severe riquadrature coi suoi capricci. g. raimondi, 2-255: il duomo romanico era
il rombo di qualche insetto. g. raimondi, 6-11: finito il rombo dei
acquetava il rombo delle macchine. g. raimondi, 4-142: non ci fu tempo
-volo circolare di aeroplani. g. raimondi, 1-187: qualche scampato correva nei
lontani dal centro dei nostri. g. raimondi, 3-180: una ronda mi chiese
gramsci, 6-176: questo signor giuseppe raimondi... aveva trovato uno dei
. -sostant. g. raimondi, 6-178: risaliva dal fondo delle viuzze
ingegnere della valle. g. raimondi, 2-89: dal gruppo ronzante e stillante
ammoniaca dell'asfissiante gas. g. raimondi, 4-36: una...
per simil. biascicamento. g. raimondi, 7-53: il movimento delle labbra,
ormai che lo stretto necessario. g. raimondi, 3-29: bacchelli, robusto di
incastrata in una lanterna. g. raimondi, 4-88: le ruote a denti
il nostro arduo compito. g. raimondi, 7-124: « ho visto la sua
saccheggio a malapena dissimulato. g. raimondi, 2-279: nel paese dove ero rifugiato
, mettila ad armacollo ». g. raimondi, 3-336: mi appariva, ogni
arrivava il giorno dopo in mano di raimondi... la saetta non era
osservare il lavoro fatto. g. raimondi, 5-73: di tanto in tanto,
di bocca parola per parola. g. raimondi, 5-179: ho fatto un salto
da stagnare e da saldare. g. raimondi, 4-167: grande operaio. il
del suo rugghio il silenzio. g. raimondi, 5-17: ho fatto il saldatore
con la lima? » g. raimondi, 4-41: non usava, allora,
diversa tonalità e intensità. g. raimondi, 4-24: nel cortile, di giorno
della frode). g. raimondi, 1-63: reggendo nell'una l'ostia
una rappresentazione teatrale. g. raimondi, 6-86: 1 bolognesi..
che contiene residui salmastri. g. raimondi, 1-78: di qui si va in
mi chiede il salumiere. g. raimondi, 5-57: i bottegai: macellai,
col salvapunte d'oro.. raimondi, 4-70: il marito, rimesso il
con un indumento. g. raimondi, 2-130: indossò sul gilè che portava
in un sanatorio tedesco. g. raimondi, 4-24: « l'ospedale? dica
sapore giallo per di più. g. raimondi, 1-55: nella log- getta di
bianchi e fluttuanti merletti. g. raimondi, 5-219: carlo aveva provveduto a
contro la terza repubblica. g. raimondi, 3-107: la reazione, cioè 0
conclude nulla di buono. g. raimondi, 6-122: un buon operaio vale di
(un fiume). g. raimondi, 7-40: venendo verso il sud,
far divorzio dall'allegrezza. g. raimondi, 6-25: a sedici anni la
sbandierar e manifestare. g. raimondi, 5-100: i gruppi degli aggressori,
, urlava, sbraitava. g. raimondi, 5-229: una notte lo trovò che
subito consegnate in cancelleria. g. raimondi, 6-217: la sera, mi attardavo
pace l'interrogante. g. raimondi, 6-41: fui mandato in ospedale.
