). divenire sottile, aguzzo; rarefarsi. m. villani, 3-74:
aggregarsi insieme e disgregarsi, condensarsi e rarefarsi e cangiarsi di figure, [le
mente più spazio, che prima di rarefarsi non occupava. galileo, 4-2-266
, i capelli: cadere); rarefarsi; diventare meno denso, meno compatto
, 4-25: il corpo, in rarefarsi, / i liquidi ambienti a includer viene
11-96: confessano i corpi possibili a rarefarsi quanto più stirati, tanto riuscir più
rarefare. piccolomini, i-45: il rarefarsi... alcun corpo non procede
bastasse buttarla lì come capitava per vederla rarefarsi e scomparire via lontano. -diradarsi
sereno. ojetti, ii-781: quel rarefarsi e poi ispessirsi della nebbia sul sole.
nuvoli esce, / rompe ogn'inciampo al rarefarsi infesto / de l'aer chiuso,
anni e le sue scorte cominciarono a rarefarsi, non si appagò del suo destino
, deriv. dal lat. rarescère 'rarefarsi '. rarescibile, agg.
, agg. che è in grado di rarefarsi o dilatarsi. tramater [
]: 'rarescibile ': che può rarefarsi. = voce dotta, coniata
dotta, coniata sul lat. rarescère 'rarefarsi '. rarescibilità, sf.
diventare meno denso, meno compatto; rarefarsi. ottimo, i-243: l'umido
, dove non fosse un minimo spazio da rarefarsi. arici, 1-215: pon mente
vuol agghiacciare, non avendo campo dove rarefarsi, rompa dorella può. tommaseo [s