinezza. 3. che reca evidenti i segni della distruzione, di
fattoria piena di sole. -che reca i segni di un luttuoso avvenimento.
ungaretti, iv-29: non più furori reca a me l'estate, / né
dell'ancora lunga e diritta, che reca all'estremità l'anello per cui passa la
7. milit. asta della balestra che reca i congegni, con cui si tende
. tipogr. piccolo parallelepipedo metallico che reca sulla superficie superiore la lettera in rilievo.
al telaio o allo stipite, che reca il perno su cui si infila l'occhio
d'un barocco riccioluto,... reca segno come d'una gara d'evidenza
gli stinchi su'nodelli e me gli reca. dottori, 1-54: gli fu
garbino. pascoli, 27: pur voci reca il soffio del garbino / con oziose
-gatto dell * emme: gatto persiano che reca nel pelo della fronte l'impronta di
mette fuori la trave ed ora la reca dentro, acciocché più fortemente percuota.
2. -con significato attivo: che reca bassa o rigida temperatura; che provoca
. -con significato attivo: che reca bassa o rigida temperatura o,
2. anello (in quanto in genere reca incastonata una pietra preziosa).
freddo arrostisce qualunche di loro non si reca al povento, partecipano del refrigerio che
carattere, un'immagine); che reca iscrizioni, ornamenti, figure composte di
prender qualunque femmina, l'uomo si reca in casa fuoco inestinguibile e battaglia senza
desiderio di mangiarla, il famiglio gliela reca innanzi, ed eccoti cadervi drento una
sollievo. - anche: ciò che reca diletto e conforto. guido delle colonne
giocondativo, agg. ant. che reca giocondità, piacere. s
conforta; che riesce gradito; che reca serenità allo spirito e diletto ai sensi
gioconde. 5. che reca godimento ai sensi. -in partic.:
che suscita gioia e ilarità, che reca diletto; burlesco, scherzoso; piacevole
dannosa o perniciosa, con la quale si reca un danno al prossimo).
ma la sua verzura / gioia non reca all'augellin digiuno; / ché la
e spia insieme. 2. che reca gioia e diletto; piacevole, gradevole,
). che giova, che reca giovamento, utilità; efficace.
e ammazza e ruba, e poi si reca addosso / quanti può di galline e
; / arma giusarma ciascun seco reca / con più di mille sacca di
fra giordano, 1-245: ne reca esemplo di due uomini, i quali
romanica. gobetti, i-io: jacopo bellini reca innata in sé l'esperienza del mosaico
sera. bartolini, ii-25: si reca..., spesse volte, con
3. arald. scudo gradato: reca pezze quadrate o quadrilatere poste le une
rimproverare? certo no; perocché se gliele reca, non gli reca del suo,
perocché se gliele reca, non gli reca del suo, ma recagli pur di quello
valente, esperta, autorevole (e reca talora una sfumatura di ironia).
e la forte serenità della coltivazione, reca ora i lamentevoli canti cristiani, le antifone
difficili parti che il medesimo nudo ti reca avanti. che se ben avrai osservato ne'
proboscidi graticolate. 2. che reca tracciato o sovrapposto un reticolato da disegnatori
-abito a grembiule: abito la cui gonna reca sul davanti una guarnizione che segna come
a grembiulino: vestito la cui gonna reca sul davanti una guarnizione che segna come
/ del sangue rio grondante / ei reca trionfante. a. verri, ii-167:
quel pianto udito, / lieto il si reca in groppa; / indi ratto galoppa
piangere del loro misero parto non le reca in aperto, vanno baldanzose e a capo
i passi il piede; / si reca in atti vari, in guardie nove.
l'incapacità, la propria professione; chi reca impaccio o disturbo all'attività altrui.
, agg. che guasta, che reca danno. cavalca [tommaseo]:
è di difficile digestione; ciò che reca danno all'apparato digerente.
lavoro, ma per il guasto ch'egli reca alle cose del padrone sia coll'incuranza
: potrà alcuno gustare quello che gustato reca seco la morte? a.
fatto scorrere un flusso d'acqua che reca in sospensione particelle di minerale metallifero che
brevi e davate; il lato ventrale reca una carena
nessun regime riuscirà mai ad addomesticare: reca in sé, ignaro di tutti 1
, ai quali la nobiltà del sangue reca l'ignobiltà e la bassezza dell'animo.
tevere splende: / l'onda perenne ei reca della sua pace al mare. bocchelli
. -trice). ant. che reca, che riferisce. = voce dotta
avrebbe intese. pirandello, ii-1-736: si reca... le mani al volto
sì bel, che di ritorno / lo reca qual pensiero in lui s'imbatte.
, 15-64: secondoché lo scritto innanzi reca, / con tre buon giuocatori a tre
contra l'autor de'dialoghi, perché gli reca avanti tanti invogli di citazioni e di
costituito da una cassetta di legno che reca sul fondo un grosso cannello di latta
imbroglio. -persona o cosa che reca noia, fastidio, preoccupazione.
epperò il cono che in capo ei reca, l'assiro manto e l'imbuto che
qual altra si voglia immaginabil materia, non reca a quel dettato necessità di tal sorte
rimarrebbero. -foglietto o cartoncino che reca, sul recto, stampata per lo
4-433: è opera giovanile e ne reca le asprezze, un che d'immaturo
pietà del mio periglio, / deh! reca all'egra mente / salute, e
mente / salute, e ai mali miei reca consiglio: / amo impazientemente. foscolo
impazzare o da fare impazzare: che reca fastidio o dolore insopportabili. g.
ora, ne viene uno altro che reca cose contrarie a colui che dovea andare
spetta; arrogante, presuntuoso; che reca fastidio con atti o discorsi importuni (
applicata a una parte sofferente del corpo reca beneficio o sollievo. giocosa,
. lastra dì pietra o di marmo che reca un'iscrizione commemorativa; lapide.
pallavicino, 1-397: così la potenza reca una special impotenza di goder la quiete
che viene al mondo... vi reca sensi teneri e ancor vergini da ogni
, rispetto a'tant'altri disordini che reca seco il tenere violentemente imprigionata l'acqua
] vera per l'impronta luminosa che reca di quella scenografica topografia dell'italia centrale
del nostro cervello. -che reca in sé il ricordo di una condizione,
piangere del loro misero parto non le reca in aperto, vanno baldanzose e a
dolore. banti, 10-55: volto che reca in pelle una sentenza così chiara.
latini, rettor., 39-8: tulio reca tutta la rettorica in quistione di parole
. 8. ant. che reca in groppa un abitacolo per contenere soldati
di luglio. 3. che reca i segni della morte; estremamente pallido
casto amor ti guidi, / ove ti reca il piede incerto o il vento.
circonflesso (un accento); che reca l'accento circonflesso (un vocabolo).