scaduta nella vostra stima! g. raimondi, 3-167: mi ricordai di cardarelli,
e a gambe larghe. g. raimondi, 7-121: tre idraulici, dei quali
uno scaffale ai libri. g. raimondi, 4-35: fu costruito, con tubi
come uomo colto da scalmana. g. raimondi, 6-41: la storia delle mie
hall pesa 200 tonnellate. g. raimondi, 5-69: gli scambiatori dì calore,
abitato, scampanando senza interruzione. g. raimondi, 1-33: un tram scampanava nella
elastiche scivolano nelle loro scanalature. g. raimondi, 2-158: una porta scorticata metteva
(un rumore). g. raimondi, 7-44: se un segno di vita
peggio dell'altra, diceva. g. raimondi, 4-69: queste parole hanno interrotto
, scandite con precisione. g. raimondi, 1-63: perdutamente profetava di un
che non sia veramente scandita. g. raimondi, 3-27: ci si rammenterà per
un rumore). g. raimondi, 4-113: incomincia il ritmo della saldatura
sulle pareti della stanza. g. raimondi, 6-171: al tavolo di caffè o
-veh! che hai? g. raimondi, 4-134: col tenente adler ci si
i fogliacci che vado scarabocchiando. g. raimondi, 2-84: il tecnico, silenzioso
velate or disvelate il sole. g. raimondi, 7-106: un vento ostinato,
tino era parecchio scassata. g. raimondi, 3-27: carriaggi scassati o traballanti
nel vano immoto dell'aria. g. raimondi, 7-16: spingendo la bussola a
toppa / dell'uscio. g. raimondi, 4-150: scattai l'interruttore della
incavato di un fiume. g. raimondi, 3-37: poco lontano è lo scavo
di cibo, briciola. g. raimondi, 7-94: il mitragliere, silenzioso e
centralizzati nella sala quadro. g. raimondi, 2-92: ricordo, nelle mani di
fanno accorta della temperatura. g. raimondi, 6-130: a bologna, l'inverno
necessario essere di cometo. g. raimondi, 6-198: un fattorino lo scherzava
un disco di grammofono. g. raimondi, 7-151: passammo ponticelli ricurvi,
/ nella pista. g. raimondi, 4-142: non ci fu tempo:
ir- landa in america. g. raimondi, 2-19: incontrando là dentro massoni
senza una casa di sasso. g. raimondi, 4-106: l'impianto della saldatura
7. levità fantastica. g. raimondi, 3-87: da poco ero andato a
tomaia di una calzatura. g. raimondi, 7-105: mio padre avanzava e vedevo
lo scomodo, il patema. g. raimondi, 1-119: per il caldo e
nell'aula della giustizia. g. raimondi, 7-80: il silenzio del sonno
(il legno). g. raimondi, 1-41: le legne, collocate di
/ contra le sette porte. g. raimondi, 1-138: furono corse, urla
sieri angustiosi. g. raimondi, 7-146: ricominciò a sdipanare il
buona parte del frumentone. g. raimondi, 6-147: l'acqua di fiumi
vecchia cenciosa e analfabeta. g. raimondi, 3-4: cara bambina, fiorirà per
quella d'una divinità seminuda. g. raimondi, 3-218: nato per essere l'
molto più ricco di lui. g. raimondi, 1-19: non credete troppo al
il sublime ed il bello. g. raimondi, 4-58: ni non pensialle cose;
la produzione di acetilene. g. raimondi, 4-113: incomincia il ritmo della saldatura
rinchiuso in un fornello. g. raimondi, 4-41: si trattò di applicare dei'
alcuni apparecchi elettrici. g. raimondi, 4-108: la caldaia, d'acciaio
usata dagli idraulici. g. raimondi [in civiltà delle macchine, 315]
mercé dei battelli a vapore. g. raimondi, 1-21: le donne bolognesi non
passo e non lo guarda. g. raimondi, 4-87: la morale della società
due piccolimanigoldi s'erano appostati. g. raimondi, 4-65: i tram, svoltando
da sporta che da borsetta. g. raimondi, 5-163: ultimi scesero un giovane
(una conduttura). g. raimondi, 2-47: il fiume è anche il
o di una fotografia. g. raimondi, 4-9: comparivano: il nonno,
il rio scorrendo allaga. g. raimondi, 5-120: quando in una macchia,
a causa dell'attrito. g. raimondi, 4-26: il secchio scende sfrigolando lungo11
uncini che parole. g. raimondi, 3-239: così l'incontenibile pena di
in sicurezza e benedizioni. g. raimondi, 5-161: una pretesa di sfarzo
quanto fu la sua scesa. g. raimondi, 3-131: su di un banco
s'avanzano sul po. g. raimondi, 7-167: le caldaie posano al
-per estens. amante. g. raimondi, 4-120: qui, a bologna,
e con un magnifico barbone g. raimondi, 7-20: è un bel ragazzo.
della moderna arte critica. g. raimondi, 3-294: i motivi dell'estetica
stilizzazione dei suoi elementi. g. raimondi, 3-354: si tratta della 'soirée avec
tra verdognolo e violaceo. g. raimondi, 4-48: sua madre confessò che non
- per estens.: morag. raimondi, 3-314: non si trattava che di
verso la suocera volevano dire, secondo raimondi, che ella procurava di giovarsi della
conto delle proprie azioni. g. raimondi, 3-18: amleto è tratto quasi smemoratamente
lavorate; lucidatrice. g. raimondi, 5-240: la calma, un arresto
, un particolare). g. raimondi, 2-59: rinnovavo un abituccio blu,
francese o alla russa. g. raimondi, 1-119: la mia valigia era
da una soppressione di cuore. g. raimondi, 3-2: tutte le forme di
. dimin. soffrittino. g. raimondi, 6-98: « ma mi dica signora
solco della poppa fuggente. g. raimondi, 4-104: il lago è uno specchio
di spingere l'imperatore. g. raimondi, 4-12: rompendo un silenzio di
parve a una g. raimondi, 7-28: mosso dalla sua mano e
ne e sonora. g. raimondi, 7-153: l'edicola del tiro a
nonnulla. -sostant. g. raimondi, 2-225: il procedimento è noto.
