, 656: le larghe gote accuratamente rase. = comp. di accurato.
occhi alla terra, e le ciglia avea rase / d'ogni baldanza, e dicea
pianterreni delle case non ancora del tutto rase al suolo, quali coperti di tettoie improvvisate
dal brando, / e tre bioccoli rase alle cervici / de'sacri agnelli. onofri
per nominar quelle gioie fare con le labbra rase una riturisi / quella boccaccia, ch'ognun
/ non si facea qui le misure rase. sannazaro, 3-68: per la qual
: / non si facea qui le misure rase. lorenzo de'medici, 159:
. viani, 10-190: viso sbarbificato, rase le soprac- ciglie e i baffi,
, / e le possession disfatte e rase / vender plus offerenti alla candela.
che li colti versi scritti ne le rase carte degli indorati libri; e le incerate
fanno sovente radere per qualificarsi tante tavole rase. o pure per dichiararsi nella lor
che li colti versi scritti ne le rase carte degli indorati libri. verga, 4-206
il prete spretato. sulle guance sempre rase era cresciuta una folta barba nera;
alla terra, e le ciglia avea rase / d'ogni baldanza, e dicea ne'
/ ma tutto quanto di terra si rase. 5. locuz. -avere qualcuno
, che li colti versi scritti ne le rase carte degli indorati libri. ariosto,
. forteguerri, i-257: non ugne rase, non mozzi capelli, / non barba
. nel bagno, si lavò, si rase accuratamente, pelo e contro (plur
che li colti versi scritti ne le rase carte degli indorati libri. caro, 7-1056
fanno sovente radere per qualificarsi tante tavole rase. o pure per dichiararsi nella lor
olo sanctu et crisima tomela de granu sesta rase. iacopone, 43-326: ed eo
volume di capelli cadenti, le guance rase, ed i labbri, la fronte purissima
deformi, e premeva le grosse teste rase / la tristizia. bocchelli, 1-i-206
sfiorarlo, e già un fiato diaccio lo rase. 3. irrigidito per il
131: rea servitù gli antichi spirti rase / da'cor difformi; e ornai /
/ la rotta fu, che d'allegrezza rase / firenze col contado e col distretto
proporzione, dorato il dosso nelle pagine rase... e sopra il dorso di
minacce contro i suoi violatori non fossero rase dall'evangelio della compagnia. carducci,
mal tenuti, di scritture / ritocche, rase, posposte, alterate. p.
le mascelle; / sì che lo rase, e non toccò la pelle.
che le sue torri e case fossero rase alle fondamenta. d'annunzio, iii-i-
è altro che pelli d'agnello ben rase, legate fra due tavole. canigiani,
o farà pigliare segnali, gaiatelli o rase d'ancore di alcuna nave o navilio
o farà levare segnali, gaiatelli o rase di ancore [ecc.].
esso capo e quelle ciglia, interamente rase, gettino odore di malizia e gridino
che... quelle ciglia interamente rase... gridino dopiezza? -far
a far rinascere la carne su tossa rase. tramater [s. v.]
pancia di topo, viso sbarbificato, rase le sopracciglie e i baffi. montale
, che li colti versi scritti ne le rase gioiellato. carte degli indorati
sono veri e legittimi vescovi, chiamandogli teste rase, unte, inoliate, e larve
e turbanti e perucche e capelli e teste rase e barbe e zimarre e tabarri e
altro che pelli d'agnello ben rase, legate fra due tavole. fazio,
com'era magagnato, e poi lo rase e nettò colle sue mani da ogni
ciò... una di quelle tavole rase, di che tanto si dilettarono poi
, volgari, esaltate: barbe non rase e barbe lunghe, capelli all'ardita.
de la messa grande a la camera, rase via alcune parole nel prefazio e destramente
travertino romano delle assicurazioni generali, vennero rase al suolo. cassola, 3-215: la
misura. -non fare le misure rase: non andare tanto per il sottile
/ non si facea qui le misure rase. -non guardar misure: essere
/ di malvage monete, stronze, rase: / di ribaldi appiattati, /
com'era magagnato, e poi lo rase e nettò colle sue mani da ogni
due e coppa mezza di grano, rase alla mesura norca. = deriv
e di ruine e di fiaccate o rase / ossa e di membra luride tessuta /
e prò crissima tomela de granum nove rase. giamboni, 84: per l'olio
piglierà o farà pigliare segnali, gaiatelli o rase d'ancore di alcune nave o navilio
ignudi e di te ste rase, il popolo d'iddii di demoni di
173: scrive fenestella che le toche rase e frigiane furono in uso negli ultimi anni
e perucche e capelli e teste rase e barbe e zimarre e tabarri e pe-
, si passa una mano sulle labbra rase e... assume la posa dell'
lui receveno tutte le cose imperfette e rase e senza peso e misura.
travertino romano delle assicurazioni generali, vennero rase al suolo senza pietà. -inesorabilmente
piscine gremite di torsi ignudi e di teste rase, il popolo d'iddii di dèmoni
, si passa una mano sulle labbra rase e..., socchiudendo gli occhi
tenuti, di scritture / ritocche, rase, posposte, alterate. pospràndio
delle strade del giardino le spallierette basse rase pari fuor del postime della possessione,
mal tenuti, di scritture / ritocche, rase, posposte, alterate, / diverse
e strette verso la poppa e tutte rase senza sorte alcuna d'opere morte. g
, 6-192: l'enologo è vincenzo rase: furiano, furbo fino all'onestà.
