avvilita sotto il dominio dispotico non si rammarica in vedere che l'italia si è
punto non si sente, né non si rammarica, anzi crede essere grande signore.
egli uccella per grassezza; e'si rammarica di gamba sana'. crusca [s
dì e notte si lamenta e si rammarica, ha bene donde con grandissima ragione
alcuna si duole, si lagna, si rammarica. tasso, 1-51: or,
1-50: il terzo è quando si rammarica di alcuna servitudine o cosa laida o vile
diretto della cosa per cui ci si rammarica. petrarca, 267-1: oimè il
senso concreto: ciò di cui ci si rammarica. ferd. martini, 5-15:
: chi agisce in modo precipitoso si rammarica poi lungamente per gli errori compiuti.
egli uccella per grassezza, e'si rammarica di gamba sana. g. m.
pigolone': chi, avendo assai, si rammarica d'aver poco. note al malmantile
in prigione, / s'e'si rammarica, non ha ragione. idem, 385
sudiciume: altrimenti anch'egli si rammarica e protesta: « ma guarda questa
volponi, 3-214: in altri momenti si rammarica di non essere il signore proprio per
nella gran giornata di mursa. rammarica, sf. ant. lagnanza, rammarico
che si compiange », cioè si rammarica. marsili, 22: gemere in latino
, / che a rimirarlo sol il cuor rammarica. foscolo, iv-419: diriggi le
150: l'orgoglio di genitore si rammarica che il figlio- fratello sia cosi suo
, 1-50: il terzo è quando si rammarica di alcuna serritudine o cosa laida o
fanciullo battuto da un altro se ne rammarica al padre, disonestissima cosa pare, s'
in prigione, / s'e'si rammarica, non ha ragione. = comp
il sudiciume: altrimenti anch'egli si rammarica e protesta. 6. invocare,
2. per estens. che si rammarica per decisioni prese, per azioni compiute
non è in prigione, se si rammarica non ha ragione. ibidem, 91:
. baldini, 9-56: chi si rammarica che egli [carducci] perda tempo
, nella quale lo spirito schiantato si rammarica. gucci, cxxxi-272: come è
, 1-50: il terzo è quando si rammarica di alcuna servitùdine o cosa laida o
delle nazioni e si duole e si rammarica e strilla, quando non è ben