iniziale, in cui forse si ravvisò l'articolo greco xà), deriv.
. foscolo, 'iv-410: mi ravvisò [il parini]; e fermatosi sul
, 4-202: ma la povera morosina non ravvisò in quel mio decadimento dalla primiera santità
, 6-590: nel moto del popolo non ravvisò un principio di nuovo stato, ma
hanno tra loro comunicazione nessuna, come si ravvisò nella grande eruttazione del mongibello seguita
e dimesso. / il fior caduto ravvisò lo stelo; / io nel fanciullo ravvisai
e nel morto nazareno il suo dio ravvisò, il suo creatore. verga,
braccia stese sopra la cassa, quindi appresso ravvisò la faccia e quello essere che era
incerta trasparenza del velo, marco non ravvisò colei che si sbracciava a comporre un
331: levò gli occhi, e ravvisò la strada, / nel cielo azzurro.
lui esser messo di cielo, ma non ravvisò le fattezze di lui. carducci,
supplicar minerva. salvini, 16-1: ravvisò tosto pallade minerva. foscolo, gr
331: levò gli occhi, e ravvisò la strada, / nel cielo azzurro,
venne confuso con mitra; altri vi ravvisò saturno o priapo, altri il sole
volto dello straniere. no '1 ravvisò alla prima per quello del suo figlio
della marchesa nella sua nudità e vi ravvisò un carnefice che le correva contro.
gambali di cuoio di enrico stao. ravvisò anche uno dei tre compagni. erano
, 10-ii-668: nei plesiosauri bene si ravvisò il segreto della natura che tenta salir
vecchio priamo sopra la divina torre e ravvisò il portentoso achille. guerrazzi, 147
marchesa nella sua nudità, e vi ravvisò un carnefice che le correva contro.
al terrore / degli occhi a un tratto ravvisò la dea / e la nomò con
i gambali di cuoio di enrico stao. ravvisò anche uno dei tre compagni. erano
tomba, come se dormisse / profondamente, ravvisò giacersi la poverella. 6
90-56: quando il calzolaio udì questo, ravvisò che con le dette forme il dovesse
331: e levò gli occhi, e ravvisò la strada, / nel cielo azzurro
un venti anni che la più parte si ravvisò. sbarbaro, 4-84: lo vedemmo
svevo, 5-388: poi si ravvisò e, senza ridere, aggiunse:
popoli. cesarotti, i-xxxii-68: ravvisò... gl'infetti germi / che
di dentro. cesarotti, 1-xxxii-68: ravvisò non men gl'infetti germi / che,
vecchio priamo sopra la divina torre e ravvisò il portentoso achille e i troiani che sotto
10-217: esaminò i guanti, e li ravvisò esecrabilmente abbrunati dai tritumi di bruciate.