: nella casa di allora che inchiodato / reca sull'uscio il ferro da cavallo /
2. per estens. che reca infisso qualche cosa. bocchelli, ii-312
essere riprodotto; la lastra che lo reca impresso. memorie per le belle arti
149: perseveranza è virtù, la quale reca a fine di beni, li quali
. condizione, situazione o fatto che reca disagio, molestia, danno o pregiudizio
le porge utile, o se le reca maggiore incommodo e disavvantaggio. gualdo priorato
atmosferiche del luogo nel quale ci si reca. p. verri, xxiii-159:
/ ch'aitrettanto di doglia / mi reca la pietà quanto 'l mar- tiro.
noia, stanchezza. -anche: ciò che reca dispiacere, tedio, sofferenza.
superi, incresciosissimo). che reca fastidio, noia, disagio, disturbo;
e letter. ornato di croci, che reca segni di croce. f.
senza essere degno di qualcosa (e reca talora una nota di affettata umiltà)
infamare), agg. che reca infamia, disonore, vergogna; disono
2. che disonora, che reca infamia, vergogna. antonio da ferrara
. 4. che apporta, reca infamia, disonore, onta; che
la mente, e sulle sue ali ne reca il più intollerabil de'mali, la
infamóso, agg. ant. che reca infamia, infamante, vergognoso.
con la parte avversaria), e reca nocumento alla parte da lui assistita avanti
caratterizzato da infelicità e disgrazie; che reca afflizioni morali o materiali; che non è
, e ottenutili non s'acqueta, ma reca leonardo in trionfo. faldella, 3-435
nella parte nostra inferiore dee rattristarci, reca a noi minor pena colla speranza di
non genera confusione, la maggioranza non reca fasto, l'inferiorità non produce gara
(femm. -trice). che reca molestia, fastidio, danno; perturbatore.
letter. che procura danno, che reca pregiudizio; nocivo, deleterio, rovinoso
e mestieri. 3. che reca molestia, fastidio; sgradito, spiacevole.
, 222: all'infreddata violante 11 reca / del servente affrican la negra mano.
2. figur. che non reca alcun vantaggio, privo di utilità;
ingiurie, ingiustizie, torti; che reca offese, oltraggi; che offende con parole
rendere loro il cambio. -che reca offesa alla divinità, bestemmiatore. fra
generico: che commette ingiustizia, che reca offesa e oltraggio. -anche: ingiusto
quella estate ingrata. 8. che reca disturbo, dispiacere; che è fonte
indica, in partic., chi reca grave offesa a dio, chi vive
agg. letter. ant. che reca noia, molestia, fastidio.
inondator torrente, / ceppi a noi reca, o libertà ci rende? =
gelida degli ambienti dove la gente si reca a ora fissa per uno scopo determinato
uguali (uno scudo); che reca una o più imprese inserite in
. (superi, insalubèrrimo). che reca danno alla salute; nocivo, malsano
5-1-977'-come a null'altra par dolcezza reca / dall'arbor proprio, e da te
porzioni eguali * nelle cose mobili 'reca a questo genere di proprietà tutti quei
anche, azione prepotente, violenta, che reca danno più o meno grave, soperchieria
che insolentisce; che schernisce; che reca grave offesa (una persona e, per
, e in punta. -che reca incisi caratteri, nomi, iscrizioni (
nel quale sporge un braccio mobile che reca all'estremità due pulegge sulle quali scorre
autor molto grave intorno a ciò ne reca per esempio lo intarsiaménto ch'e'si fa
lo interpetro, mandato da giove, reca li crudeli comandamenti alli tuoi orecchi. ugurgieri
valenza e talco trito, e si reca a lento foco. -assol.
l'ottave, /... maggior reca a'poemi / dignità, che i ternari
l. bellini, v-156: reca esperienze in confermazione della sentenza del malpighi
senza intervenimento del lume del sole, che reca il pro prio colore alle
a san michele. -ant. che reca una dedica. cavalca, iv-93:
, 1-255: il legger quando è caldo reca ambascia: / a questi tempi estivi
2. per estens. che reca fastidio, noia. bacchelli, 2-xix-189
quello che più risplende; altri ciò che reca loro vantaggio; diversi l'inusitato;
mestocché di orrore e di spavento / reca, ove un morto scheletro figura, /
e la forte serenità della coltivazione, reca ora [il rapsodo cattolico] i
adopra un amico all'amico, / reca oltraggio ad entrambi. saba, 15:
, se sapeste / qual piacere mi reca / veder senz'altro velo / l'
. 2. figur. che reca disagio; intollerabile, insopportabile; opprimente
, risentito, magnanimo e generoso, reca impresso il medesimo carattere di passionalità e
. 2. figur. che reca sollievo, refrigerio, conforto. buonarroti
amor ti guidi, / ove ti reca il piede incerto o il vento; /
alle abitudini degli italiani (e talora reca una notazione di superficialità e leggerezza)
che ha il la come tonica e reca tre diesis in chiave [fa do
ha come tonica in la bemolle e reca in chiave quattro bemolli (si mi
che ha il la come tonica e non reca accidenti in chiave. 2
, 41: d'ogni labe monda / reca l'alma all'aitar. rovani,
da lei talor si lagna, / reca ad altra cagion del cor non lieto /
talora di proporzioni anche notevoli, che reca un sistema per l'illuminazione artificiale (
: l'estate /... non reca che il lampo dei ricordi. dessi
. lastra di pietra o di marmo che reca un'iscrizione commemorativa, innalzata a ricordo
-ant. tavola di pietra che reca un'iscrizione. giuglaris, 232:
casa di allora che inchiodato / reca sull'uscio il ferro da cavallo / porta-
, un ottimate italiano insomma, si reca a pregio l'aver molti dipendenti, che
che alla patria / perigliante il braccio reca, / non rattien lassezza o raffica
o più lati '. il 'da'si reca al luogo dove il riguardante è collocato
: 'latrice '. di donna che reca lettere, o simili, sarebbe più
fanciulli sono lamentosi per lo fastidio che reca a loro l'apparire di questi denti
suo dolce riso, / che le vi reca amor com'a suo loco. boccaccio
una gran tazza / in man si reca, e di lenèo liquore / e di
di mitigare il dolore fìsico; che reca sollievo; lenitivo, calmante.
