, remissività (indica accettazione passiva e rassegnata). magalotti, vi-64: con
]. ojetti, i-214: la stessa rassegnata bontà, o almeno la stessa
ripiegava su se stessa, pigra e rassegnata e forse anche felice del suo assopimento.
si ripiegava su se stessa, pigra e rassegnata e forse anche felice del suo assopimento
nella stanza in quell'attitudine di fatalmente rassegnata. banti, 6-7: conosco una
barava con una tale sfrontatezza, direi rassegnata, che il più delle volte mi
ridotto nello stato di bestia da fatica rassegnata a tirare il carico, come il suo
da cappuccino: pazienza inesauribile, serenamente rassegnata. foscolo, xv-334: sono stato
catastrofe. oriani, x-21-19: quell'aria rassegnata di bice significava che la ferita era
hai ». baldini, i-708: rassegnata, arrendevole, ma disperatamente cocciuta la
o problemi risolti, o per la volontà rassegnata a una determinata condizione o stato)
? » era d'una tristezza nasale e rassegnata. = deverb. da contornare
contrapposto o protesta di una società non rassegnata ancora a morire, appunto in questi
: certi poveri piccoli cristi ostentavano con rassegnata fierezza le loro lividure. soffici,
, e qualcosa che indicava una mestizia rassegnata. mamiani, 1-375: negri panni
nostri l'annunzio giubilante o l'ammissione rassegnata o la lamentazione disperata che la libertà
croce, iii-22-33: l'austria si era rassegnata, dopo il '66, al distacco
più doglioso, in quell'espressione di rassegnata bestia alle offese e ai soprusi,
impazienze, astuzie, pressioni cedono alla rassegnata obbedienza. frocchia, 997: le
bontempelli, 8-63: clori vedendola tanto rassegnata e bambina sentì nel cuore una gran
e se invece fosse una graziosa farfallina rassegnata a morire? l'avrei tratta fuori
, la semplicità faccendiera e la dolce rassegnata gentilezza dell'una e l'altra sorella.
: la carrozza cam minò rassegnata e fatidica per vie folte e piazze illustri
a quella sorte di nozze s'era bensì rassegnata, goduta anche, nel suo bisogno
passiva, questo patire insieme, questa rassegnata, solidale, secolare pazienza è il
?: per esprimere indifferenza arrogante o rassegnata noncuranza. panzini, iv-212: 'chi
nostri l'annunzio giubilante o l'ammissione rassegnata o la lamentazione disperata che la libertà
la proprietà e l'impoetico della disperazione rassegnata consiste appunto, nel non esser più
rimase in mente l'espressione impotente e rassegnata che aveva bube. -imbelle.
donna qualunque ma buona, un'inamabile e rassegnata presenza come le galline, la scopa
afferra al suo braccio, inconsapevole o rassegnata. -con riferimento a cose materiali.
gli sguardi al soffitto con moto di rassegnata indifferenza. quasimodo, 141: sotto il
, 3-243: irene, tutta abboccata e rassegnata, si ti senti un'inguinaglia o una
le meno invenuste, come diceva la rassegnata amarezza di quei disdettati padri di famiglia
ravia, i-140: disperata, rassegnata alla sfortuna, si sentiva istericamente
annunzio, iv-1-744: mi sono sempre rassegnata a tutto; non mi sono mai lagnata
piovene, 6-66: la signorina, rassegnata a soffrire e infagottata nelle lane, tornò
. verga, ii-196: s'era rassegnata all'insolenza del lazzarone che l'aveva
lei lo guardava ridere mezza accigliata, rassegnata alle follie e alle foie dei maschi
4. senso di vaga tristezza, rassegnata e dolente, non disgiunta da un
carne giovane troppo maneggiata, quella impudicizia rassegnata. 2. per estens.
