. sparse per l'ampiezza del cielo rapivano al mondo le stelle. d'annunzio
/ ed annitrendo sbaragliati i cocchi / rapivano a le mura. idem, 690
dell'eneide, quelli che più mi rapivano. 4. disus. sciocco
catalettica, i preludi vaghi dell'organo rapivano gli animi delle religiose in una sfera superiore
/ ed annitrendo sbaragliati i cocchi / rapivano a le mura. 2. per
delle parti di tutto il mondo gli rapivano con incredibil diletto i pensieri e gli
: sfiorando i petti queste aure vi rapivano i cuori, fosse il loro palpito celato
sanctis, ii-1-130: quelle giostre oratorie mi rapivano in ammirazione; non sapevo ancora quale
pochi minuti di musica lo placavano e rapivano in estasi. -stare in estasi:
. ungaretti, xi-113: i giannizzeri rapivano annualmente un dato numero di bimbi infedeli
, annitrendo sbaragliati, i cocchi / rapivano a le mura. -sgomentato,
le mille braccia sotterra, e ci rapivano per forza la roba nostra. de
masticava nel suo dialetto parole esotiche che rapivano nino. -in costruzione con il
città di vicenza tra l'altre dame che rapivano e gli occhi e 'l cuore di
annunzio, iv-2-155: odori paradisiaci la rapivano. b. croce, ii-14-136:
saziare l'ingordigia di coloro che mi rapivano il mio co 'l promettermi quello degli
. ungaretti, xi-113: i iannizzeri rapivano annualmente un dato numero di gimbi infedeli
.. annitrendo sbaragliati, i cocchi / rapivano a le mura. moravia, i-566
, che erano tutte di porpora, rapivano gli occhi de'riguardanti che da lontano
la poesia l'i- nebbriavano, la rapivano, la sollevavano in alto, in cielo
masticava nel suo dialetto parole esotiche che rapivano nino. -far giungere una persona
maschi il desiderio di essere femmine, rapivano prima e scialacquavano poi la speranza di
. ungaretti, xi-113: i giannizzeri rapivano annualmente un dato numero di bimbi infedeli,
, annitrendo sbaragliati, i cocchi / rapivano a le mura. d'annunzio, iv-2-62
tetri corsari dalle cinture rutilanti che le rapivano a volo. p. murialdi [«
passavano rutilando i cocchi elastici e oscillanti che rapivano agli sguardi le effimere dello schermo sdraiate
ed, annitrendo sbaragliati, i cocchi / rapivano a le mura. barilli, ii-25
maschi il desiderio di essere femmine, rapivano prima e scialacquavano poi la speranza di poter
poderoso di quelle torri di ferro mi rapivano in una specie di vertigine del futuro.
loro: in virtù del quale tutti le rapivano (ila gil cielo maesolo
e che sparse per l'ampiezza del cielo rapivano al mondo le stelle. manzoni,
zazzeruta, ziganesca, quando le granduchesse rapivano i bei violinisti dalla ganascia macchiata come
del corsaro nero, in salgari, mi rapivano via da tutto, dalla vita stessa