]: lo stesso rampollo di questo ramo si è rubellamento, cioè quando l'uomo
liquore / e di stigio veleno un ramo asperso / sovra gli scosse, e l'
famiglia / su 1 ricco tronco il nobil ramo allega. bonghi, 1-46: questa
. iacopone, 88-208: lo seconno ramo fon clamare, / che de sapere
coglier gigli / non giunge mai al desiato ramo. -fascino, forza attrattiva esercitata
: secondo la direzione dicesi [il ramo]... inclinato o declinato o
. concreto: riattaccare, ricongiunstorce il ramo domestico, poi si taglia per cavarne l'
in raccolta [la madonna del sanso- ramo silvano e l'addimestichisce. vino] in
coricare nel terreno un tralcio o un ramo per propagginarlo. -anche: in orticoltura
radiale ricorrente posteriore. -nervo ricorrente: ramo collaterale misto del nervo vago che dà
tenda del cervelletto o di arnold: ramo collaterale sensitivo del nervo trocleare.
fa suo ridutto, / radice, ramo, fronda, fiore, frutto / d'
lui solo, tronco per tronco, ramo per ramo, l'aveva rasa al suolo
, tronco per tronco, ramo per ramo, l'aveva rasa al suolo,
né arte oratoria, né in somma alcun ramo di belle lettere (tolto il madrigale
e votazione, da parte di un ramo del parlamento, di un disegno di
sede di approvazione da parte dell'altro ramo (e in tali casi di norma la
-diretto verso la base del fusto o del ramo su cui è inserito (un organo
/ in nel rigido verno, un secco ramo, / subito fiori par che da
del bene, 2-363: se un ramo dell'ulivo è più rigoglioso degli altri,
/ e tu, eufrosine vaga, un ramo solo / d'un rigoglioso mirto.
. bencivenni [tommaseo]: lo secondo ramo [di rapina] si è de'
. / chi si sta sovra un ramo a buon riguardo, / chi in man
. alamanni, 10-85: qual nodoso ramo, uscendo fuore / dal tronco estremo
, con salici o con vimini un ramo o un tralcio a pali o ad altri
terrestre. i rilievi geografici costituiscono il ramo dell'arte plastica detto 'geoplastica'. pirandello
le sue rime, / tal qual di ramo in ramo si raccoglie / per la
rime, / tal qual di ramo in ramo si raccoglie / per la pineta in
attaccato all'albero (un fmtto, un ramo). boccaccio, dee.,
. boccaccio, i-3: un picciolo ramo dell'ingrata progenie era rimaso, il quale
agricoltori, artisti e professionisti in qualsiasi ramo, tutti concorsero a porre in mostra
marcabò dichina. petrarca, 126-5: gentil ramo ove piacque / (con sospir mi
-intr. allungarsi nella vegetazione (un ramo). viani, 19-88: nel
. spogliare un tronco dai rami o un ramo dalle foglie o anche privarli della corteccia
d'una freccia / rimonda un picciol ramo, e da poi 'l piega / et
al quale è stato tolto via ogni ramo lussureggiante ed è stato ridotto a perfetta simmetria
ristucca / e ponvi sopra qualche ombroso ramo. cesariano, 1-39: per questo mai
notte morte avvolse: / un aureo ramo tolse, / l'altro rinasce ugual.
2. figur. maturare sul ramo. c. e. gadda,
ched io mi faccia, / né chente ramo io prenda / che meve no misprenda
pareva che non fosse abbastanza vigoroso il ramo primogenito di savoia, che pure ancora
, 3-299: in un bel bosco, ramo della selva d'ardenna...
sopra il molino va distaccato un nuovo ramo d'alveo arginato che intersechi l'attual
-ricoprirsi di foglie d'oro (il ramo della sibilla cumana). salvini
tronco selvaggio, / se avvien che ramo a lui gentil si unisca, / ringentilisce
, i-325: le mode formano un ramo di commercio estesissimo. non v'è
moretti, i-400: toma con un bel ramo di ciliegio fiorito che par lì per
stormìo pur ode / o se 'l ramo natio scuote una belva. 2
: né cresce erbetta in riva o in ramo fronda, / né vento questa o
. boccaccio, i-3: un picciolo ramo dell'ingrata progenie era rimaso, il
è. tasso, ii-162: ingannato dal ramo, / sen vola al visco semplice
/ sì come ai primi nel vetato ramo / perder facendo el del per van disio
pacifico e quieto, hanno già un ramo di pace di vita eterna. maestro
centri della laguna veneta, tratto o ramo di un canale cittadino. testi veneziani
-ant. reclinato verso terra (un ramo). iacopone, 88-35: da
ce potea, / si non per ramo che pendea, / ch'era a terra
-che reca molti frutti e fronde (un ramo, un albero). boccaccio
tasso, 13-i-493: quale in secco ramo / solingo augel riposa, / tal 10
riposo e tiene con la sinistra un ramo di palma. -con valore aggett
/ l'indovina cumea / con l'aureo ramo in mano / al padre il conducea
bucciuolo o anello; si storce il ramo domestico, poi si taglia per cavarne l'
volgar., 6-6: vuoisi legare un ramo [di melograno] ad un palo
impassibilità ingemmata di diamanti, co 'l ramo di balsamo e d'alloro in mano,
sopr'a me féme guardare / 'n un ramo sopr'a me fermato. / salenno
el viso, / ne l'altro ramo fui assiso, / e l'amor me
attribuito a petrarca, xlvii-232: di ramo in ramo e già di foglia
a petrarca, xlvii-232: di ramo in ramo e già di foglia in foglia
: secondo la direzione dicesi [il ramo]: eretto o diritto...
. caro, 6-214: un lento ramo / con foglie d'oro, il cui
, / e ponvi sopra qualche ombroso ramo. biringuccio, 2-90: essendo [l'
tra i fili che congiunjono / un ramo all'altro si dibatte il cuore / come
g. villani, n-140: il terzo ramo era sì ingrossato per acqua ritenuta per
bot. provvisto di ritidòma (un ramo). = deriv. da
può credere che egli n'abbia un ramo; e per ciò va ciurmata talmente
era già tutto dissanguato. -arald. ramo attorcigliato in quattro cerchi uno sull'altro
in là si biforcava conducendo l'un ramo ad incontrare la via maestra, dopo
, mentre spezzavo a un melo qualche ramo fiorito, sorpresi negli occhi di federico
nuovo flessibile (un albero, un ramo). mattioli [dioscoride]
di muto o di poggio o di ramo ombra, / né nebbia che 'l ciel
insieme che pare un pezzo d'un ramo integro, e pur non è altro che
ognuno di essi si dice braccio o ramo; e se per tal divisione moltiplicata si
i rami nella rivolta che fa il ramo di venezia alla ponta di ficaruolo, ella
, entra poi quella acqua che entra nel ramo del po di ferrara, la quale
filo d'alga nel mar né 'n ramo fronda / senza il voler di giove,
. roseo, iii-75: sia il ramo bello di onesta grossezza, non rognoso
, 1-91: sotto l'ombra che ogni ramo annoda, / la passeretta gracchia e
-per estens. punto in cui un ramo è stato spezzato. guido da pisa
sm. (plur. -chi). ramo o tronco, in par- tic.
rondinette unirsi anch'elle / veggo in un ramo verde. d'annunzio, iv-2-991:
/ strider, né batter penna augello in ramo, / né / uno sciame
con la rabbia, ponila in un ramo di brasile ben caldo, e quando avrà
stampa periodica milanese, i-392: un ramo che nei mesi di maggio o di
p p -fronda, ramo ricoperto di foglie. soderini, iii-635
-abbattersi, spezzarsi di schianto (un ramo, un albero, l'albero di
questa osiela sì aveva in beco uno ramo de uno alboro molto stranio da veder
rubiconde piombano le mele / giù dal ramo gravato. gozzano, i-245: le
: scegliasi ò gambo di essa vite o ramo, fresco, vegnente e rugiadoso.