. 2. figur. che reca gioia, sollievo e conforto; consolatore
valenza e talco trito, e si reca a lento foco; e a poco a
, di città, di stato, che reca la raffigurazione araldica del leone, quale
lieto, allegro, contento; che reca gioia, consolazione, piacere.
. ant. e letter. che reca letizia, conforto, sollievo; lieto,
una prova di incisione litografica che non reca ancora la firma dell'autore e la
, e da noi del mezzodì, che reca in grecia ed in italia la serenità
la mente, e sulle sue ali ne reca il più intollerabil de'mali, la
ch'è laido, ch'è vii, reca a vergogna; / e più assai
nessun regime riuscirà mai ad addomesticare; reca in sé, ignaro di tutti i
mazzini, 50-197: la persona che vi reca questa, merita da voi tutta fiducia
nito di linguèlla o che reca ancora sul retro il segno della linguèlla
non mai. 2. che reca orli o rifiniture di materiale o colore
, a lutto, a bruno: che reca, in segno di lutto, tutt'
qualche coppia di mia conoscenza vi si reca a litigare dopo gli insuccessi alla 4
. 4. figur. che reca infausti presagi o influssi maligni.
sotto livide stelle creato! -che reca piogge e tempeste. bergantini, 1-201
frontale del cefalotorace dei ragni, che reca di solito uno o due paia di
3. per estens. che reca segni di deperimento 0 di invecchiamento;
, sf.): pietra che reca impronte simili a lombrichi; si trova nei
i vanti / acquistansi. -che si reca in luoghi remoti, distanti. montale
, profane e lorde. -che reca i segni della colpa, del disonore,
splende: / l'onda perenne ei reca della sua pace al mare. quasimodo,
divino; chi rappresenta dio o ne reca in sé l'immagine e la simiglianza
altri segni il sol la state / reca, e le brume, e i dì
sinistro, infausto. -anche: che reca in sé germi di morte. l
« perché 4 porta 'e * reca 'non è di regola »; di
dei sensi e dello spirito; che reca i segni di severe e prolungatepenitenze.
sul petto: sentirsi op2. che reca i segni di gravi malattie, di un
sm. bot. organo fogliare che reca i macrosporangi; megasporofillo. = voce
. numism. moneta che sul diritto reca l'immagine della madonna, emessa da
seggio / per ascoltarli in maestà si reca. a. f. doni, 228
come può un povero diavolo che si reca a costantinopoli, sperando di fare il
si dilunga dalle cose, tanto le reca maggiori. -più grave, più
, frate, il diavol ti ci reca! ogni gente ha già desinato quando tu
'malaccia ': calma di mare che reca noia e danno; peggiorativo, più
/ ch'altrettanto di doglia / mi reca la pietà quanto 'l martiro. cavalca,
malfa mante, agg. letter. che reca infamia, disonore, vergogna; infamante
: non è la volpe questa che reca tanto danno, ned'è ella cotanto
, / maliziosetto svolazzando intorno, / reca su l'ali fuggitive ed agita / ora
la mala cosa? -rispondono molti - reca qua i lumi. -dannato.
. iacopone, 7-47: lo diavolo ce reca mala tentazione. fra giordano, 2-160
dei compagni. 2. che reca fastidio, sgradito. rajberti, 5-48
carcere messo. sacchetti, 200-57: reca qua i lumi; abbiam noi paura di
alterabile l'universo, che anzi gli reca impedimento, collegandolo quel più. 28
che fa male, che offende, che reca danno o dolore sia ad altri sia
. carducci, iii-2- 325: reca, o fanciullo, / qua la mandòla
in questo gioco [del frai] non reca alcun vantaggio. -per simil
ponteficali, ed in abito di pellegrino si reca a roma, onde farsi rieleggere
altera o modifica arbitrariamente qualcosa; che reca disordine, danneggiatore. giusti
: similmente sarà da pesare il pregiudicio che reca l'accumulazione delle proprietà inalienabili domandate
: la folgore, veramente mansuefatta, reca da una parte all'altra della terra la
, xii-128: all'ignorante ognor tesor si reca, / e pel saggio non c'
mantenute dal governo. carducci, iii-26-150: reca in luce altri vanti della patria dottrina
come la lupa: chi più vi reca, più vi si manuca. proverbi toscani
, inciso. — ant.: che reca impresso o inciso un segno o un
. 6. lastra marmorea che reca un'iscrizione commemorativa a ricordo di un
di presemolo, che per altro mi reca assai giovamento. a. cocchi, 8-202
fodere, coperte, vestaglie, che reca effetti di trapunta e di leggera imbottitura
leva della macchina per scrivere, che reca sull'estremità una coppia di caratteri ed
; nella forma più comune la mazza reca da una parte una superficie piana (bocca
: la torre simbolica che la santa reca in mano è appunto quella dove fu
. frugoni, i-6-171: chi mi reca in bei cestini / delicati biscottini,
o si riferisce al marzocco; che reca l'insegna del marzocco. - sm
è la femina. salvini, 11-8-63: reca l'acqua, e di molle vitta
. 8. bot. che reca soltanto fiori maschili (una pianta)
ramicello del mascellare inferiore, che si reca allo stesso muscolo massetere. =
, xiv-375: ecco ambrogio che mi reca la tua lettera, e che mi
natura e ilo stato della materia, vi reca suso argomenti secondo che ssi conviene e
), blocchetto o testina metallica che reca incisa, in forma rovesciata e incavata,
mattanlccio, agg. ant. che reca noia e fastidio; antipatico, sgradito
xxxvi-14: nella state [minerva] reca il spicato culmine d'oro, / granaro
, agg. letter. ant. che reca in mano un bastone.
