annocciola. onofri, io: sull'intrisa ramaglia, a stilla a stilla, /
. negri, 2-712: dove la ramaglia è più rada, si scorge l'
= deriv. da albero1, come ramaglia da ramo. alberàia, sf
primavera], sciogli la collerica / ramaglia in una serica / dolcezza di capegli.
oltre la stesa dei rami e della ramaglia fine e delicata, corron gran nuvole
. insieme di cose da bruciare, ramaglia per far fuoco. salvini [
gibbuti, / carichi di fascine / di ramaglia e di strame, / sì gravi
gibbuti, / càrichi di fascine / di ramaglia e di strame. alvaro, 9-207
logora. negri, 2-712: dove la ramaglia è più rada, si scorge l'
gibbuti, / carichi di fascine / di ramaglia e di strame, / sì gravi
non permette che si tocchi neppure la ramaglia secca. un giorno o l'altro scoppierà
dal vento... tutta la ramaglia fremere e ripugnare e fischiare. d'annunzio
abeti, altitudini. / qui floscia la ramaglia sgronda sul terreno impalpo.
. m. cecchi, 1-2-245: il ramaglia è il fondaccio de'fondacci / d'
plur.: mucchio di frasche, ramaglia. -in partic.: ramoscello vestito
delle lire marce e la nichelaglia o ramaglia o acmonitaglia dei soldarelli, nichelini,
: insinuai pian piano / tra la ramaglia la mano / e afferrai l'usignolo.
su'per il monte, sfondando la folta ramaglia.
di mestiere certe popolazioni montanare con la ramaglia, tanto accuratamente era intrecciato il legname
, ne mondavano i tronchi; della ramaglia facevan fascine. d'arzo, 332:
. gadda, 6-329: emerso allora dalla ramaglia, e già risveglio a un suggerimento
nudi o macchie di bosco giovane colla ramaglia rada e la prima peluria di gemme e
acqua gli grippò le ginocchia, mentre ramaglia potata dal fuoco gli crollava sulle spalle
di ghiaccio, fra il candore / della ramaglia ch'è tutta un rabesco / d'
ramàccia2, sf. ramaglia, sterpaglia. tommaseo [s
f redi, 17-127: 'ramaglia ': sbrollatura delle rame degli alberi
[s. v.]: 'ramaglia ': ripulitura de'rami deli alberi
donne face- van fascine o brace della ramaglia e del sottobosco. angioletti, 94
, e l'acqua mormora sotto nascosta dalla ramaglia. pascoli, 26: di ninfe
26: di ninfe albeggia in mezzo alla ramaglia / or sì or no, che
ricami, / d'iridi pendute da la ramaglia in fiore. cinelli, 2-106:
un viale di olivi, sfrusciando la ramaglia penzoloni. montale, 9-127: il mio
piume. bonsanti, 2-130: fra la ramaglia ondeggiante dei platani e degli abeti giganteschi
ramaglie. fenoglio, 4-75: la ramaglia scarnificata non saltava più.. johnny
sbarbaro, 5-15: a notte, ramaglia nera su vetrate rosa. 3.
quale si mondano i rami dalla ramaglia. = deriv. da ramaglia
ramaglia. = deriv. da ramaglia. ramagliétto, sm. dial
dorati. = forma masch. di ramaglia. ramài, sf. bolo
ramazza1, anche nel signif. di 'ramaglia ', sul modello di cuffiotto (
ricami, / d'iridi pendule da la ramaglia in fiore. geltramelli, iii-76:
a sbarazzare le sponde del tevere dalla ramaglia che le deturpa. = deriv.
tagliava; le donne facevan fascine o bracedella ramaglia e del sottobosco. le grandi pendici si
per il monte, sfondando la folta ramaglia. -affrontare una curva ad alta
oltre la stesa dei rami e della ramaglia fine e delicata, corrono gran nuvole bianche
di fiori secchi. -strato di ramaglia tagliata. boccaccio, 1-ii-612: el
, / d'iridi pendule da la ramaglia in fiore! tripudiare (ant.