solco civilizzatore tracciato da questa famiglia e dal ramo inglese principalmente è rosso di sangue e
s. v.]: 'sabatari': ramo di anabattisti che osservano il sabato come
, altri savina. -foglia o ramo di tale pianta. erbolario volgare,
porto viro, quando il divertito dal ramo delle fornaci fu voltato nella sacca di goro
, 1-136: hano etiam uno vase di ramo et uno saculeto di farina e sale
iacopone, 60-24: da lo sesto [ramo dell'albero della contemplazione] fui tirato
la colomba, e quella tornò con un ramo d'u livo in becco
f. fona, 4-49: il ramo sacro era una tal verga, attorcigliata d'
.. il rabdomante può col suo ramo di frassino saettante indicare il nascondiglio degli
mali guai, scotendo in mano il ramo, / e a volanti veleno saettanti
o nervo safeno interno: il ramo terminale sensitivo del nervo fe
la faccia posteriore del polpaccio con un ramo del nervo safeno peroniero, forma
ben è folle chi sagia / sì forte ramo a sé voler tirare / che 'n
salciòlo (salciuòlo), sm. ramo di salice. sermini, 180
duro, resistente, robusto (il ramo di un albero, un materiale,
sale. galanti, 1-i-397: il ramo più cospicuo del patrimonio reale era il
3. vimine (anche nelle espressioni ramo, verme, sverzino di salice)
in altezza (un albero, un ramo). crescenzi volgar., 5-51
, n. 7. -saltare di ramo in pertica: v. pertica, n
dipinto e gaio / che va di ramo in ramo saltellante. fantoni, iii-86:
gaio / che va di ramo in ramo saltellante. fantoni, iii-86: ai
a piramidi ed a vasi, di ramo in ramo svolazza salticchiando. savinio, 3-
ed a vasi, di ramo in ramo svolazza salticchiando. savinio, 3-
con agilità e rapidità da un ramo all'altro. nievo, 1-177
; la prima altro non è che un ramo della basilica sopradetta, la quale (
all'attività missionaria, o che riguarda il ramo femminile delle suore del divin salvatore,
duca di mantova e di monferrato il ramo virile di guglielmo suo avolo, venne
hanno di pazzo e più di furbo un ramo: / spalan- chiam bene gli occhi
2. per estens. fusto o ramo flessibile e ricadente di una pianta,
213: il pettirosso sbadato saltella di ramo in ramo senza pure immaginarsi che in
il pettirosso sbadato saltella di ramo in ramo senza pure immaginarsi che in quella macchia
. calzabigi, 180: acceso ramo di fervente fiamma / per- secutrice
.. / vedo le foglie sul ramo vibrare, / a una a una le
di padova, aveano fatto perdere il ramo destro della brenta che discendeva verso chioggia
, caricando di tutta l'acqua il ramo sinistro di lizzafusina, che sbocca vicino venezia
s'entro vii fogna mai trabocca / ramo d'argenteo fiume, in picciol corso /
. gadda, 6-180: era consultata nel ramo esorcismi, aperture o rotture d'incantagione
(plur. -chi). fuscello o ramo, appena cresciuto o secco, che
rami ultimamente cresciuti vicino alla scorza del ramo. = comp. dal pref.
in legge e broglio e sbroglio nel ramo delle polizze infortuni. -chiarire un'
fa mai questa pianta! prendiamone un ramo per volta per provarci, se non
la mano stretta a pugno lungo il ramo. bronzino, 1-426: o spumate
privo di foglie, rinsecchito (un ramo). papini, i-161: querci
frutto della buccia o della scorza, un ramo o un tronco della corteccia.
, 639: forse sospesa a un ramo, quale io credo / d'udire ancora
ricca e viva, in cui il ramo, da secco, verdeggia. -che
tra le viti si scacciano con il ramo e fiamma di pagliaccia o altra robaccia o
. e letter. cadere, staccarsi dal ramo (una foglia). bergantini
2-37: lui continuò a scalfire il ramo con la lama, poi disse, agro
al modo d'una forcella ricavata da un ramo d'al- ero, potato alle
nascere / scampanellante e perfetto / il ramo senza pianta del mughetto. sbarbaro,
, / ch'amor di visco ciascun ramo abomba. giusto de'conti, ii-5:
tagli e ricuopra. -pezzettino di ramo che avanza oltre l'innesto. soderini
. targioni tozzetti, i-60: il ramo dicesi... rampicante o scandente,
e la verdura / io colgo un ramo di sei fiori adorno: i..
. targioni tozzetti, i-64: dicesi il ramo: rigato, lineato ('striatus,
... 'arteria scapolare comune': ramo che somministra l'arteria ascellare nel cavo
. 'arteria scapolare posteriore o trasversa', ramo della tiroidea inferiore, che si volge trasversalmente
, soggetto nel secolo xiii a un ramo della famiglia aldobrandeschi. anonimo,
scarpante, sm. appartenente al ramo dei conventuali dell'ordine dei frati francescani
. 2. che appartiene al ramo dei conventuali dell'ordine dei frati francescani
e tutti e due si posano su 'n ramo, / snodando il collo del color
, lii-15-206: diede principio al nobilissimo ramo, di dove è scaturito questo gran re
: tu scaglia il tirso e tu quel ramo speza; / tu piglia un sasso
grani tanto grosso che gli scavezzò un ramo grossissimo di quel pino. de marchi
l'arbore descritto da virgilio co 'l ramo d'oro e con le sue parole medesime
. ap na porgono qualche ramo, o agli ebrei per celebrare la
senza tornare in dietro passano all'altro ramo della lumaca che gira sopra quella della
, un esempio formato ridotto, un ramo ormai un po'secco di quella fioritura.
che con una mano tiene un ramo di ulivo, e posa l'altra sopra
, spaccare, spezzare con violenza un ramo, un tronco, una pianta; stroncare
: allato a questo tempio è uno ramo d'oro...; e,
tenimento, / a cui se un ramo de cima se schianta, / sparisce quel
. marino, 117- 5: schiantar ramo o sveller chiodo / non si può senza
spaccarsi, spezzarsi con violenza (un ramo, un tronco, una pianta, anche
sul fiorir si schianta / sì gentil ramo. p. cattaneo, cxx-279: il
secco e di breve durata (un ramo che si spezza, un mobile, un
. rotto di netto, spezzato (un ramo, un tronco); abbattuto
schiantatura, si. spaccatura di un ramo, di un tronco, di un
, 4-34: fece d'un certo ramo uno schidóne. ariosto, i-iv-
, diritto, non nodoso (un ramo, una pianta, un'asta).
di fucile. -in partic.: ramo di sambuco vuotato del midollo e usato per
uno lavezo de preda purché non sapia de ramo, e poi quel vino falò tanto
uno lavezo che preda purché non sapia de ramo, e poi quel vino falò tanto
ramo della meccanica debba risultare... niente
la safena. la prima è un ramo ampio che scende dalla vena grande, il
azzoppare. 2. spezzare il ramo di un albero o il tralcio di
a qualche noce, ne sciancano un bel ramo, e là dalla mezza notte lo
3. strappato, divelto (un ramo). paganino bonafè, xxxvii-137:
ischio. - nervo grande sciatico: ramo terminale del plesso sacrale, con rami
tibiale. -nervo piccolo sciatico?, ramo collaterale posteriore misto del plesso sacrale,
e di lecocq, ma in questo ramo dello scibile il tenente giorgio era un pozzo
amari, 1-ii-106: 1 kaisaniti, ramo sciita, compendiavano stranamente la religione nella
b. tasso, ii-162: ingannato dal ramo / sen vola al visco semplice
ti vengan tribulazioni. -staccarsi dal ramo (una foglia). refrigerio,
refrigerio, xxxviii-128: non nacque fronda in ramo e non se sciolse / senza el
, cioè 'scoscendere', 'sciancare'un ramo. jahier, 85: le ragnatelecariche di
/ il suo bastone, e presso quelloil ramo / di sacro lauro, del cantore,
dante, purg., 28-21: di ramo in ramo si raccoglie / per la
., 28-21: di ramo in ramo si raccoglie / per la pineta in su
l'accingersi a stralciare il più bel ramo di quel complesso indi- visibile di ferrovie
inferiore dell'emisfero cerebrale e il cui ramo anteriore, breve, penetra nel lobo
questo fatto è un fenomeno nuovo nel ramo da cui discendiamo; non fate dunque
304: quando... il ramo verde hai per insegna, / allora malper
2. figur. branca, ramo della scienza. g. cacciavillani [
costumi onesti. / oltre che il ramo al ceppo s'assimiglia, / il
, dalla neve, ecc. (un ramo). soderini, iii-643: potansi
to e brutto; / ma ramo, più prudente e misurato, / lascia
, premendo d'assicurare la continuazione del ramo primogenito e più, in quelle speciali
ombra. -in senso generico: ramo, per lo più disseccato, di
si trascòpolo1, sm. region. ramo reciso. guardò ad uno scopo posto
, spaccatura di un tronco, di un ramo. lastri, iv-197: trovandosi infine
, scorticarsi (un tronco, un ramo). soderini, ii-372: talora
il risultato delle altrui meditazioni sopra ogni ramo dello scibile umano. manifesti del futurismo
ch'a me dinanzi uscendo / di ramo in ramo ti ricovrì e passi, /
me dinanzi uscendo / di ramo in ramo ti ricovrì e passi, / e,
di un albero o di un ramo. 2. abbattimento di porzioni di
23. crescere, allungarsi eccessivamente (un ramo). oliva, 447: chi
eccessivamente cresciuto, troppo sviluppato (un ramo, una pianta, in partic. una
per 'dissero'. -potato (un ramo). trinci, 1-172: trovando
1-172: trovando il sugo la resistenza nel ramo grosso scortato, necessariamente si diverte da
. pavese, 2-69: scortecciavo un ramo o cacciavo cavallette. 2.
della corteccia (un tronco, un ramo, ecc.). landino
bartoli [tommaseo]: la parte del ramo che vi sta dentro scortificata nella buccia
, 2-25: cosimo prese un qualcosa dal ramo e glielolasciò cadere in testa; non capii
quella fucilata! - ha scorzato / un ramo proprio sulle nostre teste. deledda,
/ né corteccia scorzar, né sveller ramo. 2. per estens.