col suo fascio dell'erba; e reca in mano / un mazzolin di rose e
tende o in cui ci si reca con la speranza, più o meno
anche ovale o poligonale), che reca, sbalzate o incise, figure e iscrizioni
a ciascun membro del parlamento (e reca l'indicazione della legislatura e il nóme
alle cose finite... la mediazione reca nel moltiplice creato l'unità del logo
s. lorenzo. carducci, iii-26-150: reca in luce altri vanti della patria dottrina
. 2. figur. che reca rimedio, sollievo, conforto. n
schi, come si fa degli armenti, reca vantaggio non menomo al contadino, porgendosi
avvallando. 11. persona che reca conforto, aiuto, rimedio. libro
conferma nel fiore carnoso che il fanciullo reca in fronte. e si ritrova nelle
'carruga volgare ', la quale reca gravi danni all'agricoltura tanto durante i
della diceria, per la quale il dicitore reca a memoria degli uditori in poche parole
la causa determinante per cui qualcuno si reca in un dato luogo, indicargli la
parte della diceria nella quale il parliere reca cagioni e ragioni e argomenti,
, come si fa degli armenti, reca vantaggio non menomo al contadino, porgendosi
placido è fatto, e gli si reca a mente / la donna che fuggia sola
doppiezza, di slealtà o gli si reca una grave ingiuria (e, secondo
4-i-210: che prò, che gioia / reca una vita / d'epoca in epoca
corbezzolo, mentovato da lucrezio, che reca in una i mazzetti di bianchi fiori
l'italia, dal tricolore, che reca al centro, affiancati, gli stemmi delle
solare, costituito da una superficie che reca le linee orarie sulle quali l'ombra
raccoglie notizie, non le ordina, non reca i particolari a feconde idee generali;
tu fra'mosti per vigor famosi / reca il fumoso di sicilia, e mesci
sventura o di cattivo annunzio: chi reca notizie funeste o tristi previsioni; chi
militare come istruttore; il che gli reca qualche vantaggio, e imparerà perfettamente il
mestocché di orrore e di spavento / reca, ove un morto scheletro figura,
attrezzo costituito da un'assicella centinata che reca un dado inserito al centro; è
sentenza e la falsità della comune, reca in mezzo la pulsazione da lui veduta in
marmoreo o di altro materiale, che reca figure scolpite con tale tecnica.
omicida; sanguinario. -anche: che reca morte, che è apportatore di morte,
da una superficie di vetro trasparente che reca incisi in gran numero microprismi per consentire
sm. bot. organo fogliare che reca i microsporangi (e nelle fanerogame corrisponde
piante gimno- sperme, strobilo che reca i microsporofilli. = voce dotta
due mignatte sono le figliuole dicenti: reca, reca. fagiuoli, 1-4-420: questo
sono le figliuole dicenti: reca, reca. fagiuoli, 1-4-420: questo è
arco dello spazio-tempo terrestre, la cometa reca, aella sua figura stessa, amoroso
millesimato, agg. enol. che reca l'indicazione dell'anno di produzione (
presso la sinfisi del mento donde si reca al lato interno degli alveoli de'due ultimi
/ come lo stei sulla cima / reca lo sboccio del fiore. -meno
tasso, n-iii-561: l'uom si reca a minor vergogna di cedere a chi
forte il piè nelle staffe e non si reca tutto a dietro in sulle reni,
gian francesco ii pico, di cui reca l'immagine. mirante (part.
-mirino a cannocchiale: cannocchiale che reca nell'oculare un sottile reticolo a croce
-infausto (un evento); che reca sventure (una notizia).
. non è più l'uomo che reca mistica violenza alla vita, è una
sabauda il fulgido / sguardo al liuto reca e su 'l memore / ministro d'eroici
giungere all'individuo. -che reca immagini o disegni riprodotti in scala.
non curi il mite / soffio che reca il polline, né il fischio / del
o calmare il dolore fisico; che reca sollievo (un medicamento).
, sì per la imitazione che naturalmente reca diletto, sì per li ragionamenti d'
non apprezzarla se non per l'utilità che reca coi disbrigo delle faccende domestiche.
, xvii-160: ottenuta l'anticipazione, reca l'annesso biglietto a barinetti e fa
inform. foglio rettangolare di carta che reca intestazioni, finche e altre indicazioni a
tiene un temone. dolce, xx-vi-62: reca la salsa mola e spargi d'essa
di molestare), agg. che reca molestia; che importuna. -in partic.
petulanza o per altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo, è punito
si fa e che molestia ad altri non reca, anzi spesso il contrario, se
. goldoni, ix-378: gran peso reca al genitor la figlia; / ella mi
i-140: ricco panier di fragole / reca ed ha molle di sudore il volto.
3. che è inumidito, che reca tracce di umidità; alquanto intriso e
12 in radici de radici de io, reca 12 a radici de radici fa 20736
monantèro, agg. bot. che reca una sola antera (uno stame)
sua volta culmina in un fiore e reca un ramo laterale e così via;
costituito da un trasportatore a catena che reca da un operaio al seguente (ognuno
a cremagliera: trave di scala che reca una serie di intaccature in cui si
eccezionale importanza (e per lo più reca un'iscrizione, un'epigrafe).
tonde chiare / a questo lido / reca l'amabile diva di gnido. / presso
, perché l'olio in sé si reca il colorito più morbido, più dolce
tremendo, il cavaliere. sugli omeri reca una pelle d'animale selvaggio, neglettamente
una esterna (guardia), che reca le aste e gli anelli (detti anche
, lxv-82: al candor qualch'ombra reca / il ruzzar che fan confuse /
tu fra'mosti per vigor famosi / reca il fumoso di sicilia, e mesci
mamiani, 10-ii-537: il sistema nervoso reca immediate le sue impressioni all'anima e
/ malizio- setto svolazzando intorno, / reca su l'ali fuggitive ed agita /
fresche, non mucide. -che reca in sospensione sostanze putrescenti, imputridito (
terra nel quale si munge. lo reca il menagio; e di certo qualche toscano
), agg. bot. che reca molte corolle (un caule).
è uno spiramento d'amore che ne reca li disiri d'amore dinanzi, ed
in cosa stabile e ferma, la ci reca ne'suoi scritti quale nel pensiero l'
conoscere il nemico. -che non reca scritture, privo di comunicazioni verbali (
: piccolo padre, al tuo popolo / reca tu ciò che consola! /
suoi talenti e del suo gran ministero, reca non poca gloria alle due sue patrie
annunzia addirittura lo stato civile. esso reca con sé un librone molto pesante, insomma
. -piccolo nastro o coccarda che reca i colori emblematici di un partito o
farsetto. luigini, xlv-255: egualmente reca ad una donna disgrazia e le disdice
mezzo aereo meccanico, alle persone che reca a bordo). pascoli, i-555
minori e dei galleggianti, dei quali reca indicati i dati identificativi, il nome
mente e sulle sue ali ne reca il più intollerabil de'mali, la noia
in rapporto alla carica elettrica negativa che reca e in opposizione alla particella positiva,
sopra sedere. 3. che reca danno, che nuoce; infesto, nefasto
un ascidio dotato di un opercolo che reca ghiandole secernenti nettare zuccherino in grado di
, in partic., chi reca offesa grave a dio e alle sue
da difficoltà, da ostacoli; che reca o costituisce infelicità, angoscia, afflizione
2-233: alcuna volta [pigmalione] reca a colei i piacevoli doni, come
che padri e madri siamo, / reca estremo contento il veder nati / figli
. ant. che nuoce, che reca danno, che fa del male.