lei, ed ella si lasciasse beata o rassegnata manovrare da me. piovene, 7-192
27-942: in me c'era una marionetta rassegnata, spesso sopraffatta dallo spasmo segreto del
in genere l'accetta zione rassegnata, ma non disgiunta da amarezza,
-sentimento diffuso di tristezza, di amarezza rassegnata, di abbattimento; afflizione, cordoglio,
il tormento interiore o anche l'accettazione rassegnata del dolore, di situazioni spiacevoli,
era dipinta una mestizia stanca / e rassegnata. albertazzi, 152: con più mestizia
stato d'animo di tristezza dolente e rassegnata, di depressione più o meno costante,
, 54: l'opinione una fuggevole e rassegnata ironia la quale mi piace e però
remissivo; con soggezione per lo più rassegnata; umilmente, timidamente, sommessamente (
contraffacendo, con attucci e moine, la rassegnata devozione di margherita e la profonda pietà
monacale su cotanta mestizia, brontolando tra rassegnata e dispettosa 'de profundis'. oriani,
di morbosità religiosa, cioè di passività rassegnata, destavano anche sentimenti critici « elementari
alzò gli sguardi al soffitto con moto di rassegnata indifferenza. quasimodo, 19: forse
perché, la mula era docile e rassegnata. -superi., con valore
coscienza [di edipo] mai del tutto rassegnata e obnubilata. obnubilazióne,
cedevole alle ondate del giuoco: rassegnata quando perdeva, con un sorriso bene
inghilterra. mazzini, 8-361: troppo rassegnata è l'italia. il miglioramento morale
considerano il peccato... con rassegnata indifferenza. -celebrazione, santificazione del
moravia, 12-377: la malinconia comoda rassegnata e antica da un lato, dall'
bersezio, 221: si lasciò con rassegnata compiacenza accarezzare a pacchettine le mani da
passivaménte, avv. in maniera rassegnata a subire l'intervento altrui, senza
passiva, questo patire insieme, questa rassegnata, solidale, secolare pazienza è il
, 9-111: clelia mi guardò, rassegnata. -vede, -disse. -comincia la paternità
la sala, e vi si aggiri rassegnata dopo avere esplorato e frugato in pena
: la donna si piegò di nuovo, rassegnata, e sollevò e pesò con le
dimani, un'altra vittima, del pari rassegnata agli affronti, a'vilipendi, aue
che c'è tra la rettorica convenzionalmente rassegnata e l'eloquenza; tra l'enfasi quasi
, e qualcosa che indicava una mestizia rassegnata. d'annunzio, iii-1-612: francesca
di tante lagrime, e una mestizia rassegnata diffusa per tutta la persona. panzini,
mite, lieta, serena e coraggiosamente rassegnata alle necessità della natura. pascoli,
ti piace è come quella / povera amante rassegnata ch'ebbe / un grande amore,
; e ne viene a ciascuna una rassegnata stanchezza. -possesso carnale.
per la sala e vi si aggiri rassegnata dopo avere esplorato e frugato in pena
sguardo dal registro, la voce assonnata e rassegnata del delegato. moravia, iv-258:
re di dilungarsi dalla città e ciascuna ora rassegnata dalle sue spie, [la principessa
la proprietà e l'impoetico della disperazione rassegnata consiste appunto nel non esser più.
giovane ministro e con che simbolo di rassegnata povertà voleva confortare noi contribuenti in protesta
sì, da tanto tempo rimessa e rassegnata alla sua sorte, si sentiva quel giorno
disposizione della propria volontà più o meno rassegnata, più o meno forte, piu o
a'vostri cenni '. 'eccomi qui rassegnata alla volontà del cielo '..
voi. g. raimondi, 3-359: rassegnata nel suo dolore, se n'è
rassegnati a tornartene perché io mi son rassegnata a riaverti lontano ». -essere più
fautrice / de l'insegne di cristo, rassegnata / non l'ebbe al padre suo
stessi che la natura del bene va rassegnata fra i princìpi elementarissimi e però indefinibili
, mite, lieta, serena e coraggiosamente rassegnata alle necessità della natura. versa,
era ridotta uno scheletro, docile e rassegnata al suo destino. serao, i-1033
uno e al! altro vai / rassegnata). montano, 466: il padre
trova. mazzini, 8-361: troppo rassegnata è l'italia. il miglioramento morale
, e qualcosa che indicava una mestizia rassegnata. tenca, 1-125: questa calma
. tenca, 1-125: questa calma rassegnata e profonda si scorge in parte anche
/ era dipinta una mestizia stanca / e rassegnata. tarchetti, 6-i-273: l'innocenza
l'innocenza e la bontà angelica e rassegnata di quella fanciulla. pirandello, 7-530:
era in lei tanta dolcezza dolente e rassegnata. deledda, ii-368: la fama
, con l'accento d'una saggezza rassegnata e toccante. -ho forse speso nella
: c'è in esse una solitudine rassegnata, e come un raccoglimento amoroso. tornasi
carne giovane troppo maneggiata, quella impudicizia rassegnata. -che esprime o rivela una mite
se scettica e scanzonata o modesta e rassegnata. gozzano, i-1215: giovanni fa un
: è cavaliere di buone parti, di rassegnata volontà, d'osservabile modestia e di
disposizione della propria volontà più o meno rassegnata, piu o meno forte, più
erano oramai scettici e la frase passava rassegnata e spenta. calvino, 1-443:
all'altra vita del suo buon fondatore, rassegnata da lei al serenissimo granduca protettore della
(pura a modo loro), rassegnata ormai a non più entrarci nel giro
, ella mi mandò con una bontà rassegnata e accorata una lettera di addio.