nella cupola del cappello. g. raimondi, 6-69: portava in capo un alto
accanto a servizi di porcellana. g. raimondi, 6-99: le tazzine erano spaiate
sfarzoso azzurro giallo arancione viola. g. raimondi, 5-176: il padre gli spalancò
piante da frut g. raimondi, 5-57: vi passavano e sostavano i
volto, braccia, gambe. g. raimondi, 4-45: lì vicino un soldato
e latte il cerro. g. raimondi, 1-21: si perde il galoppo cupo
le sere della spannocchiatura. g. raimondi, 6-222: i contadini che abitavano lì
donna comica ne'più reputati spartiti di raimondi e di fioravanti. b. croce,
legno chiaro, specchiante. g. raimondi, 4-10: un inverno di rigido specchiante
assegnato d'autorità alla specialità g. raimondi, 4-20: sulla manica un segno
spese fiato per levargliela. g. raimondi, 3-159: mi risvegliai alle parole del
parte, anche sprecata. g. raimondi, 3-107: nel lavoro di artisti
ha incontrato disturbi e spese? g. raimondi, 1-15: mio padre imprestò cinque
-densità di tenebre. g. raimondi, 6-82: le ville dormivano in quello
, la gola bucata. g. raimondi, 3-187: adesso, franchi giaceva,
la superficie per isbavarla. g. raimondi, 5-240: cavalli, davanti allo spianatoio
al termine della lavorazione. g. raimondi, 5-70: magli e cavalli, spianatori
tanto più sveglie di me. g. raimondi, 6-51: una spira
forma di pane allungata. g. raimondi, 7-53: da un certo cesto cava
quali sporgevano viti ed ulivi. g. raimondi, 2-202: dagli orti sporgono pesanti
la sportina del pasto g. raimondi, 1-54: molinella si mosse, con
-muovere le gambe camminando. g. raimondi, 7-9: cammina adagio, spostando con
. -rotaia. g. raimondi, 6-29: di quella notte bolognese,
, stargliaddosso, incalzarlo. l. raimondi [in novo libro di lettere, cxxv-415
scodella dove hanno bevuto. g. raimondi, 3-142: così, in italia,
masticata e non deglutita. g. raimondi 4-41: sputava: lunghi sputi neri di
attaccati insieme con pasta. g. raimondi, 1-105: egli copriva i fogli lindi
parte della loro resistenza. g. raimondi, 4-35: in officina, si
le cose trasportate). g. raimondi, 5-210: sentiva di essere sul treno
migliaio di libri squinternati. g. raimondi, 3-286: gli trovarono in tasca
-rumorìo indistinto. g. raimondi, 7-51: incominciammo ad avvertire uno quieto
proprietà nella quieta via aristocratica. g. raimondi, 3-187: salivo le scale di
in appalto ad una società g. raimondi, 4-77: lo sgarzi, capo-magazziniere in
orti verni e ai poderi. g. raimondi, 2-38: pontelungo era, quarantanni
-fredda obiettività. g. raimondi, 6-196: da quando attendevo al lavoro
da una staffa d'oro. g. raimondi, 4-35: un mucchio di grosse
le opere sue, ne preng. raimondi, 3-103: alle pareti le solite stampucce
l'ombra si stampa. g. raimondi, 1-33: la mattina, l'inferriata
col fodero di un coltello. g. raimondi, 4-165: misurano, con l'
materiali metallici o plastici. g. raimondi, 4-106: là, è l'officina
fratellini a cercarla ». g. raimondi, 2-284: mi dia pure una sedia
atti che non mi piaceno. g. raimondi, 2-286: lei mi lasci stare.
elementi poetici nell'uomo selvaggio. g. raimondi, 6-153: mi tirava da parte
alcune stecche della cancellata. g. raimondi, 4-150: la ghiacciaia, a stecche
, un suono). g. raimondi, 2-46: veniva lento, stemperato nell'
sterposa e va su torta. g. raimondi, 5-215: viticci, grovigli sterposi
stipendiucolo. -stipendiuzzo. g. raimondi, 6-132: morandi... racimolava
, io stiro continuamente. g. raimondi, 1-59: mia madre rammendava pacchi
, lo fanno compiutamente. g. raimondi, 2-122: per forza di analogia,
un po'imbambolata malizia. g. raimondi, 4-19: finsi ancora la timidezza
si conserva una storiétta g. raimondi, 3-221: si capisce come gli 'storici
necessarie per localizzarle. g. raimondi, 3-73: camminiamo con lo stradario:
candidati, in caratteri stragrandi. g. raimondi, 3-26: oltre le tariffe per
-stramberia, strambézza. g. raimondi, 2-74: intanto la casa sembrava deserta
il suo enea fuggitivo. g. raimondi, 3-16: in quanto al re,
s'è ancor detto tutto. g. raimondi, 3-316: è qui, nelle
tessuto o una maglia. g. raimondi, 1-168: si provò, ridendo,
dalle botteghe dei friggitori. g. raimondi, 5-49: mi ricordo...