4. che nuoce, che reca danno; malsano, insalubre (un
stinchi su i nodelli e me gli reca. alfieri, 8-176: baiardo, umano
nomea di poeta e letterato / ti reca, amico mio, di gran bei frutti
un tavolo dove allogare la nidiata. reca l'allegria. betti, i-149: che
e parti in 4 / 9; reca 5 a noni che sono 45 e parti
. parlò con dolcezza. « va'e reca la novella. di'che il pentimento
sua bottega fu simile all'africa che sempre reca qualche cosa di nuovo. colà s'
comperar certa quantità di pesce e lo reca a casa: dipoi fa che la madre
-che non è scritto, che non reca lettere, notazioni. moretti,
approvò la confessione per il rossore che reca d'esporre ad un uomo nude le brutture
45. numism. moneta che reca l'immagine di una persona nuda.
: una lapide murata di fresco che reca in oro i versi di virgilio..
con una grave carico, conciosia che reca seco obligo di proteggere i poveri e
linati, 17-119: il chiesone barocco reca ancora strambellature di obici. gozzano, i-1097
gli oblatori. 2. chi reca a qualcuno un'offerta, un dono,
obliquo ha da esser il diletto che reca la tragedia. basadonna, li-2-
acquistano invece. mazzini, 27-261: ti reca questa un ingegnere prussiano che fu amico
desumendo il nome dal dolore acutissimo che reca la puntura del loro pungolo.
, agg. che offre, che reca un'offerta; oblatore. -per lo più
dono votivo, un sacrificio; che reca un omaggio come segno di devozione o
, di buon mattino l'offerente si reca con la famiglia alla chiesa, portando l'
sf. ant. azione, parola che reca offesa, affronto o, anche,
l'oltraggiare, l'azione di chi reca un'offesa. -anche: il subire
(femm. -trice). che reca offesa o affronto con atti e parole ingiuriose
sfiorato alla principessa la fronte. -che reca violenza carnale a una donna; violentatore
col suo fascio dell'erba; e reca in mano / un mazzolin di rose e
tasso, 6-31: ad onta si reca ed a difetto, / ch'altri si
. marini, iii-13: se maraviglia vi reca, o guerrieri, il qui vedere
tempo avvenissero. 6. che reca giovamento o apporta vantaggi, anche in
annunzio, i-364: entro le man sue reca più luce che non l'ora prima
gli occhi mentre prendo il caffelatte, reca queste notizie dell'ultima ora.
7-748: l'ordine del giorno reca: -discussione del progetto presentato dalla
, 2-233: alcuna volta [pigmalione] reca a colei i piacevoli doni, come
il crine. leopardi, 25-6: reca in mano / un mazzolin di rose
decorato, abbellito, arricchito; che reca ricoperto e mascherato quanto è difettoso,
esigenze della vita sociale); che reca sulla persona oggetti o accessori scelti e
maggior parte fiori artificiali. -che reca le insegne di una dignità. ghirardacci
che non presenta superficie liscia, ma reca esso stesso decorazioni. scamozzi, 2-40-57
gallina per disgrazia. -che reca addobbi, bene addobbato. sanudo,
genere nelle corti all'aperto, e reca la statua del sovrano raffigurato come osiride
, con piglio di domatore. egli reca da bere con palese scherno.
o la ridente / ra- gazzotta che reca la terrina. -da ostessa (
... /... maggior reca a'poemi / dignità che i ternari
agonia di cristo. -che reca disagio, fastidio; opprimente. de
riuscita. 15. che reca un annuncio molto lieto, molto positivo
mio conte porro... si reca a genova per vedere il pacchebotto a
che padri e madri siamo, / reca estremo contento il veder nati / figli de'
: piccolo padre, al tuo popolo / reca tu ciò che consola! panzini,
di prospettiva figurandoli, a tanta delettazione reca gli occhi di quegli che si dilettano
rimboccate, con piglio di domatore. egli reca da bere con palese scherno.
.. al cattolicismo. -che reca elementi nuovi; innovativo. pasolini,
a te per quello / che si reca il bordon di palma cinto. cavalca,
il primo luogo, ché maggior utile reca all'umana vita). =
(con uso aggett.): che reca impresse figurazioni che rammentano la forma
-negli orologi meccanici, leva oscillante che reca all'estremità un arco di ruota dentata ed
ciliare, più ampia, che anteriormente reca le ciglia e ghiandole sudorifere modificate
zool. fornito di palpi, che reca i palpi. -in partic. entom.
negli insetti forniti di palpo mascellare, reca l'articolazione di esso (la prominenza
: all'affannata dea qualche ristoro / reca l'aura benigna e la fragranza / dolce
posto su; ma del panico / mi reca, ch'i'vo'metter la ragione
bambino o di un ragazzo che si reca a scuola. giuliani, i-313:
penuria; / onde el lion se la reca ad ingiuria / e col grifon,
/ e questa mia benedizion papale / reca alla santa vergine prudente. mazzini, 10-376
trionfi dei tarocchi, la cui carta reca il numero romano ii. citolini,
nitore del nutrimento di quest'ultimo; che reca su di sé o dentro di
-parato pontificalmente, in pontificale: che reca la mitra e il pastorale e le altre
parcità di miracoli che ora abbiamo non reca alla chiesa cattolica alcuna taccia. balbo
le cose mezzane, e tutte le reca a bene, e torna a buona parte
non dà la metà di gioia che reca quello che con l'amico si partecipa.
, di un compito assegnato (e reca per lo più espresso il fine alla
chi non porta, parta '. chi reca danari o altro, è certo d'
4. sempre dei fare così. reca 3 1 / 4 a quarti, che
di gionata vii. baruffaldi, iii-15: reca qui don annibaie / quel tuo corno
6. per estens. che reca i segni della fragilità delle cose terrene
un determinato luogo, che vi si reca in visita, anche con una breve sosta
da passeggio? -che si reca con sé passeggiando (un bastone,
, risentito, magnanimo e generoso, reca impresso il medesimo carattere di passionalità e
l'aveva ascoltato. 2. che reca dolore, sofferenza; che affligge.