. * excurtìo nesto, mi scoscendesse qualche ramo, gli mossi dietro, co
lume di tanta bellezza sarebbe come uno ramo, il quale la folgore scoscende e
e lo allenta. -svellere un ramo dal tronco. vettori, 156:
e senza staccarsi da esso (un ramo); schiantarsi, spaccarsi (il
impenna, / sgretola in questo un ramo e si scoscende / rotto per lo gran
dell'attaccatura con il tronco (un ramo). daniello, 633: il
). daniello, 633: il ramo di un albero scosceso, rotto e
anche senza staccarsi da esso (un ramo). adr. politi, 1-604
non sfondano: poi vien su qualche ramo non bene attaccato, e si scoscia
città? 9. spezzare un ramo d'albero in corrispondenza dell'attaccatura con
senese anco il cader o romper di ramo o d'arbore senza staccarsi dal tronco
banda di omero gli aveva scosciato il ramo di un leccio. = comp
indumento. 2. spaccatura di un ramo in corrispondenza dell'attaccatura con il tronco
lo più senza esserne staccato (un ramo). viani, 4-126: la
non è che, scossa dal suo ramo, / languisca appiè del tronco.
iacopone, 89-100: perché 'n quillo ramo me alzasse, / scritto era che
e agile. -per estens. ramo corto e flessibile di una pianta.
. centurione, xxx-10-267: già di ramo in ramo e fronde in fronde /
, xxx-10-267: già di ramo in ramo e fronde in fronde / saltellando gli
-tu puoi scuotere, che è su buon ramo:, di chi finge di non
puoi scuotere, che è in su buon ramo ». = da un lat
. lo qualper fir meschiao con monea de ramo si è fachio scuro e vegio,
, cos'è infine? si taglia il ramo! adesso invece i medici non volevano
seccaiòla, sf. tose. ramo secco. p. petrocchi [
seccaióne, sm. tose. ramo secco di un albero. g
frutto. nieri, 3-199: 'seccaione': ramo secco in un albero che del resto
. cagliaritano, 151: 'seccaione': ramo o albero secco. al
d. bartoli, 15-1-61: il ramo di casa kostaka,... non
, iii-22-337: da anseimo, il ramo dei marchesi di savona: dal quale si
. boccaccio, i-3: un picciolo ramo dell'ingrata progenieera rimaso, il quale s'
, 255: uno sechio de ramo. caro, i-322: mise mano a
qualche storta sillaba e secca come un ramo. / codesto solo oggi possiamo dirti,
capulo cum argento et oro et chiovato di ramo cyprio et uno ancora praefericulo. idem
ma secondario e 'per accidens'che quel ramo ha soprafatto questa dependenza.
scolastici. cattaneo, vi-3-90: questo ramo d'istruzione si potrebbe collocare nel pomeriggio
po basso, corre parte verso il ramo di venezia, contra il declivio del
che è tagliato dal tronco o dal ramo, di una stagione o di un'altra
secondogenito di una famiglia nobile o al ramo cadetto di una dinastia regnante.
: il che non è perché un altro ramo, che essi non hanno, abbia
moltissimo il lavoro e manda male meno ramo. baldini, i-758: hanno provveduto
volgar., 3-17: innesterem così il ramo. vuoisi colla sega ricidere prima dove
più la tradizionale geometria di di ramo, frammento d'unghia. classe
nel sinistro), costituita da un ramo di bronco lombare e dal territorio parenchi-
: « ségnatecon cruce / e piglia 'l ramo de la luce, / lo quale è
3-195: a dì 2 maggio nel ramo di vineggia, al ponte di lagoscuro,
, 17-14: segasi... il ramo, e dipoi si ripulisce col segolo
forma che lo possi ben toccare il ramo dell'ulivo, il quale è in
10-3: di nidio uscito, di ramo in ramo [lo sparviero] va seguitando
di nidio uscito, di ramo in ramo [lo sparviero] va seguitando la madre
-per simil. incavo di un ramo, di una radice. bartolini,
incivil tronco selvaggio, / se avvien che ramo a lui gentil si unisca, /
in partic. di alloro, o ramo fiorito, che costituiva il maggio (v
è ronzio d'api / seguenti il ramo fuggitivo; / e il rosso vivo /
ricco di fronde, di foglie (un ramo, un albe sicinio,
.. / in mano tolse un bel ramo d'olivo. -con riferimento
appresso de l'altra, fin che 'l ramo / vede a la terra tutte le
deve somministrare le norme regolative di ogni ramo della legislazione. leoni, 50:
gran pastor, che prima l'idumeo / ramo reporta a mantua con festa / fatica
/ dove la gioia si posa su ogni ramo / ed il pallore fugge da ogni
tirando da uno de'fuochi f il ramo fm, si conduca ad esso dal punto
signora pastorino custodisce... un ramo d'albero sul quale puoi ammirare il delizioso
semitèrete, sm. bot. disus. ramo o fusto di forma pressoché cilindrica.
nel loro complesso vengono considerate come il ramo orientale o asiatico della fami glia delle
si chiamano 'semprevivi'. -per estens. ramo, fronda di una pianta sempreverde.
ha diritto d'iniziativa come l'altro ramo del parlamento, ma essendo esso di
causa propinqua dell'atterazione di questo ramo di ferrara è stata questa sproporzionata positura
delminio, 2-62: senza quello ramo d'oro non si può andar a
voto di ciascun muscolo abbia non un ramo di queste corde ottanta, ma abbia una
o esistenziale. dante, xliii-45: ramo di foglia verde a noi s'asconde
fico, faceva forza per tirare il ramo più alto coi frutti più grassi. e
ben servire': attestazione del buon servigio del ramo femminile di tale ordine, appartenente dell'
in un altro organo o in un ramo, senza il sostegno strativa generale
tiene il sesto in mano per fare un ramo equale all'altro, overo l'un
e chica si trovava a penzolar dal ramo come un pollo dal girarrosto, ma ogni
il governo, volendo favorire quest'importantissimo ramo d'industria, essendo dominato dall'idea di
l'altra, ciascuna in mano tenente uno ramo. 2. seguace; amante
iogge di settembre già propizie / gonfian sul ramo fichi ianchi e neri. savinio
3-254: quel ramoscello, che parte dal ramo di settembre le none era il settimo giorno
fare la bocca di goro, non è ramo di po, ma ramo di ramo
non è ramo di po, ma ramo di ramo di po; e quello che
ramo di po, ma ramo di ramo di po; e quello che già pochi
abbate, che era la settimana, era ramo di ramo di po.
era la settimana, era ramo di ramo di po. 2. settimanale
da firenze [tommaseo]: ebbi uno ramo di salcio verde, grosso più che
di sopra sfessi in croce fra il ramo bene un sommesso. aretino, 9-430:
biet ta che suggelli bene d'un ramo di salcio d'uguale grandezza e grossezza
peristafilino interno. -nervo sfenopalatino: ramo del nervo mascellare superiore che origina filetti
v.]: 'vena sfenopalatina': quel ramo della mascellare interna, che si allontana
e palatino. -arteria sfenopalatina: ramo terminale dell'arteria mascellare interna.
media della dura madre ch'è un ramo della mascellare interna, il quale attraversa il
oppure si tengono relazioni e amicizie; ramo per cui si ha competenza pratica o
tante cose splendide / lento sfogliando un ramo. pasolini, 54: ecco là,
, con partic. riferimento a un ramo. p. petrocchi [s
lvii (1861-x), 318]: ramo della medesima, distinto col nome di
fucileria che, allo sfrascare di qualche ramo nel buio, s'era risvegliata,
il bambini è sfrattato. / trionfa ramo. foscolo, v-370: come metastasio fu
si dirama proteso verso l'alto (un ramo). manzini, 11-87: un
di un albero (o anche di un ramo), specie per potarlo o per
boiardo, 2-4- 15: un ramo d'un alto olmo avea sfrondato, /
. sfrondò nervosamente con la destra un ramo di passiflora. bartolini, 20-78: c'
, sfrondare, la bella tornò sul ramo. pavese, i-501: la vedo procedere
o il fogliame (un albero, un ramo). guido delle colonne volgar.
