/ che mi dà tal co- ragio / ch'ogn'altr'om i * ne
, le quali si potrebbono a'servi fedele ragio nevolmente commettere, nondimeno.
ha in sé ben tanto signo- ragio, / che mi pò dar coragio;
, assennatissimo). giudizioso, savio, ragio nevole. albertano
della forza ed a questo modo finire il ragio = lat. bràcàtus,
giazio terso né in candida brina / ragio di sol che sparso resintilla. lorenzo
il quale nella materiale e grossa mente gli ragio nava costei esser la più
per bene essere intesi, parte per più ragio nando piacere a chi essi
senza mal fare, mal fa segno- ragio. bonagiunta, ii-313: molto più disvia
t'ameragio / e non ti falle- ragio / a tutto 'l mio vivente. laude
: sì com'omo salvagio / fa- ragio, come è detto -ch'elio face:
giazio terso né in candida brina / ragio di sol che sparso resintilla. firenzuola
sa ch'egli è più giusta e più ragio nevole cosa che la natura
guatando sempre d'intorno se potea scorgere ragio di lume,... poco poteva
fedelissime siamo a'nostri mariti, abbiano a ragio nare. g. stampa
, xvii-504-7: già mai non ame- ragio 'n altra 'ntenza, / ma sempre fermo
tegnomi 'ncoronato / de lo suo segno- ragio; / non a legier coragio, /
.. gli trovò le vie del cuore ragio nandogli minuziosamente di tutte le
/ né vedo in cielo alcun benegno ragio. pascoli, 873: l'anime
, / bella, lo mio co- ragio / dal vostro chiar visagio / che l'
. v.]: 'mi- ragio ': nome dato da taluni a certo
piffero e allora scrive apollonio aver con lungo ragio namento disputato intorno a'modi e leggi
chiar visagio, i che splende più che ragio, / distrettamente, donna, innamorai
chiar visagio, / che splende più che ragio, / distrettamente, donna, innamorai
in mezo al tuo bel sguardo / un ragio di pietà che mi conforta, /
[s. v. j: 'ragio ': genere d'insetti dell'ordine
[s. v.]: 'ragio ': genere d'insetti dell'ordine
. s'incontrerà una nave in alcun ragio di fusta, come sono alberi,
ragionacchiare, intr. (ragionàcchio). ragio nare senza rigore logico,
diventerò salvagio, / non mi ralegre- ragio / mai a lo mi'vivente. bonagiunta
distese, subito fu del ce- ragio caduto. 2. infiorescenza.
alberti, i-215: voi vedete el ragio quanto egli nella sua rete abbia le
merciede rendo / ne lo suo sengno- ragio / umuemente core e corpo e vita,
giazio terso né in candida brina / ragio di sol che sparso resintilla.
ornai tanto non dorma / per- fecto ragio di nostra fornace, / pecto buon nostro
archi per supplire a quello toglie loro il ragio visuale pel risalto della cimacia su la
mezo al tuo bel sguardo / un ragio di pietà che mi conforta / sì che
trecento, 51: sette libre lo ragio dello grano se veneva, / et sette
torlo a regato per diece duccati a ragio. g. contarmi, lii-9-262: il
che m'ami forte a buon co- ragio: / or mira ben se la parola
un poco scostato dai segni del mio bel ragio namento, ecco che io
spandaci lume, ornai tanto nondorma / perfecto ragio di nostra fornace, / pecto buon nostro
castiglione, 3-i-407: gli par conveniente e ragio nevole che la difalcazione si
ed estetizzante; oggi cerca di soddisfare con ragio agnello fu quello mezzo che
visagio, / cne splende più che ragio, / distrettamente, donna, innamorai
si tralasci l'impresa; nulla di più ragio cenci. nevole
mondan viagio, / porgi el tuo sancto ragio / a la mia errante e debil
, 1-521: il gonfaloniere n'aveva auto ragio boccaccio, i-42: ella
, 210: ben so che trove- ragio in voi pietanza / per ch'io vivo
e della gioia che dà l'aver avuto ragio ne, disse forte:
occhiali / o le frittate di più ragio d'uova. galileo, 3-4-202: la
per vinta: cedere alla forza, alle ragio ni deh'avversario, riconoscerle
uno così, senza che voglia dime la ragio 6. psicol. atlante
428: natura in prima e poi ragio ne appella / le patrie mura a sostener