d'artifizi molto studiati. g. raimondi, 4-10: lo scenario...
di stufe. g. raimondi [in civiltà dette macchine, 316]
l'appetito aditandomi alcuni opuscoli di cosmo raimondi così in nube. fagiuoli, vii-173:
so- stant. g. raimondi, 3-270: un veterano dell'esercito sudista
una piazza). g. raimondi, 2-223: svasata com'era, la
del fiume, alveo. g. raimondi, 2-47: nell'alveo, nello svaso
di un fucile mitragliatore. g. raimondi, 1-187: in quel momento cominciava il
meton.: tabaccheria. g. raimondi, 7-106: usciti dal tabacchino, si
tanfo, scale buie. g. raimondi, 5-54: passavo dai sotterranei coperti
era tarato il figliolo. g. raimondi, 1-143: si sapeva, così,
grossezza d'un cocomero. g. raimondi, 3-97: appena tra un'aiuola
che non patisce pettine. g. raimondi, 5-30: e i ritorni a casa
maglio rimbombar sul tasso. g. raimondi [in civiltà delle macchine, 314]
, si trova qua e della penitenzieria. raimondi, 1-17: accadde a mio padre,
uso colloquiale). g. raimondi, 4-173: 1 termo, non sono
verbi frequenti e dei g. raimondi, 1-146: incominciai, tra l'altro
un locale pubblico. g. raimondi, 7-139: 1 caffè illuminati,
.. in caratteri gotici. g. raimondi, 1-63: mi passava in lettura
solo su pilastri. g. raimondi, 7-2: era una barca a tettoia
tic! tic! tic! g. raimondi, 5-268: tic, tic,
, di fanatismo. g. raimondi, 6-148: fra i discorsi di longhi
il baron d'holbach. c. raimondi, 6-145: le due figliole: una
le rose in una coppa. g. raimondi, 4-19: finsi ancora la timidezza
invar. sparachiodi. g. raimondi, 4-41: rintronava il cortile dell'officina
, raggirare; mistificare. g. raimondi, 6-127: è la realtà che non
della pioggia. g. raimondi, 5-268: tic, tic, tic
mi mostrano tanto di mustacchi. g. raimondi, 7-79: il fiume era infestato
senso dei canali irrigatori. g. raimondi, 5-99: sembrava che la geografia,
brutta toppa di marmo bianco. g. raimondi, 4-25: il sole indugia,
timo e di salvastrella. g. raimondi, 3-128: autunno si annuncia dai
beveva un altro quartuccio. g. raimondi, 4-41: il mezzo toscano spento
rischi che ci si corrono. g. raimondi, 3-22: ritornò a bologna,
per farla passare come antica. g. raimondi, 4-57: lessi la prima volta
, spolveravano nero sul mare. g. raimondi, 3-97: inquieti, indaffarati,
di persone. g. raimondi, 6-105: accadeva di incantarci, dietro
incubo la nuda ninfa. g. raimondi, 3-27: le sue [di rèbora
incastellatura dei tetti). g. raimondi, 5-61: tutto il cielo del capannone
carrette cariche di masserizie. g. raimondi, 2-117: intanto s'udiva dal cortile
una speranza). g. raimondi [« fronte », giugno 1931]
è rotondo, dicono punzonatrice. g. raimondi, 4-106: là, è l'
tagliare vari materiali. g. raimondi, 5-28: le lunghe braccia dell'operaio
operazioni di tranciatura. g. raimondi, 5-70: ligabue guidava la sua 'équipe'
le ali trasmettono il moto. g. raimondi, 4-140: la macchina trasmise,
trasferito alle macchine di lavoro. g. raimondi, 5-15: le incudini, i
accordo di fame un ingegnere. g. raimondi, 3-198: la sua inclinazione per
(la realtà). g. raimondi, 3-67: la 'realtà'...