: gesù lascia al mondo e cristo reca in cielo il tragico sembiante della sua
3-i-11: il camminare a piccoli passi reca una specie d'affanno a chi può
goldoni, vi-462: a tempo a tempo reca innanzi la sua sedia e si
ha aspetto emaciato, sofferente; che reca evidenti i segni di lunghi, intensi patimenti
la seconda di beni quasi patrimoniali non reca a un ecclesiastico maggior obbligazione di far
, 1-x-232: l giudizio ch'ella reca di pope è giustissimo. egli pecca
in due diramazioni, ciascuna delle quali reca sul lato interno una serie di foglioline
mosse, anzi torna molto peggiorato ché reca di false opinioni a casa.
è solo la pellaccia che ognuno si reca indosso. 5. persona robusta
-in partic.: che si reca in pellegrinaggio in un luogo sacro o
(femm. -a). chi si reca in pellegrinaggio, da solo o con
-chi viaggia per motivi culturali o si reca in un luogo a cui si resta
. per estens. iron. chi si reca a rendere omaggio o, anche,
grigio nel mezzo e rosso ai lati e reca al di sotto un'ampia, caratteristica
in modo non costruttivo; che non reca alcun contributo positivo. c
duri pensamenti e alle noie che ne reca mai sempre il menar sua vita di
penserò ne la mente grave / mi reca quella che m'ha 'l cor diviso.
determinato campo dell'esperienza umana (e reca espressa la specificazione di tale ambito e
amuleto, ta lismano che reca segni magici. pulci, 24-91
. pentagrammato, agg. che reca tracciati a mano o stampati i pentagrammi
. parlò con dolcezza. « va'e reca la novella. di'che il pentimento
sulle spalle dell'altro. quello in cima reca uno striscione di carta; quello di
di montalcino, 1-35°: quello che reca maraviglia si è che, lavorandoci circa
dello spazio tempo terrestre, la cometa reca, nella sua figura stessa, amoroso e
baroni. 2. che si reca in pellegrinaggio in un luogo sacro.
peregrino. 27. chi si reca in pellegrinaggio, da solo o con
re di parigi. -chi si reca in un luogo a cui è sentimentalmente
tevere splende: / tonda perenne ei reca della sua pace al mare. bocchelli
. / ammazza e ruba e poi si reca addosso / quanto può di galline e
, offendendo con arma acuta il craneo, reca al medico fatica grande ed al paziente
[il vino annacquato] l'acqua reca a'membri, quando necessità hanno di
veggia e vedi di qual fichi mi reca e quello che fa. palladio volgar.
verace riesce invero una perla che pregio reca e fregio in un tempo a chi palese
'perlina': nome dato a punzone che reca una piccola pallottola con cui si usa
2. filos. che non reca danno morale; che può essere moralmente
frate pietro, correndo, una pernice / reca in un tondo: filinor la succia
149: perseveranza è virtù la quale reca li beni li quali l'uomo propone
in circa, il padre dello sposo reca un bicchiero ripien di vino a'convitati.
. goldoni, ix-378: gran peso reca al genitor la figlia. f. galiani
, xiv-375: ecco ambrogio che mi reca la tua lettera, e che mi trova
piacere'. mazzini, 28-61: ti reca questa ruiz che ho conosciuto con vero
noia, che forse per ciò ti reca la mia richiesta, scolpisi da la
accolse la madre: / dinanzi gli reca dolci piattelli. 4. piatto
nelle spalle. più che la bibita reca intorno i seni piccoletti. -scarsamente
quelle alle quali la beltà delle signore reca utile e favore; e l'una doppo
di solito fornito di illustrazioni, che reca un messaggio di pubblicità commerciale o turistica
marchetti, 5-217: la bruma alfin reca le nevi e 'l pigro / ghiaccio
di peli. -foglia pilifera: che reca un solo pelo all'apice. 0
l'amica... ti si reca i sonagli su la palma crivellandogli con essa
fiorenti, i pascoli pingui. -che reca frutti abbondanti (un albero).
di umidità, stillante di pioggia o che reca goccioline d'acqua in sospensione (l'
(con valore aggett.): che reca tale motivo (un tessuto, un
(con valore aggett.): che reca tale motivo (un tessuto, un
quand'esci dal teatro fuori, / si reca all'uscio alcun poeta e guata,
ad impalmar. 9. che reca sollievo, che ricrea in quanto muove
nella misura di circa il 55 % e reca in sospensione gli elementi corpuscolari o globuli
? de sanctis, ii-296: né reca maraviglia che quelli i quali per manco
sulla strania donna che in braccio lo reca? tommaseo, 15-406: negl'italiani poeti
desolazione e la barbarie al vinto, reca eziandio talora la politezza e l'umanità
: 'politeia': grecismo inutile, rcoxt- reca, per 'governo', 'sistema politico'.
come nel caldo nido una colomba e reca nel becco un polizzino col motto sforzesco
il triste artiere che al lavoro si reca / e già gli batte ai polsi una
uno spiraglio di sole. -che reca in sospensione polvere o pulviscolo atmosferico (
l. dati, lxxxviii-1-401: nella state reca il spicato culmine d'oro / granare
arici, iii-85: ugual rampollo / non reca le ghiacciuole rubiconde, / le pera
-ant. che indossa i paramenti solenni e reca le insegne episcopali.
, 27-92: il giovane che ti reca questa è un dei nostri operai, natura
quel pensier le porte / che mi reca voi viva entro la mente. catzelu
casa di allora... inchiodato / reca sull'uscio il ferro da cavallo /
portagli questo tutto quanto scritto / e reca la risposta a me trafitto. aretino,
dilabuntur':... diavo 1 reca e diavol porta. proverbi toscani, 89
porto'. portarèca (pòrta e reca, pòrta rèca, portarrèca),
e simili. 'essere il porta e reca; fare il porta e reca'.
frastuono / da fare stomacar i porta reca. cantini, 1-9-299: ordinomo che i
di state, che la terra / reca dell'alma cerer la portata, / di
latore, corriere. -anche: che reca una notizia, un messaggio, un'
: d mio aiutante, che vi reca la presente, è portatore o di pace
di carta. 8. che reca, apporta, conduce (con riferimento
-per meton.: collo fragile che reca tale scrittura. l. bellini,
/ un spirito da ciel, che reca fede / come l'alto valor ch'ella
boterò, 9-65: l'abbondanza ti reca commodità d'ogni bene; la giustizia
meglio, nella rappresentazione. -che reca in sé una potenzialità (in relazione
pescatori': raggruppamento di pescatori che si reca eventualmente nelle stazioni di pesca della costa
, casermaggio. leoni, 353: reca grande disturbo la presente coscrizione: le
: l * accidia una freddura, ce reca senza mesura, / posta 'n estrema
piovene, 7-18: il dottor denis si reca, ma privatamente, a parigi,
freddo arrostisce qualunche di loro non si reca al povento, partecipano del refrigerio che
prende a dimostrare che l'etica kantiana reca molte tracce di precettistica, cioè accetta
de 6 per radici cuba de io, reca 6 a radici cuba fa 216, poi
a radici cuba fa 216, poi reca radici cuba de io a radici quadrata fa
. achille stazio predato tacitamente dal volpi reca due passi di cicerone ove questo verbo
spese della stampa dell'opera; e reca lui stesso la lettera in prefettura.
