in lor paraggio appunto come / rauco ranocchio appetto a i dolci grilli. vico
ranocchio', ma lavorando sotterra, così ranocchio com'era, il suo pane se lo
giunco, una scarpa vecchia, un ranocchio a scatto automatico. marotta, 1-13:
in copto: una di colore simile al ranocchio; l'altra all'avorio; la
/ e che si trovò dì come il ranocchio, / preso dalla medesima al boccone
un tortellone gonfio di ripieno verde come un ranocchio, e lo aveva a metà strizzato
sul volvulus batatas, o sopra un ranocchio. fogazzaro, 5-333: eravamo tutti entusiasti
. -scherz. pesce canoro: ranocchio. tassoni, 2-16: ma vi
nella caraffa si sente cantare il ranocchio, e vi si veggono dentro varie spezie
che nella caraffa si sente cantare il ranocchio, e vi si veggono dentro varie
capriola. doni, 3-100: il ranocchio, tutto vestito di verde con le
comodo / chiese il topo l'aiuto del ranocchio. borgese, 1-202: il rivale
nievo, 107: così, brutto ranocchio, tu rimeriti la bontà di chi
: erano appena a mezzo, ed il ranocchio / tristo, volendo tòr la vita
. beltramelli, iii-237: -smettila, ranocchio! -ne abbiamo abbastanza...
avvenire quel che avvenne... al ranocchio che disfidando la volpe al corso le
ogni piatto messo ad asciugare c'era un ranocchio che saltava, una biscia era arrotolata
. magalotti, 21-71: un altro ranocchio gonfiò anch'egli deformemente; e dopo
verga, i-200: il povero 'ranocchio 'era più di là che di
/ una castagna, un topo o un ranocchio. bibbiena, 272: hanno tra
, 1-1-81: secondo la novella del ranocchio, / la preda avrebb'a toccar
147: stette lì un momentino [il ranocchio] con certi occhi stralunati,
musica del grillo, della cicala, del ranocchio e del moscone, e poi vedeva
pantano / dove gareggia col grillo il ranocchio / tal ch'i'non posso mai chiuder
un topo] beveva, un garrulo ranocchio / dalla palude a lui rivolse l'occhio
ulivier gli pose addosso rocchio [al ranocchio] / disse: -io ne debbo avere
x-5-183: sulla grossa dormia come un ranocchio / il nostro baccellon. nievo, 190
iii-2-209: quel corpiciattolo rattratto come un ranocchio, in camiciolino e la fascia alla vita
musica del grillo, della cicala, del ranocchio e del moscone; e poi vedeva
fango e metà materia organica che diventerà ranocchio. lucini, 7-98: com'è dolce
fiacchi, 168: si pose [il ranocchio] immantinente / a innalzar gracidando e
, e di poi vi legano un ranocchio a rovescio e sanano la siriase,
, di lamia, d'aquila e di ranocchio chiamano. citolini, 228: ricercando
in mano, / credendolo schiacciar come un ranocchio, / d'un rovescio levò l'
vede di santin nel gonfalone / un ranocchio sull'orlo d'un pan
loto / ritira il capo e celasi il ranocchio. viani, 19-506: scorse che
ad almanaccare che la madre del 'ranocchio 'strillasse a quel modo perché il
a cane, a morto, a ranocchio, a lepre, a braccio. gadda
gli scrittori secondo la lor lena di ranocchio s'accingono a saltare, ma cascano
esempio in cui odesi gracidare non un ranocchio, ma un corvo. leopardi, 195
nuota a cane, a morto, a ranocchio, a lepre, a braccio.
-6voc; * il gracidare del ranocchio; rana '(deriv. da òxoxu
per il lato, fece quando il ranocchio, quando il tuffo; fece il
or per il lato, fece quando il ranocchio, quando la lepre, quando
, 1-164: nell'ombra, un ranocchio, / cantore digiuno, / al passo
malata di una malattia che avea uno ranocchio in corpo... ed era per
: 'pesce che canta': nome meridionale del ranocchio. -pesce dattero: dattero di
e vanno a salti come fa il ranocchio. citolini, 249: qui saranno i
spada il navagero, infilzarlo come un ranocchio, indi intimare alla pisana la mia
sassi bianchi attorno, un tuffo di ranocchio e belle piume verdi e sottili di pioppi
d'acqua; non possendo uscire, un ranocchio gli offerse di cavamelo legandoselo adosso con
girino a quattro zampe, eppoi di ranocchio. poi il ranocchio spiccava il salto
zampe, eppoi di ranocchio. poi il ranocchio spiccava il salto; e si scagliava
/ virtù gli diè e nacquene un ranocchio, / e 'nnanzi agli occhi nostri prese
spento, arrochito, rinnovavan la favola del ranocchio. 4. emesso da un'
bettini, 122: nell'ombra, un ranocchio, / cantore digiuno, / al
suo verso e il suo qua-qua da ranocchio infisso nel pantano sia un canto da
]: 'raganella ': specie di ranocchio di color verde, che ha il
or qua or là saltar come un ranocchio. 2. giovane donna nell'
corsero giù per la schiena -così, brutto ranocchio, tu rimeriti la bontà di chi
cavacchioli, 200: l'amatore [ranocchio] la stringe e l'accompagna, /
, sm. letter. ant. grosso ranocchio. cenne da la chitarra, xxxv-ii-425
ranaglioni. = acer, di ranocchio, con palatalizzazione sul modello di
scrittori, secondo la lor lena di ranocchio, s'accingono a saltare, ma
. ranocchia. rannòcchio, v. ranocchio. rannodaménto, sm. letter.