delle foglie (un albero, un ramo). sannazaro, iv-245:
di sotterra, tenendo in mano un ramo sfrondato d'ulivo terminante in forcina. moravia
mozzo. -staccarsi lentamente da un ramo (la neve). cesareo,
, pendeva appiccato per una corda a un ramo: s'infunava piano piano a destra
faina / che avrà urtato in un ramo / sgattaiolando dal suo buco. de pisis
carico. molza, 1-132: come ramo leggiadretto e lento, / col fascio
il cammino con l'aiuto di un ramo a forca, pestando sotto il tacco
dalla neve. -alleggerire un ramo del carico dei frutti. filicaia,
di pomi han grave / poi ciascun ramo, che del caro peso / paion quasi
piano. -schiantarsi (un ramo). c. dati, ii-ioi
impenna; / sgretola in questo un ramo e si scoscende, / rotto per lo
passando in fretta / sgrolla qualche secco ramo, / per farci udir la tua schilletta
giuocate ». nieri, 312: il ramo del noce è onore; ma ci
lo qual per fir meschiao con monea de ramo si e fachio scuro e vegio chi
qualche storta sillaba e secca come un ramo. -ma sì: bensì (
. 5. ant. ramo secco di una pianta. crescenzi volgar
. iacopone, 88-94: lo primo ramo d'esto encomenzare, / lo qual
.). sierologìa, sf. ramo della biologia che riguarda lo studio delle
trinci, 1-131: produce [il ramo d'olivo] raggruppiti i primi rampolli
aria. magalotti, 21-44: il ramo c d si dilati a tromba nella bocca
dilati a tromba nella bocca d ed il ramo b a comunichi con una o più
: / umilitate era segello / de quisto ramo desprezato. iacopo del pecora, lxxviii-iii-59
avuto luogo in questo e nell'altro ramo del parlamento e dalle specifiche dichiarazioni non
italia, o in questo distretto il ramo di oddone possedè più che altrove
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo. / codesto solo oggi possiamo dirti
fiorentino e toscano si stacca un nuovo ramo, che doveva svilupparsi, attraverso l'italia
un falcetto nella mano destra e un ramo di pino nella sinistra. silvano3
della scissura di silvio. -arteria silviana: ramo terminale dell'arteria carotide interna, che
al popolo: l'uccellino su un ramo, l'aquila con la corona, le
appresso de l'altra, fin che 'l ramo / vede a la terra tutte le
cheli. lanzi, i1-9: in ogni ramo di storia si fa conto degli scrittori
[6-vii-1884], 9: un ramo sinistro quasi intero di mandibola di questa specie
. sinfitogeografìa, sf. bot. ramo della fitogeografia che studia la distribuzione dei
. sinfitosociologìa, sf. bot. ramo della fitosociologia che studia l'accostamento di
un mondo in mano nella sinistra et un ramo di lauro nella destra tron, lii-6-184
'tutto'. sinologìa, sf. ramo della scienza orientalistica che riguarda la storia
sinonimo). sinonìmica, sf. ramo della linguistica che studia la sinonimia,
segmenti di tronco nati dalla gemma di un ramo. 3. inform. insieme
acclivato pilo, cusì denominantilo, uno ramo porrecto faceva una uncatione (nel sinuare
acclivato pilo, cusì denominantilo, uno ramo porrecto faceva una uncatio- ne.
: ecco che l'aurea cetra a un ramo appende / e l'arcade siringa /
mentre, secondo altri, rappresentano il ramo evolutivo da cui derivarono i generi homo
2. boi operazione con cui un ramo margottato viene separato dalla pianta madre per
allo slavismo. cavour, i-50: il ramo più intelligente della famiglia slava, gli
dizionario politico, 299: il terzo ramo è quello delle lingue slave. parlano
dizionario politico, 299: il terzo ramo è quello delle lingue slave. parlano
, 14-87: un pappagallo dondola su un ramo / e s'infuria specchiandosi in un
. nella famiglia era « come un ramo d'olivo in un albero d'olivastro »
e tutti e due si posano su 'n ramo, / snodando il collo del ad
. sociolinguìstica, sf. ling. ramo della linguistica che si occupa delle relazioni
r. cardona, 90: 'sociolinguistica': ramo della linguistica che si propone lo studio
. sociometrìa, sf. sociol. ramo della sociologia che studia i rapporti sociali
160: non è cosa verisimile che un ramo overo un tronco d'arbore abbia tanta
getta la soga a cavallo d'un ramo di quercia da un capo, e dall'
. einaudi, 6-299: un ramo di operazioni che si è sviluppato è quello
, 1-iii-4180: 'somàli': popoli del ramo etiòpico meridionale nella regione (somàlia) fra
si piglia. ibidem, 128: il ramo somiglia il tronco. ibidem, 263
: abitante alcuno / dal fero bosco mai ramo non svelse; / ma i franchi
leteo liquore / e di stigio veleno un ramo asperso / sovra gli scosse [a
aspetta: / cni si sta sovra un ramo a buon riguardo. ariosto, 1-39
soggetti magri. - nervo sopraclavicolare-. ramo del plesso cervicale superficiale con funzione sensitiva
sopra dell'acromio. -nervo sopracromiale-. ramo del plesso cervicale superficiale che raggiunge la
secondario e 'per accidens', che quel ramo ha soprafatto questa dependenza. -oltrepassare
traversa della scapola. -nervo soprascapolare: ramo collaterale posteriore del plesso brachiale che innerva
sopra l'angolo esterno che fa un ramo o una foglia col tronco.
tarso. -arteria sopratarsea mediale di cruveilhier. ramo arterioso dorsale del piede che arriva fino
la troclea. -nervo sopratrocleare-. ramo di biforcazione del nervo frontale. -
. /... / il ramo è che rallevi già sullo stesso fusto /
rallevi già sullo stesso fusto / accanto al ramo spoglio, morte che sopravvieni.
campo. -confluito in un altro ramo di un delta. ann. romei
dei peccati [crusca]: il terzo ramo di orgoglio si è sorquidanza, che
pianta eleggere il vedete / conforme al ramo, se cavar construtto / dié di
. baruffaldi, iii-164: quando il ramo secondo del quintopari s'insinua nel muscolo
della vita, 85: e1 quarto ramo el quale ha la superbia è l'accidia
nascendo flavio vespasiano, nacque il terzo ramo, e crebbe in tanta altezza che con
, ramenghi, sori e mudati in ramo. f. cetti, 1-ii-49: dovette
, mentre spezzavo a un melo qualche ramo fiorito, sorpresi negli occhi di federico un'
giovecca. 6. emesso da un ramo (un germoglio); cresciuto (
ella protese / le braccia a un ramo che di molta fronda / ricco pendeale sopra
. v.]: sospendersi a un ramo. 3. sollevare o tenere
son sospiri. petrarca, 126-5: gentil ramo ove piacque 7 (con sospir
messaggiero, / che d'un arido ramo ha fral sostegno. s. maffei,
in guisa di serpente / ingannò collo ramo / èva, e poi adamo; e
, dal muro sporgere un sottile / ramo di pesco. moravia, ix-107:
fé a salamone la muier sot un ramo. novellino, xxviii-802: alessandro, lo
3. sm. disus. ramo secondario di una pianta legnosa. c
sottobranca, sf. branca secondaria del ramo di un albero. 2
si è diffuso a molte botteghe del ramo e vive tuttora. = comp.
in cui è situata e nervo sottolinguale il ramo del nervo linguale che la innerva)
sua volta ospita l'arteria sottomandibolare, ramo collaterale dell'arteria mascellare esterna.
generalmente alquanto prestigioso, prodotti dello stesso ramo merceologico, ma di qualità e prezzo
ghiandola salivate posta al lato interno del ramo e del corpo della mascella e il
orbita; 'nervo sottoorbitale', il ramo del mascellare superiore; 'vena sottoorbitale',
arteria sottorbitale'e il 'nervo sottorbitale', ramo del mascellare superiore. = comp
bita. dicesi 'arteria sottoorbitale', il ramo della mascellare ini. palasciano [«
società in condizioni di potersi dedicare a qualsiasi ramo od attività che valga a sottrarla dalla
uso della sua forza ragionevole mostra qualche ramo di furore, ma non perciò in tanto
sostien col braccio / al più supremo ramo, e non gli vale, / ché
spaccare una noce messa su di un ramo di larice a sessanta e più passi
di pazzo e più di furbo un ramo: / spalanchiam bene gli occhi per
. graf 5-646: un grande / ramo di lilla spande / la festa de'suoi
disse se avevo sete. piegammo un ramo e lo spogliammo. lui sparava i noccioli
temettero di vedere sparito dall'isola un ramo d'industria e di veder lasciati incolti i
g. tinelli, 214: 'foglia, ramo sparso': che sono distribuiti senz'ordine
: disposte singolarmente in ogni nodo del ramo o del fusto; alterne. lessona
padre o avolo, onde quel tal ramo avea il principio spiccato dal comun tronco.
