seneca volgar. [crusca]: ragguardo la rattezza e 'l corriménto del tempo
lungamente pensate, e tutte queste cose ragguardo colle forze dell'animo, e non
s. caierina da siena, ii-253: ragguardo lo smisurato fuoco di lorenzo, che
da 'l pristino stato della mente, ragguardo la medesima grandezza, insieme con la impressione
li suo discepoli... d'avere ragguardo alle tentazioni del nimico per guardarsene e
suoi discepoli... d'avere ragguardo alle tentazioni del nimico per guardarsene e
= comp. di ragguardevole. ragguardo, sm. ant. il guardare;
qualunque modo percossi sono generate dal divino ragguardo. zanobi da strata [s. gregorio
la virtù divina, la quale col suo ragguardo vede i cosa, vide quello spirito
, e non è un medesimo uso né ragguardo in ciascuno. 2. per estens
bibbia volgar. [tommaseo]: lo ragguardo di questa torre era in precipizio.
figur. riguardo, considerazione. - avere ragguardo a qualcosa: tenerne conto.
l'uno l'altro e d'avere ragguardo alle tentazioni del nimico per guardarsene.
3-399: questo conoscimento ci venne per ragguardo e per sembianza e per comparazione delle