e sm. che nuoce, che reca danno. crusca, iii impress.
e pregiudiciale in sostanza. -che reca danno a un sovrano, a un organo
dati, 11-105: qual deformità e pregiudicio reca alla vasta bellezza d'un palagio reale
: il granduca michele... si reca a carlsruhe, per prender congedo dalla
. ottimo, i-160: male si reca in casa chiunque sì di pro- serpina
ungaretti, iv-29: non più furori reca a me l'estate, / né primavera
, / e qual dallato li si reca a mente: / el non s'arresta
ancor nuova e non prevenuta; vi reca sensi teneri e ancor vergini da ogni impressione
quanto vomita di ricco il perù, quanto reca di pregio il gange, quanto partorisce
guai, vedesti i pianti / che reca armato chi ragion non prezza. carducci
di presemolo, che per altro mi reca assai giovamento. 0. targioni tozzetti,
, a prezzo di facile vitto, ci reca in latte e lana. mazzini,
ed ode ed hai pensato, / ciascuna reca suo consola- mento, / laudanno lo
bene. ora nel regno la posta ne reca 80 milioni ai- ranno. ghislanzoni,
che dai luoghi più lontani / una lettera reca di bevione / sulla vita febbril degli
profittevole e 'l grave. -che reca giovamento morale (un consiglio, un
, fa una inversione affettiva, che reca insieme un leggiero profumo di cosciente arcaismo
ciò che in esso interviene, né reca a lui maraviglia il vedere che la contravvenzione
. rezzonico, xxlii-253: ciò che reca maggior meraviglia si è la proprietà di quest'
una nuova oblazione ': se ne reca in prova il luogo di malachia. giannone
artista o d'autore) ', se reca la firma dell'autore è detta prova
quale era. y che reca i segni della caducità e della fragilità,
, xi-9: la data che ciascun capitolo reca in testa è quella di pubblicazione sul
dosso, la cui prima opera pubblica reca la data del 1522, potesse dipingere
contro il kraal di pelle inverniciata che reca sugli omeri il cafro. cantoni, 19
9-161: ha in coppia / un che reca bacchette da cavalli / e sovattoli e
/ come lo stei sulla cima / reca lo sboccio del fiore. baldini, 9-16
di paglia e di capecchio cn'ognun reca. p. carafa, 1-508: qual
d'ammirazione nota una improvvisa sorpresa che reca stupore. -punto distintivo: v
del giorno la tua ciera / mi reca una puntura di nostalgia. -sofferenza
estremità, sagomata a piramide tronca, reca in rilievo la lettera o il segno
tino] ascenda. -che non reca traccia di scrittura (una superficie,
forse 'à da dio perdonati, reca in pubblico per corrompere con puzza di
.: la superficie piana perpendicolare che reca le linee sulle quali l'ombra proiettata dallo
archit. edificio di pianta quadrangolare che reca su ogni lato un'ampia arcata.
, / e qual dallato li si reca a mente; / el non s'arresta
diametro di cm 17, 5 e reca d centro un foro che permette di inserirlo
, i-67: chi dah'isola medesima reca a vendere nel paese medesimo in otri
. paolo dell'abbaco, 2-24: reca 5 3 / 4 a quarti, che
, che sono 23 quarti, e anche reca il partitore a quarti, che sono
non si vuole indicare; e ordinariamente reca una connotazione di accentuata indeteminatezza, di
ch'al- trettanto di doglia / mi reca la pietà quanto 'l martiro, /
piccolomini, 10-418: il diletto che reca la tragedia, per esser la sua
insieme, che non è quello che reca l'epopeia. ulloa [guevara],
, 48-2 * 1: la signora che reca queste linee è già raccomandata alla gentile
: se alcuno viene a voi e non reca questa dottrina, nollo ricevete in casa
marini, iii-13: se maraviglia vi reca, o guerrieri, il qui vedere
in vocale accentata (non importa se reca o no il segno d'accento grafico)
baffuta o la ridente / ragazzotta che reca la terrina. baldini, 4-113: la
,... da dieci anni si reca a villeggiare presso tremezzo per sedurre cogli
sua parte ma sentivo la sua voce reca e affannosa che pregava: « ma un
dire le idee del ragionare d'ermogene, reca in mezzo alcune differenze chya lui par
giorni dalla ragioneria generale dello stato, reca cifre che mettono addirittura paura. regio
. i quel che 'n chiesa 10 reca / ha in capo una ghirlanda di viticci
il clamore pettegolo di ciò che mi reca fastìdio. 5. trama di
il rallenti, a la pianura / reca i flagelli e le tempeste.
