dótto dir, sì ch'io dovento ranco / in mio parlar di che la fama
= comp. da di-con valore intensivo e ranco (v.). dirapinato,
una bestia sorpresa nel giaccio, sgattaiolò ranco ranco. 2. recinto all'
una bestia sorpresa nel giaccio, sgattaiolò ranco ranco. 2. recinto all'aperto
cirio, iii-183-4: io dovento ranco / in mio parlar di che la
di marmo carnicino, come un ranco misto di paperi e di cigni cacciato fuor
9-76: fariaci a forza pastinare il ranco, / cavar le fosse e pascolar l'
la propagazione viene fatta per innesto sul ranco, sul terebinto (pistacia terebinthus)
carducci, iii-8-30: i soldati di ranco e lepido, che avevano proscritto i
rancare1, intr. { ranco, ranchi). camminare malamente o
. rancare2, tr. { ranco, ranchi). ant. e region
[s. v.]: ranco differisce da zoppo: ranco deriva da anca
]: ranco differisce da zoppo: ranco deriva da anca, la quale,
suo camminare dicesi anche arrancare. dunque ranco esprime una particolar maniera di zoppicare e
/ eo dotto sì ch'io dovento ranco / in mio parlar, sì che la
, 9-76: fariaci a forza pastinare il ranco, / cavar le fosse e pascolar
, 9-76: fariaci a forza pastinare il ranco, / cavar le fosse e pascolar
dòtto dir, sì ch'io dovento ranco / in mio parlar di che la fama
/ eo dotto sì ch'io dovento ranco / in mio parlar, sì che la
sera nell'orto con don 'ranco delle solenni scorpacciate e trincate che pasotti e
ci conviene trascorrerla non di piè ranco e sicuro, ma con passi lenti e
9-76: fariaci a forza pastinare il ranco, / cavar le fosse, e pascolar