. iacopone, 89-105: a lo ramo da l'altra parte / me trasse
un'impennata lo sparviero s'è spiccato dal ramo, si staglia sul cielo come un
con una particolarissima vocazione per un dato ramo di scienza, d'arte o d'
partecipate all'universale. 2. ramo di una determinata scienza o arte; disciplina
professione, o all'approfondimento di un ramo particolare di una scienza o di una
argomento, a una disciplina o a un ramo di essa in modo da rivolgersi a
riguardanti una specifica disciplina o un suo ramo particolare (una biblioteca). g
questo consigliare, perocché è più tosto ramo di pazzia e di prodigalità che non
avverso le spenga. molza, 1-132: ramo leggiadretto e lento, / col fascio
alla chiesa,... forse quel ramo primogenito dell'augusta casa non si sarebbe
nanno mai avuto a spellicciarsi con ramo del quale una grande e della sampogna pendeva
(se pure non ispennata) di ramo in ramo, ché non trova posto sicuro
pure non ispennata) di ramo in ramo, ché non trova posto sicuro da
nievo, 541: abbrancandosi ad un ramo che sporgeva noderoso e flessibile, si spenzolò
in gare, in guerre, in un ramo particolare di un'attività artistica.
e in partic. in viticoltura, ramo tagliato molto corto in modo da contenere
e in partic. in viticoltura, ramo tagliato molto corto in modo da contenere una
-numeroso (i nodi di un ramo). crescenzi volgar., 4-12
, 2-90: gli abituati ne sanno il ramo [della linea di omnibus] spettante
. -schiantare una pianta, un ramo, uno stelo. livio volgar
, mentre spezzavo a un melo qualche ramo fiorito, sorpresi negli occhi di federico
-schiantarsi, spaccarsi (un albero, un ramo, uno stelo). - anche
i miei piedi o lo spezzarsi d'un ramo, perché subito accorra tutto inquieto a
-stroncato, reciso (uno stelo, un ramo); che ha il tronco rotto
6-ii-174: la mattina trovai spezzato un ramo della pergola che si estende sul muricciuolo
. ella protese / le braccia a un ramo che di molta fronda / ricco pendeale
o padre o avolo, onde quel tal ramo avea il principio spiccato dal comun tronco
comun tronco. 4. cogliere dal ramo, dal gambo, dallo stelo frutti,
impennata lo sparviero s'è spiccato dal ramo, si staglia sul cielo come un
ischeletriti. 29. cadere dal ramo (una foglia, un fiore, un
in cui si verifica il distacco dal ramo. cestoni, 59: cotesti frutti
organo o parte di organo assile (ramo, brachiblasto afillo, radice) o appendicolare
. -con sineddoche: pianta o ramo o cespuglio spinoso. -al plur.
, che gascuna portava in mano uno ramo fronduto e fiorito e baiando con esso intorno
in un fosso, / me fo un ramo de pruno in man venuto, /
la pula. grafi 4-93: non ramo o fronda si moveva, non spiro /
404: col suo splendido frutto il ramo del mirtillo. -alla splendida:
riferisce alla milza. - arteria splenica: ramo del tronco celiaco diretto alla milza.
de l'altra, fin che 'l ramo / vede a la terra tutte le sue
: ora senza ragno / che farà il ramo e l'ombra tra i due rami
. tasso, 16-11: pendono a un ramo, un con dorata spoglia, /
iacopone, 69-16: lo terzo [ramo dell'albero della contemplazione] sì me
, traendo a sé la linfa (un ramo, una radice).
sporcata di verde, è appesa al ramo. e. cecchi, 7-46: la
, 8-17: si posan la notte sul ramo sporgente / civette a migliaia. moravia
, 1-91: sotto l'ombra che ogni ramo annoda, / la passeretta gracchia e
che una sterile montasse a spracchétta al ramo ai un albero sotto il quale il santo
spino, stecco appuntito; fuscello spinoso; ramo o arbusto spinoso, sterpo.
gramente attorno a una pietra, un ramo sprofondato. più che cinquanta braccia.
. 9. nodo di un ramo. crescenzi volgar., 5-8:
., 5-8: se vorrai porre il ramo [del cedemo], non lo
; che inizia lo sviluppo (un ramo). imperiali, 4-105:
, si secca e lascia nudo il ramo. tassoni, xvi-421: se il frutto
superiore di un fusto o di un ramo; cimatura. paoletti, 3-60:
croce. -punta acuminata di un ramo. montale [hudson], 278
il tronco di un albero 0 un ramo. siri, 23: questo ultimo
giovane i zingara / squarciare / un ramo / battendo / con l'ascia / sonora
divelto, spaccato (una pianta, un ramo). caro, 11-212: in
si può credere cne egli n'abbia un ramo; e per ciò v'ha ciurmata
da ballovardi moderni, bagnata da un ramo del reno ed altri canali, celebre
stabile sì, come la foglia in ramo. boccaccio, i-447: signori, la
: il fatto sta che per un sol ramo, quello dei risi, si verificherà
altra. petrarca, 127-30: in ramo fronde', over viole in terra / mirando
impennata lo sparviero s'è spiccato dal ramo, si staglia sul cielo come un'
quinto sì me disse - che 'n tal ramo più non staìsse, / ma a
sardonici, o in pigre starnazzate da ramo a ramo, gracchiavan corvi, aggiungendo
o in pigre starnazzate da ramo a ramo, gracchiavan corvi, aggiungendo profondità e
dizionario politico, 691: statistica': ramo della scienza politica, scopo del quale
iacopone, 69-119: puoi nel quarto ramo entrai, -en dui stati me trovai
); secco (una pianta, un ramo). monti, 18-475: quelli
privo di foglie e fiori (un ramo). viani, 13-242:
che ha l'aspetto di stecco (un ramo). montigiano, 136: lo
apporto di miglioramenti e innovazioni nel proprio ramo di attività (o, anche, in
l'altra parte puse mente, / vidde ramo ante me piacente: / passanno la
. tansillo, xxx-3-197: or nobil ramo a tronco vii s'accoppi; / or
sterpe. marino, 13-247: havvi il ramo che sterpar dal piano / fé la
, divelto (una pianta, un ramo); devastato (una coltivazione,
quanti alberi di mmiglie nobili sterpati senza un ramo? salvini, 15-4: l'api
sasso in questi monti, / non ramo o fronda verde in queste piagge, /
2. ramoscello o pezzo di ramo secco. ceresa, 1-830: non
col tronco un angolo retto (il ramo di un albero). 0.
ippocrate... al giudizio di pietro ramo, d'autorità la presenza di
liquore / e di stigio veleno un ramo asperso / sovra gli scosse. chiabrera,
stiloideo': nome dato da soemmering al secondo ramo che fornisce il facciale. 'muscolo stiloideo'
v.]: 'arteria stilomastoidea'dicesi quel ramo dell'auricolare posteriore o dell'occipitale,
, nel cui marmo è scolpito un ramo di stipa, al quale sono appesi due
veggo come poter chiamarlo suo discepolo e ramo di quello stipite. lucini, 11-356:
al punto di connessione delle foglie sul ramo. c. e. gadda, 21-136
si fa anche per stirpi in ciascun ramo, e fra i membri del medesimo ramo
ramo, e fra i membri del medesimo ramo la divisione si fa per capi.
