chiglie dei vostri barchi abissarsi verso l'èrebo e chiudersi su voi il pelago per
valloni di risucchi confinati con l'èrebo, delfini, pescicani, capodogli,
del paradiso? od uno / cui l'èrebo s'aprì? giocosa, 182:
. lubrano, iii-413: da l'èrebo scoppiò mostro dannato / chi a man
inariditi delle valli averne? non erano l'èrebo e lo stige, il lete e
il bianchissimo petto, / e all'èrebo scendesti / volonterosa. carducci, i-557
. f. frugoni, xxiv-972: all'èrebo, che v'inghiotte, in bocca
tra i boati che parevano provenire dall'èrebo; erano le granate che sfussandosi nella
4-791: invocava / trecento deità, l'èrebo, il cao, / ecate con
onnipotente. marino, 355: o èrebo felice, o furie, o mostri,
l'amore, però lo fingono primogenito di èrebo e gli attribuiscono altri uniti figliuoli,
deitati ad alto tuono / chiama, e èrebo, e chaos, e la forte
carme / drizza le note a l'èrebo e la mente, / e chiama lui
spazio la terra e 'l negro èrebo parte. bontempelli, 8-187: dalla nave
lei conforme anch'ella. / da l'èrebo la rea l'origin piglia, /
. = forse dal nome dell'èrebo, per il colore. èrebo
èrebo, per il colore. èrebo, sm. mitol. presso i greci
voce in ciò chiamando, / de l'èrebo e del ciel nume possente. o
piede, / e le leggi dell'èrebo deride. redi, 16-ix-315: giù nel
giù nel tartaro, / giù nell'èrebo / l'empie belidi l'inventarono [il
invita col più orribile scongiuro / d'èrebo, e il caos, ed i trecento
: / punillo il fato; e in èrebo / fra ceppi eterni or siede.
spettri e di mostri, emersi dall'èrebo tenebroso e dall'informe caos.
'epe@o£ (la divinità delle tenebre, èrebo, figlio del caos): dal sostant
aprir la terra e sepellir vivi nell'èrebo i fabricieri e la fabrica, perchè
/ punillo il fato; e in èrebo / fra ceppi eterni or siede.
consumi in lui tutte le pene / dell'èrebo crudele. foscolo, xv-151: fo
conforme anch'ella. / da l'èrebo la rea l'origin piglia, / de
mio, riposa e dorme, l'èrebo oscuro, al mio pensier conforme, /
formidabile invocava / trecento deità, l'èrebo, il cao, / ecate con tre
tra i boati che parevano provenire dall'èrebo; erano le granate che sfossandosi nella
bel volto imbruna, / non da l'èrebo a noi sorge importuna, / ma
invita col più orribile scongiuro / l'èrebo e il caos ed i trecento
: malinconia, / mostro de l'èrebo / feroce, prendo a dir,
sei un tizzo preparato al rogo dell'èrebo. 4. arena incarbonchiata (anche
: l'ultimo figliuolo di demogorgone fu èrebo, che vuol dire inerenzia, cioè la
: l'ultimo figliuolo di demogorgone fu èrebo, che vuol dire inerenzia, cioè la
d'infemal imeneo la tenebrosa / dell'èrebo consorte eterna notte / l'angoscia partorì,
da i diavoli informatori nella porta dell'èrebo. moravia, vii-36: inforcò l'
salvini, 13-14: dal caos nacque l'èrebo e la negra / notte, e
, i quai partorì pregna / dell'èrebo con lui in amor mischiata.