come contrapposto o protesta di una società non rassegnata ancora a morire, appunto in questi
topo] sembrava che fosse abbandonato in una rassegnata e sanguinosa impotenza; eppure le sue
degli ignobili parastatali sembrano riflettere la sbracatézza rassegnata di chi le occupa. = deriv
. verga, 7-642: s'era rassegnata all'insolenza del lazzarone che l'aveva
403: con l'aria d'una vittima rassegnata al suo destino, quasi piangendo,
27-942: in me c'era una marionetta rassegnata, spesso sopraffatta dallo spasmo segreto del
b. casaregi, 3: questa calma rassegnata e profonda si scorge in parte an
dentro vi prendono un'aria stordita e rassegnata. -lo scuotere un oggetto, l'
passiva, questo patire insieme, questa rassegnata, solidale, secolare pazienza è il
. non mancò d'una certa serenità rassegnata, che si direbbecoraggio in un martire.
-come espressione di umiltà e di rassegnata obbedienza ai voleri divini. a
desideri altrui, all'obbedienza, spesso rassegnata, ai voleri di chi è potente
-anche come espressione di umiltà e di rassegnata obbedienza ai voleri divini. chiaro davanzati
le tracce di tante lagrime e una mestizia rassegnata diffusa per tutta la persona. arpino
: e si mescola con un'ideologiadi 'accettazione'rassegnata, bonaria o crepuscolare. talesiero non scorre
-caratterizzato da mancanza di ideali, da rassegnata inerzia (un periodo di tempo)
lo so », pronunciò con voce già rassegnata il padre. « ma non voglio
di una sofferenza sociale. talvolta serenamente rassegnata delle difficoltà, dei disagi, delle
verga, 7-642: s'era rassegnata all'insolenza del lazzarone che l'aveva
all'uno e all'altro vai / rassegnata). 18. essere tormentato
fiume esprimevano una sorta di spaventata e rassegnata sommissione, come al destino. =
/ come una lenitiva camomilla, / rassegnata e tranquilla / lasciando il posto a chi
erano oramai scettici e la frase passava rassegnata e spenta. piovene, 14-32: il
pareva spirasse, dall'immobilità sua quasi rassegnata, un conforto familiare.
invar. stato d'animo di tristezza rassegnata e dolente, non disgiunta da un
musei e monologhi, intendo che era rassegnata a una siffatta sterilizzazione o uccisione preventiva
indicare un'attesa impaziente o angosciosa e rassegnata o una condizione di noia, di
vedrò l'ombra impallidire / e coricarsi rassegnata / nella gelida tomba del silenzio /
. papini, x-1-344: ho ascoltato con rassegnata unto, stracciato e sudicio quel quaderno
: irene, tutta abboccata e rassegnata, si tirò su dall'erba inguazzata,
per lei la cosa era naturale: rassegnata a sopportare senza svenevolezze, non si agitava
, 5-253: nannina si era levata e rassegnata attraversava la stanza sulle mattonelle traballanti.
ora la vinceva una specie di volontà rassegnata. -sostant. dante,
ai vaporosi spasimi, all'aria soffrente e rassegnata, alle sentimentali tirate dei figli abbandonati
, e qualcosa che indicava una mestizia rassegnata. d'annunzio, v-2-567: virilità
la proprietà e l'impoetico della disperazione rassegnata consiste appunto nel non essere più.
signore, di dio: espressione di rassegnata accettazione del corso di eventi ineluttabile.
13-i-187: l'on. capponi fu vittima rassegnata di tutti i 'calembours'.
, 3-142: è spinta, serena e rassegnata, all'immolamento delle sue aspirazioni,
invar. stato d'animo di tristezza rassegnata e dolente, non disgiunta da un
anchedopoducent'annidiservitù straniera, non s'era rassegnata affatto, né s'era lasciata addormentare