bencivenni [tommaseo]: lo secondo ramo, che nasce dallo stocco di superbia
diogene, il cui cinismo si fu un ramo dello stoicismo. vico, 4-i-803:
stolóne2, sm. bot. ramo laterale più o meno sottile, talvolta
bucciuolo o anello; si storce il ramo domestico, poi si taglia per cavarne l'
. 3. piegamento di un ramo o di una struttura di sostegno o
stormio pur ode, / o se 'l ramo natio scuote una belva, ella fugge
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo. -sbagliato, travisato (
; che porta poche foglie (un ramo). trinci, 1-105: vedendosi
6-ii-964: essendo che il suddetto germoglio ramo maestro siasi fatto grosso e capace di ricevere
stralciati da questa. -separare il ramo di un'azienda dalla società di cui
), agg. staccato da un ramo o da una pianta. lastri,
: mi si ruppe sotto de'piedi un ramo indebolito dagli anni e, menando del
il seicento... fu in ogni ramo dell'arte e del pensiero, e
ii-208: jacomini, come uccello strappato al ramo da una raffica di vento, volò
e uccelli strappati al pigolio / di ramo in ramo filano tra la perdita / di
strappati al pigolio / di ramo in ramo filano tra la perdita / di foglie
simil. contorto (un tronco, un ramo). d. battoli, 11-3
parti dello ausonico corno ancora un picciolo ramo della ingrata progenie era rimaso, il
. agric. ant. che lascia al ramo o al tralcio un ridotto numero di
metà, / al nido cullato dal ramo ospitale / rivola [l'uccello] a
, 100: ivi non foglia / in ramo la stridente aura percote. fantoni,
3-95: un tarlo lavora febrile in un ramo / di noce. col suo maledetto
va il cammino con l'aiuto di un ramo a forca, pestando sotto scomparii
refrigerio, xxxviii-128: non nacque fronda in ramo riferimenti brunelleschiani, quando viene a stringere
29. disus. far scorrere un ramo fra le dita della mano per coglierne
v-185: un mandorlo fiorito sporgeva un ramo attraverso la finestra. io lo stroncai
tose. che si può staccare (un ramo) o spezzare facilmente (un albero
vi potesse venir, lo strepo [un ramo dell'adige] con teren da una
lasciò liberamente fuggir dall'amore. ramo -gorgogliare le parole o la voce
spallanzani, 4-iv-365: legato un grosso ramo venoso ombelicale, il sangue rimasto tra
un oggetto); nodoso (un ramo). fr. colonna, 3-11
vegna, / che, discendendo poi di ramo in ramo, / anzi ch'arrivi
che, discendendo poi di ramo in ramo, / anzi ch'arrivi in me sia
[s. vj: 'strutturistica': quel ramo della mineralogia che studia le strutture cristalline
0. rucellai, 2-285: il ramo [della vena basilica] succutaneoal tubercolo interno
risentire il movimento o il progresso di ciascun ramo di studi, quanto il suo subietto
pascoli, 1325: videro ad un ramo / pendere un lungo grappolo, che spesso
, 3-59: ho da mostrarti ogni tuo ramo, il cui / valor la stirpe
. alamanni, 6-11-106: ad un ramo d'un arbore sublimo / la mia
livido della neve. -prolungarsi (un ramo). leonardo, 2-433: non
2-433: non diminuisce la grossezza di nessun ramo dallo spazio che è da foglia a
foglia; la qual grossezza manca al ramo che succede insino all'altra foglia.
levano questa così fatta vermena di in sul ramo grosso ch'esce di terra. tanaglia
(anche con valore appositivo nell'espressione ramo succhione). trinci, 1-230
(anche con valore appositivo nell'espressione ramo succióne). 0. targioni
della clavicola. -arteria succlavia: ramo arterioso che irrora gli arti superiori e
di zolfo, aspersione di acqua col ramo di alloro. bacchetti, 2-xxii-183:
soderini, iii-171: se 'l tronco o ramo, in su che s'ha a gellato
targioni tozzetti, i-64: dicesi il ramo... sugheroso... quando
viene a discutere senza nozioni preventive sopra un ramo qual è quello dei tabacchi, che
elei stomego. 6. ramo, tralcio o fronda considerata superflua per
rapporto a uno sviluppo equilibrato (un ramo, un germoglio). palladio
. a. l. è supponibilmente il ramo più esile dell'intera pianta.
non sussista che in se medesimo quindi un ramo d'albero non può dirsi un supposto
ei si sostien colbraccio / al più supremo ramo e non gli vale. -posto
o. rucellai, 2-294: il quinto ramo si è la vena surale, che è
dire 'iddio mio'; donde esca il ramo della sucitazióne di laza- ro, dove
piogge di settembre già propizie / gonfian sul ramo fichi bianchi e neri, / susine
addirittura. 2. divellere un ramo da una pianta; cogliere un fiore
abitante alcuno / dal fero bosco mai ramo non svelse. f. f. frugoni
); staccato dal tronco (un ramo) o dallo scoglio (il corallo)
le sverze che tengono ferma la stoia al ramo. 2. per simil.
un albero) o alla punta (un ramo); scapezzato. b.
-letter. staccato dal tronco (un ramo). bracciolini, 1-18-50: fiaccole
vi frusto con la svirgola » cioè un ramo flessibile di salice, e tutti i
. region. battere qualcuno con un ramo o con un bastoncino flessibile. panzini
). calvino, 11-62: di ramo in ramo si tende una rete di filamenti
calvino, 11-62: di ramo in ramo si tende una rete di filamenti che
. berchet, 17: chi un ramo, un cespuglio, chi svolta / dalle
, 2-37: si sedette su un ramo del gelso più in su di me e
nelle 3. per estens. ramo tagliato; albero mozzato. due taiuole
- agric. disus. ramo tagliato per farne una mar- acer.
chiamava giuanni. un giorno mentre tagliava un ramo di quercia, il ramo gli cascò
tagliava un ramo di quercia, il ramo gli cascò addosso. = comp
faenza. tansillo, xxx-3-197: or nobil ramo a tronco vii s'accoppi; /
204: tucti quelli che tagliassero alcuno ramo, per piantare o incitare, non sia
-troncato dalla pianta, mozzato (un ramo). pigafetta, 178: retomando
un innesto (una sezione di un ramo o di un fusto). - anche
fratelli. 2. ant. ramo d'un albero impiegato per fame una
2-95: mi sorprese che tagliuzzavo un ramo sotto i salici. -
degli emisferi, dei talami ottici, del ramo ottal- mico del quinto paio, e
. tàlea), sf. pezzo di ramo o di stelo con gemme o con
c. bassi, cxxxiii-992: questo ramo di quercia, / come un prezioso e
primo sviluppo di una pianta o di un ramo. castri, ii-235: si è
piccioli e grandi, computà uno di ramo et uno d'ottone n. io.
fa ravvisare nella dottrina di tao un ramo parallello e originariamente identico al buddismo primitivo
fa ravvisare nella dottrina del tao un ramo parallelo e originariamente identico al buddismo primitivo
pintemo d'una grande scatola trasformano un ramo in una foresta, un soldatino di piombo
/ il chiaro sangue e di secondo ramo: / convien ch'i'sudi in questa
di medicina, 283: 'arteria tarsica': ramo della pedale. 'articolazioni tarsiche': quelle
tecnopsicologìa, sf. psicol. ramo della psicologia che studia l'uomo in
i romani, fiaccola ricavata da un ramo tagliato del pino selvatico, usata prevalentemente
petrarca, 207-36: come augel in ramo / ove men teme ivi più tosto è
'tempàrio': manuale che in un determinato ramo della produzione industriale indica i tempi-base di
dibattevano e dentro vi tritavano un ramo tenero di fico, acciocché quel latte
semplicemente tempico, sm.): il ramo di lauro che ogni anno un
tempra il gran fervore estivo / o ramo o tetto che spessa ombra fanno. fazio
redure ad 7 leghe. domando quanto ramo li doverò giognare. tieni questo modo
fu chiamato nigir e che egli sia un ramo del nilo. alfieri, -21
del fico, imperò che, quando il ramo suo è tenero e le foglie nate
tenimento, / a cui se un ramo de cime se schianta, / sparisce quel
. 3. per simil. lungo ramo ricurvo, tralcio pendulo. landolfi,
. ariosto, 1-25: con un gran ramo d'albero rimondo, / di ch'
-che si trova all'apice del ramo o del fusto (un fiore,
disus. che si trova all'apice del ramo o del fusto (un fiore,
è uno dei fondatori ai questo importante ramo della scienza. f. savorgnan di
numero di tre attorniano il fusto o ramo. 6. vezzegg. scherz
vanni e a manino fratelli figliuoli che fuoro ramo da vico da calende novenbre cccn e
un concetto poco simpatico degli operatori del ramo [giornalistico], come di chi terziarizzi
afflosciarsi. -proteso orizzontalmente (un ramo): infisso perpendicolarmente nel muro (
e sparivano nei negozi o in qualche ramo laterale. -intensamente attento, assorto
sconfitto. buonafede, 2-iv-268: nel ramo d'oro sono figurati i rami di mirto
, perché l'albero vigoroso ha sempre qualche ramo più lungo dell'altro.
in quaresima, con lasciarvi un solo ramo per vite fatto a tirella il più
con due occhi fra la ligatura del medesimo ramo e la testatura della vite.
se tu la fa in testo de ramo, la vole poco foco; in testo
mare. ungaretti, iv-41: di ramo in ramo fiorrancino lieve, / ebbri di
ungaretti, iv-41: di ramo in ramo fiorrancino lieve, / ebbri di meraviglia gli
, / trigenito, di giove arcano ramo, / primogenito, beo, padre de'
fagiuoli, vi-46: bada che un ramo sia / d'allor, ch'è il
; / non d'altro che sia ramo di pazzia. -personaggio, fatto
/ né vedo in questi boschi fronde in ramo, / che nanzi non mi sian
6-53: i confidenti di più fiducia nel ramo unghie lunghe, adeguatamente titillati, avevano
a infestarla. patrizi, 3-303: il ramo di vinegia veementissimamente si profondò da principio
duolo acerbo e rio; / col ramo molle dell'onde d'oblio / torrai la
gli allighevi,... furono un ramo di quella gran famiglia tolteca, che
stralcia. 3. scortecciare un ramo per l'innesto. crescenzi volgar.