quale / luogo, ove fosser le campagne rase, / a crescere a lor modo
passò nel bagno, si lavò, si rase accuratamente, pelo e contropelo, tornò
ii-608: chiamò il barbiere e sì gli rase sette crini de ^ ca- pegli del
com'era magagnato, e poi lo rase e nettò colle sue mani da ogni
/ la rotta fu, che d'allegrezza rase / firenze col contado e col distretto
de la messa grande a la camera, rase via alcune parole nel prefazio e destramente
, / tanto quel sonno ogni tristizia rase. 8. ^ espellere,
e dipoi l'arte de'notai lo rase delle matricole. foscolo, vi-
/ ma tutto quanto di terra si rase. pananti, i-70: ha il macedone
giovio, i-347: signor mio, le rase sono intese, e pace non può
o farà pigliare segnali, gaiatelli o rase d'ancore di alcuna nave o navilio
o farà levare segnali, gaiatelli o rase di ancore (cioè quei pezzi di
si raschiava con le unghie adunche le guance rase, stridenti. -radere la
occhi lupigni e stropicciandosi con rabbia le guance rase, su cui la barba prepotente rispuntava
acuto, il capello morbido, si tenea rase le guance e pulite. por cacchi
le lor veste divisate e le barbe rase da una banda e dall'altra longhe.
menzini, ii-322: misera! andasti colle rase chiome / dinanzi al vincitore. cesari
., 3-82: si levaron tre cheriche rase / e ciascun si fé papa indegnamente
è altro che pelli d'agnello ben rase, legate fra due tavole. maconi,
strada). pratesi, 5-34: rase le altre due vie parallele a questa.
/ di malvage monete, stronze, rase. bertini, xxvi-3-251: appena rrrè
sol e del lavor son fosche e rase. -scarnificato (un osso).
e di mine e di fiaccate o rase / ossa e di membra luride tessuta,
quanto cinto di marmoree pietre terse e rase. nannini [ammiano], 76:
, 6-244: la cera colata in sulle rase tavolette cerchi il guado; la cera
lettere, il mese e l'altre rase e sottilmente per somiglianti lettere rimesse.
mal tenuti, di scritture / ritocche, rase, posposte, alterate. giuglaris,
santu e prò crissima tomela de granum nove rase. balducci pegolotti, i-141: moggio
che è 20 staia giuste e 22 staia rase, toma in vinegia staia 7 meno
/ non si facea qui le misure rase. lorenzo def medici, ii-282:
lui receveno tutte le cose imperfette e rase, e senza peso e misura, ma
occhi a la terra e le ciglia avea rase / d'ogne baldanza. a.
plinio], 173: le toghe rase e frigiane furono in uso negli ultimi anni
alte che per i battelli e caravelle rase. m. cavalli, lii-12-292: non
portano pavesate, ma tutte le galere sono rase. falconi, 1-12: longo [
e strette verso la poppa e tutte rase senza sorte alcuna d'opere morte. strafico
è usanza. / ma teseo ben gli rase alla rebuffa. = etimo incerto
/ dalle piogge alla piena, e rase e rose / son da'fiumi le rive
a quanti son, figliuol, le barbe rase, / del pelo e della carne
mal tenuti, di scritture / ritocche, rase, posposte, alterate. lanzi,
un piano. marchetti, 5-199: rase e rose / son da'fiumi le rive
/ di malvage monete, stronze, rase; / di ribaldi appiattati, /
i patrizi, e con le gote rase e parlando barbaro già si tiene più nobile
ella mandò pel barbiere, che lo rase e rifondò. -potare riducendo gli
: le qual pioze ha produto tante rase che tutte le fenestre e balconi di la
pancia di topo, viso sbarbificato, rase le sopracciglie e i baffi.
mal tenuti, di scritture / ritocche, rase, posposte, alterate. vallisneri [
o farà pigliare segnali, gaiatelli o rase d'àncore di alcuna nave o navilio
tutto che molti lodino le selle affatto rase, io per me loderei che fosse
mal tenuti, di scritture / ritocche, rase, posposte, alterate. brusoni,
prò olosanctu et crisima tomela de granu sessta rase. cronica pisana, 1000: lo
per nulla. jahier, 3-116: si rase la disagevolebarba che sgrana gocciolando carico sangue sedentario
andare, accarezzando di sfuggita quelle teste rase e sorde. -completamente assorto,
ma fra i arco e le rase spallette sue sulla strada. targioni tozzetti,
splènico, / la man ponendo sulle rase chiome / rispose: « ah, figlio
, lo menava per mezo le campagne rase, ignude d'arbori e piene di
n. 9. -avere le staia rase, avere dato fondo alle provviste,
/ tanto che per aver le staia rase, / li fu forza in quel luogo
piante. collenuccio, 1-187: portiamo rase e spezie d'oriente / e statte,
deformi, e premeva le grosse teste rase / la tristizia. 6.
del terzo plotone... vengono rase al suolo. -sentirsi mancare il
non prestate orecchio ai fautori di tabule rase. -cancellazione o rifiuto delle esperienze
e le ciglia avea [virgilio] rase / d'ogne baldanza. manzoni, pr
olo santue prò crissima tomela de granum nove rase. ricordi pisani, 123: in
ritiratosi nella stanza vicina l'impoverito signore rase la capigliatura, si tolse da dosso
quei deformi, e premeva le grosse teste rase / la tristizia. -espressione
il saio d'un'altra veste di rase cremisino ugnola..., si era
altro, che pelli d'agnello ben rase, legate fra due tavole, ed è