in un rosaio / stende i panni a rasciugar. d'annunzio, ii-663: ei
1-ii-327: come il ciglio / mai rasciugar potrei? foscolo, vii-101: a che
percossi petti e labri, / quel rasciugar degli occhi, quei mentozzi / sì
che calca il gran demetrio, / a rasciugar il pianto / al sol delle sue
seco tramato aveva, la pregò a rasciugar le lagrime, deporre gli sdegni de'quali
i- 358): la pregò a rasciugar le lagrime, deporre gli sdegni de'
ella dèe stare, te lo fo rasciugar presto presto. -come rasciugare? -tu non
col legno. / cheste han virtù di rasciugar gli umori. melosio, 3-i-28:
3-i-28: perché [il tabacco] suol rasciugar la testa, / teme che non
dal suo ritiro per andare in bettania a rasciugar le lagrime del funerale col miracoloso risorgimento
corsieri, comincia a poco a poco a rasciugar le rugiadose erbette e tutti i fiori
che calca il gran demetrio, / a rasciugar il pianto / al sol delle sue
strane stampe, / vedrai che guazzo e rasciugar di lampe, / che lucon piu
mezzo, con carne in aria a rasciugar sulle stanghe appena che sia levato dalle
regno, e della chiesa! / lasciami rasciugar cote- ste guance. / credi,