rancida erudizione, del modo con cui reca in italiano questo luogo un certo giovanni
sia vene sotto la lingua, siccome reca il sollievo più pronto, deesi preferire
esca del verisimile per la necessità che reca seco l'arte. ingegneri, 1-iii-471 (
particolarmente letta o ascoltata leggersi, non reca forse il medesimo diletto ch'ella reca in
non reca forse il medesimo diletto ch'ella reca in scena. buonarroti il giovane,
, / ché lo spavento me lo reca agli occhi. / pur la sua
altri le abbraccia, altri se le reca su le spalle, piangendo ed esclamando
, 263: l'arese... reca in mezzo alcune differenze ch'a luipar
! landolfi, 8-67: il suo viso reca l'inconfondibile impronta della sua razza lassù
a dipignere: e costui che 'l reca è uno omicciatto semplice, e dice che
: « perché 'porta 'e 'reca 'non è di regola »,
, / che gridan di continuo: reca, reca. g. gozzi, -i-23-115
che gridan di continuo: reca, reca. g. gozzi, -i-23-115: vengono
: vengono i fittaiuoli: / qual reca per metà; qual dice: aspetta /
a angnelone di spoleto, che vi reca chesta letera, io di loro vi
portagli questo tutto quanto scritto / e reca la risposta a me trafitto. segneri,
mazzini, 28-100: il viaggiatore che reca questo biglietto riparte, credo, il 22
. troppo ben conosce quegli che gli reca il pasto, e sta con lui come
col suo fascio dell'erba; e reca in mano / un mazzolin di rose e
/ ammaza e ruba e poi si reca addosso / quanto può di galline e
il rallenti, a la pianura / reca i flagelli e le tempeste. aleardi,
/ vi muor il seme che vi reca il vento, / d'ossa biancheggia il
1-475: come il fiume in sua via reca virgulti, / pur recava clamor
questa fragranza / che il vento a tratti reca? -far sorgere il giorno,
possiamo, iddio viene nell'anima e reca seco così altissimi doni ch'egli pare
pianto udito, / lieto il si reca in groppa. f. m. zanotti
qual sfinge, / a rozzo pastorei si reca in braccio. -sospingere a forza
sella / lo strappa e innanzi lo si reca. -trasferire gli abitanti, allontanarli
. passavanti, 224: chi non si reca le mani a bocca tardi si satollerà
altrui. chiabrera, 1-iii-255: si reca al petto / ambe le braccia,
, una gran tazza / in man si reca, e di lenèo liquore / e
prìncipi o re, quando l'uomo gli reca novella, donde male gliene puote divenire
il sussidio suo. tasso, 9-94: reca tu la risposta; io dilungarmi /
l'istoria 'su-ky kay- cing 'reca tre re antichissimi, ma favolosi. s
di ranallo, 1-378: lo suo parlare reca / allor ne lengua greca: /
. / >el par non va: reca sul mezzo i tuoi, / arrotiam l'
, rettor., 16-16: sopra ciò reca tullio molti argomenti. fra giordano,
263: l'arese... reca in mezzo alcune differenze ch'a lui
ottonelli, 20: non si reca da'signori accademici esemplo alcuno del verbo
ferrara 'de laudibus philosophia7 e poi la reca in esametri. -abbreviare,
: qui perché c'è denari, reca omni cosa a denari, che sono 19
/ 4. sempre dèi fare coxì. reca 3 1 / 4 a quarti, che
in 225: li quali numeri reca a numeri minori; schizza bòi dalli
. fagiuoli, iv-85: chi mi reca / da fare un sonettin per una
esser sacrificato. ammirato, 1-i-43: quanto reca con sé maggior difficoltà l'interpretare una
iacopone, 7-47: lo diavolo ce reca mala tentazione. idem, 36-38:
potria dir quanto diletto e quanta / utilità reca ai corpi de'viventi / questa,
mi dona foco, / dolor mi reca gioco / e sollazo. iacopone, 35-38
sollazo. iacopone, 35-38: piacer reca lutto al cor desensato. dante, vita
uno spiramento d'amore, che ne reca li disiri d'amore dinanzi. idem,
bella / di te sempre nel cor reca un pensiero, / ch'ogni altro caccia
piccolomini, 10-418: il diletto che reca la tragedia, per esser la sua
ristretto insieme che non è quello che reca l'epopeia. loredano, 2-45: gli
. rezzonico, xxiii-253: ciò che reca maggior meraviglia si è la proprietà di
ci libera dalla noia, perché non ci reca diletto vero, contuttociò la solleva ed
quanto, oh dio!, / mi reca fastidio / ogni volgare voce! -attirare
errante; / passa, e le mani reca dal passaggio / sempre più sante.
valenza e talco trito, e si reca a lento foco. -far penetrare.
impresa si è quella alla quale mi reca il desiderio di far cosa che grata
3-218: il savio... non reca tutte le cose alla peggior parte.
segneri, i-184: tanta gente si reca a fratto maggiore operare secondo la carne
celeste scudo e fa che dio si reca / in suo favore. parini, 724
quella sì nota metafora del caldo che reca a frutto le piante v'è espressa con
, / ché lo spavento me lo reca agli occhi. -recare al, in
. proverbi toscani, 85: diavol reca e diavol porta. = dal got
capelli sciolti a cortesia. -che reca un ornamento sul capo o intorno a
in tanto foco, / ch'or ci reca il solleone, / qualche poco /
invriasse, ch'el deba star su la reca. leggenda di s. guglielmo d'
appellan pietra pregna, / l'aguglia la reca ond'ella regna. -trovarsi
rugiadose l'ali / all'agitato cor reca quiete. 3. figur.
/ va reiterando: chi di voi mi reca / donna di chiome e ciglia nere
... è opera giovanile e ne reca le asprezze, un che d'immaturo
quella che, oltre alla macchia che reca all'animo, rendendolo vizioso, parimente
repubblica de'letterati un tal furto non reca disturbo. vico, 104: nella repubblica
/ gli stinchi sui nodelli e me gli reca. pallavicino, 1-31: l'appetito
e le manutenzioni (e ogni mezzo reca l'indicazione del nome dello scalo relativo
del plesso cervicale, il quale si reca ai muscoli esterni delle costole perché
per 4 e radici de io, reca 4 a radici fa 16, tranne io
vostro nome, qual vento rovaio, / reca agli orecchi altrui dolce restauro. g
frontespizio di un libro (e di solito reca l'indicazione della proprietà letteraria).
che resti sospeso quello che non eseguito reca danno sì, ma facilmente riparabile.
chi fa il fieno? elli si reca la falce in mano, e arruota,
i-3-1: tanto dolor il caso tuo mi reca, / dario gentil, ch'ormai
nella ribeca, / e se piacer vi reca, avrem vicino / da dar quattro
si stabilisce con un sassetto che si reca in su le zampe. ulloa,
, 5-307: alla nausea del bicchiere reca forse alcun rimedio posso schietto della mano
donna. mazzini, 20-151: gii reca questo è buono ed onesto giovine: poverissimo
baffuta o la ridente / ragazzotta che reca la terrina. -sostant. berni
potrebbesi dire l'atto con cui la mente reca l'imiressione all'idea, l'idea
di testa: quella in alto, che reca il numero della pagina e talora il
aluzzo roero, 1-i-171: talia, reca 'l pungente aurato dardo, / e
e rilega. fantoni, ii-195: chi reca balsami entro di sassone / tazza più
compagnia non venga, se prima non si reca a concordia e pace col suo fratello
rosette /... / nella state reca il spicato culmine d'oro. foscolo
: mando a voi costui che vi reca la lettera: ragionerawi di madonna moranda,
pietoso a rinfrescarlo viene / e gli reca, una d'oro una d'argento,
di organizzazione e di ritualità. ci si reca al concerto del divo o all'operina
una medaglia (e l'impronta che reca). giovio, ii-209: fra
stata così un poco, ti si reca i sonagli su la palma crivellandogli con