malatesti, 1-153: sola electa dal superno ramo / fusti a descender giù nel picciol
tonètica, sf. ling. ramo della linguistica che studia le variazioni di
5. anat. anatomia topografica: ramo dell'anatomia in varie regioni; topologia
torce. -fiaccola formata da un ramo resinoso, in partic. di pino
anno fino a sette gli cresce un ramo. arici, i-162: sento commosso /
adotto, 3-443: fu poi misurato il ramo del po di venezia, alla bocca
, / c'amor di visco ciascun ramo abomba: / ca no gli vai,
in sul fiorir si schianta / si gentil ramo; e ben preda altra e tanta
/ bello essempio di fede, un ramo, un nido, / e se l'
. tortore, abr. tertorè 'pezzo di ramo troncato', da un lat. volg
. riferimento a una pianta, a un ramo). cellini, 663: dipoi
0. targioni tozzetti, i-61: il ramo dicesi... tortuoso...
della lussuria. -piegatura di un ramo attuata per guidarne la crescita e favorirne
tortura, la quale, partorendo il ramo, si viene a biforcare. targioni pozzetti
vite, ma di spine e di tossicoso ramo. soderini, iii-617: è legname
da toscano ceppo / traggi millesmo il ramo, o perché tu / trabeato saluti
una coppa d'oro, di un ramo di albero, o altra simil cosa,
, tràlace), sm. bot. ramo giovaneun bottegaio che arricchì col zampone di modena
simil. getto novello di una pianta; ramo infruttifero. algarotti, 1-i-33: discreti
rampicante o molto lungo e ricadente; ramo fiorito. beltramelli, ii-61: piegati
di una famiglia. - anche: ramo di una casata; linea di sangue.
2-i-128: per lo più si secca il ramo dell'albero non perché l'altro gli
forte che potea. -tendere un ramo, un tralcio per farlo crescere in
ch'io la turi? -derivare un ramo secondario da un fiume. -anche:
le pere nell'arbore, là ove 'l ramo n'ha tante che al maturar nocessero
navigazione di bologna (che è un ramo del reno) dalla chiusa, che trattiene
2. per simil. ramo, tronco di un albero posto di
, i-737: il nearcho che ha il ramo di palma sotto il piede nudo e
oscillazione di un oggetto, di un ramo, di una foglia, della superficie
forma di fiore usamento, di un ramo, di una foglia o, anche,
col fascismo e miravano a sostituire il ramo primogenito. gobetti, 1-i-741: i
v. deflazione1. -diritto tributario-. ramo del diritto che regola la natura dei tributi
]: 'tricotomo': aggiunto di tronco o ramo che si divide costantemente in tre rami
tre gemme (una pianta, un ramo). landino [plinio]
: riposò quella notte la gente sul ramo istesso della selciata, di cui si erano
. anch'io tornavo trionfante recando il ramo e il palmizio. calvino, 2-73:
avea il cappello, / e un ramo s'era appuntato / di semprevivi all'occhiello
/ il chiaro sangue e di secondo ramo / convien ch'i'sudi in questa polver
estremità. magalotti, 21-44: il ramo cd si dilati a tromba nella bocca
tromba nella bocca d, ed il ramo ba comunichi con una o più palle similmente
3-151: ella portava come un peso il ramo di 1986], 2:
il recidere dal tronco di una pianta un ramo o le radici; potatura. -
, troncativo... [è il ramo] quando si rompe e si tronca
dal tronco di un albero (un ramo). crescenzi volgar., 4-13
). reciso dal fusto (un ramo); spiccato dallo stelo (un fiore
padre o avolo, onde quel tal ramo avea il principio spiccato dal comun tronco o
baleni degli scoppi. -fusto o ramo potato o tagliato per praticare un innesto
nel tronco ower pedale, e preso il ramo di sopra, nel suo troncon si
: i confidenti di più fiducia nel ramo unghie lunghe, adeguatamente titillati, avevano fatto
degli emisferi, dei talami ottici, del ramo ottal- mico del quinto paio, e
dapimo degli anguli ussiva uno porrecto di ramo, in suso gam- psado.
per cagione della struttura dicesi [il ramo]: tubulato o fistoloso o vuoto
impennata lo sparviero s'è spiccato dal ramo, si staglia sul cielo come un emblema
sostien col braccio / al più supremo ramo e non gli vale: / che soverchiano
certi con le marze e con il ramo, come la ruta, l'origano,
. muse padovane, lxv-311: tra ramo e ramo una gran turba vede /
muse padovane, lxv-311: tra ramo e ramo una gran turba vede / di pastora
grosso e questo tronco o principio del ramo, è il buono; le sue foglie
. turcophobe. turcologìa, sf. ramo dell'orientalistica che studia la lingua e
in forma che lo possi ben toccare il ramo dell'ulivo, il quale è in
che svolge le proprie mansioni in un ramo dell'amministrazione statale. mamiani, 9-227
vi fossero. leonardo, 2-444: ogni ramo e ogni frutto nasce sopra il nascimento
guarda la sua forma / con breve ramo, umile e depresso. alamanni, 5-4-
(una lingua, che appartiene al ramo ugrico del gruppo linguistico ugro-fìnnico e che
3. disus. piccola parte di ramo che resta sull'albero dopo una potatura
bot. che è formato da un solo ramo. -cima unipara: che termina con
opera e coll'esempio altrove in questo ramo di utile rurale economia. 3
arresta. calvino, 11-62: di ramo in ramo si tende una rete di filamenti
calvino, 11-62: di ramo in ramo si tende una rete di filamenti che il
n'era un'altra, appesa allo stesso ramo, ma tirata su con un nodo
d'i mortali è come fronda / in ramo, che sen va e altra vene
. il conciliatore, ii-610: il ramo su cui fiorisce la rosa; vacilla e
alla vagina. -arteria vaginale-, ramo dell'arteria ipogastrica che irrora la vagina
padre, e dalla madre / crescente è ramo in nobiltà fiorita, / desiato,
di privativa e di favore in qualche ramo di commercio, di defalcazione di dazi ne'
che la congregazione si dichiarasse un semplice ramo dell'ordine benedettino, alla stregua dei cluniacensi
è sì morta / che non da ramo foglia al suolo cade, / si che
, apparato cardiocircolatorio. -chirurgia vascolare, ramo della chirurgia che si occupa delle patologie
invecchiata di qualcosa. -in partic.: ramo indurito, lignificato, infruttifero. -
antropol. razza veddide. appartenente al ramo degli australoidi, è caratterizzata da bassa
). patrizi 3-303: il ramo di vinegia veementissimamente si profondò da principio
quel dio che queta ogni rancura / col ramo che di lete intinse al lago.
, imbuto'. proverbi toscani, 27: ramo corto, vendemmia lunga. ibidem,
vento stretto, fummo rapiti dentro un ramo del nume. -vento di fortuna
ventricosus) ingrossato e rigónfio [il ramo] come nella cipolla. 2.
, di fogliame (un albero, un ramo, ecc.). bellori
di fogliame (un albero, un ramo, ecc., anche con riferimento a
i gruppi, / ed i princìpi del ramo novello. spallanzani, 4-ii-428: quanto
. dante, rime, xliii-43: ramo di foglia verde a noi s'asconde /
canna. 2. ramoscello, ramo per lo più giovane e sottile;
. vermenèlla, sf. ant. ramo secondario di una famiglia, di una
ha colore rossastro (un terreno, un ramo di arbusto, il fogliame autunnale)
forma arcuata. - arteria vertebrale, ramo collaterale dell'arteria succlavia che irrora il
vescicale). - arteria vescicale inferiore, ramo del raccomandare a mad.
al vespro, portante in becco uno ramo d'olivo. cennini, 106: se
po', dice tito, principalmente nel ramo vestiario. -ant. deposito di abiti
esercito (e vestiario ed equipaggiamento è il ramo dei servizi di commissariato militare che li
universitaria che fornisce la laurea in tale ramo medico. la stampa-tuttoscienze [9-ii-1994]
soprappresero dolori colici. 2. ramo particolarmente sottile e flessibile di tale pianta
secondo che è tagliato dal tronco o dal ramo, di una stagione o di un'
tante miglia è il viaggio che fa questo ramo del po. ann. romei,
irrora la faringe. -nervo vidiano: ramo nervoso composto di fibre motorie e simpatiche
: 'vidiano':... nervo, ramo del ganglio sfenopalatino che si dirige al
disegnare la vignetta con l'uccello sul ramo e io affacciato e tutti gli altri a
/ su 'l ricco tronco il nobil ramo allega; / vedete com'ei piega /
, schietto e fruttifero (unaianta, un ramo); che si diffonde, che prolifera
b. pino, 1-44: un ramo levato dall'arbore selvaggio, e mestato
. -per simil. virgulto, ramo di una pianta. bergantini, 355
essere usato per lavori di intreccio (un ramo in partic. di una specie di
vìmine (vìmene), sm. ramo flessibile di alcune specie di salice privato
sm. ant. e letter. ramo, bacchetta di vimine (o anche di
al cenerognolo, liscio, sottile di ramo, cinto di spessi nodi, e odoriferissimo
tenzon. petrarca, 127-29: in ramo fronde, over viole in terra / mirando
: abitante alcuno / dal fero bosco mai ramo non sta diva inclita figlia /
, per poco non la mordeva. un ramo e la prontezza nel ritirare la gamba
al vespro, portante in becco uno ramo d'olivo con le foglie virenti.
