g. gozzi, iii-228: io mi rammaricava grandemente e non senza lagrime di compassione
: vedendo il re ch'e'si pur rammaricava, teneasi morto, ché noi potea
, sentendo prossima la morte, si rammaricava con un balbettìo fievole, perché non voleva
che il poeta durante l'ultima malattia si rammaricava di non aver potuto condurre in porto
colpo, povero figliuolo! * si rammaricava piano il bertone, contemplando tra le
faziosa. montano, 85: si rammaricava assai che le sue letture lo avessero
cui parendo incomportabile tanta enormezza se ne rammaricava, rispose: « di che guaite voi
cui parendo incomportabile tanta enormezza se ne rammaricava, rispose: « di che guaite
tal mutazione, / e ne'sembianti si rammaricava. musso, ii-71: quando la
petto a lui quella affamatissima nobilea, rammaricava seco stesso che que'bocconi squisiti andassero
ammirandone la fierezza ombrosa e selvatica, si rammaricava di non poterla domare, ché essa
dar nome,... si rammaricava... d'avere (con riverenza
il vecchio pievano che... si rammaricava di non potersi alzare dalla scranna.
: nello scendere la scala sospirava e si rammaricava per questo problematico viaggio di piacere verso
seggiolone, gli occhi chiusi, si rammaricava dentro di sé di non esser morta.
povero gatto sperso... si rammaricava presso la inferriata di una cantina.
, i-12-19: rimasta sola, talvolta si rammaricava così: « eccomi ammalata, ma
mare sportavano in fuon, si doleva e rammaricava d'essere stato egli cagione di così
fusse stato battuto, mai non si rammaricava, né si richiamava solo d'una
la fierezza ombrosa e selvatica, si rammaricava di non poterla domare, ché essa
, tre tutto rincara », si rammaricava la bonina. bianciardi, 4-83: me
« povera steliuccia mia », si rammaricava scalando il letto. -essere disposto
dì a lei di lei amorosamente si rammaricava. galileo, 3-4-505: per non
dar nome,... si rammaricava né poteva sopportare d'avere (con
a me, francesco de lizo si rammaricava che un artista principe così magnificamente sensuale
fogazzaro, vi-168: don giuseppe si rammaricava di questi guai, ma non vedeva
seneca volgar., 2-71: io mi rammaricava della mia isfor- tuna e, come
mare sportavano in fuori, si doleva e rammaricava d'essere stato egli cagione di così