dalle materne esortazioni, debole piuttosto che ravveduto, finì col tradimento l'opera incominciata col
6. figur. ritornato in sé, ravveduto, pentito, emendato. cicerchia
3. figur. convertito, ravveduto. cavalca, 19-382: per la
sperava che un bel giorno si sarebbe ravveduto, avrebbe infilato la via giusta e
fosse. lubrano, 2-280: s'infinse ravveduto, ma, cessato il pericolo,
, l'uomo caduto, e poi ravveduto, a risurgere e a guardarsi nel futuro
in corinto della pudicizia la legge, ravveduto in questo rincontro abiurò la sua intrattabil'
che iddio fece con una pericolosa infermità ravveduto da vero, mandò, promettitori dell'emendazione
non si placò talmente alle lagrime del ravveduto, che non gli decretasse laceramenti alla
sen di lagrimosa piena / che dal cor ravveduto esce diffusa. monti, x-5-361:
linguaggio ascetico: mortificato, pentito, ravveduto. segneri, 5-3: già da
proprie colpe (una persona); ravveduto. guittone, i-3-492: fragiellati non
del danaio che ne portava, tornerebbesi ravveduto alle sue braccia. gozzano, i-642:
di lagrimosa piena / che dal cor ravveduto esce diffusa. bemari, 3-417: don
., i-157: un medico (filosofo ravveduto) ha scritta una preclarissima opera con
iddio fece con una pericolosa infermità, ravveduto da vero, mandò, promettitori dell'
memorabile, quell'io il vostro presidente, ravveduto dalle tante osservazioni fatte sul vostro procedere
costretto nei duri modi di un psicologismo ravveduto e scaltrito il senso tenero e dolce,
, / ch'io mi son così tardi ravveduto. passavanti, 45: o
ora spero di guarire, perché mi sono ravveduto e comincio a mangiare con appetito.
. = femm. sostant. di ravveduto. rawedutézza, sf. ant
pentirmi '. = deriv. da ravveduto. ravveduto (part. pass,
= deriv. da ravveduto. ravveduto (part. pass, di ravvedere)
popolo di volterra, di suo errore ravveduto, la guardia del cassero della città diedono
pietra dello scandalo,... stimandolo ravveduto, soprattenne vie più l'esecuzione della
poiché voi mi assicurate esser egli ormai ravveduto e risoluto a mutar condotta, lo
(lo confesso con compunzione di sbarazzino ravveduto) se venivo al mondo cinquanta anni
carducci, ii-1-36: il vostro presidente, ravveduto dalle tante osservazioni fatte sul vostro procedere
., i-157: un medico (filosofo ravveduto) ha scritta una preclarissima opera con
diversi '. tommaseo, 11-174: ravveduto oramai dalle pedanterie puerili, preparai un
con foscolo, converrebbe ch'ei si confessasse ravveduto del proprio rigorismo storico. carducci,
le ragioni. e il ronchetti pare ravveduto. 3. che esprime un
santo / spargo di tardo pianto / il ravveduto stil. 4. ritornato in sé
pulci, 10-82: disse rinaldo, ravveduto un poco: / « questo arà
piazze soprane. 4. ravveduto; che è sulla buona via.
), agg. che si è ravveduto ed emendato di una colpa, di un
7. ant. pentito, ravveduto. m. villani, 8-89:
11. locuz. rientrato in sé: ravveduto, pentito. g. gozzi,
chiarirti di qual ragione sia ripentito e ravveduto. 3. sf. donna
dominasse ad onta de'suoi disordini, sperandolo ravveduto, ma vedendo ch'egli si regola
il lupo: mutare radicalmente condotta essendosi ravveduto (e ha valore fortemente iron.
costretto nei duri modi di un psicologismo ravveduto e scaltrito il senso tenero e dolce
/ è da te il mondo, e ravveduto sconta / con un più dolce pianto
voler seguitar lutero,... stimandolo ravveduto, so- erattenne vie più l'esecuzione
del dì scriva l'autore d'essersi ravveduto che ad altra ora. p. de'
7-392: io aspettava che all'ultima clausula ravveduto vi studiereste di spantanarvi almeno da quelle
eran tutti di rimorso, mi credettero ravveduto e mi mandarono a un'altra parrocchia