. percuotere gli uccelli con la ramata. - al figur.: bastonare.
colpo solo. = deriv. da ramata * pala con cui si colpiscono gli
: sta sempre intento con essa [ramata] in assetto. della casa, 614
campanella al braccio e una buona ramata. 2. carnefice, torturatore
il cacciatore, tenendo la civetta su una ramata, e chioccolando per richiamare gli uccelli
il rigutini lo fa venire da * ramata ', colpo sui rami che fa cader
archibuso e gli diè con esso di ramata in la testa, e l'ammazzò.
di catturarli dopo averli colpiti con la ramata o con una paletta.
una campanella al braccio e una buona ramata. caro, 15iii- 126: bisognando
e quivi stia a toccare con la ramata (sopravi la civetta) gli schiamazzi
sul capo la ghiandaia / con la ramata, e in un tratto giù casca
tor- dellino, il quale con la ramata, con il lume e con la
oltre generosi cazzotti, dietro a la ramata di una moscaiuola, il graticcio di una
gli uccelli nella caccia col frugnolo; ramata. tartara, 184: col
a cafisso et a busso et a ramata: / tutto cotesto è della petronciana.
] d'una luce bionda aurata e ramata, ricchissimi, folti: e i
ai nemici che se l'uomo ferisse di ramata. 12. dimin. puntoncèllo
in sul capo la ghiandaia / con la ramata, e in un tratto gli
vessi, come ebb'io, della ramata? / costui pensò di gua
campanella al braccio et una buona ramata. a. f. doni,
vischio, il campanaccio, la ramata, gli specchi, i sonagli, la
quivi stia a toccare con la ramata (sopravi la civetta) gli schiamazzi.
cadde balordo, / come per la ramata cade il tordo. nomi, 8-51:
diè; / qual tordo è da ramata sotto frasca / percosso e sbalordito a un
. 3. locuz. -a ramata: a più non posso, alla
a cafisso et a busso et a ramata, / tutto cotesto è della patronciana.
con quei pugnaìom, che tirano a ramata, come si potev'egli difendere lui
che gioia turbolenta non lo schiaffeggerei a ramata sulle due gote lisce di latte e
? -come un tordo colto alla ramata: violentemente colpito e stordito.
, come un tordo colto a la ramata, / il fece gir in terra balordito
-dare a qualcuno come il tordo alla ramata: stordirlo; metterlo totalmente alla propria
/ datomi come il tordo a la ramata. -di ramata: di taglio.
tordo a la ramata. -di ramata: di taglio. egidio romano volgar
nemici che se l'uomo ferisse di ramata. sozzini, 104: giovan maria mas-
chibuso e gli diè con esso di ramata in la testa e l'ammazzò.
= deriv. da ramo1. ramata *, sf. graticolato di rami o
: una fenestrella del dispensino dove è una ramata. guglielmotti, 708: 'ramata
ramata. guglielmotti, 708: 'ramata: quel graticolato in più rami di
o finestre. dossi, 3-24: la ramata di una moscaiuola, il graticcio di
in mezzo la capuccina, oltre la ramata, tutta scassata. 2.
[s. v.]: 'ramata ': / passaggio dal canale emissario
, tr. ant. colpire con la ramata. -anche assol. buonarroti il
sf. ant. colpo inferto con la ramata (o con altro oggetto).
rispetto: altrimente guardati da qualche palla ramata. pantera, 1-81: palle di piombo
. guglielmotti, 612: 'palla ramata ': quel proietto composto di due
altro figlio, accanto a quella pupattola ramata. 3. che ha colore
scuoprono, si dice: « dàgli colla ramata, ché questo è un sassèllo,
e quivi stia a toccare con la ramata (sopravi la civetta) gli schiamazzi.
il vischio, il campanaccio, la ramata, gli specchi, i sonagli, la
. -come un tordo colto alla ramata: v. ramata1, n. 3
-dare a qualcuno come il tordo alla ramata: v. ramata1, n.
in sul capo la ghiandaia / con la ramata e in un tratto gli casca,
altri gli usurpi né la moglie né ramata. -disus. trafugare, rubare