.). virgulto, sm. ramo giovane che nasce in una pianta legnosa
pianta); ricco di foglie (un ramo). s. gregorio magno volgar
. letter. verdeggiante, rigoglioso (un ramo, una pianta). lucini
la prole, la discendenza, il ramo di un casato). fontano,
che mandino fuori un rampollo, o ramo con qualche frutto che si taglia via,
in mille parti tesi / augelli imprigionar fra ramo violentissimo, d'odio, di gelosia
ribrezzo, di non so che ale ramo. batacchi, ii-267: qual cacciator che
bella pace del limosino, erano un ramo cadetto di quelli di comborn. bacchelli,
riuniti in pannocchie. -anche: tralcio o ramo di tale pianta. novellino
tasso, 16-11: pendono a un ramo, un con dorata spoglia, / l'
: la zucca in terra coi viticci il ramo / alto cercava per salire al cielo
donna alata che reca in mano un ramo di palma. cellini, 2-37 (
pescator, o all'esca / ch'in ramo alcun de le sue rive nasca.
pastor tempra il gran fervore estivo / e ramo e tetto che spessa ombra fanno.
, scortecciato (un tronco, un ramo). vittorini, 1-24: dal
rappresentazione parte verde e viva di un ramo, oltre il seccume. pittorica sia a
quella effettuata, impugnando al centro un ramo a due pale, le quali vengono
. che appartiene alla popolazione finnica del ramo orientale che vive nella vallata settentrionale degli
parlata da tale popolazione, appartenente al ramo ugrico del gruppo uralico. = dal
quindi gli augelletti a gara / di ramo in ramo voleggiare isnelli. 2
augelletti a gara / di ramo in ramo voleggiare isnelli. 2. trascorrere
qualche storta sillaba e secca come un ramo. / codesto solo oggi possiamo dirti,
. sp. (7): quel ramo del lago di como, che volge
volitivo, come carità e ciascuno suo ramo, non può porre nella volontà, essa
, non si può prevedere su che ramo potrà andarsi a posare. calvino, 12-204
non è opportuno, ma vi è un ramo di pubblica amministrazione in cui il sistema
, piegare ad arco un oggetto, un ramo. lastri, ii-70: usandosi fra
il punto o il tratto in cui il ramo o il tralcio presenta una curvatura o
targioni tozzetti, i-60: dicesi [il ramo]... volubile quando sale
.. fece dell'analisi volumetrica un ramo speciale della chimica analitica.
de questo malapolanda getta un certo ramo che getta fiori a modo de un
: si fa tagliando il tronco o ramo dell'albero orizzontalmente sino alla metà della grossezza
, 173: per danneggiare un nostro ramo i nemici, diedero fuoco a qualche barili
la commessura labiale. -nervo zigomatico: ramo del nervo mascellare che innerva la ghiandola
zimotècnica, sf. biochim. ramo della chimica che studia la fermentazione.
di san brandano, 210: su ziascun ramo de tuti s'iera frati maduri e
), sm. dial. parte di ramo che resta attaccata al tronco dopo una
di san brandano, 210: su ziascun ramo de tuti s'iera fruti maduri e
. zootecn. in ostricoltura, pezzo di ramo su cui si fissano le larve di
, dopo ogni frullo, da un ramo all'altro della primavera. calvino, 20
. zoologìa, sf. ramo della biologia che ha per oggetto lo
grande abbondanza, perché formavano un importantissimo ramo di commercio. -dolcetto nuziale
studio chimico della fertilità del suolo: ramo della chimica agraria molto sviluppato in russia dove
: 'ammoniti': antico popolo semitico del ramo arameo. 2. che è
per essere adibito a margotta (un ramo). annosità, sf.
archeometrìa, sf. archeol. ramo dell'archeologia che ricorre nell'analisi dei
niente di vergognoso, quindi. ma il ramo d'oro era il peggior ristorante di
per ottenere il monopolio di un dato ramo di produzione. p. saraceno
cladofìllo, sm. bot. fusto o ramo appiattito. = voce dotta, comp
3. riunione programmatica degli operatori del ramo commerciale di un'azienda. -in senso
., nome assunto a indicare il ramo orientale della famiglia linguistica camitica, a
ecotossicologìa, sf. medie. ramo della tossicologia che studia gli effetti tossici
radici bulbose; scortecciare una pianta, un ramo. -anche intr. con la particella
'uccidere'. etnofarmacologìa, sf. ramo della farmacologia che studia i rimedi e
cardona, 37: etnolinguistica... ramo della linguistica che si propone lo studio
etnomedicina, sf. medie. ramo della medicina che studia le forme patologiche
. etnopsichiatrìa, sf. psicol. ramo della psichiatria che studia i differenti aspetti
da alessina. fitoastrologìa, sf. ramo dell'astrologia che studia gli influssi delle
. fitonimìa, sf. ling. ramo dell'onomastica che studia i nomi delle
. fluidostàtica, sf. fis. ramo della fìsica che studia i fluidi in
e di suggerimenti pratici vantaggiosi per ogni ramo dello scibile e delle attività umane. atlante
la foglia autunnale prima di staccarsi dal ramo. = comp. di impressionistico
di vino fasullo. l'imballaggio è un ramo importante dell'industrial design. grazia [
. 3. sm. ling. ramo delle parlate eschimesi di canada, alaska
mi occupavo della direzione di tutto il ramo... non c'è in italiano
, 25: il menù del planet di ramo prevede gamberetti anneriti, nachos texani,
nipiofarmacologìa, sf. farmac. ramo della farmacologia che studia la reazione ai
consorzio o cartello di imprese dello stesso ramo. = voce ingl., deriv
voce tupì-guaranì. piramidologìa, sf. ramo della medicina naturale che utilizza a fine
proteòmica, sf. biol. ramo della genetica che si occupa dell'analisi
approvato nella legislatura precedente da un solo ramo del parlamento. -ricupero di un candidato
. sociosessuologìa, sf. psicanal. ramo della sessuologia che si occupa dei disturbi
i sessanta maggiori specialisti di questo giovane ramo dell'astrofisica sperimentale si sono incontrati a capri
. l'appollaiarsi di un uccello su un ramo, un piolo, ecc. per
. 2. che lavora nel ramo assicurazioni. magris, 12-22: di
15 giorni per avere via libera nel ramo delle assicurazioni. assiette / as'sjet
imprese per ottenere il monopolio di un dato ramo di produzione. la repubblica
. r cinologìa, sf. ramo della veterinaria che si occupa dello studio
in parte come megafono. consiste in un ramo di eucaliptus lungo un metroemezzoe largo unadecinadicentimetri
ha resa obbligatoria quella scempia ortografia nel ramo d'amministrazione che disamministra, dove, pena
f. de filippi, 66: il ramo degli eopiteci (scimie dell'antico continente)
della sua discendenza. – anche: ramo della biologia molecolare che studia tale attività
. r etnofarmacologìa, sf. ramo della farmacologia che studia i rimedi e
folk. r etnomedicina, sf. ramo della medicina che studia le forme patologiche
. r etnopsichiatrìa, sf. ramo della psichiatria che studia i differenti aspetti
braccio sinistro di ogni danaide sporgeva un ramo d'ulivo = comp. dal pref
. r istochìmica, sf. ramo dell'istologia specializzato nel riconoscimento qualitativo e
« panorama », 16-i-1981]: quel ramo, un po'specifico dell'abbigliamento,
classiche coperture incendio e furto, del ramo auto rischi diversi, aggiungono la kasko
. che appartiene a una popolazione del ramo meridionale del ceppo tunguso, nota per aver
or mi si oppone / il papa ramo e quella sua pretaglia / che pretende,
del terreno, qua una pietra là un ramo, tutti gli abituali e tormentosi pensieri
indiano. r sinologìa, sf. ramo della scienza orientalistica che riguarda la storia