piena locanda delle fate. g. raimondi, 4-99: se ritrovassi i miei
possa pensare al mondo. g. raimondi, 6-179: teneva qualcosa del tratto
-qua e là. g. raimondi, 2-244: il cielo, fatto di
sul traversino del portapanni. g. raimondi, 7-17: una sedia di legno scuro
ha scovato nei miei 'frammenti'. g. raimondi, 3-362: la forma plastica chiedeva
pizzicagnoli dei paesi. g. raimondi, 5-145: veniva avanti un gelataio,
abbondanza di qualcosa. g. raimondi, 1-134: ne trapanarono le fondamenta di
preoccupazione (un evenla. g. raimondi, 5-228: si giuocava: a puntare
sopradette trombe delle sortite. g. raimondi, 7-103: il sogno incomincia con
(una finestra). g. raimondi, 7-106: l'acqua sotto la finestra
). -anche sostant. g. raimondi, 7-80: il silenzio del sonno era
la vii prosa delle lezioni. g. raimondi, 4-36: una... macchina
dei gas combusti. g. raimondi, 4-37: attraverso le tuberie il vapore
uso settentr.). g. raimondi, 5-54: in francia, in belgio
usavo portare nei voli. g. raimondi, 4-70: cavò il sapone dal tubo
ecc. manca. g. raimondi, 2-116: noi, avevamo il cuore
minuto e fragile. g. raimondi, 4-11: prendi il vino col brodo
'ufficetti', invece di 'ufficietti'. g. raimondi, 5-30: l'indomani sembrava assurdo
reputo alieno da me. g. raimondi, 4-15: mignon scendeva fra di noi
boschi umidi e quieti. g. raimondi, 1-32: il cortile,..
accadere nuovamente, irripetibile. g. raimondi, 3-1: sono testimonianze, o parole
di tessuto). g. raimondi, 3-251: nipotini di rovetta, della
, che era una meraviglia. g. raimondi, 4-86: bisogna mettere le 'cresccntine'
casa degli sperelli qualità ereditarie. g. raimondi, 3-352: rispose, con molta
vietato da tempo all'uricemico. g. raimondi, 1-143: a quel tempo,
i vecchi tronchi infranti. g. raimondi, 6-29: di quella notte bolognese,
-il prorompere delle lacrime. g. raimondi, 7-30: prima che i ricordi,
si spigne verso f. g. raimondi, 7-170: era stato necessario, per
ragione, quella sofistica questa filosofica. raimondi, 4-106: ogni progresso nella scienza
; profluvio di parole. g. raimondi, 4-143: le altre parole del ragazzo
balsami e i nuovi ruggiti. g. raimondi, 3-vii: ero ragazzo; e in
regali almen la settimana. g. raimondi, 5-145: veniva avanti un gelataio
le positure veneree, intagliati da marcantonio raimondi. d'annunzio, iv-2-304: un naturai
berillo; bruciavano le stoppie. g. raimondi, 4-70: è qualcosa di scuro
materialità di un oggetto. g. raimondi, 7-33: avrei potuto toccare con la
l'oro del fondo. g. raimondi, 4-41: le latte di vernice,
passò per buono e legitimo. g. raimondi, 4-41: il lavoro, per
fate sì gran remore? g. raimondi, 2-252: il caffè, versato da
sul verzicar del grano. g. raimondi, 6-15: non era il vero modo
di colore viola. g. raimondi, 1-117: lo scalcagnato giovane..
sigaro virginia lungo dritto. g. raimondi, 4-124: riconobbi mio padre.
far visibili le colorite cose. g. raimondi, 4-20: dicono ^ li aviatori
presentato alla visita militare. g. raimondi, 4-64: venne... a
. derivato, 'visualizzazione'. g. raimondi, 3-312: quando è in gamba
della seconda guerra mondiale. g. raimondi, 3-85: « ecco » dice «
parole di accesa partecipazione. g. raimondi, 3-26: la rivista in carta
le più larghe moltitudini. g. raimondi, 3-36: grandi idee,..
nel buio candidamente. g. raimondi, 4-107: l'acqua cu una fonte
ma smettetela con l'arte! g. raimondi, 5-95: gli uomini, i
; germogliamento. g. raimondi, 2-205: e come in bonvesin,
estens.: superficie muraria ruvida. raimondi, 5-172: il cannello è di ottone
animale in movimento. g. raimondi, 1-33: in ottobre erano le castellate
di ospitalità nelle soffitte. g. raimondi, 1-176: zoliano il gesto del
della rivista zurighese 'trivium'. g. raimondi, 1-94: scorrevo, in un
capo a henry matisse. g. raimondi [« critica d'arte », marzo
pittorico del nabismo. g. raimondi [« critica d'arte », marzo
sua vena umoristica. g. raimondi, i-285: in quanto alle sue poesie