imbriani, 2-211: reprimi il singhiozzo, rasciuga i begli occhi, / dimentica ogni
redi, 16-iii-221: prima o poi si rasciuga e si risecca nelle guaine di denti
al marchese del prete l'avviso: / rasciuga il pianto da tutte le bande;
190: quando canta il botto, rasciuga più in un dì che il verno
di una tavola imbottita, poi si rasciuga col ferro caldo. = deriv
occhi con sospiri ardenti / gli rasciuga le lagrime cadenti. = deriv
329: il sole avidamente poppa e rasciuga ogni minima stilla, ogni sgoratura,
carità grossa e nascosta, la quale rasciuga tutto il sangue della carità, nella
: quella [rena] di mare si rasciuga difficilmente, e dissolubile sta umidiccia e
, e poi con dolce fuoco si rasciuga tanto che lo argento vivo, per virtù
della carità grossa e nascosta, la quale rasciuga tutto il sangue della carità, nella
poco s'immolla, presto si rasciuga. leopardi, 394: presto al coperto
iii-30: [il sole] la rasciuga [la terra] traendo a sé tutta
bellini, ii-29: non sol non si rasciuga [il molle de'fiumi],
maggior nemici. atanagi, xxxvi-171: lieta rasciuga il lagrimoso volto, / càngiati tutta
10-16: ella sorge stillante; si rasciuga / le membra neghittose e lattescenti,
, 1-1-34: la febre malamente mi rasciuga di dentro. c. dati,
si lascia impastare dall'acqua, che rasciuga difficilmente, e che rasciugando schianta e
10-16: ella sorge stillante; si rasciuga / le membra neghittose e lattescenti,
5-23: il sole avidamente poppa e rasciuga ogni minima stilla. -superi.
/ (tenerezza mi fa) tosto rasciuga. casti, 308: or meste
in campagna. metastasio, 1-ii-13: rasciuga, / rasciuga pur le luci,
metastasio, 1-ii-13: rasciuga, / rasciuga pur le luci,! ch'io
: un'ora di buon sole, rasciuga molti bucati. crusca [s. v
fino alle midolla dell'osso e ti rasciuga senza poter dire: vergine maria, aiutatemi
se da'suoi begli occhi piangenti due lagrimette rasciuga, non è anima quella che non
quand'e'canta il botto, / rasciuga più in un dì, ch'e'non
con orina, quando è asciutta; e rasciuga e poi spolverezza e profila il tuo
. lancellotti, 1-464: il sole rasciuga l'umore essistente nelle parti di fuori de'
i rai. marino, 1-15-7: rasciuga, o dea d'amor, gli umidi
partir giammai. metastasio, 1-ii-25: rasciuga ornai, sofia, / gli umidi
esser saggia e con miglior consiglio / rasciuga il pianto e rasserena 3 ciglio.
giovane stare bellissimo dinanzi a te, che rasciuga le membra tua con un panno delicatissimo
rasciugò e confortò. marino, 1-15-7: rasciuga, o dea d'amor, gli
, che s'apre al giorno, / rasciuga al primo sole il bel vermiglio.
bruni, 331: italia mia, rasciuga gli occhi alfine, / di lagrime stillanti
rugiada della notte. trissino, 2-3-342: rasciuga il sol l'er- bette e i
raggio. metastasio, 1-ii-67: l'erbe rasciuga e impoverisce i fiori. massaia,
, 5-23: il sole avidamente poppa e rasciuga ogni minima stilla, ogni sgoratura
che il fuoco cuoce e il vento rasciuga, ne impara regolar mente
fino alle midolla dell'osso e ti rasciuga senza poter dire: vergine maria aiutatemi.
, i-268: liborio, il caldo mi rasciuga in modo / che, di grasso
onna, quando è asciutta, e rasciuga. cellini, 646: piglia l'opera
ristiara e dora. di poi destramente la rasciuga. romoli, 162: i pesci
vince ed a raccolta suona, / e rasciuga qualcun di quei ch'ho detto.
il caldo e il freddo temperata e rasciuga con una sua virtù e disecca tutti
galileo, 1-1-34: la febre malamente mi rasciuga di dentro. fagiuoli, 5qii-119:
arsura traditora, / ch'ogni dì mi rasciuga e mi divora / né v'è
carità grossa e nascosta, la quale rasciuga tutto il sangue della carità, nella
proibire l'appio alle balie, perché rasciuga il latte e riscalda, troppo il fanciullo
delle camere e ancora perché prestamente si rasciuga. cellini, 537: gli smalti si
, si porta al magazzino dove si rasciuga. tozzi, vi-711: la mattina dopo
: quand'e'canta il botto, / rasciuga più in un dì ch'e'non
, 190: quando canta il botto, rasciuga un dì quanto non piove in otto
lemene, 1-66: -liriope gentil, rasciuga i pianti. / -godiam, felici
traditora, / ch'ogni dì mi rasciuga e mi divora, / né v'è
fagiuoli, i-io: delle lacrime ornai rasciuga il fonte, / ed il conforto nel
, 1-69: la voglia mia non si rasciuga, / parlandoti sanza invidiosa empiezza /
carità grossa e nascosta, la quale rasciuga tutto il sangue della carità.
il seme suo aiutai mesi delle donne e rasciuga la colera dopo il parto. dàssiancora agli
moto ondulatorio. imbriani, 2-263: rasciuga il pianto; smetti le lacrime. deledda
73: un'ora di buon sole rasciuga molti bucati. ibidem, 77: ogni
somiglio; / vieni, consolati, rasciuga il ciglio, / ch'io ti perdono
n'esca l'acqua, e si rasciuga al sole o al fuoco, perche vada
ruspoli, 1-91: 11 viso si rasciuga colla gatta / per non adoperar lo sciugatoio
nonostante le membrane e cartilaggini sovraposte, e rasciuga tutte le cose bagnate, dicano che
non più le belle gene unge o rasciuga / di mirra o liquor sirio, /
, si porta al magazzino dove si rasciuga. poi gli si suol dare una passata
che il sole in quelli dì caldi rasciuga talmente le costole delle foglie che dai lati
lascia le dolenti note, / lieta rasciuga il lagrimoso volto, / cangiati tutta.
perché n'esca l'acqua, e si rasciuga al sole o al fuoco, perché