preste, / consenti or ch'io rasciughi, o croce santa, / le sanguinose
/ si custodisca mal, mal si rasciughi, / distillazion ne piove, / che
rendi sana nostra carn'inferma, / rasciughi i pianti e posi ogni fatica / e
spazzi; / e chi piscia, rasciughi. -chi tocca la pece, s'
perché il caldo smisurato di que'giorni rasciughi talmente le lor costole [degli ulivi
già nostro, / meco il pianto rasciughi e senti al pari / della noia il
? chi 'mbratta spazzi / e chi piscia rasciughi. g. c. croce
, i-106: che giova, pur rasciughi gli occhi miei / con le tue mani
), tr. (rasciugo, rasciughi; part. pass, anche rasciutto)
mesti e sconsolati giorni / le lagrime rasciughi in sin dal cielo / con dolcissimo velo
foco, / fate ch'io mi rasciughi in cortesia, / ch'io sento raffreddare
l'ha fatta a letto, la rasciughi. tramater [s. v.]
s. v.]: chi piscia rasciughi. proverbi toscani, 190: quando
o ad accomodare. chi ha bagnato rasciughi. p. petrocchi [s. v
: chi l'ha fatta, la rasciughi!... chi à sputato,
!... chi à sputato, rasciughi, come disse pilato. =
piogge le bagnino e 'l sol le rasciughi; e così stieno qualche tempo,
e su l'egre pupille a noi rasciughi / uguale a lui l'inconsolabil pianto?
fur preste, / consenti or ch'io rasciughi, o croce santa, / le