ant. anche -a). rana, ranocchio. -in partic.: rana
ranocchiai doppi. = deriv. da ranocchio. ranocchiare, intr. { ranòcchio
il buio. = denom. da ranocchio. ranocchiato, agg. letter
amica. = deriv. da ranocchio. ranocchièlla, sf. piccola
freddissimo. = deriv. da ranocchio.
? '. = dimin. di ranocchio. ranocchievolménte, aw. scherz
saltellare ranocchievolmente. = deriv. da ranocchio, con il suff. degli aw.
chilo ». = dimin. di ranocchio. ranòcchio (ant. rannòcchio
/ com'fece del signor suo 10 ranocchio. scambrilla, lxxxviii-ii-483: i'mi sto
, 1-164: nell'ombra, un ranocchio, / cantore digiuno, / al
rana (anche nelle espressioni fare il ranocchio, nuotare a ranocchio). caro
espressioni fare il ranocchio, nuotare a ranocchio). caro, i-348: prese
or per il lato fece quando il ranocchio, quando la lepre, quando il passeggio
a cane, a morto, a ranocchio, a lepre, a braccìno.
natiche sue: questo si chiama il ranocchio. 3. per simil.
nievo, 107: così, brutto ranocchio, tu rimeriti la bontà di chi
, con il suo panierino; era un ranocchio di cinque anni. ungaretti, xi-40
me è in piedi sulla seggiola. un ranocchio elettrizzato. -persona dalla voce sgradevole
guerra a'ranocchi. -il ranocchio non morde perché non ha denti;
. m. cecchi, 736: il ranocchio non morde / (dice il proverbio
che bramate. = acer, di ranocchio. ranòchia, v. ranocchia
/ simile al rantolìo / d'un ranocchio che gracchi. 2. per
si vede di santi nel gonfalone / un ranocchio sull'orlo d'un pantano, /
. ricorda la gallina inseguita e il ranocchio. d'annunzio, iv-2-861: i loro
forma di ramarro, avendo il capo di ranocchio, la coda lunga e ritorta,
vendono di legno e in forma di ranocchio, ma col medesimo ordigno.
5. locuz. a saltelli di ranocchio (con valore aggetti.):
epilettica, a sgambetti e a saltelli di ranocchio. 6. dimin. saltellino
lor [i gatti] saltava qual ranocchio / del loro pel facendone capecchio?
salta di qua, di là come un ranocchio / e senza un giulio fa lo
. ricci, 3-213: come quel ranocchio / che prese già lo scrocchio, /
spugna frigida e di poi vi legano un ranocchio a rovescio e sanano la siriase,
alto / virtù gli diè e nacque un ranocchio. g. visconti, 2-4:
/ gli diede spirto, e nacquene un ranocchio / e innanzi agli occhi nostri prese
, di lamia, d'aquila e di ranocchio chiamano, nel numero de'quali sono
voluto aver sul mio scrittoio / qualche ranocchio fetido e squarquoio. 7.
: un verde intenso, da pelle di ranocchio, che squillava colore, in quell'
/ con'fece del signor suo lo ranocchio. = comp. dal pref
montale, 21-65: un gracchio di ranocchio straccia l'aria. -ant.
. verga, 7-187: dissero che ranocchio era morto, ed ei pensò che la
dall'imp. di strozzare e ranocchia o ranocchio (v.). strozzare
, haec adagia usurpare solemus: 'il ranocchio non morde perch'e'non ha denti
or per il lato, fece quando il ranocchio, quando il tuffo, fece il
par ch'abbia fatti gli occhi di ranocchio. magalotti, 23-137: ora crediamo noi
4-iv-332: quantunque al- l'aprir del ranocchio la circolazione nel mesenterio fosse vivida,