cloto, lachesi, atropo, figlie dell'èrebo e della notte; secondo altre interpretazioni
. baruffaldi, iii-46: vada d'èrebo fra l'ombre / a fiutar l'
e brutta entro l'orribil buio / dell'èrebo s'adima, ove più crude /
i-3-9: malinconia, / mostro de l'èrebo / feroce, prendo a dir:
nemico. chiabrera, 1-iii-361: tu nell'èrebo orrendo, in cui si serva /
. montale, 13-13: ancora un èrebo di più per farti / più rovente
persefone è sul punto di sprofondarsi nell'èrebo, mentre il coro delle oceanidi geme
della gente morta / dal più cupo dell'èrebo, e assembrarsi / le pallid'ombre
il mondo, / risorgerò dall'èrebo profondo / più temerario e più
si vedeva seguitare il giorno, dell'èrebo similmente e della notte figliuolo, fingendo
. chiabrera, 1-iii-361: tu nell'èrebo orrendo, in cui si serva
. chiabrera, 1-iii-361: tu nell'èrebo orrendo, in cui si serva /
, 244: tremàr le grotte d'èrebo e 1 oscure / soglie di dite
tramuta in più intimo passa- cuore nell'èrebo. 2. locuz. a passacuòre
per far fiamma continova alla cucina dell'èrebo. = = deriv. da pegola
inferno. chiabrera, 1-iii-361: tu nell'èrebo orrendo, in cui si serva /
bandello, ii-1094: quella / de l'èrebo figliuola e de la notte, /
: sembrava qualche negra pitonessa uscita dall'èrebo allora e meditante gli spaventevoli misteri della
bel volto imbruna, / non da l'èrebo a noi sorge importuna, /
. alcuni pongono l'amore figlio di èrebo e de la notte... fingono
non stirpe / te strapperà a l'èrebo. 7. nominare solennemente,
che noi veggiamo. gherardi, 2-i-53: èrebo, secondo il propio intelletto, prendere
quando ti potessi cavare dalle fauci dell'èrebo com'un'euridice. leti, 5-i-217:
. frugoni, vi-119: laggiù nell'èrebo vi son forbici affilatissime che recidono le
). batacchi, ii-75: dell'èrebo frattanto i messaggeri, / di pluto
suo cantar fornito quella / de l'èrebo figliuola e de la notte, / ch'
per saccometterla, i ladri grifagni dell'èrebo. = comp. da sacco e
per danno altrui / osò evocare dall'èrebo infelice / con sacrilego carme spirti od
salvolatili e bitumi / se l'ingoino dell'èrebo i numi. z. valeresso,
ruppe / il bianchissimo petto / e all'èrebo scendesti / volonterosa. idem, 34-64
aal ciel folgore mi spinga / d'èrebo in mezo a la profonda notte,
viii-1-261: il tempo fu figliuolo d'èrebo, cioè del profondo consiglio di dio,
stirpe / te strapperà a l'èrebo. gozzano, ii-108: o madre terra
isnodarlo? montale, 13-13: ancora un èrebo di più per farti / più rovente
comandar pena e tormento / la regina dell'èrebo soggiorna. giannone, ii-169: si
persefone è sul punto di sprofondarsi nell'èrebo, mentre il coro delle oceanidi geme
729: veggo le orribili / furie dell'èrebo, / ma non spaventano / d'
fantoni, ii-185: giusto il nocchier dell'èrebo, / che al fatai varco aspetta
persefone è sul punto di sprofondarsi nell'èrebo, mentre il coro delle oceanidi geme
divinità oceanina, figlia della notte e di èrebo, che aveva potere sulle acque dell'
non stirpe / te strapperà a l'èrebo. montale, 3-27: sua grande occupazione
i sguardi, / vedremmo impietosir l'èrebo stesso. fantoni, i-194: qui
che rimettesse quella inquisizione alla dogana dell'èrebo, dove si registrano le 'bazzecole'e 'tatere'
, viii-1-261: il tempo fu figliuolo d'èrebo, cioè del profondo consiglio di
autore, / è il richiamar dall'èrebo l'ucciso. -pacificare una controversia o
ombre di cairn, ombre malvage / dal'èrebo profondo, / venturiere di strage / con
internai vorago / spirti celesti, e l'èrebo coprirli / delle tenebre sue.